Common use of Trattamento economico Clause in Contracts

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro.

Appears in 4 contracts

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per Il Personale Dipendente Da Imprese Esercenti Servizi Ausiliari, Fiduciari E Integrati Resi Alle Imprese Pubbliche E Private, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per Il Personale Dipendente Da Imprese Esercenti Servizi Ausiliari, Fiduciari E Integrati Resi Alle Imprese Pubbliche E Private, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se Le retribuzioni degli apprendisti sono pari alle percentuali di seguito specificate in corrispondenza agli archi temporali di applicazione delle stesse. Ai fini della determinazione della retribuzione, la percentuale si applica sugli elementi retributivi di seguito specificati, propri del lavoratore non apprendista avente inquadramento corrispondente a quello al cui conseguimento è finalizzato il contratto: paga base, ex indennità di contingenza, E.D.R., eventuali elementi derivanti dalla contrattazione di secondo livello: • 70% primi dodici mesi; • 80% dal tredicesimo al ventiquattresimo mese; • 90% dal venticinquesimo al quarantottesimo mese; • 95% dal quarantanovesimo fino alla cessazione del contratto. Dette percentuali non si applicano nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per caso in cui il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di venga inquadrato secondo quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 comma 3 del Ministero del lavoro punto a) dell’Articolo 28 – Disciplina dell’Apprendistato. Il cottimo è vietato per tutti casi di apprendistato (cfr. art. 41, comma 5 a, d.lgs. 81/2015) Per formazione formale si intende l’esito di un percorso di istruzione/apprendimento con obiettivi professionalizzanti da realizzarsi, attraverso modalità di formazione interna, secondo percorsi di formazione strutturati on the job ed in affiancamento, anche avvalendosi di strutture formative esterne o dell’Ente bilaterale. Detto percorso è finalizzato all’acquisizione delle corrispettive competenze. A tal fine, considerata la fascia di età cui è rivolto l’istituto, le eventuali competenze trasversali di base da acquisire sono individuate, quanto a contenuti e delle politiche socialidurata della relativa formazione, in stretta correlazione con gli obiettivi di professionalizzazione, avuto riguardo al profilo di conoscenze e di competenze possedute in ingresso. L'indennità L’obbligo di disponibilità è esclusa dal computo formazione per l’apprendista potrà essere adempiuto anche tramite lo strumento della formazione a distanza e strumenti di ogni istituto di legge e-learning. Qualora l’attività formativa venga svolta esclusivamente all’interno dell’azienda o di contratto collettivo. Il trattamento economicoconsorzi di aziende, normativo questi dovranno essere in possesso di ambienti e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , risorse umane idonei e coerenti con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti gli impegni assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel il piano formativo. È allegata al presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoroin calce al piano formativo individuale, scheda per la verifica ed autocertificazione della capacità formativa aziendale (Allegato).

Appears in 2 contracts

Samples: Accordo Di Rinnovo, Accordo Di Rinnovo

Trattamento economico. Se Ai fini del calcolo dell’indennità di ruolo, per RAL si intende l’insieme delle voci erogate in via continuativa nel contratto corso dell’anno, comprensive di lavoro intermittente è previsto l’obbligo tredicesima mensilità e quota extra standard dell’ex premio di rendimento, con esclusione di straordinari, erogazioni collegate alla produttività (es. premio aziendale, sistema incentivante, premio variabile di risultato), indennità modali, assegno di rivalsa, indennità perequativa, etc., al netto degli importi riconosciuti per scatti di anzianità e importo ex ristrutturazione tabellare. L’eventuale maturazione a qualsiasi titolo dell’inquadramento superiore da parte del titolare dell’indennità di ruolo, assorbirà, sino a concorrenza, il trattamento economico erogato a tale titolo. L’indennità di ruolo di cui al presente accordo concorre alla determinazione della base imponibile utile per il lavoratore calcolo del contributo alla previdenza complementare, a decorrere dalla data di rispondere iscrizione dell’interessato al Nuovo Fondo Pensioni Unico del Gruppo Intesa Sanpaolo secondo il percorso di cui agli accordi sottoscritti il 7 ottobre 2015 e il 10 febbraio 2016. L’indennità di ruolo cessa al venir meno dello svolgimento delle mansioni che vi danno diritto. L’indennità di ruolo è riconosciuta pro quota in base al diritto alla chiamata del datore di lavororetribuzione, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al anche parziale, corrisposta dall’azienda datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene direttamente o per conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavorosoggetti terzi.

Appears in 2 contracts

Samples: Contratto Collettivo Di Secondo Livello Del Gruppo Intesa Sanpaolo, www.fisac-cgil.it

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione correspon- sione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità L’indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivocol- lettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione ra- gione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste pre- viste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto di- ritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione pre- visione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare ri- sultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza as- senza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Durante il congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoropadre hanno diritto a percepire, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazionea carico dell’Istituto previdenziale, la stessa è prevista nella misura un’in- dennità pari al 2030% della retribuzione mensile, calcolata media globale giornaliera senza alcun limite di reddito fino ai sensi dell’art. 62 tre anni del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro bambino e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniastensione complessivo tra i genitori non superiore a 6 mesi. Nel caso di adozione o affidamento il predetto limite è elevato a sei anni. L’indennità di cui sopra si prolunga fino agli otto anni di vita del bambino se il reddito del singolo genitore non supera il limite di 2,5 volte il trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. I periodi di congedo parentale sono computati nell’anzianità di servizio con esclusio- ne degli effetti sulle ferie, salva diversa previsione tredicesima e quattordicesima mensilità. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del contratto individualecongedo parentale a condizione che il minore non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati. In alternativa al prolungamento del congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore padre potranno chiedere all’Ente datore di lavoro di usufruire dei per- messi giornalieri retribuiti di due ore fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Dopo il terzo anno di età, i genitori, in alternativa, hanno diritto di usufruire di due ore giornaliere di permesso retribuito, o in alternativa 3 giorni di permesso mensile retribuito anche se il figlio non è convivente. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto ad un congedo retribuito fino a due anni nell’arco della vita lavorativa (anche frazionato). La retribuzione viene erogata direttamente dall’Ente datore di Lavoro e corrisponde all’ultima retri- buzione. Il rifiuto ingiustificato congedo viene concesso entro 60 giorni dalla richiesta. Restano fermi i diritti di rispondere alla chiamataquesti genitori ai congedi parentali e per malattia del figlio che possono essere cumulati. Il genitore di minore con handicap ha diritto a non essere trasferito ad altra sede lavorativa, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto senza consenso, ed a scegliere la sede di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree più vicina al luogo di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavororesidenza.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Uneba Guida Ai Tuoi Diritti

