CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO Clausole campione

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO. (*) 4.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*) Nel 2019, con il Decreto del Presidente del Consiglio di Ministri del 21 novembre, viene adottato il Piano nazionale per la non autosufficienza e ripartito il Fondo per le non autosufficienze del triennio 2019-2021, così che viene strutturato l’intero complesso degli interventi e dei servizi dedicati alle persone non autosufficienti, individuato nei seguenti aspetti: • il quadro di contesto e le modalità di attuazione dell’integrazione socio-sanitaria; • le modalità di individuazione dei beneficiari; • la descrizione degli interventi e dei servizi programmati, e, in particolare, le caratteristiche dell’assegno di cura e per l’autonomia in favore delle persone con disabilità gravissima previsto nel Piano; • la programmazione delle risorse finanziarie; • le modalità di monitoraggio degli interventi; • le risorse e gli ambiti territoriali coinvolti nell’implementazione delle «Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente. Il Piano nazionale per la non autosufficienza costituisce la conclusione di un lungo processo di riflessioni sul ruolo dello Stato in ordine alla funzione propria di indirizzo e coordinamento, reso problematico dalla legge costituzionale n.3/2001, ruolo comunque ripreso in relazione alla propria potestà di erogazione dei fondi e di titolarità a definirne i criteri e le modalità di riparto, anche in relazione alla legge 328/2000. Il Piano e il relativo finanziamento triennale costituiscono un valido impegno per inquadrare la non autosufficienza in politiche di sistema (come rilevato dalla Regione Lombardia) e quindi uscire dalla estemporaneità che ha caratterizzato in fondo per le non autosufficienze negli anni trascorsi. Nel contesto del provvedimento si conferma pertanto l’impegno a garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti, già individuato nella legge istitutiva del Fondo nazionale per le non autosufficienze. Il Piano costituisce l’atto di programmazione nazionale delle risorse afferenti al Fondo per le non autosufficienze e individua lo sviluppo degli interventi e dei servizi che devono essere realizzati sull’intero territorio nazionale. Vengono fatti obblighi alle Regioni di elaborare specifici Piani regionali per la non autosufficienza, secondo l’osservanza di termini perentori di elaborazione ed approvazione; viene coinvolt...
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO. 7.1 Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*) Breve presentazione dell’ente/sedi di accoglienza il progetto “Una biblioteca su misura” si realizzerà all'interno della sede della Biblioteca Civica di Cuneo, sita in xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxx 0 x xxxxx xxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 0-18 in xxx Xxxxx Xxxxx 0. La Biblioteca civica di Cuneo è la biblioteca del capoluogo di provincia (sede del Deposito legale ai sensi della Legge 106/2004 smi) ed è il centro rete del Sistema Bibliotecario Cuneese. Si compone di una sezione adulti e di due sezioni ragazzi (Biblioteca 0-18, Biblioteca per Ragazzi di Cuneo Sud). Le sedi di progetto. SEDE 1. La Biblioteca Civica (sezione adulti) La Biblioteca Civica di Cuneo ha sede nel settecentesco Palazzo Audiffredi ed è composta da circa 300.000 volumi tra opere antiche e moderne. Offre servizi di: prestito volumi a domicilio; prestito audiovisivi; prestito audiolibri; consultazione opere enciclopediche generali o tematiche, repertori, atlanti, dizionari; consultazione di giornali e periodici internazionali, nazionali e locali; navigazione internet; prestito interbibliotecario; consultazione volumi del Fondo Storico. Il catalogo della biblioteca è consultabile on-line (xxx.xxxxxxxxxxx.xx). Da dicembre 2013, la biblioteca aderisce (insieme al Sistema Bibliotecario Cuneese) al servizio di digital lending Media Library On Line (MLOL) che mette a disposizione degli utenti - gratuitamente - ebook, periodici, audiolibri, file mp3, film previa iscrizione alla biblioteca e ottenimento delle credenziali di accesso al servizio (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx). Nel 2021 si completerà l’iter di progettazione della nuova Biblioteca adulti.Con il 2022, partirà il 2° lotto di lavori di ristrutturazione di Palazzo Santa Croce. Entro 5 anni, la Civica e la Biblioteca 0-18 si riuniranno nello stesso stabile creando un polo culturale al servizio del territorio del Sistema Bibliotecario Cuneese. BIBLIOTECA ADULTI: SERVIZI DI BASE (codice 139157) INDICATORI anno 2020 anno 2019 Numero di prestiti libri 20.929 42.962 Numero di prestiti DVD 1.390 4.131 Numero di tessere attive 2.993 4.507 Numero di utenti attivi Media Library On Line 2.511 1.724 Numero di volumi nella sezione Dewey a scaffale aperto 33.390 33.655 Numero di volumi nel magazzino Xxxxx chiuso al pubblico 31.547 30.847 Numero di volumi nella sezione narrativa 37.387 35.675 Numero di volumi in sala consultazione 11.381 11366 Numero di follower pagina facebook 1643 1.148 Num...
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO. 7.1 Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*) Il progetto “GROW UP” insiste sul territorio comunale della città di Cuneo, svolgendo le sue attività a partire dalla sede dell’Asilo nido “i Girasoli”.I servizi scolastici per la prima infanzia del Comune di Cuneo costituiscono una parte significativa dell’attività del settore: attualmente il Comune gestisce, direttamente o tramite affidamento a terzi, due asili nido e due micro-nidi, facenti parte del settore Socio Educativo e Pari opportunità, che collaborano strettamente anche con il Settore Cultura e il Settore Promozione e Sviluppo del territorio del Comune di Cuneo. Breve presentazione degli enti/sedi di accoglienza Il progetto si realizza a partire dalla sede dell'Asilo Nido i Girasoli, sito in xxx Xxxxxx Xxxxxxx 5 a Cuneo: questa sede rappresenta anche il punto di partenza delle politiche per l'infanzia della città, in quanto costituisce uno dei nodi centrali del Sistema Infanzia cittadino, nel quale tutti i servizi che operano nell’ambito, le scuole dell’infanzia statali e paritarie oltre ad alcune associazioni, collaborano per promuovere la cultura dell’infanzia, per qualificare i servizi anche attraverso la definizione di buone prassi, per sostenere le famiglie dei piccoli cittadini sia all’interno dei servizi/scuole, sia nel territorio di competenza. L’Asilo nido quindi, oltre alle sue funzioni educative e di cura nei confronti dei bambini e delle loro famiglie, svolge il ruolo di promotore/diffusore culturale, coordinandosi con numerosi altri soggetti del territorio al fine di proporre progetti, attività, iniziative dentro e fuori la struttura, aprendosi alla città. L’ente fornisce alle famiglie la possibilità di usufruire di un “voucher” per la frequenza dei loro bambini ai baby parking privati convenzionati, presenti sul territorio comunale. Si è fatto promotore del Sistema Infanzia della Città di Cuneo che prevede la collaborazione di tutti i servizi e delle scuole dell’infanzia statali e paritarie, offrendo ai bambini e alle loro famiglie iniziative e servizi integrativi, formazione agli operatori, promuovendo inoltre una cultura per l’infanzia. Nello specifico, l’Asilo Nido “i Girasoli” è aperto 12 mesi l’anno, di cui 11 mesi come anno educativo ed il mese di agosto come servizio integrativo nei confronti di tutti i bambini iscritti presso le strutture prima infanzia comunali. La rete dei nidi comunali elabora un progetto educativo annuale condiviso, adottando un...
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO. (*) 4.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*) Dinamica e struttura della popolazione marchigiana La popolazione residente nelle Marche conta, al 1 gennaio 2020, 1.525.271 individui (740.927 maschi e 784.344 femmine), di cui 136.936 stranieri (62.697 maschi e 74.239 femmine), ossia 9 stranieri ogni 100 residenti. Nella provincia sede del capoluogo di regione, Ancona, risiede il 31% della popolazione, segue la provincia di Pesaro Urbino che ospita il 23% dei residenti, quella di Macerata il 20% e infine Ascoli Xxxxxx (13%) e Fermo (13%). Tra le province è molto simile la distribuzione dei residenti tra capoluogo e altri comuni, attestandosi (all'1/1/2019) intorno al 74- 79% la percentuale di residenti in questi ultimi per tutti i territori provinciali, tranne per quello di Macerata dove i comuni diversi dal capoluogo raccolgono quasi 9 residenti su 10 (l'87%). I 229 comuni delle Marche sono per il 71 % centri con meno di 5.000 residenti e ben il 20% dei comuni conta meno di 1.000 residenti; solo i comuni di Ancona e Pesaro raggiungono o sfiorano i 100.000 residenti, e sono solo altri 7 i comuni che superano i 40.000 residenti, in modo che i due terzi dei residenti nelle Marche vivono in 220 comuni di ampiezza inferiore a 40.000 abitanti. l dati demografici confermano che le Marche sono una tra le regioni più anziane d'Italia: l'età media di 46,6 anni (al 1/1/2020) è più elevata del valore medio delle regioni del Centro Italia (46) nonché del valore medio nazionale (45,4). Elevati sono sia l'indice di dipendenza strutturale, pari a 60 individui non autonomi per ragioni demografiche (età< =14 e età>=65) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età 15-64), sia l'indice di vecchiaia pari a 196 anziani ogni 100 giovani. La longevità continua ad aumentare nelle Marche, come nel resto d'Italia, dove le regioni con condizioni di sopravvivenza più favorevoli sono quelle del Centro e del Nord-est: la speranza di vita alla nascita nelle Marche (stime 2018) è di 85,9 anni per il genere femminile e di 81,6 per quello maschile, valori più elevati di quelli medi nazionali (rispettivamente 85,2 e 80,8).

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  • METODO DI ATTRIBUZIONE DEL COEFFICIENTE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA TECNICA L’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura qualitativa avverrà, da parte di ciascun commissario di gara, facendo ricorso al sistema del confronto a coppie tra le offerte presentate. Il confronto avviene sulla base delle preferenze accordate da ciascun commissario a ciascuna offerta in confronto con tutti le altre. Ciascun commissario confronta l’offerta di ciascun concorrente indicando quale offerta preferisce e il relativo grado di preferenza, variabile da 1 a 6 e precisamente: 1=nessuna preferenza; 2= preferenza minima; 3=preferenza piccola; 4= preferenza media; 5= preferenza grande; 6= preferenza massima; Viene costruita una matrice con un numero di righe e un numero di colonne pari al numero dei concorrenti meno uno nel quale le lettere individuano i singoli concorrenti: in ciascuna casella viene collocata la lettera corrispondente all’elemento che è stato preferito con il relativo grado di preferenza e, in caso di parità, vengono collocate nella casella le lettere dei due elementi in confronto, assegnando un punto ad entrambe. Al termine del confronto a coppie, per ogni subcriterio, si procederà alla somma dei coefficienti attribuiti dai singoli commissari; tale somma verrà riparametrata, attribuendo uno al concorrente che ha ottenuto il valore più alto e agli altri concorrenti un valore conseguentemente proporzionale al maggiore. Qualora nessuno dei partecipanti ottenga il massimo dei punteggi previsti dai singoli criteri di valutazione (Criterio A max punti 25 – Criterio B max punti 50) saranno riparametrati anche quest’ultimi. Il totale del punteggio afferente l’offerta qualitativa verrà arrotondato alla seconda cifra decimale, seguendo lo schema di arrotondamento per difetto se la terza cifra decimale dopo la virgola è minore o uguale a 4, per eccesso se la terza cifra decimale dopo la virgola è maggiore o uguale a 5. All’interno del portale SATER sarà attribuito solamente il punteggio totale dell’offerta qualitativa. I punteggi relativi ai criteri e subcriteri saranno riportati dettagliatamente nel verbale della commissione giudicatrice. Il metodo del confronto a coppie verrà utilizzato solo in presenza di almeno tre offerte da valutare. Nel caso in cui non si raggiungesse tale numero l’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura quantitativa da parte di ogni singolo commissario avverrà attraverso il calcolo della media dei coefficienti variabili tra zero e uno attribuito discrezionalmente dai singoli commissari. Si precisa che i coefficienti attraverso i quali si procederà all’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa sono i seguenti: Giudizio sintetico Valutazione coefficiente Descrizione Ottimo 1,00 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura pienamente esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde pienamente a quanto richiesto. Buono 0,75 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde in maniera soddisfacente a quanto richiesto.

  • METODO DI ATTRIBUZIONE DEL COEFFICIENTE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA ECONOMICA Quanto all’offerta economica, è attribuito all’elemento economico un coefficiente, variabile da zero ad uno, calcolato tramite la seguente formula: Ci = (Ra/Rmax)α Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo; Ra = ribasso dell’offerta del concorrente i-esimo; Rmax = ribasso dell’offerta più conveniente.

  • Obbligazioni specifiche del Fornitore Il Fornitore ha l’obbligo di tenere costantemente aggiornata, per tutta la durata del presente Accordo Quadro la documentazione amministrativa richiesta e presentata a Xx.Xx.Xx. S.p.A. per la stipula della presente Accordo Quadro. In particolare, pena l’applicazione delle penali di cui al paragrafo 13 del Capitolato Tecnico, ciascun Fornitore ha l’obbligo di: a) comunicare a Xx.Xx.Xx. S.p.A. ogni modificazione e/o integrazione relativa al possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 80, del D.Lgs. n. 50/2016, entro il termine perentorio di 10 (dieci) giorni lavorativi decorrenti dall’evento modificativo/integrativo; b) inviare a Xx.Xx.Xx. S.p.A. con periodicità semestrale la dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 del certificato di iscrizione al Registro delle Imprese. Ciascun singolo Fornitore ha l’obbligo di comunicare tempestivamente a Xx.Xx.Xx. S.p.A. le eventuali modifiche che possano intervenire per tutta la durata del presente Accordo Quadro, in ordine alle modalità di esecuzione contrattuale. In caso di inadempimento degli obblighi di cui sopra, Xx.Xx.Xx. S.p.A. provvederà all’applicazione della dovuta penale, conformemente a quanto previsto dal Capitolato Tecnico.

  • A CHI È RIVOLTO QUESTO PRODOTTO? L’Assicurato al momento della sottoscrizione del contratto di assicurazione dovrà sostenere il costo relativo al premio quantificato secondo la tariffa predisposta per la tipologia del viaggio al quale la polizza è abbinata e le garanzie prescelte.

  • Procedura per la valutazione del danno L'ammontare del danno è concordato con le seguenti modalità: a) direttamente dalla Società, o da un perito da questa incaricato, con il Contraente o persona da lui designata; oppure, a richiesta da una delle parti : b) fra due periti nominati uno dalla Società ed uno dal Contraente con apposito atto unico. I due periti dovranno nominarne un terzo quando si verifichi disaccordo fra loro ed anche prima su richiesta di uno di essi. Il terzo perito interviene soltanto in caso di disaccordo e le decisioni sui punti controversi sono prese a maggioranza. Ciascun perito ha facoltà di farsi assistere e coadiuvare da altre persone, le quali potranno intervenire nelle operazioni peritali, senza però avere alcun voto deliberativo. Se una delle parti non dovesse provvedere alla nomina del proprio perito o se i periti non si accordassero sulla nomina del terzo, tali nomine, anche su istanza di una sola delle parti, sono demandate al Presidente del Tribunale nella cui giurisdizione il sinistro è avvenuto. Ciascuna della parti sostiene le spese del proprio perito, mentre quelle del terzo sono ripartite a metà.

  • Anticipazione del pagamento di taluni materiali 1. Non è prevista l’anticipazione del pagamento sui materiali o su parte di essi.

  • Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione 1. I materiali provenienti dalle escavazioni e dalle demolizioni sono di proprietà dell’amministrazione committente. 2. In attuazione dell’articolo 36 del capitolato generale d’appalto i materiali provenienti dalle escavazioni devono essere trasportati e regolarmente accatastati in cantiere secondo indicazioni di progetto o del direttore dei lavori, a cura e spese dell’appaltatore, intendendosi quest’ultimo compensato degli oneri di trasporto e di accatastamento con i corrispettivi contrattuali previsti per gli scavi, mentre i materiali provenienti dalle demolizioni devono essere trasportati e regolarmente accatastati in discarica autorizzata, a cura e spese dell’appaltatore, intendendosi quest’ultimo compensato degli oneri di trasporto e di accatastamento con i corrispettivi contrattuali previsti per le demolizioni. 3. I materiali eventualmente riutilizzabili potranno essere ceduti all’Appaltatore a norma dell’articolo 36 del predetto Capitolato Generale, al prezzo ad essi convenzionalmente attribuito. Qualora di essi non esistesse la voce di reimpiego ed il relativo prezzo, questo verrà desunto dai prezzi di mercato per fornitura di materiali a piè d’opera, diviso per il coefficiente 1,10. 4. Al rinvenimento di oggetti di valore, beni o frammenti o ogni altro elemento diverso dai materiali di scavo e di demolizione, o per i beni provenienti da demolizione ma aventi valore scientifico, storico, artistico, archeologico o simili, si applica l’articolo 35 del capitolato generale d’appalto, fermo restando quanto previsto dall’articolo 91, comma 2, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. 5. E’ fatta salva la possibilità, se ammessa, di riutilizzare i materiali di cui ai commi 1, 2 e 3, ai fini di cui al successivo articolo 61.

  • Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing Le parti prendono atto che il fenomeno del mobbing, inteso come forma di violenza morale o psichica in occasione di lavoro - attuato dal datore di lavoro o da altri dipendenti - nei confronti di un lavoratore, va prevenuto, rilevato e contrastato efficacemente. Esso è caratterizzato da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti, diversi e ripetuti nel tempo in modo sistematico ed abituale, aventi connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro e idonei a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore stesso nell’ambito dell’unità operativa di appartenenza o, addirittura, tali da escluderlo dal contesto lavorativo di riferimento. In relazione al comma 1, le parti, anche con riguardo alla risoluzione del Parlamento Europeo del 20 settembre 2001, riconoscono la necessità di avviare adeguate ed opportune iniziative al fine di contrastare la diffusione di tali situazioni, che assumono rilevanza sociale, nonché di prevenire il verificarsi di possibili conseguenze pericolose per la salute fisica e mentale del lavoratore interessato e, più in generale, migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente di lavoro. Nell’ambito delle forme di partecipazione sono previsti specifici Comitati Paritetici presso ciascuna Azienda o Ente con i seguenti compiti: - raccolta dei dati relativi all’aspetto quantitativo e qualitativo del fenomeno del mobbing in relazione alle materie di propria competenza; - individuazione delle possibili cause del fenomeno, con particolare riferimento alla verifica dell’esistenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale; - formulazione di proposte di azioni positive in ordine alla prevenzione e alla repressione delle situazioni di criticità, anche al fine di realizzare misure di tutela del dipendente interessato; - formulazione di proposte per la definizione dei codici di condotta. Le proposte formulate dai Comitati vengono presentate alle Aziende o Enti per i conseguenti adempimenti tra i quali rientrano, in particolare, la costituzione ed il funzionamento di sportelli di ascolto, nell’ambito delle strutture esistenti, l’istituzione della figura del consigliere/consigliera di fiducia nonchè la definizione dei codici, sentite le organizzazioni sindacali firmatarie. In relazione all’attività di prevenzione del fenomeno del mobbing, i Comitati valuteranno l’opportunità di attuare, nell’ambito dei piani generali per la formazione, idonei interventi formativi e di aggiornamento del personale, che possono essere finalizzati, tra l’altro, ai seguenti obiettivi: - affermare una cultura organizzativa che comporti una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno e delle sue conseguenze individuali e sociali; - favorire la coesione e la solidarietà dei dipendenti, attraverso una più specifica conoscenza dei ruoli e delle dinamiche interpersonali all’interno degli uffici/servizi, anche al fine di incentivare il recupero della motivazione e dell’affezione all’ambiente lavorativo da parte del personale. I Comitati sono costituiti da un componente designato da ciascuna delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente CCNL e da un pari numero di rappresentanti delle Aziende o Enti. Il Presidente del Comitato viene designato tra i rappresentanti delle Aziende o Enti. Ferma rimanendo la composizione paritetica dei Comitati, di essi fa parte anche un rappresentante del Comitato per le pari opportunità, appositamente designato da quest’ultimo, allo scopo di garantire il raccordo tra le attività dei due organismi. Le Aziende o Enti favoriscono l’operatività dei Comitati e garantiscono tutti gli strumenti idonei al loro funzionamento. In particolare valorizzano e pubblicizzano con ogni mezzo, nell’ambito lavorativo, i risultati del lavoro svolto dagli stessi. I Comitati adottano, altresì, un regolamento per la disciplina dei propri lavori e sono tenuti ad effettuare una relazione annuale sull’attività svolta. I Comitati di cui al presente articolo rimangono in carica per la durata di un quadriennio e comunque fino alla costituzione dei nuovi.

