Standard di risultato Clausole campione

Standard di risultato. Si (produzione tabelle sintetiche e pubblicazione materiale sul portale Ministeriale) Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico - conduzione di una survey sulle misure di prevenzione attivate a livello locale - contatti telefonici/e-mail con le 34 città incluse nel Piano per raccogliere le informazioni - raccolta materiale (piani locali, materiale divulgativo, es. brochure, opuscoli, protocolli) - pubblicazione sul portale Ministeriale delle informazioni utili e numeri verdi, protocolli e materiale divulgativo relativo alle città coinvolte nel Piano OBIETTIVO SPECIFICO 4 Produzione di materiale informativo sui rischi e sulle raccomandazioni per la prevenzione indirizzato a sottogruppi di suscettibili alle ondate di calore. Indicatore/i di risultato Nell’ambito del Piano verranno prodotti e aggiornati materiali informativi sui rischi e sulle raccomandazioni per la prevenzione, basati sulle evidenze di letteratura e sulle “best practices” in ambito internazionale, mirati ai sottogruppi di suscettibili, con un focus particolare su anziani con multi-comorbidità, bambini, donne in gravidanza, lavoratori Standard di risultato Si (materiale informativo sui rischi in sottogruppi suscettibili) Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico - revisione linee di indirizzo Ministeriali “Linee di indirizzo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute” - materiale informativo sui rischi di salute e sulle misure di prevenzione in sottogruppi di suscettibili destinato a operatori socio- sanitari - revisione formato e grafica materiale informativo OBIETTIVO SPECIFICO 5 Formazione dei rischi per la salute legati alle ondate di calore ed ai cambiamenti climatici al personale del Ministero ed ai referenti locali Indicatore/i di risultato Organizzazione di 3 workshop di formazione (Nord, Centro e Sud) rivolti ai servizi socio-sanitari locali e regionali sui rischi per la salute legati alle ondate di calore e sulle misure di prevenzione da adottare. Partecipazione al corso di formazione per il numero di pubblica utilità “1500” presso il Ministero della Salute.
Standard di risultato. Si (pacchetti di materiale didattico-informativo) Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico - preparazione di materiale didattico per i workshop - preparazione di materiale informativo per i partecipanti - accreditamento ECM CRONOGRAMMA Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Obiettivo 1 Sistemi HHWW produzione Bollettini X X X X X Rapporti HHWWS X X X X X Obiettivo 2 Sorveglianza mortalità X X X X X X X X X X X X Sorveglianza PS X X X X X Rapporti di valutazione dell’impatto sulla salute X X X X X X X X X X X X Obiettivo3 Censimento piani prevenzione, numeri utili X X X X X X X X X X X X Obiettivo 4 Materiale informativo sottogruppi suscettibili (linee guida, materiale informativo) X X X X X X X X X Obiettivo 5 Organizzazione workshop di formazione X X X X Workshop X X X Allegato 4 PIANO FINANZIARIO PER CIASCUNA UNITA’ OPERATIVA Unità Operativa 1 Risorse Razionale della spesa EURO Personale Personale dirigente tempo determinato Statistico contratto a progetto Statistico contratto a progetto Statistico contratto a progetto Personale tecnico contratto a progetto Personale tecnico contratto a progetto Coordinamento dello studio, gestione sistemi di allarme, gestione sistema mortalità giornaliera, gestione database mortalità e PS, data entry, analisi dei dati e studi epidemiologici, conduzione survey piani prevenzione, produzione materiale informativo relative al progetto 129,000.00 Beni e servizi - software e licenze d’uso -pubblicazioni Software statistico per la gestione del database e analisi statistica Pubblicazione e realizzazione materiale informativo per i workshop e portale ministeriale Realizzazione APP 15,000.00 Incontri/Eventi formativi Eventi formativi (workshop) a livello locale (organizzazione workshop , accredito ECM) 6,000.00
Standard di risultato a. proporzione di processabilità dei campioni da prelievi di materiale biologico
Standard di risultato. Coinvolgimento di almeno un team docente di sostegno, curriculare, assistente in ogni scuola coinvolta per i programmi di intervento. Xxxxxxx di un piano di transizione per ciascuno studente con ASD coinvolto. Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico Attività 1. Realizzazione nelle scuole dei Programmi di intervento per migliorare i livelli di inclusione scolastica degli studenti del campione secondo metodologie con evidenze scientifiche. Elementi trasversali dei programmi di intervento: 1.coinvolgere il corpo docente in programmi formativi per implementare le competenze a definire e attuare PEI specialistici per ASD; 2.coinvolgere i gruppi classe in azioni di tutoraggio tra pari ai fini della realizzazione del PEI stesso. Attività 2. Formazione per il team scuola/azienda/impresa sociale sull’alternanza scuola- lavoro. Attività 3. Piani di transizione: 1.Realizzazione di incontri interistituzionali per la definizione dei piani di transizione per ogni ragazzo del campione: incontri della rete territoriale-scuola per la scelta del percorso formativo e definizione degli obiettivi dell’alternanza scuola lavoro, scelta del contesto di lavoro. 2.Designazione di un case manager del progetto di inclusione del giovane. OBIETTIVO SPECIFICO 4 Reti di prossimità: scuola, famiglia e territorio nella costruzione del progetto di vita dei ragazzi con autismo Indicatore/i di risultato Definizione di un modello di “patto di inclusione attiva territoriale per il progetto di vita del giovane con XXX”.
Standard di risultato. Stesura di 1 modello di patto di inclusione Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico Attività 1. Plenarie formative rivolte agli stakeholder territoriali coinvolti nel progetto relative a strumenti e metodologie per lavorare in rete ai fini dell’inclusione sociale di soggetti con bisogni complessi. Attività 2. Sperimentazioni di reti innovative: in ogni scuola implicata nel progetto si attiverà un patto di inclusione attiva territoriale per il progetto di vita del giovane con ASD”. OBIETTIVO SPECIFICO 5 Definizione di strategie di governance regionale per l’inclusione scolastica e lavorativa di giovani con ASD Indicatore/i di risultato Elaborazione di un protocollo tra le diverse direzioni regionali coinvolte, per definire i processi di transizione scuola lavoro di giovani con ASD.
Standard di risultato. Inserimento di almeno 5.000 nuovi donatori tipizzati secondo lo standard IBMDR e rispettando le tempistiche previste dai KPI (Key Performance Index). OBIETTIVO SPECIFICO 1 Identificazione di kit per prelievo salivare (dispositivi provvisti di sistema di inattivazione dei patogeni e dotati di doppio involucro di confezionamento, che garantiscano una qualità di DNA estratto idonea alle metodiche di tipizzazione) e loro acquisizione da parte dei Registri Regionali.
Standard di risultato documento con evidenze sull’impatto delle esposizioni precoci sulla salute predisposto secondo i criteri della letteratura scientifica; - documento con le evidenze sui meccanismi predisposto secondo i criteri della letteratura scientifica; - documento con le evidenze sull’interazione tra ambiente e rischio individuale in aree ad alto inquinamento predisposto secondo i criteri della letteratura scientifica; - documento di consenso sulle priorità di intervento predisposto e condiviso con le società scientifiche e gli stakeholders. Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico - revisione sistematica della letteratura realizzata sulle principali banche dati secondarie (Xxxxxxxx Library, banche dati di linee guida) e primarie (PubMed, EMBASE). I lavori identificati saranno valutati secondo la loro qualità metodologica, utilizzando strumenti validati, a seconda del disegno di studio. I risultati saranno riassunti in tabelle sinottiche predefinite per i due documenti descritti. - consensus conference con il coinvolgimento di associazioni scientifiche e degli stakeholders OBIETTIVO SPECIFICO 3 Definire un protocollo per coorti di nuovi nati per monitoraggio/intervento sul profilo di esposizione nei primi 1000 giorni di vita da applicare in situazioni di elevato inquinamento ambientale Indicatore/i di risultato 1) draft protocollo monitoraggio/intervento esposizione-specifico; 2) draft rapporto casi-studio regione Lazio e Sicilia.
Standard di risultato. Stesura draft/rapporto casi studio e invio al CCM nei tempi previsti dal cronoprogramma Attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo specifico a. revisione della letteratura sull’interazione tra ambiente e rischio individuale in aree ad alto inquinamento di varie fonti; b. definizione del protocollo per la valutazione delle esposizioni, scelta e raccolta dei campioni biologici più idonei per la ricerca dei biomarcatori di esposizione e determinazione degli esiti; c. studio di fattibilità in casi studio in Sicilia, Lazio e Friuli Venezia Giulia; d. diffusione del portale web e delle informazioni in esso contenute, anche attraverso diverse modalità di comunicazione, alla popolazione e ai decisori locali delle aree dei casi-studio. CRONOGRAMMA Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Obiettivo specifico 1 georeferenziazione e definizione del profilo di esposizione ambientale X X X X X X X analisi di laboratorio sulla lunghezza dei telomeri e sulla metilazione del DNA X X X X X X X X X X X X X X X X X caratterizzazione della distribuzione delle caratteristiche molecolari della popolazione X X X X X X definizione materiale informativo per la salute della mamma e del bambino in relazione ai principali rischi ambientali X X X X X X X preparazione del portale divulgativo X X X X X X X X X X X X X X X X diffusione del portale ai cittadini e ai decisori X X X X X valutazione del portale da parte degli stakeholders X X Obiettivo specifico 2 revisione sistematica della letteratura X X X X X X X documento con le evidenze sull’impatto delle esposizioni X X X X X X X precoci sulla salute documento con le evidenze sui meccanismi epigenetici come marcatori di esposizione e/o predittori precoci di rischio X X X X X X X documento con le evidenze sull’interazione tra ambiente e rischio individuale in aree ad alto inquinamento X X X X X X X X documento di consenso sulle priorità di intervento X X X X consensus conference con il coinvolgimento di associazioni scientifiche e degli stakeholders X Obiettivo specifico 3 revisione della letteratura X X X X X X X definizione del protocollo X X X X studio di fattibilità nella Sicilia X X X X X X X X X X X X X X X studio di fattibilità nel Lazio X X X X X X X X X X X X X X X studio di fattibilità in Friuli Venezia Giulia X X X X X X X X X X X X X X X rapporto casi-studio regione Lazio, Sicilia e FVG X X X X pubblicizzazione del portale e delle informazioni in esso contenute nei SIN X X X X X X X X X...

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  • Rinuncia al diritto di surroga La Società rinuncia, salvo il caso di dolo, al diritto di surrogazione derivante dall’art. 1916 del Codice Civile verso le persone delle quali l’Assicurato debba rispondere a norma di legge, gli utenti nonché i clienti dell’Assicurato, le associazioni, i patronati, altri enti pubblici ed enti in genere senza scopo di lucro nonché verso le Aziende da esso controllate o partecipate purché l’Assicurato non decida di esercitare tale diritto.

  • Offerte Il Cliente può selezionare le seguenti offerte disponibili.

  • Eventuale sopravvenuta inefficacia del contratto 1. Se il contratto è dichiarato inefficace in seguito ad annullamento dell’aggiudicazione definitiva per gravi violazioni, trova applicazione l’articolo 121 dell’allegato 1 al decreto legislativo n. 104 del 2010.

  • Call Center Si indicano di seguito i riferimenti del Servizio di Call Center: Contatti

  • Modalità di fatturazione 1. L’Erogatore trasmette alla ASL di competenza territoriale e all’Agenzia Sanitaria Regionale della Regione Abruzzo (ASR Abruzzo), la fattura relativa alla produzione del mese di riferimento posta a carico del S.S.R nel rispetto dei limiti previsti dal presente contratto e secondo le modalità di cui alla normativa vigente ed in conformità alle disposizioni regionali ed in particolare alla DGR 124/2020.

  • Valori L’assicurazione copre i danni materiali e diretti causati ai “valori” con il limite del 10% della somma assicurata sopra il Contenuto con il massimo di euro 5.000,00. Le condizioni e i premi del presente SETTORE sono stati convenuti sulle specifiche dichiarazioni del Contraente o dell’Assicurato che l’attività assicurata corrisponde a quella descritta in Polizza (mod. 250266). Agli effetti di quanto sopra, a parziale deroga dell’art. 1, non si tiene conto dell’eventuale esistenza di attività non dichiarate che comportino un premio più elevato, purché il valore complessivo del “macchinario, attrezzatura ed arredamento” e “merci” relativi a tali attività non superi il 20% del valore del Contenuto.

  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.

  • INADEMPIENZE E PENALITA’ Tenuto conto delle specifiche modalità di erogazione dei servizi oggetto del presente Capitolato, la Provincia si riserva la facoltà, ove si verifichino inadempienze da parte dell’affidatario nell’esecuzione degli obblighi previsti, formalmente contestate dal RUP e riguardanti la qualità dei servizi forniti oppure i tempi o le modalità di esecuzione, fatti salvi i casi di forza maggiore e quelli non addebitabili al soggetto affidatario riconosciuti come tali dal RUP, di applicare, a suo insindacabile giudizio, una penale pecuniaria. Tenuto conto della gravità dell’inadempimento riscontrato, il RUP previa contestazione ed eventuale contraddittorio, potrà applicare una penale pecuniaria di importo variabile tra lo 0,3 per mille e il 1 per mille dell’ammontare contrattuale (al netto dell’IVA), per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione della prestazione. Nei casi di servizi forniti con modalità diverse da quelle concordate e/o aventi contenuti non corretti e con riflessi pregiudizievoli per il Committente, questi potrà avvalersi della facoltà di risolvere il contratto fermo restando il diritto di risarcimento dell'eventuale maggior danno. Nell’ipotesi in cui l’importo delle penali applicabili superi l’ammontare del 10% dell’importo contrattuale complessivo, la Provincia potrà risolvere il contratto in danno dell’affidatario, fatto salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggiore danno. Gli eventuali inadempimenti contrattuali che daranno luogo all’applicazione delle penali verranno contestati per iscritto dal RUP. L'affidatario dovrà comunicare, in ogni caso, le proprie deduzioni al RUP nel termine massimo di 5 (cinque) giorni lavorativi dalla contestazione. Qualora dette deduzioni non siano ritenute accoglibili, a giudizio del RUP, ovvero qualora non vi sia stata risposta oppure la stessa non sia giunta nel termine sopra fissato, potranno essere applicate le penali sopra indicate. Tutte le penalità e le spese a carico dell'affidatario saranno trattenute dai corrispettivi dovuti. In ogni caso, l’applicazione delle penali non sarà condizionata all’emissione di nota di debito o di altro documento. L’affidatario non potrà chiedere la non applicazione delle penali, ne evitare le altre conseguenze previste dal presente Capitolato per le inadempienze contrattuali, adducendo che le stesse siano dovute a forza maggiore o ad altra causa indipendente dalla propria volontà ove lo stesso affidatario non abbia provveduto a denunciare dette circostanze al Settore committente entro 5 (cinque) giorni lavorativi da quello in cui ne ha avuta conoscenza. Oltre a ciò, l’aggiudicatario non potrà invocare la non applicazione delle predette penali adducendo l’indisponibilità di personale, di mezzi, di attrezzature od altro, anche se dovuta a forza maggiore o ad altra causa indipendente dalla sua volontà, ove non dimostri di non aver potuto evitare l’inadempimento. L’applicazione delle penali non limita l’obbligo, da parte dell’affidatario, di provvedere all’integrale risarcimento del danno indipendentemente dal suo ammontare ed anche in misura superiore rispetto all’importo delle penali stesse. Resta inteso, inoltre, che la richiesta e/o il pagamento della penale non esonera, in alcun caso, l’affidatario dall’adempimento dell’obbligazione per cui questi si è reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.

  • Somministrazione di lavoro a tempo determinato Ferme restando le ragioni di instaurazione di contratti di somministrazione a tempo determinato previste dalla normativa vigente, le parti convengono che l’utilizzo complessivo di tutte le tipologie di contratto di somministrazione a tempo determinato non potrà superare il 15% annuo dell’organico a tempo indeterminato in forza nell’unità produttiva, ad esclusione dei contratti conclusi per la fase di avvio di nuove attività di cui all’art. 67 e per sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto. Nelle singole unità produttive che occupino fino a quindici dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione di contratti di somministrazione a tempo determinato per due lavoratori. Nelle singole unità produttive che occupino da sedici a trenta dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione di contratti di somministrazione a tempo determinato per cinque lavoratori. Nelle unità produttive che occupino fino a quindici dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione complessivamente di contratti a tempo determinato o somministrazione per sei lavoratori.

  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi: