VISTI. l’art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;
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VISTI. l’art. 14 della il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 20152012, n. 124134 e s.m.i., con cui è stata istituita l’Agenzia per l’Italia Digitale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i. recante il “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheCodice dell’amministrazione digitale” e, in particolare, l’art. 14-bis concernente l’Agenzia per l’Italia Digitale; - il comma 3, secondo cui “Con direttiva decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 8 gennaio 2014, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del che ha approvato lo Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale; - il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure ministri 19 giugno 2019, con cui è stato istituito il Dipartimento per la tutela trasformazione digitale, quale Struttura generale della Presidenza del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. Consiglio dei ministri che supporta il Presidente o il Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di “Lavoro agile”innovazione tecnologica e digitalizzazione; • - il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del 23 settembre 2021Consiglio dei ministri, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere modificato dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il predetto decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021ministri 19 giugno 2019, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agilee, in attesa della contrattazione collettiva nazionaleparticolare, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizil’articolo 24-ter, nel rispetto ai sensi del quale il Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di lavoro agile trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2019, con cui al Ministro Xxxxx Xxxxxx è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2019, con cui sono state delegate al richiamato Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle amministrazioni pubblichematerie dell’innovazione tecnologica, sulle dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese, per lo svolgimento delle quali si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, con cui è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020; • - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 gennaio 2020, con cui l’Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx è stato nominato, per la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile durata di un triennio, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, con decorrenza 20 gennaio 2020; - il decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”; - il decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione lo Sviluppo Economico del 31 gennaio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 20 marzo 2019, n. 67 dà avvio al programma per l’attuazione dei bandi di domanda pubblica intelligente (cosiddetto programma “Smarter Italy”); - l’Accordo di collaborazione per l’attuazione dei bandi di domanda pubblica intelligente sottoscritto in data 03 luglio 2019 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia per l’Italia Digitale ha dato avvio al programma “Smarter Italy”; - il Protocollo d’intesa per l’attuazione di una politica di innovazione basata sulla domanda pubblica, sottoscritto in data 16 aprile 2020 dal Ministro dello Sviluppo Economico (MISE), dal Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR) e dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione (MID) prevede, tra l’altro, l’adesione del LavoroMUR e del MID al programma di bandi di domanda pubblica intelligente “Smarter Italy”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 luglio 2020, registrato dalla Corte dei conti in data 4 settembre 2020 al n. 2053, con cui è stato approvato il “Piano triennale per l’informatica nella qualepubblica amministrazione 2020-2022”, pur confermando individua nel programma “Smarter Italy” e negli appalti di domanda pubblica intelligente strumenti di innovazione sociale, di riduzione delle disuguaglianze e delle diversità; - il Ministero dell’Università e della Ricerca ha aderito al programma “Smarter Italy” in data 7 agosto 2020; - la necessità Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale ha aderito al programma “Smarter Italy” con atto in data 24 settembre 2020; - il “Piano delle Attività” allegato al presente accordo è stato condiviso dai referenti nominati dal MUR e dal MISE ai sensi dell’art.4 dell’Accordo MISE-AgID del 3 luglio 2019 (cosiddetto programma “Smarter Italy”); sostenere e attuare gli obiettivi del protocollo di applicare le regole ordinarie intesa tra il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro dell’Università e della Ricerca e il Ministro per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblicol’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazioneanche richiamati alle successive lettere a), soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;b), c):
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VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 201528 marzo 1991, n. 124113, recante “Deleghe concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di riorganizzazione autonomia delle amministrazioni pubbliche” eistituzioni scolastiche, in particolareai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il comma 3contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, secondo cui “Con direttiva n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del Consiglio primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei ministrilicei, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 25 giugno 2008, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020112, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 27107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il quale si stabilisce progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il superamento dell’utilizzo MIUR,di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del lavoro agile come modalità ordinaria PNSD, la realizzazione di svolgimento attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della prestazione lavorativa alle dipendenze cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle pubbliche amministrazionicompetenze lavorative, a decorrere dal 15 ottobre 2021cognitive e sociali degli studenti, nel rispetto la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle vigenti misure infrastrutture di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentirete; • - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione dell’8 Ricerca 27 ottobre 20212015, n. 851 (di seguito decreto n.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in attuazione dell’artseguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 10 giugno 2016, n. 381 Final, dal titolo “Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 1 marzo 2020 riguardante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19" pubblicato in gazzetta ufficiale n. 52 del 1 marzo 2020; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 4 marzo 2020 riguardante " Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale." pubblicato in gazzetta ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il quale, per il raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 11 lett. g) del precitato D.P.C.M. 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - il protocollo d'intesa tra il MIUR e Gariwo del Decreto 22/03/2018 riguardante “Diffusione della conoscenza dei Giusti e della Memoria del Presidente bene”. - la dichiarazione prot. n. 1173 del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro 17/06/2020 resa da Gariwo di possedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicarelazione all’offerta proposta;
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VISTI. l’art. 14 ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, con cui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale, quale Struttura generale della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta il Presidente o il Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” innovazione tecnologica e digitalizzazione; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, come modificato dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, e, in particolare, l’articolo 24-ter, ai sensi del quale il comma 3Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo cui “Con direttiva i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea; ● il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021, con il quale il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx è stato nominato Ministro senza portafoglio; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 13 febbraio 2021, sentita con il quale al predetto Ministro è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del transizione digitale; ● il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione ministri 15 marzo 2021, con il quale al richiamato Ministro è stata conferita la delega di funzioni nelle materie dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale per lo svolgimento delle quali si avvale del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure Dipartimento per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”trasformazione digitale; • ● il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre ministri 29 marzo 2021, adottato ai sensi dell’artcon cui è stato conferito all’Xxx. 87 comma 1 Xxxxx Xxxxxxx l’incarico di Capo del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 15 ottobre 31 marzo 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • ● il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 24 giugno 2021, n. 115, recante il “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 dicembre 2020, n. 190, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” che istituisce il Dipartimento per la Mobilità Sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e ne definisce le competenze; ● il decreto del Presidente della Repubblica 08 aprile 2021, con cui viene conferito al Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx l’incarico di Capo del Dipartimento della Mobilità Sostenibile; ● il Regolamento (UE) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; ● il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la tutela del bilancio dell'Unione; ● il Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088; ● il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; ● il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti; ● la legge 30 dicembre 2020, n.178 recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” e in particolare l’art. 1 commi 1037 - 1050; ● il decreto-legge 31 maggio 2021, n.77 recante “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, convertito in Legge n. 108 del 29 luglio 2021; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021, che istituisce, tra l’altro, nell’ambito del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, una Unità di missione di livello dirigenziale generale dedicata alle attività di coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e controllo degli interventi del PNRR di propria competenza, articolata in una posizione dirigenziale di livello generale e tre posizioni di livello dirigenziale non generale; ● il decreto del Ministro senza portafoglio per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 24 settembre 2021, recante l’organizzazione interna della predetta Unità; ● il quale ha disposto che le decreto-legge 09 giugno 2021, n.80 recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni riorganizzino funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.”, convertito in Legge n. 113 del 06 agosto 2021; ● il rientro Decreto 6 agosto 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (in presenza GURI del personale dipendente24 settembre 2021, demandando a queste ultime anche la regolamentazionen. 229) recante “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione” ● il decreto-legge 10 settembre 2021, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida n.121 recante “Disposizioni urgenti in materia di lavoro agile investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.” ● il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia (PNRR), presentato alla Commissione il 30 aprile 2021 e adottato con decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021; ● la legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e in particolare l’art.15 ● il PNRR, nella Missione 1 – Componente 1 – Asse 1, prevede interventi per la digitalizzazione delle infrastrutture tecnologiche e dei servizi della PA al fine di garantire a cittadini e imprese servizi performanti e universalmente accessibili; ● la Misura 1.4.6. del PNRR richiede l'integrazione di più modalità di trasporto, nell’ambito delle città metropolitane attraverso piattaforme di intermediazione che forniscono agli utenti finali una varietà di servizi che vanno dalla pianificazione del viaggio alla prenotazione e ai pagamenti e, in particolare, prevede: – lo sviluppo nel partenariato pubblico-privato di strutture standardizzate di condivisione dei dati e di repository di servizi da adottare a livello locale, o cioè infrastrutture virtuali che espongono moduli e componenti pertinenti per l'interoperabilità delle soluzioni di trasporto(senza fornire alcun servizio diretto ai viaggiatori e ponendosi come facilitatori tecnologici e layers di servizi nelle amministrazioni pubblicheinterazioni tra diverse tipologie di soggetti del sistema MaaS). – il sostegno agli operatori locali che partecipano ai test delle soluzioni MaaS, sulle per digitalizzare i loro sistemi e servizi (esempio: bigliettazione elettronica, sistemi AVL, AVM, ecc.), favorendo così l'integrazione con le strutture di condivisione e deposito dei dati (come da punto sopra). – apposite procedure selettive pubbliche finalizzate a selezionare le città metropolitane in cui testare le soluzioni MaaS. ● la Misura 1.4.6. del PNRR prevede due procedure di selezione e in particolare: – con la prima selezione si intendono individuare e finanziare n. 3 progetti pilota in altrettante città metropolitane tecnologicamente avanzate (città “leader”), nelle quali si prevede una più elevata probabilità di successo nell'implementazione dei progetti pilota di servizi MaaS, che saranno supportati anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni. – successivamente saranno selezionate altre 7 città in aree "follower", che saranno supportate dalle 3 città leader e anche tramite co-finanziamento delle sperimentazioni. ● ai fini della implementazione della Misura 1.4.6. del PNRR e per un'efficace attuazione della stessa in data 1^ ottobre 2021 è stata espressa Intesa dalla Conferenza pubblicata una manifestazione di interesse volta a sollecitare gli enti pubblici locali interessati (Comuni capoluogo delle Città metropolitane, anche delle Regioni a statuto speciale), a manifestare interesse alla successiva presentazione di proposte progettuali per l’attuazione dei 3 progetti pilota; ● definire congiuntamente condizioni, modalità e strumenti per l’introduzione dell’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del sistema di trasporto pubblico locale, in data 16.12.2021primo luogo, nelle aree interessate dall’attuazione della Misura1.4.6 del PNRR; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione ● determinare di comune accordo le soluzioni amministrative e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità tecniche capaci di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicaassicurare efficienza ed efficacia alla attuazione della Misura stessa;
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VISTI. l’art. 14 della il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 20152012, n. 124134 e s.m.i., con cui è stata istituita l’Agenzia per l’Italia Digitale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i. recante il “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheCodice dell’amministrazione digitale” e, in particolare, l’art. 14-bis concernente l’Agenzia per l’Italia Digitale e l’art. 64 disciplinante il comma 3, secondo cui “Con direttiva Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e le modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 8 gennaio 2014, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del che ha approvato lo Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale; - il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 24 ottobre 2014 recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione “Definizione delle caratteristiche del lavoro finalizzate a promuovere sistema pubblico per la conciliazione gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di vita adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agiledelle imprese”; • - il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertitoministri 19 giugno 2019, con modificazionicui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con quale Struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta il quale si stabilisce Presidente o il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentiinnovazione tecnologica e digitalizzazione; • - il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del 23 settembre 2021Consiglio dei ministri, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza come modificato dal predetto decreto del personale dipendentePresidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agilee, in attesa della contrattazione collettiva nazionaleparticolare, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizil’articolo 24-ter, nel rispetto ai sensi del quale il Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di lavoro agile trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2019, con cui al Ministro Xxxxx Xxxxxx è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2019, con cui sono state delegate al richiamato Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle amministrazioni pubblichematerie dell’innovazione tecnologica, sulle dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese, per lo svolgimento delle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare si avvale del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro Dipartimento per la Pubblica Amministrazione trasformazione digitale; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, con cui è stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 gennaio 2020, con cui l’Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx è stato nominato, per la durata di un triennio, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, con decorrenza 20 gennaio 2020; - il decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 recante “Misure urgenti per la semplificazione e dal Ministro l'innovazione digitale”, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120; - la richiesta di adesione al Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale ha registrato un incremento esponenziale, anche a seguito del Lavoroperiodo emergenziale dovuto al diffondersi del Covid-19; - promuovere e agevolare l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Paese, nella qualespecialmente alla luce delle attuali esigenze di immediata semplificazione e informatizzazione dei servizi emerse nel contesto emergenziale dovuto al diffondersi del Covid-19; - promuovere la rapida e capillare diffusione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (di seguito SPID) per favorire la fruizione dei servizi in rete delle pubbliche amministrazioni e agevolarne l’accesso a cittadini e imprese, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie anche in mobilità, ai sensi e per regolamentare lo smart working nell’ambito gli effetti dell’art. 64 del lavoro pubblicodecreto legislativo 7 marzo 2005, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemican. 82 e s.m.i.;
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Samples: Accordo Di Collaborazione
VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 201528 marzo 1991, n. 124113, recante “Deleghe concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di riorganizzazione autonomia delle amministrazioni pubbliche” eistituzioni scolastiche, in particolareai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il comma 3contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, secondo cui “Con direttiva n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del Consiglio primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei ministrilicei, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 25 giugno 2008, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020112, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 27107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il quale si stabilisce progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il superamento dell’utilizzo MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del lavoro agile come modalità ordinaria PNSD, la realizzazione di svolgimento attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della prestazione lavorativa alle dipendenze cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle pubbliche amministrazionicompetenze lavorative, a decorrere dal 15 ottobre 2021cognitive e sociali degli studenti, nel rispetto la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle vigenti misure infrastrutture di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentirete; • - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione dell’8 Ricerca 27 ottobre 20212015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in attuazione dell’artseguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 10 giugno 2016, n. 381 Final, dal titolo “Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il quale, per il raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 11 lett. g) del precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla società Delisa attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo “Protocolli in rete” prot. n.376 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro16 marzo 2020, nella quale, pur confermando quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a disposizione delle scuole interessate; - la necessità dichiarazione resa dalla società Delisa prot. n.385 del 16 marzo 2020 di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicapossedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in relazione all’offerta proposta;
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Samples: Protocollo d'Intesa
VISTI. l’art. 14 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, in base al quale le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; • l’art. 21 della legge 15 marzo 1997 n.59; • l’art.7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 che prevede la facoltà per le istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali; • la Direttiva n.11 del 18 sett. 2014 e la Circolare Ministeriale n. 47 del 21 ottobre 2014 che invitano le scuole a diffondere i risultati raggiunti in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati, pubblicando un primo rapporto di rendicontazione sociale nel portale "Scuola in chiaro". • la legge 13 luglio 2015, n.107, con particolare riferimento all’art. 1, comma 66 e seguenti; • l’art.1 comma 70 della legge 13 luglio 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia 107 che dispone che gli Uffici scolastici regionali promuovono la costruzione di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e reti tra istituzioni scolastiche; • le linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione adottate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con nota del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”7.06.2016, prot. n. 2151; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi governance dell’autonomia richiede un sistema gestionale orientato ad armonizzare ed integrare i diversi processi di vita pianificazione, di controllo, di valutazione e di lavoro dei dipendentirendicontazione; • un sistema che affianchi all’efficacia dell’azione gestionale interna, la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”valutazione dell’efficacia sociale; • il Decreto Bilancio Sociale, processo organizzativo attraverso il quale una istituzione riflette sistematicamente, su se stessa, sui propri valori, obiettivi e missione, e grazie al quale la scuola valuta e comunica agli stakeholder comportamenti, risultati e impatti del Presidente proprio agire, può consentire alle scuole di dar conto del Consiglio dei Ministri complesso delle attività dell'amministrazione e a rappresentare in un quadro unitario il rapporto tra visione, obiettivi, risorse e risultati.; • le Istituzioni scolastiche sopra menzionate hanno interesse a collaborare reciprocamente per avviare un percorso di formazione e di ricerca-azione sul tema del Bilancio Sociale, finalizzato ad implementare un’autentica cultura della rendicontazione sociale negli istituti scolastici; • tale collaborazione è finalizzata alla miglior realizzazione del Bilancio Sociale, con attenzione per una rendicontazione autentica che renda confrontabili i processi tra diverse istituzioni e tra diversi momenti della loro vita organizzativa; • l’Ufficio Scolastico Regionale con nota del 23 settembre 2021novembre 2017 Prot. n. AOODRP/0030939 ha riconosciuto la valenza che l’iniziativa tesa a creare un sistema di accountability condiviso può rivestire in funzione della prospettiva di una rendicontazione sociale dell’operato posto in essere dalle istituzioni scolastiche statali, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020in termini di efficacia ed efficienza dell’impiego di risorse finanziarie, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27professionali e strutturali; i suddetti, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazionipresente atto, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;convengono quanto segue.
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Samples: Accordo Di Rete Di Scopo
VISTI. l’artl’articolo 7 della Legge Regionale del Veneto 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” il quale prevede che per la definizione e la realizzazione di programmi d’intervento o di opere pubbliche o di interesse pubblico, che richiedono l’azione integrata e coordinata di comuni, province, Regione, amministrazioni statali e altri soggetti pubblici o privati, può essere promossa la conclusione di accordi di programma ai sensi dell’art. 14 della 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e successive modificazioni; - la legge 7 agosto 20151990, n. 124, recante 241 “Deleghe al Governo Nuove norme in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheprocedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi” ee successive modificazioni ed integrazioni; - l’Accordo di Programma risulta compatibile con le previsioni contenute nel Piano di Assetto del Territorio, vigente dal 15 novembre 2014; - l’Accordo di Programma comporta variante al Piano degli Interventi ed è conseguentemente sottoposto ad approvazione ai sensi dell’articolo 34 del decreto legislativo 267/2000 e successive modificazioni, nonché dell’articolo 7, commi 2 e seguenti della legge regionale 11/2004; - in particolaresede di Conferenza dei Servizi del ……………….. indetta ai sensi dell’articolo 7, il comma 3, della legge regionale 11/2004 è stata verificata la possibilità di un consenso unanime dei soggetti interessati; - la proposta di Accordo di Programma è stata depositata per dieci giorni presso la segreteria del comune ai sensi dell’articolo 7, comma 3, primo periodo della legge regionale 11/2004; - dell’avvenuto deposito è stato dato avviso sull’Albo Pretorio del Comune e della Città Metropolitana interessata ai sensi del già citato articolo 7, comma 3, secondo cui “Con direttiva periodo della legge regionale 11/2004; - ai sensi dell’articolo 7, comma 4 legge regionale 11/2004, il Comune ha provveduto all’istruttoria delle osservazioni pervenute ed ha convocato tutte le amministrazioni e i soggetti pubblici interessati; - nella seduta del Presidente del Consiglio dei ministri………………. gli enti si sono espressi definitivamente sull’Accordo anche sulla base delle osservazioni presentate entro i termini previsti per legge; - ai sensi dell’articolo 34, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 comma 5, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021267/2000, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendenteConsiglio Comunale di Venezia dovrà ratificare l’Accordo entro i termini previsti per legge. Tanto premesso, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione visto e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, considerato le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne e la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;società in intestazione stipulano il seguente
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Samples: Accordo Di Programma
VISTI. l’art. 14 della ● la legge 7 agosto 20151990, n. 124241, ed in particolare l’art. 15 che disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra amministrazioni; ● l’art. 5, comma 6 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante “Deleghe Codice dei contratti pubblici”; ● il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, ed in particolare l’art. 8, comma 1-ter, ai sensi del quale A decorrere dal 1° gennaio 2020, al Governo fine di garantire l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, anche in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, coerenza con l'Agenda ● il comma 3, secondo cui “Con direttiva decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 19 giugno 2019, sentita registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1580, che istituisce il Dipartimento per la Conferenza unificata trasformazione digitale quale struttura di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 supporto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure ministri per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale promozione e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. il coordinamento delle azioni di Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di “Lavoro agile”trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese, assicurando il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale; • ● il Decreto decreto del Segretario generale 24 luglio 2019, recante l’organizzazione interna del Dipartimento per la trasformazione digitale; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27ministri 5 novembre 2019, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo è stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di Capo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 15 ottobre 20211° gennaio 2020; ● la procura notarile del 23.12.2019 depositata al Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di CREMONA il 24 dicembre 2019 n. prot. 25908 dal Notaio Xxxxxxx Xxxxxx con la quale è stato conferito al Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx la nomina e le deleghe di Procuratore Speciale di Consorzio Informatica e Territorio Spa; ● il nuovo statuto del Consorzio Informatica e Territorio Spa, registrato e depositato alla CCIAA di Cremona il 23 novembre 2020 nr. prot.21368 ed in particolare l’articolo 3 (Oggetto sociale) commi 6 e 7, che rispettivamente dispongono: ○ “6. In ogni caso, lo svolgimento delle attività dirette al perseguimento dell'oggetto sociale, dovrà essere svolto nel rispetto delle leggi vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubblichesocietà partecipate da enti ○ “7. In ogni caso, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni il fatturato della Società dovrà derivare, in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;misura superiore all’80% (ottanta
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VISTI. l’artl’intesa sancita il 21/9/2017 tra Governo, Regioni e province autonome che definisce modalità e obiettivi per l’attuazione dell’art. 43 del D.M. 332 del 27 luglio 2017; - l’Accordo di programma interregionale triennale relativo alla modalità di gestione dei progetti dei Centri di Residenza e delle Residenze degli artisti nei territori nel triennio 2018/20, sottoscritto dal MiBAC - Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione PIEMONTE in data 26 luglio 2018, - la conferma all’accordo di programma relativo all’annualità 2019 sottoscritta dal MiBACT- Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione PIEMONTE in data 14 della legge 7 agosto 2015maggio 2019 - dell’art. 2 dello stesso Accordo triennale che prevedeva per ciascuna annualità la definizione di uno schema di finanziamento Stato/Regioni per ciascuna Regione e provincia autonoma firmataria dell’Accordo stesso; - delle comunicazioni pervenute al MiBACT – Direzione Generale Spettacolo da parte delle Regioni aderenti all’Intesa con l’indicazione dell’impegno finanziario per l’annualità 2020. - dello schema di cofinanziamento Stato/Regioni per l’annualità 2020 approvato in via telematica come da comunicazione del Coordinamento tecnico Beni e Attività culturali del 13/3/2020 prot. 3626, qui allegati; - del Decreto Direttoriale del 22 aprile 2020 n. 124, recante “Deleghe al 528 con il quale venivano assegnate le risorse del MiBACT dedicate alle Residenze per l’annualità 2020; - di tutti gli articoli dell’Accordo interregionale triennale sottoscritto con le Regioni e Provincie autonoma; - delle misure straordinarie adottate dal Governo in materia di riorganizzazione contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e della conseguente necessità di consentire modalità alternative di realizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, attività in particolare, residenza in risposta alle misure adottate a livello nazionale; - dell’opportunità di dover considerare la possibilità di realizzare le attività delle Residenze previste nell’annualità 2020 entro l’anno 2021; - della necessità di prevedere interventi volti al miglioramento degli spazi e dei luoghi di Residenza al fine di garantire la sicurezza sanitaria dei luoghi stessi per artisti e operatori; - della necessità di riconoscere la diversità delle situazioni sui territori in conseguenza del differente andamento dell’emergenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome; il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi Ministero per l'attuazione dei commi 1 i beni e 2 del presente articolo le attività culturali e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertitoturismo – Direzione generale Spettacolo, con modificazionisede in Xxxxxx Xxxxx Xxxxx xx Xxxxxxxxxxx 0/X, dalla legge 24 aprile 202000000 Xxxx, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del LavoroC.F. 97804160584, nella qualepersona del Direttore Generale xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx la Regione PIEMONTE con sede in P.zza Castello, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito 165 – 00000 Xxxxxx C.F. 80087670016 nella persona del lavoro pubblicoDirettore Cultura, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;Turismo e Commercio dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxxx . SI CONCORDANO LE SEGUENTI INTEGRAZIONI e/o MODIFICHE ALL’ACCORDO SOTTOSCRITTO NELLA PRIMA ANNUALITA’ DEL TRIENNIO
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Samples: Accordo Di Programma Interregionale
VISTI. l’art. 14 l’articolo 15, comma 1, della legge Legge n. 241 del 7 agosto 20151990, n. 124241, recante “Deleghe al Governo Nuove norme in materia di riorganizzazione procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” il quale prevede che “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.”; • l’articolo 4 del Decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante “Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche” e, in particolarea norma dell’articolo 2, il comma 31, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministrilettera m, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, così come modificato dall’articolo 176 del decreto legislativo 28 agosto 199730 giugno 2003, n. 281196; • l’articolo 25, sono definiti indirizzi comma 1, della Legge 24 novembre 2000, n. 340, recante “Disposizioni per l'attuazione dei commi 1 la delegificazione di norme e 2 per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999”, il quale prescrive che “le pubbliche amministrazioni che siano titolari di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi committente pubblico, hanno facoltà di vita e di lavoro dei dipendentidarli in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche, che li adattano alle proprie esigenze”; • la direttiva n. 3/2017 Direttiva 2009/136/CE del Presidente Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea del 25/NOVEMBRE/2009, e in particolare l'art. 26, comma 3, il quale prescrive che: “Gli stati membri provvedono affinché le chiamate al numero di emergenza unico europeo 112 ricevano adeguata risposta e siano trattate nel modo più consono alla struttura nazionale dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere servizi di soccorso. Tali chiamate ricevono risposte e un trattamento con la conciliazione dei tempi stessa rapidità ed efficacia riservate alle chiamate al numero o ai numeri di vita e di lavoro dei dipendenti; emergenza nazionali, se questi continuano ad essere utilizzati • la L. 22 maggio 2017 l’articolo 26, comma 2, della Legge 27 dicembre 2002, n. 81 289, recante “Misure Disposizioni per la tutela formazione del lavoro autonomo non imprenditoriale bilancio annuale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)”, il quale, al fine di “Lavoro agileassicurare una migliore efficacia della spesa informatica e telematica sostenuta dalle pubbliche amministrazioni, di generare significativi risparmi eliminando duplicazioni e inefficienze, promuovendo le migliori pratiche e favorendo il riuso, nonché di indirizzare gli investimenti nelle tecnologie informatiche e telematiche, secondo una coordinata e integrata strategia” ha conferito al Ministro per l’innovazione e le tecnologie la competenza a stabilire “le modalità con le quali le pubbliche amministrazioni comunicano le informazioni relative ai programmi informatici, realizzati su loro specifica richiesta, di cui essi dispongono, al fine di consentire il riuso previsto dall’articolo 25 della legge 340/2000”; • il Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali", così come modificato, in adeguamento alla disposizione del Presidente Regolamento UE 2016/679, dal d.lgs. 10 agosto 2018 n. 101; • la Direttiva del Consiglio Ministro per l'innovazione e le tecnologie del 19 dicembre 2003, concernente “Sviluppo ed utilizzazione dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti”; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021gli articoli 68, in attuazione dell’art. 1 comma 1, 69 e 70 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021legislativo 7 marzo 2005, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendenten. 82, demandando a queste ultime anche la regolamentazionerecante “Codice dell'Amministrazione Digitale”, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicas.m.i.;
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Samples: Convenzione
VISTI. l’artl’intesa sancita il 21/9/2017 tra Governo, Regioni e province autonome che definisce modalità e obiettivi per l’attuazione dell’art. 43 del D.M. 332 del 27 luglio 2017; - l’Accordo di programma interregionale triennale relativo alla modalità di gestione dei progetti dei Centri di Residenza e delle Residenze degli artisti nei territori nel triennio 2018/20, sottoscritto dal MiBAC - Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione SARDEGNA in data 26 luglio 2018, - la conferma all’accordo di programma relativo all’annualità 2019 sottoscritta dal MiBACT- Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione SARDEGNA in data 14 della legge 7 agosto 2015maggio 2019 - dell’art. 2 dello stesso Accordo triennale che prevedeva per ciascuna annualità la definizione di uno schema di finanziamento Stato/Regioni per ciascuna Regione e provincia autonoma firmataria dell’Accordo stesso; - delle comunicazioni pervenute al MiBACT – Direzione Generale Spettacolo da parte delle Regioni aderenti all’Intesa con l’indicazione dell’impegno finanziario per l’annualità 2020. - dello schema di cofinanziamento Stato/Regioni per l’annualità 2020 approvato in via telematica come da comunicazione del Coordinamento tecnico Beni e Attività culturali del 13/3/2020 prot. 3626, qui allegati; - del Decreto Direttoriale del 22 aprile 2020 n. 124, recante “Deleghe al 528 con il quale venivano assegnate le risorse del MiBACT dedicate alle Residenze per l’annualità 2020; - di tutti gli articoli dell’Accordo interregionale triennale sottoscritto con le Regioni e Provincie autonoma; - delle misure straordinarie adottate dal Governo in materia di riorganizzazione contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e della conseguente necessità di consentire modalità alternative di realizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, attività in particolare, residenza in risposta alle misure adottate a livello nazionale; - dell’opportunità di dover considerare la possibilità di realizzare le attività delle Residenze previste nell’annualità 2020 entro l’anno 2021; - della necessità di prevedere interventi volti al miglioramento degli spazi e dei luoghi di Residenza al fine di garantire la sicurezza sanitaria dei luoghi stessi per artisti e operatori; - della necessità di riconoscere la diversità delle situazioni sui territori in conseguenza del differente andamento dell’emergenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome; il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi Ministero per l'attuazione dei commi 1 i beni e 2 del presente articolo le attività culturali e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertitoturismo – Direzione generale Spettacolo, con modificazionisede in Xxxxxx Xxxxx Xxxxx xx Xxxxxxxxxxx 0/X, dalla legge 24 aprile 202000000 Xxxx, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del LavoroC.F. 97804160584, nella qualepersona del Direttore Generale xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx la Regione Autonoma SARDEGNA con sede in Xxxxx Xxxxxxx, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito 000 – Cagliari C.F. 80087670015 nella persona del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;Direttore Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport xxxx. Xxxxxx Xxxxx . SI CONCORDANO LE SEGUENTI INTEGRAZIONI e/o MODIFICHE ALL’ACCORDO SOTTOSCRITTO NELLA PRIMA ANNUALITA’ DEL TRIENNIO
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Samples: Accordo Di Programma Interregionale
VISTI. l’art● l'art. 14 15 della legge 7 agosto 20151990, n. 124241, e ss.mm.ii, in forza del quale le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; ● il Codice per l’Amministrazione Digitale (CAD), di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 ; ● il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" (c.d. Decreto Crescita 2.0), convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 ottobre 2018, registrato alla Cdc il 12 novembre 2018, con il quale l’xxx. Xxxx Xxxxxx è stato nominato Commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda digitale; ● il Decreto Legge 14 dicembre 2018, n. 135 convertito con la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, recante “Deleghe al Governo Disposizioni urgenti in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblichesostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” e, in particolare, il l’articolo 8, comma 31 bis, secondo cui “Con direttiva ai sensi del quale Il mandato del Commissario straordinario per l'attuazione dell’Agenda digitale, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • ● il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021ministri 27 maggio 2019, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27registrato alla Corte dei conti il 10 giugno 2019, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha è stato disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino l’incarico del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale nonché l’operatività della Struttura di supporto hanno durata fino al 31 dicembre 2019; ● l’Accordo Quadro per la promozione della collaborazione e cooperazione Pubblico-Pubblico finalizzata all’attuazione dell’Agenda Digitale, stipulato tra la Cdc ed il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni Commissario in data 16.12.202120 dicembre 2018, successivamente prorogato al 31 dicembre 2019; • ● l’Accordo attuativo, stipulato in data 21 dicembre 2018 e con scadenza al 15 settembre 2019, tra la Circolare Cdc ed il Commissario straordinario in virtù del 5.1.2022 sul Lavoro Agile quale la Cdc si è impegnata a condividere la propria infrastruttura cloud, consentendone l’utilizzo al Commissario in relazione ai progetti IO, Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND, ex DAF), DOCS Italia e WEBSITES del Ministro per la Pubblica Amministrazione Team, alle medesime condizioni riservate alla Cdc, nonché a mettere a disposizione del Commissario risorse con competenze specifiche a supporto dell’attuazione dei progetti IO e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicaPDND;
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Samples: Accordo Ex Articolo 15 Della Legge 7 Agosto 1990 N. 241
VISTI. l’artl’intesa sancita il 21/9/2017 tra Governo, Regioni e province autonome che definisce modalità e obiettivi per l’attuazione dell’art. 14 della legge 7 agosto 201543 del D.M. 332 del 27 luglio 2017; - l’Accordo di programma interregionale triennale relativo alla modalità di gestione dei progetti dei Centri di Residenza e delle Residenze degli artisti nei territori nel triennio 2018/20, sottoscritto dal MiBAC - Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione MARCHE in data 26 luglio 2018, - la conferma all’accordo di programma relativo all’annualità 2019 sottoscritta dal MiBACT- Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione MARCHE in data 10 maggio 2019 - dell’art. 2 dello stesso Accordo triennale che prevedeva per ciascuna annualità la definizione di uno schema di finanziamento Stato/Regioni per ciascuna Regione e provincia autonoma firmataria dell’Accordo stesso; - delle comunicazioni pervenute al MiBACT – Direzione Generale Spettacolo da parte delle Regioni aderenti all’Intesa con l’indicazione dell’impegno finanziario per l’annualità 2020. - dello schema di cofinanziamento Stato/Regioni per l’annualità 2020 approvato in via telematica come da comunicazione del Coordinamento tecnico Beni e Attività culturali del 13/3/2020 prot. 3626, qui allegati; - del Decreto Direttoriale del 22 aprile 2020 n. 124, recante “Deleghe al 528 con il quale venivano assegnate le risorse del MiBACT dedicate alle Residenze per l’annualità 2020; - di tutti gli articoli dell’Accordo interregionale triennale sottoscritto con le Regioni e Provincie autonoma; - delle misure straordinarie adottate dal Governo in materia di riorganizzazione contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e della conseguente necessità di consentire modalità alternative di realizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, attività in particolare, residenza in risposta alle misure adottate a livello nazionale; - dell’opportunità di dover considerare la possibilità di realizzare le attività delle Residenze previste nell’annualità 2020 entro l’anno 2021; - della necessità di prevedere interventi volti al miglioramento degli spazi e dei luoghi di Residenza al fine di garantire la sicurezza sanitaria dei luoghi stessi per artisti e operatori; - della necessità di riconoscere la diversità delle situazioni sui territori in conseguenza del differente andamento dell’emergenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome; il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi Ministero per l'attuazione dei commi 1 i beni e 2 del presente articolo le attività culturali e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertitoturismo – Direzione generale Spettacolo, con modificazionisede in Xxxxxx Xxxxx Xxxxx xx Xxxxxxxxxxx 0/X, dalla legge 24 aprile 202000000 Xxxx, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del LavoroC.F. 97804160584, nella qualepersona del Direttore Generale xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx la Regione MARCHE con sede in Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito 9 – 60125 Ancona C.F. 80008630420 nella persona del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;Dirigente Servizio Sviluppo e Valorizzazione xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx SI CONCORDANO LE SEGUENTI INTEGRAZIONI e/o MODIFICHE ALL’ACCORDO SOTTOSCRITTO NELLA PRIMA ANNUALITA’ DEL TRIENNIO
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Samples: Accordo Di Programma Interregionale
VISTI. l’art− l’avviso di indizione gara, la lettera di invito redatta con la relativa documentazione di gara allegata; − il D.lgs. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 50/2016 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”successive modifiche ed integrazioni; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli − gli artt. 18 ss72 e 73 del citato D.lgs 50/2016 Tutto quanto sopra premesso, considerato e visto, lo scrivente Amministratore Delegato − di approvare integralmente quanto sopra in premessa riportato; − di dare atto che il Responsabile Unico del Procedimento della procedura in oggetto è l’xxx. in materia Xxxxx Xxxxx − di “Lavoro agile”approvare gli schemi concernenti l’avviso di indizione gara, la lettera di invito con i relativi allegati al presente atto per farne parte integrante e sostanziale; • − di approvare il Decreto capitolato di appalto; − di indire la gara d’appalto per l’affidamento della fornitura di una piattaforma telematica di e- procurement con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (es. art. 95 c. 3 D.lgs. 50/2016) secondo quanto indicato nei relativi Atti di Xxxx. − di dare seguito agli adempimenti previsti dalla vigente normativa per l’affidamento del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021contratto; − di dare atto, adottato ai sensi dell’art. 87 29 del d.lgs. 50/2015, che tutti gli atti relativi alla procedura in oggetto saranno pubblicati e aggiornati sul profilo del committente, nella sezione “Amministrazione trasparente”, con l'applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; − di provvedere alla pubblicazione sul profilo del Committente dei provvedimenti che determinano le ammissioni e le esclusioni dei concorrenti dalla procedura di affidamento entro due giorni dalla data di adozione dei relativi atti, al fine di consentire l'eventuale proposizione del ricorso ai sensi dell’articolo 120, comma 2-bis del codice del processo amministrativo e del comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo ciato art. 29 del lavoro agile come modalità ordinaria d.lgs. 50/2015. − di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’artprovvedere agli adempimenti previsti dall’art. 1 comma 1, 31 del Decreto Legislativo n. 50/2016 per quanto di rispettiva competenza; − di dare mandato al Responsabile Unico del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando Procedimento di provvedere a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decretotutti gli atti consequenziali. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;L’amministratore delegato xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx
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Samples: Procurement Agreement
VISTI. l’art. 14 l’articolo 1, commi 974 e seguenti, della legge 7 agosto 28 dicembre 2015, n. 124208, recante “Deleghe Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)” che ha istituito il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia per la cui realizzazione viene, tra l’altro, costituito il “Fondo per l’attuazione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”, da trasferire al Governo bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pari a 500 milioni di euro per l'anno 2016; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2016 e il bando ivi allegato, che disciplinano, tra l’altro, le modalità e le procedure di presentazione dei progetti, i requisiti di ammissibilità, nonché i criteri di valutazione dei progetti da finanziare in materia attuazione del citato Programma straordinario di riorganizzazione intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle amministrazioni pubbliche” eperiferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia; - l’articolo 3 del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016 il quale prevede che, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva con ulteriore decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita sono individuati i progetti da inserire nel Programma, i termini per la Conferenza unificata stipulazione stessa, le modalità di cui all'articolo 8 monitoraggio, di verifica dell’esecuzione, di rendicontazione del finanziamento assegnato, anche in coerenza con quanto disposto dal decreto legislativo 28 agosto 199729 dicembre 2011, n. 281229; - l’articolo 8, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 comma 2, del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 bando allegato al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione ministri 25 maggio 2016 il quale prevede che l’ammontare del lavoro finalizzate finanziamento dei progetti è determinato dal Nucleo di valutazione, fino a promuovere la conciliazione dei tempi un massimo di vita 40.000.000 euro per il territorio di ciascuna città metropolitana e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure 18.000.000 euro per i comuni capoluogo di provincia, per i comuni con il maggior numero di abitanti di ciascuna città metropolitana e per la tutela città di Aosta; - il decreto del lavoro autonomo non imprenditoriale Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri 6 settembre 2016 con il quale è stato costituito il Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi la sicurezza delle periferie; - il verbale del 22 novembre 2016 con il quale il Nucleo per la valutazione, sulla base dell’istruttoria svolta e nei luoghi del lavoro subordinato” in coerenza con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia i criteri di “Lavoro agile”valutazione definiti nel bando sopra richiamato, ha individuato i progetti da inserire nel Programma e redatto la graduatoria finale; • - il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ministri 6 dicembre 2016 con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria sono stati inseriti nel Programma straordinario di svolgimento intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, nell’ordine di punteggio decrescente assegnato dal Nucleo, i progetti presentati dai comuni capoluogo di provincia e dalle città metropolitane e, in particolare, ha previsto che i progetti dal numero 1 al numero 24 dell’elenco ivi allegato sono finanziati con le risorse di cui all’articolo 1, comma 978, della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazionilegge 28 dicembre 2015, a decorrere dal 15 ottobre 2021n. 208, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentimentre gli ulteriori progetti saranno finanziati con le eventuali risorse successivamente disponibili; • - il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 16 febbraio 2017 che ha modificato il decreto del 23 settembre 2021Presidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016 e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 dicembre 2016; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 giugno 2017 che ha integrato i criteri relativi all’erogazione dei contributi agli enti aggiudicatari del finanziamento; - l’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 che ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l'anno 2017, di 3.150 milioni di euro per l'anno 2018, di 3.500 milioni di euro per l'anno 2019 e di 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, tra cui gli investimenti per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia; - l’articolo 1, comma 141, della citata legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha previsto che “Al fine di garantire il completo finanziamento dei progetti selezionati nell'ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, di cui all'articolo 1, commi da 974 a 978, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a integrazione delle risorse stanziate sull'apposito capitolo di spesa e di quelle assegnate ai sensi del comma 140 del presente articolo, con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) sono destinate ulteriori risorse a valere sulle risorse disponibili del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017 che, in attuazione di quanto disposto dalla legge di bilancio 2017, ha previsto una prima ripartizione del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese e destinato l’importo di 270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e l’importo di 260 milioni di euro per l’anno 2019, per il finanziamento degli ulteriori interventi inseriti nel Programma straordinario sopra citato; - l’articolo 1, comma 2, del suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in base al quale le risorse di cui al punto precedente sono portate in aumento delle disponibilità di bilancio del Fondo sviluppo e coesione e saranno gestite secondo le procedure previste dall’articolo 1, comma 703, della legge n. 190 del 2014; - l’articolo 1, comma 3, del predetto decreto in base al quale le erogazioni in favore delle amministrazioni e degli altri soggetti aventi diritto sono effettuate dal Ministero dell’economia e delle finanze sulla base delle richieste inoltrate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo le indicazioni contenute nell’articolo 5, commi 3, 4 e 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 dicembre 2016, come sostituito dall’articolo 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 febbraio 2017 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 giugno 2017; - l’articolo 1, comma 5, in base al quale ai fini dell’erogazione del finanziamento i progetti ricompresi nel citato Programma straordinario sono monitorati ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, nell’ambito della banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP); - la delibera del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017, che in attuazione di quanto disposto dalla legge di bilancio 2017, ha disposto integrato le risorse del Fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della citata legge 11 dicembre 2016, n. 232, a valere sulle risorse FSC 2014-2020 mediante l’assegnazione di un importo complessivo fino ad un massimo di 798,17 milioni di euro in favore dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, non ancora finanziati; - il punto 2 della predetta delibera prevede che le pubbliche amministrazioni riorganizzino risorse saranno trasferite secondo le disposizioni contenute nei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016 e 6 dicembre 2016, come modificati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 febbraio 2017, cui si rinvia anche per quanto riguarda le modalità di attuazione dei progetti; - la delibera del CIPE n. 72 del 7 agosto 2017 che ha rideterminato in 761,32 milioni di euro l’assegnazione disposta con la precedente delibera CIPE n. 2/2017 ed ha previsto il rientro in presenza seguente profilo di spesa: 260 milioni di euro per il 2017, 247 milioni di euro per il 2018 e 254,32 milioni di euro per il 2019, nonché confermato che le risorse saranno trasferite secondo le disposizioni contenute nei decreti del personale dipendentePresidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016 e 6 dicembre 2016, demandando a queste ultime anche come modificati dal decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 16 febbraio 2017 e 16 giugno 2017; - il decreto della Sindaca metropolitana nr. 109-39 del 1 dicembre 2017 che ha approvato la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decretopresente Convenzione. • le Linee guida in materia - il Progetto presentato dalla città metropolitana di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali Roma Capitale è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro stato positivamente valutato e per la Pubblica Amministrazione realizzazione dello stesso è assegnatario di un finanziamento a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e dal Ministro la coesione (FSC) per il finanziamento dei progetti selezionati nell’ambito del Lavorocitato Programma Straordinario pari a euro 39.992.180,09; - l’articolo 10, comma 2, del summenzionato bando prevede la stipula di apposita Convenzione con i soggetti proponenti dei progetti selezionati e vincitori, al fine di disciplinare i reciproci impegni, le modalità di erogazione dei finanziamenti e di attuazione, la rendicontazione e il monitoraggio dei progetti proposti; - è necessario stipulare il presente atto per disciplinare i reciproci impegni tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la città metropolitana di Roma Capitale; - la legge 29 ottobre 1984, n. 720, all’articolo 1 prevede che anche per gli enti locali “…le altre entrate, comprese quelle provenienti da mutui, devono affluire in contabilità speciale infruttifera, nella qualequale devono altresì essere versate direttamente le assegnazioni, pur confermando i contributi e quanto altro proveniente dal bilancio dello Stato…”; - ai sensi dell’articolo 15 della l. n. 241/1990 la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;presente Convenzione è sottoscritta in formato digitale.
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Samples: Convenzione
VISTI. l’art. 14 della legge 7 la L. 23 agosto 20151988, n. 124400, recante “Deleghe al Disciplina dell’attività di Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblichee ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri” ee successive modificazioni; - il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, in particolaren. 303, il comma 3, secondo cui recante “Con direttiva del Presidente Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 28159” e successive modificazioni; - la Legge 7 giugno 2000, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 n. 150 recante “Disciplina delle attività di informazione e 2 del presente articolo di comunicazione delle pubbliche amministrazioni” ed in particolare: (i) l’art. 1, comma 5, lettere a) e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro d) della predetta legge che prevede che le attività di informazione e comunicazione istituzionali sono, tra l’altro, finalizzate ad illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l'applicazione, nonché a promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale; (ii) l’art 3, co. 1 ai sensi del quale la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente Presidenza del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione “determina i messaggi di utilità sociale ovvero di pubblico interesse, che la concessionaria del lavoro finalizzate servizio pubblico radiotelevisivo può trasmettere a promuovere la conciliazione dei titolo gratuito. Alla trasmissione di messaggi di pubblico interesse previsti dal presente comma sono riservati tempi non eccedenti il due per cento di vita ogni ora di programmazione e l’uno per cento dell’orario settimanale di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure programmazione di ciascuna rete. Le emittenti private, radiofoniche e televisive, hanno facoltà, ove autorizzate, di utilizzare tali messaggi per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agilepassaggi gratuiti”; • - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021Consiglio dei Ministri” e, in attuazione dell’art. 1 comma 1particolare, del l’articolo 30 che individua il Dipartimento per l'informazione e l'editoria quale struttura di supporto al Presidente con compiti di coordinamento, promozione e realizzazione di iniziative di comunicazione istituzionale; - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni ministri in data 16.12.2021; • la Circolare 23 dicembre 2019, concernente l’approvazione del 5.1.2022 sul Lavoro Agile bilancio di previsione della Presidenza del Ministro Consiglio dei Ministri per la Pubblica Amministrazione l’anno finanziario 2020 e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicail triennio 2020-2022;
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Samples: Accordo Per La Realizzazione Di Materiali Audiovisivi Istituzionali
VISTI. l’art. 14 della legge 7 agosto 2015il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 124297, recante il “Deleghe al Governo Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”, e successive modificazioni e integrazioni; - la legge 15 marzo 1997, n. 59, e, in particolare, il comma 3l’articolo 21, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. norme in materia di “Lavoro agile”autonomia delle istituzioni scolastiche che consente alle stesse di interagire con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio, nonché di perseguire la massima flessibilità; • - il Decreto decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, che regolamenta l’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche; - la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione; - la legge delega 28 marzo 2003, n. 53, per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; - il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, per la definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53; - il decreto ministeriale 13 giugno 2006, n. 47, concernente la quota del Consiglio 20% dei Ministri del 23 curriculi riservata all’autonomia delle istituzioni scolastiche; - la legge 11 gennaio 2007, n. 1, e, in particolare, l'articolo 2, recante delega al Governo per la definizione di percorsi di orientamento, di accesso all’istruzione post-secondaria e di valorizzazione dei risultati di eccellenza; - il decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, recante disposizioni per incentivare l’eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione; - il decreto legge 1 settembre 20212008, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 30 ottobre 2008, n. 169, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università e la circolare ministeriale 27 ottobre 2010, n. 86, che ha fornito indicazioni attuative per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”; - i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88, n. 89, recanti i Regolamenti per la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico, rispettivamente, degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei; - la strategia Europa 2020 dell’Unione Europea, e in particolare gli obiettivi da realizzare nel campo dell’istruzione per migliorare le condizioni dei Paesi europei; - la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che, in relazione all’offerta formativa, individua gli obiettivi formativi tra i quali le istituzioni scolastiche possono scegliere le proprie priorità di intervento; - l’Agenda 2030 concernente la risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e, in particolare, gli obiettivi da realizzare per migliorare le condizioni dei vari Paesi; - i documenti internazionali, le raccomandazioni dell’UNESCO e le direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali nel contesto pedagogico e culturale di ogni Paese; - le risoluzioni, gli atti e le raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di istruzione, formazione e lavoro; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”; - il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”; - il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, 3 novembre 2017, n. 195, “Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro”; - il decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 4 settembre 2019, n.774, concernente le Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento di cui all’articolo 1, comma 785, della legge 30 dicembre 2018, n. 145; - il decreto legge 9 gennaio 2020, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n.12, recante disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca - l’atto di indirizzo del Ministero dell’istruzione adottato il 7 febbraio 2020, n. 272, con il quale si stabilisce sono state individuate le priorità politiche per il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come 2020; - lo statuto della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio che attribuisce alla FEduF compiti di informazione, realizzazione e diffusione di materiali e modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida didattiche in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubblichepromozione dell’educazione finanziaria con la possibilità di istituire, sulle quali è stata espressa Intesa tra l’altro, borse di studio; - il protocollo d’intesa sottoscritto il 26 febbraio 2016 dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del LavoroFEduF, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicadurata triennale;
