Risultati di investimento Clausole campione

Risultati di investimento. Le classi di attività su cui sono stati rilevati i dati sono quelle definite all’interno del modello quantitativo di vigilanza S.09.01 come definito nel Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2452 della Commissione del 2 dicembre 2015. Sulla base delle informazioni disponibili si riportano le componenti del risultato degli investimenti della Compagnia suddivise per classe di attività con un confronto tra i valori Local Gaap e Solvency II al 31 dicembre 2016 e, nella tabella successiva, i valori relativi all’esercizio 2015. 31.12.2016 (Valori in €/000) Titoli di Stato 0 1.937 -475 -144 0 2.239 396 -1.042 Obbligazioni Societarie 0 1.500 -26 -1.129 0 1.226 -217 -721 Organismo di investimento collettivo 461 0 147 284 461 0 2.965 0 Obbligazioni strutturate 0 645 0 -443 0 647 0 0 Mutui e Prestiti 0 0,544 0 0 0 1 0 0 Futures 0 0 -1.053 0 0 0 -1.455 0 Titoli di Stato 0 1.683 -141 -1.604 0 1.739 26 -1.431 Obbligazioni Societarie 0 2.543 -89 -1.183 0 1.908 807 -527 Organismo di investimento collettivo 448 0 714 1.290 448 0 4.305 -324 Obbligazioni strutturate 0 641 0 -395 0 643 0 0 Mutui e Prestiti 0 68 0 0 0 65 0 0 Futures 0 0 0 0 0 0 -602 402 La componente ordinaria (Euro 4,6 milioni) risulta in diminuzione del 4,1% rispetto al 2015 (Euro 4,8 milioni) evidenziando comunque una sostanziale stabilità se si considera la riduzione del portafoglio medio pari al -4,4% e il contesto di tassi di interesse in ulteriore discesa in cui il risultato è stato conseguito. In tale scenario la strategia di investimento è rimasta indirizzata ad attivi caratterizzati da un elevato merito di credito in prevalenza titoli di stato ed obbligazioni garantite (i.e.covered) dell’area Euro con un’elevata diversificazione per emittente e area geografica ed una contenuta esposizione ai paesi periferici Italia inclusa (24% del portafoglio). La duration del portafoglio esposto al rischio tassi (inclusi gli investimenti indiretti tramite quote di OICR ed azioni di ETF) è pari a 1,6 anni in leggero rialzo rispetto al valore di 1,4 anni dello scorso esercizio. La diminuzione della redditività ordinaria netta dei titoli a reddito fisso è stata così contenuta pari al 2,58% rispetto al 2,89% dell’esercizio precedente mentre quella del portafoglio totale si è attestata al 2,21% rispetto al 2,13% ottenuto nel corso del 2015. Gli allineamenti netti di mercato hanno inciso per Euro -1,8 milioni, sostanzialmente in linea rispetto agli Euro -1,9 milioni nell’esercizio precedente, a causa della volatilità dei t...
Risultati di investimento. Il saldo complessivo degli investimenti finanziari e dei “Loans & Mortgages” al 31 dicembre 2018 ammon- ta a 80.615 migliaia di euro; rispetto al precedente esercizio (69.975 migliaia di euro) si registra un incremento del 15,2%. I proventi patrimoniali e finanziari netti degli investimenti ammontano a 487 migliaia di Euro, in diminuzione di 1.103 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.
Risultati di investimento. La crescita del PIL a un livello superiore al 6% nel 2021 (mentre non si registrava una crescita economica superiore all’1% annuo ormai dal 2017) è stata frutto di un insieme di fattori propulsivi per la crescita, tra cui l’aumento della spesa pubblica, che si è concentrata sulla concessione di incentivi alle attività produttive, in primis quella edilizia, l’aumento della domanda estera, che ha spinto la crescita delle esportazioni e l’aumento della fiducia dei consumatori e delle imprese generato dalle aspettative di stimolo all’economia in conseguenza dei finanziamenti attesi dal “Recovery Fund” (piano “Next Generation EU”, finanziato tramite l’emissione di titoli garantiti dal bilancio europeo e quindi da tutti gli Stati membri) e dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) per rilanciare l'economia attraverso lo sviluppo verde e digitale del Paese. Questo risultato è ancora più importante alla luce del perdurare della pandemia Covid-19 che, dopo la pausa estiva, ha ripreso a destare serie preoccupazioni con l’insorgenza della nuova variante “Omicron”. Fortunatamente la campagna vaccinale ha permesso di evitare le restrizioni alle attività produttive. Gli effetti della ripresa economica a livello globale sono stati molto positivi, in particolare in termini di rientro dagli alti livelli di disoccupazione registrati post scoppio della pandemia e di aumento dei consumi delle famiglie. Questa repentina crescita ha avuto però anche l’effetto di aumentare la domanda di materie prime, in particolare quelle energetiche, come il petrolio ed il gas, che non è stata controbilanciata da una ugual crescita dell’offerta da parte dei principali Paesi produttori, che hanno invece ridotto la produzione: una combinazione che ha spinto a un sensibile rialzo dei prezzi. Tuttavia l’aumento dell’inflazione nell’Area Euro (+ 5% nel 2021) e negli USA (+7% nel 2021) non è stato percepito dagli investitori come elemento di particolare pericolo poiché questo trend è stato considerato temporaneo, in un contesto di domanda eccezionalmente solida sostenuta da stimoli monetari e fiscali senza precedenti. Sul fronte monetario, le Banche Centrali, a differenza di quanto successo all’indomani dello shock pandemico, hanno reagito adottando politiche divergenti di normalizzazione della politica monetaria. Mentre infatti la Federal Reserve ha adottato da novembre 2021 un orientamento più restrittivo, decidendo di ridurre il ritmo di acquisto dei titoli di stato, la BCE ha solo in misur...
Risultati di investimento. Il valore di mercato del portafoglio investimenti complessivo è cresciuto dell’11% nel 2019. L’aumento è collegato in misura prevalente alla crescita dei portafogli unit linked, in linea con la produzione sui prodotti ad essi collegati e con l’andamento positivo dei mercati finanziari; le masse delle Gestioni separate registrano un leggero incremento, dovuto all’andamento positivo dei mercati, nonostante la raccolta netta negativa sui prodotti ad esse collegati. Escludendo il portafoglio legato a prodotti unit linked, le modifiche più rilevanti nell'evoluzione della composizione del portafoglio investimenti sono le seguenti: - aumento del 3% del valore di mercato complessivo del portafoglio di "classe C" (Gestioni separate e free capital; quest’ultimo, anche detto “Portafoglio libero”, si può definire come la porzione degli investimenti il cui rischio e rendimento rimangono completamente in capo alla Compagnia); - significativo incremento (+5,6%) degli investimenti destinati a strumenti a breve termine (fondi monetari) rispetto al 2018, con l’obiettivo di compensare l’aumento della duration del portafoglio obbligazionario; - riduzione degli investimenti in titoli obbligazionari (-6,6%). In tale ambito, i titoli governativi italiani sono stati preferiti ai corporate bond; - incremento del valore del portafoglio di diversificazione (+1,1%). All'interno del portafoglio diversification sono stati preferiti investimenti in strumenti liquidi del comparto azionario (in particolare fondi con protezione). Il peso degli investimenti in strumenti di diversificazione non liquidi (fondi immobiliari, fondi private equity) è residuale, inferiore all’ 1%. Si riporta di seguito una sintesi con le principali componenti di costo e ricavo sulle attività di investimento nel 2019, facendo riferimento alle classi di attività previste dallo Stato Patrimoniale Solvency II, ovvero dal QRT S.02.01.02. I dati della tabella seguente, relativi alle sole voci di ricavo, sono espressi in migliaia di euro e trovano corrispondenza nei dati del bilancio civilistico 2019.
Risultati di investimento. La Compagnia nell’esercizio 2018 ha continuato a perseguire una politica orientata alla diversificazione del portafoglio, all’equilibrio tra le duration degli attivi e dei passivi ed alla massimizzazione del rendimento nel rispetto dei limiti definiti nella politica degli investimenti approvata il 24 maggio 2018. Nel corso dell’esercizio 2018 si è mantenuta l’esposizione in titoli di stato italiani a circa il 34,5% (calcolati con riferimento al valore di mercato e compresa la liquidità) mentre è aumentata la diversificazione del portafoglio mediante l’incremento degli investimenti in Fondi Corporate Loans e Real Estate caratterizzati da rendimenti cedolari intorno al 4%. A fine 2018 la percentuale dei fondi Corporate loans e Real estate sul valore complessivo del portafoglio, si attesta al 8,4%. Nell’attività di selezione, due diligence dei Fondi di Investimento Alternativi (Corporate Loans, Infrastructure, Covered Bonds e Real Estate) Cargeas Assicurazioni S.p.A. si è avvalsa di un Advisor specializzato. Nel corso del 2018 si è incrementato il portafoglio di Real Estate Funds mediante l’acquisizione di fondi con profilo di rischio contenuto. Alla fine dell’esercizio tali investimenti sono quantificati in 20 milioni di Euro mentre il portafoglio dei Corporate Loans Funds e Covered Bonds si è attestato a 28,8 milioni di Euro.
Risultati di investimento. A.3.1 INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO PROVENTI DA INVESTIMENTO 31/12/2020 TOTALE PROVENTI DA INVESTIMENTI 2.390.505 ONERI DA INVESTIMENTO 31/12/2020 TOTALE ONERI PATRIM. E FINANZIARI 1.010.882
Risultati di investimento. A.3.1 INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Risultati di investimento. I risultati di investimento sono illustrati dettagliatamente nel template S.09.01 (Income/gains and losses in the period, Allegato C) che fornisce una sintesi dei risultati finanziari per suddivisi per classe di attività. La sintesi dei risultati è la seguente: Asset category Portfolio Asset held in unit-linked and index-linked contracts Dividends Interest Rent Net gains and losses Unrealised gains and losses 3 - Equity 2 - Non-life 2 - Neither unit-linked nor index-linked 801 0 328 1 - Government bonds 2 - Non-life 2 - Neither unit-linked nor index-linked 894.649 -1.058.537 -5.600.946 2 - Corporate bonds 2 - Non-life 2 - Neither unit-linked nor index-linked 19.687 0 -28.971

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  • Modalità della votazione Il luogo e il calendario di votazione saranno stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale, in modo tale da permettere a tutti gli aventi diritto l'esercizio del voto, nel rispetto delle esigenze della produzione. Qualora l'ubicazione degli impianti e il numero dei votanti lo dovessero richiedere, potranno essere stabiliti più luoghi di votazione, evitando peraltro eccessivi frazionamenti anche per conservare, sotto ogni aspetto, la segretezza del voto. Nelle aziende con più unità produttive le votazioni avranno luogo di norma contestualmente. Luogo e calendario di votazione dovranno essere portate a conoscenza di tutti i lavoratori, mediante comunicazione nell'albo esistente presso le aziende, almeno giorni prima del giorno fissato per le votazioni.

  • PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).