GESTIONE DELLE RISORSE Clausole campione

GESTIONE DELLE RISORSE. Alla gestione delle risorse finanziarie provvede la scuola capofila coadiuvata dagli uffici amministrativi delle scuole della rete. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi della scuola capofila predispone il bilancio di previsione e il bilancio consuntivo della Rete. Provvede, inoltre, al riparto delle risorse economiche tra le scuole della Rete e alla gestione diretta di quelle destinate alla Rete nel suo insieme.
GESTIONE DELLE RISORSE. Alla gestione delle risorse finanziarie provvede la Scuola Capofila, la quale rendiconterà regolar- mente la situazione finanziaria all ’Assemblea Generale e al Consiglio di Rete (cfr. art. 3).
GESTIONE DELLE RISORSE. Tutte le risorse del “Fondo” sono depositate presso un’unica banca depositaria. Le attività del “Fondo” sono impiegate direttamente o per il tramite di operatori specializzati secondo gli indirizzi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, mirando alla salvaguardia della miglior redditività nell’ambito di una prudente valutazione circa la sicurezza degli investimenti, fermo restando il rispetto delle disposizioni di legge e/o di regolamento disciplinanti tempo per tempo la materia. E’ facoltà del Consiglio di Amministrazione di istituire - anche in ragione delle dimensioni patrimoniali del “Fondo” - più linee di investimento. Scopo dei comparti deve essere l’offrire agli iscritti un’opzione di investimento più rispondente al proprio orizzonte temporale e alla propria attitudine nei riguardi del profilo rischio/rendimento. Nel compiere investimenti è fatto tassativo divieto di perseguire intenti speculativi o finalità difformi rispetto allo scopo istituzionale del “Fondo”.
GESTIONE DELLE RISORSE. Le attività del “Fondo” sono gestite direttamente o per il tramite di operatori specializzati, sulla base di apposite convenzioni, secondo gli indirizzi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, mirando alla salvaguardia della miglior redditività nell’ambito di una prudente valutazione circa la sicurezza degli investimenti, fermo restando il rispetto delle disposizioni di legge e/o di regolamento disciplinanti tempo per tempo la materia. Il Consiglio di Amministrazione definisce i contenuti delle convenzioni di gestione nel rispetto dei criteri di cui all’art. 6 del “Decreto 252”, delle delibere assunte in materia di politiche di investimento, nonché delle previsioni di cui al presente Statuto. Il Consiglio di Amministrazione verifica i risultati conseguiti dai gestori sulla base di parametri oggettivi e confrontabili nel rispetto delle disposizioni tempo per tempo emanate al riguardo dalla COVIP. E’ facoltà del Consiglio di Amministrazione di istituire - anche in ragione delle dimensioni patrimoniali del “Fondo” - più linee di investimento. Scopo delle linee deve essere l’offerta agli iscritti di un’opzione di investimento più rispondente al proprio orizzonte temporale e alla propria attitudine nei riguardi del profilo rischio/rendimento. E’ previsto un comparto garantito, destinato ad accogliere il conferimento tacito del TFR, ai sensi della normativa tempo per tempo vigente. Tale comparto è individuato nella Nota informativa. A seguito di tale conferimento è riconosciuta la facoltà di trasferire la posizione individuale ad altro comparto a prescindere dal periodo minimo di permanenza di un anno. Nel compiere investimenti è fatto tassativo divieto di perseguire intenti speculativi o finalità difformi rispetto allo scopo istituzionale del “Fondo”. La gestione del “Fondo” è effettuata nel rispetto della politica di gestione dei conflitti di interesse adottata dal Consiglio di Amministrazione, in coerenza con la normativa tempo per tempo vigente. La politica di investimento relativa a ciascun comparto, le relative caratteristiche e i diversi profili di rischio e rendimento sono descritti sinteticamente nella Nota informativa e, con maggior dettaglio, nel Documento sulla politica di investimento.
GESTIONE DELLE RISORSE. Il Monitore deve utilizzare le risorse indicate nell’elenco nominativo presentato in sede di offerta indicando sul Piano delle attività di monitoraggio la lista nominativa delle risorse impegnate per ogni attività ed il relativo grado di responsabilità nell’ambito delle attività. Per ogni sostituzione di risorse o nuovo inserimento, ferma restando l’applicabilità delle penali a fronte del mancato rispetto dei Livelli di Servizio sopra specificati relativamente alla Gestione del personale del monitore, il Monitore deve modificare il Piano delle attività di monitoraggio e sottoporlo preventivamente all’approvazione dell’Istituto, tramite l’OSC.
GESTIONE DELLE RISORSE. Toscana Promozione Turistica comunica tempestivamente al Responsabile di Gestione O.I. le eventuali economie assegnate di impegno e di spesa e procede alla immediata restituzione delle risorse non utilizzate per eventuali compensazioni e rimodulazioni da parte dell’AdG del POR CReO FESR 2014-2020.
GESTIONE DELLE RISORSE. Il Comune di Firenze, in qualità di capofila, riceve dal MIBACT il finanziamento di € 80.000 e si impegna a corrispondere ai partner le rispettive quote previste dal progetto. Il trasferimento da parte del Ministero viene corrisposto in due tranche: il 50% in forma di anticipo e il restante 50% al termine del progetto in seguito a rendicontazione. Il Comune di Firenze si impegna a corrispondere ai partner le rispettive quote con le stesse modalità e tempi del ricevimento del trasferimento dal Ministero.
GESTIONE DELLE RISORSE. 14 Art. 34 DIVULGAZIONE E MODULISTICA 15
GESTIONE DELLE RISORSE. 1. Le entrate derivanti dalla gestione del territorio demaniale possono essere utilizzate per opere permanen- ti nei seguenti campi di attività:
GESTIONE DELLE RISORSE. Si danno i numeri ! Sono disponibili 60 mobilità lunghe, ma i lavoratori DOW non sono (attualmente) circa 130 (dei 180 di un anno fa) ? Circa 70 in cassa integrazione ed altrettanti impegnati nella bonifica degli impianti. Questi ultimi si rimandano a non ben precisate “possibilità integrative nell’ambito della compensazione nazionale”. La spiegazione arriva qualche riga dopo, essi sono legati alla realizzazione dei piani industriali contenuti nel Protocollo, quindi ENI, dopo aver venduto il TDI a Dow con i risultati che conosciamo, ci lucra pure sopra, sviluppando il settore che più le interessa (la raffinazione), in contrasto quindi con l’accordo di rilanciare la chimica a Porto Marghera con i cicli dei medi e dei finiti ! (intervento di un lavoratore chimico di Marghera di SLAI COBAS per il sindacato di classe)