Architettura Clausole campione

Architettura. 11. 385 L 0384: Direttiva 85/384/CEE del Consiglio del 10 giugno 1985 con- cernente il reciproco riconoscimento dei diplomi, certificati ed altri titoli del settore dell’architettura e comportante misure destinate ad agevolare l’esercizio effettivo del diritto di stabilimento e di libera prestazione di ser- vizi (GU L 223 del 21.8.1985, p. 15).
Architettura. Con riferimento agli elaborati grafici facenti parte della documentazione progettuale, l’architettura dello SCADA TE è suddivisa su tre livelli e su una infrastruttura di comunicazione descritti di seguito.
Architettura. Dal punto di vista architetturale in sintesi gli obiettivi della nuova infrastruttura IT oggetto dell’appalto sono in primis: • mettere a disposizione risorse di computing, di tipo server a lame; • mettere a disposizione risorse di storage, di tipo SAN, virtualizzate e federate; • interconnettere le risorse di computing con le risorse di storage, attraverso un network di tipo FC; • interconnettere tutte le risorse fra di loro e con il mondo esterno (backbone di Ateneo, SPC ed Internet), attraverso un network di tipo Ethernet, ai fini sia dell’erogazione dei servizi (network di produzione) sia della gestione delle singole risorse (network di management); • duplicare le risorse interconnesse, indicate nei punti precedenti, fra i due siti / data center, in maniera speculare (rif. §2.2); • interconnettere i due siti fra loro, attraverso una piattaforma DWDM (rif. §2.4). E inoltre: • strutturare il network di tipo Ethernet (all’interno dei data center) in maniera gerarchica e distribuita, in modo da semplificare la progettazione e la gestione nel tempo dei cablaggi e delle matrici di connessione, in particolare in vista di necessità future ad oggi non definite; • connettere e rendere interoperabile il nuovo network di tipo FC con l’esistente e analogo network già sviluppato dal Centro Infosapienza all’interno dell’infrastruttura attualmente in uso (rif. §2.4). Il progetto architetturale di riferimento schematizzato in Figura 6 intende rispondere a queste necessità. Va precisato che lo schema rappresentato descrive l’architettura all’interno di un singolo data center, da intendersi quindi poi replicata fra i due siti INFO0 e INFO2. Per una vista più ampia sul landscape complessivo si rimanda allo schema già presentato nella Figura 5 nel paragrafo 2.4. Come meglio illustrato nel paragrafo 4.2, il progetto prevede alla base la caratterizzazione dei singoli rack presenti nel data center, distinguendo in particolare fra gli altri: • i rack di computing, ossia destinati ad accogliere risorse di calcolo (sistemi server), sia oggetto della fornitura che loro espansioni future; • i rack di storage, ossia destinati ad accogliere i sistemi di archiviazione dati, sia oggetto della fornitura che loro espansioni future; • i rack destinati ad apparati legacy (di varia natura) o a future espansioni dell’infrastruttura; Con riferimento all’elenco di elementi oggetto della fornitura, codificati nel paragrafo 3.2, il progetto prevede che: • nei rack di computing vengano installat...
Architettura. Di seguito una possibile ipotesi di strutturazione dei contenuti del sito:
Architettura. E’ richiesta un’architettura ridondata e fault tolerance. S’intende, quindi, che siano ridondati anche le singole componenti hardware che compongono il sistema. Si richiede la messa in esercizio di due siti installati nella intranet dell’Amministrazione, entrambi a Roma. Il fornitore deve realizzare anche sistemi di backup e disaster recovery delle banche dati delle rassegne stampa, delle rassegne web e delle rassegne audio-video
Architettura. Gli applicativi Java utilizzano dei WebService messi a disposizione della piattaforma Siebel per istruire le operazioni di lettura dei dati e l’esecuzione di comandi come ad esempio la creazione de ticket. L’autenticazione degli applicativi su Siebel è realizzata attraverso la verifica delle credenziali USR/PWD riportate nei file di properties degli applicativi. Le chiamate dagli applicativi verso siebel on demad avvengono via Web Service, mentre i link dalla piattaforma siebel on demad verso gli applicativi è diretta con configurazione di apposite URL. Gli applicativi sono inoltre collegati con il server di posta elettronica aziendale, i parametri per l’autenticazione sono configurati in appositi file di properties.
Architettura. I dispositivi, ubicati al PCC, che costituiranno il sistema in questione sono i seguenti: • n°1 Centrale Oraria (Network Master Clock) • n°1 Antenna GPS Il sistema si baserà su un’architettura periferia-centro, dove: • il centro è costituito dagli apparati suddetti in grado di distribuire l’informazione oraria • la periferia è costituito dall’insieme dei dispositivi che necessitano di sincronizzazione La comunicazione tra centro e periferia sarà garantita dalla rete multiservizio Gigabit Ethernet, sulla quale viene implementato protocollo NTP con modalità di tipo client-server. La Centrale Oraria, ricevuto il segnale di sincronismo dall’antenna con riferimento temporale alla quale è collegata, distribuirà l’informazione oraria ai dispositivi che necessitano di sincronizzazione.
Architettura. Il Sistema Radio sarà costituito da: • N° 4 Stazioni Radio Base (il numero delle stazioni Radio Base potrà essere esattamente definito solo nelle successive fasi progettuali, a seguito di adeguato studio di Radio- Copertura del tracciato tramviario) • N° 1 Radio Core installato nella sala apparati del PCC • N° 1 Dispatcher per la Postazione Operatore del Supervisore diLinea • N° 1 Dispatcher per la Postazione Operatore SCADA • N° 1 Dispatcher per la Postazione del Supervisore di Sala di Controllo • N° 1 Postazione per la gestione e la configurazione della rete TETRA (Network Management System) • Radio veicolari a bordo dei veicoli tramviari • Terminali portatili per le squadre di manutenzione Le interconnessioni tra le Stazioni Radio Base ed il Radio Core saranno realizzate tramite la rete di trasmissione in fibra ottica (fibre dedidate per ciascuna SRB). La fibra ottica garantisce, infatti, la larghezza di banda necessaria al flusso dati che interessa il link SRB-Nodo. Per quanto riguarda la copertura radio, allo stato attuale del progetto si assume che i siti che saranno individuati nelle successive fasi progettuali insieme insieme con l’Amministrazione per il posizionamento delle stazioni radio base, garantiscano un target di copertura soddisfacente lungo il tracciato della linea tramviaria, La localizzazione dei siti caratterizza direttamente il livello di copertura, l’architettura del sistema proposto e, in particolare, il numero di stazioni radio base. Qualora i siti individuati per le stazioni radio base non fossero adatti a garantire la copertura voluta, potrà essere necessario aumentare il numero di stazioni radio base rispetto a quello ipotizzato in questa fase.
Architettura. Il sistema WebDPC viene utilizzato in modalità “service”, con installazione e configurazione del sistema regionale campano presso un datacenter messo a disposizione dal fornitore Studiofarma. Nell’ambito della fornitura sono previsti: • Sistemi in configurazione di alta affidabilità presso server farm che garantisce i massimi livelli di sicurezza fisica e logica, protezione dei dati e banda internet adeguata al traffico previsto • Servizio di gestione del sistema • Servizio di backup dei dati per assicurare il recupero delle transazioni effettuate in caso di guasto del sistema • Certificato digitale per la cifratura del collegamento internet (SSL)
Architettura. Il sistema di trasiffazione sarà organizzato secondo un’architettura strutturata su 3 livelli: • Livello 1 – Vendita: Emettitrici self-service • Livello 2 – Obliterazione: Validatori di titoli di viaggio combinati cartaceo+contactless • Livello 3 – Controllo Centralizzato: Server e postazione operativa di Posto Centrale Il numero delle Emettitrici in fermata e delle obliteratrici a bordo dei veicoli dovrà essere definito nelle successive fasi progettuali, in base ai dati relativi ai flussi di passeggeri attesi alle fermate e a bordo, ed alle esigenze dell’Amministrazione.