Compiti del comitato Clausole campione

Compiti del comitato. 1. Per il perseguimento delle finalita' di cui all'articolo 5, comma 1, il comitato adotta ogni iniziativa utile ed in particolare: a) formula proposte sulle questioni generali relative all'attuazione degli obiettivi della parità e delle pari opportunità, nonchè per lo sviluppo e il perfezionamento della legislazione vigente che direttamente incide sulle condizioni di lavoro delle donne; b) informa e sensibilizza l'opinione pubblica sulla necessita' di promuovere le pari opportunità' per le donne nella formazione e nella vita lavorativa; c) promuove l'adozione di azioni positive da parte delle istituzioni pubbliche preposte alla politica del lavoro, nonchè da parte dei soggetti di cui all'articolo 2; d) esprime, a maggioranza, parere sul finanziamento dei progetti di azioni positive ed opera il controllo sui progetti in itinere verificandone la corretta attuazione e l'esito finale; e) elabora codici di comportamento diretti a specificare le regole di condotta conformi alla parità e ad individuare le manifestazioni anche indirette delle discriminazioni; f) verifica lo stato di applicazione della legislazione vigente in materia di parità; g) propone soluzioni alle controversie collettive, anche indirizzando gli interessati all'adozione di piani di azioni positive per la rimozione delle discriminazioni pregresse e la creazione di pari opportunità per le lavoratrici; h) può richiedere all'ispettorato del lavoro di acquisire presso i luoghi di lavoro informazioni sulla situazione occupazionale maschile e femminile, in relazione allo stato delle assunzioni, della formazione e promozione professionale; i) promuove una adeguata rappresentanza di donne negli organismi pubblici nazionali e locali competenti in materia di lavoro e formazione professionale; l) redige il rapporto di cui all'articolo 10.
Compiti del comitato. 1. Il Comitato esprime parere preventivo sui procedimenti contrattuali della Regione su richiesta del dirigente della struttura regionale competente in materia di gare e contratti. 2. Il parere di cui al comma 1 è espresso obbligatoriamente nei casi di contratti regionali che eccedano l'importo di euro 2.000.000,00 e nei casi di consulenze o incarichi professionali che eccedano l'importo di euro 100.000,00. 3. Possono avvalersi del Comitato, relativamente alla materia contrattuale, gli enti di cui all'articolo 2. 4. Il Comitato esprime il proprio parere entro il termine fissato nella richiesta e, comunque, non oltre venti giorni dal ricevimento della medesima. Trascorso infruttuosamente quest'ultimo termine, si procede anche in assenza del parere suddetto. 5. Qualora l'Amministrazione si discosti dal parere espresso dal Comitato ne dà conto nel relativo provvedimento.
Compiti del comitato. 1. Al Comitato competono i seguenti compiti: a. individuazione delle possibili cause del fenomeno, con particolare riferimento alla verifica dell’esistenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale: art 8 del Contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto “Regioni-Autonomie Locali” del 22-1-2004. b. raccolta dei dati relativi all’aspetto quantitativo e qualitativo del fenomeno del mobbing, in relazione alle materie di propria competenza; c. Nell’ambito delle direzioni esistenti, l’istituzione del consigliere di fiducia, nonché la definizione dei codici etici.. d. formulazione di proposte, alla Direzione Risorse Umane e Organizzazione, di azioni positive in ordine alla prevenzione e alla repressione delle situazioni di criticità, anche al fine di realizzare misure di tutela del dipendente interessato; e. formulazione di proposte per la definizione dei codici di condotta. 2. Le proposte formulate dal Comitato vengono presentate all’Ente per l’approvazione, l’organizzazione e la realizzazione delle stesse, previa informazione alle XX.XX. 3. Tra tali proposte rientrano, in particolare, la costituzione ed il funzionamento di uno Sportello di Ascolto, nell’ambito delle direzioni esistenti, l’istituzione del consigliere di fiducia, nonché la definizione dei codici etici. 4. Per quanto attiene all’attività di prevenzione del fenomeno del mobbing, il Comitato propone, nell’ambito dei piani generali per la formazione, idonei interventi formativi e di aggiornamento del personale, che possono essere finalizzati, tra l’altro, al raggiungimento dei seguenti obiettivi: a. affermare una cultura organizzativa che comporti una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno e delle sue conseguenze individuali e sociali; b. favorire la coesione e la solidarietà dei dipendenti, attraverso una più specifica conoscenza dei ruoli e delle dinamiche interpersonali all’interno degli uffici, anche al fine di incentivare il recupero della motivazione e dell’affezione all’ambiente lavorativo da parte del personale.
