Valutazione della produzione scientifica Clausole campione

Valutazione della produzione scientifica. Ai sensi dell’art. 3 del D.M. 243/2011, la Commissione Giudicatrice, nell'effettuare la valutazione preliminare comparativa dei candidati, prende in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l'esclusione di note interne o rapporti dipartimentali. La tesi di dottorato o dei titoli equipollenti sono presi in considerazione anche in assenza delle condizioni di cui al presente comma. La Commissione Giudicatrice effettua la valutazione comparativa delle pubblicazioni di cui al precedente comma sulla base dei seguenti criteri:
Valutazione della produzione scientifica. La commissione istruttoria, nell'effettuare la valutazione preliminare comparativa dei candidati, prende in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l'esclusione di note interne o rapporti dipartimentali. La tesi di dottorato o i titoli equipollenti sono presi in considerazione anche in assenza delle condizioni di cui al presente comma. La commissione istruttoria effettua la valutazione comparativa delle pubblicazioni di cui al precedente paragrafo sulla base dei seguenti criteri:
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta due lavori minori dal titolo: “Mancata consegna del bene da parte del fornitore e violazione dei doveri di cooperazione dell’utilizzatore” e “Comportamento successivo delle parti e forma scritta ad substantiam”. Va apprezzato l’intento di verificare le novità guardando anche ai profili più tradizionali del diritto dei contratti, anche se non è ancora valutabile il rigore metodologico e l’originalità stante la produzione limitata ad argomenti specifici e circoscritti alla materia contrattuale.
Valutazione della produzione scientifica. Presenta una monografia dal titolo: “La causa nei contratti di lavoro: da dogma a strumento operativo” (2012), tre contributi a volume dal titolo: “Autonomia contrattuale e lavoro a progetto”, “Ambiente di lavoro e inquinamento: profili per la sicurezza” e “Il controllo “esterno” sulle inadempienze della P.A.: tra tutela risarcitoria e ripristino delle condizioni di efficienza della prestazione pubblica. Class action privata e pubblica al confronto”, un Working Paper (ADAPT, XX dicembre 2014): “Il lavoro dei detenuti: profili interdisciplinari e prospettive di riforma”, e 10 lavori minori di chiara impronta lavoristica. I lavori, seppure si possono considerare le ascendenze di carattere civilistico, sono tuttavia apprezzabili proprio per la loro caratterizzazione assolutamente lavoristica che non consente una valutazione di congruenza con il settore scientifico disciplinare così come richiesta dal bando. Nonostante la qualità dell’impegno dimostrato e l’apprezzabile inquadramento dei profili specialistici e di settore nel più ampio contesto del dibattito giuridico, con attenzione anche ai profili della Teoria Generale del Diritto civile è manifesta la caratterizzazione spiccatamente lavoristica, testimoniata anche dall’impegno didattico svolto nell’area del Diritto del lavoro. Attività e produzione non consentono pertanto una qualificazione rilevante nell’ambito della presente procedura.
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta una cospicua produzione scientifica che va dalla monografia dal titolo: “I beni. Dall’appartenenza egoistica alla fruizione solidale”, nella Collana “Comparazione e diritto civile”, a un contributo in un lavoro coordinato, “Interessi legittimi, normativa antitrust e disciplina sulla privacy”, a tredici scritti minori. Il lavoro monografico si segnala per il rigore metodologico e per l’originalità dei risultati raggiunti. Va segnalata, altresì, la parte ricostruttiva del lavoro che prende in considerazione la nuova categoria dei beni comuni nella prospettiva della tutela dell’ambiente e della tutela del godimento. I risultati raggiunti prendono le mosse da una revisione critica della teoria dei beni secondo una impostazione classica, mettendo in luce le nuove dinamiche poste in termini di utilità collettive e di valorizzazione dei beni comuni. La produzione c.d. minore si segnala per un’attenzione al diritto di famiglia che consente individuare una metodologia sempre attenta alla particolarità del caso inquadrato, tuttavia, nella ricostruzione sistematica della materia.