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Samples: Protocollo D’intesa
VISTI. l’art. 14 2 della Costituzione Italiana: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; - l’art. 3 della Costituzione Italiana che letteralmente recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; - la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con legge 27 maggio 1991, n.176 artt. 27 c.1; 31 c.1 e 29 c.1/a; - la "Carta europea dello sport per tutti" e la "Carta europea dello sport" formulate dal Consiglio d'Europa rispettivamente a Bruxelles il 20 e 21 marzo 1975 e a Rodi dal 13 al 15 maggio 1992, nell'ambito della VII Conferenza dei Ministri europei responsabili dello Sport, che hanno riconosciuto la pratica sportiva quale diritto del cittadino; - l’Agenda 2030 approvata dall’Assemblea generale dell’ONU il 15 settembre 2015 e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile; - l’articolo 15 della legge 7 agosto 20151990, n. 124241, recante “Deleghe al Governo Nuove norme in materia di riorganizzazione procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, e s.m.i., secondo cui le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione interistituzionale, di attività di interesse comune tra i soggetti coinvolti; - il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive modificazioni e integrazioni; - il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri, e s.m.i.; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 ottobre 2012 che disciplina l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri e, in particolare, l’articolo 26; - l'art. 2 comma 203 della Legge 23 dicembre 1996 n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, recante "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica", che definisce la tipologia di accordi ed istituti che possono regolare gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati ed implicano decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e delle province autonome nonché degli enti locali; - il comma 3, secondo cui “Con direttiva decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 23 novembre 2016, sentita la Conferenza unificata con il quale, nel bilancio di cui all'articolo 8 previsione della Presidenza del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione Consiglio dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi Ministri è istituito il Centro di vita e di lavoro dei dipendentiresponsabilità 17 “Sport”; • la direttiva n. 3/2017 - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione ministri in data 28 maggio 2020, che modifica, tra l’altro, l’articolo 26 del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri 1 ottobre 2012, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del 23 settembre 2021Consiglio dei ministri», adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria l’Ufficio per lo sport, in ragione delle sue funzioni e delle competenze assegnate, di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioniparticolare rilievo e complessità, a decorrere dal 15 ottobre 2021assume la configurazione dipartimentale, nel rispetto delle vigenti misure con la denominazione di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentiDipartimento per lo sport; • - il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021per le politiche giovanili e per lo sport 9 luglio 2020 registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2020 al reg. n. 1686, in attuazione dell’art. 1 comma 1, concernente l’organizzazione interna del Decreto Dipartimento per lo sport; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre ministri 31 marzo 2021, registrato dalla Corte dei Conti in data 12 aprile 2021 al n. 782, con il quale è stato conferito al Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx l'incarico di Capo del Dipartimento per lo sport; - il D.P.C.M. del 17 giugno 2019, registrato dalla Corte dei conti il 2 luglio 2019 al n. 1410, che conferisce al dott. Triantafillos Loukarelis l’incarico di livello dirigenziale generale di Coordinatore dell’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica-UNAR, nell’ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità; - il Programma Erasmus+ 2021-2027 che conferma, anche nell’Annual work programme 2022, lo sport quale strumento per promuovere valori trasversali quali, tra gli altri, la libertà, la tolleranza e la non discriminazione; Le Istituzioni hanno il compito di attivare ogni possibile strumento volto alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di discriminazione e violenza in tutte le loro forme, nonché, diffondere la conoscenza dei diritti della persona, della civile convivenza, del rispetto della legalità, della pari dignità delle persone e del rifiuto di ogni forma di aggressione e di discriminazione verbale, fisica e psicologica. Lo sport, per i suoi valori pedagogici e culturali e per la sua diffusione, costituisce un vettore di integrazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni discriminatori e di violenza e l’attività sportiva rappresenta uno dei pilastri delle prassi educative. Gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 si fondano sull’indivisibile rapporto tra lo sviluppo inclusivo, equo e sostenibile, sull’opportunità di fornire un’educazione di qualità equa e inclusiva per tutti nonché sulla realizzazione del diritto dell’uguaglianza di genere. L’UNAR è impegnato nell’attività di monitoraggio, contrasto e prevenzione delle discriminazioni e delle violenze, nonché alla promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione, della prevenzione e del contrasto di ogni discriminazione e tipo di violenza in ambito sportivo. L’UNAR ha disposto istituito l’“Osservatorio nazionale contro le discriminazioni nello sport” con lo scopo di analizzare, monitorare e raccogliere i dati delle discriminazioni in ambito sportivo, realizzare studi statistici delle dimensioni evolutive delle discriminazioni in ambito sportivo, oltre che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendentecoordinare l’attività di formazione rivolta agli addetti ai lavori (atleti, demandando a queste ultime anche la regolamentazioneallenatori, attraverso accordi individualigiudici di gara, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agiledirigenti sportivi), al fine di creare una rete di stakeholder (federazioni, enti di promozione, associazioni), in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto modo da analizzare e condividere i dati raccolti. La finalità del presente accordo è quella di attivare una modalità di collaborazione sinergica per il perseguimento delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro comuni finalità istituzionali e per la Pubblica Amministrazione realizzazione del comune interesse di prevenire e dal Ministro contrastare ogni forma di discriminazione nel mondo dello sport. Affinché siano garantite le finalità descritte, il protocollo intende definire una strategia operativa efficace per favorire il coinvolgimento del Lavoromondo dello sport a cui destinare appositi interventi volti al contrasto di ogni forma di discriminazione. I contenuti del presente protocollo riflettono, nella qualepertanto, pur confermando interessi pubblici la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;cui cura rientra nelle competenze istituzionali attribuite al Dipartimento e all’Unar. La Parti
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VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 201528 marzo 1991, n. 124113, recante “Deleghe concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di riorganizzazione autonomia delle amministrazioni pubbliche” eistituzioni scolastiche, in particolareai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il comma 3contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, secondo cui “Con direttiva n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del Consiglio primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei ministrilicei, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 25 giugno 2008, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020112, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 27107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il quale si stabilisce progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il superamento dell’utilizzo MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del lavoro agile come modalità ordinaria PNSD, la realizzazione di svolgimento attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della prestazione lavorativa alle dipendenze cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle pubbliche amministrazionicompetenze lavorative, a decorrere dal 15 ottobre 2021cognitive e sociali degli studenti, nel rispetto la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle vigenti misure infrastrutture di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentirete; • - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione dell’8 Ricerca 27 ottobre 20212015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in attuazione dell’artseguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 10 giugno 2016, n. 381 Final, dal titolo “Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MIper l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il quale, per il raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 11 lett. g) del precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dall' Associazione Scuola Oltre attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo “Protocolli in rete” prot. 303 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro10 marzo 2020, nella quale, pur confermando quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a disposizione delle scuole interessate; - la necessità dichiarazione resa dall' Associazione Scuola Oltre prot. 371 del 16 marzo 2020 di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicapossedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in relazione all’offerta proposta;
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VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 201528 marzo 1991, n. 124113, recante “Deleghe concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i,contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di riorganizzazione autonomia delle amministrazioni pubbliche” eistituzioni scolastiche, in particolareai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il comma 3contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, secondo cui “Con direttiva n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del Consiglio primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei ministrilicei, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 25 giugno 2008, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020112, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 27107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il quale si stabilisce progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il superamento dell’utilizzo MIUR,di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del lavoro agile come modalità ordinaria PNSD, la realizzazione di svolgimento attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della prestazione lavorativa alle dipendenze cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle pubbliche amministrazionicompetenze lavorative, a decorrere dal 15 ottobre 2021cognitive e sociali degli studenti, nel rispetto la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle vigenti misure infrastrutture di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentirete; • - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione dell’8 Ricerca 27 ottobre 20212015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in attuazione dell’art. 1 comma 1seguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del Decreto personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 10 giugno 2016, n. 381 Final, dal titolo “Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 settembre 2021febbraio 2020, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendenten. 6, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida recante misure urgenti in materia di lavoro agile contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il quale, per il raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 1 lett. g) del D.P.C.M.4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle amministrazioni pubblichescuole, sulle quali è stata espressa Intesa l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla Conferenza delle Regioni società JA ITALIA Italia attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo “Protocolli in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavororete”, nella quale, pur confermando quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a disposizione delle scuole interessate; - la necessità dichiarazione resa dalla società JA ITALIA di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicapossedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in relazione all’offerta proposta;
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Samples: Protocollo d'Intesa
VISTI. l’art. 14 della legge 7 agosto 20155, n. 124comma 6, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 199718 aprile 2016, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione 50 contenente il “Codice dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenticontratti pubblici”; • la direttiva - il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020135, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 202011 febbraio 2019, n. 271, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioniche all’articolo 8, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, dispone che “Ai fini dell'attuazione degli obiettivi di cui all'Agenda digitale italiana anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale - il comma 1-ter dell’articolo 8 del Decreto summenzionato decreto-legge n. 135/2018, ai sensi del quale “A decorrere dal 1° gennaio 2020, al fine di garantire l'attuazione degli obiettivi - il comma 2 dell’articolo 8 del citato decreto-legge, secondo cui “Entro 120 giorni dalla data del Presidente del Consiglio dei Ministri ministri ...”; - il comma 3, della sopra citata disposizione normativa, così come modificato dall’articolo 42, comma 2, lettera c), del 23 settembre 2021decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, ai sensi del quale “Al Presidente del Consiglio dei ministri sono attribuite le funzioni di indirizzo, coordinamento e - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019 al. n. 1580, con cui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale quale ha disposto Struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri che le pubbliche amministrazioni riorganizzino supporta il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio Presidente o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto il Ministro delegato nell’esercizio delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida funzioni in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubblicheinnovazione tecnologica e digitalizzazione; - il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2019, sulle quali con il quale la dott.ssa Xxxxx Xxxxxx è stata espressa Intesa dalla Conferenza nominata Ministro senza portafoglio; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2019, con cui al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; - il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2019, con il quale sono state delegate al richiamato Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese, per lo svolgimento delle Regioni quali si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, di conferimento all’Xxx. Xxxx Xxxxxx dell’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del Consiglio dei ministri; - la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 aprile 2019, registrata alla Corte dei Conti in data 16.12.2021; • 21 maggio 2019, Reg.ne-Succ. n. 962, che individua nell’ambito degli obiettivi strategici che la Circolare Società di cui al citato articolo 8 del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavorodecreto-legge n. 135/2018 dovrà conseguire, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;tra gli altri:
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Samples: Accordo Ex Articolo 15 Della Legge 7 Agosto 1990 N. 241
VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 201528 marzo 1991, n. 124113, recante “Deleghe concernente iniziative per la diffusione della cultura scientifica, così come modificata dalla legge 10 gennaio 2000, n. 6; - la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i, contenente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, che ha previsto le modalità e le condizioni per il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole statali di ogni ordine e grado; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di riorganizzazione autonomia delle amministrazioni pubbliche” eistituzioni scolastiche, in particolareai sensi dell’articolo 21 della suddetta legge n. 59/1997 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il comma 3contesto territoriale; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, secondo cui “Con direttiva n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale" e s.m.i; - il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del Consiglio primo ciclo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e dei ministrilicei, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 25 giugno 2008, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020112, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 6 agosto 2008, n. 133; - la Comunicazione della Commissione Europea “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” del 3 marzo 2010 che, attraverso l’iniziativa Agenda Digitale Europea, promuove il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020, finalizzati a migliorare le prestazioni dell’Unione Europea nei campi dell’istruzione, della ricerca/innovazione e della società digitale; - il documento della Commissione Europea 26 agosto 2010, concernente l’Agenda Digitale Europea, avente come principale obiettivo il raggiungimento di vantaggi socioeconomici sostenibili grazie ad un mercato digitale unico; - la legge 13 luglio 2015, n. 27107 (di seguito, legge n. 107/2015), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale; - l’articolo 1, comma 56, della suddetta legge n. 107/2015, che, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, prevede l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito, PNSD), in sinergia con la programmazione europea e nazionale, nonché con il quale si stabilisce progetto strategico nazionale per la banda ultra larga; - l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107/2015, che prevede la promozione da parte delle scuole, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa e in collaborazione con il superamento dell’utilizzo MIUR, di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD; - l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107/2015, che individua, tra gli obiettivi del lavoro agile come modalità ordinaria PNSD, la realizzazione di svolgimento attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione digitale dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della prestazione lavorativa alle dipendenze cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle pubbliche amministrazionicompetenze lavorative, a decorrere dal 15 ottobre 2021cognitive e sociali degli studenti, nel rispetto la formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione, nonché il potenziamento delle vigenti misure infrastrutture di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentirete; • - il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione dell’8 Ricerca 27 ottobre 20212015, n. 851 (di seguito decreton.851/2015), con cui è stato adottato il PNSD, quale strumento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio; - la direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 21 marzo 2016, n. 170 (in attuazione dell’artseguito, Direttiva n. 170/2016), che disciplina le modalità di accreditamento, di qualificazione e di riconoscimento dei corsi dei soggetti che offrono formazione per lo sviluppo delle competenze del personale del comparto scuola, assicurando la qualità delle iniziative formative; - il Regolamento generale sulla Protezione dei dati – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016; - la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni del 10 giugno 2016, n. 381 Final, dal titolo “Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” integrato con le modifiche introdotte dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679”; - l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione del 7 febbraio 2020, concernente l’individuazione delle priorità politiche del MI per l'anno 2020; - l’art.33 e 34 della Costituzione relativamente al diritto allo studio; - il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020 e s.m.i. riguardante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato in gazzetta ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; - l’avviso del Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali prot. n. 170 del 28 febbraio 2020 con il quale, per il raggiungimento delle finalità previste dal D.P.C.M. del 1 marzo 2020, si invitano tutti gli operatori di mercato, che intendono sostenere, a titolo gratuito e dichiarando il possesso di specifici requisiti, iniziative di didattica a distanza per le istituzioni scolastiche interessate a manifestare la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete; - l’art. 1 comma 11 lett. g) del precitato DPCM 4 marzo 2020 che prevede, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, l’attivazione da parte dei dirigenti scolastici di modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; - la manifestazione di disponibilità resa dalla società DIGIT srl attraverso la richiesta trasmessa tramite l’applicativo “Protocolli in rete” prot. n.190 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro2 marzo 2020, nella quale, pur confermando quale vengono indicati i servizi che si intendono mettere a disposizione delle scuole interessate; - la necessità dichiarazione prot. n. 237 del 05.03.2020 resa dalla società DIGIT srl di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicapossedere i requisiti indicati nel suddetto avviso in relazione all’offerta proposta;
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Samples: Protocollo D’intesa
VISTI. l’art. 14 il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, ed in particolare l’articolo 24-ter, concernente “Regole tecniche per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana”; - il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, recante “Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e”, ed in particolareparticolare l’articolo 63, il comma 31, secondo cui “Con direttiva del che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministriministri la facoltà di nominare, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del per un periodo non superiore a tre anni, un Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale; - il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 settembre 2016, con il quale il xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx è stato nominato, per due anni a decorrere dalla data del citato decreto, Commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda digitale; - il Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127, recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione "Riordino del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi Consiglio nazionale delle ricerche (C.N.R.)"; - il Regolamento di vita organizzazione e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela funzionamento del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” C.N.R., emanato con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del CNR n° 43 del 26/05/2015 prot. 36411 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n° 123 del 29/05/2015 ed entrato in vigore dal 01/06/2015; - il Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021Nazionale delle Ricerche, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri CNR del 4 Maggio 2005 prot. 0025034; - il Codice dell’amministrazione digitale (CAD) emanato con decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni e integrazioni; - l’Atto di indirizzo concernente la definizione delle priorità politiche da realizzarsi nell'anno 2015 con proiezione triennale 2015-2017, emanato con DM 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • 2014; - le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro nazionali per la Pubblica Amministrazione valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per l’anno 2014, emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID); - l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per l’anno 2014, adottata da AGID; - Lo Statuto del CNR approvato con decreto n. 24 del 7 aprile 2015 e in vigore dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica1 Maggio 2015;
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Samples: Accordo Ex Articolo 15 Della Legge 7 Agosto 1990 N. 241
VISTI. l’artl’intesa sancita il 21/9/2017 tra Governo, Regioni e province autonome che definisce modalità e obiettivi per l’attuazione dell’art. 14 della legge 7 agosto 201543 del D.M. 332 del 27 luglio 2017; - l’Accordo di programma interregionale triennale relativo alla modalità di gestione dei progetti dei Centri di Residenza e delle Residenze degli artisti nei territori nel triennio 2018/20, sottoscritto dal MiBAC - Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione FRIULI VENEZIA GIULIA in data 26 luglio 2018, - la conferma all’accordo di programma relativo all’annualità 2019 sottoscritta dal MiBACT- Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione FRIULI VENEZIA GIULIA in data 21 maggio 2019 - dell’art. 2 dello stesso Accordo triennale che prevedeva per ciascuna annualità la definizione di uno schema di finanziamento Stato/Regioni per ciascuna Regione e provincia autonoma firmataria dell’Accordo stesso; - delle comunicazioni pervenute al MiBACT – Direzione Generale Spettacolo da parte delle Regioni aderenti all’Intesa con l’indicazione dell’impegno finanziario per l’annualità 2020. - dello schema di cofinanziamento Stato/Regioni per l’annualità 2020 approvato in via telematica come da comunicazione del Coordinamento tecnico Beni e Attività culturali del 13/3/2020 prot. 3626, qui allegati; - del Decreto Direttoriale del 22 aprile 2020 n. 124, recante “Deleghe al 528 con il quale venivano assegnate le risorse del MiBACT dedicate alle Residenze per l’annualità 2020; - di tutti gli articoli dell’Accordo interregionale triennale sottoscritto con le Regioni e Provincie autonoma; - delle misure straordinarie adottate dal Governo in materia di riorganizzazione contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e della conseguente necessità di consentire modalità alternative di realizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, attività in particolare, residenza in risposta alle misure adottate a livello nazionale; - dell’opportunità di dover considerare la possibilità di realizzare le attività delle Residenze previste nell’annualità 2020 entro l’anno 2021; - della necessità di prevedere interventi volti al miglioramento degli spazi e dei luoghi di Residenza al fine di garantire la sicurezza sanitaria dei luoghi stessi per artisti e operatori; - della necessità di riconoscere la diversità delle situazioni sui territori in conseguenza del differente andamento dell’emergenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome; il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi Ministero per l'attuazione dei commi 1 i beni e 2 del presente articolo le attività culturali e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertitoturismo – Direzione generale Spettacolo, con modificazionisede in Xxxxxx Xxxxx Xxxxx xx Xxxxxxxxxxx 0/X, dalla legge 24 aprile 202000000 Xxxx, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del LavoroC.F. 97804160584, nella qualepersona del Direttore Generale xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx la Regione FRIULI VENEZIA GIULIA con sede in Piazza Unità d’Italia, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito 1 – 000000 Xxxxxxx C.F. 8001493032 nella persona del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;Direttore Centrale della Cultura e Sport dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxx . SI CONCORDANO LE SEGUENTI INTEGRAZIONI e/o MODIFICHE ALL’ACCORDO SOTTOSCRITTO NELLA PRIMA ANNUALITA’ DEL TRIENNIO
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Samples: Accordo Di Programma Interregionale
VISTI. l’art. 14 32 della legge 7 agosto 2015Costituzione che riconosce e tutela la Salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività; • l’art. 118, ultimo comma, della Costituzione, che riconosce ai cittadini, singoli o associati, la legittimazione ad intraprendere autonome iniziative per il perseguimento di finalità di interesse generale, affidando alle entità territoriali di cui la Repubblica si compone il compito di favorire tali iniziative; • l’art. 9, comma 8, della Legge regionale n. 1245/2009 che istituisce, recante “Deleghe all’interno di ogni Azienda del Servizio Sanitario Regionale, un Comitato Consultivo Aziendale, quale organo istituzionale di partecipazione dei cittadini al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” eSSR nelle proprie articolazioni territoriali ed ospedaliere; • il Decreto dell’Assessorato regionale alla Salute n. 1874 del 21 settembre 2012, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita che istituisce e regolamenta la Conferenza unificata dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Sicilia, quale organismo di cui all'articolo 8 coordinamento regionale finalizzato ad assicurare condizioni omogenee in tutte le Aziende sanitarie della Regione, per l’espletamento delle attività e delle funzioni dei Comitati Consultivi Aziendali; • l’Atto d’Indirizzo dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana del decreto legislativo 28 agosto 199710/10/2014 - prot. n. 77752, n. 281per la costituzione e l’avvio della Rete Civica della Salute in Sicilia, sono definiti indirizzi che opera attraverso i Riferimenti Civici della Salute, cittadini volontari riconosciuti dal SSR, formati ed accreditati in ciascun Comune per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”sussidiare il Sistema Salute; • la direttiva n. 3/2017 Risoluzione A/RES/70/1 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere 25/09/2015 con la conciliazione dei tempi quale l’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, individuando, tra i 17 obiettivi da raggiungersi entro il 2030, quello di vita assicurare la salute e di lavoro dei dipendentiil benessere per tutti e tutte le età; • la L. 22 maggio 2017 legge 30/12/2018 n. 81 recante 145 (legge di bilancio 2019) che ha ridenominato i percorsi di alternanza scuola lavoro, di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “Misure percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (PCTO), il cui scopo è quello di contribuire alla formazione umana e culturale degli studenti mediante il conseguimento delle competenze orientative indispensabili per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale valorizzazione della persona e misure volte della capacità di poter effettuare scelte consapevoli e appropriate lungo tutto l’arco della vita; • la Legge 20/08/2019 n. 92 che, introducendo l’insegnamento dell’educazione civica nelle istituzioni scolastiche, ne pone a favorire l'articolazione flessibile nei tempi fondamento l’obiettivo di formare cittadini responsabili, attivi partecipativi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia consapevoli, promuovendo i principi di “Lavoro agile”legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021Ministro dell’istruzione 22/06/2020 n. 35 recante “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 20203 della Legge 20 agosto 2019 n. 92” che individua, convertitoquali nuclei concettuali su cui ruota l’insegnamento dell’educazione civica, con modificazionilo studio della Costituzione, dalla legge 24 aprile 2020lo sviluppo sostenibile, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentila cittadinanza digitale; • il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, come recepito dalla Regione Siciliana con decreto dell’Assessore della Salute del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 202112/11/2020, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, secondo il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando l’obiettivo di promozione della salute non si persegue solo prevenendo condizioni patologiche ma anche attraverso azioni finalizzate a queste ultime anche migliorare l’Health Literacy (alfabetizzazione sanitaria) e ad accrescere la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia capacità degli individui di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro agire per la Pubblica Amministrazione propria salute e dal Ministro del Lavoroper quella della collettività (empowerment) e di interagire con il sistema sanitario (engagement), nella qualefavorendo una maggiore interazione tra tutti i setting (scuola, pur confermando la necessità ambiente di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblicolavoro, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;comunità e servizi sanitari).
