Turismo. La cooperazione tra le Parti in campo turistico mira principalmente a intensificare gli scambi di informazioni (attraverso le reti internazionali, le banche dati ecc.), a sviluppare la cooperazione fra aziende turistiche, esperti, governi e organi pubblici competenti in materia di turismo e a trasferire il know-how (attraverso formazione, scambi e seminari). La cooperazione tiene debitamente conto dell'acquis comunitario pertinente. La cooperazione può essere integrata in un contesto regionale di cooperazione.
Turismo. L'Italia è una nazione a vocazione turistica grazie al patrimonio storico, culturale, paesaggistico e naturale e ad eccellenze quali, ad esempio, l'enogastronomia, la moda, il design, unici al mondo. Il Turismo vale attualmente il 12% del PIL e il 14% dell’occupazione. Può valere molto di più e diventare uno dei settori cardine per l’attivazione del volano della nostra economia. Un Paese come l'Italia non può non avere un Ministero del Turismo, che non può essere solo una direzione di un altro ministero (il turismo culturale è solo uno dei "turismi"), ma ha bisogno di centralità di go- vernance e di competenza, con una vision e una mission coerenti ai grandi obiettivi di crescita che il nostro Paese può raggiungere. Il Ministero dovrà raggiungere obiettivi importanti attraverso la crea- zione di un circolo virtuoso pubblico-privato e una maggiore efficacia nei rapporti con le Regioni; il tutto in pieno coordinamento tra gli ope- ratori turistici, le varie Associazioni e le Istituzioni e gli altri Ministeri di materie “collegate” al Turismo, come ad esempio i Trasporti, le Infra- strutture, l'Agricoltura, lo Sviluppo Economico, le Telecomunicazioni, la Cultura, ecc. La nuova struttura ministeriale non dovrà avere un impatto econo- mico negativo per le casse statali, pertanto verranno individuati due passaggi formali fondamentali che si svolgeranno nel tempo della le- gislatura: un’iniziale scorporazione delle competenze turistiche fuori dal MiBACT per ricollocarle in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto forma di Dipartimento. Successivamente, attraverso passaggi legislativi graduali e oculati rispetto alle competenze regio- nali, ma soprattutto con un lavoro costante sulla riorganizzazione del- le risorse finanziarie dedicate al turismo (attraverso tutti gli interventi elencati di seguito), si potrebbe creare il Ministero con Portafoglio de- dicato al turismo. La riorganizzazione di ENIT sarà cruciale per attivare un volano importante per la promozione dell’Italia all’estero, secondo obiettivi definiti e una trasparente misurazione dei risultati. Per l’importante obiettivo del recupero della competitività delle impre- se nazionali nel turismo è essenziale introdurre degli interventi impor- tanti in ambito di fiscalità, combattere l'abusivismo a tutti i livelli e in tutti i comparti e recuperare maggiori tutele in Europa. In particolare, si punta all'introduzione della “Web Tax turistica” per contrastare la concorrenza sleale delle OLTA (On...
Turismo. La cooperazione tra le Parti in campo turistico mira ad intensificare gli scambi di informazioni (attraverso le reti internazionali, le banche dati ecc.) e a promuovere lo sviluppo di infrastrutture favorevoli agli investimenti nel settore del turismo, la partecipazione della Serbia ad importanti organizzazioni turistiche europee, l'esame della possibilità di realizzare operazioni comuni, lo sviluppo della cooperazione fra imprese turistiche, esperti, governi e organi competenti in materia di turismo e il trasferimento di know-how (attraverso formazione, scambi e seminari). La cooperazione tiene debitamente conto dell'acquis comunitario pertinente. La cooperazione potrà essere integrata in un contesto regionale di cooperazione.
Turismo. Riconoscendo il valore del turismo come strumento per approfondire la comprensione e l'apprezzamento reciproci tra i popoli dell'Unione e della Nuova Zelanda, nonché i benefici economici derivanti dall'aumento del turismo, le parti convengono di collaborare per un suo incremento in entrambe le direzioni.
Turismo. 1. Le Parti possono collaborare per migliorare gli scambi di informazioni e introdurre le migliori prassi affinché il turismo si sviluppi in modo equilibrato e sostenibile conformemente al Codice etico mondiale per il turismo dell'Organizzazione mondiale del turismo e ai principi di sostenibilità alla base del processo locale Agenda 21.
2. Le Parti possono intensificare la cooperazione per tutelare e ottimizzare il potenziale del patrimonio naturale e culturale, attenuando l'impatto negativo del turismo, aumentando il contributo positivo dell'attività turistica allo sviluppo sostenibile delle comunità locali e cercando, in particolare, di promuovere l'ecoturismo, di rispettare l'integrità e gli interessi delle comunità locali e di migliorare la formazione nell'industria turistica.
Turismo. Le Parti intensificano e sviluppano la cooperazione, che comprende azioni intese a: - agevolare il turismo; - aumentare gli scambi di informazioni; - trasferire il know-how; - valutare le possibilità di avviare operazioni congiunte; - favorire la cooperazione tra gli enti del turismo ufficiali, compresa la preparazione di materiale promozionale; - impartire la formazione necessaria per sviluppare il turismo.
Turismo. Un contratto D frammentato definizione di intese specifiche per i propri settori di pertinenza. Nell'incontro tenutosi il 19 settembre 2016, Fipe ha ribadito la necessità di intervenire, ovviamente peggiorando le attuali condizioni, su importanti diritti acquisiti dei lavoratori. Queste pretese, la contropartita economica offerta (40 euro più 20 euro a titolo di non meglio specificato "welfare") e la richiesta di una durata del nuovo contratto di 3 anni (scadenza nel 2019) hanno determinato l'ennesima rottura di questa trattativa e, a distanza di mesi, la controparte non ha più manifestato interesse a riaprire un tavolo di confronto serio. L'attendismo fine a se stesso è la miope strategia sposata anche da Fiavet con cui, nella tarda primavera del 2016, si era raggiunta una sintesi accettabile in larga parte giocata sul piano economico e finalizzata a respingere le pretese della Federazione di peggiorare il trattamento economico della carenza malattia. Purtroppo tale sintesi è stata ritenuta non sufficiente dagli organi direttivi datoriali. L'elenco dei "renitenti al rinnovo" è chiuso da Confesercenti Turismo che, anche di fronte al rinnovo dell'altro (unico) contratto nazionale unitario di settore (quello di Confindustria), non ha dato segnali concreti di voler riaprire il negoziato. Per effetto dell'accordo siglato con Xxxxxxxxxxxxx e Faita il 30 novembre 2016, ai nuovi assunti delle imprese Confcommercio S uccessivamente alla sottoscrizione, lo scorso 24 ottobre, dell’accordo integrativo al CCNL che ha determinato la sospensione dell’erogazione della tranche di aumento prevista per novembre 2016, si sono tenuti due incontri interlocutori. In tale sede si è discusso, in considerazione dell’eventuale definizione di altri CCNL riconducibili al Terziario – in primo luogo con Federdistribuzione – circa il rischio concreto e le conseguenti implicazioni derivanti dalla definizione di regimi contrattuali e trattamenti retributivi e normativi differenti per lavoratori che prestano attività nel medesimo settore. Sono state inoltre confermate da parte datoriale difficoltà rispetto all’andamento economico di una parte rilevante delle aziende alle quali viene applicato il CCNL Confcommercio, soprattutto in relazione alle dinamiche concorrenziali tra imprese. La prosecuzione e l’andamento della discussione risentiranno inevitabilmente degli eventuali sviluppi che si dovessero determinare negli altri tavoli di trattativa.
Turismo. Nr. visite al sito del Turismo 8.760 10.032 11.040 10.641 7.463 Nr. visitatori unici al sito del Turismo 7.504 8.389 9.109 8.873 6.252 Nr. Iniziative turistiche orga nizzate 41 47 47 47 52 Nr. volantini, depliant e pubblicazioni turist iche 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 Nr. Visitatori castelli 3.359 4.962 4.034 4.001 5.219 Totale giornate di apertura dei castelli 32 47 47 45 59 INDICATORI DI ATTIVITA' INDICATORI DI EFFICACIA 2011 2012 2013 2014 2015 DESCRIZIONE Σ giorni tra domanda e rilascio/diniego autorizzazione ------------------------------------------------------------------------- totale autorizzazioni rilasciate/diniegate 0 0 0,0 0,0 0,0 Misura la tempestività di risposta alle richieste totale autorizzazioni verificate ---------------------------------------------- x 100 totale domande autorizzazione 56% 64% 100% 100% 100% Misura l'uso del la normativa per velocizzare il processo di regolamentazione in % richieste partecipazione Fiera X.Xxxxxxxx ----------------------------------------------------- x 100 richieste accolte Fiera S.Xxxxxxxx 100% 100% 100% 100% 100% Misura il grado di soddisf azione della domanda espressa richieste partecipazione Mostra Elettronica ----------------------------------------------------- x 100 richieste accolte Mostra Elettronica 89% 91% 93% 73% 92% Misura il grado di soddisfazione della domanda espressa mq utilizzati Fiera S.Xxxxxxxx ---------------------------------------------------- n° aziende partecipanti Fiera S.Xxxxxxxx 71 66 67 62 68 Misura la superficie media utilizzata da ciascuna azienda mq utilizzati Fiera Mostra Elettronica ---------------------------------------------------- n° aziende partecipanti Mostra Elettronica 34 33 35 34 34 Misura la superficie media utilizzata da ciascuna azienda totale visitatori fiere ----------------------------------------------------- totale giornate esposizioni 2.468 1.091 822 1.136 791 Misura il successo delle esposizioni n° iniziative organizzate 41 47 47 47 52 Misura il livello di promozione del turismo n° volantini, depliant e pubblicazioni 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 Misura il livello di promozione del turismo contatti con il sito internet del Turismo ------------------------------------------- x 100 popolazione residente 35% 40% 44% 42% 29% Misura la diffusione del servizio in % n° visitatori castelli ------------------------------------------- totale giornate di apertura castelli 105 106 86 89 88 Misura la media giornaliera dei visitatori INDICATORI DI EFFI...
Turismo. L’attività turistica nell’area del Pellice è abbastanza limitata. Le principali mete sono le aree montane ed il centro storico caratteristico di Cavour. La fruizione turistica diminuisce fortemente, fino a diventare pressoché inesistente allontanandosi da queste aree. Non mancano comuni (anche con un discreto numero di abitanti, come Villafranca Piemonte) all’interno dei quali le strutture ricettive sono del tutto assenti. La seguente tabella riporta i dati relativi agli arrivi, alle presenze, ai tempi medi di permanenza ed alla pressione turistica nei comuni del territorio (dati 2012, Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio sul Turismo). Il Tempo Medio di Permanenza è calcolato come rapporto tra Presenza ed Arrivo, mentre la Pressione Turistica è ottenuta dal rapporto fra le presenze (dati 2012, Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio sul Turismo) ed i residenti (Fonte: Istat). Non vengono forniti, per motivi di privacy, dati relativi a posti letto, arrivi e presenze per i Comuni nei quali sono presenti meno di tre esercizi. Comuni Esercizi Posti letto Arrivi Presenze Tempo Medio Permanenza (TMP) Abitanti 01/01/2013 (ISTAT) Pressione Turistica Angrogna 10 136 644 2275 3,53 872 2,61 Xxxxxxx 7 64 13 13 1,00 3246 0,00 Bobbio Pellice 17 721 1939 8111 4,18 564 14,38 Bricherasio 6 55 93 226 2,43 4559 0,05 Campiglione-Fenile 1 22 1376 0,00 Cavour 7 89 557 1041 1,87 5595 0,19 Garzigliana 0 0 578 0,00 Xxxxxxx Xxx Xxxxxxxx 00 219 940 20487 21,79 7537 2,72 Lusernetta 2 25 491 0,00 Osasco 2 12 1123 0,00 Pancalieri 0 0 2011 0,00 Prarostino 4 28 2 22 11,00 1298 0,02 Rorà 4 124 139 858 6,17 251 3,42 Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx 0 174 10408 22929 2,20 3602 6,37 Torre Pellice 15 443 13318 44172 3,32 4539 9,73 Vigone 3 48 5236 0,00 Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx 0 0 4838 0,00 Villar Pellice 13 471 6750 31769 4,71 1124 28,26
Turismo. Le risposte alle interviste semi-strutturate così condotte, dunque, unitamente alle evidenze scaturite dall’approfondimento descrittivo e dall’analisi testuale delle intese contrattuali, hanno costituito la base di riferimento per la conduzione dell’analisi qualitativa. Occorre da ultimo precisare che, in sede di discussione dei risultati, i nomi delle persone intervistate non sono stati riportati per esteso, bensì sono stati codificati con la dicitura “Intervistato”, seguita dal relativo numero come alla luce della prima colonna della Tab. 1, di cui sopra.