Immobilizzazioni materiali Clausole campione

Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali, così come disciplinato dal Principio Contabile n. 16, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione interna, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Le quote di ammortamento imputate a Conto Economico sono state calcolate in modo sistematico e costante, sulla base delle aliquote ritenute rappresentative della vita economico-tecnica dei cespiti (ex art. 2426, comma 1, numero 2, C.c.). Per i beni non acquisiti presso terze economie, il costo di produzione comprende i soli costi di diretta imputazione al cespite. Le spese incrementative sono state eventualmente computate sul costo di acquisto solo in presenza di un reale aumento della produttività, della vita utile dei beni o di un tangibile miglioramento della qualità dei prodotti o dei servizi ottenuti ovvero di un incremento della sicurezza di utilizzo dei beni. Le immobilizzazioni che, alla data di chiusura del bilancio, risultino durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo quanto esposto, sono iscritte a tale minor valore. Le spese di manutenzione di natura straordinaria vengono capitalizzate ed ammortizzate sistematicamente mentre quelle di natura ordinaria sono rilevate tra gli oneri di periodo. Per le operazioni di locazione finanziaria derivanti da un'operazione di lease back, le plusvalenze originate sono rilevate in conto economico secondo il criterio della competenza, a mezzo di iscrizione di risconti passivi e di imputazione graduale tra i proventi del conto economico, sulla base della durata del contratto di locazione finanziaria. In ossequio al principio della rilevanza disciplinato dall'art. 2423, comma 4 del Codice civile si fa presente che la valutazione delle immobilizzazioni materiali può essere rappresentata dall'iscrizione a bilancio ad un valore costante delle attrezzature industriali e commerciali, qualora siano costantemente rinnovate e complessivamente di scarsa rilevanza rispetto all'attivo di bilancio.
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già conta- bilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi na- tura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi. Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili. Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti: Terreni 0% Fabbricati 3% Impianti e macchinari 10%-25% Attrezzature 10-25% Altre 20-25% Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell’esercizio in cui sono so- stenuti.
Immobilizzazioni materiali. La consistenza delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2017 è pari a 132.367 migliaia di euro. Le variazioni dell’esercizio sono dovute all’effetto combinato di: i) ammortamento dell’esercizio pari a 19.611 migliaia di euro, ii) investimenti per 15.856 migliaia di euro oltre ad aggregazione di imprese per 1.903 migliaia di euro e iii) alle dismissioni al netto del fondo ammortamento per 728 migliaia di euro e alle svalutazioni per 746 migliaia di euro. Gli incrementi al 31 dicembre 2017, si riferiscono principalmente: i) alla voce impianti e macchinari per 13.394 migliaia di euro relativi principalmente a 12.331 migliaia di euro per la tecnologia consegnata in comodato ai punti vendita, incluse le apparecchiature AWP; ii) alla voce terreni e fabbricati per 937 migliaia di euro relativi principalmente a 894 migliaia di euro per interventi di consolidamento e miglioramento delle opere strutturali dell’ippodromo del galoppo.
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione, incrementato degli oneri accessori di diretta imputazione. Le immobilizzazioni sono state sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio, sulla base di aliquote rappresentative della durata tecnica dei cespiti, in linea generale coincidenti con le aliquote previste dal D.M. 31 dicembre 1988 in quanto ritenute adeguate. Per quanto riguarda la macchina di luce, la cui vita utile da ultimo era stata stimata fino al 31 dicembre 2015, la stessa è stata rivista effettuando una nuova valutazione tecnico-scientifica che, a seguito degli interventi evidenziati nella relazione di stima di data 6 aprile 2017 a firma del responsabile tecnico di Elettra xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, è stata determinata in ulteriori dieci anni e cioè fino al 31 dicembre 2026. A partire dall’esercizio 1999 gli investimenti in beni ammortizzabili sono esposti al netto dei contributi ricevuti in conto impianti.
Immobilizzazioni materiali. Le Immobilizzazioni materiali, al netto degli ammortamenti accumulati, al 30 giugno 2022 ammontano a € 76.821 migliaia (€ 75.829 migliaia al 31 dicembre 2021) Nella seguente tabella, che include anche la valorizzazione dei diritti di utilizzo dei beni in locazione in applicazione del principio contabile IFRS 16, si espongono le voci che costituiscono il saldo complessivo e le variazioni verificatesi nel periodo preso in considerazione. € (migliaia) Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Altri beni mobili Investimenti in corso Totale Saldo al 31 dicembre 2021 45.933 181.683 46.524 26.267 300.407 Incrementi - 34 206 6.062 6.302 Disinvestimenti - (1.166) (1.138) - (2.304) Riclassifiche 57 255 255 (567) - Saldo al 31 dicembre 2021 35.042 151.780 37.756 - 224.578 Ammortamenti del periodo 755 2.775 1.373 - 4.903 Disinvestimenti - (790) (1.107) - (1.897) Riclassifiche - - - - - 31 dicembre 2021 10.891 29.903 8.768 26.267 75.829 Nei primi sei mesi del 2022 si rilevano incrementi complessivi pari a € 6.302 migliaia e disinvestimenti lordi pari a € 2.304 migliaia: - gli incrementi sono relativi per € 6.110 migliaia a investimenti per la sede di Milano e per gli stabilimenti di Milano e di Xxxxxxxxxx, mentre per € 192 migliaia si riferiscono ai nuovi contratti di locazione finanziaria di autoveicoli stipulati nel corso del periodo; - i disinvestimenti, al lordo dei fondi ammortamenti rilasciati, si riferiscono per € 1.704 migliaia alla dismissione di impianti e altri beni e per € 600 migliaia ai contratti di locazione finanziaria di autoveicoli terminati nell’ anno. Gli ammortamenti del periodo, pari a € 4.903 migliaia, sono stati calcolati su tutti i cespiti ammortizzabili, applicando le aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico-tecnica. Nella tabella seguente è esposta la valorizzazione dei diritti di utilizzo per i beni condotti in locazione secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 16. € (migliaia) Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Altri beni mobili Totale Saldo al 31 dicembre 2021 701 1.211 4.101 6.013 Incrementi - - 191 191 Disinvestimenti - - (600) (600) Riclassifiche - - - - Saldo al 31 dicembre 2021 116 311 1.883 2.310 Ammortamenti del periodo 29 000 000 000 Disinvestimenti - - (600) (600) Riclassifiche - - - - 31 dicembre 2021 585 900 2.218 3.703
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o al costo di costruzione, comprensivo degli oneri accessori. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è calcolato sistematicamente sulla base delle aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. Nell’esercizio in cui il cespite viene acquisito, l’ammortamento viene ridotto del 50%, nella convin- zione che ciò rappresenti una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acqui- sti nel corso dell’esercizio. Le immobilizzazioni il cui valore economico alla chiusura dell’esercizio risulti durevolmente inferiore al costo ammortizzato secondo i criteri sopra esposti vengono svalutate fino a concorrenza del loro valore economico. Le aliquote ordinarie di ammortamento utilizzate sono prevalentemente le seguenti: Impianti e macchinari specifici 20% Impianti e centrali Internet 20% Attrezzature di rete 20% Mobili e macchine d’ufficio 12% Xxxxxxxx d’ufficio elettroniche 20% Altri beni 20% Automezzi 25% Altre attrezzature 20% Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate integralmente al conto economico. Le spese di manutenzione di natura incrementativa sono attribuite al cespite a cui si riferiscono e sono ammortizzate in funzione della residua possibilità di utilizzazione del cespite stesso. I beni di valore inferiore al milione vengono completamente spesati nell’esercizio di acquisi- zione.
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. L’ammortamento è calcolato secondo un piano sistematico a quote costanti, determinate con l’applicazione delle aliquote massime previste dagli specifici decreti del Ministero delle Finanze, in quanto ritenute ade- guatamente rappresentative della residua possibilità di utilizzazione. Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene entra in funzione. In ordine alla corretta stima della residua vita utile dei beni produttivi, nel primo anno di impiego, la quota è stata rapportata alla metà di quella annuale.
Immobilizzazioni materiali. (in milioni di lire) 31.03.2000 31.12.1999 Autoveicoli 319 117 Macchine ordinarie ufficio 73 71 Mobili ed arredi 246 225 Impianti generici 33 35 Attrezzature tecniche 101 102 Impianti telefonici 239 246 Macchine elettromeccaniche 1.428 1.387 Totale immobilizzazioni materiali 2.439 2.183 Esistenze iniziali 2.183 945 Incrementi 383 1.470 Diminuzioni (127) (232) La principale componente delle immobilizzazioni materiali, che nel corso del primo trimestre 2000 non mostrano variazioni significative rispetto alla chiusura dello scorso esercizio, è rappresentata, in linea con l’investimento in tecnologia effettuato dalla Banca, dalle macchine elettromeccaniche. Le aliquote di ammortamento utilizzate per le immobilizzazioni materiali sono le seguenti (per il primo anno di utilizzo vengono impiegate aliquote ridotte del 50%): Aliquote applicate Autoveicoli 25% Macchine ordinarie ufficio 12% Mobili ed arredi 12% Impianti generici 20% Attrezzature tecniche 20% Impianti telefonici 20% Macchine elettromeccaniche 20% (in milioni di lire) 31.03.2000 31.12.1999 Partite diverse da addebitare a banche 4.309 1.340 Anticipi provvigionali a promotori 803 185 Anticipi a dipendenti 5 8 Depositi cauzionali propri 72 40 Assegni da addebitare - 37 Crediti per fatture emesse 770 1.190 Crediti per fatture da emettere 899 807 Anticipi a fornitori 104 42 Crediti verso Ufficio del Bollo 159 159 Altre 108 26 Il consistente aumento delle altre attività, passate da Lire 3.834 milioni al 31 dicembre 1999 a Lire 7.229 milioni al 31 marzo 2000, trova essenzialmente giustificazione nell’incremento del saldo dei conti transi- tori alimentati dagli assegni e dagli effetti (RIBA, RID) da regolare, dovuti essenzialmente a versamenti effettuati da parte della clientela per operatività su conti esistenti o per l’apertura di nuovi conti. RACCOLTA DIRETTA(in milioni di lire) 31.03.2000 31.12.1999 Conti correnti 114.775 46.969 La raccolta da clientela, in crescita nel corso del primo trimestre 2000, avviene esclusivamente attraverso la forma tradizionale del conto corrente. Il numero dei clienti che intrattengono con ONBanca rapporti di conto corrente è infatti più che raddop- piato, passando, in soli tre mesi, da 3.966 al 31 dicembre 1999 a 8.536 al 31 marzo 2000.
