Destinazione degli utili. Su proposta del Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea Generale delibererà sulla destinazione degli utili. Per le azioni di distribuzione, il Consiglio di Amministrazione potrà proporre all'Assemblea Generale il pagamento di un dividendo; quest'ultimo sarà costituito dai proventi netti di investimento disponibili, eventualmente maggiorati degli utili di capitale non realizzati, detratte le perdite realizzate e non realizzate. Per le azioni di capitalizzazione, il Consiglio di Amministrazione proporrà la capitalizzazione del relativo risultato. Il Consiglio di Amministrazione si riserva inoltre la facoltà di distribuire, durante l’esercizio, acconti sui dividendi. Ove gli azionisti omettano di ritirare i dividendi loro spettanti entro i 5 anni successivi alla data di messa in pagamento, essi perderanno ogni diritto su tali importi, che verranno ridestinati alla rispettiva Classe di azioni.
Destinazione degli utili. Gli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato, dedotta la quota di riserva legale fino a quando questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, sono attribuiti ai soci, salvo diversa deliberazione dell’assemblea. La società, ove ricorrano le condizioni di legge, può distrib uire acconti dividendo.
Destinazione degli utili. Gli utili netti di gestione risultanti dal bilancio saranno ripartiti con deliberazione dell’Assemblea dei Soci nei limiti e con i criteri seguenti:
Destinazione degli utili a) Gli utili netti dell'azienda consortile, accertati dal Bilancio consuntivo d'esercizio, sono destinati:
Destinazione degli utili. In linea di principio, il reddito netto dei comparti è distribuito senza spese agli investitori entro i quattro mesi successivi alla chiusura dell’esercizio contabile. Gli utili di capitale non vengono di regola distribuiti, bensì destinati al reinvestimento nel fondo. Nel caso di classi di quote a capitalizzazione il reddito netto è cumulato annualmente con il patrimonio del relativo comparto per essere reinvestito. Sono riservate eventuali imposte e tasse sul reinvestimento. Determinati comparti di cui al punto 1.9.2 perseguono esplicita- mente una strategia d’investimento sostenibile. Con riferimento agli investimenti sostenibili possono essere utiliz- zati gli approcci ESG di seguito elencati o una combinazione degli stessi: Il gestore patrimoniale (UBS Asset Management Switzerland AG) definisce «sostenibilità» la capacità di fare leva su fattori ambien- tali, sociali e di governance aziendale (fattori ESG) nelle pratiche commerciali per generare opportunità e ridurre i rischi, contribuen- do così alla performance a lungo termine degli emittenti («soste- nibilità»). Il gestore patrimoniale è dell’avviso che una decisione di investimento fondata debba considerare questi fattori. L’integrazione dei fattori ESG avviene tenendo conto dei rischi ESG rilevanti come parte del processo di ricerca. Nel processo di ricerca si applica l’«ESG Material Issues Framework» (temi ESG rilevanti) del gestore patrimoniale, che identifica quali fattori rilevanti dal punto di vista finanziario possono influire sulle decisioni di investi- mento. L’identificazione di fattori ESG rilevanti dal punto di vista finanziario comporta per gli analisti la necessità di concentrarsi su quei fattori di sostenibilità che possono influire sul rendimento dell’investimento. Inoltre, l’integrazione dei fattori ESG può fare emergere opportunità di intervento per migliorare il profilo di rischio ESG e in tal modo ridurre le conseguenze potenzialmente negative di problemi ESG sulla performance finanziaria dell’inve- stimento. Il gestore patrimoniale adotta un sistema che si avvale di fonti di dati ESG interne e/o esterne per identificare gli investi- menti che presentano rischi ESG rilevanti. Le fonti di dati esterne sono in particolare MSCI ESG Research, che fornisce ricerca ESG e dati ESG, e Sustainalytics, che fornisce dati ESG generici (come ad esempio rating ESG, punteggi ESG, pratiche commerciali, emissioni di gas serra); questi vengono integrati con fornitori esterni di dati ESG specific...
Destinazione degli utili. 30.1 Gli utili netti risultanti dal bilancio, previa deduzione del 5% da destinare alla riserva legale sino a che questa abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, saranno attribuiti alle azioni, salva diversa deliberazione dell’Assemblea.
Destinazione degli utili. Il reddito netto dei comparti è distribuito annualmente agli investi- tori, nell’unità di conto del fondo, al massimo entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Gli utili di capitale realizzati con l’alie- nazione di averi e diritti possono essere distribuiti o riservati per il reinvestimento dalla direzione del fondo.
Destinazione degli utili. In linea di principio, il reddito netto dei comparti è distribuito senza spese agli investitori entro i quattro mesi successivi alla chiusura dell’esercizio contabile. Gli utili di capitale non vengono di regola distribuiti, bensì destinati al reinvestimento nel fondo. Nel caso di classi di quote a capitalizzazione il reddito netto è cumulato annualmente con il patrimonio del relativo comparto per essere reinvestito. Sono riservate eventuali imposte e tasse sul reinvestimento.
Destinazione degli utili