Valutazione della produzione scientifica Clausole campione

Valutazione della produzione scientifica. Ai sensi dell’art. 3 del D.M. 243/2011, la Commissione Giudicatrice, nell'effettuare la valutazione preliminare comparativa dei candidati, prende in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l'esclusione di note interne o rapporti dipartimentali. La tesi di dottorato o dei titoli equipollenti sono presi in considerazione anche in assenza delle condizioni di cui al presente comma. La Commissione Giudicatrice effettua la valutazione comparativa delle pubblicazioni di cui al precedente comma sulla base dei seguenti criteri: a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione scientifica; b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il Settore Concorsuale per il quale è bandita la procedura e con l'eventuale profilo, definito esclusivamente tramite indicazione di uno o più Settori Scientifico-disciplinari, ovvero con tematiche interdisciplinari ad essi correlate; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica; d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella comunità scientifica internazionale di riferimento, dell'apporto individuale del candidato nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione. La Commissione Giudicatrice di cui al comma 1 deve altresì valutare la consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, l'intensità e la continuità temporale della stessa, fatti salvi i periodi, adeguatamente documentati, di allontanamento non volontario dall'attività di ricerca, con particolare riferimento alle funzioni genitoriali. Nell'ambito dei Settori Concorsuali in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale la Commissione, nel valutare le pubblicazioni, si avvale anche dei seguenti indicatori, riferiti alla data di scadenza dei termini delle candidature: a) numero totale delle citazioni; b) numero medio di citazioni per pubblicazione;
Valutazione della produzione scientifica. La Commissione giudicatrice, nell'effettuare la valutazione preliminare comparativa dei candidati, prenderà in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l'esclusione di note interne o rapporti dipartimentali. La tesi di dottorato o dei titoli equipollenti saranno presi in considerazione anche in assenza delle condizioni sopra menzionate. La Commissione giudicatrice effettuerà la valutazione comparativa delle pubblicazioni sulla base dei seguenti criteri:
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta una cospicua produzione scientifica che va dalla monografia dal titolo: “I beni. Dall’appartenenza egoistica alla fruizione solidale”, nella Collana “Comparazione e diritto civile”, a un contributo in un lavoro coordinato, “Interessi legittimi, normativa antitrust e disciplina sulla privacy”, a tredici scritti minori. Il lavoro monografico si segnala per il rigore metodologico e per l’originalità dei risultati raggiunti. Va segnalata, altresì, la parte ricostruttiva del lavoro che prende in considerazione la nuova categoria dei beni comuni nella prospettiva della tutela dell’ambiente e della tutela del godimento. I risultati raggiunti prendono le mosse da una revisione critica della teoria dei beni secondo una impostazione classica, mettendo in luce le nuove dinamiche poste in termini di utilità collettive e di valorizzazione dei beni comuni. La produzione c.d. minore si segnala per un’attenzione al diritto di famiglia che consente individuare una metodologia sempre attenta alla particolarità del caso inquadrato, tuttavia, nella ricostruzione sistematica della materia.
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta due lavori minori dal titolo: “Mancata consegna del bene da parte del fornitore e violazione dei doveri di cooperazione dell’utilizzatore” e “Comportamento successivo delle parti e forma scritta ad substantiam”. Va apprezzato l’intento di verificare le novità guardando anche ai profili più tradizionali del diritto dei contratti, anche se non è ancora valutabile il rigore metodologico e l’originalità rivelandosi apporti di uno studioso che si segnalano ancora come spunti di futuri possibili approfondimenti.
Valutazione della produzione scientifica. La produzione scientifica del candidato, anche essa ricca di contributi rilevanti che vanno da una monografia dal titolo: “Il ruolo del diritto di cronaca e di critica nell’attività giornalistica: profili di diritto dell’informazione”, a 8 lavori minori, piuttosto ascrivibili al s.s.d. del Diritto penale. Si pone pertanto al di fuori dell’ambito segnalato dal bando per la presente procedura.
Valutazione della produzione scientifica. Il candidato è autore di due lavori minori, rispettivamente dedicati a “Accertamento dei redditi dei coniugi e poteri ufficiosi del giudice della separazione” e a “Adozione e disabilità”. I lavori, nella loro brevità, non consentono ancora di valutare compiutamente né il rigore metodologico né l’originalità di spunti ricostruttivi, denotando solo un apprezzabile interesse per i diritti della persona.
Valutazione della produzione scientifica. Presenta una monografia dal titolo: “La causa nei contratti di lavoro: da dogma a strumento operativo” (2012), tre contributi a volume dal titolo: “Autonomia contrattuale e lavoro a progetto”, “Ambiente di lavoro e inquinamento: profili per la sicurezza” e “Il controllo “esterno” sulle inadempienze della P.A.: tra tutela risarcitoria e ripristino delle condizioni di efficienza della prestazione pubblica. Class action privata e pubblica al confronto”, un Working Paper (ADAPT, XX dicembre 2014): “Il lavoro dei detenuti: profili interdisciplinari e prospettive di riforma”, e 10 lavori minori di chiara impronta lavoristica. Nonostante la qualità dell’impegno dimostrato e l’apprezzabile inquadramento dei profili specialistici e di settore nel più ampio contesto del dibattito giuridico, con attenzione anche ai profili della Teoria Generale del Diritto civile è manifesta la caratterizzazione spiccatamente lavoristica, testimoniata anche dall’impegno didattico svolto nell’area del Diritto del lavoro. Attività e produzione non consentono pertanto una qualificazione rilevante nell’ambito della presente procedura.
Valutazione della produzione scientifica. La candidata presenta due lavori minori dal titolo: L’uno pubblicato nel 2009 su “Alienazione di immobili usucapiti e regole sulla trascrizione” e l’altro pubblicato nel 2013 sulla “Soggettività nel contratto di rete tra imprese”. Gli elaborati manifestano un impegno ancora in fase iniziale su temi di rilevante interesse.
Valutazione della produzione scientifica. La produzione scientifica del candidato è di 62 pubblicazioni dal 1995 a oggi. Essa appare dunque intensa e continuativa. Fra le quindici pubblicazioni presentate per la selezione compaiono, in particolare, 2 monografie in lingua inglese di rilevante collocazione editoriale (The Tranformation of Contract in Europe, Xxxxxx Xxx Xxxxxxxxxxxxx, Xxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxx Xxxx, 0000; The Struggle for European Private Law. A Critique of Codification, Xxxx Publishing, Oxford, 2015). Le pubblicazioni concernono prevalentemente prospettive e problemi di diritto comparato, in particolare diritto privato comparato. Esse non appaiono pertanto congruenti con le tematiche del settore scientifico disciplinare oggetto della procedura o con tematiche interdisciplinari ad esso pertinenti. Per quanto precede non si è in grado di valutare l’innovatività o la qualità delle singole pubblicazioni, né il loro apporto in termini di originalità e di rigore metodologico. Alla luce di quanto precede il candidato NON RISULTA IDONEO a svolgere le funzioni di cui alla procedura in oggetto.
Valutazione della produzione scientifica. La commissione giudicatrice nell'effettuare la valutazione comparativa dei candidati, prenderà in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l'esclusione di note interne o rapporti dipartimentali. La tesi di dottorato o dei titoli equipollenti saranno presi in considerazione anche in assenza delle condizioni di cui al presente comma.