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Il lavoratore ha diritto alla corresponsione dell’intera retribuzione fino a 6 mesi. Agli effetti del trattamento economico l’Azienda su documentazione redatta su moduli INPS integrerà, l’indennità corrisposta dall’INPS in modo da raggiungere il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20100% della retribuzione mensilenetta, calcolata nei limiti di cui al comma precedente. L’Azienda corrisponderà, altresì, anticipazioni sulle indennità spettanti al lavoratore da parte degli Istituti assicurativi o previdenziali fino alla realizzazione degli impegni di cui all’allegato al presente articolo. Fatte salve le condizioni di miglior favore, qualora la durata della malattia superi i dieci giorni verrà corrisposto ai sensi dell’artlavoratori il 30% della retribuzione normale netta per i primi tre giorni di malattia (periodo di carenza). 62 Per il trattamento spettante al lavoratore in caso di t.b.c. valgono le specifiche norme di legge. E’ fatto divieto al lavoratore assente per malattia o infortunio non sul lavoro di svolgere attività lavorativa. La violazione di tale divieto costituisce grave inadempimento contrattuale. NOTA A VERBALE La conservazione del CCNLposto per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato non potrà eccedere il 50% della durata dello stesso contratto, nel limite massimo di 4 mesi e comunque non potrà superare la scadenza del termine apposto al contratto medesimo. In ogni caso si tiene Ai fini di tale computo le assenze per malattia o per infortunio non sul lavoro sono cumulabili nell’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre). Ai lavoratori di cui sopra la integrazione aziendale sarà effettuata tenendo conto di quanto l’INPS corrisponderà complessivamente per l’intera durata della malattia e comunque nell’ambito di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto dalle normative di legge in vigore. ALLEGATO - Anticipazioni da parte delle Aziende dell’indennità di malattia e infortunio a carico degli Enti competenti. L’Azienda, nel caso in cui il lavoratore cada ammalato o infortunato per un periodo superiore a 3 giorni, corrisponderà sotto forma di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso anticipo il 100% di quanto al lavoratore stesso spetta dagli Istituti competenti a titolo di indennità di malattia o di altro evento infortunio. Tale disponibilità è comunque subordinata al verificarsi, inscindibilmente, di tutte le seguenti condizioni: - rilascio da cui deriva la temporanea impossibilità parte di rispondere alla chiamatatutti i lavoratori operai di deleghe individuali, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro redatte per l’INPS sul modello annesso e per l’INAIL secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo che saranno indicate dall’Istituto stesso, che autorizzino i citati Enti a corrispondere direttamente all’Azienda le somme spettanti ai suddetti lavoratori a titolo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilitàmalattia o di infortunio; - esenzione dall’assoggettamento a contributi previdenziali di quanto anticipato dall’Azienda per conto degli Istituti previdenziali; elaborazione e agli Istituti previdenziali per l’attuazione della nuova procedura. Se Nel caso si dia corso all’anticipazione, l’Azienda si rivarrà nei confronti del lavoratore delle quote anticipate per conto degli istituti sopracitati, qualora le erogazioni da parte degli Istituti stessi vengano a mancare per qualsiasi motivo dovuto a inadempienza del lavoratore medesimo. Per quanto riguarda il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti personale assunto con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNLa termine (stagionale) l’Azienda si rivarrà, salvo le aree nei confronti dei lavoratori, delle quote anticipate per conto degli Istituti sopra citati sull’ammontare complessivo delle indennità di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del fine rapporto di lavorolavoro ove la malattia non fosse riconosciuta dagli stessi Istituti.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per I Lavoratori Dipendenti Dalle Aziende Termali

Trattamento economico. Se nel contratto Le imprese artigiane garantiranno, in caso di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoromalattia, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità agli impiegati un trattamento economico pari all'intera retribuzione globale per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore primi sei mesi. Nei casi di lavoro in attesa di utilizzazionemalattia superiore a 180 giorni, la stessa è prevista nella misura le imprese corrisponderanno un trattamento economico pari al 2034% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto netta di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità fatto per un periodo massimo di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa90 giorni. In caso di malattia infortunio o di altro evento da malattia professionale le imprese garantiranno ai lavoratori as- senti una integrazione della indennità percepita dall'Istituto assicuratore, fino al 100% della retribuzione netta dal primo giorno e sino a guarigione clinica. Le parti si incontreranno al fine di valutare eventuali procedure ed Organismi volti ad assicurare un trattamento salariale integrativo di malattia/infortunio ai dipendenti delle imprese del settore, laddove possibile anche attraverso l'assistenza di idonee forme di copertura assicurativa, anche privata. C) La malattia, l'infortunio non sul lavoro, l'infor- tunio sul lavoro e la malattia professionale intervenuti durante il periodo di prova o di preavviso sospendono la prova o il preavviso per un periodo pari alla durata dell'evento morboso o dell'infortunio nell'ambito massimo del periodo di conservazione del posto di cui deriva sopra. Al termine del periodo di astensione per gli eventi sopra indicati ripren- derà la temporanea impossibilità decorrenza del periodo di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto prova o del preavviso per la parte residua. Fermo restando che i trattamenti economici a informare il carico del datore di lavoro secondo di cui al pre- sente articolo saranno corrisposti ai lavoratori direttamente da parte dei datori di la- voro, questi ultimi potranno ricorrere a forme mutualistiche o assicurative per i trattamenti suddetti. Al fine suindicato potranno essere costituiti appositi organismi. Nel caso in cui la malattia è causata da infortunio non sul lavoro ascrivibile a re- sponsabilità di terzi, resta salva la facoltà dell'azienda di recuperare dal terzo re- sponsabile le modalità previste somme da essa corrisposte per il trattamento come sopra regolato, restando ad esso ceduta, su delega del presente CCNL specificando lavoratore, la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro corrispondente azione nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione limiti del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavorodetto importo.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Area Legno Lapidei

Trattamento economico. Se nel contratto Le imprese artigiane garantiscono, in caso di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per malattia, ai lavoratori dipendenti, una integrazione economica all'indennità di malattia corrisposta dall'Istituto assicuratore preposto: - il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20100% della retribuzione mensilenetta per i primi 3 giorni in caso di malattia superiore a 7 giorni; - fino al 100% della retribuzione netta per l'intero periodo dal 4º al 180º giorno; - una indennità sostitutiva del 34% della retribuzione netta di fatto nei casi di malattia superiore a 180 giorni, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto per un periodo massimo di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa90 giorni. In caso di malattia professionale o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità infortunio, le imprese garantiranno ai lavoratori assenti una integrazione della indennità percepita dall'istituto assicuratore, fino al 100% della retribuzione netta dal 1º giorno e sino a guarigione clinica. In ogni caso restano salve le condizioni di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto miglior favore. Nota 1. Fermo restando che le integrazioni a informare il carico del datore di lavoro secondo le modalità previste del di cui al presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniarticolo, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai saranno corrisposte ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto da parte dei datori di lavoro, questi ultimi potranno ricorrere a forme mutualistiche o assicurative per le integrazioni suddette. Al fine su indicato potranno essere costituiti appositi organismi. I ratei di gratifica natalizia corrisposti dagli Istituti assicuratori verranno conteggiati dalle aziende per raggiungere le percentuali di cui sopra. Quindi la gratifica natalizia verrà corrisposta a suo tempo, al lavoratore per intero. Nel caso in cui la malattia è causata da infortunio non sul lavoro ascrivibile a responsabilità di terzi, resta salva la facoltà dell'azienda di recuperare dal terzo responsabile le somme da essa corrisposte per il trattamento come sopra regolato, restando ad esso ceduta, su delega del lavoratore, la corrispondente azione nei limiti del detto importo. N.d.R.: L'accordo 11 ottobre 2007 prevede quanto segue:

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se nel Dagli eventi in corso al 1° gennaio 2005, in caso di gravidanza e puerperio, ferme restando le disposizioni di legge sulla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri, l'azienda deve integrare il trattamento mutualistico per il periodo di assenza fino al 100% della retribuzione netta normale per i primi 5 mesi. Il lavoratore, all'atto dell'assunzione, potrà essere sottoposto a visita medica. Il lavoratore addetto ad operazioni o lavorante in locali dove vengono utilizzati collanti e solventi deve essere sottoposto a visite mediche periodiche in relazione alle disposizioni di legge. Le parti si richiamano all'accordo-quadro europeo in cui si prevede che i contratti a tempo indeterminato sono e continueranno ad essere la forma comune dei rapporti di lavoro tra i datori di lavoro e i lavoratori. Le parti inoltre confermano che il contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo a tempo determinato contribuisce a migliorare la competitività delle imprese del settore pelletterie, salvaguardando le esigenze di tutela e di pari opportunità dei lavoratori interessati. L'assunzione del lavoratore con contratto a termine avviene a fronte di ragioni di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo. L'azienda informerà annualmente la R.S.U. sulle dimensioni quantitative del ricorso al contratto a termine e sulle tipologie di attività per il lavoratore le quali tali contratti sono stati stipulati. Su richiesta, l'azienda fornirà ai lavoratori in forza con contratto a tempo determinato informazioni in merito ai posti vacanti a tempo indeterminato che si rendessero disponibili nell'unità produttiva di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’artappartenenza. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai I lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo determinato dovranno ricevere una informazione e formazione sufficiente e adeguata alle caratteristiche della mansione svolta, al fine di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti prevenire i diritti previsti nel presente CCNLrischi connessi al lavoro. Come previsto dall'art. 10, salvo le aree comma 7 del decreto legislativo n. 368/2001, per i contratti a tempo determinato esclusivamente riferiti alle seguenti ipotesi specifiche anche se di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro.durata inferiore a 7 mesi:

