Politiche Attive. 1.Ricollocazione Al fine di ottimizzare gli interventi e le azioni formative e di promuovere una occupabilità di sistema si costituisce una Borsa Lavoro di settore, con lo scopo di verificare tutte le pos- sibilità di reimpiego dei lavoratori coinvolti da fine missione. Tale Xxxxx Xxxxxx garantirà la condivisione del CV tra tutte le ApL. Entro sei mesi dalla sottoscrizione del presente CCNL la Commissione Nazionale Paritetica deve definire tale sistema.
Politiche Attive. In considerazione della natura privata delle ApL autorizzate dal Ministero del Lavoro/ANPAL, che si occupano di ricerca e selezione del personale, intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, somministrazione di lavoro, le Parti condividono l’importanza di interventi coerenti ed integrati con i Servizi Pubblici per l’Impiego (Centri per l’impiego) promuovendo, anche a livello territoriale, specifiche intese sulle Politiche Attive.
Politiche Attive. L’accordo ha definito:
Politiche Attive. 1. Le Parti, al fine di favorire politiche attive per l’occupazione dei dirigenti, concordano di affidare a CFMT, a titolo sperimentale fino al 31 dicembre 2014, la promozione di iniziative volte a favorire la ricollocazione dei dirigenti.
2. Tali attività affidate a CFMT saranno finanziate con un contributo una tantum a carico delle aziende pari a euro 40,00 per ciascun dirigente in servizio alla data di sottoscrizione del 3 dicembre 2012 e un equivalente contributo a carico del dirigente, da versarsi entro il 31 dicembre 2012.
3. La gestione economico/finanziaria delle attività di cui al presente articolo sarà oggetto di rendicontazione separata.
Politiche Attive. I firmatari concordano che i lavoratori sospesi parteciperanno al percorso di formazione/riqualificazione professionale (per i soli lavoratori in CIGD che si apprestano a fruire dell’ultimo periodo di CIG in deroga senza possibilità di rinnovo) di ricollocazione (per i soli lavoratori in CIGD con causali di cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di accordi che prevedano esuberi per cui non è ipotizzabile il rientro in azienda) di seguito sinteticamente descritto: - obiettivo dell’intervento: ……………………………………………………………………………………… - tipologia e descrizione dei percorsi: …………………………………………………………………………… - lavoratori coinvolti: …………………………………………………………………………………………… - durata dell’intervento: ………………………………………………………………………………………… - eventuale certificazione delle competenze: …………………………………………………….……………………… - previsione di eventuali risorse economiche aziendali e/o paritetiche sociali: …………………………………. - eventuali indicazioni logistico-organizzative: ………………... Luogo ………………………………………………………………..……………. data …………………….…………. Datore di lavoro [indicare con esattezza la ragione sociale]…...…………………………………………………………………..….
Politiche Attive. Tenuto conto della situazione di profonda trasformazione del lavoro, in cui la pandemia ha accelerato alcune tendenze già in atto nel mercato del lavoro comunemente ricondotte alla Quarta rivoluzione industriale e alla transizione ecologica, le Parti sono consapevoli che il settore elettrico è chiamato a svolgere un ruolo importante e di traino nell’attuale scenario industriale. Le nuove sfide non possono essere affrontate soltanto in un’ottica difensiva ed assumono valenza strategica le politiche attive i cui effetti positivi potranno riguardare la società nel suo complesso, cogliendo in pieno le prospettive e l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale contesto l’Organismo Bilaterale per la Formazione del settore Elettrico - tenuto conto dell’esperienza positiva già maturata con il protocollo di solidarietà occupazionale del 25 gennaio 2017 - assume un ruolo propositivo sulle politiche attive su due direttrici:
Politiche Attive. Le Parti confermano la volontà a proseguire e completare anche per l’anno 2014 la sperimentazione affidata a CFMT di cui all’art. 6 dell’accordo del 3 dicembre 2012, per la promozione di iniziative volte a favorire la ricollocazione dei dirigenti, fino ad esaurimento delle risorse attualmente stanziate; inoltre si impegnano ad individuare le risorse necessarie al completamento del progetto, attingendo a disponibilità residue del CFMT e presentando apposite iniziative a valere sul fondo interprofessionale di settore senza prevedere pertanto contributi specifici a carico di imprese e dirigenti.
