Progressioni di carriera. Per effettuare la progressione di carriera oggi si devono seguire fasi specifiche e ben determinate che coinvolgono attori differenti quali: la Scuola (per talune posizioni è tuttora competente l’USP) la Ragioneria Provinciale dello Stato la Direzione Territoriale Ministero Economia e Finanze Una differenza importante con il decreto di ricostruzione della carriera consiste nel fatto che nella progressione non è prevista la partecipazione dell’interessato , in quanto non viene effettuata su domanda, ma della scuola competente esclusivamente in relazione agli eventi che hanno modificato la normale progressione di carriera. L’istruttoria della pratica di inquadramento prevede le seguenti fasi:
1. la segreteria controlla che si sia verificato uno degli eventi che richiedono l'emanazione di un decreto di inquadramento;
2. la segreteria verifica che nel Fascicolo Personale Elettronico siano presenti tutte le informazioni utili per la ricostruzione della carriera, confrontandone la congruenza con quanto risulta dalla documentazione cartacea, ed eventualmente integra la base informativa;
3. la segreteria effettua le operazioni necessarie per emettere il provvedimento: il Sistema controlla la congruenza dei dati, calcola la progressione di carriera, e produce la stampa del decreto;
4. la segreteria controlla il decreto prodotto, eventualmente modifica i dati incongruenti e riesegue le operazioni di cui al punto 3, quindi invia il decreto (in triplice copia) alla Ragioneria competente per i controlli;
5. la Ragioneria approva o respinge i decreti e li rinvia alla scuola;
6. per i decreti approvati, la scuola, acquisita la risposta della Ragioneria, ne invia copia alla Direzione Tesoro Territoriale del Ministero Economia e Finanze e ne consegna copia all’interessato;
7. per i decreti non approvati, la scuola esegue nuovamente le operazioni 2 e successive. Per effettuare la pratica di progressione della carriera occorre prevalentemente verificare la congruenza tra ciò che risulta a Sistema e le informazioni desumibili dal fascicolo cartaceo dell’interessato. ANCHE IN QUESTO CASO DUNQUE È DETERMINANTE LA PRESENZA NEL SISTEMA DEI DATI DEL FASCICOLO DEL PERSONALE. Prima del calcolo della progressione di carriera, oltre all’inquadramento di partenza, è necessario comunicare al sistema il tipo di pratica che si sta trattando. In particolare, nel caso di persona conosciuta dal sistema, se si tratta di recupero da posizione manuale o passaggio amministrazione, Decreto ...
Progressioni di carriera. TITOLO III
Progressioni di carriera. 1. Il 50% dei posti disponibili, previsti nella programmazione triennale del fabbisogno deliberata dal Consiglio di Amministrazione, distinti per anno e destinati a concorsi pubblici, sono riservati a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni, al fine di riconoscere e valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti, in relazione alle specifiche esigenze dell’amministrazione.
2. Le procedure selettive per le progressioni di carriera saranno disciplinate dal vigente "Regolamento di Ateneo in materia di accesso all’impiego e mobilità del personale Tecnico Amministrativo dell'Università degli studi della Tuscia di Viterbo" emanato con D.R. 40/03 del 13.01.2003 e successive modifiche e integrazioni.
Progressioni di carriera. Le procedure di selezione per: • i passaggi da una categoria all’altra immediatamente superiore (progressione verticale); • i passaggi all’interno delle categorie B e D; • i passaggi all’interno della medesima categoria tra profili diversi dello stesso livello (passaggi orizzontali) sono disciplinate dal regolamento allegato al presente accordo (allegato n. 2 al presente contratto).
Progressioni di carriera. 1. In attuazione delle disposizioni legislative vigenti in materia22 ed in coerenza con la programmazione triennale dei fabbisogni di personale, per quanto attiene alle progressioni di carriera del personale dipendente, possono essere banditi concorsi pubblici che prevedano una riserva fino al 50% dei posti da ricoprire a favore del personale interno in possesso dei requisiti previsti per l’accesso dall’esterno.
2. Le modalità di espletamento della procedura concorsuale sono le stesse per i concorrenti interni ed esterni ad eccezione: − dei criteri di valutazione dei titoli: i titoli di servizio saranno esclusivamente quelli maturati nella amministrazioni pubbliche; costituisce titolo rilevante il merito attestato dalla positiva valutazione dell’ultimo triennio, secondo i criteri stabiliti nel bando di concorso; − della domanda che non deve contenere le dichiarazioni di rito di cui alle lettere c), d), e), f) e g) dell’art. 15 (Contenuto della domanda di ammissione al concorso); − del pagamento della tassa di concorso.
3. Il punteggio complessivo viene ridotto in relazione alle sanzioni disciplinari inflitte. A tal fine il Servizio Personale rilascia d’ufficio un certificato attestante per ciascun candidato le sanzioni 22 Art. 52, comma 1 bis del TUPI disciplinari risultanti dal fascicolo personale, irrogate nei due anni di servizio antecedenti il termine di chiusura del bando. Tale certificato è allegato alle domande da trasmettere alla commissione giudicatrice.
4. Al termine della procedura concorsuale pubblica viene definita un’unica graduatoria, per gli esterni e per gli interni.
5. Nel caso in cui la riserva per il personale interno dia esito negativo i posti interessati saranno ricoperti mediante accesso di esterni secondo l’ordine della relativa graduatoria.
Progressioni di carriera. Concorsi con riserva per il personale interno
Progressioni di carriera. 1. Ai sensi dell'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, come introdotto dall'articolo 62 del presente decreto, le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni.
2. L'attribuzione dei posti riservati al personale interno e' finalizzata a riconoscere e valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti, in relazione alle specifiche esigenze delle amministrazioni.
3. La collocazione nella fascia di merito alta, di cui all'articolo 19, comma 2, lettera a), per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce titolo rilevante ai fini della progressione di carriera.
Progressioni di carriera. Al fine di valorizzare le professionalità esistenti all’interno dell’Ente, acquisite anche grazie all’esperienza maturata, le parti concordano di avviare percorsi di crescita professionale mediante il ricorso alle procedure di progressione di carriera. Pertanto nel Piano dei Fabbisogni del Personale saranno previste anche tali procedure, per la copertura di posti in relazione alle specifiche esigenze dell’Ente, nel rispetto dei criteri previsti dalla legge, degli spazi occupazionali e nei limiti finanziari a legislazione vigente.
Progressioni di carriera. 1 Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31/3/1999 individua le seguenti progressioni di carriera:
a) progressione economica orizzontale all’interno della medesima categoria, secondo le regole dell’art. 5;
b) progressione verticale tra categorie, secondo le regole stabilite dall’art. 4.
Progressioni di carriera. 1.Nell’ambito della programmazione del personale, al fine di riconoscere e valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti, il Comune di Carrara può prevedere la selezione del personale programmato attraverso concorsi pubblici con riserva a favore del personale dipendente;