Appears in 1 contract

Samples: www.assolombarda.it

Trattamento economico. Se Per il personale in aspettativa sindacale potranno essere riconosciuti i trattamenti retributivi già nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il patrimonio del lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità data dell’inizio dell’aspettativa sindacale ricavabili dai prospetti paga presentati dai lavoratori e riferibili agli elementi retributivi previsti dal CCNL applicato al datore rapporto di lavoro in attesa essere. I compensi mensili per i lavoratori dipendenti, a regime, previsti per ciascun livello, sono quelli indicati nelle tabelle allegate e hanno valore fino al 31 dicembre 2023. Gli adeguamenti periodici economici sono deliberati dal Consiglio Nazionale. Gli stessi vengono corrisposti per 14 mensilità. La 13^ viene corrisposta a metà dicembre di utilizzazioneogni anno e, la stessa è prevista nella misura pari ai fini dell'attribuzione dei dodicesimi, fa fede il periodo: 1° gennaio - 31 dicembre. La 14° viene corrisposta a metà giugno di ogni anno e, ai fini dell’attribuzione dei dodicesimi, fa fede il periodo: 1 luglio – 30 giugno. Il personale in aspettativa retribuita, distacco retribuito o in posizione di comando ha l’obbligo di presentare, annualmente, il modello CU e di fornire, con le cadenze indicate, all’ufficio che provvede a liquidare le retribuzioni copia del cedolino paga del luogo di lavoro di provenienza per procedere agli eventuali adeguamenti. Al personale che svolge mansioni discontinue con orari non predeterminabili, come il personale con mansioni di autista, le indennità di straordinario forfettario riconosciute non sono utili alla determinazione delle mensilità aggiuntive né al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi calcolo del trattamento di fine rapporto a norma dell’art. 62 del CCNL2120 c.c. In Le retribuzioni ed i compensi corrisposti dall’ANIEF sono cumulabili con ogni caso si tiene conto emolumento percepito per incarichi o funzioni di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato rappresentanza svolti all’esterno in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavorofavore dell’associazione.

