Ambiti di intervento Clausole campione

Ambiti di intervento. L'attività di volontariato sarà svolta prevalentemente nei seguenti settori:
Ambiti di intervento. Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi, le spese sostenute per l’acquisizione della qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici (esclusivamente per i rinnovi nella III classifica e superiori), per l’acquisizione di certificazioni di sistema certificabili da organismi accreditati in base a normative nazionali o comunitarie, quali ad esempio il sistema di gestione qualità, il sistema aziendale di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, il sistema di gestione ambientale, il sistema di gestione per la sicurezza stradale, il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni dell’organizzazione aziendale, il sistema di gestione dell’energia e per la certificazione di prodotti, conformi a quanto previsto all'articolo 6, dalle PMI delle ex province di Pordenone e Udine che presentano i requisiti di cui all’art. 5. L’iniziativa deve essere riferita prevalentemente all’attività svolta dall’impresa nella sede legale o unità locale localizzata nelle ex province di Pordenone e Udine.
Ambiti di intervento. Il profondo processo di trasformazione digitale avviato dall’Ente avente la finalità di portare innovazione nei servizi forniti, e la capacità di dover rispondere in maniera rapida ed efficace ai cambiamenti imposti anche dall’ambiente esterno pongono la necessità di non allentare mai l’attenzione alle tematiche che riguardano la sicurezza delle informazioni e la protezione dei dati. Emergono di fatto nuove esigenze di sicurezza delle Informazioni e delle Infrastrutture dovute al mutamento degli scenari di rischio, dalle nuove minacce e dall’estensione delle superfici di attacco esposte, da un punto di vista sia interno (es. performance della modalità di lavoro remoto, gestione della sicurezza degli endpoint, miglioramento delle modalità di accesso da remoto ai sistemi) che esterno (es. evoluzioni di modalità e target degli attacchi). Per il conseguimento di alcuni importanti obiettivi è richiesta l’attuazione delle seguenti principali azioni/macro attività: • Analisi della postura di cybersecurity e definizione dei piani strategici di potenziamento in riferimento a diversi contesti e perimetri dell’ASL Roma 1; • Attuazione di un processo di “Cybersecurity Enforcement” relativa alle attività di Cloud Migration di alcuni servizi IT erogati dall’ASL Roma 1; • Mantenimento del sistema di conformità alla direttiva NIS e al progressivo passaggio/estensione alla versione NIS2; • Verifica continuativa dei livelli di sicurezza di infrastrutture e applicazioni mediante attività di implementazione e potenziamento della attuale postura di Vulnerability Assessment e Penetration Testing. Il Progetto di Sicurezza mira ad eseguire una valutazione del livello di maturità del sistema di gestione della sicurezza e della conformità normativa dell’Ente al fine di identificare le relative azioni necessarie per il rafforzamento delle capacità di difesa cyber. Le azioni di rafforzamento, che saranno identificate all’interno de Piano Strategico e di Attuazione, potranno condurre all’adozione di nuovi presidi di sicurezza o portare ad un’estensione di quelli già esistenti, necessari al fine di fronteggiare in maniera più efficace i rischi cyber. L’elaborazione e l’implementazione di un Piano Strategico aiuterà, altresì, l’Ente ad avere ben chiari gli obiettivi e a definire le linee guida per uniformare l’intero sistema di gestione della sicurezza ai principali framework nazionali e internazionali di cybersecurity e alle leggi e direttive vigenti (es: Direttiva NIS/NIS2). Quanto de...
Ambiti di intervento. 1. Il Fondo InvestEU opera mediante i seguenti cinque ambiti di intervento, i quali mirano a ovviare ai fallimenti del mercato o a situazioni di investimento subottimali nello specifico ambito:
Ambiti di intervento. Con i “Contributi alle imprese per l’innovazione digitale”, di cui all’articolo 7 dell’accordo sindacale provinciale del 15 aprile 2019, si intende finanziare investimenti realizzati nell’ambito delle seguenti misure:
Ambiti di intervento. Con i “Contributi alle imprese per investimenti in beni strumentali”, di cui all’articolo 7 dell’accordo sindacale provinciale del 15 aprile 2019, si intende finanziare investimenti realizzati nell’ambito delle seguenti misure: - Beni strumentali Si intendono finanziabili attrezzature, macchinari (macchine operatrici e automezzi/autocarri) ed impianti di produzione di nuova costruzione inerenti l’attività dell’impresa. Non possono essere fornitori di beni e di servizi imprese o soggetti che siano in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con i beneficiari. Per assetti proprietari sostanzialmente coincidenti si intendono tutte quelle situazioni che - pur in presenza di qualche differenziazione nella composizione del capitale sociale o nella ripartizione delle quote - facciano presumere la presenza di un comune nucleo proprietario o di altre specifiche ragioni attestanti costanti legami di interessi anche essi comuni (quali legami di coniugio, di parentela, di affinità), che di fatto si traducano in condotte costanti e coordinate di collaborazione e di comune agire sul mercato.
Ambiti di intervento. 1. La Provincia di Brescia, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, sostiene attività e iniziative la cui valenza sia riconducibile ai seguenti ambiti:
Ambiti di intervento. La collaborazione riguarderà in particolare le seguenti iniziative: - attività di informazione sul sistema REPAC; - promozione dell’utilizzo del sistema REPAC, o di analogo sistema informatico, all’interno dei cantieri a committenza pubblica; - divulgazione presso le imprese di informazioni sul funzionamento del sistema REPAC e sui vantaggi relativi al suo utilizzo, anche attraverso incontri mirati. La Regione Xxxxxx-Romagna e la Provincia di Bologna individueranno rispettivamente un referente interno incaricato di seguire l’attuazione del presente Protocollo d’Intesa, definendo all’occorrenza puntuali forme di coordinamento e collaborazione su ogni eventuale iniziativa connessa agli obiettivi del presente Protocollo d’Intesa. Nello svolgimento delle attività relative agli ambiti di intervento di cui al precedente art. 3, le Parti concordano sull’opportunità di un coinvolgimento della Conferenza Metropolitana, delle parti sociali e delle Casse edili della provincia di Bologna, al fine di una più capillare informazione e promozione delle iniziative sia alle imprese sia alle stazioni appaltanti del territorio provinciale. All’uopo potranno essere stipulati accordi e/o convenzioni specifiche con i soggetti sopra richiamati, nonché con l’INAIL, l’INPS, le AUSL e le DTL interessate, in coerenza con gli accordi richiamati in precedenza. Verificati l’interesse alle azioni del presente protocollo e la disponibilità a contribuire al raggiungimento degli obiettivi da parte di altri soggetti, quali altre stazioni appaltanti,Camera di Commercio e Associazioni di categoria, con gli stessi potranno essere siglati accordi per la definizione della collaborazione.
Ambiti di intervento. Il presente Accordo, relativo al triennio 2020-2022, viene stipulato tra la Regione Xxxxxx-Romagna e le Aziende termali regionali per regolamentare i rapporti per la fornitura, ai cittadini emiliano-romagnoli, di prestazioni termali in regime di accreditamento e definire, per ogni anno un tetto di spesa massimo complessivo regionale (fatturato netto) così come specificatamente definito ai successivi punti e) f) g)
Ambiti di intervento. Saranno sostenute iniziative che prevedano la realizzazione di un nuovo spazio aggregativo o il potenziamento di uno spazio aggregativo già esistente, intesi come luoghi di “prossimità” in cui i giovani, in particolare quelli appartenenti alle fasce sociali più vulnerabili, possano trovare risposta ai propri bisogni e occasioni di crescita educativa e formativa e di produzione culturale e creativa. I nuovi spazi, in particolare, dovranno essere attivati presso ambienti indipendenti12, con ingresso autonomo, una distribuzione degli spazi funzionale alla loro destinazione d’uso e in buono stato di conservazione. La loro gestione dovrà essere affidata a équipe qualificate, guidate da un coordinatore e composte da un numero di educatori proporzionale al numero di utenti ospitati/accolti e da formatori e tecnici con comprovata esperienza nelle attività che si intendono avviare.