Revoca del contributo. 1. Sono motivi di revoca totale del Contributo:
a) la perdita dei requisiti di partecipazione durante l’attuazione dell’intervento e di rendicontazione finale delle spese sostenute;
b) l’inerzia, intesa come mancata realizzazione dell’intervento, e/o realizzazione difforme da quella autorizzata e/o realizzazione parziale, fatto salvo il caso di cui alla seguente lettera d);
c) la mancata realizzazione di almeno l’80% dell’intervento ammesso a Contributo nei tempi di realizzazione previsti dalla Convenzione. La percentuale di realizzazione è determinata facendo riferimento ai costi dell’intervento effettivamente rendicontati, in rapporto a quelli previsti dal piano finanziario approvato;
d) l’assoggettamento a liquidazione giudiziale o altre procedure concorsuali (ex L. n. 155 del 19 ottobre 2017 recante “Legge Delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza” e successivi decreti attuativi), per effetto del comportamento fraudolento del Beneficiario;
e) la violazione degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento, in materia di Fondi SIE, incluse le disposizioni in materia di pubblicità;
f) l’accertata violazione, in via definitiva, da parte degli organismi competenti, degli obblighi applicabili in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro, di rispetto dei contratti collettivi di lavoro e in materia previdenziale ed assicurativa;
g) l’accertata causa di decadenza, per indebita percezione del Contributo per carenza dei requisiti essenziali o per irregolarità della documentazione prodotta comunque non sanabili e imputabili al Beneficiario, ovvero confermati con provvedimento definitivo (per dolo o colpa grave);
h) tutti i casi di violazione degli obblighi di cui all’art. 30 qui non espressamente richiamati e gli altri casi previsti dalla Convenzione, nonché dalle norme vigenti.
2. Il decreto di revoca costituisce in capo al Comune di Reggio Calabria, il diritto ad esigere l’immediato recupero del contributo erogato e dispone il recupero delle eventuali somme già erogate e non dovute, maggiorate di un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento BCE vigente, maggiorato di cinque punti percentuali, calcolato dal momento dell’erogazione.
3. Dopo aver acquisito agli atti, fatti o circostanze che potrebbero dar luogo alla revoca, l’Amministrazione Comunale, in attuazione degli artt. 7 ed 8 della Legge n. 241/90 e s.m.i., comunica agli interessati l’avvio della procedura di contestazione e assegna ai destinatari della...
Revoca del contributo. La Regione Sardegna, qualora accerti inadempienze a carico del Beneficiario, provvede a contestare l’inadempienza, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine; decorso infruttuosamente il predetto termine, dispone gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo e dichiara l’eventuale decadenza dell’intervento. A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, il Responsabile dell’Azione, in qualità di responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., dandone comunicazione al Responsabile dell’Accordo (CRP), comunica al Beneficiario l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento. La revoca del sostegno finanziario concesso interviene nel caso in cui il Beneficiario incorra in violazioni o negligenze nell’osservanza delle condizioni individuate dal presente disciplinare, della normativa nazionale e/o comunitaria, delle disposizioni amministrative vigenti nonché delle norme di buona amministrazione. Lo stesso potere di revoca la Regione lo eserciterà ove per imperizia o altro comportamento il soggetto beneficiario comprometta la tempestiva esecuzione o buona riuscita dell'operazione. Nel caso di revoca, il Beneficiario è obbligato a restituire alla Regione Sardegna le somme da quest'ultima anticipate, maggiorate degli interessi legali nel caso di versamento delle stesse su conti correnti fruttiferi, restando a totale carico del medesimo soggetto Beneficiario tutti gli oneri relativi all'operazione. E’ facoltà della Regione, inoltre, utilizzare il potere di revoca previsto dal presente punto nel caso di gravi ritardi, anche indipendentemente da fatti imputabili al Beneficiario, nell'utilizzo del finanziamento concesso. In caso di revoca parziale del finanziamento riferibile a spese accertate non ammissibili, le stesse restano a totale carico del Beneficiario.
