Stato attuale Clausole campione

Stato attuale. Il giardino del Bobolino è un parco pubblico a Firenze appena fuori da Porta Romana, che prende il nome dal vicino giardino di Boboli, del quale è una versione in scala minore. Si tratta di un giardino in pendenza, interamente composto da pendii erbosi, scalinate e piazzali di ghiaia che presenta alcune graziose soluzioni di arredo verde, come i sedili integrati con le aiuole, le vasche e le grotte artificiali. Nella parte intermedia del giardino si trova Villa Cora, trasformata oggi in hotel di lusso, dove soggiornarono l'imperatrice Xxxxxxx e il compositore russo X. Xxxxxxxxxx. Nella parte inferiore, a fianco del giardino, si trovano alcune serre Tutte le varie sistemazioni con indiscutibile effetto paesaggistico hanno anche un carattere strutturale preciso per migliorare il contenimento e la staticità delle pendici. Dall’epoca di realizzazione ad oggi diverse cause naturali (sviluppo della vegetazione arborea e arbustiva, percolazioni di acque superficiali, ecc) e artificiali (stratificazioni stradali, rotture e intasamenti di impianti fognari, modifiche strutturali, carico antropico sostenuto per l’elevato interesse turistico del luogo, ecc) hanno causato modifiche e alterazioni del carattere peculiare delle sistemazioni. Nell’ultimo anno sono stati effettuati degli interventi di ripristino e miglioramento dei passeggi pedonali con una limitazione alla parte alta del complesso denominato Tivoli. Recentemente unitamente alle modificate condizioni strutturali e ai ridotti interventi manutentivi, si sono accentuate le situazioni che necessitano di un recupero che rispetti le condizioni originali, previo una stabilizzazione dello stato dei luoghi per non incorrere in ulteriori modificazioni strutturali.
Stato attuale. In considerazione del fatto che i locali vengono forniti nello stato di fatto in cui si trovano, nelle attività per l’installazione di tutti i sistemi offerti si intendono comprese anche le opere edili, elettriche, impiantistiche e di collegamento alla rete LAN aziendale necessarie. In particolare, per quanto concerne i lavori edili nel caso della Struttura Complessa di Radiologia essi consisteranno in piccoli interventi di adeguamento della sala diagnostica, locale consolle ed area preparazione già esistenti, mentre per la U.O.C. di Neuroradiologia dovranno comprendere sia la realizzazione di una nuova sala diagnostica sia l’intervento di adeguamento strutturale e funzionale dell’area ad essa adiacente (delimitata dalla linea continua in nero nella planimetria dello stato dei luoghi in allegato 8) come da progettazione in allegato 9 e come successivamente meglio descritti all’art. 14
Stato attuale. Rete stradale: attuale; ‐ Carichi di traffico: attuali 2020; ‐ Disponibilità di posteggio: attuale 2020. ‐ Rete stradale: attuale; ‐ Carichi di traffico: orizzonte 2025; ‐ Disponibilità di posteggio: realizzato l’autosilo sotto l’Arena Sportiva, rimossa una parte dei P+R attuali; ‐ PSE: realizzati Arena Sportiva e Palazzetto dello Sport. ‐ Rete stradale: attuale; ‐ Carichi di traffico: orizzonte 2027; ‐ Disponibilità di posteggio: autosili AU-AS, AU-EN e AU-2T realizzati per un totale di 310 P.A. disponibili complessivamente presenti in ambito PSE; 65 posti realizzati per le auto di servizio della Polizia cittadina; eventuali posteggi temporanei nelle zone di cantiere; ‐ PSE: realizzati Contenuti Corona e 2 Torri. - Rete stradale: nuova rete NQC; - Carichi di traffico: orizzonte 2036; - Disponibilità di posteggio: Pari a Tappa 2, con l’aggiunta dell’autosilo AU-EO, raggiungendo 485 posteggi complessivi nel comparto PSE (550 con quelli di servizio della Polizia); - PSE: realizzati gli Edifici Ovest (Piano di Quartiere PSE completamente realizzato). ‐ edifici via Trevano sorgono su un’area destinata ad attrezzature pubbliche: Con le varianti di fase 1 del PR-NQC i Servizi competenti confermano che si sono adeguati alle norme relative ai Piani di quartiere ai disposti della LSt. Si è quindi passati da un regime di PQ facoltativi a PQ obbligatori. Non si è per contro modificata la possibilità di spalmare le destinazioni e gli indici tra le diverse zone ubicate all'interno del perimetro del PQ. Per le zone B1c/AP11/AP12 si è confermato il mantenimento del PQ. Con questa variante si sono poste le basi per l'approvazione del primo PQ. L'art. 49 PR-NQC prescrive il PQ obbligatorio esteso alle tre zone e rimanda ai disposti dell'art. 8. L'art. 8 definisce la procedura dei PQ ed il principio delle deroghe e indici e altezza massimi. Con l'approvazione dei PQ possono essere concessi le deroghe e gli indici e altezza massimi (previsti dalle norme specifiche), alle condizioni specificate. Secondo il PR-NQC previgente, per i PQ facoltativi vigeva un meccanismo di bonus/deroghe (per l'indice di sfruttamento e per le altezze degli edifici) quale incentivo per la loro realizzazione. Caduta la facoltatività dello strumento, tali incentivi per l'attuazione vengono a perdere significato. Per questo motivo, con le varianti di fase 1, e come richiesto anche dal Dipartimento, si è rinunciato al principio di bonus/deroghe quale incentivo e si sono invece fissati i parametri minim...
Stato attuale. L’intero fabbricato si divide in due porzioni separate tra di loro e con accesso diverso, quello su corso Monforte n. 32 che costituisce quasi l’intero edificio, e quello indipendente con accesso su Xxx Xxxxxxxxxxxxx x. 00-00. Da Xxxxx Xxxxxxxx x. 00 si ha l’accesso carrabile e pedonale, costituito da porticato con portone in legno e successivo cancello carraio in ferro. L’accesso pedonale avviene in adiacenza al cancello carraio dove si trova una reception. Il fabbricato al piano terra si divide sostanzialmente in due parti, una ad ovest e una ad est. Nella porzione ad ovest si trova la reception, una stanza adibita ad ufficio e una sala conferenze (“sala delle Colonne”), oltre che un corpo bagni e l’atrio principale dello stabile con la scala di rappresentanza. La scala di rappresentanza parte dal piano terra fino al piano secondo dello stabile. La sala conferenze sopra citata, si affaccia con ampie finestre su via Conservatorio è caratterizzato da soffittature a volte a crociera impostate su capitelli in cemento decorativo e stucco, i capitelli si sviluppano su colonne in pietra e rivestite in stucco. Nella porzione est, il cui accesso è possibile da cortile interno, si trovano degli uffici ed un open space (sala polifunzionale), oltre che servizi. Questa porzione è stata oggetto di ristrutturazione con modifiche degli spazi interni concluse di recente. Sempre nella porzione est, ma in direzione sud, si trova un ulteriore vano scala, che collega tutti i piani del complesso, e un archivio. Tra le due porzioni si trova un’area cortilizia con porzioni di portico, con colonne e capitelli in stucco e pavimentazione in lastre di pietra e in battuto di cemento per la seconda porzione cortilizia in direzione sud. Tale area è utilizzata attualmente anche per lo stallo delle auto di servizio ed è pavimentata. Nel cortile è presente, inoltre, l’accesso alla rampa di collegamento di una scala che collega il piano terra e il piano interrato. Dal cortile inoltre è possibile accedere al vano ascensore che collega tutti i piani dell’edificio. La pavimentazione è in semina a grana fine giallo ocra con cornici in grigio antracite, nell’alea ad ovest, nella porzione ad est è mista con gres e resina. Gli infissi sono in legno e doppio vetro con grate in ferro. Il primo piano si compone di ampio corridoio che si sviluppa sui quattro lati del palazzo, dove si trovano gli uffici e una sala riunione, oltre che gli uffici di rappresentanza che si affacciano su corso Monforte e ...
Stato attuale. Si riporta l’attuale situazione dell’organizzazione del servizio e della disponibilità di sistemi ad oggi (server e virtualizzazione, storage, backup) dell’Ente. La descrizione non esime il concorrente dall’effettuare sopralluogo per rilevare la situazione e tutti gli elementi necessari a preparare la propria offerta.
Stato attuale. Il manto di copertura è realizzato con pannelli in lamiera grecata, costituiti da una struttura a sandwiches: due lastre in laminato di acciaio zincato Sendzimir preverniciato (esternamente la finitura è di colore GRIGIO CHIARO) in cui e interposta della resina poliuretanica espansa rigida (PUR) ad alto potere autoestinguente. Lo spessore del pannello è di 50mm + 40mm delle greche necessarie a rendere il pannello perfettamente calpestabile. I pannelli grecati sono appoggiati a delle strutture metalliche e lignee (guide), in quelle metalliche sono fissati i moduli fotovoltaici. I lucernari in vetroresina sono sostituiti con lastre retinate traslucide con sottostante rete metallica, il pannello del lucernario è in policarbonato alveolare satinato neutro (per evitare eventuali fastidi dovuti all'incidenza della radiazione diretta all'interno dei luoghi di lavoro) autoestinguente. Le lastre in policarbonato sono presenti esclusivamente lungo le falde di tetto non interessate dai moduli fotovoltaici. Per quanto riguarda il collegamento elettrico dei pannelli fotovoltaici sono presenti in copertura canale metalliche per alloggiamento conduttori elettrici. Fermo restando che l’impianto fotovoltaico presenta dei problemi, di cui sono già state individuate cause e soluzioni, si specifica che il ripristino della piena funzionalità dello stesso, sarà eseguito con un intervento separato specifico. Eventuali altri danneggiamenti causati all’impianto nell’esecuzione dei lavori di smontaggio e rimontaggio in occasione dei lavori di rifacimento della copertura che esulano da quelli già individuati saranno addebitati all’impresa appaltatrice.
Stato attuale. Il presidio ospedaliero di Cattinara si configura, dal punto di vista IT, come un campus costituito da più edifici. Ciascun edificio a sua volta è suddiviso in più piani o aree. Per quanto riguarda la connettività di rete LAN (Local Area Network), ciascuna area è servita da un distributore di piano che afferisce al distributore di campus tramite il distributore di edifico oppure direttamente al distributore di campus, formando di fatto una topologia a stella su tre livelli completamente ridondata, in quando ad ogni distributore di piano e di edificio afferiscono due cavi ottici (contrassegnati con le denominazioni “dorsale rossa” e “dorsale verde”) che raggiungono il distributore di campus tramite vie di posa interamente distinte. In particolare, al fine della massima distinzione dei percorsi, esistono due distributori di campus: uno a cui afferiscono le dorsali rosse ed uno a cui afferiscono le dorsali verdi. I cablaggi orizzontali sono realizzati con cavi UTP tali da garantire una connettività di 1 Gbps al desktop, mentre i cablaggi verticali sono realizzati con cavi ottici tali da garantire una banda di 10 Gbps. Per ciascun distributore, gli apparati attivi di rete sono contenuti in uno o due armadi rack (a seconda del numero di punti telematici serviti), in cui sono alloggiati anche i pannelli di attestazione dei cablaggi orizzontali e verticali. I distributori di piano e di edificio sono collocati in ambienti differenti a seconda dei casi: all’interno di vani tecnici ad uso esclusivo del personale IT, all’interno di vani tecnici condivisi con altri operatori tecnici, al di fuori di vani tecnici. I distributori di piano sono complessivamente 29, mentre i distributori di edificio sono 3: uno a servizio delle palazzine Polo Cardiologico e Biblioteca-Aule; uno a servizio delle palazzine Anatomia Patologia, Xxxxx Xxxx ed Eliporto; uno a servizio di Poliambulatorio, Direzione, Officine, Centrale Termica. Per quanto riguarda la connettività di rete WAN (Wide Area Network), il campus è servito tramite due cavi ottici ridondati e distinti afferenti alla rete regionale RUPAR gestita da Insiel, nell’ambito del progetto Ermes. E’ inoltre presente un terzo cavo ottico che connette il campus alla rete LightNet gestita dall’Università degli studi di Trieste, che segue lo stesso percorso di uno dei due cavi ottici Ermes. Per quanto riguarda la connettività telefonica, il campus di Cattinara è collegato alla rete pubblica per mezzo di un cavo ottico non ridondato, tra...
