OGGETTO
Gestione dei servizi integrati per l’inclusione socio- lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio
OGGETTO
Provincia di Genova
AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
Provincia di Genova - Direzione Acquisti, Patrimonio e Risorse Finanziarie
STAZIONE APPALTANTE
Provincia di Genova
Direzione Politiche Formative e del Lavoro
CONTRAENTE
Xxxxx Prato
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
DEFINIZIONI |
Committente............................................................... Il Servizio promozione dell’occupazione della Direzione Politiche Formative e del Lavoro della Provincia di Genova Soggetto aggiudicatario ........................................... Il soggetto che ha presentato la migliore offerta in base ai criteri di aggiudicazione e che è stato formalmente dichiarato aggiudicatario Concorrente/i I soggetti ammessi a partecipare alla gara |
DEFINIZIONI |
Appaltatore Il soggetto aggiudicatario, in forma singola, associata o consorziata, che stipula il contratto di appalto Fornitore Il soggetto aggiudicatario, in forma singola, associata o consorziata, che stipula il contratto di appalto |
SOMMARIO |
Pagina SEZIONE PRIMA –PRESCRIZIONI TECNICHE 4 Articolo 1 Oggetto 4 Articolo 2 Riferimenti normativi 6 Articolo 3 Finalità 9 Articolo 4 Descrizione delle prestazioni richieste 9 4.1 Servizio di orientamento 9 4.2 Servizio di mediazione al lavoro 10 4.2.1. Percorsi di collocamento mirato Legge 68/99 10 4.2.2. Percorsi di mediazione al lavoro Legge 68/99 10 4.2.3. Percorsi di sostegno per disabili occupati e imprese 10 4.2.4 Percorsi di mediazione al lavoro - Inclusione 11 4.2.5 Percorsi di mediazione al lavoro per persone con problemi di salute mentale 11 4.3 Servizio di mediazione interculturale 11 4.4 Servizio di interpretariato per persone non udenti. 11 4.5 Servizio di supervisione 11 4.6 Coordinamento e programmazione 12 4.7 Monitoraggio 12 Articolo 5 Sede delle prestazioni 13 Articolo 6 Svolgimento delle attività 13 Articolo 7 Standard qualitativo 13 |
SOMMARIO |
Pagina Articolo 8 Risorse umane e requisiti professionali. 14 Articolo 9 Formazione degli operatori… 14 Articolo 10 Gestione delle risorse umane 14 SEZIONE SECONDA – CONDIZIONI CONTRATTUALI 15 Articolo 11 Oneri a carico dell’Appaltatore 15 Articolo 12 Oneri a carico della Provincia 14 Articolo 13 Responsabile del contratto 16 Articolo 14 Obblighi derivanti dai rapporti di lavoro 16 Articolo 15 Obblighi in materia di sicurezza 16 Articolo 16 Proprietà dati e brevetti 17 Articolo 17 Tutela della riservatezza 17 Articolo 18 Durata del contratto. 18 Articolo 19 Corrispettivo 18 Articolo 20 Revisione prezzi 19 Articolo 21 Fatturazione e pagamenti 19 Articolo 22 Tracciabilità dei flussi finanziari 20 Articolo 23 Estensioni contrattualii 20 Articolo 24 Garanzie per l’esecuzione del contratto 20 24.1 Cauzione definitiva… 20 24.2 Polizza di assicurazione… 21 24.3 Clausole di divieto… 21 24.4 Penali… 21 24.5 Risoluzione del contratto 22 24.6 Recesso… 23 |
SOMMARIO |
Pagina Articolo 25 Clausole finali 24 Articolo 26 Controversie… 24 SEZIONE TERZA – VALUTAZIONE DELL’OFFERTA 24 Articolo 27 Criteri di aggiudicazione 24 Articolo 28 Fattori ponderali 24 Articolo 29 Valutazione elemento( a) 25 Articolo 30 Valutazione elemento (b1) 24 Articolo 31 Valutazione elemento (b2) 24 Articolo 32 Valutazione elemento (b3) 24 Articolo 33 Valutazione elemento (c) 24 Articolo 34 Valutazione elemento (d) 24 Articolo 35 Offerta tecnica) 24 Articolo 36 Offerta economica 30 |
SEZIONE PRIMA – PRESCRIZIONI TECNICHE
Articolo 1 Oggetto
Oggetto del presente capitolato è l’affidamento della gestione dei servizi integrati per l’inclusione socio- lavorativa di:
(a) persone disabili e categorie protette ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68
(b) persone segnalate dal circuito penale
(c) persone segnalate dai servizi socio sanitari o dai centri per l’impiego della Provincia di Genova in situazione di svantaggio
(d) stranieri in situazione di particolare criticità di inserimento lavorativo
La prestazione si svolge nell’ambito della programmazione del P.O. Regione Liguria OB “Competitività regionale e occupazione” di azioni cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo 2007-2013, puo’ essere finanziata, inoltre, con Fondi provinciali, Fondi nazionali e ulteriori altri fondi che si rendessero disponibili durante lo svolgimento dell’attività.
L’appalto, di durata triennale, è suddiviso in due lotti con i seguenti importi a base di gara, complessivi per le
tre annualità contrattuali:
Lotto 1 – Area Genovese
Importo a base di gara € 2.960.000,00 al netto degli oneri fiscali, risultanti dalla somma delle seguenti componenti:
▪ a corpo:
gestione dei servizi integrati per l’inclusione socio-lavorativa (descritti in particolare all’art. 4 del presente capitolato) € 2.832.500,00
▪ a misura:
bonus di € 500 per ogni assunzione realizzata, fino a un massimo di 255 assunzioni nel
triennio ............................................................................................................................................€ 127.500,00
nel determinare l’importo a base di gara si è fatto riferimento al “costo medio orario per dipendenti da aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi”, indicato nella tabella allegata al Decreto del 19 maggio 2010 del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, pubblicato nel S.O n.289 alla G.U n.303 del 29/12/2010. In particolare si è fatto riferimento alla tabella relativa alle aziende che occupano oltre 50 dipendenti e ai livelli II, III, IV.
Gli oneri della sicurezza sono pari a € 0,00, non sussistendo rispetto all’esecuzione del presente servizio, rischi di natura interferenziale
Per assunzione si intende un contratto legale di lavoro dipendente, anche a tempo determinato, di durata almeno semestrale, di persone con almeno una delle seguenti caratteristiche:
1. persone di cui al punto a, se assunte in aziende non soggette all’obbligo di legge 68/99, escluse le cooperative sociali di tipo B
2. persone con invalidità civile superiore al 79%
3. persone con invalidità riconosciuta a fronte di prevalente disabilità nell’area psichica e/o intellettiva
4. persone appartenenti alle tipologie di cui ai punti a, b, c, d con età superiore a 50 anni
5. persone segnalate dal circuito penale o dai servizi di salute mentale o dai servizi per la dipendenza, o in situazione di svantaggio su segnalazione dei Centri per l’impiego, non iscritte al collocamento mirato di cui alla Legge 68/99
6. donne appartenenti alle tipologie di cui ai punti a, b, c, d dell’oggetto
Lotto 2 – Area del Tigullio
Importo a base di gara € 1.009.000,00 al netto degli oneri fiscali, risultanti dalla somma delle seguenti componenti:
▪ a corpo:
gestione dei servizi integrati per l’inclusione socio-lavorativa (descritti in particolare all’art. 4
del presente capitolato) ............................................................................................................. € 976.000,00
▪ a misura
bonus di € 500 per ogni assunzione realizzata, fino a un massimo di 66 assunzioni nel
triennio ........................................................................................................................................ € 33.000,00
nel determinare l’importo a base di gara si è fatto riferimento al “costo medio orario per dipendenti da aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi”, indicato nella tabella allegata al Decreto del 19 maggio 2010 del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, pubblicato nel S.O n.289 alla G.U n.303 del 29/12/2010. In particolare si è fatto riferimento alla tabella relativa alle aziende che occupano oltre 50 dipendenti e ai livelli II, III, IV.
Gli oneri della sicurezza relativamente al servizio di orientamento da prestarsi presso la sede del Centro per l’Impiego di Chiavari, via Xxxxxx Xxxxx, n. 18, sono pari a € 0,00 non sussistendo rispetto all’esecuzione di tale servizio, rischi di natura interferenziale.
Per assunzione si intende un contratto legale di lavoro dipendente, anche a tempo determinato, di durata almeno semestrale, di persone con almeno una delle seguenti caratteristiche:
1 persone di cui al punto a, se assunte in aziende non soggette all’obbligo di legge 68/99, escluse le cooperative sociali di tipo B
2 persone con invalidità civile superiore al 79%
3 persone con invalidità riconosciuta a fronte di prevalente disabilità nell’area psichica e/o intellettiva
4 persone appartenenti alle tipologie di cui ai punti a, b, c, d con età superiore a 50 anni
5 persone segnalate dal circuito penale o dai servizi di salute mentale o dai servizi per la dipendenza, o in situazione di svantaggio su segnalazione dei Centri per l’impiego, non iscritte al collocamento mirato di cui alla Legge 68/99
6 donne appartenenti alle tipologie di cui ai punti a, b, c, d dell’oggetto
In caso di compresenza di più caratteristiche i bonus non sono cumulabili.
Articolo 2 Riferimenti normativi
Normative dell’Unione Europea
- Regolamento (CE) n.1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5/7/2006 relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1784/1999;
- Regolamento (CE) n. 396/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE;
- Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali su Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;
- Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n.1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;
- D.P.R. n. 196/2008 “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione;
- Regolamento (CE) n. 1341/2008 del Consiglio che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, per quanto riguarda alcuni progetti generatori di entrate;
- Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, per quanto riguarda alcune Disposizioni relative alla gestione finanziaria;
- Regolamento (CE) n. 539/2010 che modifica il regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria;
- Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore ("de minimis");
- Il regolamento (CE) n. 800/2008 del 6 agosto 2008 della Commissione che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria);
Normative statali
- Legge n. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche e integrazioni
- Legge 10 aprile 1991, n. 125, art. 11, "Azioni positive per la realizzazione della parità uomo- donna nel lavoro";
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104, "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" come modificata dalla Legge 21 maggio 1998, n.162;
- Legge 12 marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
- Legge n. 354/1975 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure limitative e privative della libertà” e successive modifiche e integrazioni;
- Legge n. 381/1991 “Disciplina delle cooperative sociali” e successive modifiche e integrazioni;
- Legge n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e Servizi Sociali”;
- Decreto Legislativo 23 dicembre 1997, n. 469 “Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro”, a norma dell'articolo 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
- Testo unico n. 286/1998 “Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e successive modificazioni.
- Decreto Legislativo 21 aprile 2000 n. 181 che detta disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, così come modificato dal Decreto Legislativo 19 dicembre 2002, n. 297;
- Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, che all’art.19 prevede che alla Provincia spettano le funzioni amministrative di interesse provinciale relative ai compiti connessi alla formazione professionale, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;”
- Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - codice in materia di protezione dei dati personali;
- Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30” e successive modifiche;
- Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198, "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna";
- Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Testo Unico degli appalti”;
- Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007;
- Legge 247/2007, in particolare sulla modifica dell’art.13 Legge 68/99
- Legge 133/2008, in particolare sull’invio informatico dei prospetti informativi di cui alla legge 68/99,
- Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 giugno 2009 che applica la Comunicazione della Commissione europea 2009/C 83/01 "Quadro temporaneo per gli aiuti di stato destinati a favorire l'accesso al finanziamento nel conteso della crisi economica e finanziaria attuale";
- Legge 28 gennaio 2009, n. 2 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale";
- Decreto Legislativo 20 marzo 2010, n. 53 "Attuazione della direttiva 2007/66/CE che modifica le direttive 89/665/CEE e 92/13/CEE per quanto riguarda il miglioramento dell'efficacia delle procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti pubblici";
Normative della Xxxxxxx Xxxxxxx
- Xxxxx xxxxxxxxx x. 00/00 recante “Disciplina dei servizi per l’impiego e della loro integrazione con le politiche formative e del lavoro”;
- Documento strategico regionale 2007-2013 approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 771 del 13/07/07;
- Programma Operativo Ob. 2 "Competitività Regionale e Occupazione" - Ob.2 - FSE - 2007-2013 Approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2007) 5474 del 7 Novembre 2007.
- Deliberazione della Giunta regionale n. 1178 del 12/10/2007 di approvazione delle Disposizioni Attuative Azioni Fondo Sociale Ob.2 - anno 2007.
- Deliberazione della Giunta regionale n.692 del 19/06/2008 di "Assegnazione risorse alle Province - P.O. Competitività regionale e occupazione FSE 2007/2013 - Integrazione e modifiche alle disposizioni attuative".
- “Disposizioni attuative azioni Fondo Sociale Europeo P.O. Ob.”Competitività regionale e occupazione” – anni 2009 - 2013, approvate con Deliberazione di Giunta Regionale n.824 del 19/06/2009
- Legge regionale della Liguria n. 12/2006 “Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari”;
- Legge Regionale 13 agosto 2007, n. 30 “Norme regionali per la sicurezza e la qualità del lavoro”.
- Legge regionale 20 febbraio 2007 n. 7 del “Norme per l’accoglienza e l’integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati”;
- Legge regionale 22 luglio 2008, n. 30 “Norme regionali in materia di promozione del lavoro”;
- DGR n.1589 “Indirizzi operativi in ordine ai servizi per l’impiego rivolti ai disabili” e D.G.R n. 811/2003
- Deliberazione di Giunta Regionale n. 537 del 23/05/2008 di Approvazione del Piano di comunicazione del Programma Operativo Ob. "Competitività Regionale e Occupazione" FSE 2007-2013;
- Legge regionale 11 maggio 2009, n. 18 “Sistema educativo regionale, di istruzione, formazione e orientamento”;
- Piano Triennale dell'Istruzione, della Formazione e del Lavoro 2010-2012 della Regione Liguria approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 2 del 02/02/2010;
- Deliberazione della Giunta Regionale 25 febbraio 2011, n. 208 con la quale è stato approvato e successivamente sottoscritto l’”Accordo Quadro ai sensi dell’Intesa Stato – Regioni del 12/02/2009 prorogate per il semestre 2011 con l’Accordo tra il Governo e le Regioni del 16 dicembre 2010 per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga”
- Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di ammortizzatori sociali in deroga e su politiche attive per gli anni 2011/2012. Intesa ai sensi dell’art.8, comma 6 della legge 131/2003. Repertorio n. 88 del 20/04/2011
- Deliberazione della Giunta Regionale 11 marzo 2011, n. 261 con la quale sono state approvate le Disposizioni mediante cui dare atto, attraverso specifiche linee operative, all’accordo di cui sopra;
- Manuali per la Gestione e per la Rendicontazione, approvati dalla Regione Liguria con Decreto del Direttore Generale 28 aprile 2005 n. 146 e successive modificazioni, confermati, per quanto riguarda la programmazione 2007/2013 P.O. Ob. “Competitività regionale e occupazione” FSE, con decreto del Direttore Generale del 28 luglio 2008 n. 204;
- Manuale Controlli di Primo Livello dell’A.D.G. del P.O. Competitività regionale e occupazione – approvato con decreto del Dirigente n. 2064 del 28/7/2008;
- Deliberazione Giunta Regionale n. 445 del 29/04/2011 “Assegnazione risorse 2011 e individuazione risorse 2012 alle Province nell’ambito del P.O. Competitività regionale e Occupazione FSe 2007-2013”.
Normative della Provincia di Genova
- Deliberazione della Giunta provinciale n. 150 del 6/7/2010 “Approvazione del Piano Operativo Provinciale di Istruzione – Formazione – Politiche del Lavoro e Servizi per l’Impiego – anno 2010, ai sensi dell’art. 62 della L.R. 18/2009 approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1090 del 17/09/2010;
- Piano Operativo Provinciale di Istruzione - Formazione Politiche del Lavoro e Servizi per l'impiego - Annualità 2011 (Linee guida 2012-13), ai sensi dell'art. 62 della L.R. 18/2009, approvato con D.C.P n. 21/45558 del 13 aprile 2011.
- DGP n. 38 prot. 34655 del 22/03/2011 “Piano Operativo Provinciale per l'attuazione delle Disposizioni per l'applicazione dell'Accordo Quadro ai sensi dell'Intesa Stato - Regioni del 12/02/2009 prorogate per il semestre 2011 con l'Accordo tra il Governo e le Regioni del 16 dicembre 2010 per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga (D.G.R. 261/2011). Approvazione piano operativo e accertamento delle risorse. Variazione di PEG”.
- DCP n. 85 prot. 158962 del 14/12/2010 di approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011. Bilancio pluriennale 2011-2013. Relazione previsionale e programmatica 2011- 2013.
Articolo 3 Finalità
Le finalità dei servizi integrati per l’inclusione socio-lavorativa di persone di cui all’articolo 1 e dei servizi alle imprese sono:
(1) Sviluppare percorsi di orientamento finalizzati a valutare e migliorare l’occupabilità e a favorire l’inserimento socio-lavorativo attraverso la definizione di progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro;
(2) sostenere tali persone, quando disponibili al lavoro e occupabili, nella ricerca attiva di un’ occupazione attraverso l’utilizzo di percorsi di formazione e mediazione o con il solo collocamento mirato;
(3) offrire alle imprese un supporto nella scelta delle persone sopra descritte e nella fase di integrazione delle stesse nell’organizzazione aziendale, nonché fornendo informazioni sulle opportunità previste dalla normativa nazionale e/o regionale;
(4) offrire alle persone disabili di cui all’art.1 e alle imprese sostegno nelle situazioni critiche che si vengono a creare in costanza di rapporto di lavoro, migliorando l’adattabilità dei lavoratori disabili e delle imprese;
(5) diffusione del principio di responsabilità sociale per favorire lo sviluppo di un mercato del lavoro inclusivo
Articolo 4 Descrizione delle prestazioni richieste
La prestazione oggetto del presente capitolato riguarda la gestione dei servizi integrati per l’inclusione socio- lavorativa, in particolare:
4.1 Servizio di orientamento
Sono previste le seguenti attività:
Accoglienza della persona (già iscritta al Collocamento Disabili di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 , o iscritta al Centro per l’Impiego in situazione di svantaggio, o segnalata dai Servizi Territoriali): prima analisi della domanda e della sua congruità.
Erogazione di informazioni inerenti la normativa vigente in materia di occupazione e mercato del lavoro, l’offerta dei servizi per l’Impiego, dell’Ufficio Inclusione e dei servizi della rete territoriale, gli adempimenti relativi ai Centri Provinciali per l’Impiego e al Collocamento Disabili.
Colloquio orientativo rivolto soprattutto a condividere attitudini, capacità, potenzialità e motivazione della persona nei confronti del lavoro e ad individuare margini di miglioramento/rafforzamento del profilo professionale e dell’occupabilità.
Presa in carico e presidio del percorso - intesi come avvio della persona ad un progetto di transizione al lavoro attraverso l’ausilio di risorse interne (servizi provinciali di formazione e di mediazione al lavoro) ed esterne (servizi territoriali, agenzie convenzionate e/o autorizzate) e monitoraggio del percorso stesso.
Colloqui di approfondimento della situazione personale ed eventuale ridefinizione dei percorsi individualizzati.
Erogazione di voucher o raccordo con tutti i Servizi della Direzione Politiche formative e del lavoro per l’accesso ad altri servizi formativi o di politiche del lavoro dedicati alle persone in cerca d’occupazione (corsi a catalogo, corsi o percorsi specifici per disabili, percorsi per donne in situazione di svantaggio, accesso ai voucher di servizio per la conciliazione, ecc).
Attività di back office, che comprendono: le riunioni dell’équipe operativa; la partecipazione alle attività di formazione e di supervisione; la registrazione dei dati relativi all’utenza con le modalità previste dal sistema informativo dell’Ufficio Inclusione e della Direzione; la candidatura ad eventuali servizi di transizione al lavoro, la ricerca - produzione - organizzazione di documentazione informativa di supporto all’attività orientativa; il raccordo con gli operatori dei Servizi e delle Agenzie territoriali coinvolte nei percorsi individualizzati; il raccordo con i Centri per l’impiego.
L’ erogazione delle prestazioni richieste deve essere svolta secondo le procedure previste dal sistema di gestione della qualità, di seguito indicato e sulla base della manualistica specifica emanate dalla Direzione Politiche Formative e del Lavoro.
4.2 Servizio di mediazione al lavoro
4.2.1. Percorsi di collocamento mirato ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68
Il percorso è rivolto a persone disabili e categorie protette di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68. Accoglienza delle persone segnalate dal servizio di orientamento disponibili al lavoro e occupabili.
Attività di candidatura delle persone segnalate coerente con i profili indicati dalle aziende che ne fanno richiesta con l’utilizzo di metodologie e strumenti appropriati al fine di realizzare inserimenti lavorativi nello spirito della legge 12 marzo 1999, n. 68.
4.2.2 Percorsi di mediazione al lavoro ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68
Il percorso è rivolto a persone disabili e categorie protette di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 Accoglienza delle persone segnalate dal Servizio di orientamento, disponibili al lavoro e occupabili.
Attivazione di percorsi di mediazione al lavoro attraverso l’impiego di diverse metodologie e strumenti (colloquio individuale, attività di gruppo, attivazione di tirocinio/work experience) per il tempo massimo di nove mesi.