Revoca del contributo. A seguito della presentazione della rendicontazione, tramite apposito decreto il contributo potrà essere revocato, qualora:
1. l’investimento ammesso a contributo venga realizzato in misura inferiore al 70% del costo complessivo ammesso ovvero venga realizzato al di sotto dell’entità minima di investimento fissata in € 5.000,00 al netto di IVA;
2. l’investimento non sia realizzato in conformità con le categorie di spesa previste dal bando e con le dichiarazioni contenute nella domanda ammessa ad agevolazione;
3. l’investimento non sia completato, quietanzato e rendicontato a Finlombarda entro il termine massimo del 31 luglio 2011;
4. venga accertato il subentro di soggetti diversi dal beneficiario (cessione del ramo di impresa, affitto d’azienda, etc.) o variazioni del soggetto giuridico di impresa (nuova partita IVA, etc.) nel periodo compreso fra la data di inoltro della richiesta di contributo e la data di erogazione a saldo del contributo.
5. venga accertato il venir meno o l’insussistenza di altri vincoli o requisiti richiesti dal presente bando.
Revoca del contributo. I contributi sono revocati nei seguenti casi:
a) rinuncia del beneficiario;
b) aiuti concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false, inesatte o reticenti;
c) qualora dalla documentazione prodotta o dalle verifiche e controlli eseguiti emergano ina - dempimenti del beneficiario rispetto agli obblighi previsti nel presente bando, noncheG in tutti gli altri casi previsti dalla normativa di riferimento.
d) cambio di residenza al di fuori del territorio comunale entro 12 mesi dall’erogazione.
Revoca del contributo. La parziale esecuzione di attività attuate con il contributo dell’Agenzia comporta la proporzionale riduzione del medesimo, fatta salva la facoltà di revocare l’intero contributo qualora la parte eseguita risulti non idonea al conseguimento degli obiettivi degli interventi; le modalità sono quelle previste dalle Disposizioni attuative dell’Intervento 5.1.3 del Documento degli Interventi di Politica del lavoro vigente.
Revoca del contributo. Nei casi di interruzione del rapporto di lavoro oggetto del contributo per qualsiasi causa prima che siano trascorsi 12 mesi dalla stabilizzazione/assunzione si avrà: • la revoca totale del contributo se il lavoratore viene licenziato per giustificato motivo oggettivo prima che siano trascorsi almeno sei mesi dall’inizio del rapporto di lavoro; • la revoca parziale del contributo nei casi di: dimissioni da parte del dipendente, licenziamento dello stesso per giusta causa, giustificato motivo soggettivo o impossibilità sopravvenuta della prestazione (così come contemplati nel C.C.), rimodulazione dell’orario di lavoro (passaggio da tempo pieno a part- time)2 , licenziamento per giustificato motivo oggettivo dopo sei mesi dall’inizio del rapporto di lavoro (per quest’ultimo caso: revoca nella misura del 50%). Ogni evento che dia luogo ad una delle ipotesi di interruzione del rapporto di lavoro sopra richiamate dovrà essere tempestivamente comunicato, a cura dell’impresa richiedente, al Comune di Bondeno, soggetto gestore del bando. Il contributo sarà revocato anche in caso di dichiarazioni mendaci rese ai fini dell’ottenimento del contributo, in caso di esito negativo dei controlli e delle verifiche di cui all’art. 14 e per il mancato invio della documentazione di rendicontazione entro il 31 dicembre 2020 come previsto dall’art. 12. In caso di revoca del contributo, le eventuali somme erogate dal Comune dovranno essere restituite, ferme restando le eventuali responsabilità penali.
