Prevenzione della corruzione Clausole campione

Prevenzione della corruzione. 1. Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione, presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione e, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza.
Prevenzione della corruzione. 1. Le attività della struttura organizzativa operante come Centrale Unica di Committenza sono svolte nel rispetto delle disposizioni della L. 190/2012 con riferimento al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) adottato dalla SdS Empolese Valdarno Valdelsa.
Prevenzione della corruzione. 20.1 Il Fornitore si impegna alla stretta osservanza di tutte le leggi e regolamenti in materia di anticorruzione vigenti in Italia e, in relazione a quanto ivi previsto, a non effettuare, promettere, autorizzare, ratificare o offrire di fare, o avanzare, direttamente o indirettamente alcun pagamento o trasferire alcuna somma allo scopo di influenzare, indurre o garantire il compimento o l’omissione di alcun atto o decisione per assicurarsi un improprio vantaggio o altra utilità; inoltre, si asterrà dall’assistere impropriamente GSK nell’ottenimento o mantenimento di affari o di ingiusti vantaggi in relazione all’attività di impresa, o in qualunque altro modo a fini corruttivi pubblici o privati, assicurando di aver adottato ogni più adeguata misura atta a prevenire che propri fornitori, agenti o qualunque terzo, assoggettato al suo controllo o alla sua influenza, agiscano in tal senso. Resta inteso che, tale impegno include il divieto per il Fornitore di effettuare pagamenti facilitatori, che non siano autorizzati, ovvero impropri, pagamenti di lieve entità o offrire o fare doni a pubblici ufficiali per assicurare o accelerare l’iter o le procedure necessarie alle quali GSK ha legalmente diritto.
Prevenzione della corruzione. L’Appaltatore si impegna al rispetto dell’art. 53 comma 16-ter del D.Lgs. n. 165/2001 per la durata del presente contratto.
Prevenzione della corruzione. 1. La Struttura si impegna ad attuare i principi previsti dalla L. 190/2012, segnalando alle competenti autorità eventuali profili di responsabilità penale dei soggetti coinvolti.
Prevenzione della corruzione. 1. I dirigenti verificano, anche avvalendosi di tutte le figure di responsabilità che, a vario livello, intervengono nella conduzione delle funzioni istituzionali, che le misure neces- sarie alla prevenzione degli illeciti nell’Agenzia siano rispettate da tutti i dipendenti e dagli altri soggetti destinatari del Codice, con particolare riferimento alle prescrizioni contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Prevenzione della corruzione. Art. 9 Trasparenza e tracciabilità
Prevenzione della corruzione. Si applicano le disposizioni di cui all’attuazione della misura di prevenzione della corruzione prevista dall’art. 53, comma 16 ter del d.lgs. 165/2001. In particolare, gli operatori economici concorrenti che hanno concluso contratti di lavoro o conferito incarichi ad ex dipendenti di questa Amministrazione in violazione del divieto disposto con la citata normativa, non possono contrarre con l’Amministrazione medesima per i successivi tre anni (e gli eventuali contratti conclusi sono nulli) ed hanno l’obbligo di restituire compensi eventualmente percepiti ed accertati in esecuzione dell’affidamento illegittimo. Pertanto la sanzione opera come requisito soggettivo legale per la partecipazione alle procedure di affidamento di lavori, beni e servizi con la conseguente illegittimità dell’affidamento stesso per il caso di violazione.
Prevenzione della corruzione. Le attività degli Uffici della Rete sono svolte nel rispetto delle disposizioni della legge n. 190/2012 e successive modificazioni e integrazioni con riferimento al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) adottato da ciascuna stazione appaltante presso il quale ha sede l’Ufficio della Rete. Le stazioni appaltanti della rete possono definire di comune accordo specifiche misure per la prevenzione della corruzione, anche in relazione a problematiche e criticità di contesto rilevate, da sottoporre al Responsabile della Prevenzione della Corruzione del Comune presso il quale ha sede l’Ufficio della Rete per l’inserimento nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC). In relazione alle attività svolte dai dipendenti delle Unità specializzate nelle fasi relative alla realizzazione di lavori (in particolare nelle fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione), essi devono rispettare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC) adottato dalla propria stazione appaltante.
Prevenzione della corruzione. I dipendenti di Air Liquide hanno il divieto di promettere o offrire vantaggi in qualsiasi forma, direttamente o attraverso intermediari, a privati o a rappresentanti di enti pubblici o privati di qualsiasi nazione, per ottenere trattamenti di favore o influenzare il risultato di negoziazioni o di business, in generale coinvolgenti Air Liquide. Inoltre, i dipendenti di Air Liquide non possono offrire ai fornitori né accettare dagli stessi alcuna forma di pagamento o remunerazione. Possono, tuttavia, essere accettati doni o benefits di modico valore, il cui unico scopo sia la promozione dell’immagine aziendale ed il mantenimento di normali rapporti d’uso. Il valore di riferimento di tali beni deve essere quello nominale e qualsiasi oggetto deve riportare il logo dell’azienda. I fornitori di Air Liquide sono tenuti ad attenersi a tali regole nei contatti con i dipendenti di Air Liquide e a far rispettare tali regole anche ai propri appaltatori.