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Samples: Accordo Di Collaborazione
VISTI. l’art. 14 della legge 7 il decreto legislativo 17 agosto 20151999, n. 124368, recante recante: “Deleghe al Governo Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio libera circolazione dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita medici e di lavoro reciproco riconoscimento dei dipendenti”; • loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita 93/16/CE”, e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale successive modifiche e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentiintegrazioni; • il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, recante: “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, e successive modifiche e integrazioni; • il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, recante: “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”, e successive modifiche e integrazioni; • il decreto ministeriale 4 febbraio 2015, n. 68, recante: “Riordino scuole di specializzazione di area sanitaria”, in attuazione dell’artparticolare l’art. 1 comma 3; • il decreto interministeriale 13 giugno 2017, n. 402, recante: “Standard, requisiti e indicatori di attività formativa e assistenziale delle Scuole di specializzazione di area sanitaria”; • ai sensi del D.I.M n. 402/2017, Allegato 1, per l’attività formativa professionalizzante e per i tirocini, da svolgere presso strutture sanitarie italiane non incluse nella rete formativa della scuola di appartenenza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021medico in formazione specialistica, devono essere approvate apposite motivate convenzioni e redatti progetti formativi individuali e che qualora la struttura risulti già facente parte della rete formativa di una scuola di specializzazione di altro Ateneo, il quale ha disposto rapporto convenzionale sarà di tipo individuale ed in deroga nonché subordinato anche alla verifica della mancata saturazione del potenziale formativo della struttura sanitaria in rapporto al numero dei medici in formazione specialistica dell’Ateneo già convenzionato che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021frequentano tale struttura; • la Circolare il soggetto ospitante dichiara di essere accreditato con decreto ministeriale n. 2508 del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione 25 settembre 2017 e contrattualizzata con il Servizio sanitario nazionale; • il soggetto promotore intende avvalersi della struttura complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Meyer diretta dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx in quanto struttura di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;alta formazione
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Samples: Convenzione
VISTI. l’art. 14 della il decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e s.m.i., “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”; • la legge 7 agosto 20156 novembre 2012, n. 124190 e s.m.i., recante “Deleghe al Governo in materia Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”; • il decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 14 aprile 2013 recante “Regolamento recante codice di riorganizzazione delle amministrazioni pubblichecomportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” e, in particolare, l’art. 2; • il Codice di comportamento AgID, approvato con Determinazione n. 21 del 30 gennaio 2015, che estende gli obblighi comportamentali previsti per i dipendenti anche ai consulenti, agli esperti e ai soggetti esterni che a qualunque titolo collaborano con l’Agenzia; • l’aggiornamento al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC) dell’AgID, integrato con il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, approvato con Determinazione n. 20/2020 del 4 febbraio 2020; • il Disciplinare per la selezione di esperti, approvato con Determinazione del Direttore Generale dell’AgID n. 340 del 5 agosto 2020 con il quale sono stabilite le procedure di conferimento di incarichi individuali di lavoro autonomo da parte dell’Agenzia; • l’art. 7, comma 36, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 165/2001 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione s.m.i. recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche”, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, prevede che le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile possono conferire esclusivamente incarichi individuali, con contratti di applicazionelavoro autonomo, soprattutto nei momenti ad esperti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, nonché il comma 6 bis del medesimo articolo 7, che prevede che le amministrazioni disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento di incarichi di collaborazioni esterne; • l’AgID ha effettuato una ricognizione interna tra il personale in servizio al fine di individuare i seguenti profili specialistici:
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Samples: Contratto Di Lavoro Autonomo
VISTI. l’art. 14 della ● la legge 7 agosto 20151990, n. 124241, recante “Deleghe ed in particolare l’art. 15 che disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra amministrazioni; ● il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, ed in particolare l’art. 8, comma 1-ter, ai sensi del quale A decorrere dal 1° gennaio 2020, al Governo in materia fine di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, ● il comma 3, secondo cui “Con direttiva decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 19 giugno 2019, sentita registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1580, che istituisce il Dipartimento per la Conferenza unificata trasformazione digitale quale struttura di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 supporto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure ministri per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale promozione e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. il coordinamento delle azioni di Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di “Lavoro agile”trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese, assicurando il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale; • ● il Decreto decreto del Segretario generale 24 luglio 2019, recante l’organizzazione interna del Dipartimento per la trasformazione digitale; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27ministri 5 novembre 2019, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo è stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di Capo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 15 ottobre 20211° gennaio 2020; ● lo Statuto del “Consorzio dei Comuni Trentini - Società cooperativa” ed in particolare: ○ l’art. 3, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma commi 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 20213 e 4, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro rispettivamente dispongono: ■ “1. La Cooperativa nell’intento di assicurare ai Soci, tramite la gestione in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblicoforma associata dell’impresa, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne migliori condizioni economiche, Sociali e professionali ■ “3. La Cooperativa opera quale Società in house degli Enti pubblici Soci. Essi costituiscono la massima flessibilità possibile di applicazionetotalità della compagine Sociale ed esercitano in forma congiunta il ■ “4. Più dell’ottanta per cento del fatturato della Cooperativa deve essere correlato allo svolgimento dei compiti affidati alla stessa, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;anche in forma diretta, dagli Enti pubblici
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VISTI. l’art. 14 l’articolo 15 della legge 7 agosto 20151990 n. 241 (Nuove norme sul procedimento amministrativo), n. 124ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” el’articolo 5, in particolare, il comma 3, secondo cui “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 6 del decreto legislativo 28 agosto 1997, 16 aprile 2016 n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione 50 (Codice dei commi 1 contratti pubblici); che uno degli obiettivi generali fissati nel programma annuale e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi triennale di vita attività e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva gestione 2019 -2021 dell'Assemblea legislativa, approvato con deliberazione della medesima n. 3/2017 87 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi 20 dicembre 2018, è il con- solidamento della funzione di vita controllo sull'attuazione delle leggi e di lavoro dei dipendentivalutazione delle politiche regionali pen- sato quale presidio per garantire da parte della Giunta regionale l'attuazione del programma di governo e per fornire una qualificata risposta alle esigenze della comunità; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela che tra gli obiettivi fondamentali del lavoro autonomo non imprenditoriale programma di governo regionale è stato indicato quello di dare risposte alla sfida dell'invecchiamento della popolazione e misure volte alla fragilità; che l'Assemblea legislativa intende supportare ed indirizzare a favorire l'articolazione flessibile nei tempi livello normativo e nei luoghi del lavoro subordinato” programmatone l'azione dell'Esecutivo in materia con specifico riferimento alla problematica emergente dell'anziano non autosufficien- te e della famiglia di riferimento; che tale azione non può prescindere da uno studio sulle modalità organizzative delle famiglie marchigiane in ordine all'assistenza agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • anziani non autosufficienti, come rilevato anche dal Comitato per il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021controllo e la valu- tazione delle politiche, adottato istituito ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021dell’articolo 34 bis dello Statuto regionale, il quale ha disposto già avviato una missione valutativa sulle politiche regionali a sostegno della popolazione non autosufficiente; che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro l’Assemblea legislativa e l’INRCA hanno un comune interesse ad effettuare una attività in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agiletale direzione, in attesa quanto l'istituto di ricerca e cura a carattere scientifico ha tra i propri compiti anche quello di effettuare ricerche gerontologiche interdisciplinari con l'obiettivo principale di analizzare i bisogni degli anziani e delle loro famiglie con specifico riferimento all'assistenza a lungo termine delle persone anziane dipendenti e di trasferire i risultati della contrattazione collettiva nazionale, senza ricerca in nuovi modelli organizzativi; che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia l’Assemblea legislativa che l’INRCA possiedono conoscenze e dispongono di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021personale e strumenti per raggiungere l’obiettivo; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;DELIBERA N. 845 Seduta n. 186 DATA 17/10/2019 REGIONE MARCHE CONSIGLIO - ASSEMBLEA LEGISLATIVA SI CONVIENE QUANTO SEGUE
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Samples: Accordo Tra L’assemblea Legislativa Regionale E L’irccs Inrca
VISTI. l’art. 14 4 della legge 7 agosto 2015Legge n. 210 del 03.07.1998, e s.m.i.; • la Legge n. 124240 del 30.12.2010; • il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Bari Xxxx Xxxx; • il Decreto MUR n. 226 del 14.12.2021, recante “Deleghe al Governo modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per l’istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati; • il D.M. MUR n. 247 del 23.02.2022, inerente l’aumento dell'importo annuale lordo delle borse di dottorato di ricerca; • le Linee Guida per l’accreditamento dei dottorati di ricerca emanate con D.M. MUR n. 301 del 22.03.2022; • il vigente Regolamento di Ateneo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” eDottorato di ricerca; • che il D.M. 226/21 consente alle Università di destinare, sulla base di specifiche convenzioni, una quota dei posti disponibili di un corso di dottorato a dipendenti di imprese impegnati in attività di elevata qualificazione, che sono ammessi al dottorato a seguito di superamento della relativa selezione; • che il programma di Dottorato di Ricerca con percorso Industriale/Intersettoriale è rivolto a dipendenti che abbiano conseguito un diploma di laurea negli ordinamenti previgenti il D.M. 3.11.1999 n. 509 o di laurea specialistica ai sensi del D.M. 3.11.1999 n. 509 o di laurea magistrale ai sensi del D.M. 22.10.2004 n. 270 o di analogo titolo accademico conseguito all’estero che nel paese di conseguimento dia accesso al Dottorato equiparabile per durata e contenuto al titolo italiano; • che l’Azienda o Ente è interessata all’attivazione di un Percorso Industriale/Intersettoriale presso l’Università degli Studi di Bari Xxxx Xxxx nell’ambito del corso di Dottorato in • che l’ammissione ai percorsi dottorali Industriali/Intersettoriali segue le regole di ammissione ai Dottorati offerti dall’Università degli studi di Bari Xxxx Xxxx, come stabilito dal suo Regolamento in materia di dottorati; • che l’attività di ricerca sarà sviluppata da uno studente ritenuto idoneo, d’ora in avanti denominato “Dottorando Industriale/Intersettoriale”; • che, in particolare, il comma 3dottorando Industriale/Intersettoriale è un lavoratore dipendente di imprese o enti esterni che, mantenendo il posto di lavoro e stipendio, può formarsi, sviluppare e completare una ricerca, ottenendo al termine del percorso il titolo di Dottore di Ricerca; • che per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca, il dottorando Industriale/Intersettoriale è tenuto a rispettare gli obblighi formativi, ivi comprese le verifiche previste dal programma del corso e preparare ed esporre una tesi di ricerca, secondo cui quanto previsto dallo specifico corso di Dottorato nel quale è inserito il percorso Industriale/Intersettoriale; • che il Collegio dei Docenti, d’ora in avanti denominato “Con direttiva Collegio”, è responsabile del Presidente programma formativo e delle attività relative al corso di Dottorato di Ricerca con percorso Industriale/Intersettoriale; • che la durata del Consiglio percorso Industriale/Intersettoriale coincide con la durata ufficiale del corso di Dottorato nel quale è inserito. Durante l’intero periodo di frequenza del percorso Industriale/Intersettoriale, il Dottorando Industriale/Intersettoriale mantiene la sua posizione di lavoratore dipendente presso la Società con relativo stipendio; • che dallo svolgimento delle attività del corso di Dottorato potrebbero derivare dei ministririsultati tutelabili ai sensi della vigente normativa in materia di proprietà intellettuale, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendentid’ora in avanti denominati “Risultati”; • che l’Università degli studi di Bari Xxxx Xxxx intende attivare per il XXXVIII ciclo, previo accreditamento da parte del MUR, il Corso di Dottorato di Ricerca in • che l’Azienda/Ente ha espresso interesse ad attivare, nell’ambito del Corso, un percorso Industriale/Intersettoriale finalizzato alla realizzazione del seguente progetto di ricerca deciso congiuntamente con il Collegio dei docenti del citato corso di dottorato. Una breve descrizione del progetto è riportata nell’Allegato A; • che il Collegio Docenti del Corso nella seduta del …/…/… ha espresso parere favorevole sulla proposta dell’Azienda/Ente ed ha approvato il piano formativo individuale del dipendente dell’Azienda/Ente che si iscriverà al Corso a seguito del superamento della prova di selezione; tale piano stabilisce la direttiva n. 3/2017 durata del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi corso di vita dottorato, le modalità di svolgimento delle attività di formazione e di lavoro dei dipendentiricerca del dottorando presso l’Università e presso l’Azienda/Ente e la ripartizione del suo impegno complessivo, e costituisce parte integrante e sostanziale della presente convenzione (Allegato B); • che il Consiglio del Dipartimento nella seduta del …/…/… ha approvato la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per proposta e la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicapresente convenzione;
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Samples: Convenzione Per L’attivazione Di Un Posto Di Dottorato Industriale/Intersettoriale
VISTI. l’art. 14 la legge 23 agosto 1988, n. 400 recante disciplina dell’attività di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri; - la legge 7 agosto 20151990, n. 124241, successive modifiche e integrazioni, recante “Deleghe al Governo Nuove norme in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheprocedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e, in particolare, l’articolo 15; - il comma 3decreto legislativo 20 ottobre 1998, secondo cui n. 368, recante “Con direttiva Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, che attribuiva all’allora Ministero per i beni e le attività culturali “le funzioni amministrative statali in materia di promozione delle attività culturali, in tutte le loro manifestazioni”, con riferimento anche alle attività cinematografiche; - il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 303 recante il nuovo “Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri” che ha disposto, tra l’altro, l’autonomia contabile e di bilancio del Segretariato generale e di quelle strutture aventi compiti rientranti nelle funzioni istituzionali della Presidenza medesima, a norma dell’articolo 11 della Legge 15 marzo 1997 n. 59; - il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, successive modifiche e integrazioni, recante “Disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri, sentita ”; - la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997legge 6 novembre 2012, n. 281190, sono definiti indirizzi successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni per l'attuazione la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione; - il decreto del Presidente del Consiglio dei commi 1 ministri 2 dicembre 2019, n. 169, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e 2 del presente articolo dell’organismo indipendente di valutazione della performance», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 gennaio 2020, n. 16 e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita successive modificazioni e, in particolare, l’articolo 23, che individua le funzioni della Direzione generale Cinema e di lavoro dei dipendenti”audiovisivo; • la direttiva n. 3/2017 - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione 17 marzo 2020, registrato dalla Corte dei conti l’8 aprile 2020, foglio n. 712, con il quale è stato conferito al xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, dirigente di prima fascia dei ruoli del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’incarico di vita funzione dirigenziale di livello generale di Direttore della Direzione generale Cinema e di lavoro dei dipendentiaudiovisivo, ai sensi dell’articolo 19, comma 4, del decreto legislativo n. 165/2001, successive modificazioni; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • - il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria ministri 13 febbraio 2021 di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto conferimento al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;Xx.
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Samples: Collaboration Agreement
VISTI. l’art. 14 della la legge 7 agosto 20151990, n. 124241, recante “Deleghe al Governo Nuove norme in materia di riorganizzazione procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”; - il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il Codice dell’amministrazione digitale; - il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle amministrazioni pubbliche” epubbliche amministrazioni”; - il decreto legislativo del 18 aprile 2016, in particolaren. 50, recante il comma 3Codice dei contratti pubblici; - la legge del 6 novembre 2012, secondo cui n. 190, recante “Con direttiva Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”; - il regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’Autorità nazionale anticorruzione approvato con delibera dell’Autorità il 16 ottobre 2019, da ultimo modificato con delibera n. 682 del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 6 ottobre 2021; - l’articolo 61 del decreto legislativo 28 agosto 30 luglio 1999, n. 300 e ss.mm.ii, recante la “Riforma dell’organizzazione del Governo”, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 28159, sono definiti indirizzi per l'attuazione che ha istituito l’Agenzia del Demanio, ente pubblico economico, e il successivo articolo 65, comma 1, che ha attribuito alla medesima Agenzia l’amministrazione dei commi 1 beni immobili di proprietà dello Stato con il compito di razionalizzarne e 2 valorizzarne l’impiego, di sviluppare il sistema informativo sui beni del presente articolo demanio e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate patrimonio, utilizzando in ogni caso, nella valutazione dei beni a promuovere la conciliazione dei tempi fini conoscitivi e operativi, criteri di vita mercato, di gestire con criteri imprenditoriali i programmi di vendita, di provvista, anche mediante l’acquisizione sul mercato, di utilizzo e di lavoro manutenzione ordinaria e straordinaria di tali immobili; - i vigenti Statuto e Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Agenzia del demanio, pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia stessa: - l’atto di indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2021-2023, nell’ambito del quale l’Agenzia del Demanio prosegue a garantire il potenziamento delle iniziative di riqualificazione dei dipendentibeni statali, attuazione di progetti di prevenzione del rischio sismico, riqualificazione energetica, risanamento ambientale, efficientamento e accelerazione degli interventi di razionalizzazione degli usi governativi, contribuendo al rilancio degli investimenti pubblici e alla realizzazione del Green New Deal; - il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza; - la decisione (UE) 101060/21 del Consiglio dell’Unione europea di approvazione della valutazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia sulla base dei criteri di cui all’articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241; - la legge 1 luglio 2021, n. 101, di conversione del decreto legge del 6 maggio 2021, n. 59, che definisce le “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti; - la legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione del decreto legge del 31 maggio 2021, n. 77 che disciplina la “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”; • - l’articolo 1, commi da 162 a 170, della legge 27 dicembre 2018, n. 145, con cui è disciplinata la direttiva n. 3/2017 costituzione di un’apposita Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, finalizzata a favorire lo sviluppo e l'efficienza della progettazione e degli investimenti pubblici, demandando ad apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi denominazione, l’allocazione, le modalità di vita organizzazione e di lavoro dei dipendentile funzioni della stessa; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • - il Decreto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 29 luglio 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021comma 162, della predetta legge n. 145/2018 che ha sostituito il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica;precedente
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Samples: Protocollo d'Intesa
VISTI. l’art. 14 della ● la legge 7 agosto 20151990, n. 124241, recante “Deleghe ed in particolare l’art. 15 che disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra amministrazioni; ● il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, ed in particolare l’art. 8, comma 1-ter, ai sensi del quale A decorrere dal 1° gennaio 2020, al Governo in materia fine di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e, in particolare, ● il comma 3, secondo cui “Con direttiva decreto del Presidente del Consiglio dei ministriministri 19 giugno 2019, sentita registrato alla Corte dei Conti in data 29 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1580, che istituisce il Dipartimento per la Conferenza unificata trasformazione digitale quale struttura di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 supporto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure ministri per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale promozione e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. il coordinamento delle azioni di Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di “Lavoro agile”trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese, assicurando il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale; • ● il Decreto decreto del Segretario generale 24 luglio 2019, recante l’organizzazione interna del Dipartimento per la trasformazione digitale; ● il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2019, con cui la dottoressa Xxxxx Xxxxxx è stata nominata Ministro senza portafoglio; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ministri 5 settembre 20212019, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, registrato alla Corte dei Conti in data 6 settembre 2019 al n. 271807, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competentipredetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; • ● il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ministri 26 settembre 20212019, registrato alla Corte dei Conti in data 3 ottobre 2019 n. 1883, con il quale sono state delegate al predetto Ministro le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale e della trasformazione digitale del Paese e nel quale è altresì specificato che per lo svolgimento delle funzioni delegate il Ministro si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale; ● il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 novembre 2019, con il quale è stato conferito all’Xxx. Xxxx Xxxxxx l’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 1° gennaio 2020; ● il decreto rettorale, rep. n. 1993/2011 del 25 ottobre 2011, che ha disposto istituito il “Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali” che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro è uno diciotto dipartimenti in presenza del personale dipendentecui si articola l’attività di ricerca dell’Università di Pavia, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti con compiti di ricerca in lavoro agile, in attesa ambito economico e manageriale e con particolare attenzione al management della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizitecnologia e all’economia sanitaria, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia cui ambito opera il gruppo di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche‘Digita4good’ - xxxxx://xxx.xxxxxx0xxxx.xxxxx.xx/ - , sulle quali la cui mission è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in espressamente quella di trovare soluzioni innovative per valorizzare i flussi di dati - digital data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro streams - per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavorogestire emergenze economiche, nella qualesociali, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemicasanitarie;
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Samples: Accordo a Titolo Gratuito
VISTI. l’articolo 4 del Decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante “Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera m, della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, così come modificato dall’articolo 176 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; - l’articolo 25, primo comma, della Legge 24 novembre 2000, n. 340, recante “Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999”, il quale prescrive che “le pubbliche amministrazioni che siano titolari di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno facoltà di darli in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche, che li adattano alle proprie esigenze”; - l’articolo 26, comma 2, della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)”, il quale, al fine di “assicurare una migliore efficacia della spesa informatica e telematica sostenuta dalle pubbliche am- ministrazioni, di generare significativi risparmi eliminando duplicazioni e inefficienze, promuovendo le migliori pratiche e favorendo il riuso, nonché di indirizzare gli investimenti nelle tecnologie informatiche e telematiche, secondo una coordinata e integrata strategia” ha conferito al Ministro per l’innovazione e le tecnologie la competenza a stabilire “le modalità con le quali le pubbliche amministrazioni comunicano le informazioni relative ai programmi informatici, realizzati su loro specifica richiesta, di cui essi dispongono, al fine di consentire il riuso previsto dall’articolo 25 della legge 340/2000”; - la Direttiva del Ministro per l'Innovazione e le tecnologie del 19 dicembre 2003, concernente "Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informa- tici da parte delle pubbliche amministrazioni", contenente l'indicazione di criteri tecnici ed operativi per gestire il processo di acquisizione di pro- grammi informatici, fra cui il riuso; - il D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 recante " Codice dell'Amministrazione Digitale" e s.m.i ed in particolare i suoi artt. 68 e 69 che prevedono l’ob- bligo di messa a disposizione in riuso delle soluzioni e dei programmi infor- matici di cui siano titolari le Pubbliche Amministrazioni, realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, con il relativo codice sor- gente completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta e l’art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante per quanto concerne il ruolo di promotrici del processo di digitalizzazione dell’azione amministrativa delle Regioni; - le “Deleghe al Governo in materia Linee guida per l’inserimento ed il riuso di riorganizzazione delle amministrazioni pubblicheprogrammi informatici o parti di essi pubblicati nella “banca dati dei programmi informatici riuti- lizzabili” e, in particolare, il comma 3, secondo cui elaborate da AGID (Linee guida nazionali); - le “Con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza unificata Linee di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 del presente articolo e linee guida contenenti regole inerenti l'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”; • la direttiva n. 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri recante Linee Guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti; • la L. 22 maggio 2017 n. 81 recante “Misure indirizzo per la tutela valorizzazione del lavoro autonomo non imprenditoriale patrimonio applicativo ed informativo della Regione Piemonte attraverso la diffusione presso altre Pubbliche Amministrazioni e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi la promozione della collaborazione inter-ente nel campo della Società dell’Informazione” approvate con DGR n. 19-6079 del lavoro subordinato” con specifico riferimento agli artt. 18 ss. in materia di “Lavoro agile”; • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, adottato ai sensi dell’art. 87 comma 1 del D.L. 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, con il quale si stabilisce il superamento dell’utilizzo del lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottato dalle autorità competenti; • il decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre 2021, in attuazione dell’art. 1 comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021, il quale ha disposto che le pubbliche amministrazioni riorganizzino il rientro in presenza del personale dipendente, demandando a queste ultime anche la regolamentazione, attraverso accordi individuali, dei rapporti dei dipendenti in lavoro agile, in attesa della contrattazione collettiva nazionale, senza che vi sia pregiudizio o riduzione della fruizione dei servizi, nel rispetto delle condizioni indicate nel decreto. • le Linee guida in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, sulle quali è stata espressa Intesa dalla Conferenza delle Regioni in data 16.12.2021; • la Circolare del 5.1.2022 sul Lavoro Agile del Ministro per la Pubblica Amministrazione e dal Ministro del Lavoro, nella quale, pur confermando la necessità di applicare le regole ordinarie per regolamentare lo smart working nell’ambito del lavoro pubblico, le amministrazioni pubbliche sono invitate a garantirne la massima flessibilità possibile di applicazione, soprattutto nei momenti di maggiore incidenza dell’emergenza pandemica7 dicembre 2017;
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