Stato attuale. Le difficoltà gestionali si concretizzano nei seguenti aspetti: - Diretta connessione tra la gestione del parcheggio (di cui competente l’amministrazione comunale) e la gestione dei flussi veicolari in sede stradale (competente la PAT) - Ambiguità nella titolarità della gestione dei flussi veicolari; - Posizionamento delle infrastrutture e piccole opere funzionali alla gestione dei flussi; - Configurazione della presenza degli operatori in sede stradale; - Rispondenza della validità dell’ordinanza con il servizio di mobilità con la gestione del solo parcheggio - Difficoltà nel personalizzare e nel rendere compatibile la necessaria segnaletica stradale; - Problematiche connesse alla gestione invernale (aspettative del Comune,
Stato attuale. Allo stato attuale il Comune di Sestu ha in carico 156 cani catturati nel territorio comunale e custoditi presso canile convenzionato. Nonostante ci siano stati numerosi casi di adozione e diverse iniziative atte ad arginare il fenomeno con l’obiettivo formativo di diffondere e promuovere la cultura del benessere animale il probelma del randagismo è in costante aumento. La normativa non contempla la lotta al randagismo del gatto, non è quindi prevista la cattu- ra dei gatti vaganti. Il prelievo dei gatti dall’ambiente in cui si trovano può essere effettuato esclusivamente se finalizzato alla sterilizzazione o al ricovero per motivi sanitari. La stima dei gatti custoditi presso centro di cura è pari alla presenza costante di n. 4 gatti al giorno. Lo smaltimenento delle carcasse è stimata in numero 3 operazioni al mese.
Stato attuale. La centrale sorgerà in un’area di circa 22.000 m2 situata all’interno del più ampio lotto della ex- cartiera Burgo a Lama di Reno, frazione del comune di Marzabotto. Lo strumento urbanistico vigente è costituito dalle Norme Tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Marzabotto, stesura coordinata con le varianti precedenti approvata con deliberazione C.C n. 37/2009. La zona di interesse, come dichiarato nelle tavole serie 5 del P.R.G., è classificata come “Zona speciale D1.1: Cartiera Lama di Reno” all’interno della Zona D1: zona per attività produttiva in essere. La superficie del sito industriale, completamente delimitato da edifici e recinzioni, è completamente pianeggiante. Tale area confina con altre aree di diversa classificazione, in particolare: - a nord ovest sono presenti una zona B2 “zone prevalentemente residenziali di completamento” e una VS “aree per attrezzature sportive”, mentre proseguendo in direzione nord, un’area di tipo agricolo E2 “zone agroforestali degli ambienti dei terrazzi fluviali e dei tavolati”; - a sud passa la linea ferroviaria tratta Bologna – Pistoia, oltre la quale si estende un’area di tipo agricolo E2; - a ovest è situata una zona D1 di completamento produttivo e ancora più a ovest sono presenti zone di tipo B1 “zone prevalentemente residenziali consolidate”. Non sono presenti nei dintorni edifici scolastici o di pubblico servizio.