Rischi di mercato. Il rischio di mercato deriva dall’effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attività detenute sia nel portafoglio di negoziazione sia quelle iscritte nel portafoglio di investimento, ovverosia l’operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche. Il rischio che il valore di uno strumento finanziario (attività o passività, liquidità o strumento derivato) cambi nel tempo è determinato da cinque fattori di rischio di mercato standard: (i) rischio di credito; (ii) rischio di corso azionario; (iii) rischio di tasso d’interesse; (iv) rischio di tasso di cambio; e (v) rischio di prezzo delle materie prime. I principali rischi che incidono sul rischio di mercato del portafoglio bancario del Gruppo UniCredit sono i seguenti: L’attività del Gruppo UniCredit è influenzata dalla fluttuazione dei tassi d’interesse in Europa e negli altri mercati in cui il Gruppo svolge la propria attività. L’andamento dei tassi di interesse risulta a sua volta orientato da diversi fattori che non sono sotto il controllo del Gruppo, quali le politiche monetarie, l’andamento macro-economico e le condizioni politiche dei Paesi di riferimento. Tali eventi nonché il continuato protrarsi di uno scenario con tassi di interesse a livelli storicamente molto bassi ovvero, in determinati casi, anche negativi, potrebbero comportare il persistere di una pressione al ribasso del margine di interesse nonché effetti sul valore delle attività e delle passività detenute dal Gruppo. Il Gruppo UniCredit pone in essere una politica di copertura dei rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse. Tali coperture si basano su stime di modelli comportamentali e scenari dei tassi d’interesse il cui andamento inatteso potrebbe causare effetti negativi rilevanti sull’attività, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo. Una variazione significativa dei tassi di interesse potrebbe inoltre avere effetti negativi rilevanti sul valore delle attività e delle passività detenute dal Gruppo e, di conseguenza, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo. Si segnala infine che nell’ambito del processo SREP 2016, la BCE ha segnalato all’Emittente aree di debolezza...
Rischi di mercato. Il Gruppo Crédit Agricole Italia è esposto al rischio che il valore di un’attività (o passività) finanziaria diminuisca (o aumenti) per effetto dell’andamento delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, credit spread, tassi di interesse, corsi azionari, tassi di cambio), sia con riguardo al portafoglio di negoziazione (c.d. “trading book”), che comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia con riguardo al portafoglio bancario (c.d. “banking book”). La componente collegata ai portafogli effettivamente esposti al rischio di mercato (attività finanziarie valutate al fair value) risulta pari, al 31 dicembre 2021 a Euro 4.387 milioni. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, considerato dall’Emittente di medio-alta probabilità di accadimento, potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo Crédit Agricole Italia, nonché sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale. L’Emittente stima che il rischio di cui al presente Paragrafo sia di media rilevanza. Infatti, il rischio di mercato è riveniente dalle esposizioni ricomprese nel portafoglio di negoziazione. Le società facenti parte del Gruppo Crédit Agricole Italia non effettuano tipicamente attività di trading proprietario sui mercati finanziari, e pertanto nel portafoglio di negoziazione si registrano posizioni residuali derivanti dalle attività di collocamento e negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi. In virtù di ciò, l’attività di negoziazione è da considerarsi strumentale e finalizzata al soddisfacimento delle esigenze della clientela. Al 31 dicembre 2021, la dimensione del portafoglio di negoziazione e il profilo di rischio di mercato associato risultano essere di entità contenuta, in coerenza con l’esposizione al rischio presente al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019. Al 31 dicembre 2021, il requisito patrimoniale di vigilanza per il rischio di mercato ammonta a Euro 1 milione (al 31 dicembre 2020 pari a Euro 1 milione e al 31 dicembre 2019 pari a Euro 8 milioni). La componente collegata ai portafogli effettivamente esposti al rischio di mercato (attività finanziarie valutate al fair value e detenute per l’attività di negoziazione per conto della clientela) risulta, al 31 dicembre 2021 pari a Euro 70,8 milioni (al 31 dicembre 2020 a Euro 95,2 milioni e al 31 dicembre 2019 pari a Euro 97,4 milioni). Per quanto riguarda il rischio di cambio, la Banca non è caratterizzata da un’attività ...
Rischi di mercato. La misurazione dei rischi di mercato, derivanti dall’attività di negoziazione in conto proprio di strumenti finanziari, è basata sul rapporto fra misure di rischiosità differenziate per tipologia di intermediario (p.e. deviazione standard del P&L del portafoglio HFT per le banche e i gruppi bancari) e fondi propri. La fase di approfondimento quantitativo ha per oggetto l’operatività in titoli e derivatie le strategie di posizionamento; essa è graduata in relazione all’operatività dell’intermediario vigilato, definita da una classificazione ad hoc. L’analisi degli aspetti organizzativi è guidata dall’indicazione di fattori qualitativi rilevanti a fini valutativi.
Rischi di mercato. Il rischio di mercato è riferito alle variazioni di valore di uno strumento o di un portafoglio di strumenti finanziari correlate a movimenti inattesi dei mercati finanziari. L’attività di negoziazione in conto proprio, svolta dalla SIM, si articola essenzialmente in un’attività di trading su titoli alimentata mediante l’utilizzo del cd. “portafoglio di negoziazione di vigilanza”, che comprende strumenti finanziari non destinati a stabile investimento aziendale. L’attività di negoziazione in conto proprio non alimenta il portafoglio di negoziazione di correlazione, ovvero il sotto portafoglio del portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza composto da posizioni verso cartolarizzazioni ed i derivati nth-to-default. Nello svolgimento di tale operatività la SIM si è dotata di un sistema di controlli articolato su più livelli. Estendendo le valutazioni a livello di Gruppo, la Capogruppo limita la propria attività all’investimento di parte della liquidità in Fondi comuni e Sicav per il tramite della Unicasim, alimentando a livello consolidato il portafoglio di negoziazione. Nell'ambito dell'identificazione del rischio di mercato, sono prese in considerazione tre
Rischi di mercato. Per rischi di mercato si intende il rischio di variazione di valore di un’attività o passività finanziaria causata dall’andamento dei fattori di rischio di mercato (rischio generico) e dall’andamento del merito creditizio dell’emittente (rischio specifico). I principali fattori di rischio finanziario sono rappresentati dall’andamento avverso dei tassi di interesse, dei tassi di cambio, della volatilità, degli spread creditizi, del tasso di inflazione, dei corsi azionari e dei prezzi delle commodities e delle relative volatilità. L’attività finanziaria genera, inoltre, rischi di natura creditizia. Tra quest’ultimi vengono ricompresi i rischi di eventi creditizi legati al singolo emittente, nel caso di posizioni in titoli, il rischio di regolamento derivante dall’operatività in titoli/cambi e/o commodities e il rischio di inadempimento della controparte nei contratti derivati e/o a termine (rischio di controparte). La Banca dispone di un sistema di controlli giornalieri adeguato agli standard di mercato. Per la valorizzazione del rischio di mercato viene utilizzato un sistema di Value at Risk (VaR). Il VaR rappresenta la stima della massima perdita potenziale, ottenuta mediante metodologie di natura probabilistica, che l'aggregato di riferimento può subire in un determinato orizzonte temporale (funzionale al grado di liquidità del portafoglio) con un prefissato livello di probabilità (coerente con il grado di avversione al rischio dell'investitore). A completare il novero delle metodologie atte a monitorare il rischio di mercato, si aggiungono analisi di sensitivity basate su spostamenti paralleli, quindi di natura deterministica, delle curve dei tassi di mercato. Alla data del presente Prospetto Informativo, l’Emittente attesta che le metodologie di valutazione e stima del rischio di mercato predisposte sono tali da contenerne gli effetti entro limiti predefiniti, a tutela della sua solvibilità.
Rischi di mercato. (rischio di tasso, di cambio, connessi ai prezzi delle materie prime ecc.) a cui è esposta l'attività dell'Emittente
(i) Prezzi delle materie prime
Rischi di mercato. In considerazione del fatto che Engineering opera quasi esclusivamente sul mercato ita- liano, esso non è esposto a rischi di cambio. Inoltre, l’attuale livello di indebitamento non deter- mina l’esposizione a significativi rischi legati all’andamento del tasso di interesse.
Rischi di mercato. Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Rischi di mercato. Rischi di cambio Rischi di tassi di interesse
Rischi di mercato tassi di interesse e prezzo del gas combustibile