DISABILI. Xxxxxx familiari nei quali uno o più componenti, anche se anagraficamente non conviventi, ma presenti nella domanda, siano affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportino un handicap grave (art. 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992 n. 104), ovvero una percentuale di invalidità certificata ai sensi della legislazione vigente o dai competenti organi sanitari regionali. Il disabile non anagraficamente convivente è riconosciuto come componente del nucleo familiare solo in presenza di una richiesta di ricongiungimento al nucleo familiare del richiedente stesso che comprenda lo stesso disabile nel nucleo assegnatario:
a) □ disabilità al 100% o handicap grave con accompagnamento
b) □ disabilità al 100% o handicap grave
c) □ disabilità dal 66% al 99%
d) □ non sussiste la condizione
DISABILI. Tabella riepilogativa Misura Tipologia ed entità Target Tempistica e scadenze Incentivi per l’assunzione di disabili Incentivo economico: 70% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato Disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni ricomprese tra la 1a e la 3a categoria di cui alle tabelle allegate al dpr n. 915/78 Assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2016 Incentivo economico: 35% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato Disabili con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o con minorazioni ricomprese tra la 4a e la 6a categoria di cui alle tabelle allegate al dpr n. 915/78 Assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2016 Incentivo economico: 70% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 60 mesi Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi e per tutta la durata del contratto Disabili intellettivi e psichici con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% Assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2016 Tabelle di dettaglio
DISABILI. Nuclei familiari nei quali uno o più componenti sono affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportano un handicap grave (art. 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero una percentuale di invalidità certificata ai sensi della legislazione vigente o dai competenti organi sanitari regionali
a) Disabilità al 100% o handicap grave con accompagnamento punti 10
b) Disabilità al 100% o handicap grave punti 9
c) Disabilità dal 66% al 99% punti 8
DISABILI. Obbligo di assunzione No, non opera alcun obbligo occupare i lavoratori disabili in quanto l’onere sorge da 15 dipendenti in su. LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Lavoratori soggetti al contratto a tutele crescenti Reintegrazione - Solo se si tratta di licenziamento discriminatorio, orale o nullo: reintegra nel posto più minimo 5 mensilità dell’ultima retribuzione utile per il calcolo del TFR (più eventuale indennità sostitutiva della reintegra se il dipendente la chiede). Indennità - In caso di illegittimità del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, il datore deve pagare un’indennità variabile tra 3 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione utile per il calcolo del TFR. Procedura - Non va osservata alcuna particolare procedura, se non la comunicazione del recesso in forma scritta, con indicazione dei motivi. Il licenziamento disciplinare va però preceduto dalla contestazione in forma scritta ove la sanzione che si intende applicare sia più grave del rimprovero verbale. Offerta di conciliazione - Perché il lavoratore rinunci a impugnare il recesso, il datore può offrire un minimo di 1,5 mensilità dell’ultima retribuzione utile per il calcolo del TFR, più mezza mensilità per ogni ulteriore anno di impiego, con un massimo di 6 mensilità. Lavoratori non soggetti al contratto a tutele crescenti Reintegrazione - Solo se si tratta di recesso discriminatorio, orale o nullo: reintegra nel posto più un minimo di 5 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto (più eventuale indennità sostitutiva della reintegrazione se il dipendente la chiede). Indennità - In caso di illegittimità del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, il datore che non opti per la riassunzione, deve pagare un’indennità variabile tra 2,5 e 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto. Procedura – Nessuna particolare procedura, se non la comunicazione del recesso per iscritto, indicando i motivi. Il licenziamento disciplinare va preceduto dalla contestazione in forma scritta se la sanzione da applicare è più grave del rimprovero verbale.
DISABILI. La ditta appaltatrice dichiara di non essere assoggettata, per dimensione occupazionale, agli adempimenti di cui alla legge n. 68/1999. Letto, confermato, sottoscritto.
DISABILI. Allo scopo di agevolare l’inserimento e l’integrazione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità, sono stati modificati i criteri previsti dalla Legge 68/99, prevedendo che vengano inseriti nella base di computo aziendale tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato. Inoltre, ai fini dell’esonero, viene ora previsto che nel personale di cantiere del settore edile si ricomprenda anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere, indipendentemente dall’inquadramento previdenziale dei lavoratori.
DISABILI. Per i cittadini con disabilità sensoriali la Rai dovrà rendere fruibili tutti i generi della programmazione, compresa l’informazione, nazionale e locale, e l’approfondimento informativo, attraverso un congruo incremento delle misure attualmente fissate dal contratto di servizio . Il programma di implementazione delle misure per i disabili dovrà essere reso pubblico ogni anno , così come sul proprio sito Internet la Rai dovrà indicare le modalità di fruizione dei programmi per i non udenti e per i non vedenti.
DISABILI. Il Distretto di Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx ha creato una diversificata rete di interventi e strutture rivolte alle persone con disabilità e alle loro famiglie, intervenendo per analizzare e rispondere ai bisogni presenti, promuovere l’integrazione sociale, sostenere il lavoro di cura delle famiglie e la possibilità di permanenza al proprio domicilio e nel proprio contesto sociale delle persone con disabilità. Il sostegno alla domiciliarità è uno degli obiettivi prioritari delle amministrazioni del Distretto, obiettivo perseguito attraverso una serie di strutture ed interventi finalizzati al mantenimento/potenziamento delle capacità delle persone con disabilità e al sostegno del lavoro di cura del contesto famigliare. Rientrano in tali interventi, le strutture diurne (Centri Diurni e Laboratori Protetti/socio-occupazionali), interventi quali l’assistenza domiciliare e attività quali quelle svolte dall’educativa territoriale e anche contributi economici quali l’assegno di cura (anche quello relativo alle gravissime disabilità acquisite) che viene erogato a fronte di uno specifico Progetto Assistenziale Individualizzato del servizio sociale che parte dal riconoscimento della situazione di gravità della persona con disabilità e tiene conto delle sue risorse e della tenuta del contesto famigliare in relazione alle caratteristiche e alle esigenze di accudimento. Per quanto concerne la risposta di tipo residenziale, a fronte di una organizzazione relativa alle esigenze di residenzialità delle persone con gravissima disabilità acquisita (GRACER) realizzata soprattutto attraverso la RSA di Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx, la risposta alle esigenze delle persone con diversi livelli di disabilità viene erogata soprattutto attraverso strutture extra distrettuali. Rispetto alla domanda o alla opportunità di accesso alle strutture e servizi della rete distrettuale non emergono attualmente problemi di liste d’attesa e di domande non accolte.
DISABILI. Politiche degli orari Art. 20 - Lavoro straordinario Art. 21 - Banca delle ore
DISABILI attività di integrazione sociale in collaborazione con il volontariato ed il privato sociale, compreso il servizio di aiuto personale (SAP); - integrazione con i percorsi di formazione professionale e di tirocinio lavorativo; - inserimenti sociali in attività socio-occupazionali; - progettazione e accompagnamento a progetti di vita autonoma, tramite inserimento in appartamenti protetti e altre forme di coabitazione; - progettazione e sostegno a gruppi di mutuo aiuto e di autopromozione delle famiglie, anche finalizzati a favorire la costituzione di organizzazioni e servizi autonomi con funzioni di protezione e tutela; - assegni di cura e sostegno ed altri interventi di carattere economico finalizzati all’autonomia e alla permanenza al domicilio.