CULTURA. Il patrimonio culturale italiano rappresenta uno degli aspetti che più ci identificano nel mondo. Il nostro Paese è colmo di ricchezze artistiche e architettoniche sparse in maniera omogenea in tutto il territorio, e in ogni campo dell’arte rappresentiamo un’eccellenza a livello mondiale, sia essa la danza, il cinema, la musica, il teatro. Tuttavia, nonostante tali risorse, l’Italia oggi non sfrutta a pieno le sue possibilità, lasciando in alcuni casi i propri beni ed il proprio patrimonio culturale nella con- dizione di non essere valorizzati a dovere. I beni culturali sono uno strumento fondamentale per lo sviluppo del turismo in tutto il territorio italiano nonché alla formazione del cittadi- no in continuità con la nostra identità. Tuttavia lo Stato non può limi- tarsi alla sola conservazione del bene, ma deve valorizzarlo e renderlo fruibile attraverso sistemi e modelli efficaci, grazie ad una gestione at- tenta e una migliore cooperazione tra gli enti pubblici e i privati. Oc- corre mettere in campo misure in grado di tutelare il bene nel lungo periodo, utilizzando in maniera virtuosa le risorse a disposizione. È necessario partire da un principio chiaro: la cultura è un motore di crescita di inestimabile valore e certamente non un costo inutile. Ta- gliare in maniera lineare e non ragionata la spesa da destinare al nostro patrimonio, sia esso artistico che culturale, significa ridurre in misura considerevole le possibilità di accrescere la ricchezza anche economi- ca dei nostri territori. I nostri musei, i siti storici, archeologici e dell’UNESCO devono tornare ad essere poli di attrazione e d’interesse internazionale, attraverso un complessivo aumento della fruibilità e un adeguato miglioramento dei servizi offerti ai visitatori. Tra le varie forme d’arte, lo spettacolo dal vivo rappresenta senz’altro una delle migliori eccellenze del nostro Paese. Eppure l’attuale siste- ma di finanziamento, determinato dalla suddivisione secondo criteri non del tutto oggettivi delle risorse presenti nel Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), limita le possibilità delle nostre migliori realtà e im- pedisce lo sviluppo di nuovi progetti realmente meritevoli. Riteniamo pertanto necessario prevedere una riforma del sistema di finanziamento che rimetta al centro la qualità dei progetti artistici.
CULTURA. Le due Parti si congratulano dell'eccellente livello raggiunto dalla loro cooperazione nel settore culturale. A tal proposito, prendono atto con compiacimento dell’avvenuta realizzazione della mostra “Islam in Sicilia” tenuta a Tunisi nel 2001 e hanno convenuto quanto segue:
CULTURA. I diplomati e lo studio (*) Percorsi di studio e di lavoro dei diplomati - Indagine 2001 Informazioni, n. 30, edizione 2003 pp. 108+1 disk; e 15,50 ISBN 88-458-1082-8 I laureati e lo studio (*) Inserimento professionale dei laureati - Indagine 2001 Informazioni, n. 8, edizione 2004 pp. 112+1 disk; e 15,50 ISBN 88-458-1105-0 I laureati e il mercato del lavoro (*) Inserimento professionale dei laureati - Indagine 2001 Informazioni, n. 31, edizione 2003 pp. 292+2 disk; e 25,00 ISBN 88-458-1083-6 Dati definitivi pp. 80; e 7,50 ISBN 88-458-1131-X anni 2000-2001 pp. 252; e 20,00 ISBN 88-458-1136-0 Italia, anni 1994-2000 Europa, anni 1994-1999 pp. 128+1 disk; e 15,50 ISBN 88-458-1075-5 anno 2002 pp. 180+1 disk; e 17,50 ISBN 88-458-1101-8 anno 2002 pp. 104+1 disk; e 15,50 ISBN 88-458-1092-5 pp. 164+1 cd-rom; e 19,00 ISBN 88-458-1130-1 anno 2002 pp. 280+1 cd-rom; e 27,00 ISBN 88-458-1124-7 anni 1994-2000 pp. 208+1 disk; e 25,00 ISBN 88-458-1103-4 pp. 96+1 cd-rom; e 12,50 ISBN 88-458-0861-0 anno 2002 pp. 76; e 8,00 ISBN 88-458-1133-6 anno 2002 pp. 110+1 cd-rom; e 16,50 ISBN 88-458-1142-5 pp. 44+1 cd-rom; e 13,00 ISBN 88-458-1132-8 anno 2000 pp. 56+1 disk; e 13,00 ISBN 88-458-1106-9
CULTURA. E’ da evidenziare l’importanza del già citato SIC in quanto sito di importanti ritrovamenti archeologici. Il sito riveste un’importanza archeologica significativa in Piemonte in quanto e uno dei pochi siti palafitticoli dell’età del bronzo presenti in Piemonte dove sono stati effettuati ritrovamenti di reperti unici e interessanti (manufatti in bronzo, frammenti di ceramica, pali di legno, ecc.). Nel Lago di Viverone, negli ultimi decenni, si sono intensificati i lavori di ricognizione subacquea, utilizzando tecnologie di immersione sempre più sofisticate e sicure. Gli studi, sempre più approfonditi, sono confluiti in un volume curato da Xxxxxxx e Fozzati (2004) dal titolo significativo di “La civiltà di Viverone”; a Viverone e Bertiganano, in base alla documentazione fornita dal libro, era presente dunque una vera e propria civiltà ovvero un ricco insieme di realtà culturali (vita quotidiana, artigianato, primitive forme artistiche, paleozootecnia, paleoagricoltura) ben caratterizzate, che consente quindi di distinguerla da altre analoghe presenti nello stesso periodo in altre regioni italiane e europee. Le esplorazioni subacquee e gli scavi sono stati effettuati in particolare nella zona occidentale del lago dove l’area archeologica e delimitata ed e presente un pontile destinato solo a fungere da punto d’appoggio per l’esplorazione archeologica. Tra gli altri elementi di interesse storico e architettonico presenti nei pressi (ma al di fuori) dei confini del SIC e da segnalare la presenza dell’abbazia o “cella” di X. Xxxxx (ora X.xx Cella) e della cappella di X. Xxxxxxxx Xxxxxxxx a Viverone. La località dove sorgeva l’abbazia di S. Marco conserva il nome originario di “cella” ed infatti esiste ancora la chiesa col campanile romanico. La “cella di Viverone”, come si desume dai pochi documenti medioevali rimasti, aveva il titolo di S. Xxxxxxx, mutato all’inizio del sec. XVI in quello di X. Xxxxx. La cella di Viverone dipendeva dall’abbazia di X. Xxxxxxxx in provincia di Vercelli. In base ad alcuni documenti di epoca medioevale si evince che all’abbazia di X. Xxxxxxxx spettava in parte il diritto di pesca sul lago di Viverone. Il 24 ottobre 1518 Xxxx Xxxxx X, dietro interessamento di Xxxxxxxx e Xxxxxxxxx Xxxxxxx, univa la “cella di Viverone” al convento dei canonici lateranensi di X. Xxxxxxxxxx xx Xxxxxx, imponendo un annuo censo alla mensa vescovile di Vercelli (annullato nel 1551 dal Xxxx Xxxxxx XXX) e obbligando i frati ad erigere presso la cella una cas...
CULTURA. L’impresa è obbligata altresì ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle prestazioni oggetto del contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data del contratto, alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche ed integrazioni e, in genere, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria e applicabile nella località. L’obbligo permane anche dopo la scadenza dei suindicati contratti collettivi e fino alla sostituzione. Qualora l’appaltatore non risulti in regola con gli obblighi sopra indicati, il Comune potrà:
CULTURA. Alla garanzia di cui al presente articolo si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7, del d.lgs. n. 50/2016, per la garanzia provvisoria. La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria presentata in sede di offerta da parte della stazione appaltante, che aggiudicherà l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria. Ai sensi dell’art. 103, comma 4, del d.lgs. n. 50/2016, la garanzia definitiva deve prevedere espressamente:
CULTURA. In ambito culturale sono state organizzate mostre (Fantastiche Grottesche presso il Castello, in collaborazione con ATL, e la mostra presso la Sala Polivalente dedicata a Xxxxxxx). Sono inoltre stati organizzati convegni ed incontri culturali (Sgarbi al teatro I Portici). È stato inaugurato il museo geologico Xxxxxxxx Xxxxx e sono iniziate le visite guidate. Si è provveduto a ripristinare il concorso inbookiamoci, rivolto agli studenti, nonché ad implementare maggiormente il sistema di prestito digitale. È stato inoltre avviato e portato a conclusione l’iter per l’intitolazione di una via alla scrittrice e giornalista Xxxxxx Xxxxxxx.
CULTURA. TITOLO I° -
CULTURA conservazione, valorizzazione e fruibilità dei beni culturali e patrimonio artistico. tutela dell’agricoltura, sostegno della piccola pesca e del Made in Italy.
CULTURA. Seppur con un bilancio ridotto, si è provveduto ad erogare contributi a sostegno delle iniziative maggiormente significative poste in essere dalle associazioni culturali del territorio. Sono stati concessi numerosi patrocini e collaborazioni organizzative. Si è avviato alla conclusione l’espletamento delle pratiche con le singole associazioni occupanti il centro di Via Isonzo per il rinnovo del contratto quadriennale 2010-2013. E’ giunta a buon punto l’organizzazione, in sinergia con ReteStoria e Società Iconografica Trivigiana, della rassegna Biennale di Storia in programma per ottobre. E’ continuata la collaborazione con la Provincia di Treviso per il sostegno all’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta che si è esibita nei tradizionali concerti di Capodanno e dell’Assunta. E’ stato dato sostegno all’attività rivolta a bambini e famiglie del Gruppo Alcuni, sia con riferimento alla programmazione invernale che a quella estiva. Con una grande cerimonia internazionale svoltasi il 27 aprile è stato intitolato il Teatro Comunale al famoso tenore trevigiano Mario del Monaco. Con riferimento alla gestione degli spazi espositivi, sono state realizzate 13 mostre a Palazzo Scotti e 5 al Chiostro di S. Francesco ed è stato approntato il programma di esposizioni per il 2° semestre 2011.