Strumenti derivati. I fondi possono anche investire in strumenti finanziari derivati (per esempio Future, Opzioni, Swap) per gestire in modo efficace il portafoglio e per ridurre la rischiosità delle attività finanziarie, ma senza modificare la finalità e le altre caratteristiche del fondo (tali strumenti ad esempio offrono uno o più dei seguenti vantaggi: elevata liquidità, ridotti costi di negoziazione, elevata reattività alle condizioni di mercato o riduzione della volatilità a parità di esposizione). Si evidenzia comunque che non è prevista la possibilità di assumere posizioni a leva.
Strumenti derivati. I derivati sono strumenti d’investimento il cui valore economico deriva dal valore del titolo sottostante o degli altri elementi di riferimento. Il sottostante può consistere in titoli azionari od obbligazionari, materie prime, indici, oppure elementi di altri schemi negoziali (quali valute, tassi di interessi, tassi di cambio). Una particolare caratteristica dei contratti derivati può essere quella di prevedere il differimento nel tempo dell'esecuzione del contratto. Ciò significa che la consegna del titolo sottostante e il relativo pagamento non avvengono contestualmente alla stipula del contratto derivato, ma a (o entro) una data successiva. Tra le caratteristiche più importanti di molti strumenti derivati va segnalato il rischio teorico, che può essere correlato all’utilizzo di leva finanziaria o alla natura del contratto: la perdita potenziale, per alcuni strumenti, può essere teoricamente non definibile al momento della conclusione del contratto e comunque molto superiore all’investimento effettuato. Una prima conseguenza è, per l’investimento in molti strumenti derivati, la necessità di marginatura: chi ha effettuato l’investimento deve disporre di liquidità sufficiente al fine di garantire la propria solvibilità nei confronti della controparte. (*) vedasi scheda “Distribuzione di prodotti finanziari complessi alla Clientela retail” STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DA BANCHE o IMPRESE D’INVESTIMENTO (cd. “Bail-in”) Con i decreti legislativi nn. 180 e 181 del 16 novembre 2015 è stata data attuazione nell’ordinamento italiano alla direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, “BRRD”), la quale istituisce un regime armonizzato, nell’ambito dell’Unione Europea, in tema di prevenzione e gestione delle crisi delle banche e delle imprese d’investimento. L’apparato normativo approntato è principalmente volto a consentire una gestione ordinata delle crisi attraverso l’utilizzo di risorse del settore privato, riducendo gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando che il costo dei salvataggi gravi sui contribuenti. Infatti, fatte salve le ipotesi specificamente indicate, sostegni finanziari pubblici a favore di un intermediario in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione infra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Nel dettaglio, il d.lgs. n. 180/2015 prevede che, quando si verificano i presupposti per l’av...
Strumenti derivati. I fondi possono anche investire in strumenti finanziari derivati (per esempio Future, Opzioni, Swap) per gestire in modo efficace il portafoglio e ridurre la rischiosità delle attività finanziarie, senza modificare la finalità e le altre ca- ratteristiche dei fondi (tali strumenti offrono ad esempio una serie di vantaggi: elevata liquidità, ridotti costi di nego- ziazione, elevata reattività alle condizioni di mercato o riduzione della volatilità a parità di esposizione). Si evidenzia comunque che non è prevista la possibilità di assumere posizioni in leva. Ove possibile la società predilige l’investimento in strumenti di tipo ESG, ovvero Environmental, Social and Gover- xxxxx, ovvero che adottano criteri di sostenibilitá nella selezione di investimenti sottostanti.
Strumenti derivati. Strumenti finanziari il cui prezzo deriva dal prezzo di un altro strumento, usati generalmente per operazioni di copertura da determinati rischi finanziari.
Strumenti derivati. Il fondo può anche investire in strumenti finanziari deri- vati (per esempio Future, Opzioni, Swap) per gestire in modo efficace il portafoglio e per ridurre la rischiosità del- le attività finanziarie, ma senza modificare la finalità e le altre caratteristiche del fondo (tali strumenti ad esempio offrono uno o più dei seguenti vantaggi: elevata liquidità, ridotti costi di negoziazione, elevata reattività alle con- dizioni di mercato o riduzione della volatilità a parità di esposizione). Si evidenzia comunque che non è prevista la possibilità di assumere posizioni in leva. I fondi possono investire in depositi bancari. Data la sua natura flessibile, il fondo interno può investire in tutte le attività, in tutti i tipi di OICR e mercati finanziari previsti dalla normativa assicurativa italiana, cioè in stru- menti monetari, obbligazionari, obbligazionari convertibili (ad esempio obbligazioni che danno a chi le possiede la facoltà di ricevere il rimborso a scadenza sotto forma di strumenti finanziari di altra specie), e azionari. In ogni caso la componente azionaria può variare nel complesso dal 50% al 70% del valore del fondo interno. Il fondo può investire direttamente o tramite OICR in titoli obbligazionari principalmente emessi o garantiti da enti governativi e societari con grado di solvibilità creditizia principalmente di tipo Investment Grade (cioè con un ra- ting pari o superiore a BBB- di S&P e Baa3 di Moody’s), tale investimento può variare dallo 0% al 50% del valore del fondo interno. Possono inoltre essere inseriti nel portafoglio anche OICR flessibili o con obiettivo Total Return fino ad un massimo del 70% del valore del fondo interno. Gli strumenti in cui viene investito il fondo interno sono denominati principalmente in euro, dollaro statunitense, sterlina inglese e yen giapponese.
Strumenti derivati. L’impiego di strumenti finanziari derivati disponibili su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione avviene nel principio di sana e prudente gestione; è ammesso con finalità di copertura e gestione efficace, con le modalità e i limiti regolamentari fissati dalla normativa di attuazione dell’Articolo 38 del Decreto Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 e dalla normativa previdenziale. L’euro è la principale valuta degli attivi presenti nella gestione separata. Nel rispetto dei criteri previsti dalla normativa di settore, è possibile l’utilizzo di attivi anche in altre valute, mantenendo un basso livello di rischiosità. Le attività di VALORPREVI sono di piena e libera proprietà dell’impresa nonché libere da vincoli o gravami di qualsiasi natura.
Strumenti derivati. Il fondo può anche investire in strumenti finanziari deri- vati (per esempio Future, Opzioni, Swap) per gestire in modo efficace il portafoglio e per ridurre la rischiosità del- le attività finanziarie, ma senza modificare la finalità e le altre caratteristiche del fondo (tali strumenti ad esempio offrono uno o più dei seguenti vantaggi: elevata liquidità, ridotti costi di negoziazione, elevata reattività alle con- dizioni di mercato o riduzione della volatilità a parità di esposizione). Si evidenzia comunque che non è prevista la possibilità di assumere posizioni in leva. * Per facilitare la comprensione della politica di investimento dei fondi si riporta qui sotto una tabella che riassume il peso percentuale degli investimenti del fondo: Principale Superiore al 70% Prevalente Compreso tra il 50% ed ill 70% Siginificativo Compreso tra il 30% ed ill 50% Contenuto Compreso tra il 10% ed ill 30% Residuale Inferiore al 10% Data la sua natura flessibile, il fondo interno può investire in tutte le attività e mercati finanziari previsti dalla nor- mativa assicurativa italiana, cioè in strumenti monetari, obbligazionari, obbligazionari convertibili (ad esempio obbligazioni che danno a chi le possiede la facoltà di ri- cevere il rimborso a scadenza sotto forma di strumenti finanziari di altra specie), e azionari. In ogni caso le componenti: azionaria, obbligazionaria paesi emergenti e obbligazionaria High Yield (OICR mo- netari od obbligazionari aventi un profilo di rischio mag- giore e una qualità creditizia dei titoli sottostanti più bas- sa) possono variare nel complesso dallo 0% al 50% del valore del fondo interno. Possono inoltre essere inseriti nel portafoglio anche OICR flessibili o con obiettivo Total Return. Data la sua natura flessibile, il fondo interno può investire in tutte le attività e mercati finanziari previsti dalla nor- mativa assicurativa italiana, cioè in strumenti monetari, obbligazionari, obbligazionari convertibili (ad esempio obbligazioni che danno a chi le possiede la facoltà di ri- cevere il rimborso a scadenza sotto forma di strumenti finanziari di altra specie), e azionari. In ogni caso le componenti: azionaria, obbligazionaria paesi emergenti e obbligazionaria High Yield (OICR mo- netari od obbligazionari aventi un profilo di rischio mag- giore e una qualità creditizia dei titoli sottostanti più bas- sa) possono variare nel complesso dallo 0% al 75% del valore del fondo interno. Possono inoltre essere inseriti nel portafoglio anche OI...
Strumenti derivati. Il Fondo può anche investire in strumenti finanziari derivati (per esempio Future, Opzioni, Swap) per gestire in modo efficace il portafoglio e ridurre la rischiosità delle attività finanziarie, senza modificare la finalità e le altre caratteristiche del Fondo (tali strumenti offrono ad esempio una serie di vantaggi: elevata liquidità, ridotti costi di negoziazione, elevata reattività alle condizioni di mercato o riduzione della volatilità a parità di esposizione). Si evidenzia comunque che non è prevista la possibilità di assumere posizioni in leva. Il Fondo può investire in depositi bancari.
Strumenti derivati derivati finanziari 1.650 - derivati creditizi 5.Altre attività
Strumenti derivati a) Banche - fair value - -
b) Clientela - fair value 68 116 Totale B 68 116 Totale (A+B) 118 169 La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia. Le operazioni in derivati sopra descritte sono state effettuate assumendo, in qualità di controparte, principal- mente gli Istituti centrali di categoria.