La struttura organizzativa. Al vertice della struttura organizzativa aziendale - ed a diretto riporto dell’Amministratore delegato e del presidente - è posto il direttore generale, che il Consiglio di amministrazione ha nominato, ai sensi dell’art. 18, c. 2 dello statuto, nella seduta del 20 luglio 2016.36 Essa è funzionalmente e gerarchicamente articolata in tre “direzioni operative”, denominate “Operations” (di funzionamento operativo), “Sviluppo Immobiliare” (di core business) e “Corporate” (di supporto al funzionamento aziendale), cui fanno capo sottordinate “funzioni aziendali”, a loro volta, suddivise in distinte “aree operative”. Risultano, inoltre, presenti separate aree in staff al presidente (per il supporto alle attività di compliance), all’Amministratore delegato (per il supporto alle attività di comunicazione e ai rapporti con i media e per lo sviluppo di specifici progetti strategici) e al direttore generale (per il coordinamento della gestione economica e la pianificazione delle attività di cantiere, nonché per il controllo strategico e operativo). Alle tre direzioni operative son preposti dirigenti, mentre le funzioni aziendali e le aree operative sono dirette, di norma, da quadri. Le tre direzioni di linea, unitamente al direttore generale, partecipano ad un comitato esecutivo con l’Amministratore delegato per garantire il coordinamento delle attività secondo linee strategiche condivise.
La struttura organizzativa. Nei primi otto mesi del 2020 al vertice della struttura organizzativa aziendale era posto il Direttore generale, che il Consiglio di amministrazione aveva nominato, ai sensi dell’art. 18, c. 2, dello statuto, nella seduta del 20 luglio 2016 e al quale, come già riferito (cfr. supra par. 1.2), il nuovo organo amministrativo, insediatosi nel luglio del 2019, aveva conferito ulteriori e più ampi poteri di gestione aziendale, salvo, poi, a seguito delle sue dimissioni, sopprimere tale incarico, con effetto dal 3 settembre 2020. Nel corso dell’esercizio la struttura organizzativa è stata funzionalmente e gerarchicamente articolata, come nei due anni precedenti, in tre “direzioni operative”, denominate “Operations” (di funzionamento operativo), “Sviluppo Immobiliare” (di core business) e “Corporate” (di supporto al funzionamento aziendale), cui fanno capo sottordinate “funzioni aziendali”, a loro volta, suddivise in distinte “aree operative”. Alle tre direzioni operative sono preposti dirigenti, mentre le funzioni aziendali e le aree operative sono dirette, di norma, da quadri. Nei due primi quadrimestri dell’anno erano, inoltre, presenti separate aree in staff all’Amministratore delegato (per il supporto alle attività di comunicazione e ai rapporti con i media e per lo sviluppo di specifici progetti strategici) e al Direttore generale (per il coordinamento della gestione economica e la pianificazione delle attività di cantiere, nonché per il controllo strategico e operativo). Parimenti, al fine di garantire il coordinamento delle attività secondo linee strategiche condivise, ha funzionato un Comitato esecutivo con la partecipazione dell’Amministratore delegato, del Direttore generale e dei responsabili delle tre direzioni di linea. La struttura organizzativa, anche a seguito della mancata nomina di un nuovo Direttore generale, è stata leggermente modificata nel corso del 2021 e su di essa si forniranno maggiori dettagli con la relazione relativa a quest’ultimo esercizio.
La struttura organizzativa. La legge n. 220 del 2015 ha ridisegnato l’assetto di governance dell’Azienda. In particolare, l’articolo 2 della legge predetta ha modificato il testo dell’articolo 49 del Tusmar, riducendo a sette il numero dei membri del Consiglio di amministrazione e ridefinendo i requisiti, le incompatibilità, le cause di decadenza dall’ufficio e le procedure per la nomina dei membri dell’organo collegiale; è stata, inoltre, introdotta la figura dell’Amministratore delegato (articolo 2, comma 10). Il Gruppo Rai è costituito da cinque società: la capogruppo Rai, la cui attività rappresenta il core business del Gruppo, e, come detto, quattro società controllate, costituite allo scopo di presidiare specifici settori di mercato: Rai Cinema, Rai Com, Rai Pubblicità e Rai Way. La Società è organizzata secondo il tradizionale sistema dualistico della distinzione tra organi di gestione e organi di controllo. La Rai S.p.a. è strutturata in cinque aree:
La struttura organizzativa. 3.4.1 L’organigramma aziendale
La struttura organizzativa. Capo I – Le strutture organizzative aziendali Articolo 33 (Le strutture complesse e semplici)
La struttura organizzativa. Il RUP svolge i propri compiti con il supporto dei dipendenti dell’amministrazione aggiudicatrice. • Nel caso di inadeguatezza dell’organico, il responsabile del procedimento propone all’amministrazione aggiudicatrice l’affidamento delle attività di supporto obbligatorio secondo le procedure e con le modalità previste dalla parte II, titolo I e titolo III, sez. II, capo III del Codice. • Gli affidatari devono essere muniti di assicurazione di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza. • Gli affidatari dei servizi di supporto non possono partecipare agli incarichi di progettazione ovvero ad appalti e concessioni di lavori pubblici nonché a subappalti e cottimi dei lavori pubblici con riferimento ai quali abbiano espletato i propri compiti direttamente o per il tramite di altro soggetto che risulti controllato, controllante o collegato a questi NEGLI APPALTI DI LAVORI Il RUP deve essere in possesso di specifica formazione professionale, soggetta a costante aggiornamento, e deve aver maturato un’adeguata esperienza professionale nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento, alternativamente: • alle dipendenze di stazioni appaltanti, nel ruolo di RUP o nello svolgimento di mansioni nell’ambito tecnico/amministrativo; • nell’esercizio di un’attività di lavoro autonomo, subordinato o di consulenza in favore di imprese operanti nell’ambito dei lavori pubblici o privati; NEGLI APPALTI DI SERVIZI E FORNITURE Il RUP è, di regola, un funzionario, anche di qualifica non dirigenziale, della stazione appaltante. É in possesso di adeguata esperienza professionale maturata nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento, alternativamente: • alle dipendenze di stazioni appaltanti, nel ruolo di RUP o nello svolgimento di mansioni nell’ambito tecnico/amministrativo; • nell’esercizio di un’attività di lavoro autonomo, subordinato o di consulenza in favore di imprese.
La struttura organizzativa. Per quanto riguarda l’assetto organizzativo l’organigramma e il funzionigramma approvati nel 2017, hanno confermato il ruolo centrale della Direzione scientifica cui è affidato il coordinamento, oltre che delle diverse strutture e centri dedicati alla ricerca, anche del complesso delle Direzioni e degli Uffici che compongono l’articolato funzionigramma dell’Istituto. Completano il quadro la Direzione generale, che nel disegno del 2017, si articolava in quattro Direzioni (Acquisti, Amministrativa, Pianificazione e controllo di gestione, Sistemi informativi e telecomunicazioni), in un Ufficio contenzioso e affari legali e in una Segreteria amministrativa e la Direzione funzioni di controllo interno e gestione rischi, che riporta direttamente al Presidente, cui è demandata una funzione generale di vigilanza sull’operato dell’Ente, il cui perimetro ricomprende le attività di Internal Auditing, Compliance e Risk Management. Nel corso del 2018 le modifiche intervenute al funzionigramma hanno riguardato la ristrutturazione della Direzione trasferimento tecnologico, della Direzione acquisti, dell’Ufficio affari legali, elevato a Direzione, e della Direzione comunicazione trasformata in Ufficio. Per un quadro completo della complessa struttura organizzativa si rimanda all’organigramma sotto riportato.
La struttura organizzativa. 1. La struttura organizzativa della COVIP si articola in Servizi. A loro volta i Servizi si articolano, di norma, in Uffici. Nell’ambito di questi ultimi, per specifiche esigenze, possono essere istituiti Settori.
La struttura organizzativa. Gli statuti delle Fondazioni lirico-sinfoniche, in applicazione della riforma del settore1, dispongono che il patrimonio sia articolato in un fondo di dotazione, indisponibile e vincolato al perseguimento delle finalità statutarie, e in un fondo di gestione, destinato alle spese correnti. Inoltre, prevedono una struttura organizzativa articolata nei seguenti organi, della durata di cinque anni:
La struttura organizzativa