Prospettive Clausole campione

Prospettive. Con riferimento alle azioni di sviluppo per linee esterne, il contesto normativo, reintroducendo gli istituti della società “in house” e della società mista, ha favorito soggetti controllati dagli enti pubblici locali. Il cambio dell’azionista di riferimento con il coinvolgimento di soggetti di matrice mista pubblico-privata, quale è il socio di controllo dell’Offerente (Amga), che ha ricevuto in affidamento la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) nell’ambito territoriale ottimale (di seguito, ATO GENOVESE) della Provincia di Genova, bacino nel quale opera altresì l'Emittente e la società controllata Nicolay, nonché altre società partecipate da Amga ( la quale è titolare di partecipazioni acquisite mediante gara nelle regioni di Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia e Marche), potrà consentire all’Emittente di partecipare attivamente alle iniziative di sviluppo promosse dalla controllante dell'Offerente Amga. L'Offerente rappresenta il principale soggetto operativo di cui di avvale Amga per la gestione del SII nell'ATO GENOVESE, sia per la ordinaria conduzione delle attività che per la progettazione, realizzazione, appalto e direzione degli investimenti previsti dal Programma degli Interventi approvato dall'Autorità d'Ambito. L’acquisizione dell’Emittente è il risultato delle iniziative di sviluppo del socio di controllo dell’Offerente (Amga) il quale, al fine di consentire all’Emittente di riprendere il percorso di sviluppo proprio di una società storica nel mercato dei servizi idrici in Italia, ne manterrà, per quanto possibile la quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana e la utilizzerà quale strumento di consolidamento e di sviluppo dell’attività di gestione del servizio idrico integrato nella Provincia di Genova. A tal proposito, si ricorda che il socio di controllo dell’Offerente (Amga) costituisce uno dei principali operatori a livello nazionale nel settore dei Servizi Idrici Integrati con circa tre milioni di abitanti serviti, buona parte dei quali già frutto di un’espansione territoriale la quale include, oltre all’ affidamento dell’ATO Genovese, l’acquisizione di diverse partecipazioni, fra le quali quelle nelle seguenti società: Nuove Acque S.p.A. (ATO Alto Valdarno), ASA S.p.A. (ATO Toscana Costa), AMAT S.p.A. (Imperia), ACOS S.p.A. (Novi Ligure), ASP S.p.A. (ATO Astigiano Monferrato), AGAM S.p.A. (Monza), ASMT S.p.A. (Tortona), ATENA S.p.A. (Vercelli), ASTEA S.p.A. (Osimo e Recanati) nonché, co...
Prospettive. Nella prima metà del 2021 sono entrati in vigore tutti gli atti di base per Orizzonte Europa. Parallelamente, la Commissione ha adottato tutte le decisioni di esecuzione necessarie in merito ai primi programmi di lavoro nell'ambito del programma e subito dopo ha pubblicato inviti a presentare proposte. La Commissione metterà inoltre a disposizione del pubblico informazioni adeguate in merito alle convenzioni di sovvenzione e alla valutazione delle proposte. Nel corso del 2021 la Commissione valuterà le missioni individuate nell'ambito di Orizzonte Europa al fine di decidere quali debbano essere sviluppate per mezzo di inviti per programmi di lavoro ed essere sostenute da altre iniziative a livello dell'UE, internazionale e nazionale/regionale.
Prospettive. Come accennato in precedenza è importante una riflessione approfondita su una possibile riorganizzazione logistica di questa formazione per rispondere in modo adeguato alle crescenti richieste delle professioni coinvolte. A medio termine si intende riunire in un solo luogo: - il Centro professionale sociosanitario CPS attualmente a Giubiasco e a Canobbio (Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali SSPSS) e - il Centro professionale sociosanitario infermieristico oggi a Bellinzona e a Lugano (Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche SSSCI). Ciò consentirà in particolare di sviluppare ulteriormente le sinergie nella filiera sociosanitaria tra la formazione professionale di base - in particolare degli operatori sociosanitari e delle operatrici sociosanitarie (OSS), degli operatori e delle operatrici socioassistenziali (OSA), degli addetti alle cure sociosanitarie (ACSS), della Maturità specializzata sanitaria e sociale - e la formazione professionale superiore dispensata nella Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche - infermiere/i, soccorritori/trici - nonché le attività nell’ambito della formazione continua delle e dei professionisti qualificati/e. Sono in corso le valutazioni per una nuova sede definitiva con un orizzonte temporale da definire (minimo 2028 - 2030), che dovrà in particolare tenere conto dell'evoluzione del fabbisogno formativo per rispondere alle esigenze di personale qualificato formato in Ticino che opera nei settori acuti, di lungodegenza, di assistenza e cura a domicilio, così come indicato nel messaggio n. 8009 del 9.6.2021 concernente il piano d'azione per il rafforzamento della formazione professionale nel settore sociosanitario (PRO SAN 2021- 2024). Si dovranno inoltre tenere in considerazione le tempistiche, gli aspetti legati alla pianificazione del territorio, i nuovi standard dell'edilizia scolastica, lo sviluppo delle professioni nell'ambito delle revisioni delle ordinanze federali di formazione e dei piani quadro nazionali delle Scuole specializzare superiori, le nuove esigenze in termini di approcci didattici e formativi (simulazioni, laboratori condivisi, didattica per situazioni), le relazioni con l’organizzazione del mondo del lavoro di riferimento, la Formas nonché l'accesso razionale e efficace all'offerta di trasporto pubblico. La strategia di realizzare questi centri di competenza in cui mettere gli studenti nelle migliori condizioni di apprendimento grazie ad una logistic...
Prospettive. La classificazione degli standard applicabili in ambito sanitario proposta da Xxxxxxxxxx introduce la possibilità di identificare standard di struttura, processo e esito. Per standard di struttura si fa riferimento alle risorse umane, finanziarie e fisiche, per quanto riguarda gli standard di processo il riferimento è dato dall’attività posta in essere per il perseguimento di determinati risultati mentre per gli standard d’esito l’attenzione è rivolta verso i risultati dell’azione sviluppata dall’organizzazione ospedaliera. Storicamente gli standard utilizzati nelle strutture sanitarie si sono occupati della struttura e del processo. Le ragioni sono spesso state fatte risalire all’adesione a un approccio teorico sistemico all’erogazione dei servizi: se le risorse vengono utilizzate appropriatamente ed efficientemente, il risultato delle cure non può che essere in linea con gli obiettivi attesi. In realtà l’esperienza anche recente non ha fornito prova del fatto che input appropriati organizzativamente producano buoni risultati. Da li la necessità di porre l’attenzione alla definizione di standard di risultato. Il problema diventa pertanto quello di valutare se gli standard di risultato debbano integrare o sostituire quelli di struttura e di processo. Lo sviluppo di questo progetto permetterà di valutare opportunità e limiti delle diverse scelte alternative e formulare una ipotesi di assetto del sistema di standard coerente con la natura dei processi sanitari di tipo ospedaliero, con le caratteristiche e la cultura organizzativa degli ospedali regionali e con i processi di miglioramento della qualità in essere nelle strutture. L’integrazione di tali analisi con i risultati provenienti dal Sistema Qualità, avviato attraverso la D.G.R. 46582/99, che ha portato all’introduzione ed alla promozione di progetti qualità nelle Strutture Sanitarie pubbliche secondo le proprie peculiari caratteristiche ed esigenze, costituirà lo scenario complesso ed articolato di approccio alla Qualità che la Regione Lombardia ha voluto intraprendere per affrontare le delicate e difficili tematiche che supportano la qualità nei suoi attributi di percezione da parte dell’utenza, di attesa sia da parte degli “attori” del processo sia da parte dell’utenza, oggettiva, nella sua accezione “strutturale”.
Prospettive. L’OFFERENTE, non esercitando il controllo sull’EMITTENTE, non è nella posizione di fornire le informazioni in merito alle prospettive dell’EMITTENTE.
Prospettive. Xxxx’esercizio in corso rafforzeremo ulteriormente l’organizza- zione del rischio del Gruppo Allianz grazie all’introduzione del Comitato Group Insurance Risk, che sosterrà il Comitato Group Risk nella gestione dei rischi specifici delle compagnie assicura- tive. Inoltre porteremo a termine un progetto con il xxxxx xxxx possibile analizzare i xxxxxxx xxxxx creazione di xxxxxx xxxxx nostra attività di assicurazione sulla vita con nuovi metodi matematici. Xxxxxx attualmente lavorando al miglioramento della gestione del rischio per le responsabilità xxxxxx a rischi ambientali e per la prima volta nel 2005 abbiamo raccolto e riassicurato i rischi estremi delle catastrofi naturali cui siamo esposti, seguendo le informazioni forniteci dal nostro modello interno di capitale di rischio.
