Metodologia adottata Clausole campione

Metodologia adottata. Abbiamo effettuato una revisione della casistica esistente ed abbiamo estratto il numero di visite nefrologiche effettuate presso l’Ambulatorio Nefrologico CKD nel corso dell’anno solare 2019 e 2021 da parte di pazienti contemporaneamente in follow-up oncologico presso la UOC di Oncologia Medica dell’Ospedale Maggiore Policlinico. Abbiamo escluso la casistica dell’anno 2020 perchè è stato un anno particolare a causa della pandemia da SARS-CoV-2. Le prestazioni ambulatoriali sono state ridotte per evitare assembramenti ed accessi non indispensabili. Inoltre, il personale medico coinvolto negli Ambulatori Nefrologici è stato indirizzato alla cura dei pazienti affetti da COVID 19 (in dialisi e non), nel corso dell’anno solare 2020. I pazienti che afferiscono all’ambulatorio sono pazienti con creatininemia pari o superiore a 1.5 mg/dL. La coorte di pazienti è stata stratificata per tipologia di neoplasia (tabella 3). La casistica che verrà gestita con Ambulatorio di Onco-Nefrologia in modalità Telemedicina verrà confrontata con la casistica esistente. L’Ambulatorio di Onco-Nefrologia sarà effettuato, in fase iniziale, una volta a settimana per un totale massimo di 8 pazienti/die, verrà svolto in Nefrologia (Padiglione Litta dell’Ospedale Maggiore Policlinico). Il personale amministrativo del Pad. Litta inserirà i pazienti nell’apposita agenda; i pazienti accederanno all’Ambulatorio di Onco-Nefrologia tramite impegnativa di visita nefrologica. I pazienti oncologici in trattamento con farmaci potenzialmente nefrotossici saranno i candidati alla visita nefrologica; anche i pazienti nefropatici che si accingono ad essere sottoposti a terapia anti-neoplastica saranno inseriti in Ambulatorio di Onco-Nefrologia per una valutazione specialistica di fattibilità della terapia. Tabella 3 – Visite mediche presso Divisione Nefrologia (Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico) in pazienti con follow-up oncologico in atto (anno solare 2019 Giugno-Dicembre e 2021 Gennaio-Dicembre). Coorti totali e stratificate per neoplasia Neoplasia prostata 23 34 Neoplasia colon/retto/sigma 8 12 Emopatie 12 26 Epatocarcinoma 17 21 Neoplasia rene/uretere 20 22 Neoplasia/incidentaloma surreni 0 3 Naoplasia mammaria 14 27 Neoplasia vescica 8 13 Neoplasia utero 1 4 Neoplasia polmone/pleura 2 8 Neoplasia ovaio 0 4 Neoplasia cute 8 4 Neoplasia esofago/stomaco 2 2 Neoplasia pancreas 2 3 Altri 9 18
Metodologia adottata. 2.3.1 Step I: Review della letteratura internazionale
Metodologia adottata. La quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell’entità dell’esposizione e dalla gravità degli effetti; infatti, il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità P di accadimento per la Gravità del Danno G: Per quanto riguarda la probabilità di accadimento, si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi ad una correlazione tra la criticità riscontrata e la probabilità che si verifichi l’evento dannoso, tenendo conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Di seguito è riportata la Scala delle Probabilità: Non Probabile L’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza con eventi poco probabili. Non sono noti episodi pregressi.
Metodologia adottata. Come precedentemente indicato, i servizi che AdeR intende assicurarsi mediante G17 sono necessari per:
Metodologia adottata. Per quanto riguarda la determinazione del fabbisogno relativo alla presente procedura denominata G18 si è tenuto conto: • del Piano triennale ICT 2022-2024 [RF1]; • del budget 2020 e i consuntivi degli ultimi 3 anni; • della spesa consuntivata per le attività di Nuovi Sviluppi e Manutenzione dal 2015 a settembre 2020 e quella prevista da ottobre a dicembre 2020; ed è stato è applicato il seguente metodo già precedentemente adottato in gare analoghe effettuate da AdeR.