Appears in 1 contract

Samples: anief.org

Trattamento economico. Se nel contratto Il trattamento economico del lavoratore non in prova viene stabilito come segue: Fino a 5 anni compiuti Per 180 giorni di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per calendario - Oltre i 5 anni Per 180 giorni di calendario Per 185 giorni di calendario Agli effetti del trattamento economico l'azienda, su documentazione redatta sui moduli dell'Istituto assicuratore, integrerà l'indennità corrisposta dallo stesso in modo da raggiungere il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali 100% o il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 2050% della retribuzione mensilenormale netta. Le indennità a carico dell'Istituto assicuratore saranno anticipate a condizione che le stesse non siano soggette a contribuzione e che sia garantito il rimborso attraverso conguaglio da parte dell'Istituto o altro sistema analogo. Il trattamento economico e normativo previsto dal presente articolo si applica, calcolata ai sensi dell’art. 62 nell'ambito del CCNLperiodo contrattuale di conservazione del posto, anche in caso di Tbc. In ogni caso si tiene conto tale ipotesi il trattamento ha carattere integrativo di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 erogato dall'INPS. Per l'assistenza di malattia a favore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto lavoratore o dei suoi familiari valgono le vigenti disposizioni di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resacontrattuali. In caso di malattia riduzione o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore sospensione dell'orario di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel con ricorso alla C.i.g., al lavoratore già ammalato o che si ammali durante il periodo di temporanea indisponibilità C.i.g., appartenente ad un reparto interessato a tale riduzione o sospensione, verrà garantito un trattamento economico, ad integrazione dell'indennità di malattia a carico dell'INPS, fino a raggiungere il trattamento previsto per la C.i.g. La conservazione del posto per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato è limitata al periodo massimo di 4 mesi e comunque non matura il diritto alla indennità di disponibilitàoltre la scadenza del termine apposto al contratto medesimo. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità Ai lavoratori assunti con contratto a termine l'integrazione aziendale sarà effettuata per un periodo non superiore a quello per il quale è dovuta l'indennità economica di 15 giornimalattia da parte dell'lNPS e comunque non oltre la scadenza del predetto contratto. Nel caso in cui l'infortunio non sul lavoro sia ascrivibile a responsabilità di terzi, salva diversa previsione del contratto individualel'azienda anticiperà, a titolo di prestito non oneroso, il risarcimento per mancata retribuzione erogato dal terzo responsabile, nei limiti di quantità e durata previsti per il caso di malattia. Il rifiuto ingiustificato lavoratore dovrà attivarsi nei confronti del terzo responsabile e/o compagnia assicuratrice al fine di rispondere alla chiamataconseguire nei tempi più rapidi possibili la liquidazione di quanto dovuto. Nel caso venga accertato che non vi sia stata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificatain tutto o in parte, responsabilità di terzi, con conseguente annullamento o riduzione del risarcimento, quanto corrisposto dall'azienda a titolo di prestito verrà considerato retribuzione, per la parte eccedente l'eventuale risarcimento agli effetti contributivi e fiscali. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti Quanto convenuto nel presente CCNLarticolo, in merito alla conservazione del posto ed al relativo trattamento economico, non si applica ai lavoratori che abbiano raggiunto l'età ed i requisiti per la pensione di vecchiaia, fatto salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di lavoro, di cui alle disposizioni di legge. L'azienda, compatibilmente con le esigenze di servizio, concederà permessi non retribuiti ai lavoratori che ne facciano richiesta all'infuori di uno stato morboso assistibile per documentate patologie gravi (uremia cronica, talassemia ed emopatie sistematiche, neoplasie, malattie allo stato terminale, altri stati di non autosufficienza), che richiedano terapie salvavita. In tale caso i predetti permessi non sono considerati ed inclusi né ai fini del computo dei periodi di comporto né ai fini del computo degli archi temporali, di cui al punto 1 del presente articolo. Analoghi permessi potranno essere concessi anche ai dipendenti per l'assistenza di familiari a carico affetti da malattie allo stadio terminale. Quale condizione di miglior favore rispetto a quanto previsto dall'art. 2120 cod. civ., su richiesta del lavoratore l'azienda concederà l'anticipazione del trattamento di fine rapporto per le spese da sostenere per le patologie di cui alla terza nota a verbale (Patologie di particolare gravità) e per gli stati di tossicodipendenza, di cui all'art. 39.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se “e nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se Gli articoli 80, 81, 83, 84 e 85 riguardano la struttura della retribuzione . Il comma 1 dell’art. 80 al fine di rispondere alle esigenze di chiarezza e trasparenza razionalizza la struttura della retribuzione individuando le singole voci di cui è composta. Gli elementi che costituiscono la nuova struttura delle retribuzione nel loro complesso aumentano ma ciò trova giustificazione nella necessità di renderla più trasparente e più facilmente confrontabile con altre realtà similari e con l’esigenza di definire più compiutamente il sistema di alimentazione del nuovo Fondo di Amministrazione finalizzato alla remunerazione accessoria individuale e collettiva. Vengono individuati i nuovi tabellari di categoria facendo riferimento ai tabellari previsti per le altre regioni e per gli Enti locali, al fine di eliminare gran parte del contenzioso in atto pendente, scaturito da migliaia di ricorsi presentati contro gli inquadramenti dei nuovi assunti dal 1° gennaio 2002 che hanno provocato sperequazioni retributive; inoltre si rideterminano per ciascuna categoria alcune componenti stipendiali come l’indennità integrativa speciale, l’indennità di amministrazione e gli incrementi della progressione economica, che con il passaggio dai “ livelli “ alle “ categorie “ avevano mantenuto una differenziazione non compatibile con il nuovo sistema. Il tutto avviene, per espressa disposizione dell’art. 80, senza maggiori oneri a carico sia dell’Amministrazione sia dei dipendenti in quanto le maggiori o minori somme trovano compensazione nel reddito differenziale di anzianità definito al comma 7 dello stesso articolo e che opera come una sorta di “stanza di compensazione” all’interno del quale gli incrementi dei tabellari sono assorbiti nel confronto individuale con la retribuzione da ciascuno posseduta, per le voci elencate al comma 8 dell’art. 80. Nei pochi casi in cui dovesse verificarsi un saldo negativo del reddito individuale di anzianità, originato dalla esigua entità degli elementi riferiti al preesistente trattamento economico a fronte dei nuovi stipendi tabellari, sarà compensato con i miglioramenti del prossimo biennio economico 2003-2004 o dei successivi contratti. Gli aumenti sono dovuti: - sulle posizioni economiche di categoria attribuite nelle misure e alle scadenze stabilite dall’allegato “I” lett. (c) ed (e) del contratto e sono comprensivi dell’indennità di lavoro intermittente è previsto l’obbligo vacanza contrattuale già erogata per il lavoratore medesimo contratto; - sull’’indennità di rispondere amministrazione di cui al comma 9 nella misura e alle scadenze stabilite dall’Allegato “J” al CCRL. Viene definita al comma 11 la progressione economica di categoria i cui incrementi, come accennato, sono determinati, sempre senza spesa aggiuntiva, negli importi di cui alla chiamata colonna “b” dell’allegato “K” a decorrere dal 1° gennaio 2002 per renderli equamente ed armonicamente progressivi. Dalla modifica degli importi in godimento non derivano, come già detto, maggiori o minori oneri in quanto gli stessi vengono compensati nell’ambito del datore reddito differenziale di lavoroanzianità di cui alla lettera “ c “ del primo comma dell’articolo 80. Gli incrementi delle posizioni economiche di cui alle colonne “c“ e “d” dell’allegato “ K “, così come già rideterminate per effetto degli aumenti retributivi di cui all’allegato “I”, costituiscono le differenze tabellari all’interno delle categorie e saranno utilizzate per le future progressioni economiche orizzontali. Come già rilevato, è altresì stabilita la corresponsione stata introdotta una norma di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali salvaguardia, il lavoratore comma 14 dello stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro articolo, in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi base alla quale dall’applicazione dell’art. 62 80 non potranno discendere maggiori oneri a carico dell’Amministrazione e del CCNLpersonale, esclusi ovviamente quelli relativi al riconoscimento degli incrementi di cui agli allegati “I”, lett. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 (c) ed (e), e “J”. L’art. 83 indica gli effetti delle misure degli stipendi risultanti dall'applicazione del Ministero contratto. Viene confermata la disciplina che caratterizza ormai tutti i rinnovi contrattuali del lavoro pubblico. Si afferma, infatti che gli incrementi del trattamento stipendiale sono utili anche nei confronti del personale cessato dal servizio nel biennio considerato (2002 e delle politiche sociali. L'indennità 2003) per la rideterminazione del trattamento di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente pensione, con obbligo le stesse decorrenze. Sono esclusi, pertanto coloro che sono cessati dal servizio fino al 31.12.2001 con trattamento di risposta pensione dall'1.1.2002; si precisa inoltre che agli effetti dell'indennità di buonuscita, di licenziamento, nonché quella prevista dall'art. 2122 del Codice Civile si considerano solo gli scaglionamenti maturati alla chiamata, è tenuto a informare il datore data di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura cessazione del rapporto di lavoro.. L’art. 84 disciplina gli sviluppi economici all’interno delle categorie correlati al diverso grado di abilità professionale acquisito nello svolgimento delle funzioni proprie della categoria e nel rispetto dell’art.35 del d.lgs. 165/2001, i cui valori economici annui sono stabiliti nell’allegato “k”al CCRL.. L’art. 85 stabilisce le procedure e i criteri di selezione per lo sviluppo economico all'interno della categoria, integrabili in sede di contrattazione collettiva regionale integrativa di cui all’art. 3, comma 3, presso l’Aran. Il numero dei dipendenti che acquisisce la posizione economica è stabilito in funzione delle risorse finanziarie annualmente disponibili nell’ambito del FAMP. Si richiama, al riguardo, la deroga per l’anno 2005 contenuta nell’art. 109 di cui si dirà più avanti. L’art. 86 contiene, tra l’altro, la nuova modalità di calcolo della quota oraria per il lavoro straordinario. Si osserva che l’esclusione di qualsiasi conguaglio positivo o negativo operata dall’ultimo comma dell’art. 80, postula che nessuna operazione di conguaglio, basata sulle voci retributive comprese nell’art. 80, possa essere effettuata. Ne consegue che le nuove misure del lavoro straordinario stabilite dall’art. 86 avranno effetto dalla data di sottoscrizione del contratto, senza dar luogo ad operazioni di rideterminazioni riferite a passati periodi. Ampio spazio nel contratto è dedicato al Fondo di Amministrazione per il Miglioramento delle Prestazioni (FAMP), previsto dall’art. 87, che va a sostituire il preesistente FES con decorrenza dal 1° gennaio 2005. Vengono definite le regole per la sua costituzione, alimentazione e utilizzazione; utilizzazione che viene finalizzata a una serie di strumenti che mirano a riconoscere i diversi apporti professionali, tra cui il sistema delle indennità, le posizioni organizzative e professionali e la conseguente indennità di risultato, il piano di lavoro e i progetti obiettivo, il lavoro straordinario e il compenso per la qualità delle prestazioni. Alla base di tutto va attivato il sistema della valutazione che non potrà più essere rivolta soltanto verso la dirigenza ma che andrà estesa a tutto il personale che, obbligatoriamente, partecipa al piano di lavoro (art.94). Più dettagliatamente l’art. 87 prevede l’istituzione del FAMP e ne disciplina le modalità di alimentazione; vengono in questo modo definite regole per la sua costituzione e alimentazione oltre quelle per la sua utilizzazione previste dall’art. 88. Sulla base della nuova disciplina il FAMP per il 2005 potrà contare su una base certa pari alla previsione di spesa del 2003 che, secondo quanto comunicato dal Dipartimento del Bilancio e Tesoro - Ragioneria Generale della Regione ammonta a € 51.646.000,00. A partire dal 2006 il Famp, fermo restando il dato di partenza, collegato alla previsione di spesa del 2003, subirà delle variazioni in diminuzione, per effetto della destinazione di somme alla progressione economica orizzontale secondo le norme dei successivi artt. 88 e 89, e potrà subire variazioni in aumento al verificarsi delle condizioni previste dallo stesso art. 87. In ordine ai vari casi elencati nella norma in questione si ritiene di formulare le seguenti considerazioni. Il primo alinea del comma 2 relativo ai “risparmi di gestione riferiti alle spese del personale” ha una portata generale e piena che pertanto comprende anche alcune delle voci elencate nei successivi punti. Ne consegue che occorre:

Appears in 1 contract

Samples: www.aransicilia.it

Trattamento economico. Se nel contratto Il trattamento economico del lavoratore non in prova viene stabilito come segue: Fino a 5 anni compiuti per 180 giorni di lavoro intermittente è previsto l’obbligo calendario ---------------- Oltre i 5 anni per 180 giorni di calendario per 185 giorni di calendario Agli effetti del trattamento economico l’azienda, su documentazione redatta sui moduli dell’Istituto assicuratore, integrerà l’indennità corrisposta dallo stesso in modo da raggiungere il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali 100% o il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 2050% della retribuzione mensilenormale netta. Le indennità a carico dell’Istituto assicuratore saranno anticipate a condizione che le stesse non siano soggette a contribuzione e che sia garantito il rimborso attraverso conguaglio da parte dell’Istituto o altro sistema analogo. Il trattamento economico e normativo previsto dal presente articolo si applica, calcolata ai sensi dell’art. 62 nell’ambito del CCNLperiodo contrattuale di conservazione del posto, anche in caso di TBC. In ogni caso si tiene conto tale ipotesi il trattamento ha carattere integrativo di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 erogato dall’INPS. Per l’assistenza di malattia a favore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto lavoratore o dei suoi familiari valgono le vigenti disposizioni di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resacontrattuali. In caso di malattia riduzione o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore sospensione dell’orario di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel con ricorso alla C.I.G., al lavoratore già ammalato o che si ammali durante il periodo di temporanea indisponibilità C.I.G., appartenente ad un reparto interessato a tale riduzione o sospensione, verrà garantito un trattamento economico, ad integrazione dell’indennità di malattia a carico dell’INPS, fino a raggiungere il trattamento previsto per la C.I.G. La conservazione del posto per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato e limitata al periodo massimo di 4 mesi e comunque non matura il diritto alla indennità di disponibilitàoltre la scadenza del termine apposto al contratto medesimo. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità Ai lavoratori assunti con contratto a termine l’integrazione aziendale sarà effettuata per un periodo non superiore a quello per il quale é dovuta l’indennità economica di 15 giornimalattia da parte dell’lNPS e comunque non oltre la scadenza del predetto contratto. Nel caso in cui l’infortunio non sul lavoro sia ascrivibile a responsabilità di terzi, salva diversa previsione del contratto individualel’Azienda anticiperà, a titolo di prestito non oneroso, il risarcimento per mancata retribuzione erogato dal terzo responsabile, nei limiti di quantità e durata previsti per il caso di malattia. Il rifiuto ingiustificato lavoratore dovrà attivarsi nei confronti del terzo responsabile e/o Compagnia assicuratrice al fine di rispondere alla chiamataconseguire nei tempi più rapidi possibili la liquidazione di quanto dovuto. Nel caso venga accertato che non vi sia stata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificatain tutto o in parte, responsabilità di terzi, con conseguente annullamento o riduzione del risarcimento, quanto corrisposto dall’Azienda a titolo di prestito verrà considerato retribuzione, per la parte eccedente l’eventuale risarcimento agli effetti contributivi e fiscali. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti Quanto convenuto nel presente CCNLarticolo, in merito alla conservazione del posto ed al relativo trattamento economico non si applica ai lavoratori che abbiano raggiunto l’età ed i requisiti per la pensione di vecchiaia, fatto salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di lavoro, di cui alle disposizioni di legge. L’azienda, compatibilmente con le esigenze di servizio, potrà concedere brevi permessi non retribuiti ai lavoratori, in documentata condizione di uremia cronica, talassemia ed emopatie sistematiche, neoplasie, malattie allo stato terminale, altri stati di non autosufficienza, che ne facciano richiesta all’infuori di uno stato morboso assistibile. Analoghi permessi potranno essere concessi anche ai dipendenti per l’assistenza di familiari a carico affetti da malattie allo stadio terminale. Quale condizione di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla Legge n. 297/1982, su richiesta del lavoratore l’azienda concederà l’anticipazione del Trattamento di fine rapporto per le spese da sostenere per le patologie di cui alla terza nota a verbale (Patologie di particolare gravità) e per gli stati di tossicodipendenza, di cui all’art. 36.

Appears in 1 contract

Samples: Costituzione Delle Parti

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Durante il congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoropadre hanno diritto a percepire, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazionea carico dell’Istituto previdenziale, la stessa è prevista nella misura un’indennità pari al 2030% della retribuzione mensile, calcolata media globale giornaliera senza alcun limite di reddito fino ai sensi dell’art. 62 tre anni del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro bambino e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniastensione complessivo tra i genitori non superiore a 6 mesi. Nel caso di adozione o affidamento il predetto limite è elevato a sei anni. L’indennità di cui sopra si prolunga fino agli otto anni di vita del bambino se il reddito del singolo genitore non su- pera il limite di 2,5 volte il trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. I periodi di congedo parentale sono computati nell’anzianità di servizio con esclusione degli effetti sulle ferie, salva diversa previsione tredicesima e quat- tordicesima mensilità. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di L. 104/92, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del contratto individualecongedo parentale a condizione che il minore non sia ricove- rato a tempo pieno presso istituti specializzati. In alternativa al prolungamento del congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore padre potranno chiedere all’Ente datore di lavoro di usufruire dei permessi giornalieri retribuiti di due ore fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Dopo il terzo anno di età, i genitori, in alternativa, hanno diritto di usufruire di due ore giornaliere di permesso retri- buito, o in alternativa 3 giorni di permesso mensile retribuito anche se il figlio non è convivente. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di L. 104/92, hanno diritto ad un congedo retribuito fino a due anni nell’arco della vita lavorativa (anche frazionato). La re- tribuzione viene erogata direttamente dall’Ente datore di Lavoro e corrisponde all’ultima retribuzione. Il rifiuto ingiustificato congedo viene concesso Entro 60 giorni dalla richiesta. Restano fermi i diritti di rispondere alla chiamataquesti genitori ai congedi parentali e per malattia del figlio che possono essere cumulati. Il genitore di minore con handicap ha diritto a non essere trasferito ad altra sede lavorativa, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto senza consenso, ed a scegliere la sede di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree più vicina al luogo di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavororesidenza.

Appears in 1 contract

Samples: www.frgeditore.it

Trattamento economico. Se nel contratto Trasferimento Lavoro notturno Come si chiede I periodi di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore congedo straordinario possono essere fruiti in modo continuativo (2 anni di rispondere alla chiamata calendario presi consecutivamente) o frazionato, a periodi distinti. Si evidenzia che nei casi in cui tra due periodi di congedo non vi sia ripresa del datore di lavoro, è altresì stabilita il sabato (in caso di prestazione resa su 5 giorni lavorativi) e la corresponsione domenica compresi tra i due periodi fruiti devono essere conteggiati come giornate di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivocongedo. Il trattamento economicoverificarsi, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resadurante la fruizione del congedo straordinario, di eventi che di per sé potrebbero giustificare una astensione dal lavoro, non determina l’interruzione nel congedo straordinario. In caso di malattia o di altro evento maternità è però fatta salva una diversa esplicita volontà da cui deriva parte del lavoratore o della lavoratrice volta ad interrompere la temporanea impossibilità fruizione del congedo straordinario. In tal caso la possibilità di rispondere godimento, in un momento successivo, dei giorni di congedo non fruiti è subordinata alla chiamatapresentazione di nuova domanda. Infine, qualora il congedo straordinario sia fruito da un lavoratore in part time verticale, si evidenzia che non devono essere inclusi nel computo i periodi nei quali non è prevista l’attività lavorativa. La compatibilità con altri permessi La fruizione del congedo straordinario è compatibile con la fruizione da parte dell’altro genitore del congedo di maternità o del congedo parentale per il medesimo figlio. Durante il congedo straordinario il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto ha diritto a informare il datore percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione (ovvero quella relativa all’ultimo mese di lavoro secondo che precede il congedo), entro un limite massimo che è rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel famiglie di operai e impiegati. In tale indennità non sono ricompresi i ratei degli emolumenti relativi alla tredicesima e alla quattordicesima mensilità. Il periodo di temporanea indisponibilità congedo è coperto da contribuzione figurativa, computato nell’anzianità di servizio ma non matura il diritto alla indennità di disponibilitàdetermina la maturazione delle ferie. Se Il dipendente che assiste un familiare disabile ed il lavoratore portatore di handicap che fruisce dei benefici per sé stesso non informa possono essere trasferiti senza il datore loro consenso ad altra sede di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individualelavoro. Il rifiuto ingiustificato dipendente che abbia a proprio carico un soggetto disabile a cui presti assistenza non è obbligato a prestare lavoro notturno. I lavoratori portatori di rispondere alla chiamatahandicap, saranno esonerati dal lavoro notturno solo se il cui obbligo dovesse risultare pattuito Medico Competente riterrà la situazione di handicap incompatibile col lavoro notturno. La domanda deve essere presentata all’Inps (dal 1 gennaio 2012) attraverso i canali già in precedenza indicati; l’Inps provvede ad emettere il provvedimento di accoglimento ed invia lo stesso all’azienda ed al lavoratore. La copia della domanda presentata all’Inps deve essere consegnata anche in azienda la quale rilascerà apposita ricevuta di acquisizione. Alla presentazione del protocollo e conseguentemente al controllo della documentazione prodotta l’azienda potrà consentire la fruizione del beneficio nell’attesa della comunicazione ufficiale dell’Inps. Resta inteso che nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto caso di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo esito negativo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoroassenze dovranno essere recuperate in altro modo.

