Spese di rappresentanza. Il Decreto del 19 novembre 2008 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dettato puntuali indicazioni per identificare le spese di rappresentanza: “queste sono considerate le erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell'obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici per l'impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore […] ogni altra spesa per beni e servizi distribuiti o erogati gratuitamente, ivi inclusi i contributi erogati gratuitamente per convegni, seminari e manifestazioni simili il cui sostenimento risponda a criteri di inerenza”. Pertanto le spese di rappresentanza devono avere i seguenti requisiti: - devono essere inerenti: si considerano tali quelle erogazioni a titolo gratuito che perseguono finalità promozionali o di pubbliche relazioni. Devono avere cioè il fine di divulgazione sul mercato dell’attività svolta a beneficio sia degli attuali clienti che di quelli potenziali; - devono essere offerte in connessione con le attività aziendali; - devono essere congrue; - devono corrispondere al concetto di gratuità cioè devono essere caratterizzati dalla mancanza di un corrispettivo o di una specifica controprestazione da parte dei destinatari dei beni e servizi erogati; - non devono essere fornite in cambio di favori o benefici alla Società o per influenzare in maniera impropria qualsiasi decisione; - l’onere sostenuto deve essere ragionevole e deve essere cioè corrisposto in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici anche potenziali ovvero in alternativa deve essere coerente con le pratiche commerciali di settore; - per ciascuna spesa di rappresentanza deve essere tracciato l’elenco dei beneficiari. La struttura della Società deve predisporre idonea documentazione che attesti l’effettivo svolgimento dell’attività promozionale e la rilevanza di attività qualificabili come “promozionali”. Le spese di rappresentanza devono costituire oggetto di flusso informativo: - al superiore diretto; - alla struttura Internal Audit – struttura Anticorruption, Fraud and Whistleblowing; - alla struttura HR; - all’Organismo di Xxxxxxxxx; - alla Funzione di Conformità. L’informativa deve contenere: - la data e il luogo di svolgimento dell’evento; - la descrizione dell’evento; - l’elenco dei soggetti esterni partecipanti all’evento; - la descrizione della spesa.
Spese di rappresentanza. Le spese di rappresentanza, che hanno carattere eccezionale rispetto all'ordinaria attività amministrativa di spesa, devono: - essere finalizzate al perseguimento degli interessi pubblici dell'Ente; - trovare espressa e specifica previsione in stanziamenti annuali di bilancio; - assolvere a una funzione di rappresentatività dell'Ente verso l'esterno, nel senso che le spese devono risultare utili per mantenere o accrescere il ruolo, il decoro e il prestigio dell'Ente stesso; - essere ordinate dagli organi istituzionalmente rappresentativi, in occasione di cerimonie o di rapporti di carattere ufficiale e nei confronti di soggetti esterni particolarmente qualificati; - essere adeguatamente motivate e documentate. Il Consiglio di Amministrazione autorizza le spese di rappresentanza, ancorchè non individuate nei singoli importi e nei singoli soggetti creditori. Le spese di rappresentanza sono effettuate dal Presidente e/o dal Direttore. Il Presidente e il Direttore possono altresì autorizzare a loro volta spese di rappresentanza da effettuare da parte di amministratori, revisori dei conti e dipendenti. Le spese di rappresentanza sono liquidate con decreto dal Direttore e vistati dal Presidente.
Spese di rappresentanza. Allo scopo di salvaguardare il prestigio dell’istituzione e di intrattenere pubbliche relazioni nazionali ed internazionali, l'Ateneo può assumere oneri per spese di rappresentanza connesse a:
Spese di rappresentanza. Il CONCESSIONARIO dovrà sostenere i costi di trasferta (viaggio in Economy Class, vitto e alloggio in strutture a 4 stelle) relativi alla partecipazione della delegazione italiana agli eventi, dal 2018 al 2020, a carattere promo-commerciale e di public relation, per sopralluoghi alla sede congressuale ed altre possibili visite e meeting del comitato organizzatore. La delegazione italiana sarà composta da un massimo di 3 persone. Si prevedono un numero massimo di 7 viaggi, di cui 3 (tre) in Italia, 2 (due) in paesi EU e 2 (due in Paesi extra EU.
Spese di rappresentanza. Con riferimento a tale area sensibile è necessario seguire i seguenti protocolli: • rispetto della procedura “Processo di gestione delle risorse umane”; • definizione chiara dei ruoli e compiti dei soggetti responsabili della selezione e della gestione dei dipendenti e collaboratori; • adozione di un sistema strutturato di valutazione dei candidati, al fine di garantire la tracciabilità delle motivazioni che hanno indotto alla scelta/esclusione del candidato; • individuazione del soggetto responsabile della gestione dell’attività in oggetto e attribuzione delle relative responsabilità; • definizione di metodologie di archiviazione della documentazione relativa alle attività in oggetto, al fine di garantire la pronta reperibilità dei documenti in caso di richiesta e la tracciabilità del processo. È necessario, altresì, • verificare la corrispondenza tra accordi, fatturazioni, pagamenti relativi anche alle somme da versare al fisco, agli enti previdenziali con una forte attenzione alle autorizzazioni siglate dalle persone delegate a tale compito; • predisporre report periodici sulle assunzioni, contenenti sia le modalità di selezione dei candidati utilizzate sia eventuali eccezioni/deroghe alle regole standard, inviati all’OdV. Inoltre: • il presente Xxxxxxx deve essere portato adeguatamente a conoscenza di tutto il personale, non solo dirigente, e appositi meccanismi di comunicazione (ad esempio tramite poster nelle sale comuni o
Spese di rappresentanza. Gli inviti a pranzi di lavoro possono essere accettati e offerti se in accordo con le po- litiche di cui al punto 5.1. Tutti i presenti al pranzo di lavoro devono avere un motivo legittimo di business per partecipare. Le modalità ed estensione dell’invito devono corrispondere alle normali abitudini commerciali locali. I regolamenti applicabili in materia di deducibilità fiscale di tali spese devono essere rispettati. Se il motivo di business non è immediatamente evidente, il supervisore deve prelimi- narmente approvare in forma scritta sia l’invito sia i partecipanti. Questo vale anche se sono invitate persone per le quali un motivo di business non è immediatamente evidente (ad esempio, il partner, altri membri della famiglia, colleghi ecc). Di seguito è fornita una lista esemplificativa di spese di rappresentanza consentite e non consentite: 🞄 Invito nella mensa aziendale o in un ristorante locale di uso comune nell‘ambito di una visita aziendale o di un meeting;
Spese di rappresentanza. Le spese sostenute quali pasti, spese di viaggio e intrattenimenti offerti a terzi, saranno di modico valore e per motivi commerciali giustificati. Tutte le spese saranno fatte in conformità alle leggi in vigore e alle policies adottate dalla Società in materia.
Spese di rappresentanza. 1. Per spese di rappresentanza si intendono le spese da sostenersi per lo svolgimento di attività istituzionali (quali cerimonie, ricevimenti. ospitalità e simili) nelle quali occorra garantire l'immagine ed il prestigio del Comune.
2. Alle spese di rappresentanza si provvede a mezzo di contratti in economia qualora i corrispettivi delle singole prestazioni non eccedano l'importo netto di euro 1.500.
3. In ogni caso le spese di rappresentanza devono essere disposte su indicazione scritta del Sindaco o del Vice Sindaco o degli Assessori.
Spese di rappresentanza. Eventuali spese di rappresentanza devono essere autorizzate in anticipo dal Direttore di Direzione. I nomi e le qualifiche vanno indicati sul retro della ricevuta fiscale/fattura. Per questo tipo di spese è, eccezionalmente, consentito superare i limiti sopra indicati.
Spese di rappresentanza. 1. Le spese di rappresentanza, sono quelle che attengono all'esercizio istituzionale del Direttore con riferimento a rapporti ovvero manifestazioni di rappresentanza con soggetti estranei all'apparato amministrativo dell'ARSAC.
2. La richiesta di liquidazione o rimborso delle spese sostenute direttamente deve essere supportata, con la precisazione della circostanza che ha dato origine alla spesa e le fatture (o documento equipollente) devono essere controfirmate da chi ha ordinato la spesa stessa.
3. In via esemplificativa, ma non esclusiva, sono da considerare spese di rappresentanza:
a) colazioni o piccole consumazioni in occasione di incontri di lavoro del Direttore, con personalità o autorità estranee all'ARSAC;
b) addobbi di impianti in occasione di visite presso l'ARSAC di autorità regionali, nazionali o comunitarie;
c) cerimonie varie a cui partecipano personalità estranee all’ARSAC (ad es. conferenze stampa, incontri di lavoro, ecc.);
d) doni simbolici (quali targhe, medaglie, libri, ecc.) a personalità estranee all'ARSAC o in occasione di visite in Italia e all'Estero.