Valutazione della produzione scientifica. La produzione scientifica del candidato è di 62 pubblicazioni dal 1995 a oggi. Essa appare dunque intensa e continuativa. Fra le quindici pubblicazioni presentate per la selezione compaiono, in particolare, 2 monografie in lingua inglese di rilevante collocazione editoriale (The Tranformation of Contract in Europe, Xxxxxx Xxx Xxxxxxxxxxxxx, Xxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxx Xxxx, 0000; The Struggle for European Private Law. A Critique of Codification, Xxxx Publishing, Oxford, 2015). Le pubblicazioni concernono prevalentemente prospettive e problemi di diritto comparato, in particolare diritto privato comparato. Esse non appaiono pertanto congruenti con le tematiche del settore scientifico disciplinare oggetto della procedura o con tematiche interdisciplinari ad esso pertinenti. Per quanto precede non si è in grado di valutare l’innovatività o la qualità delle singole pubblicazioni, né il loro apporto in termini di originalità e di rigore metodologico. Alla luce di quanto precede il candidato NON RISULTA IDONEO a svolgere le funzioni di cui alla procedura in oggetto. La candidata ha conseguito la laurea in Scienze politiche nel 1995 presso l’Università di Pisa (punteggio di 110 e lode su 110) e, inoltre, il diploma di studi giuridici europei presso il Collegio Europeo di Bruges (giugno 1999), nonché il diploma di perfezionamento in Scienze politiche – Diritto internazionale presso la Scuola superiore di Studi universitari e perfezionamento X. Xxxx (SSSA) di Pisa (luglio 2000, voto 100/100). Tra il 1999 e il 2002 ha svolto attività di assistenza alla didattica e di lettorato presso il Collegio Europeo di Bruges e presso l’Università di Southampton. Dal 2003 al 2006 è stata titolare di un contratto, finanziato con fondi MIUR e dell’Università di Trieste, Facoltà di Giurisprudenza, per il “rientro dei cervelli” (rientro di studiosi impegnati in incarichi di ricerca e di didattica all’estero ex D.M. n. 13 del 26.1.2001). Dal 2006 al 2011 è stata ricercatrice per il SSD IUS 13/Diritto internazionale presso la Cattedra di Diritto dell’Unione europea della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Tor Vergata. Dal dicembre 2011 ad oggi è professore associato per il SSD IUS 14 / Diritto dell’Unione europea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Pisa. Ha conseguito l’abitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore di prima fascia nel dicembre 2016 con voto unanime della Commissione.
Valutazione della produzione scientifica. Il candidato presenta una monografia dal titolo: “Il ruolo del diritto di cronaca e di critica nell’attività giornalistica: profili di diritto dell’informazione”, particolarmente attenta ai profili costituzionali e penalistici e 8 lavori minori di evidente impianto penalistico che certamente lo collocano al di fuori del perimetro disciplinare del posto messo a concorso.
Valutazione della produzione scientifica. Il candidato è autore di due lavori minori, rispettivamente dedicati a “Accertamento dei redditi dei coniugi e poteri ufficiosi del giudice della separazione” e a “Adozione e disabilità”. I lavori, nella loro brevità, non consentono ancora di valutare compiutamente né il rigore metodologico né l’originalità di spunti ricostruttivi, denotando solo un apprezzabile interesse per i diritti della persona.
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta due lavori minori dal titolo: L’uno pubblicato nel 2009 su “Alienazione di immobili usucapiti e regole sulla trascrizione” e l’altro pubblicato nel 2013 sulla “Soggettività nel contratto di rete tra imprese”. Gli elaborati manifestano un impegno ancora in fase iniziale su temi di rilevante interesse.
Valutazione della produzione scientifica. In relazione alla produzione scientifica, la candidata presenta due lavori minori in cui mostra buoni spunti, sebbene limitati e circoscritti agli argomenti trattati.