Compiti del comitato. Al Comitato sono demandate le seguenti funzioni e compiti: 1. raccolta di dati relativi alle materie di propria competenza che l'azienda è tenuta a fornire 2. formulazione di proposte, in merito alle misure idonee a favorire effettive parità nelle condizioni di lavoro e di sviluppo professionale che tengano conto anche della posizione delle lavoratrici all'interno della famiglia, con particolare riferimento a : • accesso e modalità di svolgimento dei corsi di formazione professionale • processi di mobilità • flessibilità degli orari di lavoro in rapporto a quelli dei servizi sociali nella fruizione del part- time • perseguimento di un effettivo equilibrio di posizioni funzionali,a parità di requisiti professionali, di cui si dovrà tener conto anche nell'attribuzione di incarichi o di posizioni più qualificate 3. promozione di iniziative volte ad attuare le direttive dell'Unione Europea per l'affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone, nonché delle azioni positive ai sensi della legge 125/1991 4. presentazione di una relazione annuale all'Amministrazione sull'attività svolta e sui risultati del lavoro svolto 5. divulgazione periodica nell'ambito lavorativo dell'attività svolta e dei risultati emersi 6. altre incombenze eventualmente attribuite dal Comitato da leggi o normative derivanti da accordi sindacali. Le funzioni sopradescritte si considerano svolte in orario di servizio e non danno diritto ad alcun corrispettivo.
Compiti del comitato. DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE a) predispone, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo annuale di gestione, corredati da una relazione, e delibera sui bilanci tecnici relativi alla gestione stessa; b) delibera in ordine alla concessione e alla revoca degli interventi e dei trattamenti, ordinari e straordinari, e compie ogni altro atto richiesto per la gestione degli istituti previsti dal presente decreto; c) vigila sull’affluenza dei contributi, sull’ammissione agli interventi e sull’erogazione dei trattamenti, nonché sull’andamento della gestione; d) propone modifiche dell’aliquota contributiva ordinaria prevista all’articolo 6, comma 1, lettera a), al fine di assicurare la copertura finanziaria delle prestazioni; e) decide in un’unica istanza sui ricorsi in materia di contributi e prestazioni; f) fa proposte in materia di contributi, interventi e trattamenti, anche ai fini di cui all’articolo 3, commi 6 e 29 della legge 28 giugno 2012, n. 92, fermo restando quanto previsto dal successivo comma 30 del medesimo articolo 3, al fine di assicurare il pareggio di bilancio; g) assolve ogni altro compito a esso demandato da leggi, regolamenti, accordi o contratti collettivi nazionali di lavoro. 2. Le modifiche aventi a oggetto la disciplina delle prestazioni o la misura delle aliquote contributive sono adottate con decreto direttoriale del Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Compiti del comitato. I compiti del Comitato sono definiti all’art. XY del Contratto di Servizio e i Rappresentanti delle Parti agiscono in coerenza con le previsioni contrattuali. Eventuali divergenze nell’interpretazione o nell’esecuzione del Contratto devono essere oggetto di preventivo tentativo di conciliazione tra le Parti nell’ambito del Comitato da esperire entro il termine di 60 giorni o nel maggior termine definito dalle Parti. .
Compiti del comitato. Il CTS ha compiti di indirizzo e di controllo, si riunirà con cadenza trimestrale e anche su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri. I suoi compiti si esplicitano come segue: ⮚ Indirizzare la gestione del progetto verso gli obiettivi predefiniti in fase progettuale, secondo la convenzione stipulata con l'Ente erogatore;acquisire e ratificare gli esiti delle valutazione in itinere e finali ⮚ Proporne rimodulazioni e modifiche a fronte di criticità emerse ⮚ Recepire i risultati del monitoraggio, l'impatto, l'efficacia delle azioni finalizzate ed ogni altra azione di facilitazione ⮚ Predisporre un report scritto delle attività al termine dello svolgimento; ⮚ Ratificare gli strumenti di valutazione dell'andamento generale dei corsi che tutor e coordinatore elaboreranno, distribuiranno agli allievi e registreranno periodicamente al termine di ogni singola unità formativa su molteplici dimensioni; ⮚ Proporre, se del caso, elementi di integrazione e modifica della strumentazione di rilevazione dell’andamento generale del corso e, più in generale, dei mezzi impiegati per compiere la valutazione dell'andamento del percorso formativo; ⮚ Monitorare, a cadenza trimestrale, l'impatto, l'efficacia dei servizi a supporto e di accompagnamento in itinere e finali e proporne conseguenti rimodulazioni e ri-articolazioni; ⮚ Acquisire, discutere e ratificare il formato tecnico e la strumentazione delle prove di valutazione correlate alla fase di monitoraggio. Sarà compito del Comitato delegare ai membri dello stesso gli incarichi per l'espletamento delle funzioni esposte sopra. Le decisioni saranno prese, dopo un adeguato confronto, con votazioni per alzata di mano; il quorum è fissato a maggioranza semplice.
Compiti del comitato a) Il C.T.S. ha una funzione orientativa e consultiva. In particolare esprime pareri e formula atti di indirizzo in relazione ai seguenti ambiti nel rispetto della normativa ordinamentale vigente per l’Indirizzo Musicale liceale :  modalità di impiego nella definizione del curricolo del Liceo Musicale delle forme di autonomia e flessibilità previste dal DPR n. 275 D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 e del DPR n. 89 del 15/3/2010, art.10;  articolazione dei programmi delle discipline musicali;  certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali con particolare riferimento alle competenze in uscita al termine del Liceo che vanno correlate con le competenze in entrata del corso triennale delle istituzioni AFAM;  criteri per la definizione dei crediti/debiti formativi nell'ambito delle discipline musicali. b) Il CTS si riunisce in seduta ordinaria, su richiesta del Dirigente del liceo “Montanari” per definire le linee d'indirizzo della reciproca collaborazione al fine di favorire il conseguimento delle rispettive finalità istituzionali, tra cui l’individuazione delle modalità di accertamento e certificazione delle conoscenze, abilità e competenze musicali degli allievi; c) Il Comitato può essere convocato, inoltre, in seduta straordinaria su iniziativa di uno dei suoi componenti.
Compiti del comitato. Al Comitato sono demandate le seguenti funzioni e compiti, previa adozione di un apposito regolamento interno : 1. raccolta dei dati relativi all'aspetto qualitativo e quantitativo del fenomeno in relazione alle materia di propria competenza 2. individuazione delle possibili cause del fenomeno e verifica della presenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l'insorgere di situazioni persecutorie e di violenza psicologica e morale 3. formulazione di azioni positive al fine di prevenire e/o reprimere le situazioni di criticità, al fine di realizzare misure di tutela del lavoratore dipendente dell'azienda 4. formulazione di proposte e indirizzi per la definizione del codici di condotta, per l'istituzione della figura del Consigliere/a di fiducia, per la costituzione ed istituzione di sportelli di ascolto 5. formulazione di proposte, nell'ambito dei piani di formazione dell'azienda, di iniziative formative finalizzate, tra l'altro, a creare una cultura organizzativa in materia, favorire la coesione tra i dipendenti etc…. 6. predisposizione di una relazione annuale sui lavori svolti Le funzioni sopradescritte si considerano svolte in orario di servizio e non danno diritto ad alcun corrispettivo.
Compiti del comitato. Al Comitato competono i seguenti compiti: