Contenuti Clausole campione

Contenuti. Al secondo livello di contrattazione territoriale, le Associazioni imprenditoriali territoriali e le corrispondenti Organizzazioni sindacali firmatarie del presente contratto potranno raggiungere intese sulle materie espressamente demandate dal presente c.c.n.l. a tale livello. Al secondo livello di contrattazione aziendale, le aziende che abbiano, anche in più unità decentrate nell'ambito di una stessa provincia, più di 15 (quindici) dipendenti, potranno raggiungere intese sulle materie espressamente demandate dal presente c.c.n.l. a tale livello. Gli accordi di tale livello hanno durata triennale. Le Associazioni imprenditoriali territoriali e le strutture territoriali delle Organizzazioni sindacali stipulanti il c.c.n.l. territoriale, e/o aziendale di cui al Capo III del presente titolo, possono definire intese volte a modificare in tutto o in parte, anche solo in via temporanea, singoli istituti economici o normativi dei contratti nazionali di lavoro di categoria in un'ottica di superamento di situazioni di crisi o per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale. La legge impone, ai fini dell'efficacia generale del contratto, un criterio maggioritario, relativo alle rappresentanze sindacali che lo sottoscrivono. In base all'art. 8, comma 1, D.L. n. 138/2011, convertito in L. 14 settembre 2011, n. 148 possono essere concluse attraverso la contrattazione decentrata intese finalizzate: - alla maggiore occupazione; - alla qualità dei contratti di lavoro; - all'adozione di forme di partecipazione dei lavoratori; - all'emersione del lavoro irregolare; - agli incrementi di competitività e di salario; - alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali; - agli investimenti e all'avvio di nuove attività. Le materie sono individuate nel comma 2 del citato articolo 8 e riguardano: - gli impianti audiovisivi e l'introduzione di nuove tecnologie; - le mansioni del lavoratore, la classificazione e inquadramento del personale; - i contratti a termine, i contratti a orario ridotto, modulato o flessibile; - il regime della solidarietà negli appalti e i casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; - la disciplina dell'orario di lavoro; - le modalità di assunzione e la disciplina del rapporto di lavoro. Tali intese, invece, non possono disciplinare gli aspetti inerenti: - al licenziamento discriminatorio; - al licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio; - all'inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lav...
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Contenuti. Al secondo livello di contrattazione territoriale, le Associazioni imprenditoriali territoriali e le corrispondenti Organizzazioni Sindacali potranno raggiungere intese sulle materie espressamente demandate dal presente CCNL a tale livello. Al secondo livello di contrattazione aziendale, le aziende che abbiano, anche in più unità decentrate nell’ambito di una stessa provincia, più di trenta dipendenti, potranno raggiungere intese sulle materie espressamente demandate dal presente CCNL a tale livello. Ai medesimi livelli di contrattazione potranno, altresì, essere raggiunte intese derogatorie finalizzate al miglioramento dei livelli di produttività, competitività ed efficienza delle imprese, sulle materie di cui alla Sezione IV contenute nei seguenti titoli: - titolo I, escluse le previsioni contenute nel capo I; - titolo III; - titolo V, capi dal I al VII, escluse le previsioni contenute negli artt. 130, 144 e 158, primo comma, 159, 161 - 165. Nell’ambito del secondo livello di contrattazione territoriale o aziendale, ciascuno per i propri rispettivi ambiti di applicazione, potranno essere realizzate intese volte al superamento o alla rinegoziazione degli eventuali accordi vigenti.
Contenuti. Il quadro normativo in disamina è composto da un breve Preambolo, in cui viene richiamata la comune adesione alla Carta delle Nazioni Unite, e da 12 articoli. L’articolo 1 enuncia i principi ispiratori e lo scopo dell’Accordo, consistente nel rafforzamento della cooperazione tra le Parti nel settore della difesa, sulla base dei principi di uguaglianza e reciprocità, nonché in conformità con i rispettivi ordinamenti giuridici, con gli impegni internazionali assunti e, per quanto concerne la Parte Italiana, anche con gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea. L’articolo 2 prevede, al paragrafo 1, che la cooperazione si svilupperà sulla base di piani annuali e pluriennali elaborati dalle Parti, che indicheranno le linee guida della cooperazione medesima, nonché i dettagli delle singole attività da svolgere; inoltre, nel demandare l’organizzazione di tali attività ai rispettivi Ministeri della difesa, contempla la possibilità di organizzare eventuali consultazioni dei rappresentanti delle Parti, da tenersi alternativamente in Italia e in Mozambico, allo scopo di elaborare specifici accordi integrativi del presente. Il paragrafo 2, poi, elenca gli ambiti della cooperazione, individuandoli nei seguenti: Il paragrafo 3, infine, declina le modalità attraverso le quali la cooperazione potrà essere attuata, identificandole essenzialmente in: L’articolo 3 regola gli aspetti finanziari della cooperazione, stabilendo che ciascuna Parte sosterrà le spese di propria competenza per l’esecuzione dell’Accordo. Inoltre, al comma 3, viene stabilito espressamente che tutte le eventuali attività condotte ai sensi del documento in esame saranno subordinate alla disponibilità delle necessarie risorse finanziarie delle Parti. L’articolo 4 tratta le questioni afferenti la giurisdizione, utilizzando la clausola che maggiormente garantisce lo status del personale italiano dislocato su suolo estero. In particolare, si riconosce allo Stato ospitante il diritto di giurisdizione nei confronti del personale ospitato, per i reati commessi nel proprio territorio e puniti secondo la propria legge; tuttavia lo Stato di origine conserva il diritto di giurisdizione, in via prioritaria, nei confronti del proprio personale, sia esso civile o militare, per i reati commessi contro la sua sicurezza o il suo patrimonio, nonché per quelli commessi durante o in relazione al servizio. Si precisa infine che, qualora il personale ospitato venga coinvolto in eventi per i quali la legislaz...
Contenuti. Il fascicolo comprende tre capitoli:
Contenuti. 1) Per la formazione degli apprendisti le aziende in prima istanza dovranno fare riferimento ai Profili Formativi elaborati dall’Ente Bilaterale E.BI.A.S.P. , che terranno conto dei profili formativi predisposti e pubblicati dall' ISFOL.
Contenuti. 2.1 Non sono ammessi al trasporto gli oggetti vietati dalla legge o consi- derati pericolosi in base alle legislazioni nazionali o internazionali (incluso il trasporto di batterie al Litio) o che per la loro natura o imballaggio, posso- no rappresentare un danno all’uomo, all’ambiente o arrecare danno ad altre spedizioni trasportate, articoli soggetti alle restrizioni IATA, nonché beni il cui trasporto sia proibito da qualsiasi legge, regolamento o statuto pro tempore emanato da qualsiasi governo federale, statale o locale di qualsiasi Paese da o attraverso il quale la spedizione possa essere effettuata. Altri oggetti non ammessi, ovvero ammessi a determinate condizioni sono elencati nelle Guide di riferimento di ciascun servizio.
Contenuti. Il corso si articola in 8 unità didattiche: • La responsabilità civile • L’assicurazione RC • L’assicurazione della RCO • L’assicurazione RC Professionale • L’assicurazione RC Prodotti • L’assicurazione RC Inquinamento • L’assicurazione RC Capofamiglia • L’assicurazione RC Aziende Test finale La vigilanza assicurativa AREA Giuridica DURATA 2 ore OBIETTIVI • Inquadrare in un contesto storico, normativo e giuridico l’evoluzione dei provvedimenti che hanno portato alla costituzione del sistema di vigilanza finanziaria europeo • Illustrare il modello italiano di vigilanza sui mercati finanziari con riguardo all’analisi dell’impatto della regolamentazione sui processi d’impresa • Conoscere compiti e funzioni del garante per la protezione dei dati personali e dell’autorità garante della concorrenza e del mercato • Fornire il quadro esaustivo degli enti che a diverso titolo entrano nel governo delle attività nel settore assicurativo, bancario e finanziario italiano CONTENUTI Il corso si articola in 2 unità didattiche: • Il sistema europeo e il sistema italiano • Le authority italiane Test finale Office Basic AREA Informatica DURATA 3 ore OBIETTIVI • Conoscere le componenti principali del pacchetto Office • Conoscere le principali funzionalità del pacchetto Word • Saper impostare e strutturare in maniera efficace una presentazione attraverso l’utilizzo di PowerPoint • Conoscere le principali funzionalità di Excel per padroneggiarlo e operare in maniera efficace mediante una gestione corretta dei comandi e di alcune formule di Excel CONTENUTI Il corso si articola in 3 unità didattiche: • Word • PowerPoint • Excel Test finale AREA Giuridica DURATA 1 ora OBIETTIVI • Conoscere le materie trattate nel Regolamento Delegato 35/2015 e analizzare alcune delle principali modalità operative • Conoscere le ultime circolari emanate da IVASS relative all’applicazione di Solvency II • Condividere le novità introdotte nel Regolamento n. 20 (sistema di controllo interno e gestione dei rischi) • Conoscere le ultime novità in termini di regolamentazione per Solvency II CONTENUTI Il corso si articola in 3 unità didattiche: • Il Regolamento Delegato 35/2015 • IVASS - Le lettere al mercato • IVASS – Data Quality e il nuovo Regolamento 20 • IVASS – I nuovi Regolamenti Test finale Titolo CAPACITÀ COMPORTAMENTALI E MANAGERIALI La comunicazione efficace AREA Capacità comportamentali e manageriali (soft skills)
Contenuti. 1. Le attività formative sono articolate in contenuti di base, a carattere trasversale e a carattere specialistico (o professionalizzante).
Contenuti. 7. Cessione Diritti Utente.