PROGETTO Clausole campione

PROGETTO. 1. Il Destinatario può presentare richiesta di variazione dell’Intervento, adeguatamente motivata, che può riguardare:
PROGETTO. Il progetto elaborato sulla base delle linee generali e delle indicazioni minime prefissate dal presente Capitolato – parte tecnica, deve essere sviluppato evidenziando gli aspetti propositivi in ordine ai sotto indicati punti: ⮚ Organigramma e logistica: “Relazione sintetica - della struttura organizzativa e logistica” proposta per l’appalto, descrivendo le caratteristiche qualitative e quantitative delle funzioni di supporto alla erogazione del servizio tecnico, amministrativo e organizzativo. Inclusa la consistenza quali – quantitativa ( numerosità e competenze professionali specifiche e percorsi professionali ) dei componenti il team incaricato agli interventi. ⮚ Piano operativo migliorativo delle prestazioni, livelli di servizio e sistemi monitoraggio e di autocontrollo: Relazione dettagliata che contenga le proposte migliorative rispetto a quanto previsto nel presente capitolato. A titolo esemplificativo saranno oggetto di valutazione: ▪ le modalità operative, suddivise per tipologie di intervento (traslochi, movimentazione attrezzature,ecc.), ai fini dello snellimento delle modalità di esecuzione del servizio; ▪ i livelli di servizio migliorativi. Le misure esposte dovranno essere esplicitate anche con riferimento ai reali vantaggi per l’amministrazione contraente. In particolare i livelli di servizio oggetto di valutazione saranno “il tempo massimo, espresso in ore, che intercorre tra il momento di effettuazione dell’ordine da parte dell’amministrazione e il tempo di avvio di esecuzione delle prestazioni”. ▪ il sistema di autocontrollo che la società concorrente intende adottare per garantire la conformità del servizio. In particolare dovranno essere specificati:
PROGETTO. Lo spettacolo al xxxxxxx XXXXX PROTAGONISTA NEL MONDO DEL CONTRACT CON UNA REALIZZAZIONE DI GRANDE IMPATTO SCENOGRAFICO SU PROGETTO DI ARTISTUDIO: UN CINEMA MULTISALA A BOLOGNA IN CUI SI CONIUGANO GRANDE RICERCA SCENOGRAFICA E XXXXXXX XXXXXXX 20 Rifiniture RdI’ PROGETTO opo il successo ottenuto a Sciacca, Artistudio e Liuni hanno rinnovato la loro collaborazione per realizzare un nuovo spazio dedicato allo spettacolo nel cuore di Bologna. Il cinema Multisala del capoluogo emiliano (inaugurato lo scorso novembre) ha infatti riproposto le scelte estetiche e prestazionali già sperimentate in occasione della realizzazione siciliana, utilizzando in particolare tre linee di prodotto Liuni: da un alto le splendide finiture della collezione Studio Hotel, una linea di pavimenti e rivestimenti appositamente studiata per il contract alberghiero in cui sono raccolte diverse linee di prodotto in grado di coniugare prestazioni, comfort e design; dall’altro Miro, la linea di tessuti Classe 1 che offre una perfetta fusione di stile e sicurezza, ideale per luoghi quali appunto sale cinematografiche. Studio Hotel raccoglie moquettes in ventisette diverse qualità: velluti, bouclè strutture riccio taglio. Idonea a tutti i tipi di ambienti grazie ai diversi pesi, spessori e caratteristiche. Un’infinità di variazioni ed interpretazioni realizzabili con bordi, profili e sfondi coordinabili, disegni loghi e marchi grazie alla tecnologia di stampa ad iniezione Chromojet al alta definizione, un milione di pixel il massimo a livello mondiale per la stampa della moquettes. La linea Miro fa parte della ricca proposta per il settore alberghiero: i tessuti Liuni si contraddistinguono per l’importante aspetto della sicurezza: tutti rigorosamente certificati e prevalentemente realizzati in fibre poliestere ‘antifiamma’, offrono ottime garanzie nell’ambito del comportamento al fuoco. Per particolari esigenze - come l’utilizzo del cotone - sono previsti trattamenti ad hoc per rispettare i migliori livelli di sicurezza. La ricca e poliedrica collezione, che comprende anche tessuti leggeri, oscuranti, d’arredamento e scamosciati, offre soluzioni per molteplici utilizzi: dalla realizzazione di tendaggi e copriletto ai rivestimenti murali, dai complementi d’arredo all’imbottitura di mobili. L’elemento caratterizzante questi due cinema è in realtà la splendida riproduzione murale con tema un bosco: si tratta di grande elementi
PROGETTO. L’impianto fotovoltaico sarà realizzato in prossimità della cabina MT/BT del centro aziendale di S. Xxxxxxx, in posizione tale che le ombre date dai caseggiati siano al di sotto della linea dei 10° rispetto all’orizzonte anc he agli estremi dell’abaco solare. Il campo fotovoltaico sarà realizzato mediante la connessione in parallelo di 9 stringhe, ciascuna costituita da 11 pannelli in serie, posizionate a terra mediante strutture di sostegno appositamente studiate. La posizione, l’orientamento e l’inclinazione dell’impianto sono tali da massimizzare la producibilità annua. Le stringhe saranno perfettamente identiche tra loro per esposizione, marca, modello e numero dei moduli impiegati. Ciascun modulo, infine, sarà dotato di diodo di by-pass. In prossimità del campo fotovoltaico sarà realizzato un box in muratura, anche prefabbricato, per l’alloggiamento dell’inverter e dei quadri. La quantità di energia elettrica producibile è stata calcolata sulla base dei dati radiometrici di cui alla norma UNI 10349 prendendo come località di riferimento Cagliari e utilizzando i metodi di calcolo illustrati nella norma UNI 8477-1. L’ impianto, come prescritto per installazioni di potenza compresa tra 1 kWp e 50 kWp avrà una potenza attiva lato corrente alternata superiore al 75% del valore della potenza nominale dell’impianto fotovoltaico, riferita alle condizioni STC. Il campo fotovoltaico sarà gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a terra. Le stringhe saranno costituite dalla serie di singoli moduli fotovoltaici e saranno singolarmente sezionabili, provviste di diodo di blocco e di protezioni contro le sovratensioni. È prevista la separazione galvanica tra la parte in corrente continua dell’impianto e la rete; tramite un trasformatore di isolamento integrato nell’inverter. Soluzioni tecniche diverse da quelle sopra suggerite, sono adottabili, purché nel rispetto delle norme vigenti e della buona regola dell’arte. La struttura di sostegno verrà regolarmente collegata all’impianto di terra di cabina. L’impianto fotovoltaico, essendo di potenza nominale non superiore a 20 kW, sarà collegato alla rete elettrica in bassa o media tensione ai sensi di quanto previsto dall’articolo 4, comma 5, del DM 28 luglio 2005. I sistemi di misura dell’energia elettrica prodotta saranno collocati all’uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, resa disponibile alle utenze elettriche del soggetto responsabile e/o immessa nella rete e...
PROGETTO. La centrale sarà collegata ad un’esistente cabina elettrica in sottostazione ad esecuzione aperta, in aria, posta in prossimità della stessa di ENEL Distribuzione (SSE), mediante un collegamento in cavo AT interrato a tensione nominale di 132 kV. Il percorso ipotizzato del cavidotto è riportato in Fig. 2, mentre immagini della SSE sono mostrate nelle Figg. 18 e 19. Il collegamento avverrà sul lato AT del trasformatore di centrale (TRE) con primario a 132 kV e doppio secondario da 11 kV ciascuno, uno collegato al gruppo di generazione con turbina a gas ed uno a quello con turbina a vapore, come da schema riportato nella Relazione di Progetto e di seguito riassunto per la parte di collegamento. Il trasformatore, della potenza nominale di 80 MVA sul primario AT, è l’unico punto di tramite della centrale con la SSE attraverso il collegamento in cavo AT. Per informazioni più approfondite si rimanda al Progetto Definitivo e alla prima parte della presente relazione. Il cavo AT deve essere adeguato alle caratteristiche di tensione della rete AT alla quale è collegato, ovvero questo sarà dimensionato per: - tensione nominale 132 kV - tensione massima 145 kV Al fine di rendere nullo il campo elettrico esterno ai cavi, generato proprio da questi ultimi, sarà adottato un collegamento con cavo schermato. Nella porzione di SSE gestita dal Proponente saranno presenti un trasformatore AT/MT, un interruttore per scollegare l’impianto dalla rete di trasmissione e dei quadri di controllo e misura, contenuti in un piccolo fabbricato chiuso. La SSE ENEL, attualmente dotata di sezionatori per la disconnessione fisica dalla linea, verrà equipaggiata con interruttori che ne consentiranno la disconnessione e la messa in sicurezza in remoto, qualora il Gestore ne ravvisasse la necessità. Il Proponente ha valutato la soluzione tecnica dell’opera di connessione sulla base di analisi preliminari di fattibilità e della STMG comunicata da Terna in data 13/11/08, che prevede appunto i seguenti interventi in SSE: o adeguamento cabina di consegna da schema ridotto a schema completo; o realizzazione complesso di tele conduzione. La STGM e la relativa accettazione da parte di Dufenergy Italia S.p.A. è riportata in allegato 1 alla presente relazione.
PROGETTO. La costruzione di sinergie tra Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, Comune di Milano e Ministero della Giustizia, gli Istituti Penitenziari e le Cooperative che si occupano dell’inserimento lavorativo dei detenuti, con la positiva valutazione del Tribunale di Sorveglianza di Milano tramite la Magistratura di Sorveglianza preposta, possono favorire percorsi di reinserimento sociale per i detenuti stessi. Il progetto denominato “Percorso di reinserimento sociale e lavorativo di soggetti in esecuzione penale detentiva” prevede la costituzione di gruppi di persone detenute inserite al lavoro presso le strutture della Associazione Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano con mansioni differenziate per l’assolvimento di diverse funzioni quali, accoglienza, punto informazioni, amministrazione, pulizie, supporto alla logistica, manutenzione ordinaria fabbricati, per poi estendersi ad altre attività che verranno identificate nel dettaglio dal Gruppo di Lavoro Permanente istituito a seguito della sottoscrizione del presente. Le declinazioni delle diverse attività saranno riportate negli allegati che saranno parte integrante del presente documento e che potranno essere suscettibili di modifiche durante l’esecuzione dei lavori: A – percorso formativo; B – attività lavorative. In questa ottica istituzionale, il Tribunale di Sorveglianza di Milano, riconoscendo il positivo tenore del progetto fino alla fase della selezione degli aspiranti lavoratori detenuti, guarda con favore alla proposizione del progetto stesso e alla traduzione operativa delle linee tracciate, ovviamente sussistendo e, nel prosieguo, permanendo i presupposti di meritevolezza soggettiva delle persone prescelte, attraverso la concessione delle relative autorizzazioni e/o permessi.
PROGETTO. DATI IDENTIFICATIVI DEL
PROGETTO esemplificativo delle prestazioni Sviluppo delle prestazioni e dei valori di riscatto in base a:
PROGETTO. Il progetto individuale di inserimento è definito con il consenso del lavoratore e deve essere finalizzato a garantire l'adeguamento delle competenze professionali del lavoratore al contesto lavorativo, valorizzandone le professionalità già acquisite. Il progetto di inserimento/reinserimento, dovrà prevedere:
PROGETTO l’ACAT SULCIS IGLESIENTE propone di attivare una serie di iniziative alcune delle quali già contemplate nel metodo e specifiche per i problemi alcolcorrealti, altre funzionali alla realizzazione di un proficuo lavoro di rete sul territorio. La presenza di un team (due o più operatori) in punti strategici del territorio permetterà di offrire un servizio di rapido accesso e fruizione: un nodo che abbia in sé gli aspetti positivi del formale (a serietà, professionalità, rispetto della privacy, efficacia e riconoscimento istituzionale) e dell’informale (clima accogliente, atteggiamento empatico, intervento qualificato ma non tecnicistico e incomprensibile agli utenti). Le postazioni sul territorio costituiranno delle basi privilegiate di osservazione e interrelazione con persone, famiglie, istituzioni e organizzazioni. In particolare si effettueranno: