Dichiarazione relativa al capitale circolante Clausole campione

Dichiarazione relativa al capitale circolante. Ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e della definizione di capitale circolante – quale “mezzo mediante il quale l’Emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza” – contenuta nelle Raccomandazioni ESMA/2013/319, l’Emittente ritiene alla Data del Prospetto Informativo, di disporre del capitale circolante sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto Informativo.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. L’Emittente ritiene che il capitale circolante consolidato di cui dispone sia sufficiente per le attuali esigenze della Società, intendendosi per tali quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Ai sensi del Regolamento (CE) n. 809/2004 e della definizione di capitale circolante – quale “mezzo mediante il quale l’Emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza” – contenuta nelle Raccomandazioni ESMA/2013/319, l’Emittente ritiene che, alla Data della Nota Informativa, la Società non dispone di mezzi necessari per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla Data della Nota Informativa. L’Emittente ritiene, infatti, che il fabbisogno finanziario, derivante da stime previsionali dell’Emittente basate su dati gestionali e non sottoposte a revisione contabile, nel periodo che va dal 28 febbraio 2017 sino al 28 febbraio 2018, secondo la definizione contenuta nelle citate raccomandazioni ESMA, ammonti a circa Euro 47 milioni. Per far fronte a detto fabbisogno finanziario, l’Emittente può contare su una linea di credito revolving non revocabile di Euro 42 milioni, scadente alla fine del 2019, con obbligo di ricondurre la posizione a zero per un periodo non inferiore a 5 giorni lavorativi consecutivi nel corso di ciascun esercizio, almeno una volta l’anno e decorsi almeno 6 mesi tra i due periodi. L’Emittente potrebbe, altresì, posticipare investimenti non strategici che riguardano manutenzioni programmate e che non produrrebbero impatti sul raggiungimento dei risultati economici e finanziari previsti dall’Emittente. Al riguardo si segnala che l’Emittente presenta strutturalmente un capitale circolante negativo. Tale fenomeno si origina principalmente per effetto delle seguenti caratteristiche strutturali dell’attività svolta dall’Emittente: (i) un valore contenuto dei crediti commerciali originati principalmente dal canale Wholesale rispetto al volume delle vendite, in quanto la gran parte delle stesse si trasforma in cassa con grande rapidità, come tipico delle attività di vendita al dettaglio al consumatore finale; e (ii) un ammontare di rimanenze strutturalmente proporzionato al giro d’affari. Per contro, l’ammontare delle passività correnti, e in particolare dei debiti verso fornitori, tende a eccedere stabilmente quello delle attività correnti. Infine l’Emittente fa presente che nel corso dell’esercizio che chiuderà al 28 febbraio 2018 ricostituirà il proprio capitale circolante netto, al momento escluso dalle modalità di finanziamento del fabbisogno finanziario, trovandosi l’Emittente nell’ipotesi di continuazione dell’atti...
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Alla Data del Prospetto, l’Emittente ritiene di disporre di capitale circolante sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai dodici mesi successivi alla suddetta data.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. L’Emittente ritiene che, a livello di Gruppo, il capitale circolante consolidato di cui dispone sia sufficiente per le attuali esigenze del Gruppo Cerved, intendendosi per tali quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Alla Data del Prospetto il Gruppo dispone di un capitale circolante sufficiente per fare fronte alle proprie esigenze per i dodici mesi successivi alla Data del Prospetto, laddove per capitale circolante, ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e della Raccomandazione ESMA n. 319 del 2013, si intende il mezzo mediante il quale il Gruppo ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Esercizio chiuso al 31 dicembre Variazioni
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Gli amministratori, dopo aver svolto tutte le necessarie ed approfondite indagini, sulla scorta della definizione di capitale circolante – quale mezzo mediante il quale l’Emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza – contenuta nelle Raccomandazioni “ESMA update of the CESR recommendations. The consistent implementation of Commission Regulation (EC) No 809/2004 implementing the Prospectus Directive” del 20 marzo 2013 (già Raccomandazione del CESR 05-054b del 10 febbraio 2005), ritengono che il capitale circolante a disposizione dell’Emittente sia sufficiente per le esigenze attuali, intendendosi per tali quelle relative ad almeno 24 (ventiquattro) mesi dalla Data di Ammissione.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Gli Amministratori, dopo aver svolto tutte le necessarie ed approfondite indagini, sulla scorta della definizione di capitale circolante – quale mezzo mediante il quale la Società ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza – contenuta nelle “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi del CESR (Committee of European Securities Regulators)”, ritengono che il capitale circolante a disposizione dell’Emittente sia sufficiente per le esigenze attuali, intendendosi per tali quelle relative ad almeno dodici mesi dalla Data di Ammissione.
Dichiarazione relativa al capitale circolante. Alla Data del Prospetto Informativo il Gruppo non dispone di capitale circolante sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai dodici mesi successivi alla suddetta data. La stima del fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto Informativo (inclusiva del capitale circolante netto positivo per Euro 8,8 milioni), determinata considerando l’evenienza che nel caso di mancato buon esito dell’Aumento di Capitale gli Istituti Finanziatori facciano valere la risoluzione dell’Accordo di Ristrutturazione e conseguentemente richiedano il rimborso immediato dei debiti riscadenziati (pari ad Euro 41,2 milioni di valore nominale), è pari ad Euro 26,1 milioni. Si precisa che dei suddetti Euro 41,2 milioni, Euro 37,8 milioni di valore nominale si riferiscono ad esposizioni a medio-lungo termine e Euro 3,4 milioni ad esposizioni a breve termine (a 12 mesi). In caso di mancata sottoscrizione dell’Aumento di Capitale per un importo almeno pari ad Euro 20 milioni, per coprire il suddetto fabbisogno finanziario l’Emittente dovrebbe reperire risorse di capitale e/o di credito aggiuntive che al momento non sono individuabili.