Politiche Attive. 1. La Società progetterà apposite misure finalizzate ad incrementare l’occupabilità dei giovani con età compresa tra i 29 e 35 anni, dei giovani con età inferiore ai 29 anni privi di agevolazioni all'impiego, dei lavoratori ex somministrati con almeno 4 mesi di missione negli ultimi 24 mesi, dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale, settoriale, per i quali è possibile avviare una riqualificazione professionale, con la previsione di una indennità per la frequenza dei corsi.
2. Al fine di attuare le finalità di cui al comma precedente, la Società definirà interventi di politica attiva, realizzando accordi progettuali mirati con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale oppure territoriale, firmatarie del vigente C.C.N.L. di settore.
3. Le pianificazioni di cui al comma precedente potranno avere per oggetto attività di orientamento, analisi e bilancio delle competenze, accompagnamento al lavoro o placement di almeno un mese.
4. I rimborsi per le attività espletate dalla Società e richieste a Forma.Temp, su ogni singolo lavoratore, saranno nella misura di 3.000 euro ovvero di 2000 euro nel caso di mancato placement.
5. Le attività svolte dalla Società saranno dettagliate e rendicontate a Forma.Temp su apposita modulistica predisposta dall'Ente.
Politiche Attive. I firmatari concordano che i lavoratori sospesi parteciperanno al percorso di formazione/riqualificazione professionale di seguito sinteticamente descritto: - obiettivo dell’intervento: ……………………………………………………………………………………… - tipologia e descrizione dei percorsi: …………………………………………………………………………… - lavoratori coinvolti: …………………………………………………………………………………………… - durata dell’intervento: ………………………………………………………………………………………… - eventuale certificazione delle competenze: …………………………………………………….……………………… - previsione di eventuali risorse economiche aziendali e/o paritetiche sociali: …………………………………. - eventuali indicazioni logistico-organizzative: ………………... Letto, confermato e sottoscritto. Per il datore di lavoro Per le Organizzazioni sindacali dei lavoratori Per l’Xxx.xx di categoria dei datori di lavoro Eventuali allegati alla domanda on line piano di gestione degli esuberi piano di realizzazione del percorso di formazione/riqualificazione 1 solo intervento A 1 intervento A di 2 mesi 2 interventi A 1 intervento B di 2 mesi interventi di tipo B per una durata complessiva < 6 mesi 1 intervento B di 2 mesi interventi di tipo B per una durata complessiva = 6 mesi 1 intervento B di 2 mesi con riduzione 15% interventi di tipo B per una durata complessiva > 6 mesi e < 10 mesi 1 intervento B di 2 mesi con riduzione 15% se in precedenza la riduzione non è stata applicata interventi di tipo B per una durata complessiva ≥ 10 mesi e < 12 mesi 1 intervento B per completamento 12 mesi (Ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo) interventi B accordo di solidarietà < 10 mesi 1 intervento B accordo di solidarietà di 2 mesi interventi B accordo di solidarietà ≥ 10 mesi e < 12 mesi 1 intervento B accordo di solidarietà per completamento 12 mesi (Ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo Interventi B per complessivi 12 mesi (compreso accordo di solidarietà) nessun intervento nessun intervento 1 intervento A di 2 mesi nessun intervento se procedura concorsuale: 1 intervento B di 2 mesi nessun intervento se accordo di solidarietà: 1 intervento B di 2 mesi caso I < 4 mesi 1 intervento B per 2 mesi caso I ≥ 4 mesi e < 6 mesi 1 intervento B a completamento 6 mesi (Ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo) Caso I = 6 mesi nessun intervento caso II < 6 mesi 1 intervento B di 2 mesi caso II ≥ 6 mesi e < 8 mesi 1 intervento B per completamento 8 mesi (Ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo) caso II = 8 mesi nessun intervento caso III - 1° intervento B < 3 m...
Politiche Attive. 1. La Società progetta apposite misure di politica attiva finalizzate ad incrementare l’occupabilità dei giovani, dei soggetti svantaggiati, dei titolari dello stato di disoccupazione e dei percettori del Reddito di Cittadinanza che ab- biano sottoscritto con i centri pubblici per l’impiego il relativo patto di servizio.
2. Gli interventi di politica attiva di cui al punto che precede sono attivati nell’ambito di accordi di collaborazione tra servizi pubblici e privati per l’impiego o sulla base di intese, anche territoriali e aziendali, con le organizzazio- ni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.