Appears in 1 contract

Samples: www.slp-cisl.it

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Durante il congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoropadre hanno diritto a percepire, è altresì stabilita la corresponsione di una a carico dell’Istituto previdenziale, un’ indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 2030% della retribuzione mensile, calcolata media globale giornaliera senza alcun limite di reddito fino ai sensi dell’art. 62 tre anni del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro bambino e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniastensione complessivo tra i genitori non superiore a 6 mesi. Nel caso di adozione o affidamento il predetto limite è elevato a sei anni. L’indennità di cui sopra si prolunga fino agli otto anni di vita del bambino se il reddito del singolo genitore non supera il limite di 2,5 volte il trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. I periodi di congedo parentale sono computati nell’ anzianità di servizio con esclusione degli effetti sulle ferie, salva diversa previsione tredicesima e quattordicesima mensilità. Figli con handicap grave La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del contratto individualecongedo parentale a condizione che il minore non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati. In alternativa al prolungamento del congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore padre potranno chiedere all’Ente datore di lavoro di usufruire dei permessi giornalieri retribuiti di due ore fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Dopo il terzo anno di età, i genitori, in alternativa, hanno diritto di usufruire di due ore giornaliere di permesso retribuito, o in alternativa 3 giorni di permesso mensile retribuito anche se il figlio non è convivente. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto ad un congedo retribuito fino a due anni nell’arco della vita lavorativa (anche frazionato). La retribuzione viene erogata direttamente dall’Ente datore di Lavoro e corrisponde all’ultima retribuzione. Il rifiuto ingiustificato congedo viene concesso entro 60 giorni dalla richiesta. Restano fermi i diritti di rispondere alla chiamataquesti genitori ai congedi parentali e per malattia del figlio che possono essere cumulati. Il genitore di minore con handicap hanno diritto a non essere trasferito ad altra sede lavorativa, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificatasenza consenso. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto A scegliere la sede di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree più vicina al luogo di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavororesidenza.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per Le Lavoratrici E I Lavoratori Dipendenti Avis

Trattamento economico. Se nel contratto Agli operai in caso di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per malattia, sarà riconosciuta una integrazione economica all'indennità di malattia corrisposta dall'Istituto assicuratore preposto al fine di garantire: - il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20100% della retribuzione mensilenetta per i primi 3 giorni in caso di malattia superiore a 6 giorni; - fino al 100% della retribuzione netta per l'intero periodo dal 4º al 180º giorno; - una indennità sostitutiva del 45% della retribuzione netta di fatto nei casi di malattia superiore a 180 giorni, calcolata ai sensi dell’artper un periodo massimo di 90 giorni. 62 del CCNLAgli impiegati in caso di malattia, sarà garantito un trattamento economico pari all'intera retribuzione globale per i primi sei mesi. In ogni caso si tiene conto Nei casi di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità malattia superiore a 180 giorni, le imprese corrisponderanno un trattamento economico pari al 45% della retribuzione netta di disponibilità è esclusa dal computo fatto per un periodo massimo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa90 giorni. In caso di malattia professionale o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità infortunio, le imprese garantiranno ai lavoratori operai e impiegati assenti una integrazione della indennità percepita dall'istituto assicuratore, fino al 100% della retribuzione netta dal 1º giorno e sino a guarigione clinica. Dichiarazione a verbale Le parti si incontreranno entro sei mesi dalla data di rispondere alla chiamatasottoscrizione del presente accordo, il lavoratore intermittente al fine di valutare eventuali procedure ed Organismi volti ad assicurare un trattamento salariale integrativo di malattia/infortunio ai dipendenti delle imprese artigiane del settore, con obbligo laddove possibile anche attraverso l'assistenza di risposta alla chiamataidonee forme di copertura assicurativa, è tenuto anche privata. Nota 1. Fermo restando che le integrazioni a informare il carico del datore di lavoro secondo di cui al presente articolo, saranno corrisposte ai lavoratori direttamente da parte dei datori di lavori, questi ultimi potranno ricorrere a norme mutualistiche o assicurative per le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilitàintegrazioni suddette. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoroAl fine suindicato potranno essere costituiti appositi Organismi.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Area Legno Lapidei

Trattamento economico. Se nel contratto Agli operai in caso di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per malattia, sarà riconosciuta una integrazione economica all'indennità di malattia corrisposta dall'Istituto assicuratore preposto al fine di garantire: - il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20100% della retribuzione mensilenetta per i primi 3 giorni in caso di malattia superiore a 6 giorni; - fino al 100% della retribuzione netta per l'intero periodo dal 4° al 180° giorno; - una indennità sostitutiva del 45% della retribuzione netta di fatto nei casi di malattia superiore a 180 giorni, calcolata ai sensi dell’artper un periodo massimo di 90 giorni. 62 del CCNLAgli impiegati in caso di malattia, sarà garantito un trattamento economico pari all'intera retribuzione globale per i primi sei mesi. In ogni caso si tiene conto Nei casi di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità malattia superiore a 180 giorni, le imprese corrisponderanno un trattamento economico pari al 45% della retribuzione netta di disponibilità è esclusa dal computo fatto per un periodo massimo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa90 giorni. In caso di malattia professionale o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità infortunio, le imprese garantiranno ai lavoratori operai e impiegati assenti una integrazione della indennità percepita dall'istituto assicuratore, fino al 100% della retribuzione netta dal 1° giorno e sino a guarigione clinica. Le parti si incontreranno entro sei mesi dalla data di rispondere alla chiamatasottoscrizione del presente accordo, il lavoratore intermittente al fine di valutare eventuali procedure ed Organismi volti ad assicurare un trattamento salariale integrativo di malattia/infortunio ai dipendenti delle imprese artigiane del settore, con obbligo laddove possibile anche attraverso l'assistenza di risposta alla chiamataidonee forme di copertura assicurativa, è tenuto anche privata. Nota 1. Fermo restando che le integrazioni a informare il carico del datore di lavoro secondo le modalità previste del di cui al presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniarticolo, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai saranno corrisposte ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto da parte dei datori di lavoro, questi ultimi potranno ricorrere a norme mutualistiche o assicurative per le integrazioni suddette. Al fine suindicato potranno essere costituiti appositi Organismi.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se Le aziende corrisponderanno al lavoratore assente per infortunio o malattia professionale, in forza di disposizioni legislative e/o di altre norme: - a partire dal giorno seguente l’infortunio e per un massimo di 12 mesi, una integrazione dell’indennità, percepita in forza di disposizioni legislative e/o di altre norme, fino a raggiungere il 100% della normale retribuzione. Le eventuali integrazioni aziendali in atto sono assorbite fino a concorrenza. Tale trattamento non è cumulabile con eventuali altri analoghi trattamenti aziendali, e comunque derivanti da norme generali, in atto o future, con conseguente assorbimento fino a concorrenza. Il diritto a percepire il trattamento previsto dal presente articolo è subordinato al riconoscimento della malattia professionale o infortunio da parte dell’istituto assicuratore, nonché alla presentazione dei seguenti documenti: - denuncia dell’infortunio sul lavoro e della malattia professionale nel contratto termine e con le modalità previste della normativa vigente in materia; - in caso di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per ricovero ospedaliero il lavoratore è tenuto a presentare il certificato di rispondere alla chiamata ricovero rilasciato dall’amministrazione ospedaliera o l’attestato del datore medico che ne ha ordinato il ricovero, facendo conoscere successivamente la data di lavorodimissione. I conteggi finali dell’integrazione saranno effettuati in base ai certificati definitivi rilasciati dall’istituto assicuratore. L’azienda anticiperà ai lavoratori, è altresì stabilita la corresponsione alle scadenze dei singoli periodi di una paga, le indennità mensile d’infortunio o di disponibilità per i periodi malattia professionale a carico della INAIL. Quanto sopra verrà a decadere nei quali casi in cui non venga effettuato dall’INAIL il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro sollecito rimborso, in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 del CCNL. In ogni caso si tiene conto non oltre 60 giorni dalla chiusura della pratica ovvero nei casi di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche socialicontenzioso contributivo avente per oggetto tali anticipazioni. L'indennità Tali eventi saranno presi in esame a livello nazionale per consentire alle parti di disponibilità è esclusa dal computo intraprendere le opportune iniziative al fine di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resaripristinare correttamente le iniziali condizioni. In caso di infortunio sul lavoro o malattia o professionale coincidente con interventi di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione integrazione salariale ad orario ridotto nonché del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamatasolidarietà, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto al lavoratore spetterà un trattamento economico complessivo netto, comprensivo di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti quanto a carico dell’INAIL, pari a quello che avrebbe percepito se tali eventi non si fossero verificati durante i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavorosuddetti interventi.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Durante il congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoropadre hanno diritto a percepire, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazionea carico dell’Istituto previdenziale, la stessa è prevista nella misura un’in- dennità pari al 2030% della retribuzione mensile, calcolata media globale giornaliera senza alcun limite di reddito fino ai sensi dell’art. 62 tre anni del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro bambino e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorniastensione complessivo tra i genitori non superiore a 6 mesi. Nel caso di adozione o affidamento il predetto limite è elevato a sei anni. L’indennità di cui sopra si prolunga fino agli otto anni di vita del bambino se il reddito del singolo genitore non supera il limite di 2,5 volte il trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. I periodi di congedo parentale sono computati nell’anzianità di servizio con esclusio- ne degli effetti sulle ferie, salva diversa previsione tredicesima e quattordicesima mensilità. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del contratto individualecongedo parentale a condizione che il minore non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati. In alternativa al prolungamento del congedo parentale, la lavoratrice madre o il lavoratore padre potranno chiedere all’Ente datore di lavoro di usufruire dei per- messi giornalieri retribuiti di due ore fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Dopo il terzo anno di età, i genitori, in alternativa, hanno diritto di usufruire di due ore giornaliere di permesso retribuito, o in alternativa 3 giorni di permesso mensile retribuito anche se il figlio non è convivente. La lavoratrice madre o il lavoratore padre di minore con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi di legge 104/92, hanno diritto ad un congedo retribuito fino a due anni nell’arco della vita lavorativa (anche frazionato). La retribuzione viene erogata direttamente dall’Ente datore di Lavoro e corrisponde all’ultima retri- buzione. Il rifiuto ingiustificato congedo viene concesso entro 60 giorni dalla richiesta. Restano fermi i diritti di rispondere alla chiamataquesti genitori ai congedi parentali e per malattia del figlio che possono essere cumulati. Il genitore di minore con handicap ha diritto a non essere trasferito ad altra sede lavorativa, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto senza consenso, ed a scegliere la sede di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree più vicina al luogo di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavororesidenza.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Uneba Guida Ai Tuoi Diritti

Trattamento economico. Se nel La prima principale innovazione riguarda l’estensione del trattamento economico alla durata del periodo di comporto prolungato. La seconda riguarda la previsione di tale trattamento anche nei giorni di assenza per ricovero ospedaliero e/o day hospital, in aggiunta a quello spettante per i due distinti periodi di comporto. In tutte le fattispecie contemplate dal presente paragrafo, spetta al dipendente l’intera retribuzione globale mensile netta, ad integrazione del trattamento erogato dall’Istituto assicuratore. In particolare, per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, l’indennità di malattia a carico INPS è dovuta per le giornate indennizzabili comprese in un periodo massimo di 180 giorni in un anno solare. La suddetta indennità viene anticipata al lavoratore dal datore di lavoro intermittente che, recupera successivamente, attraverso il sistema di conguaglio in fase di pagamento di contributi previdenziali. Dal 181° giorno in poi, invece, l’indennità di malattia è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata totalmente a carico del datore di lavoro. Ai lavoratori del terziario (in tale ambito rientra il CCNL Federambiente), è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro l’indennità a carico INPS spetta in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 2050% della retribuzione mensilemedia globale giornaliera per le giornate indennizzabili comprese nei primi venti giorni di malattia; e pari al 66,66% a decorrere dal 21° giorno in poi. Tuttavia, calcolata in caso di ricovero in luogo di cura, ai sensi dell’artlavoratori non aventi familiari a carico l’indennità giornaliera a carico dell’Istituto spetta in misura pari a 2/5 delle misure normali sopraindicate: 20% per i primi 20 giorni 26,66% a decorrere dal 21° giorno in poi Le novità sono molteplici. 62 La prima novità è costituita dalla previsione di due distinti periodi di aspettativa connessi ai due distinti periodi di comporto: 90 giorni calendariali per il comporto breve; 270 giorni calendariali per il comporto lungo. La seconda consiste nel fatto che l’aspettativa connessa al comporto prolungato può essere fruita anche in maniera frazionata, mentre quella connessa al comporto breve può essere utilizzata solo in maniera continuativa. La terza novità riguarda l’incidenza che il periodo di aspettativa ha rispetto al sistema di calcolo del CCNLperiodo di conservazione del posto. In ogni caso si tiene conto La richiesta di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 aspettativa per infermità – che deve essere supportata da una specifica certificazione medica – non può essere rifiutata e sarà cura dell’interessato inoltrare richiesta scritta all’azienda “prima del Ministero superamento del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge limite” del comporto breve o di contratto collettivoquello prolungato. Il trattamento economicoLa formulazione utilizzata permette al dipendente di presentare domanda entro un termine certo, normativo anche nell’ultimo giorno del periodo di comporto. Al raggiungimento del limite del periodo di comporto breve e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resa. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamataperdurando l’assenza per infermità, il lavoratore intermittente , con obbligo dipendente ha facoltà di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore richiedere un periodo di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando aspettativa per motivi di salute. Questo specifico periodo ha la durata dell’impedimento; massima di 90 giorni calendariali e deve essere utilizzato esclusivamente in maniera continuativa: l’utilizzo di una parte dei 90 giorni cui faccia seguito la ripresa dell’attività lavorativa comporta, nel periodo di temporanea indisponibilità riferimento, la perdita della parte residua. Per contro, il dipendente che, ad esempio, abbia fatto richiesta di soli 40 giorni calendariali a tale titolo, qualora ne abbia bisogno, ha diritto a chiedere di godere dei residui 50, nel periodo di riferimento di 1.095 giorni calendariali, sempreché tra i due periodi non matura vi sia soluzione di continuità. Al raggiungimento del limite del periodo di comporto prolungato e perdurando l’assenza per infermità, il diritto alla indennità dipendente ha facoltà di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per richiedere un periodo di 15 giorniaspettativa per motivi di salute della durata massima di 270 giorni calendariali. In questo caso, salva diversa previsione del contratto individualetuttavia il periodo può essere utilizzato anche in maniera frazionata, proprio per consentire di seguire, ad esempio, terapie a cadenza ciclica. Il rifiuto ingiustificato periodo di rispondere alla chiamatacomporto breve e quello di comporto prolungato sono inseriti nel più ampio periodo di riferimento di 1.095 giorni calendariali precedenti l’ultimo nuovo evento morboso. Al fine di non alterare tale rapporto, le parti hanno convenuto che il periodo di aspettativa utilizzato – breve o prolungato che sia – va ad aumentare i 1.095 giorni calendariali di un numero di giorni pari a quelli effettivamente utilizzati a tale titolo. All’interno di tale complessivo periodo di riferimento, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto periodo di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste aspettativa – breve o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoroprolungato – può essere richiesto una sola volta.