Prospettive. In qualità di riassicuratore del Gruppo, Allianz AG partecipa all’andamento dei ricavi e del risultato delle società del Gruppo o delle controllate. Poiché alcune di queste società prevedono di aumentare le quote di franchigia di riassicurazione nel nostro Gruppo, riteniamo che si registrerà un xxxx dei premi per l’xxxx- xxxxx in xxxxx. Nel rinnovare i contratti per il 2005 abbiamo dovuto apportare tagli xx xxxxx e modifiche alle condizioni, tuttavia i tagli sono stati sostenibili e riteniamo che saremo in grado di presentare un ri- sultato tecnico positivo e soddisfacente. Poiché l’andamento della sinistrosità è stato favorevole per il risultato d’esercizio 2004, si può comunque ritenere che il risultato tecnico per l’esercizio in corso corrisponderà xx xxxxxx dello scorso anno. Se sui mercati perdurerà la situazione attuale, nel 2005 i proventi da investimenti dovrebbero risultare in linea con quelli dell’xxxx- xxxxx in esame. Per informazioni relative a eventi di rilievo successivi alla chiusura del bilancio, si rimanda a pagina 35 xxxxx xxxx integrativa alla presente relazione. Le valutazioni espresse sono come sempre soggette al disclaimer riportato di seguito. A L L I A N Z A K T I E N G E S E L L S C H A F T 14 Disclaimer sui dati previsionali I dati di natura previsionale e le informazioni riferite al futuro contenute nel presente documento possono essere soggette a incertezze e rischi (noti o meno), che possono comportare divergenze significative tra le circostanze, gli sviluppi effettivi e le ipotesi espresse. Si possono inoltre verificare discrepanze a causa, fra l’altro, di variazioni nella situazione patrimoniale, nelle condizioni competitive, in particolare per quanto con- cerne i mercati e i settori di attività “core” di Allianz, di acquisizioni e dell’integrazione di imprese o riorganizzazioni aziendali. Possono inoltre risultare divergenze dall’entità o dalla frequenza di sinistri, storni, indici di mortalità e malattia e, in particolare nel settore bancario, dalla perdita di beneficiari di credito, nonché dall’andamento andamenti dei mercati finanziari e dei corsi di cambio, da modifiche nel diritto internazionale e nazionale, in particolare delle normative fiscali. Attacchi terroristici e le relative conseguenze possono aumentare la probabilità e l’entità di tali divergenze. La società non ha alcun obbligo di aggiornare le informazioni contenute nel presente documento.
Prospettive. Lʼassociazione di categoria dialoga con il suo referente primario, lʼimprenditore della distribuzione al dettaglio specializ- zata, ma il suo spazio web e il suo stesso Logo potrebbero essere “spesi” anche per stabilire un dialogo continuo ed efficace con i clienti finali delle imprese associate. In questa prospettiva lo strumento della Tv Confcommercio può rivelarsi una vera e propria carta vincente per la sua capacità di emozionare e di informare in maniere chiara e sintetica, restituendo al telespettatore la ricchezza di competenze e di personalità imprenditoriali che la comunità delle aziende Confcommercio possiede. In ogni negozio associato potrebbe campeggiare il logo dellʼassociazione con un acronimo, che possa essere facilmen- te memorizzato e assurga a simbolo di competenza professionale dei suoi attori commerciali. Lʼindirizzo del sito web dovrebbe essere integrato nel logo stesso per consentire a tutti i visitatori dei punti di vendita di interpellare la rete e approfondire la conoscenza dellʼofferta disponibile sul territorio. I portali web dei distretti urbani del commercio, curati dalle associazioni territoriali in partnership con le amministrazioni municipali, potrebbero riproporre ai loro visitatori il link dellʼassociazione di categoria, ampliando la platea dei potenziali utenti finali. Allo stesso modo nel portale dellʼassociazione di categoria la mappa dei punti vendita della città di Milano potrà essere integrata da quella dei Duc della provincia e dal relativo indirizzo web per consultare il sito del proprio distretto commerciale. I collegamenti tra i due portali, quello dellʼassociazione di categoria e quello del Duc, ampliano le potenzialità della comunicazione tradizionale della rete diffusa di piccoli negozi specializzati, consentendo ai visitatori del punto vendita di rag- giungere la home page dellʼassociazione di categoria. La sua linea editoriale punterà a valorizzare competenza professionale e personalità degli operatori commerciali in modo che il logo sia riconosciuto come emblema di un prodotto/servizio di qualità, di unʼinformazione chiara e trasparente, di una rete distributiva vicina al consumatore, sia in termini di spazio fisico, sia in termini di spazio emotivo. I contenuti editoriali dovranno, infatti, essere pensati non solo per dimostrare la validità dei prodotti in vendita, ma anche per suscitare lʼinteresse e la curiosità del cliente finale su gli elementi di natura culturale, storica, estetica, sociale che il pro...