Metodologia adottata. La metodologia adottata per la definizione del quadro dei dissesti per frana deriva dal processo di lavoro seguito per la definizione del Progetto IFFI e si compone delle seguenti fasi: ➢ analisi di fotointerpertazione, utilizzando foto aeree degli anni 1990, 1995, 1999, 2000; ➢ analisi di dati storici e di archivio; ➢ rilievi originali, controlli e verifiche sul terreno, sopralluoghi finalizzati a verificare l’analisi fotointerpretativa; ➢ impiego dei risultati dell’analisi interferometrica satellitare per l’affinamento delle perimetrazioni e dello stato di attività dei corpi franosi in base alle differenti velocità di movimento misurate dal satellite radar delle strutture ubicate sui corpi franosi e fungenti da bersagli a terra. Inoltre, nell’ambito delle attività di approfondimento condotte dalla Regione a supporto delle verifiche di compatibilità comunali, ci si è dati carico di verificare ogni singolo corpo franoso contenuto nella cartografia di riferimento del PAI ai fini della conferma o meno della perimetrazione e dello stato di attività nonché la sua registrazione cartografica alla scala di maggior dettaglio. La messa a sistema dei numerosi dati raccolti e la rigorosa coerenza con i contenuti cartografici e normativi di quanto elaborato e definito dalle varianti degli strumenti urbanistici comunali di adeguamento al PAI, permette al PTCP di disporre , per gli aspetti del dissesto di versante, di un elaborato cartografico di riferimento di estremo dettaglio, sinergico e coerente con i vincoli e gli indirizzi della pianificazione territoriale. Allo stesso tempo, per i territori comunali nei quali non è stato ancora compiutamente ottemperato ai disposti dell’art. 18, gli elementi contenuti nel PTCP permettono di migliorare ed aggiornare la cartografia di riferimento del PAI. In base allo stato di attuazione delle procedure di verifica di compatibilità intraprese dai Comuni ,allo stato attuale, la xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx xxx 00 xxxxxx xxxxxxxxxxx xxx xxxxxxxx xxxxxx xxxxxx è la seguente: I Comuni esonerati dalla verifica di compatibilità ai sensi della DGR 1182/2002 risultano: Borzonasca, Campomorone, Ceranesi, Orero. I Comuni che hanno definito la verifica di compatibilità giungendo all’approvazione del PRG o della variante, ai sensi del comma 2 dell’art. 18 delle norme di attuazione del PAI, risultano: Casella, Crocefieschi, Ronco Scrivia e Vobbia ; mentre i Comuni di Santo Stefano d’Aveto e Savignone hanno proceduto ad una verifica parziale relativa...
Metodologia adottata. Il problema della stima di eventi estremi di precipitazione, come l'altezza massima di pioggia caratterizzata da un assegnato tempo di ritorno, in bacini idrografici non strumentati o non provvisti di una serie temporale affidabile di dati, può essere affrontato con metodologie diverse, tra cui la più robusta e più utilizzata a livello scientifico e tecnico è l'analisi di frequenza regionale. Tale approccio consente di utilizzare contemporaneamente l'intera informazione pluviometrica disponibile per le diverse stazioni pluviometriche presenti sul territorio di una regione riducendo così l'incertezza associata alla disomogeneità delle serie storiche osservate nei diversi siti di misura. Il primo passo in una procedura di regionalizzazione è l’individuazione di regioni omogenee, all’interno delle quali le grandezze, o meglio le loro distribuzioni di frequenza, hanno alcune caratteristiche comuni. In questo studio per la stima della variabile casuale ht, massimo annuale dell’altezza di pioggia di durata t, è stato utilizzato un metodo basato sulla legge di distribuzione probabilistica TCEV Two-Component Extreme Value secondo un approccio gerarchico a tre livelli. La legge probabilistica TCEV è una distribuzione a quattro parametri, composta dal prodotto di due distribuzioni a valori estremi del I tipo (EV1) e la sua funzione di probabilità cumulata (CDF - Cumulative Distribution Function) è data da: ⎪⎧ ⎛ x ⎞ ⎛ x ⎞⎫⎪ FX (x)=exp⎨− Λ1 exp⎜ − θ ⎟ − Λ2 exp⎜ − θ ⎟⎬ perx ≥ 0 ⎩⎪ ⎝ 1 ⎠ ⎝ 2 ⎠⎪⎭ nella quale i parametri Λ1 e Λ2 (con Λ1 > Λ2 ≥ 0 ) rappresentano il numero medio annuo‌‌ di eventi relativi rispettivamente alla componente di base e alla componente eccezionale, mentre i parametri θ1 e θ2 (con eventi. θ2 > θ1 > 0 ) rappresentano il rispettivo valore medio di tali Al primo livello di regionalizzazione si individuano una o più zone omogenee all’interno delle quali si può ammettere costante il coefficiente di asimmetria teorico G e conseguentemente i parametri Λ* e θ* della CDF della TCEV espressa in funzione della variabile ridotta y, dove i parametri Λ* e θ* sono definiti come: θ *=θ2 θ1 e Λ *=Λ2 1 θ * Λ 1 Al secondo livello di regionalizzazione si individuano delle sottozone omogenee nelle quali si può ritenere costante, oltre al coefficiente di asimmetria teorico, anche il coefficiente di variazione teorico Cv e quindi anche il parametro Λ1 della CDF della TCEV espressa in funzione della variabile ridotta y. In questo modo la distribuzione di probabilità della...

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  • Collegio Sindacale Il collegio sindacale dell’Emittente in carica alla Data del Documento di Ammissione è stato nominato dall’assemblea del 10 aprile 2018, e rimarrà in carica per un periodo di tre esercizi sino all’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. I componenti del collegio sindacale della Società alla Data del Documento di Ammissione sono indicati nella tabella che segue. Nome e Cognome Carica Data e luogo di nascita Xxxxxxxxxx Xxxxxx Presidente del Collegio Sindacale 3 luglio 0000 - Xxxxx (XX) Xxxxxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 24 giugno 0000 - Xxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 18 gennaio 1969 - Xxxxx Xxxxx Xxxxx Sindaco supplente 22 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx supplente 7 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) I componenti del collegio sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Tutti i componenti del collegio sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti dall’art. 2399 Codice Civile. Si riporta un breve curriculum vitae dei membri del collegio sindacale della Società, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

  • Trattamento economico e normativo La retribuzione verrà corrisposta a ciascun lavoratore in proporzione alla quantità di lavoro effettivamente prestato. Ai fini dell’assicurazione generale obbligatoria IVS, dell’indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale ed assistenziale e delle relative contribuzioni, il calcolo viene effettuato il mese successivo a quello della prestazione con eventuale conguaglio a fine anno, con riferimento alla durata effettiva del lavoro prestato. Vengono assegnati in modo proporzionale al lavoro svolto ogni altra attribuzione e/o diritto contrattualmente previsto correlato direttamente alla durata della prestazione come le ferie, le mensilità aggiuntive e tutti gli altri elementi retributivi accessori. Al lavoratore assente per malattia o infortunio viene corrisposta la integrazione contrattuale retributiva commisurata alla media delle percentuali di prestazione lavorativa risultante dalle ultime quattro settimane lavorate. Al lavoratore coobbligato, che effettua una prestazione lavorativa supplementare e/o straordinaria, perché tenuto a sostituire altro lavoratore coobbligato, ma impossibilitato a causa di assenza viene attribuita la retribuzione aggiuntiva proporzionata alla quantità di lavoro svolto senza maggiorazione alcuna fino al raggiungimento dell’orario normale di lavoro settimanale.

  • Rinuncia al diritto di surroga La Società rinuncia, salvo il caso di dolo, al diritto di surrogazione derivante dall’art. 1916 del Codice Civile verso le persone delle quali l’Assicurato debba rispondere a norma di legge, gli utenti nonché i clienti dell’Assicurato, le associazioni, i patronati, altri enti pubblici ed enti in genere senza scopo di lucro nonché verso le Aziende da esso controllate o partecipate purché l’Assicurato non decida di esercitare tale diritto.

  • Offerte Il Cliente può selezionare le seguenti offerte disponibili.

  • Verifiche ed ispezioni 1. L'Ente e l’organo di revisione dell’Ente medesimo hanno diritto di procedere a verifiche di cassa ordinarie e straordinarie e dei valori dati in custodia come previsto dagli artt. 223 e 224 del D.Lgs. n. 267 del 2000 ed ogni qualvolta lo ritengano necessario ed opportuno. Il Tesoriere deve all'uopo esibire, ad ogni richiesta, i registri, i bollettari e tutte le carte contabili relative alla gestione della tesoreria.

  • DESCRIZIONE DEI LAVORI I lavori che formano l'oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso, salvo più precise indicazioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.

  • Assunzione del personale 1. L’assunzione del personale viene effettuata dall’Azienda in conformità alle norme con- trattuali e di legge, con particolare riguardo alle disposizioni del D. Lgs. 30.6.2003, n. 196 sulla tutela della riservatezza personale.

  • Modifica del contratto durante il periodo di efficacia Il contratto potrà essere modificato senza che sia necessaria una nuova procedura di affidamento nei casi previsti dall’art. 106 del d. lgs. 50/2016. Le modifiche, nonché le varianti, devono essere autorizzate dal Responsabile Unico del Procedimento. Il Responsabile Unico del Procedimento su proposta dei Servizi utilizzatori dei beni oggetto del presente capitolato (Unità di Biochimica Clinica, Unità di Patologia Clinica, Unità di Ingegneria Clinica), autorizza direttamente modifiche del contratto al verificarsi di cause impreviste e imprevedibili o per l’intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti nel momento di inizio della procedura di selezione del contraente che possono determinare, senza aumento di costi, significativi miglioramenti nella qualità delle prestazioni da eseguire. Negli altri casi, sempreché trattasi di modifiche non sostanziali ma che comportano un aumento del valore iniziale del contratto, le modalità di rilascio dell’autorizzazione sono stabilite con un provvedimento ad hoc dell’amministrazione aggiudicatrice, in cui sono specificate le ragioni della necessità della modifica. La soglia di importo entro cui sono consentite modifiche è fissata nel limite dei due quinti del valore del contratto iniziale. I prezzi proposti potranno essere soggetti a revisione annuale, rimanendo fissi per iprimi dodici mesi di esecuzione della fornitura. Il procedimento di revisione in favore del fornitore sarà attivato esclusivamente su istanza di parte; la stessa dovrà essere motivata, recare un’analisi di mercato e di andamento dei prezzi dei fattori produttivi supportata da idonea documentazione a dimostrazione della effettiva necessità di adeguamento dei prezzi. La richiesta di revisione prezzi dovrà essere effettuata entro il termine perentorio decadenziale di tre mesi decorrenti dall’inizio di ciascun anno di fornitura. Qualora emerga dall’istruttoria l’effettiva necessità di revisione dei prezzi si terrà conto, per quantificare la variazione, di elaborazioni ufficiali di prezzi di riferimento da parte di soggetti pubblici e, in assenza di questi dell’indice dei prezzi al consumo perle famiglie di operai ed impiegati (FOI – nella versione che esclude il calcolo dei tabacchi), verificatesi nell’anno precedente. L’aggiornamento dei prezzi non può superare comunque il 100% della predetta variazione accertata dall’ISTAT. La revisione del prezzo in favore dell’A.O. sarà attivata d’ufficio in occasione di elaborazioni, attinenti ai beni oggetto del contratto, di indici concernenti il miglior prezzo di mercato desunto dal complesso delle aggiudicazioni di appalti di beni e servizi o di prezzi di riferimento o di definizioni di costi standard, da parte di soggetti pubblici. Qualora si raggiunga un aumento o una diminuzione dei prezzi contrattuali in misura non inferiore al 10% e tale da alterare significativamente l’originario equilibrio contrattuale, le parti possono esercitare il diritto di recesso senza indennizzo. Nel caso in cui si renda necessario, in corso d’esecuzione, un aumento o una diminuzione della fornitura, il soggetto aggiudicatario è obbligato ad assoggettarvisi sino alla concorrenza del quinto del prezzo di gara alle stesse condizioni del contratto. Oltre tale limite, il soggetto aggiudicatario ha diritto, se lo richiede, alla risoluzione del contratto. In questo caso la risoluzione si verifica di diritto quando il soggetto aggiudicatario dichiari all’A.O. che di tale diritto intende avvalersi. Se il soggetto aggiudicatario non intende avvalersi di tale diritto, è tenuto ad eseguire le maggiori o minori forniture richieste alle medesime condizioni contrattuali.

  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi:

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).