4.2.3. Percorsi di sostegno per lavoratori disabili occupati e imprese
Il percorso è rivolto a persone disabili di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 Accoglienza delle persone segnalate dal Servizio di orientamento Attivazione di percorsi di tre tipologie differenti:
(a) Sostegno al lavoratore e all’impresa nella fase iniziale dell’inserimento
(b) Xxxxxxxx al lavoratore e all’impresa in situazioni critiche che si vengono a creare successivamente all’assunzione, con l’obiettivo di facilitare la permanenza del lavoratore nell’azienda.
(c) Xxxxxxxx al lavoratore che, per particolari criticità legate alla disabilità, richiede di essere ricollocato in altra impresa
il tempo massimo di durata del percorso è di nove mesi.
Per i percorsi di cui ai punti 4.2.1; 4.2.2; 4.2.3
Raccordo con il Servizio imprese legge 12 marzo 1999, n. 68 per la presa in carico di aziende in obbligo disponibili all’attivazione di percorsi di collocamento mirato e/o di mediazione finalizzati all’assunzione.
Monitoraggio periodico della situazione delle aziende in carico con il Servizio imprese legge 12 marzo 1999, n. 68.
Ricerca autonoma di aziende interessate ad accogliere persone da avviare con percorsi di collocamento mirato o di mediazione al lavoro, finalizzati all’osservazione, alla formazione e/o all’assunzione; in particolare la ricerca va indirizzata verso le imprese che, avendo meno di quindici dipendenti, non risultano in obbligo rispetto alla legge 12 marzo 1999, n. 68
4.2.4 Percorsi di mediazione al lavoro - Inclusione
Il percorso è rivolto a persone di cui al punto 1 non rientranti nelle categorie previste dalla legge 12 marzo 1999, n.68: persone inviate dal circuito penale, dai servizi socio-sanitari, dai Centri per l’impiego della Provincia di Genova in situazione di svantaggio, stranieri con particolari criticità.
Accoglienza delle persone segnalate dal Servizio di orientamento, disponibili al lavoro e occupabili.
Attivazione di percorsi di mediazione al lavoro attraverso l’impiego di diverse metodologie e strumenti (colloquio individuale, attività di gruppo, tirocinio/work experience,…) per il tempo massimo di nove mesi.
4.2.5 Percorsi di mediazione al lavoro per persone con problemi di salute mentale
Il percorso è rivolto a persone in carico ai Servizi di salute mentale, iscritte o non iscritte al collocamento mirato, che necessitano di un percorso più lungo di avvicinamento al lavoro e di metodologie specifiche in relazione ai problemi di natura psichiatrica.
Accoglienza delle persone segnalate dal Servizio di orientamento, disponibili al lavoro e occupabili.
Attivazione di moduli di socializzazione al lavoro attraverso l’impiego di diverse metodologie e strumenti (colloqui individuali orientativi o formativi, attività di gruppo, laboratori di formazione, tirocinio/work experience,…) per un tempo minimo di due mesi e massimo di tre mesi dalla presa in carico della persona.
Attivazione di percorsi di mediazione al lavoro attraverso l’impiego di diverse metodologie e strumenti orientativi e di transizione al lavoro (colloquio individuale, attività di gruppo, tirocinio/work experience…) per un tempo massimo di diciotto mesi.
Per i percorsi di cui ai punti 4.2.4; 4.2.5
Ricerca autonoma di aziende interessate ad accogliere le persone in carico per esperienze di formazione/orientamento in situazione (tirocinio/work experience), anche finalizzati all’assunzione. In particolare la ricerca va indirizzata verso imprese congruenti con le necessità formative e con il profilo professionale delle persone in carico.
Raccordo con il Servizio imprese L. 68/99 e con il Percorso di cui al punto 4.2.1 (Collocamento mirato) per l’inserimento delle persone che hanno concluso il percorso e sono iscritte al Collocamento disabili.
4.3 Servizio di mediazione interculturale
Nel caso in cui i Servizi di orientamento e mediazione di cui ai punti 4.1 e 4.2 siano rivolti a cittadini stranieri extracomunitari l’appaltatore dovrà fornire, se necessario, un idoneo supporto di mediazione culturale, per agevolare la reale accessibilità della persona ai servizi offerti e agli strumenti utilizzati.
4.4 Servizio di interpretariato per persone non udenti
Nel caso in cui i Servizi di orientamento e mediazione di cui ai punti 4.1 e 4.2 siano rivolti a cittadini disabili non udenti che utilizzano la lingua dei segni l’appaltatore dovrà fornire un idoneo supporto (interpretariato) per agevolare la reale accessibilità della persona ai servizi offerti e agli strumenti utilizzati.
Il Servizio di interpretariato dovrà essere fornito, nell’ambito del progetto individuale definito con l’orientatore, anche a supporto della partecipazione delle persone non udenti agli altri servizi forniti dalla Provincia/Direzione Politiche formative e del lavoro (es. per supportare la frequenza di corsi, attività del circuito per l’autoimprenditoria, ecc).
4.5 Servizio di supervisione
L’Appaltatore deve garantire un servizio di supervisione sulla conduzione dei casi, per agevolare la presa in carico dei casi più complessi da parte degli operatori e migliorare gli esiti dei percorsi stessi. Il servizio deve essere articolato su un numero di ore annuo congruo in relazione al numero dei casi in carico e deve riguardare tutti gli operatori che gestiscono i diversi percorsi di cui ai punti 4.1 e 4.2.
4.6 Coordinamento e programmazione
L’Appaltatore è tenuto a rispettare quanto previsto in merito al coordinamento e alla programmazione delle attività.
All’avvio del servizio le parti concordano un cronoprogramma delle attività nel quale potranno essere apportate modifiche e/o precisazioni rispetto all’offerta tecnica sulla base delle esigenze della Provincia, senza che ciò comporti oneri aggiuntivi per la stessa.
Il cronoprogramma deve essere condiviso e la sua accettazione formalizzata in un verbale controfirmato da entrambe le parti. Allo stesso modo deve essere approvata e formalizzata ogni sua successiva variazione. Il cronoprogramma, oltre alle attività relative ai servizi erogati all’utenza, dovrà prevedere il programma delle attività di supervisione e di formazione rivolte agli operatori di cui al punto 4.5 e all’art.9 del presente capitolato.
Per quanto riguarda il coordinamento e la programmazione tra l’Appaltante e l’Appaltatore, si prevedono raccordi a tre livelli:
(A) Coordinamento generale: tra Direzione dell’Area (o persona delegata) e Direzione dell’Appaltatore (o persone delegate). Si definiscono in questa sede gli obiettivi da raggiungere e la pianificazione delle attività dei servizi da erogare, secondo quanto proposto nell’offerta e quanto indicato dall’Amministrazione, formalizzato nel cronoprogramma, e si concordano eventuali scostamenti dalla programmazione generale per attività specifiche. A tal fine si effettuano incontri periodici (indicativamente quadrimestrali) nei quali l’Appaltatore propone il documento di programmazione del quadrimestre successivo che viene discusso dal gruppo di coordinamento e validato o emendato; nello stesso incontro si svolge il monitoraggio degli esiti delle attività del quadrimestre concluso, i cui dati sono inseriti nello stesso documento;
(B) Coordinamento di sistema: tra Responsabile dell’Ufficio Inclusione, Funzionari provinciali referenti dei singoli settori di intervento (Legge 68, Inclusione, Psichiatria), Coordinatori dei servizi dell’Appaltatore. Il Coordinamento di sistema ha la funzione di valutare i processi che regolano le relazioni tra servizi e di pianificare gli interventi correttivi e migliorativi rispetto ai processi valutati, assicurandone l’integrazione; gli incontri avranno cadenza indicativamente bimensile.
(C) Coordinamento di filiera: tra i Funzionari provinciali referenti dei singoli settori e i coordinatori e operatori (sia dei servizi di orientamento che di mediazione) dell’Appaltatore dedicati ai singoli settori di intervento. Il Coordinamento di filiera ha la funzione di monitorare e valutare l’erogazione dei servizi rivolti ai singoli “target” e i loro esiti e di fornire input per lo sviluppo di nuovi progetti e servizi; gli incontri avranno cadenza indicativamente mensile.
Il soggetto aggiudicatario del lotto 1 – Area Genovese deve indicare un coordinatore del servizio di orientamento e un coordinatore del servizio di mediazione al lavoro
Il soggetto aggiudicatario del lotto 2 – Area del Tigullio deve indicare un coordinatore unico per il servizio di orientamento e mediazione al lavoro.
I coordinatori hanno il compito di garantire i raccordi funzionali tra il servizio di orientamento e quello di mediazione e, all’interno di quest’ultimo, tra i diversi percorsi, con l’obiettivo di promuovere i migliori esiti individuali.
I coordinatori devono anche garantire il funzionamento dei servizi trasversali di cui ai punti 4.3, 4.4, 4.5, nonché promuovere il lavoro di rete sui singoli territori, in collaborazione e secondo le linee stabilite dall’Amministrazione.
4.7 Monitoraggio
Gli operatori dell’Appaltatore sono tenuti all’utilizzo puntuale e corretto del sistema informativo della
Direzione Politiche Formative e del Lavoro, così come descritto nelle Istruzioni operative dei servizi per l’inclusione di cui all’allegato D (Ist.op.i.s. n. 03 Funzioni del servizio orientamento al lavoro per lavoratori disabili e/o in situazione di svantaggio socio-sanitario; e Ist.op.i.s. n. 04 Funzioni del servizio di mediazione al lavoro per lavoratori disabili e/o in situazione di svantaggio socio-sanitario)
In sede di coordinamento generale, di sistema e di filiera, saranno monitorati i risultati e le criticità emerse nel lavoro per sviluppare conseguenti strategie di intervento.
L’Appaltatore si impegna a realizzare, ai fini del monitoraggio, il documento di cui al punto 4.6 ( lettera A coordinamento generale) con cadenza quadrimestrale.
L’Appaltatore garantisce l’utilizzo di un sistema elettronico di rilevazione delle presenze giornaliere dei propri operatori. La Provincia si riserva la facoltà di effettuare controlli a campione richiedendo apposita documentazione.
L’Appaltatore presenta mensilmente alla Provincia un sintetico report, firmato dalla Direzione dell’Appaltatore, sotto forma di autocertificazione, attestante l’attività svolta nel periodo con riferimento agli obblighi contrattuali, contenente anche un riepilogo del monte ore svolto dagli operatori. Tale report accompagnerà la fatturazione mensile della prestazione, di cui al punto 21 del capitolato.
Articolo 5 Sede delle prestazioni
I servizi oggetto del presente appalto saranno organizzati territorialmente come di seguito indicato:
Servizio di orientamento
Lotto 1: Unità operativa della Provincia in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx, 00 Xxxxx 0: Unità operativa della Provincia in Chiavari, Viale Millo, 13b Servizi di mediazione al lavoro
Lotto 1: Unità operativa della Provincia di Genova, via Xxxxxxxx d’Aste, civ 4/6/8 rossi Lotto 2: Unità operativa da indicare a cura dell’Appaltatore in Comune di Chiavari
La prestazione puo’ essere svolta anche presso sedi differenti da quelle indicate nel presente capitolato. Eventuali attività da realizzare fuori dal territorio provinciale (per es. per partecipazione a convegni e progetti, su richiesta della Provincia) potranno essere oggetto di specifici accordi tra la Provincia e l’Appaltatore.
Articolo 6 Svolgimento delle attività
Le attività standard dei Servizi si articolano secondo un modello di 36 ore settimanali ad operatore.
Sia per il Lotto 1 sia per il Lotto 2, i Servizi di orientamento operano presso due Centri per l’impiego della Provincia, quindi l’orario deve essere compatibile a quello degli stessi, indicato in allegato A.
I Servizi di mediazione al lavoro operano nelle 36 ore settimanali, offrendo la garanzia di un adeguato orario di ricevimento, anche telefonico, per persone e aziende, con orario compatibile a quello dei Centri per l’impiego, indicato in allegato A..
L’orario dei servizi dovrà essere proposto nell’offerta e validato in sede di approvazione del cronoprogramma. Eventuali modifiche devono essere concordate con la Provincia.
Inoltre, al fine di migliorare l’offerta dei servizi per target specifici di utenza e/o per la realizzazione di progetti particolari, potranno essere concordati in sede di programmazione quadrimestrale orari e modalità lavorative differenti da quanto validato nel cronoprogramma sempre all’interno dell’orario complessivo contrattualmente concordato.
Articolo 7 Standard qualitativo
L’Appaltatore prende atto che la Direzione Politiche Formative e del lavoro ha svolto il percorso di certificazione ISO 9001:2000 e s’impegna ad uniformarsi e ad applicare i flussi, le procedure, le istruzioni e
la modulistica, come definiti dal sistema di gestione per la qualità della Direzione Politiche Formative e del lavoro, indicati nelle Istruzioni operative dei Servizi per l’inclusione di cui all’allegato D (Ist.op.i.s. n. 03 Funzioni del servizio orientamento al lavoro per lavoratori disabili e/o in situazione di svantaggio socio- sanitario; e Ist.op.i.s. n. 04 Funzioni del servizio di mediazione al lavoro per lavoratori disabili e/o in situazione di svantaggio socio-sanitario) e nelle circolari ed adempimenti della Direzione.
Le modalità di erogazione dei servizi devono attenersi a quanto previsto dalla DGR n.1589 “Indirizzi operativi in ordine ai servizi per l’impiego rivolti ai disabili”.
L’Appaltatore si impegna ad adeguarsi ai sistemi di qualità, certificazione e accreditamento, qualora le normative comunitarie, nazionali o regionali lo prescrivano.
L’inosservanza di quanto previsto nel presente articolo darà luogo all’applicazione delle penali di cui all’articolo 24.4.
Articolo 8 Risorse umane e requisiti professionali
Per l’espletamento del servizio, l’appaltatore deve avvalersi di personale dotato delle conoscenze e competenze, così come indicato nell’Allegato tecnico B (Conoscenze e competenze operatori), in misura numerica e qualitativa tale da soddisfare tutte le esigenze dei servizi sopra descritti.
È richiesta un’esperienza professionale, nell’ambito di attività analoghe, di almeno un anno per gli orientatori e i mediatori, e di due anni per i coordinatori; costituisce titolo preferenziale aver maturato tale esperienza presso servizi pubblici.
Il numero di operatori impegnati nelle attività sopra descritte deve essere congruo rispetto al bacino di utenza potenziale descritto nell’Allegato tecnico C (Descrizione del contesto), alle caratteristiche delle prestazioni descritte al punto 4 e alle competenze richieste agli operatori, di cui all’Allegato tecnico B.
Le risorse umane costituenti il gruppo di lavoro devono corrispondere a quanto dichiarato nell’offerta di gara ed avere lo standard professionale e contrattuale indicati nell’offerta stessa dall’appaltatore.
Per l’espletamento del servizio di mediazione interculturale, il personale deve essere dotato delle caratteristiche di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 874 del 4 agosto 2006.
L’Appaltatore ha l’obbligo di presentare alla Direzione Politiche Formative e del lavoro entro 10 giorni naturali, consecutivi e successivi alla comunicazione di aggiudicazione, l’elenco del personale dedicato al servizio , corredato per ciascun soggetto dal relativo contratto di lavoro stipulato, nonché comprovarne le conoscenze e le competenze mediante produzione dei titoli di studio e di attestati di frequenza a corsi di formazione e/o aggiornamento specifici, esperienze pregresse documentate, attività di docenza documentate, partecipazioni a ricerche e pubblicazioni.
Gli operatori devono corrispondere a quelli indicati in sede di offerta. Eventuali sostituzioni devono essere concordate con la Provincia e garantire il rispetto dei livelli di conoscenze e competenze richiesti.
Articolo 9 Formazione degli operatori
Costituisce obbligo contrattuale l’adeguamento delle risorse professionali ad eventuali standard minimi fissati da normative nazionali e regionali in merito ai profili professionali, che possano essere approvate successivamente all’emissione del bando e all’assegnazione del servizio.
Costituisce inoltre obbligo contrattuale l’aggiornamento formativo permanente del personale dedicato ai servizi. L’appaltatore è tenuto a presentare un piano annuale di formazione delle risorse umane i cui contenuti saranno concordati con l’Ufficio Inclusione e validati nel corso della prima programmazione quadrimestrale di ogni anno di appalto. L’attuazione del piano sarà discussa e validata nell’ultimo incontro di programmazione quadrimestrale di ogni anno.
L’Appaltatore è tenuto inoltre a far partecipare il proprio personale ad iniziative formative promosse dalla Provincia nell’ambito del normale orario di lavoro.
Articolo 10 Gestione delle risorse umane
In caso di richiesta di accreditamento di nuovi operatori nel corso dello svolgimento dell’Appalto, l’Appaltatore dovrà fare riferimento alla procedura di riconoscimento delle credenziali allegata (allegato E Procedura di riconoscimento delle credenziali degli operatori).
In caso di assenza imprevista di operatori dei Servizi di orientamento e mediazione al lavoro , l’Appaltatore può richiedere, al Responsabile dell’Ufficio Inclusione, l’autorizzazione a non sostituire l’operatore; in caso di avvenuta autorizzazione l’Appaltatore è tenuto al recupero della prestazione del servizio in forma concordata con il suddetto Responsabile nel rispetto del monte ore complessivo previsto dal cronoprogramma. In mancanza di autorizzazione, l’appaltatore deve provvedere alla sostituzione entro il giorno successivo.
Sono ammissibili ulteriori variazioni di presenze di operatori in riferimento al cronoprogramma purché all’interno del monte ore complessivo del contratto e se previste e validate a livello di programmazione quadrimestrale in quanto migliorative dei servizi erogati.
In caso di mancata o tardiva sostituzione e in assenza di autorizzazione, nei giorni successivi vengono applicate le penali previste all’articolo 24.4)
L’appaltatore è tenuto a dotare gli operatori dei rimborsi/strumenti necessari per agevolare e ottimizzare lo svolgimento delle attività di contatto con le aziende e ricerca e/o di altri contatti con la rete dei servizi previsti dal ruolo.
L’appaltatore è obbligato all’allontanamento e alla sostituzione del personale che si renda responsabile di danni e non mantenga un comportamento corretto e irreprensibile, o non osservi le prescrizioni del presente capitolato.
La Provincia si riserva di effettuare controlli a campione relativamente a quanto autodichiarato dall’Appaltatore nei report mensili di cui al punto 4.7.
SEZIONE SECONDA – CONDIZIONI CONTRATTUALI
Articolo 11 Oneri a carico dell’Appaltatore
Lotto 1 – Genova: sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e le spese delle risorse strumentali e gli arredi per l’erogazione del Servizio di mediazione; sono inoltre a carico dell’Appaltatore le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature informatiche dello stesso Servizio;
Lotto 2 – Tigullio: sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e le spese per la sede operativa, le risorse strumentali e gli arredi per l’erogazione del Servizio di mediazione; sono inoltre a carico dell’Appaltatore le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature informatiche e degli immobili, le spese telefoniche e le utenze dello stesso Servizio;
La sede reperita dall’Appaltatore per il Servizio di mediazione al lavoro del lotto 2 e le risorse strumentali del servizio di mediazione dei due lotti devono essere adeguate a quanto descritto nell’offerta in relazione all’erogazione dei servizi e alla loro tipologia, in proporzione al numero degli operatori e degli utenti (persone e aziende);
La non adeguatezza della sede e delle risorse di cui sopra è motivo di risoluzione contrattuale.
Sono a carico dell’aggiudicatario le spese per i rimborsi al personale delle spese di trasporto sostenute per recarsi in visita alle aziende o per fare ricerca aziende, o per altri contatti con i servizi della rete, nel territorio provinciale per i due lotti.
Tutte le attività e le prestazioni previste dal presente contratto sono a totale carico e rischio del fornitore, che ha completa autonomia nell’organizzazione di personale, mezzi e risorse, e nella valutazione degli strumenti e delle azioni più idonee a garantire il risultato richiesto, in termini di efficienza, efficacia, economicità.
Articolo 12 Oneri a carico della Provincia
Lotto 1 – Genova: sono a carico della Provincia i locali, gli arredi, le attrezzature informatiche e telefoniche per lo svolgimento del Servizio di orientamento presso il Centro per l’impiego di Centro Levante; spettano alla Provincia di Genova le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili e mobili, quelle
relative alle utenze e al traffico telefonico. Sono forniti dalla Provincia anche i locali per lo svolgimento del Servizio di mediazione, presso la sede di via Xxxxxxxx d’Aste civ 4/6/8 rossi. Sono a carico della Provincia anche le spese telefoniche e le utenze sostenute dal Servizio di mediazione al lavoro.
Lotto 2 – Tigullio: sono a carico della Provincia i locali, gli arredi, le attrezzature informatiche e telefoniche per lo svolgimento del servizio di cui al punto 4.1 (Servizio di orientamento) presso il Centro per l’impiego di Chiavari; spettano alla Provincia di Genova le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili e mobili, quelle relative alle utenze e al traffico telefonico per tale servizio.
Nel caso la ditta appaltante procurasse danni ad attrezzature e locali a causa di un non corretto utilizzo degli stessi, le spese di manutenzione e ripristino sono a suo totale carico.
La Provincia s’impegna altresì a sostituire le attrezzature fuori uso per cause non imputabili all’appaltatore, nonché a fornire eventuali altre attrezzature che si rendessero necessarie per l’implementazione dei servizi su richiesta della stessa.
Articolo 13 Responsabile del contratto
L’appaltatore s’impegna ad indicare al committente il nominativo del soggetto referente unico (uno per lotto) per tutto quanto concerne l’esecuzione delle prestazioni contrattuali.
