CRITERI QUALITATIVI Clausole campione
CRITERI QUALITATIVI. LOTTO 2: noleggio, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione kit e monoset di teleria sterile presso i PP.OO. di Oristano, Ghilarza e Bosa, e tutte le obbligazioni connesse:
CRITERI QUALITATIVI. LOTTO 1: noleggio, lavaggio, disinfezione, asciugatura, stiratura, piegatura, consegna e ritiro di biancheria piana e confezionata e divise da lavoro Personale A.S.L. 5 di Oristano; noleggio, lavaggio, disinfezione, consegna e ritiro materassi (normali e antidecubito), guanciali, fodere, per materassi e guanciali, presso i PP.OO. A.S.L. 5 di Oristano; lavaggio, disinfezione, ritiro e riconsegna della materasseria di proprietà, presso i soprascritti PP.OO.; noleggio di zoccoli, lavaggio e disinfezione, ritiro e riconsegna degli stessi presso i PP.OO. A.S.L. 5 di Oristano, e tutte le obbligazioni connesse:
CRITERI QUALITATIVI. A1 Modalità di svolgimento del servizio: monitoraggio, esecuzione dei sopralluoghi, elaborazione dei preventivi, pianificazione e programmazione interventi, rendicontazione, gestione informazioni e report 30 Verrà ritenuta migliore l’offerta che presenti la proposta organizzativa che meglio realizzi: ⮚ il monitoraggio delle aree verdi, con particolare riguardo agli esemplari arborei e alle strutture ludiche; ⮚ il monitoraggio/rilevamento dei guasti e delle difformità che dovessero manifestarsi sugli altri elementi facenti parte delle predette aree; ⮚ la pianificazione e programmazione dell’attività (organizzazione del servizio), comprensiva dell’effettuazione di sopralluoghi, rendicontazione e gestione delle informazione e dei report.
CRITERI QUALITATIVI. Sono assimilati per qualità – nell’attesa dell’emanazione dei criteri determinati dallo Stato, ai sensi dell’art. 195, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 152/2006 – i rifiuti di cui all’elenco dei Codici CER della seguente Tabella 1 – Criteri qualitativi: 08 03 18 Toner per stampa esauriti, non contenenti sostanze pericolose (CDR) Cartucce e toner per stampa esauriti
CRITERI QUALITATIVI clima di reteecapacitàcooperativa • incidenzadegli interventieloro efficacia
CRITERI QUALITATIVI. Il curriculum vitae viene valutato dalla Commissione secondo gli elementi strutturali di seguito indicati, come sinteticamente esplicitati nei successivi criteri di valutazione:
1) Numero di incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche e/o società partecipate a prevalente capitale pubblico, in relazione a pareri legali, analisi, asssitenza, gestione e negoziazione all'operatività in strumenti finanziari derivati negli ultimi dieci anni (2009 ad oggi).
2) Numero di incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche e/o società partecipate a prevalente capitale pubblico, di rappresentanza legale dinanzi ad organi giurisdizionali di ogni livello e grado, appartenenti sia all’ordinamento italiano che estero, in relazione strumenti finanziari derivati negli ultimi dieci anni (2009 ad oggi).
3) Certificazione internazionale di conoscenza della lingua inglese attestata (livello minimo per punteggio “B1”) d in rapporto ai livelli di competenza linguistica identificati dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Offerta economica in diminuzione rispetto al compenso base stabilito (euro 20.000,00) oltre IVA, e CPA · Numero di incarichi conferiti negli ultimi dieci anni, dal 2009 al momento della presentazione dell’offerta. · Tipologia di incarico conferito (strutturazione, rinegoziazione, estinzione ecc. di contratti derivati sotto modello ISDA Master Agreement); · Indicazione di: soggetto giuridico, importo, anno, tipologia di incarico. · Da parte di: amministrazioni pubbliche, società partecipate a prevalente capitale pubblico o Banche (nel rispetto dell’art.1, c. 4 delle modalità di svolgimento della selezione Allegato 1/A al presente Invito). · In relazione a: pareri legali, analisi, assistenza, gestione e negoziazione sull'operatività in strumenti finanziari derivati.
CRITERI QUALITATIVI sono assimilati ai rifiuti urbani i rifiuti speciali non pericolosi che soddisfino le condizioni di assimilabilità e che siano compresi nell’allegato A del D.Lgs 152/06. Al fine dell’assimilazione i rifiuti speciali devono provenire dalle seguenti attività:
a) attività agricole e agroindustriali di cui all’art. 184, comma 3, lettera a) del D.Lgs 152/06;
b) attività industriali ed artigianali, di cui all’art. 184,comma 3, lettere c), d) del D.Lgs 152/06;
c) attività commerciali di cui all’art. 184,comma 3, lettera e) del D.Lgs 152/06;
d) attività di servizio, di cui all’art. 184, comma 3, lettera f) del D.Lgs 152/06, compresi i rifiuti derivanti da attività sanitarie di cui all’art. 184, comma 3, lettera h) del D.Lgs 152/06 e D.P.R. 254/03.
e) uffici amministrativi e tecnici, magazzini, reparti di spedizione, locali accessori, mense di attività industriali, con esclusione dei rifiuti di cui all’art. 184, comma 3, lettera c) del D.Lgs 152/06, derivanti da lavorazioni industriali, prodotti cioè nelle sale di lavorazione degli impianti industriali.
CRITERI QUALITATIVI. 1 Il concessionario del servizio universale valuta la qualità delle prestazioni del servi- zio universale in base ai seguenti criteri e ne rende conto all’UFCOM in un rapporto annuale:
a. per i collegamenti:
1. il termine per la messa in servizio di un collegamento,
2. la frequenza annuale, per collegamento, dei tentativi infruttuosi,
3. la durata delle riparazioni;
b. per il servizio telefonico pubblico:
1. la disponibilità del servizio,
2. il tempo necessario a stabilire la comunicazione,
3. la qualità della trasmissione vocale,
4. la frequenza dei tentativi infruttuosi di stabilire la comunicazione causati dal sovraccarico o da errori della rete,
5. l’esattezza della fatturazione;
c. per l’accesso a Internet:
1. la disponibilità del servizio,
2. la qualità della trasmissione dei dati;
d. tempi di reazione dei servizi destinati ai disabili.36
2 L’UFCOM disciplina i dettagli tecnici e stabilisce i valori di riferimento per i criteri qualitativi. Esso tiene conto dell’evoluzione della qualità e dei progressi tecnologici.
3 Il concessionario del servizio universale è tenuto a garantire all’UFCOM l’accesso agli impianti affinché esso possa controllare che i valori di riferimento per i criteri qualitativi siano stati effettivamente raggiunti.37
4 Per controllare che i criteri qualitativi abbiano raggiunto i valori di riferimento, l’UFCOM può avvalersi della collaborazione di un perito indipendente. I risultati di questa perizia possono essere resi pubblici.38 35 Abrogati dal n. I dell’O del 2 dic. 2016, con effetto dal 1° gen. 2018 (RU 2017 13). 36 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 dic. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 13). 38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 nov. 2014, in vigore dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4161).
CRITERI QUALITATIVI. Sono assimilati ai rifiuti urbani i rifiuti speciali non pericolosi appartenenti alle tipologie di seguito elencate come riferimento: - imballaggi primari e secondari di varia composizione (cartone, plastica, legno, metallo, vetro, compositi e misti) – CER 15 01; - frazioni merceologiche similari agli imballaggi (carta e cartone, vetro, plastica, metallo, legno) - CER 20 01; - scarti da cucine e mense - CER 20 01 08; - scarti da giardini e parchi - CER 20 02; - scarti da lavorazioni alimentari - CER 02 03 04 – 02 06 01; - scarti della lavorazione del legno - CER 03 01 05; - scarti di prodotti tessili e dell’abbigliamento - CER 20 01 10 – 20 01 11 – 20 01 25; - apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso - CER 20 01 36; - medicinali scaduti - CER 20 01 32; - pile alcaline tipo stilo e a bottone - CER 20 01 34; - rifiuti ingombranti - CER 20 03 07; - rifiuti urbani non differenziati - CER 20 03 01. Nell’allegato 1 sono riportate le tipologie di rifiuto assimilate qualitativamente ai rifiuti urbani, così come indicate nell’elenco di cui al punto 1.1.1. lett. a) della delibera del Comitato Interministeriale del 27 Luglio 1984. Non sono assimilati ai rifiuti urbani gli imballaggi ed i rifiuti da imballaggi terziari, come definiti dal comma 1, lett. d) dell’art. 218 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. Tali rifiuti devono inoltre rispondere ai seguenti criteri di qualità:
a) non devono essere stati contaminati, neppure in tracce, con sostanze e preparati classificati pericolosi dalla normativa in materia di etichettatura, da policlorodibenzodiossine e/o policlorodibenzofurani;
b) devono presentare compatibilità tecnologica con l’impianto di trattamento specifico o smaltimento cui il Comune è autorizzato a conferire secondo le previsioni regionali e provinciali;
c) non devono presentare caratteristiche qualitative tali da generare dispersioni durante la fase di raccolta come ad esempio: • consistenza non solida; • produzione di quantità eccessive di percolato, se sottoposti a compattazione; • fortemente maleodoranti; • eccessiva polverulenza;
d) siano ammissibili allo smaltimento in impianti di discarica per rifiuti non pericolosi così come definiti dal D. Lgs. n. 36/2003;
e) non siano classificati come pericolosi nell’ambito dei rifiuti di cui all’articolo 2, lettera g) del decreto Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254;
CRITERI QUALITATIVI. La Commissione calcola la media aritmetica dei coefficienti attribuiti dai singoli commissari all’offerta in relazione al criterio in esame, al fine di ottenere il coefficiente medio da applicare al medesimo. La Commissione quindi procede a trasformare la media dei coefficienti attribuiti ad ogni offerta in coefficienti definitivi, riportando a 1 la media più alta e proporzionando a tale media massima le medie provvisorie prima calcolate. La media dei coefficienti e i coefficienti definitivi saranno arrotondati alla seconda cifra decimale dopo la virgola: se il terzo decimale è maggiore od uguale a 5 (arrotondamento per eccesso), mentre la seconda cifra decimale rimarrà invariata se il terzo decimale è inferiore a 5 (arrotondamento per difetto).