  • Obblighi assicurativi a carico dell’impresa 1. Ai sensi dell’art. 103, comma 7, del Codice dei contratti, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto e in ogni caso almeno 10 (dieci) giorni prima della data prevista per la consegna dei lavori ai sensi dell’articolo 13, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione. 2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alle ore 24 del giorno di emissione del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. Il premio è stabilito in misura unica e indivisibile per le coperture di cui ai commi 3 e 4. Le garanzie assicurative sono efficaci anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore fino ai successivi due mesi e devono essere prestate in conformità allo schema-tipo 2.3 allegato al D.M. n. 123 del 2004. 3. La garanzia assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore; tale polizza deve essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.) e deve: a) prevedere una somma assicurata non inferiore all’importo del contratto; b) essere integrata in relazione alle somme assicurate in caso di approvazione di lavori aggiuntivi affidati a qualsiasi titolo all’appaltatore. 4. La garanzia assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi (R.C.T.) deve essere stipulata per una somma assicurata (massimale/sinistro) non inferiore ad euro 500.000. 5. Qualora il contratto di assicurazione preveda importi o percentuali di scoperto o di franchigia, queste condizioni: a) in relazione all’assicurazione contro tutti i rischi di esecuzione di cui al comma 3, tali franchigie o scoperti non sono opponibili alla Stazione appaltante; b) in relazione all’assicurazione di responsabilità civile di cui al comma 4, tali franchigie o scoperti non sono opponibili alla Stazione appaltante. 6. Le garanzie di cui ai commi 3 e 4, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un raggruppamento temporaneo di concorrenti, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti.

  • Utilizzo di somme a specifica destinazione 1. L'Ente, previa apposita deliberazione dell'organo esecutivo da adottarsi ad inizio dell’esercizio finanziario e subordinatamente all’assunzione della delibera di cui al precedente art. 12, comma 1, utilizza le somme aventi specifica destinazione anche per il pagamento di spese correnti, nel rispetto delle indicazioni di cui all’art. 195 del TUEL. Il ricorso all'utilizzo delle somme a specifica destinazione vincola una quota corrispondente dell'anticipazione di tesoreria che, pertanto, deve risultare già richiesta, accordata e libera da vincoli. Il ripristino degli importi momentaneamente liberati dal vincolo di destinazione ha luogo con i primi introiti non soggetti a vincolo. 2. L’Ente per il quale sia stato dichiarato lo stato di dissesto non può esercitare la facoltà di cui al comma 1 fino all’emanazione del decreto di cui al comma 3 dell’art. 261 del TUEL. 3. Il Tesoriere, in conformità al Principio applicato n. 10 della contabilità finanziaria, è tenuto ad una gestione unitaria delle risorse vincolate; conseguentemente le somme con vincolo sono gestite attraverso un’unica “scheda di evidenza. 4. Il Tesoriere, verificandosi i presupposti di cui al comma 1, attiva le somme a specifica destinazione, procedendo prioritariamente all’utilizzo di quelle giacenti sul conto di tesoreria. Il ripristino degli importi vincolati utilizzati per spese correnti ha luogo con priorità per quelli da ricostituire in contabilità speciale. 5. Il Tesoriere gestisce l’utilizzo delle somme a specifica destinazione uniformandosi ai criteri ed alle modalità prescritte dal Principio contabile applicato n. 10.2 e n. 10.3 concernente la contabilità finanziaria. L’Ente emette Mandati e Reversali a regolarizzazione delle carte contabili riguardanti l’utilizzo e la ricostituzione dei vincoli nei termini previsti dai predetti principi.