CASSEFORME Clausole campione

CASSEFORME. Le casseforme dovranno essere contabilizzate secondo le superfici delle facce interne a contatto con il conglomerato cementizio.
CASSEFORME. Tutte le casseforme non comprese nei prezzi del conglomerato cementizio dovranno essere contabilizzate secondo le superfici delle facce interne a contatto con il conglomerato cementizio.
CASSEFORME. Le casseforme dovranno avere una resistenza sufficiente ad evitare l’ingobbamento in fase di getto e maturazione del calcestruzzo. Normalmente come casseri si useranno pannelli in multistrato di legno o sottomisure piallate. Altri materiali suggeriti dall’appaltatore potranno essere utilizzati, previa autorizzazione dalla D.L. Particolare attenzione dovrà essere posta nel parallelismo e nel perfetto accostamento dei casseri, onde conseguire una superficie a tenuta che non consenta la perdita di boiacca e/o acqua del calcestruzzo. Tutte le facce delle casseforme per le superfici che verranno a contatto con il liquido e/o destinate a rimanere “faccia a vista” dovranno essere pulite e trattate con sostanze antiadesive scasseranti approvate dalla D.L. Tutti gli spigoli vivi in calcestruzzo dovranno essere evitate mediante smussi di 25x25 mm salvo diversamente specificato. Tutte le legature o i mezzi di fissaggio ed allineamento, che attraversano da parte a parte le opere destinate a contenere liquidi, dovranno essere tali da non comprometterne, in fase di disarmo o nel tempo, la tenuta idraulica. Nessun elemento metallico, salvo piastre o inserti speciali, dovrà distare, dalla faccia della superficie che verrà a contatto con il liquido, meno di quanto specificato per i ferri principali di armatura. Normalmente come distanziatori per casseri si useranno tubi stellari in PVC con coni d’appoggio dello stesso materiale, infine sigillati mediante malta addizionata con malta di ripresa e tappo in PVC morbido. Dovranno essere tassativamente evitati ferri passanti le pareti in cls che non possono essere totalmente eliminati e maturazione avvenuta. Analogamente, per i getti “faccia a vista” si useranno gli stessi distanziatori per casseri, che verranno infine chiusi con tappi appositi dello stesso materiale. Le casseforme non saranno asportate finché il calcestruzzo non avrà raggiunto consistenza sufficiente a sopportare il peso proprio e ogni eventuale carico che gravi su di esso, secondo le norme vigenti. Nell’asportare le casseforme bisognerà porre attenzione a non rovinare il calcestruzzo.
CASSEFORME. Saranno valutate per la loro superficie effettiva bagnata dal cls. Nel relativo prezzo di elenco si intende compensata ogni fornitura occorrente di legname, ferramente, ecc., ed ogni sfrido relativo, ogni spesa per la lavorazione e apprestamento, per collocamento in opera di longarine o filagne di collegamento, infissione di pali, tavoloni, per rimozioni, perdite, guasti, per ogni altro lavoro, nessuno escluso od eccettuato, occorrente per dare le opere complete ed idonee all'uso.
CASSEFORME. Le casseforme saranno conteggiate secondo le superfici delle facce interne a contatto con il conglomerato cementizio. Con questa valutazione saranno compensate anche la piccola puntellatura e le armature di sostegno di altezza non superiore a m 3.50. Per altezze superiori si applicherà il relativo sovrapprezzo. Le suddette altezze verranno misurate tra il piano di effettivo appoggio e il fondo delle casseforme sostenute.
CASSEFORME. 1. Le casseforme, se non comprese nel prezzo del conglomerato cementizio, si computano secondo le superfici effettive, sviluppate al vivo, delle strutture in C.A. da gettare.
CASSEFORME. 1. Le casseforme e le relative strutture di supporto devono essere realizzate in modo da sopportare le azioni alle quali sono sottoposte nel corso della messa in opera del calcestruzzo e in modo da essere abbastanza rigide per garantire il rispetto delle dimensioni geometriche e delle tolleranze previste. In base alla loro configurazione le casseforme possono essere classificate in: - casseforme smontabili; - casseforme a tunnel, idonee a realizzare contemporaneamente elementi edilizi orizzontali e verticali; -casseforme rampanti, atte a realizzare strutture verticali mediante il loro progressivo innalzamento, ancorate al calcestruzzo precedentemente messo in opera; - casseforme scorrevoli, predisposte per realizzare in modo continuo opere che si sviluppano in altezza o lunghezza.
CASSEFORME. A 6.03.1 A 6.03.1.a per plinti di fondazione, per fondazioni rettilinee continue (travi rovesce, murature di sotterraneo) mq € 28,56 A 6.03.1.b travi, solai e solette piene, rampe di scale, pianerottoli, gronde mq € 41,66 A 6.03.1.c Per pilastri, pareti rettilinee in elevazione mq € 35,56 A 6.03.1.d Sovrapprezzo alle casseforme per superfici curve % 15 A 6.03.2 Sovrapprezzo per casseforme con superficie piallata per formazione di getti in conglomerato cementizio a faccia vista mq € 11,13 A 6.03.3 % 15 A 6.03.4 A 6.03.4.a per luci nette fino a 3 m mq € 115,18 A 6.03.4.b per luci nette da 3 m a 5 m mq € 140,97 A 6.03.4.c per luci nette da 5 m a 10 m mq € 180,78 A 6.03.5 A 6.03.5.a per luci nette fino a 3 m mq € 24,37 A 6.03.5.b per luci nette da 3 m a 5 m mq € 30,66 A 6.03.5.c per luci nette da 5 m a 10 m mq € 40,09 A 6.03.6 mc € 393,08
CASSEFORME. Per tali opere provvisorie l’Impresa comunicherà preventivamente alla Direzione Lavori il sistema e le modalità esecutive che intende adottare, ferma restando l'esclusiva responsabilità dell'Impresa stessa per quanto riguarda la progettazione e l'esecuzione di tali opere provvisionali e la loro rispondenza a tutte le norme di legge ed ai criteri di sicurezza che comunque possono riguardarle. Il sistema prescelto dovrà comunque essere atto a consentire la realizzazione delle opere in conformità alle disposizioni contenute nel progetto esecutivo. Nella progettazione e nella esecuzione delle armature di sostegno delle centinature e delle attrezzature di costruzione, l'appaltatore è tenuto a rispettare le norme, le prescrizioni ed i vincoli che eventualmente venissero imposti da Enti, Uffici e persone responsabili riguardo alla zona interessata ed in particolare: - per l'ingombro degli alvei dei corsi d'acqua; - per le sagome da lasciare libere nei sovrappassi o sottopassi di strade, autostrade, ferrovie, tranvie, ecc.; - per le interferenze con servizi di soprassuolo o di sottosuolo. Tutte le attrezzature dovranno essere dotate degli opportuni accorgimenti affinché, in ogni punto della struttura, la rimozione dei sostegni sia regolare ed uniforme.
CASSEFORME. Per eseguire una qualsiasi struttura in calcestruzzo, che non sia di semplice riempimento di cavità naturali, occorre un’altra struttura di contenimento della massa fluida, la cassaforma. Gli elementi principali delle opere in calcestruzzo di cemento armato sono le travi, i pilastri e le solette. Le casseforme dei pilastri sono note con il nome di casseri. Le casseforme in legno si realizzano con tavolame di abete di spessore 25 mm circa, di larghezza variabile da 10 a 25 cm e di lunghezza di 4 m. L’abete viene usato per il suo costo modesto, rispetto alle altre essenze legnose, per la sua facilità di lavorazione (segabilità, piallatura) e per la sua resistenza alle sollecitazioni. Il collegamento delle varie tavole viene fatto con chiodature. Le casseformi per muri e pareti sono costituite da tavolati paralleli, con le tavole disposte in senso verticale o longitudinale, fissati tra di loro da una serie di morsetti tendifilo in acciaio, che assicurano una buona tenuta durante il getto. Le casseformi per le travi presentano maggiori problemi di carpenteria; queste devono essere sostenute a notevole altezza da una serie di elementi (puntelli o ritti) in grado di sopportare il peso del calcestruzzo senza cedimenti. La cassaforma per la trave è composta da un tavolato di fondo, detto fondello, e da due pareti laterali, dette sponde; prima sarà eseguito il montaggio del fondello, quindi delle sponde, rinforzate e controventate da regoli in legno.