Ambiente di esercizio Clausole campione

Ambiente di esercizio. I software che hanno superato il collaudo sono messi in esercizio a cura di EQ con l’eventuale supporto del fornitore (su richiesta di EQ). Sull’ambiente di esercizio è ripetuta la prova di vulnerabilità del software (quando applicabile e comunque su tutte le applicazioni con interfaccia su Internet). Salvo diverso accordo scritto, il rilascio in ambiente di esercizio deve essere comprensivo di tutti i sorgenti e di tutte le istruzioni necessarie per compilare e installare in questo ambiente il software oggetto di rilascio.
Ambiente di esercizio. I software che hanno superato il collaudo sono messi in esercizio a cura di AdeR con l’eventuale supporto del fornitore (su richiesta di AdeR e senza che questi possa avanzare richiesta di oneri aggiuntivi essendo detta attività integralmente compensata dai corrispettivi contrattuali). Resta naturalmente inteso che sull’ambiente di esercizio è ripetuta la prova di vulnerabilità del software (quando applicabile e comunque su tutte le applicazioni con interfaccia su Internet).
Ambiente di esercizio. Il software che ha superato il collaudo è messo in esercizio a cura di Equitalia con l’eventuale supporto del Fornitore (su richiesta di Equitalia). Il rilascio in ambiente di esercizio deve essere comprensivo di tutti i sorgenti e di tutte le istruzioni necessarie per compilare e installare in questo ambiente il software oggetto di rilascio, sarà cura ed onere del Fornitore predisporre, presso la propria struttura, l’ambiente di sviluppo (hardware e software) necessario alla parametrizzazione del modulo nonché alla realizzazione di software ad hoc (eventuali personalizzazioni) sia nella fase di messa in esercizio del Sistema ERP - Dynamics AX nonché nella fase di gestione operativa dello stesso. Nello sviluppo applicativo dovranno essere utilizzati linguaggi di programmazione standard per l’ambiente Microsoft Dynamics AX, sia per lo sviluppo della logica applicativa, sia per lo sviluppo dell’interfaccia utente. Per quanto attiene alle attività di realizzazione di personalizzazioni (sviluppo ad hoc) il Fornitore dovrà utilizzare linguaggi di programmazione standard per l’ambiente Microsoft Dynamics AX, sia per lo sviluppo della logica applicativa, sia per lo sviluppo dell’interfaccia utente. Nella Fase a regime agli ambienti di Produzione, Collaudo, Formazione accedono solamente i dipendenti di Equitalia, sia per le attività di gestione e manutenzione dei sistemi sia per le attività operative e di verifica per la validazione delle attività ricevute dal Fornitore. Nell’ambiente di Test accede sia il Fornitore che il personale di Equitalia. L’ambiente di Sviluppo viene gestito dal Fornitore sotto ogni aspetto, in quanto è l’ambiente che, l’azienda aggiudicataria della procedura, utilizza per sviluppare, testare e verificare che le funzionalità da rilasciare rispettino quanto richiesto da Equitalia e non creino ostative all’attuale funzionamento del sistema. A regime le basi dati dei quattro ambienti statici saranno aggiornate periodicamente, ove necessario con ausilio del Fornitore, tramite ribaltamento dati dall’ambiente di Produzione. L’esito di ogni test deve essere condiviso e rendicontato agli interlocutori dello stesso ambiente e degli ambienti collegati. Per maggiori dettaglio sulle attività di manutenzione correttiva ed evolutiva fare riferimento al capitolo 10 “Governo della fornitura”. Le attività di installazione dovranno essere effettuate presso le sedi indicate di volta in volta da Equitalia. Come già evidenziato il Fornitore provvede, con la su...
Ambiente di esercizio. L'ambiente di esercizio del sistema NoiPA è, in base alla configurazione esistente ad oggi (pertanto suscettibile di eventuali modifiche/aggiornamenti) composto da: • Un bilanciatore in configurazione Hot Standby e l'algoritmo di bilanciamento è di tipo Round Xxxxx; • Una Farm di 4 server Web Apache: “IBM_HTTP_Server/6.1 Apache/2.0.47” su RedHat ES 5.9 a 64 bit e plugin WebSphere versione 6.1.0.27 per il bilanciamento verso la Farm Application. • Una Farm di 4 server WebSphere 6.1 su piattaforma RedHat ES 5.9 a 64 bit. • Un Application server su piattaforma AIX 5.3 TL 11 su cui sono in esecuzione i seguenti prodotti software: 1. TPMonitor Tuxedo versione 10.3.0.0 2. Oracle client 10.2.0.4 3. Microfocus COBOL Run time versione 4.0.00-e SP3 Fixpack 40.03_85 4. Java JVM versione 1.5.0 L'application server è funzionale sia all'applicazione online che alle elaborazioni batch. Le elaborazioni batch sono scritte parte in cobol e parte in java. Per quanto concerne l'applicazione online la comunicazione fra l'ambiente java WebSphere e i server cobol veicolati dal TPMonitor Tuxedo avviene tramite il componente JOLT. Un server AIX 6.1 TL 11 con Oracle RDBMS versione 11.2. Un server FTP RedHat ES 5.9 a 64 bit per le esigenze di upload di files per la parte di applicazione che ne necessita. Un appliance IBM DataPower per la parte di applicazione che necessita di parsing XML e di XML Transformation. Una coppia di appliance HSM per la parte di applicazione che necessita di firma digitale. Un sottosistema per l'apposizione di grafici bidimensionali. I server AIX sono rappresentati da partizioni LPAR su server IBM Pseries. I vari ambienti: WEB, Application, Database sono su sottoreti separate e protette tramite Firewall. Il DataBase di esercizio occupa circa 1 TByte di spazio disco. Il sottosistema di storage è rappresentato da una SAN EMC2. L'intero ambiente di esercizio è sottoposto a specifiche politiche di backup.
Ambiente di esercizio. L’ambiente ospiterà le applicazioni e i dati responsabili dei servizi in produzione; tra cui le procedure informatiche rilasciate dalle attività previste nella presente fornitura. E’ progettato per rispondere ad elevati requisiti di bilanciamento dinamico del carico, continuità del servizio e sicurezza ed integrità dei dati. L’ambiente di esercizio è costituito dai sottosistemi Web, Application e Data Server opportunamente dimensionati e configurati per garantire gli obiettivi prestazionali, di continuità e di sicurezza definiti: • per il sottosistema WEB il Sistema operativo è Linux e il Server http è Apache • per il sottosistema Application il Sistema Operativo è UNIX rispondente agli standard open XPG4 e successivi e l’Application Server è realizzato sul prodotto IBM Websphere Application Server Network Deployment Versione 5 o successive, • il RDBMS è Oracle 10g Enterprise Edition con l’opzione Real Application Cluster (RAC). Nell’ambiende di esercizio sono compresi i sottosistemi di storage e di back-up, nonché tutte le apparecchiature per la gestione del traffico di rete, la sicurezza e il monitoraggio dell’intero sistema.

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  • OPZIONI CON PAGAMENTO DI UN PREMIO AGGIUNTIVO Non sono previste opzioni con pagamento di un premio aggiuntivo.

  • Risoluzione per inadempimento L’ISMEA si riserva il diritto di risolvere il contratto nel caso in cui l’ammontare complessivo delle penali superi il 10% del valore dello stesso, ovvero nel caso di gravi inadempienze agli obblighi contrattuali da parte dell’Appaltatore. In tal caso l’ISMEA ha la facoltà di incamerare la cauzione definitiva, nonché di procedere all’esecuzione in danno dell’Appaltatore. Resta salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno. In ogni caso si conviene che l’ISMEA, senza bisogno di assegnare previamente alcun termine per l’adempimento, potrà risolvere di diritto il presente contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c., previa dichiarazione da comunicarsi all’Appaltatore con PEC., nei seguenti casi: a. mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escusse, entro il termine di dieci giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta da parte dell’ISMEA; b. giusta causa; c. ragioni di pubblico interesse, debitamente motivate; d. interruzione della effettuazione del servizio/fornitura; e. inosservanza delle disposizioni di legge, di regolamenti e degli obblighi previsti dal presente contratto; f. grave inadempimento o frode dell’impresa; g. perdita, in capo al soggetto affidatario, dei requisiti soggettivi ed oggettivi, che, a giudizio dell’Ismea, ovvero per disposizioni legislative, non consentano la prosecuzione o il regolare svolgimento dell’appalto; h. inadempimento agli obblighi in materia di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i. L’Ismea potrà altresì procedere alla risoluzione del contratto in tutti i casi previsti dal codice civile e dal codice dei contratti pubblici. Costituisce causa di risoluzione di diritto, la fattispecie prevista dall’art. 108, comma 4, del Codice (mancato rispetto dei termini di adempimento per negligenza dell’Appaltatore). In caso di risoluzione del contratto, l’Appaltatore si impegnerà a fornire all’ISMEA tutta la documentazione tecnica e i dati necessari al fine di provvedere direttamente o tramite terzi all’esecuzione dello stesso. L'appaltatore ha diritto soltanto al pagamento delle prestazioni relative ai servizi regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto. Ai sensi dell’art. 110 del Codice l’ISMEA interpella progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento dell’esecuzione del contratto. L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede in offerta. Si procederà all’interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta fino al quinto migliore offerente, escluso l’originario aggiudicatario.