Revoca del contributo. Si procederà alla revoca del contributo nei seguenti casi: - qualora il beneficiario non rispetti il termine previsto dal presente bando per la conclusione del progetto (conclusione del progetto entro il 31/12/2022), fatte salve proroghe; - qualora il progetto oggetto di contributo risulti avviato in data antecedente la concessione del contributo stesso; - qualora la consegna della richiesta di liquidazione non rispetti il termine previsto (ore 12:00 del 28/02/2023), fatte salve proroghe; - qualora il beneficiario comunichi la rinuncia al contributo via PEC all’indirizzo del Settore Patrimonio culturale; in caso di rinuncia al contributo si procederà alla revoca totale del contributo concesso; - qualora il beneficiario non comunichi formalmente ogni variazione sostanziale del progetto, come indicato nel punto 8 del presente bando.
Revoca del contributo. Qualora non vengano rispettati gli impegni assunti con il presente Accordo di Servizio, senza giustificato motivo preventivamente comunicato all’ente, il contributo è revocato e decadono tutti i benefici ad esso collegati.
Revoca del contributo. I contributi oggetto del presente AVVISO sono vincolati al mante nimento del lavoratore in occupazione per almeno 2 anni e 6 mesi calcolati dalla data di assunzione a tempo indeterminato e/o dalla data di stabilizzazione del contratto a tempo determinato. Per i lavoratori assunti con contratti a tempo determinato della durata di almeno 12 mesi, i contributi devono essere vincolati al mantenimento del lavoratore in occupazione per il periodo di 12 mesi. Nel caso in cui il rapporto di lavoro si concluda anticipatamente, si procederà alla revoca del contributo, secondo le modalità di seguito specificate: E’ prevista la REVOCA TOTALE nei seguenti casi: - licenziamento per giustificato motivo oggettivo ; - dimissioni, pensionamento, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, se l’evento si verifica entro 12 mesi dall’assunzione/ trasformazione . E’ prevista la REVOCA PARZIALE nella misura del 50% nel caso di: - dimissioni, pensionamento, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo , se l’evento si verifica in un periodo compreso tra i 12 mesi e i 2 anni e 6 mesi dall’assunzione/trasformazione . Nel caso di trasformazione del contratto di lavoro da full time a part -time (per almeno il 50% delle ore stabilite dal contratto full -time previsto dal CCNL della categoria di riferimento) , a partire dalla data di tale trasformazione il contributo verrà conseguentemente ri proporzionato, tenendo conto dell'importo previsto per il part -time dalla tipologia interessata e del tempo rimanente al raggiungimento della soglia minima dei 2 anni e 6 mesi. E’ prevista la REVOCA TOTALE nei seguenti casi: - licenziamento per giustificato motivo oggettivo; - dimissioni, pensionamento, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, se l’evento si verifica entro 12 mesi dall’assunzio ne/trasformazione . E’ prevista la REVOCA PARZIALE nella misura del 50% nel caso di : - dimissioni, pensionamento, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, se l’evento si verifica in un periodo compreso tra 12 mesi dall’assunzione/trasf ormazione e fino alla conclusione del contratto di lavoro. Nei casi di trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato così come previsto dall’Art. 5 per i giovani laureati e i dottori di ricerca , qualora si verifichino interruzioni del rapporto di lavoro diversi dal licenziamento per giustificato motivo oggettivo, si procederà alla revoca parziale così come indic...
Revoca del contributo. Il contributo assegnato all’impresa è revocato, con provvedimento del Segretario Generale, nei seguenti casi:
a) in presenza di spese ammissibili rendicontate per un importo inferiore a 10.000 €;
b) qualora l’impresa non completi l’investimento ammesso a contributo entro 90 giorni - termine elevato a 120 giorni per progetti che comprendano spese di cui alle lettere a) ed e) del comma 2 del precedente articolo 3 - dalla data di comunicazione della concessione del contributo medesimo e, in ogni caso, entro il 31 dicembre 2015;
c) qualora l’impresa non presenti la domanda di erogazione del contributo entro 30 giorni dalla conclusione del progetto di investimento;
d) qualora, a seguito di controlli svolti dalla Camera di commercio risulti che l’investimento sia stato effettuato con modalità sostanzialmente difformi rispetto a quanto dichiarato in sede di richiesta.