Immobilizzazioni immateriali Clausole campione

Immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni immateriali riguardano attività prive di consistenza fisica e sono essenzialmente riferibili a costi la cui utilità si estende lungo un arco temporale di più esercizi. Esse sono iscritte al costo di acquisto effettivamente sostenuto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ovvero al costo di produzione se realizzate internamente. Nell’ambito degli oneri pluriennali (costi di impianto e ampliamento, costi di sviluppo) questi sono capitalizzati solo quando esiste una correlazione oggettiva con i benefici futuri attesi e se risulta ragionevolmente stimabile la loro recuperabilità, previo consenso del Collegio Sindacale, ove nominato. Relativamente ai beni immateriali (diritti di brevetto industriale, diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze e marchi), essi vengono rilevati quando: (a) sono individualmente identificabili e (b) il relativo costo è stimabile con sufficiente attendibilità. Con riferimento ai meccanismi di aggiustamento prezzo, previsti in taluni contratti per l’acquisto di licenze per la commercializzazione di prodotti farmaceutici, i cui pagamenti sono condizionati al verificarsi di eventi specifici chiaramente definiti, individuati e misurabili e di ammontare altresì determinato, questi sono rilevati a conto economico tramite apposito accantonamento a fondo oneri futuri, a quote costanti, a partire dall’esercizio in cui è ritenuto probabile il verificarsi dell’evento. L’accantonamento annuo al fondo è pari all’importo del prezzo addizionale suddiviso per il numero di esercizi residui di utilizzo della licenza. Nell’esercizio in cui il prezzo addizionale è corrisposto, l’importo pagato è capitalizzato tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato in quote costanti per gli anni di residuo utilizzo della licenza e, parallelamente, l’importo del fondo oneri accantonato negli esercizi precedenti è stornato a conto economico a quote costanti lungo lo stesso periodo di utilizzo residuo. L’avviamento viene rilevato tra le immobilizzazioni immateriali solo se acquisito a titolo oneroso, ha un valore quantificabile incluso nel corrispettivo pagato e nel rispetto dei requisiti per l’iscrizione degli oneri pluriennali, è costituito da elementi che garantiscono alla società benefici economici futuri ed il relativo valore è recuperabile nel tempo. Le immobilizzazioni immateriali sono esposte al netto delle quote di ammortamento, calcolate in misura sistematica e costante in relazione ...
Immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni immateriali, ricorrendo i presupposti previsti dai principi contabili, sono iscritte nell’attivo di stato patrimoniale al costo di acquisto e/o di produzione. La società si è avvalsa della facoltà prevista dall’art. 60 del D.L. 104/2020 e successive modificazioni e integrazioni sospendendo l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali. Il valore delle immobilizzazioni è esposto al netto dei fondi di ammortamento e delle svalutazioni. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 della legge 19 marzo 1983, n. 72, e così come anche richiamato dalle successive leggi di rivalutazione monetaria, si precisa che per i beni immateriali tuttora esistenti in patrimonio non è stata mai eseguita alcuna rivalutazione monetaria. Si evidenzia che su tali oneri immobilizzati non è stato necessario operare svalutazioni ex art. 2426 comma 1, n. 3 del codice civile in quanto, come previsto dal principio contabile OIC 9, non sono stati riscontrati indicatori di potenziali perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni immateriali.
Immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente con il metodo diretto per il periodo della loro prevista utilità residua, comunque entro i cinque anni. Le spese di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale comprendono i costi sostenuti per la costi- tuzione della Società e per la realizzazione dei progetti tecnologici e sono capitalizzati, così come gli altri oneri pluriennali, con il consenso del Collegio Sindacale. Gli oneri pubblicitari sono relativi a costi di carattere non ricorrente sostenuti per pubblicizzare il marchio ONBanca ed i prodotti distribuiti nella fase di avvio dell’operatività o di lancio di nuovi prodotti. Le spese capitalizzate relative ai locali in affitto vengono ammortizzate in cinque esercizi.
Immobilizzazioni immateriali. Un’attività immateriale è rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile. Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto, al netto delle relative quote di ammortamento e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è rilevato a partire dal momento in cui l’attività è disponibile per l’uso, ovvero è in grado di operare in base a quanto inteso dalla direzione aziendale, e cessa alla data in cui l’attività è classificata come posseduta per la vendita o viene eliminata contabilmente. Le concessioni, le licenze ed i marchi sono iscritti al costo storico, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L’ammortamento è rilevato in base al periodo minore tra la durata contrattuale ed il periodo durante il quale si prevede di utilizzare tali attività. Le licenze per software acquistate sono iscritte sulla base dei costi sostenuti per l’acquisto e la messa in funzione dello specifico software, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Tali costi sono ammortizzati in base alla loro vita utile. I costi associati allo sviluppo o alla manutenzione dei programmi per computer sono rilevati come costo nel momento in cui sono sostenuti. I costi per lo sviluppo del software per computer rilevati come attività sono ammortizzati nel corso delle loro vite utili stimate.
Immobilizzazioni immateriali. Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 8.030.347 12.258.823 4.228.476 52,66
Immobilizzazioni immateriali. 1.2.1 di cui: per brevetti, licenze e marchi 1.2.2 di cui: per avviamento 1.2.3 di cui: altro
Immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni immateriali, così come disciplinato dal Principio Contabile n. 24 recentemente revisionato, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori ed ammortizzate sistematicamente in funzione del periodo di prevista utilità futura e nei limiti di questa. Se negli esercizi successivi alla capitalizzazione venisse meno la condizione, si provvederà a svalutare l'immobilizzazione. Il costo delle immobilizzazioni in oggetto è stato ammortizzato sulla base di un piano che si ritiene assicuri una corretta ripartizione dello stesso nel periodo di vita economica utile del bene. Il piano verrà riadeguato nel momento in cui venga accertata una vita utile residua diversa da quella stimata in origine. Per quanto concerne le singole voci, si sottolinea che gli importi si riferiscono a manutenzioni straordinarie su beni di terzi.
Immobilizzazioni immateriali. Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni Valore di inizio esercizio Variazioni nell'esercizio Valore di fine esercizio
Immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni immateriali al 31/12/2019 sono pari a € 325.431. Le aliquote di ammortamento dei cespiti immateriali rappresentative della residua possibilità di utilizzazione, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti: Aliquote applicate (%) Altre immobilizzazioni immateriali 10,00 Le immobilizzazioni materiali al 31/12/2019 sono pari a € 38.514. Le aliquote di ammortamento dei cespiti materiali rappresentative della residua possibilità di utilizzazione, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti: Aliquote applicate (%) Altre immobilizzazioni materiali 20,00 Non risultano contratti di leasing con l'obiettivo prevalente di acquisire la proprietà del bene alla scadenza.