Appears in 1 contract

Samples: www.federenergia.org

Trattamento economico. Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per Considerato che il lavoratore di rispondere alla chiamata Socio lavoratore, con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del datore rapporto associativo, stabilisce un ulteriore e distinto rapporto di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione a questi spetta un trattamento retributivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato secondo quanto definito nei precedenti articoli del Regolamento. Il Socio lavoratore riconosce di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità contribuire alla formazione del capitale sociale e alla partecipazione al datore di lavoro in attesa di utilizzazionerischio d’impresa, la stessa è prevista nella misura pari al 20% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell’art. 62 1 legge n° 142/2001; prendendo atto che gli è dovuta una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del CCNLlavoro prestato, e quindi alla parametrazione della propria retribuzione all’attività lavorativa effettivamente svolta, Il Socio lavoratore, in considerazione della complessità dell’inserimento nell’organizzazione di Codess, può acconsentire a che il proprio trattamento ed inquadramento iniziale sia concordemente stabilito considerando la necessità di adeguamento all’articolata struttura gestionale, informativa, formativa e tecnica della società, e sia quindi parametrato alle proprie effettive iniziali capacità lavorative. In Gli organi preposti, nel definire il trattamento economico spettante ai Soci, in ogni caso si tiene tengono conto dei ricavi e dei costi complessivi della Cooperativa, maturati e maturandi nel corso dell’anno e possono stabilire eventuali elementi retributivi aggiuntivi per particolari funzioni o ruoli di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resaresponsabilità assegnati nella Cooperativa. In caso di malattia necessità i l Consiglio di Amministrazione e/o l’Assemblea dei Soci possono apportare al trattamento retributivo dei Soci lavoratori, anche in essere ogni modifica ritenuta opportuna per mantenere il perseguimento degli scopi sociali, e ciò sia a mezzo della pattuizione di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità accordi individuali sia a mezzo di rispondere alla chiamatadelibere generali adeguatamente motivate. In presenza di ragioni di mercato, produttive e organizzative che non consentano l'utilizzo in tutto o in parte dei soci lavoratori, il lavoratore intermittente , con obbligo consiglio di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste amministrazione o altro organo delegato potrà deliberare la sospensione e/o la riduzione della prestazione lavorativa del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel socio. L'eventuale periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un inattività sarà considerato, ai fini normativi ed economici, periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti neutro a tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavorogli effetti.

Appears in 1 contract

Samples: www.codess.org

Trattamento economico. Se nel contratto Il trattamento economico del lavoratore non in prova viene stabilito come segue: Fino a 5 anni compiuti per 180 giorni di lavoro intermittente è previsto l’obbligo calendario ---------------- Oltre i 5 anni per 180 giorni di calendario per 185 giorni di calendario Agli effetti del trattamento economico l’azienda, su documentazione redatta sui moduli dell’Istituto assicuratore, integrerà l’indennità corrisposta dallo stesso in modo da raggiungere il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali 100% o il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 2050% della retribuzione mensilenormale netta. Le indennità a carico dell’Istituto assicuratore saranno anticipate a condizione che le stesse non siano soggette a contribuzione e che sia garantito il rimborso attraverso conguaglio da parte dell’Istituto o altro sistema analogo. Il trattamento economico e normativo previsto dal presente articolo si applica, calcolata ai sensi dell’art. 62 nell’ambito del CCNLperiodo contrattuale di conservazione del posto, anche in caso di TBC. In ogni caso si tiene conto tale ipotesi il trattamento ha carattere integrativo di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 erogato dall’INPS. Per l’assistenza di malattia a favore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto lavoratore o dei suoi familiari valgono le vigenti disposizioni di legge o di contratto collettivo. Il trattamento economico, normativo e previdenziale è riproporzionato in ragione della prestazione effettivamente resacontrattuali. In caso di malattia riduzione o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente , con obbligo di risposta alla chiamata, è tenuto a informare il datore sospensione dell’orario di lavoro secondo le modalità previste del presente CCNL specificando la durata dell’impedimento; nel con ricorso alla C.I.G., al lavoratore già ammalato o che si ammali durante il periodo di temporanea indisponibilità C.I.G., appartenente ad un reparto interessato a tale riduzione o sospen- sione, verrà garantito un trattamento economico, ad integrazione dell’indennità di malattia a carico dell’INPS, fino a raggiungere il trattamento previsto per la C.I.G. La conservazione del posto per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato e limitata al periodo massimo di 4 mesi e comunque non matura il diritto alla indennità di disponibilitàoltre la scadenza del termine apposto al contratto medesimo. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità Ai lavoratori assunti con contratto a termine l’integrazione aziendale sarà effettuata per un periodo non superiore a quello per il quale é dovuta l’indennità economica di 15 giornimalattia da parte dell’lNPS e comunque non oltre la scadenza del predetto contratto. Nel caso in cui l’infortunio non sul lavoro sia ascrivibile a responsabilità di terzi, salva diversa previsione del contratto individualel’Azienda anticiperà, a titolo di prestito non oneroso, il risarcimento per mancata retribuzione erogato dal terzo responsabile, nei limiti di quantità e durata previsti per il caso di malattia. Il rifiuto ingiustificato lavoratore dovrà attivarsi nei confronti del terzo responsabile e/o Compagnia assicuratrice al fine di rispondere alla chiamataconseguire nei tempi più rapidi possibili la liquidazione di quanto dovuto. Nel caso venga accertato che non vi sia stata, il cui obbligo dovesse risultare pattuito nel contratto individuale è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificatain tutto o in parte, responsabilità di terzi, con conseguente annullamento o riduzione del risarcimento, quanto corrisposto dall’Azienda a titolo di prestito verrà considerato retribuzione, per la parte eccedente l’eventuale risarcimento agli effetti contributivi e fiscali. Ai lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti Quanto convenuto nel presente CCNLarticolo, in merito alla conservazione del posto ed al relativo trattamento economico non si applica ai lavoratori che abbiano raggiunto l’età ed i requisiti per la pensione di vecchiaia, fatto salvo le aree di esclusione previste o direttamente derivanti dalla natura che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di lavoro, di cui alle disposizioni di legge. L’azienda, compatibilmente con le esigenze di servizio, potrà concedere brevi permessi non retribuiti ai lavoratori, in documentata condizione di uremia cronica, talassemia ed emopatie sistematiche, neoplasie, malattie allo stato terminale, altri stati di non autosufficienza, che ne facciano richiesta all’infuori di uno stato morboso assistibile. Analoghi permessi potranno essere concessi anche ai dipendenti per l’assistenza di familiari a carico affetti da malattie allo stadio terminale. Quale condizione di miglior favore rispetto a quanto previsto dall’art. 2120 cod. civ., su richiesta del lavoratore l’azienda concederà l’anticipazione del Trattamento di fine rapporto per le spese da sostenere per le patologie di cui alla terza nota a verbale (Patologie di particolare gravità) e per gli stati di tossicodipendenza, di cui all’art. 40.

Appears in 1 contract

Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro