RISCHIO BIOLOGICO Clausole campione

RISCHIO BIOLOGICO. Il X.Xxx. 81/08 s.mi. definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue parti. I locali e le aree a rischio biologico specifico sono segnalati dal cartello apposito.
RISCHIO BIOLOGICO. Le strutture sanitarie rappresentano un ambito territoriale molto variegato, in quanto in certi servizi il rischio di contrarre una malattia è riconducibile sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo a quello presente in qualsiasi altro ambiente confinato. Diverso invece è l’ospedale, in quanto si tratta di un ambiente che può risultare potenzialmente contaminato, francamente contaminato e/o contaminante in situazioni ad alto rischio. I pazienti ospedalizzati, possono costituire un gruppo la cui probabilità di essere affetto da una malattia infettiva è sicuramente maggiore rispetto alla popolazione generale. Analogamente a causa di certe patologie di cui sono portatori, di certe terapie o di alcuni trattamenti diagnostici a cui sono sottoposti, questa popolazione risulta molto fragile dal punta di vista immunitario e quindi più suscettibile a contrarre malattie infettive. Per gli “operatori” non a diretto contatto con materiale infetto e con i pazienti, tale rischio é praticamente nullo, dovranno comunque essere disponibili mezzi di protezione monouso da utilizzarsi in occasioni di situazioni operative che possono determinare una maggiore esposizione a rischio biologico per “l’operatore” o per il paziente. Per cui oltre al rispetto dei principali requisiti organizzativi che la struttura sanitaria impone, si sottolinea l’esigenza di una puntuale adozione delle misure di protezione esistenti (DPI, vaccinazioni) per attuare un’efficace azione preventiva. I DPI sono particolarmente indicati per tutti gli “operatori” che svolgendo il proprio lavoro possono venire a contatto con materiali biologici o con pazienti soprattutto nelle aree a maggior rischio come per esempio Pronto Soccorso, dialisi, laboratori clinico-biologici e di microbiologia, nei blocchi operatori e nelle sale parto, nelle Malattie Infettive e per la tutela dei pazienti anche nei reparti onco-ematologici. L’uso sistematico di procedure di lavoro corrette e dei dispositivi di protezione può di fatto azzerare le occasioni di contatto effettivo con agenti patogeni, anche se concretamente presenti nell’ambiente. Ogni “lavoratore esterno” dovrà conoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione dove presterà la sua opera e quindi informarsi dal responsabile o dal preposto del servizio per la scelta delle attrezzature, per le misure d’igiene e per la protezione adeguata nell’ottica di tutela della propria persona e degli ammalati. In tutte le attività lavorative per le quali la valutazion...
RISCHIO BIOLOGICO. Descrizione dell’origine del rischio Misure di prevenzione e protezione Negli ambienti in esame è dato dal contatto con liquidi e sostanze biologiche e/o soggetti infetti, quelle legate al contatto col paziente, la manipolazione degli effetti dei pazienti, la loro movimentazione e la manipolazione dei rifiuti contaminati e le operazioni di pulizia relativa. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura accidentale, rottura accidentale di provette contenenti sangue, contatti con liquidi organici, contatto fisico stretto col paziente, infezioni trasmesse per areosol e per contatto indiretto; taglio, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature e o sue parti, contatti con mucosa orale, con la congiuntiva, cutaneo; Situazione a rischio è anche quella derivante dallo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo in ambito ospedaliero per contatto/lesione nell'atto della raccolta in reparto/unità operativa e del conferimento in deposito temporaneo della struttura interessata. Il personale più esposto è sottoposto a vaccinazione contro le principali infezioni virali contraibili. Principali misure di protezione collettiva: -uso di contenitori rigidi per aghi e taglienti -esecuzione costante di pulizia e disinfezione controlli microbiologici dell’aria, uso di filtri assoluti nei locali prescritti, e sanificazione annuale dei filtri dei corpi ventilanti del riscaldamento Principali misure di protezione individuale: Sovraccamici monouso Guanti in nitrile/similari anallergici Mascherine chirurgiche Mascherine filtranti Mascherine con visiere monouso Cuffiette Occhiali paraspruzzo E' in corso di programmazione percorso informativo/formativo generale per tutti i lavoratori e formativo specifico per tutti i lavoratori ad alto rischio biologico (infermieri, OSS etc) per limitare al massimo il rischio in esame RISCHIO INCENDIO Descrizione dell’origine del rischio Misure di prevenzione e protezione Si è in presenza di strutture con aree miste, di tipo B C e D a rischio specifico ( D.M. 18/09/2002) autorimesse, locali tecnologici, depositi, e aree destinate a ricovero in regime ospedaliero e pertanto a rischio incendio. Le origini principali del rischio sono: - grandi accumuli di materiale quali carta (faldoni archivio) - materiali plastici (pannoloni, set trasfusionale, guanti siringhe etc.) - lenzuola teli, materassi cuscini etc. - prodotti chimici che reagendono possono innescare incendi - tutte le porte in legno...
RISCHIO BIOLOGICO. L’Impresa Aggiudicataria al fine di evitare l'esposizione accidentale degli operatori a liquidi biologici (sangue, feci, urine, ecc.) deve provvedere affinché tutto il personale abbia a disposizione idonee misure di barriera, oltre ad un'adeguata istruzione sulle misure di prevenzione. Nel caso di spandimenti di liquidi biologici è indispensabile che gli operatori possano immediatamente disporre di prodotti idonei alla decontaminazione dei liquidi, meglio se in polvere o granuli, prima dell'esecuzione dell'intervento di pulizia con materiale monouso. Gli operatori non devono eseguire interventi di pulizia su banchi di laboratorio o altre superfici ingombre di contenitori contenenti liquidi biologici (provette, vasetti per la raccolta urine, ecc.), non devono manipolare aghi o taglienti rinvenuti all'esterno degli appositi contenitori, su banchi di laboratorio o altre superfici. Per il trasporto dei rifiuti devono essere dotati di guanti protettivi e di idonee calzature antinfortunistiche.
RISCHIO BIOLOGICO. Descrizione dell’origine del rischio Misure di prevenzione e protezione Descrizione dell’origine del rischio Misure di prevenzione e protezione
RISCHIO BIOLOGICO. Le attività svolte negli ambienti sanitari e specialmente in quello ospedaliero, in cui vengono fornite cure continuamente articolate verso pazienti anche gravi, spesso con difese immunitarie compromesse, portano ad affermare con certezza della presenza di agenti biologici di diverso tipo, pericolosità e classificazione. L’agente biologico è un qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Esiste un rischio ipotizzabile derivante dal fatto che l’attività esplicata dalla ditta appaltatrice si svolge in ambienti con presenza di utenti, dipendenti e altre persone potenzialmente veicolo di agenti biologici(infette) spesso senza esserne a conoscenza. Peraltro non è escludibile a priori un contatto accidentale con materiale/ambiente/persona, potenzialmente infetti.
RISCHIO BIOLOGICO. La valutazione del rischio biologico, è stata eseguita in data 20.02.2014, con riferimento ai principali agenti biologici che possono in qualche modo determinare un rischio per i lavoratori. Dall’analisi finale si evince che il rischio totale risultante è ACCETTABILE.
RISCHIO BIOLOGICO. Il rischio biologico può essere minimizzato mediante l’adozione di protocolli comportamentali, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e l’uso di attrezzature idonee in adeguate strutture di sicurezza. Sono fondamentali le norme di comportamento: è vietato mangiare, bere, fumare, conservare cibo, applicare cosmetici all'interno dell'area a rischio; occorre utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali (es, guanti a perdere sterili); occorre decontaminare quotidianamente le superfici di lavoro e subito dopo il versamento di un materiale pericoloso.
RISCHIO BIOLOGICO. In linea generale si prescrivono le seguenti misure generali di prevenzione e protezione: • prima dell’attività o prima dell’inizio di ogni attività nella quale i lavoratori possano venire in contatto con agenti biologici nocivi è necessario effettuare una preventiva valutazione ambientale, seguita da una eventuale bonifica del sito o il personale, a qualunque titolo presente, deve essere adeguatamente formato e informato sulla modalità di corretta esecuzione del lavoro e sulle attività di prevenzione da porre in essere • durante l’attività o Vietato il fumo e l’assunzione di cibi e bevande nelle aree di lavoro, compresi i mezzi di trasporto, e durante l’esecuzione di operazioni che comportano un rischio espositivo o Utilizzare dispositivi di protezione individuale: guanti, occhiali o visiera, tute monouso, mascherine facciali filtranti.
RISCHIO BIOLOGICO. Contatto accidentale B Tutte le aree Si ritiene che il rischio di contrarre patologie di Costi per cooperazione e Datore di SEDE DI VIA CELORIA Rischi da interferenze IR Aree interessate Misure specifiche per eliminare/ridurre i rischi da interferenza Costi Responsabile attuazione delle misure con materiale biologico durante l’espletamento del servizio. sanitarie e i laboratori origine infettiva negli ambienti ospedalieri non sia superiore rispetto alle medesime attività svolte in altri ambienti di lavoro. Pertanto la possibilità di contrarre patologie di origine infettiva sul luogo di lavoro è da ritenersi bassa. coordinamento- formazione come quantificati nelle prime righe. Lavoro Appaltatore Attenersi scrupolosamente alle indicazioni di sicurezza contenute nella documentazione informativa specifica fornita dalla Fondazione, sottolineando in particolare: • è fatto divieto di contatti diretti con i pazienti, con materiale biologico, con contenitori dei rifiuti speciali e con strumenti/attrezzature utilizzati sui pazienti/utenti; • l’eventuale presenza di materiale biologico su pavimenti e superfici deve essere tempestivamente segnalata al personale di reparto. Negli ambienti a rischio biologico e comunque durante il lavoro, è vietato consumare cibi e bevande, in quanto tali operazioni possono favorire l’incorporazione di patogeni.