Il responsabile deve assicurare in particolare lo svolgimento delle attività in modo conforme al capitolato speciale d’oneri e all’offerta presentata, il rispetto delle tempistiche contrattuali, con piena facoltà di gestire le eventuali criticità, problematiche organizzative e varianti al servizio.
Articolo 14 Obblighi derivanti dai rapporti di lavoro
L’assunzione del personale deve avvenire nel rispetto della normativa vigente e il rapporto di lavoro deve essere regolato dai contratti collettivi nazionali di categoria, nonché da quelli integrativi territoriali.
Gli oneri retributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi, nonché tutti gli adempimenti normativi, sono a carico dell’Appaltatore, senza che possa essere avanzata nei confronti della Provincia alcuna rivendicazione da parte del personale dell’Appaltatore.
Sono fatti salvi gli obblighi sussistenti a carico della Provincia in virtù delle disposizioni contenute all’art. 4, comma 2, del DPR del 5/10/2010, n. 207.
L’Appaltatore s’impegna ad applicare, nei confronti dei propri dipendenti condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi ed integrativi di lavoro applicabili alla data di stipula del presente contratto alla categoria e nelle località di svolgimento delle attività, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche ed integrazioni.
L’Appaltatore s’impegna ad applicare i sopra indicati contratti collettivi anche dopo la loro scadenza e fino alla conclusione delle procedure di rinnovo previste dalla contrattazione collettiva di settore.
L’Appaltatore è inoltre obbligato, nel caso di utilizzo di collaboratori a progetto, a garantire condizioni economiche congrue rispetto ai contratti collettivi e alle tabelle ministeriali di determinazione del costo del lavoro di riferimento.
L’appaltatore s’impegna a rispettare le disposizioni previste dalla Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Direzione generale per l’Attività Ispettiva Direzione generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro n. 17 del 14 giugno 2006 Prot. n. 878/14.4.06/segr. E Prot. n. 25/I/0000521.
Gli obblighi relativi ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ai commi precedenti vincolano l’Appaltatore anche nel caso in cui questi non aderisca alle associazioni stipulanti o receda da esse, per tutto il periodo di validità del presente contratto.
La Provincia si riserva la facoltà di effettuare verifiche sulla regolarità dei rapporti di lavoro, anche agli effetti contributivi e assicurativi. L’appaltatore si impegna ad esibire la documentazione contabile e amministrativa necessaria per l’esecuzione dei controlli.
Articolo 15 Obblighi in materia di sicurezza
L’Appaltatore s’impegna a ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, nonché prevenzione e disciplina infortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri.
L’Appaltatore s’impegna in particolare a rispettare e fare rispettare al proprio personale le norme in materia di sicurezza, nonché ad osservare tutti gli adempimenti riguardanti l’applicazione del decreto legislativo 81/2008, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché della legge 123 del 3 agosto 2007 e della Legge Regionale di Regione Liguria n. 30/2007.
L’Appaltatore s’impegna ad applicare il capitolato in materia di sicurezza della Provincia di Genova e ad adottare tutti i mezzi ritenuti necessari a garantire una perfetta rispondenza alle vigenti disposizioni igienico - sanitarie previste per lo svolgimento dei servizi oggetto del presente capitolato.
L’Appaltatore dichiara di conoscere perfettamente le norme contenute nel decreto legislativo 81/2008, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché della legge 123/2007, e della L.R 30/2007, in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro per quanto concerne i propri operatori, manlevando la Provincia da ogni responsabilità al riguardo, sia diretta che indiretta.
Articolo 16 Proprietà dati e brevetti
Tutti i dati relativi al servizio svolto sono di proprietà della Provincia di Genova.
Il fornitore assume ogni responsabilità conseguente all’uso di dispositivi o all’adozione di soluzioni tecniche o di altra natura che violino i diritti di brevetto, di autore ed in genere di privativa altrui.
Il fornitore dovrà tenere indenne la Provincia nel caso che venga promossa nei confronti della stessa un’azione giudiziaria da parte di terzi che vantino diritti sui prodotti utilizzati. Il fornitore assume pertanto a proprio carico tutti gli oneri conseguenti ad eventuali richieste risarcitorie, a qualsiasi titolo avanzate, incluse le spese sostenute per la difesa in giudizio dell’ente
Articolo 17 Tutela della riservatezza
L’Appaltatore si impegna ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al d.p.c.m. 28 aprile 2005 e al Documento programmatico sulla sicurezza della Provincia e ai successivi aggiornamenti a rispettare l’obbligo di riservatezza e a non diffondere, asportare, utilizzare per motivi non riconducibili all’esecuzione del contratto, al di fuori delle specifiche indicazioni del referente della Provincia di Genova, in alcun modo, i dati e le notizie relative alla banca dati dei lavoratori e delle aziende della Provincia di Genova a cui ha accesso per l’attività affidatagli. In particolare per le attività inerenti il trattamento di dati relativi a soggetti svantaggiati e/o disabili, e comunque tutti i dati personali e sensibili ai sensi della norme sopra citate in materia di privacy, si dovranno osservare le seguenti prescrizioni:
Ai fini di cui all’articolo 29 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, l’Appaltatore del servizio assume la qualifica di responsabile del trattamento.
In quanto tale all’appaltatore svolge i compiti previsti dal presente capitolato.
L’Appaltatore dichiara di essere consapevole che i dati che tratterà nell’espletamento dell’ incarico ricevuto sono dati personali anche sensibili e, come tali, sono soggetti all’ applicazione del codice per la protezione dei dati personali.
L’Appaltatore si impegna a ottemperare agli obblighi previsti dal codice per la protezione dei dati personali oltre che dalle vigenti disposizioni in materia di tutela della riservatezza.
L’appaltatore si impegna ad adottare le istruzioni specifiche di legge e quelle fornite dall’Area per il trattamento dei dati personali.
L’Appaltatore si impegna a relazionare annualmente sullo stato del trattamento dei dati personali e sulle misure di sicurezza adottate e si obbliga ad allertare immediatamente il proprio committente in caso di situazioni anomale o di emergenze.
L’Appaltatore consente l’accesso del committente o di un suo fiduciario al fine di effettuare verifiche
periodiche in ordine alle modalità dei trattamenti e all’applicazione delle norme di sicurezza adottate.
L’appaltatore dovrà individuare e indicare nominativamente i soggetti incaricati del trattamento dei dati personali e sensibili, con i quali dovrà stipulare appositi atti unilaterali, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Tutto il personale,dipendente a qualsiasi titolo dall’aggiudicatario sarà tenuto al segreto professionale
L’appaltatore manleva la Provincia da qualsiasi responsabilità dovesse derivare dal trattamento dei dati dipendente da fatto proprio, del proprio personale o dei collaboratori che utilizzerà.
Articolo 18 Durata del contratto
Il contratto ha validità di 36 mesi decorrenti dalla data di stipulazione del contratto .
Il contratto è a termine senza necessità di disdetta da parte della Provincia. Il contratto è prorogabile, su richiesta della Provincia, per il buon termine delle attività e/o l’espletamento della nuova procedura di gara, fino al massimo di 12 mesi, per il seguente importo massimo complessivo, al netto degli oneri fiscali:
Lotto 1 – Genova: € 986.667,00
Lotto 2 – Tigullio: € 336.333,00
Da detto importo dovrà essere sottratto l’eventuale ribasso d’asta.
L’Appaltatore si impegna a mantenere durante la proroga le stesse condizioni, oneri e prezzi stabiliti dal contratto iniziale relativo al presente appalto, eventualmente integrato a termini del presente capitolato e adeguato ai sensi della normativa vigente.
A conferma di quanto dichiarato in sede di offerta tecnica, il fornitore deve produrre, entro i dieci giorni successivi, naturali e consecutivi, dalla data della determinazione di aggiudicazione dell’appalto quanto segue:
- l’elenco del personale dedicato al servizio , corredato per ciascun soggetto dal relativo contratto di lavoro stipulato, nonché comprovarne le conoscenze e le competenze mediante produzione dei titoli di studio e di attestati di frequenza a corsi di formazione e/o aggiornamento specifici, esperienze pregresse documentate, attività di docenza documentate, partecipazioni a ricerche e pubblicazioni (art. 8 del presente Capitolato);
- nominativo del responsabile del trattamento dei dati personali di cui all’art. 17 del presente Capitolato d’Oneri
- il nominativo del soggetto referente unico (per ciascun lotto) per tutto quanto concerne l’esecuzione delle prestazioni contrattuali (art. 4.6 del presente Capitolato);
- contratto di assicurazione relativo alla copertura del rischio di responsabilità civile verso terzi, così come previsto dal successivo art. 24.2, regolarmente sottoscritto e corredato della relativa attestazione di avvenuto pagamento del premio.
La Provincia si riserva la facoltà di recedere dal contratto prima della scadenza, in caso di interruzione dei trasferimenti regionali destinati al finanziamento dell’appalto. In tal caso nessun indennizzo o risarcimento sarà dovuto all’Appaltatore, fermo restando il pagamento delle prestazioni eseguite fino alla comunicazione di disdetta anticipata da parte della Provincia, che deve essere comunicata a mezzo raccomandata A.R. con preavviso di almeno trenta giorni.
Articolo 19 Corrispettivo
L’importo contrattuale è determinato applicando la percentuale di ribasso dell’offerta aggiudicataria:
(a) all’importo complessivo a base di gara – di cui all’articolo 1 - destinato alla remunerazione per l’erogazione dei servizi di orientamento e mediazione al lavoro;
(b) all’incentivo riconosciuto per ogni assunzione di casi particolari, come indicato all’art. 1
(c) L’importo contrattuale come sopra determinato è corrisposto in misura pari al 10% (diecipercento), ad
avvenuta accettazione del cronoprogramma di cui all’articolo 4.6 lett. (A), sottoscritto dall’Appaltatore e controfirmato per accettazione dalla Direzione Politiche formative e del lavoro o suo delegato. La cifra restante è suddivisa in 36 rate mensili costanti posticipate, corrispondenti al canone di servizio mensile, al netto delle eventuali penali applicate.
Ai fini dell’applicazione delle disposizioni introdotte dall’art. 4, comma 3 del D.P.R. n. 207/2010, si precisa che i corrispettivi contrattuali liquidabili dalla Provincia, saranno pari all’importo riconosciuto all’appaltatore decurtato di una percentuale pari allo 0,5%, percentuale la cui corresponsione potrà avere luogo, a seguito di svincolo, in sede di liquidazione finale, previa verifica di conformità dell’esecuzione e previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva
Il prezzo contrattuale comprende tutte le prestazioni, i costi complessivi e globali necessari alla corretta esecuzione del servizio, in base alle specifiche del presente capitolato e dell’offerta aggiudicataria.
Articolo 20 Revisione prezzi
L’Appaltatore ha la facoltà di richiedere la revisione prezzi dopo il primo anno di attivazione del servizio.
La revisione puo’ essere riconosciuta in misura pari all’aumento del costo medio dei lavoratori dipendenti da aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, della categoria assunta a riferimento per il calcolo dell’importo stimato a base di gara.
A tal fine, si terrà conto dell’ aumento percentuale del costo medio annuo nazionale riferito a tutti i livelli contrattuali indicati nello specifico decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
L’aumento percentuale si applica sull’85% del corrispettivo contrattuale a decorrere dal mese successivo al momento in cui la stazione Appaltante approva l’istanza di revisione corredata dai relativi elementi giustificativi.
Articolo 21 Fatturazione e pagamenti
I pagamenti sono effettuati, tenuto conto della tipologia del servizio oggetto di affidamento e delle tempistiche richieste ai fini della verifica della regolare esecuzione, entro 90 giorni dalla data di ricevimento delle fatture, esclusivamente mediante bonifico da parte della tesoreria provinciale su conto corrente bancario o postale dedicato ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, e successive modificazioni e integrazioni.
Il pagamento della fattura relativa al 10% dell’importo contrattuale complessivo, come determinato nell’articolo 16, è subordinato alla presentazione da parte dell’Appaltatore di una garanzia fideiussoria, bancaria o assicurativa, di pari importo, rilasciata con le modalità di cui all’articolo 23.1
Per il pagamento del canone mensile di servizio l’Appaltatore emette fatture mensili posticipate relativamente alle prestazioni rese nel mese di riferimento.
Alle fatture mensili dovrà essere altresì allegato il report sintetico di cui al precedente art. 4.7, sottoforma di autocertificazione, con riferimento a ciascun lotto e con la specifica delle singole tipologie di attività oggetto del capitolato, attestante l’attività svolta nel periodo, con riferimento agli obblighi contrattuali previsti nel capitolato stesso.
Il report è sottoscritto dal Legale Rappresentante dell’Appaltatore e controfirmato dal Responsabile dell’Ufficio Inclusione e collocamento disabili.
Il pagamento sarà inoltre subordinato alla preventiva verifica, mediante acquisizione del regolare DURC, della sussistenza in capo all’appaltatore delle condizioni di regolarità contributiva, previdenziale e assicurativa.
I pagamenti corrisposti in euro verranno effettuati dal Tesoriere della Provincia di Genova esclusivamente mediante bonifico su c/c bancario o postale dedicato per gli effetti dell’art. 3 della Legge n. 136/2010.
I termini di pagamento si intendono rispettati con la trasmissione del mandato alla tesoreria provinciali per l’effettuazione dell’operazione di bonifico.
Il fornitore s’impegna a comunicare gli estremi identificativi del conto dedicato entro 7 giorni dall’accensione
e/o dall’inizio del contratto unitamente alle generalità e al codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso, fermo restando che in assenza di dette comunicazioni la Provincia non esegue i pagamenti senza che il fornitore possa avere nulla a pretendere per il ritardo.
Non è consentito al Fornitore di segnalare più di un conto dedicato alle transazioni economiche con la Provincia di Genova. La segnalazione di un nuovo conto dedicato comporta automaticamente la cessazione dell’operatività della Provincia sul conto precedentemente indicato.
Articolo 22 Tracciabilità dei flussi finanziari
Il Fornitore si impegna a rispettare tutti gli obblighi e gli adempimenti previsti dall’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, sulla tracciabilità dei flussi finanziari.
Il Fornitore deve prevedere nei contratti sottoscritti con i sub appaltatori, i sub fornitori e i sub contraenti, apposite clausole con cui gli stessi s’impegnano al rispetto degli obblighi sulla tracciabilità dei flussi finanziari previsti dalla legge 13 agosto 2010, n. 136. In assenza di dette clausole i contratti di sub appalto non sono autorizzati dal committente.
In assenza delle clausole di cui al comma 2 il Committente non autorizza i contratti di sub-appalto. La mancanza nei subcontratti delle clausole che obbligano il sub-fornitore al rispetto degli obblighi sulla tracciabilità dei flussi finanziari costituisce motivo di risoluzione contrattuale e di segnalazione dei fatti alle autorità competenti.
Il Fornitore s’impegna a comunicare ai sub-appaltatori, sub-contraenti e sub-fornitori il codice unico di progetto (CUP) e il codice identificativo gara (CIG) relativi all’appalto.
Il Fornitore è tenuto a risolvere i contratti di sub appalto e sub fornitura di cui al comma precedente in caso di violazione della controparte degli obblighi di tracciabilità finanziaria, dandone immediata comunicazione al committente e alla Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo competente.
La violazione degli obblighi di tracciabilità previsti dalla legge n. 136/2010 e dal presente capitolato comporta la risoluzione del contratto.
Articolo 23 Estensioni contrattuali
La Provincia si riserva la facoltà di assegnare con procedura negoziata senza bando al soggetto aggiudicatario nel corso del contratto ulteriori servizi, analoghi, complementari con l’oggetto del contratto, nel limite massimo del 50% dell’importo contrattuale, come previsto dall’art.57 comma 5 del D.lgs. n. 163/2006.
Ad assegnazione avvenuta il prezzo offerto non potrà subire aumenti per alcun motivo.
Il corrispettivo contrattuale di tali servizi è determinato applicando i parametri di costo risultanti dal presente capitolato e dall’offerta aggiudicataria.
Articolo 24 Garanzie per l’esecuzione del contratto
24.1 Cauzione definitiva
Il Fornitore deve prestare una cauzione definitiva pari al 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale complessivo, salvo gli incrementi disposti all’articolo 113 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
La cauzione – con validità fino a tre mesi successivi alla scadenza del contratto di servizio - può essere costituita, ai sensi dell’art. 75 del D.Lgs. 163/2006, nei seguenti modi:
(1) mediante garanzia fideiussoria, rilasciata da una delle imprese esercenti l’attività bancaria previste dal
D.P.R. 22 maggio 1956, n. 635;
(2) mediante polizza fideiussoria, rilasciata da una delle imprese di assicurazione autorizzate al ramo cauzioni, ai sensi del X.X.X. 00 xxxxxxxx 0000, x. 000, x xxx xxxxxxx legislativo 7 settembre 2005 n. 209;
(3) mediante polizza fideiussoria, rilasciata da un intermediario finanziario iscritto all’elenco speciale di cui
all’articolo 107 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385.
La fideiussione deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
La garanzia è svincolata dalla Provincia nella misura del 33% alla fine del primo anno contrattuale, un’ulteriore, quota pari al 33%, entro 60 giorni dal termine della seconda annualità e per la restante parte entro 90 giorni dalla fine del contratto, previa verifica della regolare esecuzione e completamento delle prestazioni.
La garanzia è prestata per qualsiasi obbligazione relativa all’esecuzione del contratto per cui il Fornitore sia riconosciuto inadempiente.
In ogni caso il garante si deve ritenere liberato dall’obbligazione solo ed esclusivamente a seguito di espresso svincolo da parte della Provincia. Tale obbligo deve risultare nel contratto di fideiussione.
In caso di proroga del contratto il Fornitore s’impegna a produrre la garanzia fideiussoria nell’importo proporzionale al valore della proroga contrattuale. Analogamente il Fornitore dovrà provvedere nel caso di richiesta di attivazione di servizi analoghi.
24.2 Polizza di assicurazione
Il Fornitore deve stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi a copertura dei rischi derivanti dall’esecuzione del contratto il cui massimale, previsto per singolo sinistro, tanto nell’ipotesi di danni alle persone, quanto nell’eventualità di danni alle cose dovrà essere almeno pari a € 1.000.000,00.
L'assicurazione decorre dalla data di inizio del servizio e cessa alle ore 24 dell’ultimo giorno di scadenza naturale del contratto.
Non sono ammessi scoperti e/o franchigie. La copertura assicurativa dovrà fare espresso riferimento alle prestazioni contrattuali oggetto del presente capitolato e alle sedi di svolgimento del servizio.
Il Fornitore è tenuto a presentare al Committente, a pena di decadenza, la polizza assicurativa almeno dieci giorni, naturali e consecutivi, prima della sottoscrizione del contratto per la verifica della conformità della stessa a quanto richiesto dal presente capitolato.
Il Fornitore, nel corso dell’appalto, dovrà inoltre presentare, in occasione delle successive scadenze contrattualmente previste per la corresponsione del premio assicurativo, la documentazione debitamente quietanzata attestante l’avvenuto pagamento del premio stesso.
24.3 Clausole di divieto
Non è ammessa la cessione del contratto e non è consentito il subappalto.
È fatto divieto all’Appaltatore per il periodo di vigenza contrattuale, agire in concorrenza e conflitto di interesse rispetto alle attività oggetto del presente bando, nel territorio della Provincia di Genova. In particolare l’Appaltatore deve:
(1) astenersi dall’erogazione di servizi per il lavoro per le stesse tipologie di utenza, ai sensi del D. Lgs. n. 276/2003 e della legge n. 30/2003, in concorrenza con i servizi pubblici per l’impiego della Provincia di Genova;
(2) astenersi dall’impiego sui servizi di cui al presente bando di risorse umane contemporaneamente impiegate da altri soggetti che operano in regime di concorrenza.
24.4 Penali
La Provincia si riserva la facoltà di applicare le seguenti penali:
In caso di mancata applicazione delle modalità organizzative e delle procedure operative, degli standard qualitativi previsti dal presente capitolato (art.7) e risultanti dall’offerta aggiudicataria, l’Appaltatore è tenuto al pagamento di una penale di € 2.500,00 fatto salvo il risarcimento del maggior danno.
In caso di mancata o incompleta erogazione del servizio di supervisione agli operatori o di interpretariato concordato nel cronoprogramma è prevista l’erogazione di una penale di € 2.500,00 fatto salvo il risarcimento del maggior danno.
Qualora fossero riscontrate difformità rispetto a quanto dichiarato dall’appaltatore in sede di gara, riguardo alle professionalità dei soggetti messi a disposizione, (art. 8 ) sarà applicata la penale “una tantum” pari a €. 500, fatto salvo l’obbligo di sostituzione del personale mediante l’impiego di soggetti in possesso dei requisiti professionali previsti dal presente capitolato.
In caso di assenza ingiustificata e non autorizzata del personale in organico nella singola unità operativa, ai sensi di quanto previsto dall’art. 10, si applicano le seguenti penali per giornata o frazione di essa:
(a) mancata fornitura del servizio per un operatore per 1 giornata: € 125;
(b) mancata fornitura del servizio per l’assenza contestuale di più operatori per 1 giornata: € 300
Gli inadempimenti contrattuali che possono dare luogo all’applicazione delle penali sono contestati in forma scritta all’Appaltatore a mezzo fax o lettera raccomandata A.R.
L’Appaltatore può comunicare le proprie deduzioni entro il termine massimo di 10 giorni dal ricevimento della contestazione. Qualora le deduzioni non siano, a giudizio della Provincia, accoglibili o non vi sia stata risposta o la stessa non giunga nel termine sopra indicato, la Provincia procede all’applicazione delle penali, con decorrenza dall’inizio dell’inadempimento.
Qualora l’Appaltatore non provveda a rimuovere la causa dell’inadempienza, ciò potrà essere motivo per la Provincia di risoluzione del contratto.
L’interruzione non autorizzata del Servizio, nella singola unità operativa, per l’intera giornata lavorativa o frazione di essa, per cause imputabili all’Appaltatore, ai suoi dipendenti e collaboratori, oltre a costituire motivo di risoluzione contrattuale, determina l’applicazione di una penale di € 5.000,00 per giorno o frazione di esso.
Le penali sono portate in deduzione del primo pagamento di fattura effettuato successivamente al verificarsi dell’evento o, in mancanza, rivalendosi sulla cauzione definitiva costituita dall’Appaltatore, con l’obbligo per quest’ultimo di reintegrarla entro 15 giorni dalla richiesta della Provincia, pena l’eventuale risoluzione del contratto.
Ogni altra inadempienza grave che possa ledere la funzionalità del servizio e l’immagine della Provincia può dar luogo alla risoluzione del contratto, fatto salvo l’obbligo di risarcimento del maggior danno.
L’applicazione delle penali indicate non esclude l’ulteriore risarcimento dei danni tutti che possono derivare alla Provincia dall’inadempimento dell’appaltatore per effetto della ritardata o della mancata fornitura, danni ai fini della quantificazione dei quali concorrerà, altresì, l’eventuale maggior costo che la Provincia fosse chiamata a sostenere a seguito della necessità di riaffidamento del presente servizio ad altro concorrente, nell’ambito della stessa o di ulteriore procedura di gara, secondo condizioni di aggiudicazione che dovessero risultare economicamente più onerose rispetto a quelle praticate dall’appaltatore resosi inadempimente, e comunque in relazione al maggior costo della fornitura stessa rispetto a quello che si sarebbe sostenuto in assenza della decadenza del Fornitore
24.5 Risoluzione del contratto
Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1453 del codice civile, costituiscono motivo di risoluzione del contratto, ai sensi dell’articolo 1456 dello stesso codice, in aggiunta alle fattispecie già previste all’art. 23.4 e in altre parti del presente capitolato, le seguenti ipotesi di inadempimento:
1. L’interruzione non autorizzata del Servizio, nella singola unità operativa, per l’intera giornata lavorativa o frazione di essa, per cause imputabili all’Appaltatore, ai suoi dipendenti e collaboratori
2. la mancata sostituzione degli operatori non aventi i requisiti dichiarati in sede di offerta e accreditati su tali basi dall’Amministrazione, entro 3 giorni lavorativi dalla segnalazione scritta della Direzione Politiche Formative e del lavoro a mezzo fax, o lettera raccomandata A.R;
3. l’applicazione di penali per un importo superiore al 10% dell’importo contrattuale;
4. l’inadeguatezza della sede e dei beni strumentali forniti dall’appaltatore per il Servizio di mediazione
del lotto 2
5. la violazione degli obblighi, contrattuali, di legge e dichiarati in sede di stipula contratto, nei confronti dei dipendenti e collaboratori
6. utilizzo di soggetti diversi da quelli del gruppo di lavoro valutato in sede di gara, salvo espressa autorizzazione della Provincia
7. violazione delle norme in materia di salute, sicurezza e regolarità del lavoro;
8. violazione delle disposizioni e degli obblighi in materia di tracciabilità dei flussi finanziari previsti dalla legge 13 agosto 2010,n. 136, e successive modificazioni e integrazioni, e dal presente contratto;
9. mancata reintegrazione della cauzione definitiva, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della richiesta da parte del committente;
10. cessione del contratto;
11. subappalto non autorizzato.
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto è risolto di diritto con effetto immediato dal ricevimento della comunicazione della Provincia, da inviarsi a mezzo di lettera raccomandata, con la quale si dichiara la volontà di avvalersi della clausola risolutiva espressa.
In tutti gli altri casi di violazione degli obblighi contrattuali, la Provincia, a prescindere dall’applicazione delle penali, comunica al Fornitore gli estremi degli inadempimenti rilevati, assegnando un termine minimo di 15 giorni, naturali e consecutivi, per ripristinare il servizio secondo le modalità concordate e/o formulare giustificazioni.
Qualora il Fornitore non ottemperi, non rispetti il termine sopra indicato o qualora le giustificazioni non siano, a giudizio del committente, accettabili, è facoltà della Provincia risolvere il contratto.
La risoluzione del contratto comporta l’escussione della cauzione definitiva, fermo restando il diritto della Provincia al risarcimento del maggior danno subito.
24.6 Recesso
La Provincia si riserva il diritto di recedere dal contratto prima della scadenza nei seguenti casi:
(1) interruzione dei trasferimenti regionali;
(2) giusta causa;
(3) reiterati inadempimenti dell’aggiudicatario, anche se non gravi.
A mero titolo esemplificativo e non esaustivo, si ha giusta causa quando:
(a) sia stato depositato contro il Fornitore un ricorso ai sensi della legge fallimentare o di altra legge applicabile in materia di procedure concorsuali, che proponga lo scioglimento, la liquidazione, la composizione amichevole, la ristrutturazione dell’indebitamento o il concordato con i creditori, ovvero, nel caso in cui venga designato un liquidatore, curatore, custode, il quale entri in possesso dei beni o venga incaricato della gestione dei beni del Fornitore;
(b) il Fornitore perda i requisiti minimi richiesti dal bando di gara;
(c) sia accertata a carico del Fornitore, anche nella persona dei componenti degli organi di amministrazione, del direttore tecnico e degli altri soggetti rilevanti ai sensi della normativa vigente, l’esistenza o la sopravvenienza di incapacità, incompatibilità o impedimenti a contrarre con la pubblica amministrazione;
(d) sia accertata la mancanza e/o la perdita da parte del Fornitore, anche nella persona dei componenti degli organi di amministrazione, del direttore tecnico e degli altri soggetti rilevanti ai sensi della normativa vigente, dei requisiti d’ordine morale e professionale previsti dalla normativa vigente;
(e) ogni altra fattispecie che faccia venir meno il rapporto di fiducia sottostante il presente contratto.
In caso di recesso l’aggiudicatario ha il diritto al pagamento delle prestazioni eseguite purché effettuate a
regola d’arte, secondo i corrispettivi e le condizioni contrattuali, rinunciando espressamente, ora per allora, a qualsiasi ulteriore eventuale pretesa anche di natura risarcitoria ed ogni ulteriore compenso o indennizzo anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 1671 del codice civile.
La Provincia si riserva la facoltà, in caso di recesso o risoluzione, di chiedere al Fornitore di assicurare le prestazioni contrattuali fino a nuovo affidamento, qualora dalla cessazione delle stesse possano derivare danni per il Committente.
Articolo 25 Clausole finali
Sono a carico del soggetto aggiudicatario tutte le spese di stipulazione e scritturazione del contratto, nonché qualsiasi atto inerente e conseguente la stipula del contratto.
Articolo 26 Controversie
Tutte le controversie che dovessero insorgere in merito al presente contratto sono devolute al giudice ordinario, competente foro di Genova
SEZIONE TERZA – VALUTAZIONE DELL’OFFERTA
Articolo 27 Criteri di aggiudicazione
Il sistema di aggiudicazione della gara è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui agli articoli 83 e 84 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
La commissione aggiudicatrice esprimerà la propria valutazione attribuendo a ciascuna offerta validamente presentata un massimo di 100 punti.
La valutazione delle offerte è determinata dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli elementi di valutazione sulla base dei coefficienti di giudizio espressi dalla commissione giudicatrice moltiplicati per i fattori ponderali come di seguito indicato.
Articolo 28 Fattori ponderali
Offerta Tecnica
(a) relazione metodologica……………………………………………………………….. massimo punti 30 di cui:
a.1) metodologie e strumenti di orientamento in relazione ai principali target di utenza dei servizi… 5
a.2) metodologie e strumenti di mediazione al lavoro in relazione ai principali target di utenza dei servizi. 5
a.3) processi di coordinamento e connessione tra i servizi 4
a.4) descrizione del lavoro di rete con i Centri per l’impiego e con i Servizi territoriali e le altre agenzie esterne di formazione e inserimento lavorativo pubbliche e private 4
a.5) descrizione delle metodologie di marketing e dei contatti già in essere con le aziende del territorio 4
a.6 metodologia di valutazione dei processi (indicatori di qualità, indicatori di risultato)… 4
a.7 metodologia di supervisione sui casi 4
(b) organico dedicato al servizio…………………………………………………… massimo punti 50
così suddivisi:
(b.1) descrizione dell’organizzazione ............................................................massimo punti 10
(b.2) curriculum degli operatori massimo punti | 35 |
(b3) stabilità del gruppo di lavoro… massimo punti | 5 |
(c) capacità tecnica risultante dalla simulazione di casi operativi… massimo punti | 10 |
Offerta economica
(d) ribasso sull’importo a base di gara massimo punti ... 10.
Le offerte tecniche che non conseguiranno un punteggio minimo di 65 punti non saranno ammesse alla valutazione economica.
Articolo 29 Valutazione elemento (a)
La commissione giudicatrice assegnerà discrezionalmente a ciascuna offerta una valutazione espressa mediante un coefficiente da 0 a 1 con un massimo di due decimali. Il valore del coefficiente è determinato dalla media dei coefficienti che ogni commissario attribuisce alla proposta dei concorrenti sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
(a) ottimo Descrizione molto adeguata e coerente con elementi aggiuntivi e di innovazione
................................... rispetto a quanto richiesto 1,00
(b) buono ....................... Descrizione molto adeguata e coerente da 0,80 a 0,99
(c) distinto ...................... Descrizione adeguata e coerente da 0,60 a 0,79
(d) sufficiente ................. Descrizione abbastanza adeguata e coerente da 0,40 a 0,59
(e) scarso ........................ Descrizione scarsamente adeguata e coerente da 0,20 a 0,39
(f) inadeguato................. Descrizione non adeguata e non coerente da 0 a 0,19
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Pa = Cf ×Vp
laddove s’intende:
Pa | = | punteggio relativo all’elemento di valutazione (a) |
cf | = | coefficiente di valutazione |
vp | = | valore ponderale dell’elemento. |
L’operazione di valutazione sarà ripetuta per ciascuno dei sub criteri di valutazione. La valutazione dell’elemento (a) è determinata dalla somma dei punteggi dei sub elementi.
Articolo 30 Valutazione elemento (b.1)
La commissione giudicatrice assegnerà discrezionalmente a ciascuna offerta una valutazione espressa mediante un coefficiente da 0 a 1 con un massimo di due decimali. Il valore del coefficiente è determinato dalla media dei coefficienti che ogni commissario attribuisce alla proposta dei concorrenti sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
(a) ottimo - Descrizione molto adeguata e coerente con elementi aggiuntivi e di innovazione
............................................. rispetto a quanto richiesto 1,00
(b) buono ...................... Descrizione molto adeguata e coerente da 0,80 a 0,99
(c) distinto ...................... Descrizione adeguata e coerente da 0,60 a 0,79
(d) sufficiente ................. Descrizione abbastanza adeguata e coerente da 0,40 a 0,59
(e) scarso ........................ Descrizione scarsamente adeguata e coerente da 0,20 a 0,39
(f) inadeguato................. Descrizione non adeguata e non coerente da 0 a 0,19
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Pb.1 = Cf ×Vp
laddove s’intende:
Pb.1 | = | punteggio relativo all’elemento di valutazione (b.1) |
cf | = | coefficiente di valutazione |
vp | = | valore ponderale dell’elemento. |
Articolo 31 Valutazione elemento (b.2)
La commissione giudicatrice assegnerà il punteggio al singolo curriculum con i seguenti criteri:
(1) esperienza pienamente affine punti 7 per ogni anno di esperienza
(2) esperienza affine punti 5 per ogni anno di esperienza
(3) esperienza scarsamente affine punti 2 per ogni anno di esperienza
Definizioni:
Per il servizio di cui al punto 4.1 (Servizio di orientamento)
pienamente affine aver svolto le attività di cui al punto 4.1 del capitolato, per persone disabili e/o in carico
ai servizi socio sanitari del territorio per conto di un ente pubblico (allegato B)
affine aver svolto le attività di accompagnamento al lavoro, di cui al punto 4.1 del capitolato,
con persone disabili e/o in carico ai servizi socio sanitari del territorio (allegato B) scarsamente affine aver svolto attività di orientamento al lavoro con persone disoccupate giovani e adulte
Per il servizio di cui al punto 4.2 (Servizio di mediazione)
pienamente affine aver svolto le attività di cui al punto 4.2 del capitolato, per persone disabili e/o in carico
ai servizi socio sanitari del territorio per conto di un ente pubblico (allegato B)
affine aver svolto le attività di accompagnamento al lavoro, di cui al punto 4.2 del capitolato,
con persone disabili e/o in carico ai servizi socio sanitari del territorio (allegato B)
scarsamente affine .... aver svolto attività di incrocio domanda-offerta con persone disoccupate giovani e adulte
Successivamente la commissione giudicatrice calcolerà la somma dei punteggi attribuiti ai curriculum presentati da ogni singolo concorrente.
La commissione giudicatrice assegnerà a ciascuna offerta un coefficiente di valutazione da 0 a 1, con un massimo di quattro decimali e arrotondamento per eccesso o per difetto, utilizzando la seguente formula:
j
K
Cf = K
max
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Pb.2 = C f ×Vp
laddove s’intende:
Pb.2 = punteggio relativo all’elemento di valutazione (b.2)
Cf = coefficiente di valutazione
Kj = somma dei punteggi dei curricula dell’offerta considerata
Kmax = somma dei punteggi dei curricula dell’offerta migliore
Vp = valore ponderale dell’elemento.
Non si procederà alla riparametrazione in caso di una sola offerta valida e ammessa alla valutazione tecnica.
Articolo 32 Valutazione elemento (b3)
Il punteggio viene attribuito solo nel caso in cui la percentuale dei contratti a Tempo Indeterminato previsti all’interno del gruppo di lavoro sia uguale o superiore al 85%.
Articolo 33 Valutazione elemento (c)
I concorrenti devono presentare in sede di offerta una relazione in cui si simula l’organizzazione dei servizi (massimo 10 facciate foglio A4 stile Arial 10 interlinea 1,5) con riferimento ai seguenti casi di intervento su target specifici.
Caso 1
Tra gli iscritti al collocamento mirato, circa il 30% ha diagnosi di tipo psichico. Il concorrente è chiamato a descrivere un intervento di orientamento, evidenziando in particolare i seguenti aspetti:
(1.a) descrizione delle variabili significative dal punto di vista dell’orientamento in relazione al target specifico… max 1
(1.b) competenze e risorse umane dedicate……………………………………………………………… max 1 (1.c) soggetti della rete coinvolti………………………………………………………………………………max 1 (1.d) metodologie di intervento e processo di lavoro……………………………………………………… max 2 Caso 2
Il concorrente è chiamato a descrivere un piano di Marketing per contatto e reperimento aziende, non in obbligo ai sensi della legge 68/99, in possesso delle caratteristiche utili a instaurare una collaborazione proficua con il Servizio di mediazione al lavoro, curando di descrivere in particolare i seguenti aspetti:
(2.a) risorse umane dedicate (quantità, organizzazione e competenze)… max 1
(2.b) soggetti del territorio coinvolti… max 1
(2.c) settori produttivi a cui è rivolta la ricerca max 1
(2.d) metodologie di intervento e processo di lavoro……………………………………………………… .max 2
La commissione giudicatrice assegnerà discrezionalmente a ciascuna offerta una valutazione espressa mediante un coefficiente da 0 a 1 con un massimo di due decimali. Il valore del coefficiente è determinato dalla media dei coefficienti che ogni commissario attribuisce alla proposta dei concorrenti sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
(a) ottimo Descrizione molto adeguata e coerente con elementi aggiuntivi e di innovazione
............................................. rispetto a quanto richiesto 1,00
(b) | buono Descrizione molto adeguata e coerente | da 0,80 a 0,99 |
(c ) | distinto Descrizione adeguata e coerente | da 0,60 a 0,79 |
d) | sufficiente Descrizione abbastanza adeguata e coerente | da 0,40 a 0,59 |
(e) | scarso Descrizione scarsamente adeguata e coerente | da 0,20 a 0,39 |
(f) inadeguato................. Descrizione non adeguata e non coerente da 0 a 0,19
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Pc = C f ×Vp
laddove s’intende:
Pc | = | punteggio relativo all’elemento di valutazione (c) |
Cf | = | coefficiente di valutazione |
Vp | = | valore ponderale dell’elemento. |
Articolo 34 Valutazione elemento (d)
La commissione giudicatrice assegnerà a ciascuna offerta un coefficiente di valutazione da 0 a 1, con un massimo di quattro decimali e arrotondamento per eccesso o per difetto, utilizzando la seguente formula:
K j
C f = K
max
Il punteggio sarà determinato applicando la seguente formula:
Ve = C f ×Vp
laddove s’intende:
Ve | = | valutazione economica |
Cf | = | coefficiente di valutazione |
Kj | = | singola offerta |
Kmax | = | massimo ribasso |
Vp | = | valore ponderale dell’elemento. |
Non si procederà alla riparametrazione in caso di una sola offerta valida e ammessa alla valutazione tecnica
Articolo 35 Offerta tecnica
L’offerta nel suo complesso o le singole parti devono essere fascicolate e rilegate in modo tale da non consentire l’estrazione di fogli. Ogni fascicolo separato deve essere sottoscritto con firma autenticata. I concorrenti devono fornire anche su supporto informatico una copia dell’offerta tecnica in formato PDF.
L’offerta tecnica deve comprendere la documentazione di seguito indicata. La mancanza della documentazione richiesta penalizza la valutazione dell’elemento specifico a cui fa riferimento.
a) Relazione metodologica
I concorrenti devono presentare una relazione metodologica (massimo dieci facciate in formato A4 stile Arial 10 interlinea 1,5) descrivendo l’organizzazione che ritengono necessaria per la gestione dei servizi che intendono realizzare; la relazione deve in particolare soffermarsi sui punti:
metodologie e strumenti di orientamento al lavoro in relazione ai principali target di utenza dei servizi metodologie e strumenti di mediazione al lavoro in relazione ai principali target di utenza dei servizi processi di coordinamento e connessione tra i servizi
descrizione del lavoro di rete con i Centri per l’impiego e con i Servizi territoriali e le altre agenzie esterne di formazione e inserimento lavorativo pubbliche e private
descrizione delle metodologie di marketing e dei contatti già in essere con le aziende del territorio metodologia di valutazione dei processi (indicatori di qualità, indicatori di risultato)
metodologia di supervisione sui casi
La relazione deve indicare per ogni punto le connessioni con quanto descritto alla voce “organico dedicato al servizio”. I punteggi della relazione saranno attribuiti anche sulla base dell’effettiva coerenza tra i due elementi.
b) Organico dedicato al servizio
I concorrenti devono presentare in sede di offerta la descrizione (massimo 5 facciate foglio A4 stile Arial 10 interlinea 1,5) dell’organico che intendono impegnare per corrispondere alle prestazioni richieste dal capitolato, specificando sia i valori complessivi sia quelli dedicati ai singoli servizi.
La descrizione deve contenere le informazioni relative a:
(1) tipologie e profili professionali degli operatori;
(2) numero degli operatori, complessivo e suddiviso per tipologie professionali;
(3) CCNL di riferimento
(4) contratti di lavoro e livelli inquadramenti che si impegnano ad applicare per le diverse tipologie di operatori impiegati nell’appalto
Alla descrizione va allegato l’elenco nominativo dei lavoratori proposti in organico, (la cui presenza sarà vincolante al momento della stipula del contratto fra Provincia e soggetto aggiudicatario) riportando per ognuno di essi i seguenti dati
(a) dati anagrafici
(b) titolo di studio (qualifica,laurea, diploma);
(c) formazione complementare specifica (master, corsi professionalizzanti);
(d) esperienze professionali significative in relazione all’oggetto del capitolato (specificando se attuale o precedente, se attività autonoma o dipendente, la durata, l’ente presso la quale è stata svolta, il ruolo professionale ricoperto e le mansioni svolte).
Per ogni profilo viene valutata, attraverso i curricula, esclusivamente l’esperienza lavorativa dei 5 anni precedenti la data di pubblicazione del bando.
c) Capacità tecnica risultante dalla simulazione di casi operativi
I concorrenti devono presentare in sede di offerta una relazione in cui si descrive (massimo 10 facciate foglio A4 stile Arial 10 interlinea 1,5) l’intervento nei seguenti casi operativi:
Caso 1
Tra gli iscritti al collocamento mirato, circa il 30% ha diagnosi di tipo psichico. Il concorrente è chiamato a descrivere un intervento di orientamento, evidenziando in particolare i seguenti aspetti:
(1.e) descrizione delle variabili significative dal punto di vista dell’orientamento in relazione al target specifico
(1.f) competenze e risorse umane dedicate (1.g) soggetti della rete coinvolti
(1.h) metodologie di intervento e processo di lavoro
Caso 2
Il concorrente è chiamato a descrivere un piano di Marketing per contatto e reperimento aziende, non in obbligo ai sensi della legge 68/99, in possesso delle caratteristiche utili a instaurare una collaborazione proficua con il Servizio di mediazione al lavoro, curando di descrivere in particolare i seguenti aspetti:
(2.e) risorse umane dedicate (quantità, organizzazione e competenze)
(2.f) soggetti del territorio coinvolti
(2.g) settori produttivi a cui è rivolta la ricerca
(2.h) metodologie di intervento e processo di lavoro
Articolo 36 Offerta economica
L’offerta economica deve essere espressa dai concorrenti indicando la percentuale di ribasso unico da applicare agli importi a base di gara di cui all’articolo 1 del presente capitolato, sia per le prestazioni a corpo che a misura.
I concorrenti, nel formulare le offerte economiche, devono considerare tutte le circostanze generali e speciali che possono influire sulla prestazione.
Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea - P.O. Regione Liguria Ob. “Competitività Regionale e Occupazione”, FSE 2007-2013
ALLEGATO Tecnico A al Capitolato “ Gestione dei Servizi per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio”
ORARI APERTURA AL PUBBLICO CENTRI PER L’IMPIEGO
Orario apertura al pubblico Centro per l’Impiego Centro Levante | |||||
LUNEDI’ | MARTEDI’ | MERCOLEDI’ | GIOVEDI’ | VENERDI’ | |
Xxxxxxx | 8,30- 12,30 | 8,30- 12,30 | 8,30- 12,30 | 8,30- 12,30 | 8,30- 12,30 |
Pomeriggio | 14,15- | 14,15- | |||
16,15 | 16,15 |
.
Orario apertura al pubblico Centro per l’Impiego Tigullio | |||||
LUNEDI’ | MARTEDI’ | MERCOLEDI’ | GIOVEDI’ | VENERDI’ | |
Xxxxxxx | 8,15- 12,30 | 8,15- 12,30 | 8,15- 12,30 | 8,15– 12,30 | 8,15– 12,30 |
Pomeriggio | 14,30– | 14,30– | |||
16,00 | 16,00 |
Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea - P.O. Regione Liguria Ob. “Competitività Regionale e Occupazione”, FSE 2007-2013
ALLEGATO TECNICO B al Capitolato “ Gestione dei Servizi per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio”
CONOSCENZE E COMPETENZE OPERATORI
L’ operatore di orientamento per persone disabili e/o in situazione di svantaggio
Contesto specifico
L’operatore del servizio di orientamento indirizza e sostiene le persone disabili e/o in situazione di svantaggio nella scelta condivisa di un progetto di sviluppo professionale, finalizzato all’inserimento lavorativo. Individua le aspettative, i bisogni, e le attitudini della persona per definire gli obiettivi di sviluppo, fornisce un sostegno concreto nella costruzione dei percorsi formativi e professionali, ponendo in relazione le sue capacità e inclinazioni con le caratteristiche del mercato del lavoro.
Attiva l’opportuna rete di relazioni con gli operatori della rete dei servizi socio sanitari, di inserimento lavorativo o socio-riabilitativo per promuovere e concordare azioni di sostegno. La sua attività è rivolta a persone che presentano situazioni cliniche critiche, difficoltà cognitive o relazionali, percorsi di dipendenza passati o attuali, pendenze giudiziarie; agisce, dunque, in una dimensione di “relazione d’aiuto” per cui deve possedere, oltre alle competenze che caratterizzano l’operatore del servizio di orientamento , conoscenze e capacità specialistiche per fronteggiare, con metodologie e strumenti appropriati, le problematiche di persone disabili e/o in situazione di svantaggio.
Competenze da possedere ( conoscenze, capacità, attitudini ) relativamente a :
• metodologie di orientamento;
• tecniche di consulenza orientativa nel campo della disabilità e dello svantaggio;
• tecniche di conduzione del colloquio di orientamento;
• tecniche di gestione della relazione d’aiuto;
• tecniche di comunicazione, mediazione e negoziazione;
• tecniche di fronteggiamento del disagio e delle relazioni critiche;
• tecniche di gestione delle relazioni interpersonali;
• elementi di psicologia dell’orientamento e della disabilità;
• processi di socializzazione lavorativa;
• gestione delle tecniche di ricerca attiva di lavoro (costruzione di un curriculum, reperimento di fonti informative, preparazione a sostenere colloqui selettivi individuali e di gruppo);
• tendenze del mercato del lavoro locale e principali profili professionali ricercati
• sistema dell’offerta formativa del territorio
• rete territoriali dei servizi per il lavoro
• rete territoriali dei servizi sociali
• principali normative in materia di lavoro con particolare attenzione a quelle riferite alle persone disabili e in situazione di svantaggio
• disponibilità all’assunzione di responsabilità
• capacita’ di problem solving
• capacità di analisi e sintesi
• attitudine al lavoro d’equipe e al lavoro di rete
• principali procedure amministrative che riguardano gli uffici/servizi nei quali operano
• principali software di Office e di gestione banche dati
• esperienza specifica nel ruolo di “orientatore” ed esperienze analoghe precedentemente maturate e dimostrabili di almeno un anno.
L’operatore dei processi di mediazione al lavoro per persone disabili e/o in situazione di svantaggio.
Contesto specifico
L’operatore dei processi di mediazione al lavoro per persone disabili e/o in situazione di svantaggio cura il processo di inserimento lavorativo di persone disabili e/o in situazione di svantaggio, attraverso azioni di collocamento mirato e percorsi di mediazione finalizzati all’assunzione. Rileva e analizza i bisogni e le risorse personali e professionali del candidato; elabora il processo di inserimento lavorativo raccordandosi se necessario, con la rete dei servizi che ha in carico l’utente; effettua la ricerca di opportunità di inserimento lavorativo sul mercato del lavoro territoriale, attivando contatti diretti con le aziende e gli organismi di rappresentanza; accompagna le prime fasi dell’inserimento intervenendo se necessario, per apportare modifiche al progetto iniziale L’attività si rivolge a persone che presentano situazioni cliniche critiche, difficoltà cognitive o relazionali, percorsi di dipendenza passati o attuali, pendenze giudiziare ed è diretta a ridurre le distanze che le separa dal mondo del lavoro ed a promuovere processi tesi a favorire l’inclusione sociale.
L’operatore deve possedere pertanto, oltre alle competenze necessarie a coloro che lavorano nell’area dell’incrocio domanda-offerta, capacità e conoscenze specialistiche per fronteggiare le variabili operative e le dinamiche che insistono sui processi di inserimento di persone in situazione di svantaggio.
Competenze da possedere, (conoscenze, capacità e attitudini ) relativamente a:
• metodologie di colloquio (di valutazione e di feed-back), di lavoro di gruppo e di rete
• tecniche di fronteggiamento del disagio e delle relazioni critiche;
• elementi di psicologia del lavoro, delle organizzazioni e della disabilità
• processi di socializzazione lavorativa
• elementi di organizzazione aziendale
• tendenze del mercato del lavoro locale e
• analisi del mercato locale, delle caratteristiche dei principali profili professionali ricercati, di nuove opportunità di ampliamento delle aziende clienti
• tecniche di comunicazione, mediazione , negoziazione
• orientamento al risultato
• capacita’ di problem solving
• attitudine al lavoro d’equipe e al lavoro di rete
• disponibilità all’assunzione di responsabilità
• rete territoriali dei servizi per il lavoro
• rete territoriali dei servizi sociali
• principali normative in materia di lavoro con particolare attenzione a quelle riferite alle persone disabili e in situazione di svantaggio
• principali procedure amministrative che riguardano gli uffici/servizi nei quali operano
• principali software di Office e di gestione banche dati
• esperienza specifica nel ruolo di “mediatore ed esperienze analoghe precedentemente maturate e dimostrabili di almeno un anno.
L’ operatore per la mediazione culturale (D.G.R. n. 874 del 04/08/2006 ‐ Definizione della figura professionale di “Mediatore Interculturale”)
Contesto specifico:
facilita, collaborando con gli operatori dei servizi di orientamento e mediazione al lavoro, l’accesso dei cittadini stranieri disabili e in situazione di svantaggio sociale ai servizi stessi.
Competenze da possedere, (conoscenze, capacità e attitudini) relativamente a:
• contesto socio-culturale italiano e provinciale
• fenomeno migratorio nel territorio provinciale
• normativa sulla condizione dello straniero in Italia
• rete dei servizi pubblici e privati rivolti ai lavoratori migranti e servizi standard proposti
• lingua italiana parlata e scritta
• una o più lingue straniere (madrelingua) fra le seguenti: arabo, albanese, spagnolo, cinese, inglese, francese.
• Strategie comunicative in ambito multiculturale e plurietnico
• Strategie e tecniche di prevenzione e gestione del conflitto
• Strategie e tecniche di prevenzione delle discriminazioni su base etnica e/o razziale
• Attitudine alla relazione di aiuto
• Attitudine al lavoro d’equipe
• Esperienza certificata nella funzione di almeno un anno.
Il Coordinatore dei servizi
Contesto specifico
Il funzionamento dei Servizi deve essere improntato alla logica del “case management” che implica la centralità della persona e la continuità della sua “presa in carico per il lavoro”. Si rende perciò necessaria una forte azione di coordinamento che garantisca il presidio dei processi, il raccordo funzionale tra le attività di orientamento e di mediazione disabili e/o di mediazione inclusione, nonchè il raccordo con altri servizi e progetti gestiti dalla rete territoriale.
Competenze da possedere, (conoscenze, capacità e attitudini) relativamente a:
• normative regionali, nazionali ed europee sulla promozione dell’occupazione, sui sistemi di politiche del lavoro e della formazione, con particolare riferimento alle fasce deboli;
• sistema complessivo dei servizi territoriali sociali e sanitari, dei servizi per il lavoro, dei servizi pubblici per l’impiego, dei servizi pubblici e privati per l’inserimento lavorativo delle fasce deboli;
• sistemi di valutazione e monitoraggio;
• organizzazione e presidio dei processi dei servizi per il lavoro, con particolare riferimento ai principi del “case management”;
• organizzazione e gestione delle risorse umane;
• tecniche di negoziazione e coordinamento;
• progettazione, valutazione, comparazione ed implementazione dei servizi per il lavoro;
• capacità di analisi degli indicatori di risultato e della qualità dei processi, finalizzata al miglioramento continuo del servizio erogato.
• promozione e sviluppo del lavoro di rete;
• orientamento al risultato
• esperienza specifica di coordinamento nelle materie oggetto dell’appalto ed esperienze analoghe precedentemente maturate e dimostrabili di almeno due anni.
Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea - P.O. Regione Liguria Ob. “Competitività Regionale e Occupazione”, FSE 2007-2013
ALLEGATO TECNICO C al Capitolato “ Gestione dei Servizi per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio”
DESCRIZIONE DEL CONTESTO
IL CONTESTO PROGRAMMATORIO ED ORGANIZZATIVO
Per una descrizione particolareggiata del contesto complessivo entro il quale la ditta aggiudicataria del presente Capitolato si troverà ad operare, si rimanda alle analisi contenute nel “Piano Operativo Provinciale di Istruzione-Formazione- Politiche del lavoro e Servizi per l’Impiego – annualità 2011 (Linee guida 2012 - 2013), ai sensi dell'art. 62 della L.R. 18/2009”, approvato con D.C.P. del 13/04/2011.
Per una sintesi specifica, si indicano di seguito alcuni dati sul bacino d’utenza potenziale cui si rivolgono le attività dell’Ufficio Inclusione sociale e Collocamento Disabili e sui servizi erogati dallo stesso ufficio nell’anno 2010.
1. Il “collocamento mirato” ai sensi della Legge 68/99
Tab. 1: Iscritti al collocamento mirato ex lege 68/99 in Provincia di Genova al 31/12/2010
Genere | Disabili (art. 1) | Categorie protette (art 18) |
Donne | 3.399 | 245 |
Uomini | 3599 | 141 |
TOTALE | 6998 | 386 |
Di cui disponibili al lavoro | 6914 | N:D |
Tab. 2: Iscritti al “collocamento mirato” per aree territoriali
Totale | % | |
Area genovese | 5.875 | 84 |
Area Tigullio | 1.123 | 16 |
TOTALE | 6.998 | 100 |
Tab. 3: Classi di età degli Iscritti al “collocamento mirato”
Fasce d’età | totale | % |
Fino a 25 anni | 368 | 5 |
Tra 26 e 35 anni | 970 | 14 |
Tra 35 e 50 anni | 3138 | 45 |
Over 50 | 2522 | 36 |
Totale | 6998 | 100 |
Tab. 4 Titolo di studio degli iscritti al “collocamento mirato”
Titolo | totale | % |
Nessun titolo | 162 | 2 |
Scuola dell’obbligo | 3960 | 57 |
Diploma professionale | 409 | 6 |
Diploma maturità | 1569 | 22 |
Laurea | 348 | 5 |
N.R. | 550 | 8 |
TOTALE | 6998 | 100 |
Descrizione principali criticità relative al “collocamento mirato” di cui alla legge 68/99:
La situazione di molti iscritti è caratterizzata da disabilità, età avanzata, bassa scolarizzazione. Le diagnosi sono in percentuale rilevante multiple e descrivono situazioni di complessità.
I profili richiesti dalle aziende in obbligo sono spesso non compatibili con le competenze possedute dagli iscritti.
Il numero di posti di lavoro offerti dalle aziende in obbligo è nettamente inferiore al numero di persone iscritte perché in cerca di lavoro.
2. L’Inclusione socio-lavorativa di persone in situazione di svantaggio
Tabella 1 Le persone in esecuzione di pena in case circondariali della Provincia di Genova al 31/12/2010
Case Circondariali | ITALIANI | STRANIERI | TOTALE |
Marassi uomini | 267 | 450 | 717 |
Pontedecimo uomini | 35 | 56 | 91 |
Pontedecimo donne | 38 | 42 | 80 |
Chiavari uomini | 53 | 38 | 91 |
totale | 393 | 586 | 979 |
Tabella 2 Le persone in esecuzione di pena esterna presso l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E) in Provincia di Genova al 31/12/2010
U.E.P.E | ITALIANI | STRANIERI | TOTALE |
Genova | 399 | 200 | 599 |
Chiavari | 88 | 44 | 132 |
totale | 487 | 244 | 731 |
Le donne in esecuzione penale esterna sono circa il 10% del totale
Descrizione principali criticità relative al lavoro di inclusione delle persone in esecuzione di pena
Circa metà della popolazione detenuta è tossicodipendente. Quasi la metà della popolazione detenuta è straniera extracomunitaria, con tutte le problematiche connesse ai permessi di soggiorno e alla precarietà o assenza di reti sociali.
Nota descrittiva della popolazione straniera residente in Liguria:
Ammontano a 114.347 gli stranieri residenti in Liguria nel 2009, in crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Le donne rappresentano il 52,9% pari a 60.458 unità del complesso della popolazione straniera. I minori stranieri sono 24.042. Le principali nazionalità di provenienza si confermano: Ecuador 19,5% (pari a
20.453 unità), Albania 18,7% (pari a 19.529 unità), Romania 12,6% (13.207 unità) e Marocco 11,4% (pari a 11.925 unità). Nel 2009 gli stranieri occupati ammontavano a 68.655, pari al 15% del complesso degli occupati liguri, concentrati soprattutto nel comparto dei servizi (alberghi, ristoranti, servizi alla persona e alle imprese). A fronte di questo alta quota di occupazione sul totale degli occupati liguri (tenuto conto che la percentuale di stranieri residenti sulla popolazione genovese è di circa il 7%), ci sono target di stranieri particolarmente deboli nell’inserimento socio-lavorativo (disabili, richiedenti asilo, detenuti, disoccupati anziani) anche a causa delle norme nazionali particolarmente restrittive in materia di condizioni per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Tabella 4 - Le persone in carico ai Servizi di Salute Mentale – ASL 3 nell’anno 2010
Strutture | Donne | Uomini |
In carico al Dipartimento Salute Mentale- totale | 4.962 | 6.028 |
di cui in Strutture Residenziali/CAUP | 12 | 7 |
In C.T | 15 | 22 |
In R.S.A | 56 | 57 |
Tabella 5 - Le persone in carico ai Servizi di Salute Mentale – ASL 4 nell’anno 2010
Strutture | Donne | Uomini |
in carico ai Centri di Salute Mentale | 979 | 818 |
Strutture Residenziali | 24 + 17 (inserimenti in R.P. Psichiatriche) | 13 + 7 (inserimenti in R.P. Psichiatriche) |
CAUP | 0 | 7 |
Alloggi Assistiti | 8 | 9 |
Descrizione principali criticità relative al lavoro di inclusione delle persone con problemi di salute mentale
Le persone con una diagnosi di natura psichiatrica rappresentano una percentuale molto alta nei nuovi iscritti al Collocamento Mirato ex l.68/99 (in media quasi il 30%). La tipologia di disabilità e il forte stigma sociale che ancora la caratterizza rendono complesso l’avvicinamento al lavoro di questo target di disoccupati.
Inoltre, non tutte le persone iscritte sono seguite anche dai Servizi di Salute Mentale e questo rappresenta un ulteriore difficoltà per l'intervento di accompagnamento al lavoro.
In questo specifico settore sono segnalate dai Centri di Salute Mentale ai nostri servizi anche persone non ancora in possesso della certificazione di Invalidità Civile e quindi si tratta di persone che non possono “beneficiare” dell'iscrizione al Collocamento Mirato.
SERVIZI DI ORIENTAMENTO E MEDIAZIONE AL LAVORO: VOLUME DI ATTIVITA’ NELL’ ANNO 2010
Servizi di Orientamento (dati generali relativi a tutte le filiere)
Il Servizio orientamento prevede l’erogazione di attività informative e orientative mirate alla definizione di un progetto personalizzato di accompagnamento al lavoro o, in caso di non disponibilità o impossibilità temporanea della persona a svolgere un'attività lavorativa, all’attivazione di percorsi alternativi (attraverso la formazione professionale e il lavoro di rete).
Nell’anno 2010 sono stati effettuati 4.119 colloqui (di cui 2.989 a Genova e 1.130 a Chiavari) e 1.235 persone (di cui 995 a Genova e 240 a Chiavari) si sono rivolte al Servizio per la prima volta.
In media sono stati dedicati 3 colloqui a ogni persona che ha fatto richiesta del Servizio.
Servizi di Mediazione (dati generali relativi a tutte le filiere)
Il Servizio di mediazione al lavoro prevede attività finalizzate ad accompagnare le persone nell’incontro con il mondo del lavoro agevolandone l’inserimento mirato e attività di supporto alle aziende nella realizzazione dell’inserimento stesso; per le persone disabili è previsto anche un servizio di sostegno al mantenimento del posto di lavoro o alla ricollocazione di lavoratori occupati
Nel corso dell’anno sono state prese in carico complessivamente 823 persone, di cui 637 a Genova e 186 a Chiavari. Le aziende contattate per la prima volta dai Servizi nel 2010 sono state in tutto 689, di cui 534 a Genova e 155 a Chiavari. Le aziende in carico ai Servizi sono state 395, di cui 293 a Genova e 102 a Chiavari. Nel corso dell’anno sono stati forniti elenchi di persone pre-selezionate a 126 aziende richiedenti.
Le attività descritte sono state realizzate nel 2010 con l’utilizzo di:
2 coordinatrici 4,5 orientatori e 14,5 mediatori al lavoro a Genova 1 coordinatore, 2 orientatori e 4 mediatori al lavoro a Chiavari
nel 2010 l’attività di mediazione culturale necessaria è stata di circa 80 ore su Genova e 20 su Chiavari
Dati specifici relativi alle filiere Inclusione e Psichiatria e al lavoro con lavoratori disabili occupati (si precisa che questi dati sono già compresi nei totali sopra indicati)
Filiera Inclusione
Persone segnalate dal circuito penale
Nel 2010 sono stati effettuati da parte dei Servizi di orientamento 160 colloqui di orientamento a Genova e Chiavari con persone segnalate dal circuito penale, soprattutto da Uepe.
I Servizi di mediazione al lavoro nel 2010 hanno seguito 51 persone (43 uomini e 8 donne), di cui 31 nuovi ingressi.
Persone segnalate dai Centri per l’Impiego ai Servizi di orientamento e mediazione inclusione (Progetto Chances) per situazioni di svantaggio - anno 2010
Il progetto Chances, è un progetto che offre opportunità individualizzate per persone segnalate dai Centri per l'Impiego con particolari caratteristiche di debolezza sul mercato del lavoro (profili e/o competenze professionali poco spendibili, difficoltà socio-relazionali e condizioni di svantaggio multiple), ma senza invalidità certificate o prese in carico da parte dei Servizi socio-sanitari territoriali.
Nel 2010 sono state segnalate dai Centri per l’impiego e prese in carico dall’orientamento Inclusione 58 persone a Genova e 9 a Chiavari.
Sono successivamente state attivate prese in carico da parte del Servizio di mediazione 24 persone (tutte su Genova).
Di seguito le caratteristiche principali delle 67 persone conosciute dall’orientamento:
Caratteristiche che hanno dato origine alla segnalazione | Numeri orientamento (persone) |
Over 40 in situazione di svantaggio | 15 |
Auxilium senza dimora | 2 |
Auxilium richiedenti asilo | 8 |
Extracomunitari under 25 anni | 2 |
Under 25 anni in situazione di svantaggio | 25 |
Altri | 15 |
Filiera Psichiatria
Persone con problemi di salute mentale
I colloqui specifici per persone segnalate dai Centri di Salute Mentale o comunque con diagnosi psichiatrica sono stati, nel 2010, 507 a Genova e 131 nel Tigullio.
Hanno avuto accesso al Servizio di mediazione-filiera psichiatria nel 2010 a Genova 23 nuove persone, per un totale di 37 persone prese in carico nell’anno, di cui 4 anche in assistenza al placement.
Sono stati attivate a Genova 30 work-experience, con durata media di 10 mesi. Inoltre 9 persone hanno frequentato un modulo di approfondimento dell’orientamento.
Nel Tigullio, sono stati 32 i percorsi di mediazione attivati, mentre, dopo l’orientamento, 13 persone sono state avviate al Consorzio Tassano. Sono state attivate 12 work-experience attraverso il servizio di mediazione al lavoro.
Lavoratori disabili occupati
Nel 2010 sono stati effettuati in totale 271 colloqui di orientamento rivolti a lavoratori disabili occupati che si sono rivolte ai servizi per situazioni di difficoltà nel mantenimento del posto di lavoro.
i servizi di mediazione di Genova e Chiavari hanno successivamente preso in carico 65 persone.
Nel 2010, inoltre, sono state prese in carico 66 persone nell’ambito dei piani straordinari anicrisi promossi da Regione Liguria, di cui 9 con indennità di cassa integrazione in deroga, 4 in cassa integrazione straordinaria, 3 persone in mobilità retribuita e 50 in mobilità non retribuita.
Per un’analisi più approfondita si rinvia al report dell’Ufficio Inclusione e collocamento disabili “Le attività del 2010”, reperibile sul sito all’indirizzo: xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxx/xxxxxxxx/xxxxXxxxxxxx?xxxxxxxxXxxx0xx0xx0x0_xxxxxx_xxxxx co1l9.psml
La programmazione delle attività per il prossimo triennio, coerentemente a quanto descritto nel “Piano Operativo Provinciale di Istruzione-Formazione- Politiche del lavoro e Servizi per l’Impiego – annualità 2011 (Linee guida 2012 - 2013), approvato con D.C.P. del 13/04/2011, prevede:
- una stabilizzazione dei numeri complessivi di persone che hanno accesso ai Servizi di orientamento e mediazione al lavoro
- un aumento delle attività di ricerca e contatto con aziende, in obbligo e non in obbligo di legge, alle quali proporre collaborazione per la formazione e l’inserimento lavorativo delle persone.
- una stabilizzazione dei numeri delle tre filiere (legge 68; inclusione ; psichiatria)
- il contenimento dei tempi di attesa di accesso al servizio di orientamento sull’area genovese.
- flessibilità organizzativa dei servizi che consenta di calibrare le prese in carico nelle tre filiere secondo i bisogni dell’utenza programmati quadrimestralmente
- il mantenimento del lavoro sugli occupati;
- il mantenimento di progetti rivolti a target specifici
- il mantenimento del lavoro di rete
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Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea - P.O. Regione Liguria Ob. “Competitività Regionale e Occupazione”, FSE 2007- 2013
ALLEGATO TECNICO D al Capitolato “ Gestione dei Servizi per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio”
N. 03 FUNZIONI DEL SERVIZIO ORIENTAMENTO AL LAVORO PER LAVORATORI DISABILI E/O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO-SANITARIO” e “IST.OP.i.s. N. 04 FUNZIONI DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE AL LAVORO PER LAVORATORI DISABILI E/O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO- SANITARIO”
IST.OP.I.S. N. 03
FUNZIONI DEL SERVIZIO ORIENTAMENTO AL LAVORO PER LAVORATORI DISABILI E/O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO-SANITARIO
1. SCOPO
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. DEFINIZIONI
4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
5. RESPONSABILITA’
6. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
6.1 : ACCOGLIENZA: ANALISI DELLA DOMANDA
6.2 : PERCORSO DI ORIENTAMENTO
6.3 : CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI ORIENTAMENTO E RINVII
6.4 : VERIFICA DEL PERCORSO ATTIVATO
7. ALLEGATI
1. SCOPO
Lo scopo della presente istruzione operativa è la definizione delle procedure svolte dal Servizio di Orientamento per la realizzazione di attività di orientamento a favore di lavoratori disabili o in situazione di svantaggio.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Orientamento e accompagnamento delle persone nell’incontro con il mondo del lavoro, per l’inserimento mirato. In particolare, le attività sono articolate in:
– Accoglienza, analisi della domanda;
– Orientamento;
– Conclusione del percorso di orientamento e rinvio a: servizi interni (di mediazione o formazione), servizi della rete territoriale per il lavoro, servizi socio-sanitari;
– Verifica del percorso attivato
3. DEFINIZIONI
Collocamento mirato: Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione (Art.2 comma 1 L.68/99).
Ufficio competente (denominato Ufficio Inclusione e Collocamento Disabili): è l’Ufficio che provvede, in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, secondo le specifiche competenze loro attribuite, alla programmazione, all'attuazione, alla verifica degli interventi volti a favorire l'inserimento dei soggetti di cui alla presente legge nonchè all'avviamento lavorativo, alla tenuta delle liste, al rilascio delle autorizzazioni, degli esoneri e delle compensazioni territoriali, alla stipula delle convenzioni e all'attuazione del collocamento mirato (L.68/99 art. 6 comma 1).
I clienti del servizio sono persone iscritte al collocamento mirato di cui alla legge 68/99 (disabili o altre categorie protette), disabili occupati in stato crisi, persone in situazione di svantaggio in carico ai servizi socio-sanitari del territorio o segnalate dai centri per l’impiego per situazioni di particolari criticità, persone provenienti dal circuito penale.
Lavoratore disabile (coloro che per legge possono iscriversi al collocamento obbligatorio – art. 1 L.68/99) I lavoratori che si possono iscrivere al collocamento disabili sono:
– Invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
– persone non vedenti (cecità assoluta o con residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi, con eventuale correzione);
– Persone sordomute (non udenti dalla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata)
– invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%
– invalidi di guerra
– invalidi civili di guerra
– invalidi per servizio (con minorazioni ascritte dalla prima all'ottava categoria
D.P.R. 915/78)
Categorie protette: chi per legge può iscriversi al collocamento mirato ai sensi dell’art. 18 della legge 68/99:
– orfani e coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio
– coniugi e figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro e dei profughi italiani rimpatriati
– coloro che rientrano nella disciplina speciale della legge 407/1998, diretta a tutelare le famiglie delle vittime del terrorismo.
Persone in situazione di svantaggio o “fasce deboli”: persone seguite dai Servizi sociali e/o sanitari del territorio, per problemi di salute mentale, dipendenza, forti problematiche sociali, appartenenza al circuito penale.
Orientatore: professionista con competenze rispetto alle persone disabili o alle altre fasce deboli in relazione alle loro possibilità di avvicinamento al lavoro; favorisce l’elaborazione di piani individuali di inserimento, favorendo l’autoconsapevolezza delle persone, l’attivazione delle loro risorse e la considerazione dei limiti in relazione al lavoro. Ha inoltre competenza specifica sulla rete dei Servizi socio-sanitari del territorio e capacità di lavorare in rete.
Servizi socio-sanitari : Servizi ASL per disabili, Centri di salute mentale, Servizi per la tossicodipendenza, Distretti sociali.
Soggetti della rete territoriale per il lavoro: Servizi pubblici e privati che si occupano di inserimento lavorativo per target specifici di clienti disabili o fasce deboli.
4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
ELENCO NORME E LEGGI
Ordini di Servizio interni XXXXXX
CONSOLLE (software utilizzato per la gestione informatizzata dei servizi erogati alle categorie in carico al collocamento disabili, nonché delle aziende soggette all’obbligo, di cui alla Legge 68/99 o non soggette all’obbligo. Per la parte persone, contiene: i dati anagrafici, le informazioni sulla tipologia e il grado di invalidità civile riconosciuta e sull’idoneità lavorativa; sul percorso scolastico, formativo, lavorativo; è usato dagli orientatori per la registrazione dei contenuti dei colloqui di orientamento e per l’aggiornamento dello “stato generale” della posizione del lavoratore nei confronti dei Servizi, per il rinvio ai servizi di mediazione e altri convenzionati).
Documenti interni
Contratto con il soggetto affidatario dell’erogazione dei servizi integrati di orientamento e mediazione di Genova
Contratto con il soggetto affidatario dell’erogazione dei servizi integrati di orientamento e mediazione di Chiavari
5. RESPONSABILITA’
Il Responsabile del Servizio, in relazione agli obiettivi ricevuti dalla Direzione Politiche Formative e del Lavoro e nell’ambito della programmazione concordata con la Direzione stessa, ha la responsabilità di:
– Attribuire ai Responsabili d’ Ufficio gli obiettivi propri;effettuare l’attività di programmazione, coordinamento e verifica dell’operato dell’Ufficio;
– nomina, se del caso, su proposta del Responsabile d’ufficio, i coordinatori di Unità Operativa;
– sovrintendere agli adempimenti normativi, amministrativi ed informatici che regolano il funzionamento dell’Ufficio;
– indicare al Responsabile dell’Ufficio i dati contabili del PEG relativi all’attività di competenza;
– Xxxx disposizioni attuative, anche a seguito di confronto con la Direzione Politiche Formative e del Lavoro, nei casi di problematiche complesse o discrezionali che prescindono dall’ordinaria amministrazione.
Il Responsabile dell’Ufficio
– risponde al Responsabile del Servizio per il rispetto delle direttive ricevute;
– governa la gestione delle attività relative alla corretta erogazione dei servizi amministrativi e di politiche del lavoro per disabili e fasce deboli, curandone il coordinamento con i servizi esternalizzati (orientamento e mediazione);
– contribuisce in sede di Comitato di Coordinamento a programmare le modalità applicative della strategia provinciale in materia di politiche del lavoro e servizi per l’impiego e alla definizione dei contenuti delle modalità applicative in caso di innovazioni normative o regolamentari in materia di mercato del lavoro, in particolare per quanto concerne i disabili e le altre fasce deboli;
– concorre, con gli altri responsabili di Ufficio, o con altri soggetti istituzionali o della rete territoriale, alla progettazione al monitoraggio e alla valutazione di progetti specifici e alla stesura delle procedure per l’erogazione dei servizi per il lavoro delle fasce deboli;
– realizza la strategia per la promozione dell’occupazione delle persone disabili e in situazione di svantaggio, intrattenendo relazioni con la rete dei soggetti del territorio: Asl, Comuni, Distretti sociali, Associazioni del privato sociale, Cooperative sociali, Associazioni datoriali e sindacali;
– intrattiene i rapporti funzionali con altri soggetti coinvolti nelle procedure, esterni o interni all’Ente;
– cura l’aggiornamento e l’applicazione delle procedure amministrative e degli standard dei servizi definiti;
– programma, cura il coordinamento e monitora le attività degli operatori interni;
– dirime le controversie connesse allo svolgimento delle attività e gestisce le criticità sorte nella gestione delle attività;
– sovrintende al corretto svolgimento delle istruzioni operative definite;
– cura la diffusione delle informazioni in caso di modifiche normative o regolamentari con conseguenza diretta sull’erogazione e l’accesso ai servizi;
– definisce con i coordinatori dei servizi delle ditte appaltatrici gli obiettivi dei singoli servizi, ne verifica i risultati, tramite periodiche riunioni di monitoraggio, e ne convalida i report mensili;
– cura il coordinamento tra i diversi servizi per il lavoro riservati a disabili e fasce deboli erogati dalle ditte appaltatrici e tra questi e il servizio imprese;
– segnala al RSGQ la necessità di eventuali variazioni sulla documentazione (istruzioni operative e modulistica) in uso.
Il Coordinatore del Servizio ( della Società che gestisce l’appalto)
– collabora con il Responsabile dell’Ufficio Inclusione per la definizione degli obiettivi del servizio, per il monitoraggio e la verifica dei risultati;
– ottimizza l’impiego degli orientatori all’interno del loro impegno orario settimanale, secondo gli obiettivi concordati con il Responsabile dell’ Ufficio, anche in relazione all’attuazione di progetti specifici;
– gestisce il gruppo di lavoro attraverso riunioni di coordinamento settimanali;
– cura la raccolta dei dati richiesti dall’ufficio Inclusione per il monitoraggio
– gestisce le sostituzioni degli orientatori.;
– partecipa alle riunioni di coordinamento con gli altri servizi per il lavoro, collaborando all’individuazione di strategie di innovazione e miglioramento;
– coordina la gestione dei rapporti funzionali con la rete dei servizi socio-sanitari territoriali, secondo le linee programmate con il Responsabile dell’Ufficio, per quanto concerne l’orientamento dei clienti e l’attivazione del “lavoro in rete” sui singoli casi.
L’ orientatore (della Società che gestisce l’appalto)
– svolge attività di analisi della domanda del cliente;
– prenota l’appuntamento;
– eroga informazioni al cliente sulla normativa e sui diversi servizi, interni o della rete territoriale;
– effettua la “presa in carico” del cliente, attraverso colloqui di conoscenza e orientamento, definendo e condividendo con lui il percorso da realizzare;
– compila la modulistica dell’accoglienza e dell’orientamento;
– compila il report mensile di monitoraggio;
– compila e aggiorna su CONSOLLE i percorsi individuali delle persone disabili;
– collabora con gli orientatori dei Centri per l’Impiego per l’erogazione di servizi
– verifica mensilmente le persone “in carico”;
– organizza e calendarizza i colloqui di verifica del piano di inserimento;
– gestisce i rapporti con i Servizi socio-sanitari per i singoli casi;
– partecipa alle riunioni settimanali di coordinamento del servizio.
6. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
6.1 : ACCOGLIENZA: ANALISI DELLA DOMANDA
L’accesso al Servizio può avvenire da parte di:
– persone disabili o appartenenti alle categorie protette iscritte al collocamento di cui alla Legge 68/99;
– persone segnalate dai Servizi socio-sanitari, non necessariamente iscritte. L’Orientatore dedicato all’attività di accoglienza verifica la conformità della richiesta con i criteri di accesso al servizio. Nel caso in cui la richiesta di colloquio sia presentata da una persona non iscritta e non segnalata da un Servizio socio-sanitario l’operatore fornisce informazioni sui Centri per l’impiego ordinari.
Se la persona è disabile, l’orientatore controlla su XXXXXX i dati e il tipo di invalidità, ed eventualmente recupera presso il Servizio iscrizioni del Centro per l’impiego il fascicolo del lavoratore ; in caso di aggiornamenti recenti della situazione sanitaria, chiede alla persona di portare in sede di colloquio copia della documentazione di invalidità e idoneità lavorativa.
Raccoglie informazioni utili per valutare la richiesta e fissa un appuntamento, concordando la data e l’ora con la persona, e comunicandogliela con la consegna di foglio scritto.
6.2 : PERCORSO DI ORIENTAMENTO
Il percorso ha come obiettivo quello di sostenere la persona nella scelta del percorso più adeguato per l’inserimento lavorativo, tra i servizi offerti dalla Provincia o tra quelli della rete territoriale.
Il percorso si realizza, di norma, attraverso 2-3 colloqui (di media) di circa 60 minuti, incluse le operazioni di registrazione dei dati, e prevede:
– Acquisizione o verifica dei dati anagrafici;
– Anamnesi del percorso formativo/professionale;
– Analisi della motivazione, delle aspettative e delle disponibilità;
– Analisi delle risorse e dei vincoli;
– Stesura e condivisione dell’ipotesi di progetto;
– Verifica in itinere della realizzazione del progetto.
Nel caso la persona risulti impossibilitata a intraprendere un percorso lavorativo, per condizioni psicologiche e/o fisiche particolari, viene riorientata ai servizi socio-sanitari per percorsi di cura o di tipo socio-lavorativo o assistenziale.
Viene compilata su Consolle la scheda Informativa contenente anche il PATTO DI SERVIZIO. Il Patto di Servizio contiene:
• Progetto e disponibilità concordate: la definizione del progetto in cui viene indicato l’impegno concordato tra operatore e lavoratore e le disponibilità della persona rispetto a percorsi di accompagnamento da intraprendere o proposte di lavoro;
• Informazioni sul funzionamento del servizio di mediazione al lavoro /servizio di collocamento mirato. : in caso di rinvio a servizi interni, vengono sinteticamente illustrate al lavoratore le caratteristiche dei servizi offerti.
• Impegni del lavoratore: il lavoratore che aderisce alla proposta dei servizi deve rispettare alcuni impegni sottoscrivendo il Patto di Servizio
La scheda informativa viene illustrata, stampata e fatta firmare alla persona.
Nel caso si tratti di una persona occupata che chiede interventi di sostegno o ricollocazione, l’orientatore ha il compito di verificare la congruità della richiesta e deve compilare attentamente la parte della scheda riservata all’attuale occupazione, facendo firmare l’eventuale autorizzazione a contattare l’azienda. Durante il colloquio la persona viene informata che è prassi del Servizio di orientamento lavorare in rete, e che pertanto verranno attivati contatti con i referenti dei Servizi socio-sanitari competenti se esistenti.
Il servizio di orientamento prima di rinviare le persone al collocamento mirato svolge di prassi due colloqui per avere la possibilità di raccogliere maggiori elementi di conoscenza e, se valutato necessario dall’operatore, proporre alla persona l’utilità di un percorso di mediazione.
Il servizio di orientamento prima della segnalazione al collocamento mirato individua e laddove possibile contiene le limitazioni di disponibilità da parte della persona rispetto all’inserimento lavorativo, non collegate a reali esigenze di salute o di conciliazione con esigenze personali. Si indicano a titolo esemplificativo le limitazioni che non possono essere accettate dal servizio perché fortemente limitanti delle possibilità di inserimento della persona: limiti di reddito; lavoro in nero, difficoltà nello spostamento se non legate a problemi di salute.
Su tutte le indicazioni prevale la discrezionalità e la professionalità dell’orientatore nel valutare le specificità di ogni situazione.
Ogni colloquio e ogni informazione ( es telefonate, contatti o visite fuori appuntamento) vengono registrati su CONSOLLE.
6.3 : CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI ORIENTAMENTO E RINVII
Il percorso di orientamento si può concludere con i seguenti esiti: Rinvio a servizi interni:
– Servizio di mediazione,(si veda l’Istruzione operativa I.S. n. 04 Funzioni del Servizio di mediazione al lavoro) che comprende: collocamento mirato; percorsi di mediazione al lavoro, con attivazione di stage o tirocini; percorsi di sostegno a lavoratori disabili occupati. In ogni caso, l’orientatore presenta, attraverso un incontro con il servizio di mediazione le persone da prendere in carico, descrivendo le diverse situazioni. Congiuntamente, la segnalazione al servizio di mediazione avviene anche attraverso e-mail.
– Segnalazione al CPI competente per erogazione di voucher formativo o altri servizi che avviene tramite telefonata e e-mail al referente dei Servizi del CPI.
– Segnalazione a corsi di formazione, con contatto con funzionari referenti della Direzione stessa.
Rinvio a progetti o servizi gestiti dai Soggetti della rete territoriale per il lavoro:
Progetti realizzati in convenzione con la Provincia:
– percorso di mediazione a“bassa soglia” CEIS o Tassano, con contatti operatori, riunione di monitoraggio e passaggio casi.
– progetto Vail- Centro Studi ASL3, per l’area genovese, con contatto operatore, riunione di monitoraggio e passaggio casi e trasmissione di scheda orientamento.
Altri progetti: XXX0, XXX0, Comuni, Associazioni ed Enti del privato sociale: in questi casi si contattano i Servizi socio-sanitari con telefonata ed eventuale incontro per concordare la segnalazione.
Rinvio a Servizi socio-sanitari
In tutti i casi in cui è prevalente il bisogno di cura o la presa in carico per soddisfare bisogni primari della persona (casa, sostegno immediato al reddito,ecc.), si contatta il Servizio competente e si concorda la presa in carico, dimettendo temporaneamente la persona dal Servizio di orientamento.
La persona non risulta più essere in carico al Servizio di orientamento nei seguenti casi:
- lavora, tranne i casi in cui si concordi la necessità della ricollocazione o del sostegno in situazione di crisi;
- non è reperibile, non si presenta al colloquio e non avvisa per concordare altri appuntamenti;
- non è disponibile al lavoro, per motivi di salute o altro: in questo caso si concorda con la persona che al momento non è possibile un inserimento lavorativo e si formalizza la decisione sulla scheda colloqui;
- è stata rinviata alle “risorse della rete” : in questo caso, il rapporto con l’orientamento si riattiva solo su nuova richiesta da parte del cliente;
- e’ stata dimessa dal servizio per non aver risposto a due convocazioni (due non reperibilità registrate su consolle) da parte dei servizi senza giustificato motivo o aver rifiutato la proposta di due offerte congrue, secondo i criteri previsti dalla normativa sul servizi all’Impiego dei disabili.
6.4 : VERIFICA DEL PERCORSO ATTIVATO
Per le persone rinviate ai Servizi interni:
– Mediazione: l’orientatore sente telefonicamente il mediatore ogni volta che il mediatore lo ritiene necessario per ricalibrare il percorso. Sono previsti anche incontri congiunti con la persona, in alcuni casi con la presenza dell’operatore del Servizio socio-sanitario di riferimento. I colloqui congiunti avvengono obbligatoriamente nei casi in cui il percorso di mediazione si concluda senza esito occupazionale.
– Formazione: se si tratta di percorsi brevi (voucher), la persona resta in carico al Servizio; l’orientatore effettua la verifica a fine corso. Se il rinvio è avvenuto per percorsi lunghi (corsi donne, corsi ad hoc per disabili), la persona è considerata temporaneamente dimessa dal Servizio. Si effettuano verifiche periodiche con i formatori e si collabora, su richiesta, per la realizzazione del progetto di inserimento lavorativo. Se al termine del percorso non c’è esito occupazionale, la persona torna, su sua richiesta, in carico al Servizio di orientamento.
Per le persone rinviate ai Servizi della rete territoriale per il lavoro:
risultano su Consolle come riorientate alla rete; la verifica del percorso avviene di norma con gli operatori dei Servizi, attraverso riunioni alle quali partecipa il Coordinatore. Solo in caso di necessità (riorientamento, ricalibratura sostanziale del progetto) si effettuano colloqui congiunti con le persone. Se il percorso si conclude senza esito occupazionale, la persona torna, su sua richiesta, in carico al Servizio di orientamento.
Per le persone rinviate ai Servizi socio-sanitari:
sono considerate temporaneamente dimesse dal Servizio di orientamento; si sospende ogni azione finchè il Servizio socio-sanitario competente non richiede un nuovo intervento e se ne concorda l’effettiva possibilità.
L’orientatore aggiorna costantemente i dati su CONSOLLE, sia per la voce “orientamento”, sia per la registrazione dei rinvii e delle verifiche, sia per lo “stato generale”, che indica il tipo di rapporto della persona con il Servizio (in carico, dimesso, non disponibile, ecc.).
Il coordinatore redige un report mensile di tutte le attività del Servizio e lo invia all’Ufficio Inclusione e collocamento disabili.
7. ALLEGATI
N.A.
IST.OP.I.S. N. 04
FUNZIONI DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE AL LAVORO PER LAVORATORI DISABILI E/O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO-SANITARIO
1. SCOPO
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. DEFINIZIONI
4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
5. RESPONSABILITA’
6. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
7. ALLEGATI
1. SCOPO
Lo scopo della presente istruzione operativa è la definizione delle procedure del Servizio di Mediazione per la realizzazione di attività a favore dei lavoratori disabili o in situazione di svantaggio e delle imprese di inserimento.
La finalità delle azioni è quella di agevolare la realizzazione del “collocamento mirato”.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Sostegno a persone segnalate dal Servizio di orientamento, disponibili al lavoro e occupabili, nella ricerca di occupazione con l’utilizzo di percorsi di mediazione o con il solo “collocamento mirato”.
Sostegno a lavoratori disabili e imprese nelle situazioni critiche che si vengono a creare in costanza di rapporto di lavoro.
Cura dei contatti con la realtà aziendale per l’inserimento mirato e per il reperimento di opportunità occupazionali anche in aziende non sottoposte all’obbligo di legge.
In particolare, le attività sono articolate in:
– Collocamento mirato
– Percorsi di mediazione al lavoro
– Interventi di sostegno per lavoratori disabili occupati
– Interventi di sostegno per ricollocazione infortunati inail
– Progetti specialistici (Area grigia, pari)
– 3. DEFINIZIONI
Collocamento mirato: Per collocamento mirato dei disabili si intendono l’insieme degli strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione (Art.2 comma 1 L.68/99).
Lavoratore disabile chi per legge può iscriversi al collocamento mirato ai sensi dell’art. 1 L.68/99:
– Invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
– persone non vedenti (cecità assoluta o con residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi, con eventuale correzione);
– Persone sordomute (non udenti dalla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata);
– invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%;
– invalidi di guerra;
– invalidi civili di guerra;
– invalidi per servizio (con minorazioni ascritte dalla prima all'ottava categoria D.P.R. 915/78).
Categorie protette chi per legge può iscriversi al collocamento mirato ai sensi dell’art. 18 della legge68/99:
– orfani e coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio;
– coniugi e figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro e dei profughi italiani rimpatriati;
– coloro che rientrano nella disciplina speciale della legge 407/1998, diretta a tutelare le famiglie delle vittime del terrorismo.
Comitato Tecnico: è un organismo composto da funzionari dell’Ufficio Inclusione e collocamento disabili ed esperti del settore sociale e medico legale, nonché dell’inserimento lavorativo delle persone disabili, con compiti relativi alla valutazione delle residue capacità lavorative, alla definizione di strumenti e prestazioni atti all’inserimento e alla predisposizione dei controlli periodici delle condizioni di inabilità (art. 6, comma 2 lettera b della Legge 68/99).
Persone in situazione di svantaggio o “fasce deboli”: persone seguite dai Servizi sociali o sanitari del territorio, per problemi di salute mentale, dipendenza, forti problematiche sociali, appartenenza al circuito penale, ecc.
Mediatore al lavoro: professionista con competenze specfiche rispetto alle azioni di inserimento lavorativo e promozione dell’occupabilità rivolte alle persone disabili o alle altre fasce deboli ; favorisce, attraverso percorsi guidati ed individualizzati, l’ inserimento dei disoccupati nelle attività lavorative. Inoltre offre alle aziende consulenza per la ricerca del personale e assistenza nell’assunzione di persone disabili o fasce deboli
Servizi socio-sanitari : Servizi ASL per disabili, Centri di salute mentale, Servizi per la tossicodipendenza, Distretti sociali
Soggetti della rete territoriale per il lavoro: Servizi pubblici e privati che si occupano di inserimento lavorativo per target specifici di clienti disabili o fasce deboli.
4 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
ELENCO NORME E LEGGI
Ordini di Servizio interni XXXXXX
CONSOLLE (software utilizzato per la gestione informatizzata dei servizi erogati alle categorie in carico al collocamento disabili, nonché delle aziende soggette all’obbligo, di cui alla Legge 68/99 o non soggette all’obbligo. Per la parte persone, contiene: i dati anagrafici, le informazioni sulla tipologia e il grado di invalidità civile riconosciuta e sull’idoneità lavorativa; sul percorso scolastico, formativo, lavorativo; è usato dagli orientatori per la registrazione dei contenuti dei colloqui di orientamento e per l’aggiornamento dello “stato generale” della posizione del lavoratore nei confronti dei Servizi, per il rinvio ai servizi di mediazione e altri convenzionati).
Mod. i.s. 22 Richiesta profili Mod. i.s. 24 Colloqui mirati Mod. i.s. 25 Profili per aziende
Mod. I.S.29 Comitato tecnico Mod .I.S 31 Esiti colloqui
Documenti interni
Contratto con il soggetto affidatario dell’erogazione dei servizi integrati di orientamento e mediazione di Genova
Contratto con il soggetto affidatario dell’erogazione dei servizi integrati di orientamento e mediazione di Chiavari
Work-Experiences: manuale operatori - ufficio inclusione e collocamento disabili
5 RESPONSABILITA’
Il Responsabile del Servizio, in relazione agli obiettivi ricevuti dalla Direzione Politiche Formative e del Lavoro e nell’ambito della programmazione concordata con la Direzione stessa, ha la responsabilità di:
– Attribuire ai Responsabili d’ Ufficio gli obiettivi propri;effettuare l’attività di programmazione, coordinamento e verifica dell’operato dell’Ufficio;
– nomina, se del caso, su proposta del Responsabile d’ufficio, i coordinatori di Unità Operativa;
– sovrintendere agli adempimenti normativi, amministrativi ed informatici che regolano il funzionamento dell’Ufficio;
– indicare al Responsabile dell’Ufficio i dati contabili del PEG relativi all’attività di competenza;
– Xxxx disposizioni attuative, anche a seguito di confronto con la Direzione Politiche Formative e del Lavoro, nei casi di problematiche complesse o discrezionali che prescindono dall’ordinaria amministrazione.
Il Responsabile dell’Ufficio
– risponde al Responsabile del Servizio per il rispetto delle direttive ricevute;
– governa la gestione delle attività relative alla corretta erogazione dei servizi amministrativi e di politiche del lavoro per disabili e fasce deboli, curandone il coordinamento con i servizi esternalizzati (orientamento e mediazione);
– contribuisce in sede di Comitato di Coordinamento a programmare le modalità applicative della strategia provinciale in materia di politiche del lavoro e servizi per l’impiego e alla definizione dei contenuti delle modalità applicative in caso di innovazioni normative o regolamentari in materia di mercato del lavoro, in particolare per quanto concerne i disabili e le altre fasce deboli;
– concorre, con gli altri responsabili di Ufficio, o con altri soggetti istituzionali o della rete territoriale, alla progettazione al monitoraggio e alla valutazione di progetti specifici e alla stesura delle procedure per l’erogazione dei servizi per il lavoro delle fasce deboli;
– realizza la strategia per la promozione dell’occupazione delle persone disabili e in situazione di svantaggio, intrattenendo relazioni con la rete dei soggetti del territorio: Asl, Comuni, Distretti sociali, Associazioni del privato sociale, Cooperative sociali, Associazioni datoriali e sindacali;
– intrattiene i rapporti funzionali con altri soggetti coinvolti nelle procedure, esterni o interni all’Ente;
– cura l’aggiornamento e l’applicazione delle procedure amministrative e degli standard dei servizi definiti;
– programma, cura il coordinamento e monitora le attività degli operatori interni;
– dirime le controversie connesse allo svolgimento delle attività e gestisce le criticità sorte nella gestione delle attività;
– sovrintende al corretto svolgimento delle istruzioni operative definite;
– cura la diffusione delle informazioni in caso di modifiche normative o regolamentari con conseguenza diretta sull’erogazione e l’accesso ai servizi;
– definisce con i coordinatori dei servizi delle ditte appaltatrici gli obiettivi dei singoli servizi, ne verifica i risultati, tramite periodiche riunioni di monitoraggio, e ne convalida i report mensili;
– cura il coordinamento tra i diversi servizi per il lavoro riservati a disabili e fasce deboli erogati dalle ditte appaltatrici e tra questi e il servizio imprese;
– segnala al RSGQ la necessità di eventuali variazioni sulla documentazione (istruzioni operative e modulistica) in uso.
Il Coordinatore del Servizio (della Società che gestisce l’appalto)
– collabora con il Responsabile dell’Ufficio Inclusione per la definizione degli obiettivi del servizio, per il monitoraggio e la verifica dei risultati;
– ottimizza l’impiego dei mediatori all’interno del loro impegno orario settimanale, secondo gli obiettivi concordati con il Responsabile dell’ Ufficio, anche in relazione all’attuazione di progetti specifici;
– si rapporta con l’Ufficio Inclusione e collocamento disabili per le imprese Legge 68/99, per le informazioni relative all’ottemperanza dell’obbligo.
– coordina i rapporti con le imprese in obbligo e la ricerca di nuove aziende anche non soggette all’obbligo;
– gestisce il gruppo di lavoro dei mediatori attraverso riunioni di coordinamento settimanali;
– cura la raccolta dei dati richiesti dall’Ufficio Inclusione per il monitoraggio;
– gestisce le sostituzioni dei mediatori;
– partecipa alle riunioni di coordinamento con gli altri servizi per il lavoro, collaborando all’individuazione di strategie di innovazione e miglioramento;
– coordina la gestione dei rapporti funzionali con la rete dei servizi socio-sanitari territoriali, secondo le linee programmate con il Responsabile dell’Ufficio, per quanto concerne l’inserimento lavorativo dei clienti e l’attivazione del “lavoro in rete” sui singoli casi.
Il Mediatore (della Società che gestisce l’appalto)
– effettua la “presa in carico” del cliente con una serie di colloqui e altre azioni per la definizione del progetto lavorativo di inserimento in azienda, per migliorare l’occupabilità della persona e arrivare ad un’assunzione;
– Rispetto alle aziende inviate dall’Ufficio Inclusione e collocamento disabili per l’ assolvimento dell’obbligo, svolge un attività di definizione di profili lavorativi tramite istruttorie direttamente in azienda e, in seguito, inserimento dei disabili adeguati al profilo richiesto. Reperisce aziende non in obbligo.
– gestisce i rapporti con le imprese in obbligo e la ricerca di nuove aziende anche non soggette all’obbligo
– gestisce i rapporti con gli operatori dei servizi socio-sanitari territoriali per quanto concerne l’inserimento lavorativo dei clienti.
6. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
Le attività svolte dal Servizio di Mediazione sono le seguenti:
6.1 : COLLOCAMENTO MIRATO
Il “collocamento mirato” consiste in un’attività di candidatura di persone disabili (art.1 L.68/99), persone iscritte nelle categorie protette (art.18 L.68/99), disponibili al lavoro e occupabili, presso aziende che ne fanno richiesta, al fine di realizzare inserimenti lavorativi nello spirito della L. 68/99.
Il Collocamento mirato può essere utilizzato anche, dopo l’istruttoria in Comitato tecnico, per la ricollocazione lavorativa di persone disabili (art.1 L.68/99) occupate ma con necessità di trovare una nuova occupazione a fronte di particolari criticità e complessità insorte nella situazione lavorativa e per persone invalide del lavoro segnalate dal Servizio Integra.
Le attività del collocamento mirato sono le seguenti:
Ricezione Richieste profili: l’Ufficio inclusione e collocamento disabili trasmette a mano al Servizio di Mediazione le richieste di profili professionali specifici tra le persone iscritte al collocamento disabili compilato dalle aziende in obbligo (MOD.I.S.22: Modulo richiesta profili)
Il mediatore acquisisce, oltre alla richiesta elenco, specifiche informazioni sulla situazione dell’azienda: prospetto informativo, convenzione articolo 11 e relativo piano di assunzioni. Registra la richiesta sul file in excel monitoraggi mediazione, nel foglio “elenchi”. (file M:\Servizi per l’impiego\ Ufficio disabili\Monitoraggi\SML Genova e Chiavari\monitoraggi mediazione).
Valutazione posizione richiesta dall’azienda: il mediatore contatta telefonicamente l’azienda e fissa un appuntamento; visita l’azienda per un’ analisi accurata della posizione e per la definizione del profilo, registra i dati su Consolle; valuta la proposta di un percorso di mediazione, alternativo al collocamento mirato.
Segnalazione: il coordinatore del Servizio di orientamento presenta, attraverso un incontro con il coordinatore del Servizio di mediazione, o direttamente ai mediatori (a Chiavari il coordinatore è unico) le persone da prendere in carico, descrivendo le diverse situazioni e fornendo l’indicazione dell’orientatore di riferimento con il quale trattare il caso.
Congiuntamente, la segnalazione al Servizio di mediazione avviene attraverso e-mail.
Il mediatore, attraverso un colloquio di conoscenza registra su specifico modulo (MOD.I.S.24:scheda colloqui collocamento mirato) i dati rilevati e attiva il servizio di sostegno alla candidatura (preparazione curriculum e simulazioni di colloquio).
Ricerca dei profili da inviare alle aziende che hanno richiesto elenchi: valutazione delle persone in carico; eventuale ricerca su banca dati CONSOLLE, se il profilo richiesto non corrisponde a quello delle persone in carico; valutazione di soggetti occupati per i quali è già stata validata la richiesta di ricollocazione.
Segnalazione alle aziende dei profili individuati: i nominativi identificati vengono inseriti nell’apposito modulo (MOD.I.S.25 Profili per aziende) e comunicati all’azienda. Il modulo originale è inviato all’Ufficio Inclusione e collocamento disabili e una copia viene archiviata dal servizio di mediazione. Tutte le azioni sono registrate su CONSOLLE, così come l’esito delle stesse.
Feedback:il mediatore invia, in allegato al Mod I.S. 25 Profili per aziende, il Mod I.S. 31 Esiti colloqui per ogni curriculum segnalato. Verifica con le aziende, dopo un tempo massimo di 15 giorni, l’esito per ogni curriculum fornito, sia per avere un ritorno sulla valutazione delle persone inviate, sia per monitorare l’assolvimento degli obblighi.
Monitoraggio persone in carico
Il Servizio di mediazione effettua un monitoraggio semestrale della situazione dei candidati iscritti alla lista del collocamento mirato, da cui far emergere i casi critici e cioè le persone che dopo circa 6 mesi di permanenza nelle liste:
✓ non hanno avuto nessun invio;
✓ hanno avuto più di 5 invii senza esito positivo.
Il servizio di mediazione riprende in esame i casi critici emersi dal monitoraggio per valutare gli interventi da attivare e in particolare:
✓ rivedere le disponibilità indicate dalla persona;
✓ attivare attività di supporto, simulate di colloquio, etc;
✓ attivare un percorso di mediazione;
✓ coinvolgere il servizio di orientamento per ridefinire il percorso;
✓ presentare i casi più critici al comitato tecnico :coloro che hanno già fatto il percorso di mediazione e mirato senza esito positivo e coloro che rifiutano la proposta del percorso di mediazione.
L’intervento attivato viene registrato su CONSOLLE.
Il Servizio di mediazione inserisce i dati sulla situazione delle persone in carico al collocamento mirato nel file excel monitoraggi mediazione nel foglio “candidati al Collocamento Mirato” (file M:\Servizi per l’impiego\Ufficiodisabili\Monitoraggi\SML Genova e Chiavari \ monitoraggi mediazione).
6.2 : PERCORSI DI MEDIAZIONE AL LAVORO
Le persone prese in carico dal servizio sono segnalati dal servizio di orientamento.
I percorsi di mediazione al lavoro hanno l’obiettivo di sostenere persone disabili (art.1 L.68/99) persone disponibili al lavoro e occupabili iscritte nelle categorie protette (art.18 L.68/99), persone segnalate dai Servizi socio-sanitari, occupati in situazione di crisi, che hanno concordato con il Servizio di orientamento disabili la necessità di misure di accompagnamento per affrontare l’ingresso o il reingresso nel mondo del lavoro.
Le attività svolte dai mediatori per i clienti-persone in carico sono le seguenti: Segnalazione: il coordinatore del Servizio di orientamento segnala al coordinatore del Servizio di mediazione le persone da prendere in carico. Gli orientatori referenti descrivono le diverse situazioni.
Presa in carico: il coordinatore del Servizio, durante la riunione settimanale del gruppo di lavoro, distribuisce il lavoro, secondo le caratteristiche dei casi e le esperienze specifiche di ogni mediatore; nelle situazioni considerate critiche dal Servizio di orientamento avviene un colloquio congiunto con l’orientatore di riferimento, il mediatore e la persona, presso il Servizio di orientamento.
I mediatori, dopo aver acquisito e approfondito le informazioni riportate su Consolle, telefonicamente contattano gli orientatori per avere ulteriori notizie. Entro cinque giorni dalla segnalazione avviene la presa in carico della persona, attraverso una telefonata in cui viene fissato il primo colloquio.
Se la persona non si rende reperibile o disponibile entro quindici giorni dalla segnalazione, il caso viene rinviato all’orientatore di riferimento.
Dal primo colloquio, si inizia la registrazione del percorso su software consolle disabili. Definizione e condivisione percorso progettuale:Il mediatore effettua una serie di colloqui ( in genere da 1 a 3) per definire il percorso, chiarire le varie tappe, le aspettative ecc. con una particolare attenzione a far sentire la persona in un percorso di continuità tra il servizio di orientamento e il servizio di mediazione. Definisce e condivide con la persona un progetto di inserimento lavorativo, vagliando le diverse opportunità che emergono dal risultato dei colloqui e dalle precedenti informazioni raccolte.
Il progetto può prevedere:
– Attivazione di tirocinio di osservazione;
– Attivazione di tirocinio finalizzato all’assunzione;
– Attivazione di tirocinio formativo
Il mediatore concorda con la persona il piano di attività contenuto nel progetto di inserimento lavorativo dopo aver definito nel coordinamento settimanale del gruppo di lavoro dedicato alle aziende il contesto più idoneo nel quale effettuare l’inserimento.
Avvio e sviluppo del progetto di inserimento: il mediatore supporta la persona attraverso possibili strumenti: stesura cv, simulazione di colloqui, rinforzo di competenze informatiche di base, accompagnamento in azienda per l’avvio di stage o tirocinio. Nella fase di realizzazione delle esperienze in azienda il mediatore ha funzione di interfaccia tra l’azienda e la persona, effettuando visite in azienda e colloqui di verifica con il referente aziendale e restituendo successivamente alla persona i feedback sull’andamento del percorso.
Il Servizio garantisce un contatto minimo con le persone ogni quindici giorni. La durata massima del percorso in mediazione è di nove mesi.
Uscita dal percorso: l’uscita può avvenire con i seguenti esiti:
– Assunzione: il mediatore gestisce la fase di assunzione della persona fornendo all’azienda informazioni sugli adempimenti necessari. Nel caso in cui la persona assunta necessiti di sostegno per facilitare l’integrazione in azienda, il mediatore comunica via e-mail al servizio di orientamento l’attivazione di un “percorso di sostegno post assunzione”.
– Dimissione verso il Collocamento mirato: il mediatore valuta in accordo con l’orientatore che la persona è pronta per l’invio diretto in azienda. Lo dimette dalla Mediazione e fa il passaggio al collocamento mirato.
– Dimissione e rinvio al Servizio di orientamento: nel caso in cui il percorso non si concluda con un’assunzione, valutati i diversi step (colloqui, percorsi in azienda) e confrontandosi con l’equipe e con il coordinatore, il mediatore gestisce l’uscita della persona dal servizio in raccordo con il Servizio di orientamento.
Attività di monitoraggio: Il Servizio riporta la sintesi dell’attività di monitoraggio nell’apposito file di excel Monitoraggi mediazione nel foglio “candidati percorsi di mediazione” (file M:\Servizi per l’impiego\Ufficiodisabili\Monitoraggi\SML Genova e Chiavari\monitoraggi mediazione).
Le attività svolte dai mediatori per i clienti-aziende sono le seguenti:
Identificazione aziende: se le aziende sono fornite dall’Ufficio Inclusione (aziende in obbligo): l’Ufficio segnala, attraverso un incontro, al Servizio di mediazione le aziende che, avendo stipulato convenzione articolo 11, richiedono personale da assumere attraverso percorsi mediati.
Il Servizio effettua un monitoraggio della situazione delle aziende prestando attenzione a mantenere un contatto costante con i referenti attraverso colloqui telefonici o di persona. Se le aziende sono identificate dal Servizio di mediazione con ricerca autonoma, possono essere:
– per nuove opportunità di assunzione (sia in obbligo legge 68/99 sia non in obbligo);
– per stage di osservazione.
Valutazione posizione e profilo da ricercare in azienda: Il mediatore visita l’azienda per definire il profilo della persona da inserire riportando le informazioni su Consolle.
L’attività di definizione del profilo comporta un’analisi delle mansioni disponibili, delle strutture produttive per verificarne l’agibilità (barriere architettoniche, dislocazione sul territorio, ecc.), del clima aziendale, dell’organizzazione.
Consulenza di base alle aziende:Il servizio di mediazione fornisce alle aziende informazioni relativamente agli strumenti principali della legge 68/99 e più ampiamente sulle normative relative alla contrattualistica e alla tutela dei disabili e dei soggetti svantaggiati.
Inoltre fornisce informazioni sui referenti competenti per ogni argomento.
Attività di monitoraggio:il Servizio effettua un monitoraggio settimanale delle aziende assegnate e riporta la sintesi dell’attività nell’ apposito file excel M:\Servizi per l'impiego\UFFICIO DISABILI\monitoraggi.
Il Servizio svolge inoltre:
Attività di supporto amministrativo alla realizzazione di attività di stage/tirocinio: compilazione di tutta la modulistica e attivazione delle comunicazioni previste dal Vademecum “Adempimenti per l’avvio e lo svolgimento di tirocini per l’inclusione socio- lavorativa”.
6.3 : INTERVENTI DI SOSTEGNO PER LAVORATORI DISABILI OCCUPATI
Il servizio di mediazione svolge una attività di sostegno ai disabili che sono già inseriti nel mondo del lavoro
Tale attività ha l’obiettivo di mantenere stabile il rapporto tra lavoratore e azienda. Prevede le seguenti azioni:
Segnalazione: la segnalazione della situazione di crisi deve essere formalizzata da parte del lavoratore. E’ raccolta dal Servizio di orientamento che redige un’istruttoria in cui vengono raccolte il maggior numero di informazioni possibili su lavoratore e azienda e l’eventuale consenso a un intervento “sul campo”. L’orientatore compila la parte specifica su CONSOLLE.
Presa in carico: Entro cinque giorni dalla segnalazione viene fissato un primo colloquio del mediatore con la persona. Nelle situazioni considerate particolarmente critiche e complesse il primo colloquio viene svolto congiuntamente dall’ orientatore che segnala la situazione di crisi, mediatore e lavoratore. Se il lavoratore non si rende reperibile o disponibile, dopo quindici giorni il caso viene rinviato all’orientatore di riferimento.
Percorso progettuale: il mediatore effettua con la persona da uno a tre colloqui e attiva i contatti necessari con l’azienda e la rete dei servizi a vario titolo interessati (servizi socio-sanitari pubblici e del privato sociale, organizzazioni sindacali etc)
I colloqui con la persona sono finalizzati ad approfondire la situazione in cui si trova all’interno dell’azienda, le difficoltà collegate al tipo di disabilità, le motivazioni al cambiamento, la congruenza tra la domanda e le concrete possibilità di risposta in campo.
La mediazione in azienda prevede un primo contatto con i referenti aziendali, indicati dal lavoratore o dall’azienda stessa e un appuntamento per colloquio in azienda per un’ analisi della situazione e conseguenti proposte operative.
Il contatto con servizi di riferimento della persona, previo consenso della stessa, fornisce collaborazione e sostegno nel percorso che verrà intrapreso.
Il mediatore dopo i colloqui e i contatti presi, concorda con la persona il progetto più opportuno tra i seguenti :
– Sostegno alla persona e all’azienda per la risoluzione della situazione di crisi;
– Sostegno alla persona finalizzato a un’autocandidatura per una ricollocazione;
– Sostegno alla persona finalizzato a una ricollocazione lavorativa.
In questo ultimo caso il lavoratore viene preavvisato del fatto che la proposta di ricollocazione verrà sottoposta al Comitato tecnico ex L.68/99. Il percorso progettuale condiviso viene riportato su Consolle.
Avvio e sviluppo del progetto:
Progetto di sostegno alla persona e all’azienda per la risoluzione della situazione di crisi Nel caso in cui si riescano a concordare con l’azienda e la persona interventi rivolti a realizzare un cambiamento della situazione di crisi, si avvia un percorso di sostegno alle parti, finalizzato a mantenere il contratto di lavoro in essere.
Nel caso del sostegno alla crisi ci saranno, nell’arco di tre mesi, almeno due colloqui mensili con il lavoratore e/o con l’ azienda) per monitorare l’andamento della situazione.
Progetto di sostegno alla persona finalizzato all’autocandidatura per una ricollocazione Nel caso in cui la persona presenti competenze spendibili e una situazione di disabilità non complessa, il servizio attiva le seguenti azioni: sostegno alla preparazione del Curriculum vitae e lettera di presentazione, preparazione ai colloqui di selezione, identificazione di strumenti per la ricerca attiva di lavoro.
Progetto di sostegno alla persona finalizzato a una ricollocazione lavorativa
Il mediatore presenta la situazione in modo approfondito al Comitato Tecnico, (MOD. I.S.
29 Comitato Tecnico) evidenziando le problematicità della persona e dell’azienda e il motivo per cui ritiene opportuna una ricollocazione. Indica inoltre il tipo di percorso che ritiene più appropriato per la situazione ( colloqui in altre aziende, tirocini etc). Il mediatore assiste la persona e l’azienda nel concordare i tempi dei passaggi necessari (permessi, aspettativa del lavoratore etc.)
Nel caso in cui il Comitato tecnico approvi il percorso proposto, il servizio di mediazione procede con l’intervento. In caso contrario si ridefinisce il percorso.
Attività di monitoraggio: Il Servizio registra i dati dei percorsi riservati ai lavoratori occupati sull’apposito file in excel nei fogli specifici dei percorsi per occupati (file M:\Servizi per l’impiego\Ufficiodisabili\Monitoraggi\SML Genova e Chiavari\monitoraggi mediazione).
.
8. ALLEGATI
N.A.
Mod. i.s.22 -
richiesta profili.doc
Provincia di Genova
Direzione Politiche formative e del lavoro
Servizio Promozione dell’occupazione Ufficio inclusione sociale e collocamento disabili
Certificato n. 18660/08/S
DITTA | COD. FISCALE | ||||
INDIRIZZO SEDE | |||||
COMUNE | PROV. | CAP | |||
Referente Aziendale (sul territorio) | |||||
TEL. FAX. | E MAIL |
OGGETTO: Richiesta di Profili professionali per selezione di personale appartenente alle categorie protette. Legge 68/99 – Collocamento disabili –
CATEGORIA DI APPARTENENZA (BARRARE LA CASELLA CHE INTERESSA)
disabili (art. 1)
xxxxxx, profughi,vedove (art.18)
ETA’ min. | ETA’ max |
QUALIFICA
TITOLO DI STUDIO
RESIDENZA
CORSI PROFESSIONALI
ALTRE CARATTERISTICHE
L’Azienda si rende disponibile ad accogliere la visita di un operatore del Servizio di Mediazione al Lavoro della Provincia di Genova, per approfondire le caratteristiche del profilo richiesto.
TIMBRO E FIRMA DELL’AZIENDA
Mod. i.s.24 - colloqui mirati
Provincia di Genova
Direzione Politiche formative e del lavoro Servizio Promozione dell’occupazione Ufficio inclusione sociale e collocamento disabili
SCHEDA COLLOQUI COLLOCAMENTO MIRATO
Data colloquio Mediatore
Dati anagrafici
Cognome e nome
Data di nascita % invalidità
Indirizzo
Telefoni E-mail
□ Iscrizione al Centro per l’impiego – Collocamento Ordinario
□ Iscrizione al Centro per l’impiego – Collocamento Obbligatorio
□ Legge 407/90 □ Mobilità
Istruzione
Titolo di studio/Qualifiche Professionali:
Esperienze professionali in breve
Candidatura lavorativa Sì No
Lavoro part-time □ Usufruisce della 104 □ □
Lavoro full-time □ Patente/i □ □
Lavoro sedentario □ □ Auto/□ moto munito □ □
Lavoro dinamico □
Lavoro su turni □ Specificare
Disponibilità nei festivi □ Specificare Disponibilità a spostarsi □ Specificare
Disponibilità a Percorso Mediato Sì No
dopo periodo di Collocamento Mirato senza esito □ □
Competenze informatiche: NO □ DI BASE □ NIC □ ECDL □
ALTRO □
Competenze linguistiche □ Inglese
□ Francese
□ Spagnolo
□ Altro
Sintesi del colloquio:
INFORMAZIONI SUL FUNZIONAMENTO DEL COLLOCAMENTO MIRATO
- L’invio del curriculum ad aziende in obbligo avverrà nel rispetto della congruità con i profili richiesti e con le indicazioni/disponibilità riferite dalla persona e sopra riportate.
- Il Servizio di Mediazione invia alla singola azienda tutti i curricula delle persone prese in carico coerenti con i profili richiesti.
- Il processo di selezione (che va dalla scelta del curriculum alla convocazione per l’assunzione) è di competenza dell’azienda.
- Il Servizio monitora la candidatura e si relaziona con i referenti aziendali per verificarne l’esito.
- Il Cliente è tenuto a comunicare al Servizio eventuale variazione del suo stato di disoccupazione, che comporta l’interruzione del Servizio stesso.
Il Mediatore:
Il Mediatore:
Il Cliente: (per presa visione e accettazione)
Mod. i.s.25 - profili per aziende
Provincia di Genova
Direzione Politiche formative e del lavoro Servizio Promozione dell’occupazione
Ufficio inclusione sociale e collocamento disabili
SEGNALAZIONE NOMINATIVI SERVIZIO DI MEDIAZIONE AL LAVORO DI………………………..
INVIATO A:
AZIENDA:
QUALIFICA:
CAT | COGNOME | NOME | Numero di telefono | Indirizzo E-Mail | Disponibilità ad effettuare tiroci |
Si allegano i curricula vitae delle persone segnalate.
Allo scopo di garantire la trasparenza nei confronti dei lavoratori che utilizzano il Servizio di Mediazione al lavoro, offrendo loro, in un'ottica di responsabilità, proposte occupazionali concrete, le aziende che intendono usufruire del servizio sono tenute a:
• Convocare i candidati segnalati (possibilmente entro 2 settimane dalla segnalazione) oppure comunicare al Mediatore di riferimento le motivazioni della non convocazione;
• Indicare gli esiti dei colloqui di selezione compilando gli appositi moduli inviati dal Servizio di Mediazione;
• Utilizzare i curricula inviati esclusivamente per le ricerche di profili svolte dall’azienda e concordate con il Servizio di Mediazione .
Mod. i.s.29 - comitato tecnico
Provincia di Genova
Direzione Politiche formative e del lavoro Servizio Promozione dell’occupazione Ufficio inclusione sociale e collocamento disabili
Data:
Analisi situazione lavorativa:
Dati anagrafici:
Scheda per Comitato tecnico Mediatore:
Diagnosi: |
Problematiche: |
Proposte della mediazione: Si ritiene opportuno ricollocare la persona in altra azienda tramite: Autocandidatura 🞏 collocamento mirato 🞏 mediazione 🞏 |
Mod. i.s.31- esiti colloqui
Provincia di Genova
Direzione Politiche formative e del lavoro Servizio Promozione dell’occupazione Ufficio inclusione sociale e collocamento disabili
SERVIZIO DI MEDIAZIONE AL LAVORO DI………………….
Scheda rilevazione esito colloquio
Candidato:
Azienda:
Ruolo/mansione:
Referente aziendale che ha effettuato il colloquio di selezione:
Data colloquio:
1) Adeguatezza modalità comportamentali del candidato (puntualità, presenza, stile di relazione ecc.): SI □ NO □ |
2) Adeguatezza motivazione del candidato rispetto al ruolo/mansione previsto: SI □ NO □ |
3) Adeguatezza competenze tecniche del candidato rispetto al ruolo/mansione previsto: SI □ NO □ |
4) Considerazioni del Selezionatore: |
5)Campo libero da personalizzare a discrezione dei Servizi |
6) Idoneo: SI □ NO □ |
Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea - P.O. Regione Liguria Ob. “Competitività Regionale e Occupazione”, FSE 2007-2013
ALLEGATO TECNICO E al Capitolato “ Gestione dei Servizi per l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e/o in situazione di svantaggio”
PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DELLE CREDENZIALI DEGLI OPERATORI
I criteri di riconoscimento di credenziali dei nuovi operatori per i servizi per il lavoro presso l’ufficio Inclusione sociale e Collocamento disabili dei Centri per l'Impiego fanno riferimento a quanto previsto dal Capitolato speciale d’oneri e dall’ Allegato tecnico B del Capitolato stesso, che indica le conoscenze/competenze professionali richieste agli operatori.
Può essere richiesto l’autorizzazione ad operare presso i CIP per l’erogazione dei servizi di:
• Orientamento
• Mediazione al lavoro
• Intermediazione culturale
L’ Appaltatore deve fare richiesta scritta di riconoscimento credenziali del nuovo operatore alla Direzione Politiche del lavoro, producendo il curriculum e il contratto di lavoro stipulando. In generale gli operatori devono possedere le seguenti credenziali:
1. possedere un’esperienza professionale di almeno un anno per gli orientatori e i mediatori; e di due anni per i coordinatori
2. possedere le competenze professionali richieste nell’allegato tecnico b del capitolato. Le competenze verranno valutate secondo i parametri delle schede di valutazione operatori (allegati 1 e 2)
Il punteggio minimo da raggiungere nella valutazione è di 20 punti. L’ufficio si riserva di valutare e concordare caso per caso la necessità di formazione e affiancamento anche nel caso sia raggiunto il punteggio minimo.
Riconoscimento di credenziali di operatori non in possesso dei requisiti richiesti
In caso di richiesta di autorizzazione ad operare di operatori non in possesso dei requisiti
richiesti, la Provincia indicherà all’appaltatore una proposta di formazione e affiancamento (da svolgersi presso il Centro per l’Impiego) per l’acquisizione delle conoscenze-competenze necessarie a ricoprire la mansione, secondo quanto indicato dall’allegato tecnico B “Competenze operatori”.
La Provincia propone un percorso di coaching standard diviso in moduli di formazione e attività da svolgere in affiancamento ad operatori esperti dei CPI
La scelta dei moduli verrà effettuata in relazione alle conoscenze e alle competenze che il candidato dovrà acquisire.
L’organizzazione dei moduli formativi sarà prevalentemente a carico dell’appaltatore in collaborazione con l’ufficio Inclusione socio-lavorativa e Collocamento disabili per quanto di propria competenza.
PERCORSO STANDARD DI COACHING
Moduli formativi
Tematiche | Durata | |
1 | Il quadro del mercato del lavoro locale, le tipologie di aziende presenti, i profili ricercati | 4h |
2 | La normative e la legislazione sul mercato del lavoro, riferite in particolare alle persone disabili e alle fasce deboli | 4h |
3 | Organizzazione e funzionamento Collocamento disabili: procedure e normative | 4h |
4 | Il sistema dell’offerta formativa del territorio | 2h |
5 | La rete dei servizi socio sanitari e degli altri servizi che si occupano di disabili e dell’inserimento lavorativo | 2h |
Moduli da svolgere in affiancamento
Servizi di Orientamento | Durata | |
1 | Conduzione di colloqui a finalità orientative e rapporti con la rete territoriale | 100h |
100h |
Servizio di mediazione al lavoro | Durata | |
1 | Conduzione di colloqui con persone e imprese per l’inserimento lavorativo (analisi posti di lavoro, costruzione progetto, etc) | 100h |
100h |
Verranno accreditati solo operatori già in possesso di tutti i requisiti. Non è previsto pertanto nessun modulo di affiancamento. Solo nel caso in cui l’esperienza richiesta sia stata svolta in contesti diversi dai servizi per l’impiego, potranno essere previsti alcuni moduli formativi ad integrazione delle competenze carenti.
Mediazione culturale
Le attività dovranno essere registrate nell’apposita modulistica (all.3) e controfirmate dal docente della formazione (sia per la formazione erogata dalla provincia, sia per la formazione a carico dell’appaltatore) o dal coordinatore dei servizi durante l’affiancamento.
Si richiama in questo punto l’allegato Tecnico B al Capitolato.
ALL.1
SERVIZI DI ORIENTAMENTO
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER OPERATORI
Nome operatore :
TITOLI DI STUDIO | Punti | assegnati | |
Laurea in Scienze pedagogiche e psicologiche | 10 | ||
Laurea in Scienze storico-sociali, filologiche-letterarie, Filosofiche, politiche sociali | 8 | ||
Altre lauree, Diploma Educatore Professionale (3 anni), Diploma Assistente sociale | 7 | ||
Diploma di maturità | 6 |
TIPO DI FORMAZIONE | Durata | Punti | assegnati |
Partecipazione con profitto a: corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione; master; corsi di perfezionamento; (con esame finale, riconosciuto dalla pubblica amministrazione, attinenti al profilo richiesto). | > 300h | 12 | |
< 300h | 10 | ||
Partecipazione a corsi di formazione, qualificazione, riqualificazione e perfezionamento (attinenti al profilo richiesto) | > 300h | 9 | |
< 300h | 7 | ||
Partecipazione a convegni e seminari e/o formazione interna (attinenti al profili richiesto) | > 300h | 6 | |
< 300h | 4 |
ESPERIENZE PROFESSIONALI PER LA CANDIDATURA | Xxxxxx | Xxxxx | assegnati |
Esperienza specifica nel ruolo di “orientatore” con giovani e adulti in situazione di svantaggio• | > 5 anni | 20 | |
da 2 a 5 anni | 18 | ||
tra 1 e 2 anni | 16 | ||
Attività di orientamento con disoccupati giovani e adulti | > 5 anni | 14 | |
da 2 a 5 anni | 12 | ||
tra 1 e 2 anni | 10 | ||
Attività di orientamento in situazioni analoghe | > 5 anni | 14 | |
da 2 a 5 anni | 12 | ||
tra 1 e 2 anni | 10 |
PUBBLICAZIONI | Punti | assegnati |
Valutate globalmente in base alla significatività per il profilo richiesto, allla quantità e alla tipologia | max. 4 |
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE | Punti | assegnati | |
Valutate globalmente in base alla significatività per il profilo richiesto | max. 4 |
ALL.2
SERVIZIO DI MEDIAZIONE AL LAVORO SCHEDA DI VALUTAZIONE PER OPERATORI
Nome operatore :
TITOLI DI STUDIO | Punti | assegnati | |
Laurea in Scienze pedagogiche e psicologiche | 10 | ||
Laurea in Scienze storico-sociali, filologiche-letterarie, Filosofiche, politiche sociali | 8 | ||
Altre lauree, Diploma Educatore Professionale (3 anni), Diploma Assistente sociale | 7 | ||
Diploma di maturità | 6 |
TIPO DI FORMAZIONE | Durata | Punti | assegnati |
Partecipazione con profitto a: corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione; master; corsi di perfezionamento; (con esame finale, riconosciuto dalla pubblica amministrazione, attinenti al profilo richiesto). | > 300h | 12 | |
< 300h | 10 | ||
Partecipazione a corsi di formazione, qualificazione, riqualificazione e perfezionamento (attinenti al profilo richiesto) | > 300h | 9 | |
< 300h | 7 | ||
Partecipazione a convegni e seminari e/o formazione interna (attinenti al profili richiesto) | > 300h | 6 | |
< 300h | 4 |
ESPERIENZE PROFESSIONALI PER LA CANDIDATURA | Durata | Punti | assegnati |
Esperienza specifica nel ruolo di “mediatore” al lavoro di persone disabili e in situazione di svantaggio | > 5 anni | 20 | |
da 2 a 5 anni | 18 | ||
tra 1 e 2 anni | 16 | ||
Attività di mediazione al lavoro con disoccupati giovani e adulti | > 5 anni | 14 | |
da 2 a 5 anni | 12 | ||
tra 1 e 2 anni | 10 | ||
Attività analoghe | > 5 anni | 14 | |
da 2 a 5 anni | 12 | ||
tra 1 e 2 anni | 10 |
PUBBLICAZIONI | Punti | assegnati | |
Valutate globalmente in base alla significatività per il profilo richiesto, allla quantità e alla tipologia | max. 4 |
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE | Punti | assegnati | |
Valutate globalmente in base alla significatività per il profilo richiesto | max. 4 |
ALL.3
Provincia di Genova
Area Politiche del lavoro
Operatore in Formazione:……………………………………………….per l’erogazione dei servizi di
□ Orientamento
□ Mediazione
Provincia di Genova
Data | Sede svolgimento | Titolo modulo formativo | N. ore | Firma docente |
Area Politiche del lavoro
Allegato 1
Operatore in affiancamento:……………………………………………per l’erogazione dei servizi di:
❑ Orientamento
❑ Mediazione al lavoro
Data | Sede svolgimento | Attività svolte | N. ore | Firma coordinatore |