Dati economici. (importi in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 31 dicembre 2007 31 dicembre 2006
Dati economici. Ricavi 79.426 101.184 101.137 121.578 121.578 Margine operativo lordo 25.524 35.325 35.080 39.016 38.016 Risultato operativo 22.681 32.101 32.757 36.234 35.543 Risultato netto 15.199 20.675 19.659 21.637 20.740 Capitale circolante netto 12.288 16.855 16.474 27.494 26.090 Immobilizzazioni ed altre attività non correnti 37.082 38.561 44.108 55.216 26.890 Passività non correnti (7.201) (5.875) (5.934) (4.187) (2.938) Posizione finanziaria netta (cassa) (6.899) (20.442) (21.098) (18.987) (594) Patrimonio netto 49.068 69.983 75.746 97.510 50.636 Flussi di cassa generati dall’attività operativa 13.079 20.398 20.353 16.629 15.423 Flussi di cassa assorbiti dall’attività di investimento (5.571) (4.984) (4.376) (14.698) (4.203) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall’attività finanziaria 1.569 (685) (685) (1.915) (641) Effetto delta cambi su disponibilità liquide (182) 1 (50) – – Rettifiche economiche pro-forma non riflesse nello stato patrimoniale pro-formaal 31 dicembre 2005 1.450 Flusso monetario dell’esercizio pro-forma assorbito dalle attività scisse (12.013) Disponibilità liquide pro-forma scisse al 31 dicembre 2005 (28.694) Per ulteriori informazioni si veda Sezione Prima, Capitoli 9 e 10. Le informazioni finanziarie relative allo stato patrimoniale consolidato per il triennio 2003-2005 sono sintetizzabili come segue: Rimanenze di magazzino 10.967 14.711 15.148 24.079 24.037 Crediti commerciali 21.493 27.204 26.334 32.575 32.575 Crediti tributari 560 1.084 1.084 3.047 2.561 Altre attività correnti 517 651 651 682 681 Titoli 0 593 645 1.085 – Debiti commerciali (16.573) (18.095) (18.095) (26.867) (26.657) Debiti tributari (entro 12 mesi) (3.121) (6.900) (6.900) (4.408) (4.408) Altre passività correnti (1.555) (2.393) (2.393) (2.699) (2.699) Immobilizzazioni immateriali 7.581 6.387 7.134 7.906 7.321 Immobilizzazioni materiali 17.082 20.044 20.306 33.856 9.596 Partecipazioni in controllate non consolidate 300 968 288 498 – Altre attività non correnti 3.104 3.246 3.034 3.113 130 Imposte anticipate 9.015 7.916 13.346 9.843 9.843 Fondo per rischi ed oneri (542) (513) (513) (699) (699) Trattamento di fine rapporto (652) (881) (602) (848) (848) Altre passività non correnti (1.694) (1.307) (1.307) 0 – Debiti per imposte (3.327) (1.663) (1.663) 0 – Fondo imposte differite (986) (1.511) (1.849) (2.640) (1.391) Disponibilità liquide (cassa) (16.651) (31.381) (32.037) (32.053) (3.359) Debiti verso banche e finanziamenti a breve termine 2.442 3.327 3.327 3.805 2.648 Fina...
Dati economici. L’esercizio 2018 di ENAV chiude con un utile netto di 102,9 ml, in incremento rispetto all’esercizio precedente (94,5 ml) di 8,4 ml. Su tale risultato positivo hanno inciso vari fattori: i ricavi complessivi sono passati da 878,4 ml a 883,4 ml, in aumento di 5 ml rispetto al 2017 principalmente per l’aumento della voce altri ricavi operativi del 29 per cento correlati all’aumento dei ricavi da finanziamenti europei nonché alla plusvalenza per la vendita di una parte del complesso immobiliare Academy di Forlì; i costi complessivi emersi nell’esercizio registrano una riduzione di 2,6 ml, in particolare i costi per servizi che si riducono del 4 per cento. Tali risultati sono evidenziati nella seguente tabella e nelle analisi successive.
Dati economici. Superficie totale lorda ragguagliata (indicare i mq. senza decimali) Mq
Dati economici. 1. Per l’ottenimento delle licenze di trasporto occorre avere un volume d’affari, riferito all’attività principale dalla quale derivano le esigenze di trasporto, relativamente all’anno solare immediatamente precedente a quello di avvenuta presentazione dell’istanza ed a quello corrente, rispettivamente realizzato o presumibile, sulla base di documenti contabili dell’impresa, tale da giustificare l’impiego dei veicoli a disposizione; inoltre i costi parziali riferibili al trasporto non devono essere preponderanti rispetto ai costi di esercizio complessivi relativi all’attività principale dell’impresa, tenuto conto del tipo di attività esercitata e della natura delle merci trasportate nonché delle caratteristiche tecniche dei veicoli.
2. Sono esentati dalla dimostrazione del soddisfacimento della condizione di cui al comma 1, le imprese di nuova costituzione di cui all’art. 9 del presente Regolamento, i soggetti che non esercitano attività imprenditoriali o che non hanno scopo di lucro e coloro che utilizzano veicoli aventi una portata non superiore a 3.000 (tremila) kg.
Dati economici. L’azienda ha registrato, a partire dal 2013, un’inversione del risultato di esercizio che è passato da una perdita media di 26 milioni di euro ad un progressivo aumento dell’utile fino all’apice, toccato nel 2019, di 31 milioni di euro. Il bilancio del 2020 è stato chiuso con un utile più che dimezzato, dovuto in buona parte al crollo degli incassi da bigliettazione, passati dai 63,1 milioni di euro del 2019 ai 31,9 milioni del 2020 ed ai 32,3 milioni del 2021 (Tavola 4.106).
Dati economici. Nella tabella che segue si riporta, ai soli fini della determinazione della base d’asta e della formulazione dell’offerta economica, il numero presunto degli aventi diritto all’assistenza sanitaria per sé e per i familiari nei limiti delle condizioni previste alla data del 1° gennaio 2016: Categoria Numero titolari Contributo pro capite annuale massimo a carico dell’IVASS Contributo annuale totale massimo a carico dell’IVASS TETTO DI GARA Personale NON dirigente in servizio 340 € 3.000,00 € 1.020.000,00 Personale NON dirigente in quiescenza 1 € 530,00 € 530,00 Nella successiva tabella viene rappresentata l’evoluzione del numero dei dipendenti non dirigenti assicurati, suddivisi tra primi funzionari e non primi funzionari e per tipologia di nucleo, e del contributo annuo pro capite a carico dell’IVASS, nel corso del periodo 2011 – 2013. In tale periodo, peraltro le condizioni di assistenza erano sensibilmente più estese per i primi funzionari rispetto ai non primi funzionari (Le condizioni di assistenza per il personale non dirigente in vigore fino al 31.12 2013 sono riportate nell’allegato 4). 2011 2012 2013 TIPOLOGIA ASSICURATI NUMERO ASSICURATI CONTRIBUTO PRO CAPITE NUMERO ASSICURATI CONTRIBUTO PRO CAPITE NUMERO ASSICURATI CONTRIBUTO PRO CAPITE NON PRIMI FUNZIONARI CON FAMILIARI A CARICO 30 € 991,00 30 € 1.050,00 30 € 1.050,00 NON PRIMI FUNZIONARI SINGLE 141 € 951,00 140 € 1.000,00 147 € 1.000,00 PRIMI FUNZIONARI CON FAMILIARI A CARICO 111 € 2.303,00 118 € 2.420,00 118 € 2.420,00 PRIMI FUNZIONARI SOLO CON CONIUGE NON A CARICO 6 € 2.283,00 11 € 2.400,00 9 € 2.400,00 PRIMI FUNZIONARI SINGLE 54 € 2.263,00 45 € 2.380,00 41 € 2.380,00 PRIMI FUNZIONARI IN QUIESCENZA 2 € 500,00 2 € 530,00 6 € 530,00 Negli anni 2014 e 2015 ai fini del contributo pro capite non ha rilevato la composizione del nucleo familiare e le coperture sono state le stesse per tutto il personale non dirigente, con esclusione di quelle per il personale in quiescenza, riservate ai soli dipendenti primi funzionari: Anno Dipendenti assicurati in servizio Contributo pro capite a carico dell’IVASS Primi funzionari assicurati in quiescenza Contributo pro capite a carico dell’IVASS
Dati economici. Art. 8 Domanda
Dati economici. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.291 7.533 31.408 Margine Operativo Lordo 3.308 3.292 14.023 Risultato Operativo 1.515 1.391 6.016 Risultato prima delle imposte 868 1.313 (2.516) Perdita del periodo di spettanza di Olivetti (397) (187) (773) Utile (perdita) del periodo di spettanza di Olivetti ante ammortamento avviamento su Telecom Italia (70) 136 520 Indebitamento finanziario netto 31.891 33.399 Patrimonio netto totale 20.659 20.624 Patrimonio netto di competenza di Olivetti 11.233 11.640 al 31.3.2003 al 31.12.2002 PERSONALE 104.379 106.620 Con riferimento ai dati sopra esposti, si segnala in particolare quanto segue. Il risultato consolidato del Gruppo, nel primo trimestre dell’esercizio 2003, presenta una perdita di 397 milioni di euro, superiore di 210 milioni di euro rispetto alla perdita del 1° trimestre 2002 di 187 milioni di euro, che contabilizzava 728 milioni di euro di plusvalenze da dismissioni (Bouygues Décaux Télécom e Lottomatica), con un effetto netto sul risultato del Gruppo di 243 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, non considerando il suddetto effetto, il risultato del primo trimestre relativo all’esercizio 2003 sarebbe stato migliore di 33 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2003 ammonta a totali 31.891 milioni di euro (di cui 16.079 milioni di euro attribuibili al Gruppo Telecom Italia), in diminuzione di 1.508 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2002 (33.399 milioni di euro), per 2.039 milioni di euro attribuibili al Gruppo Telecom Italia, i cui flussi derivanti dalle attività di esercizio hanno ampiamente coperto gli investimenti effettuati nel periodo (860 milioni di euro). Le risorse si sono ridotte di 2.241 unità (104.379 unità al 31 marzo 2003, rispetto alle 106.620 unità di inizio esercizio), in relazione principalmente alla cessione delle attività industriali di Olivetti Tecnost, in Messico (1.266 unità) e alla variazione dell’area di consolidamento del Gruppo Telecom Italia (819 unità). Per ulteriori analisi sull’andamento del 1° trimestre 2003, si rinvia alla relazione trimestrale Olivetti.
Dati economici. I costi del SII, gestione, manutenzione e investimenti, sono sostenuti dalla tariffa regolata secondo le prescrizioni dell’Autorità ARERA. A fronte dell’affidamento del servizio, ACEA ATO 2 corrisponde in quota parte a Roma Capitale un canone di concessione che nel corso degli ultimi anni si è mantenuto stabile (Tavola 5.28). Rispetto al 2020, risulta invece in aumento del 10,7% la tariffa media applicata da ACEA ATO 2 nel 2021 (1,86 €/m3). Il criterio di aggiornamento tariffario (predisposizione tariffaria), stabilito in osservanza del metodo tariffario MTI-3 2020-2023 (Delibera ARERA 580/2019/R/Idr), colloca l’ATO 2 nello schema V della matrice degli schemi regolatori (limite alla variazione del moltiplicatore tariffario, 6,2%). Tavola 5.28 Voci economiche del SII per Roma Canone concessione (mln €) 21,6 25,5 25,8 26,0 25,0 25,3 25,3 tariffa media (€/m3) 1,40 1,40 1,49 1,57 1,65 1,68 1,86 Investimenti (mln €) 62,4 54,8 82,7 107 90 123,7 137 spesa media famiglie 192 m3(€) n.d. n.d. 314 332 378 390 411 spesa media famiglie 150 m3(€) n.d. n.d. n.d. 232 291 301 317 FONTE: ELABORAZIONE ACOS SU DATI ACEA ATO 2, BILANCIO CONSOLIDATO ACEA, BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ ACEA, REPORT IDRICO CITTADINANZA ATTIVA, VARI ANNI. La progressione tariffaria risponde pertanto a: - specifici obiettivi programmati nel Piano degli Interventi (PdI), che richiedono un elevato fabbisogno di investimenti per il quadriennio 2020-2023 in rapporto alle infrastrutture esistenti; - un valore pro capite del vincolo ai ricavi del gestore (VRG 2018) superiore al valore stimato per l’intero settore (VRG pro capite medio). Nonostante il significativo aumento tariffario, la spesa annua media della famiglia tipo di 3 persone con consumi di 150 m3/anno (317 euro, comprensivi di IVA al 10%) resta al di sotto della media nazionale (322 euro). L’analisi per macroarea geografica, completata dai dati sulla distribuzione territoriale della spesa unitaria, conferma la competitività dello stato tariffario romano che si colloca nella fascia di condizioni caratteristiche del Nord-Est del paese (Tavola 5.29).