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali, al netto degli ammortamenti, al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018 ammontano rispettivamente a € 57.232 migliaia e € 51.855 migliaia. Nella tabella seguente è esposta la loro composizione con il dettaglio delle loro variazioni e l’effetto della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 (vedi nota n. 2): € (migliaia) Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Altri beni mobili Investimenti in corso Totale immobiliz. materiali Saldo al 31.12.18 40.253 164.978 38.276 11.743 255.250 Saldo al 1 gennaio 2019 41.464 165.245 40.737 11.743 259.189 Incrementi 12 231 754 4.865 5.862 Disinvestimenti (53) (7) (1.203) 0 (1.263) Riclassifiche 66 1.935 487 (2.488) 0 Saldo al 31.12.18 31.269 139.749 32.377 0 203.395 Disinvestimenti (53) (7) (1203) 0 (1.263) Riclassifiche 0 0 0 0 0 Al 31 dicembre 2018 8.984 25.229 5.899 11.743 51.855 Nei primi sei mesi del 2019 gli incrementi ammontano a € 5.862 migliaia e si riferiscono principalmente ad investimenti per la sede di Milano e per gli stabilimenti di Milano e di Xxxxxxxxxx. Gli ammortamenti imputati nel periodo ammontano a € 4.424 migliaia sono stati calcolati su tutti i cespiti ammortizzabili, applicando le aliquote ritenute rappresentative della vita utile economico- tecnica. Nella tabella seguente è esposta la valorizzazione dei diritti di utilizzo per i beni condotti in locazione, determinati secondo il principio contabile IFRS 16 (vedi nota n. 2). € (migliaia) Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Altri beni mobili Totale immobiliz. materiali Saldo al 31.12.18 0 0 0 0 Prima Applicazione IFRS 16 1.211 267 2.461 3.939 Saldo al 1 gennaio 2019 1.211 267 2.461 3.939 Incrementi 0 0 609 609 Disinvestimenti 0 0 (25) (25) Riclassifiche 0 0 0 0 Saldo al 31.12.18 0 0 0 0 Ammortamenti del periodo 125 100 521 746 Disinvestimenti 0 0 (25) (25) Riclassifiche 0 0 0 0 Al 31 dicembre 2018 0 0 0 0
Immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni materiali sono distinte in beni demaniali e beni patrimoniali disponibili e indisponibili. Alla fine dell’esercizio, le immobilizzazioni materiali devono essere fisicamente esistenti presso l’amministrazione pubblica o essere assegnate ad altri soggetti sulla base di formali provvedimenti assunti dall’ente. Le immobilizzazioni sono iscritte nello stato patrimoniale al costo di acquisizione dei beni o di produzione, se realizzato in economia (inclusivo di eventuali oneri accessori d’acquisto, quali le spese notarili, le tasse di registrazione dell’atto, gli onorari per la progettazione, ecc.), al netto delle quote di ammortamento. Qualora, alla data di chiusura dell’esercizio, il valore sia durevolmente inferiore al costo iscritto, tale costo è rettificato, nell’ambito delle scritture di assestamento, mediante apposita svalutazione. Le rivalutazioni sono ammesse solo in presenza di specifiche normative che le prevedano e con le modalità ed i limiti in esse indicati. Per quanto non previsto nei presenti principi contabili, i criteri relativi all’iscrizione nello stato patrimoniale, alla valutazione, all’ammortamento ed al calcolo di eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore si fa riferimento al documento OIC n. 16 “Le immobilizzazioni materiali”. Per i beni mobili ricevuti a titolo gratuito, il valore da iscrivere in bilancio è il valore normale, determinato, come, per le immobilizzazioni immateriali, a seguito di apposita relazione di stima a cura dell’Ufficio Tecnico dell’ente, salva la facoltà dell’ente di ricorrere ad una valutazione peritale di un esperto indipendente designato dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede l’ente, su istanza del rappresentate legale dell’ente medesimo. La stima non è eseguita ove si tratti di valore non rilevante o di beni di frequente negoziazione, per i quali il valore normale possa essere desunto da pubblicazioni specializzate che rilevino periodicamente i valori di mercato (ad es. autovetture, motoveicoli, autocarri, ecc.). Per le copie gratuite di libri, riviste ed altre pubblicazioni da conservare in raccolte, il valore è pari al prezzo di copertina. Tutti i beni, mobili e immobili, qualificati come “beni culturali”, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs. 42/2004 – Codice dei beni culturali e del paesaggio, o “beni soggetti a tutela”, ai sensi dell’art. 139 del medesimo decreto, non vengono assoggettati ad ammortamento. Per gli immobili acquisiti dall’ente a titolo gratuito, è n...