Comportamento in servizio. 1. Il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né affida ad altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza.
2. Nel rispetto delle previsioni contrattuali, il dipendente limita le assenze dal luogo di lavoro a quelle strettamente necessarie.
3. Il dipendente non utilizza a fini privati materiale o attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio. Salvo casi d'urgenza, egli non utilizza le linee telefoniche dell'ufficio per esigenze personali. Il dipendente che dispone di mezzi di trasporto dell'amministrazione se ne serve per lo svolgimento dei suoi compiti d'ufficio e non vi trasporta abitualmente persone estranee all'amministrazione.
4. Il dipendente non accetta per uso personale, né detiene o gode a titolo personale, utilità spettanti all'acquirente, in relazione all'acquisto di beni o servizi per ragioni di ufficio.
Comportamento in servizio. La lavoratrice e il lavoratore, in relazione alle caratteristiche del campo di intervento, deve impostare il proprio contegno al rispetto e alla comprensione dell'utenza, agendo con criteri di responsabilità, attenendosi alle disposizioni impartite dalla direzione aziendale e alle regole aziendali e osservando in modo scrupoloso i propri doveri.
Comportamento in servizio. Il lavoratore, in relazione alle particolari esigenze dell'assistenza sanitaria, deve improntare il proprio comportamento al rispetto ed alla comprensione dell'assistito, ispirandosi ai principi della solidarietà umana e subordinando ogni propria azione alla consapevole necessità e responsabilità della sua assistenza. Il lavoratore deve rispettare l'impostazione e la fisionomia propria della struttura ove opera ed attenersi alle disposizioni impartite dall'Amministrazione secondo la struttura organizzativa interna in cui opera ed osservare in modo corretto i propri doveri. E' fatto divieto al lavoratore di prestare la propria attività al di fuori delle strutture di appartenenza anche in caso di sospensione cautelativa. La prestazione di lavoro a carattere continuativo esplicata al di fuori del rapporto di lavoro, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale, costituisce giustificato motivo per la risoluzione del rapporto di lavoro.
Comportamento in servizio. 1. Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza.
2. Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi.
3. Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio.
Comportamento in servizio rapporti con il pubblico
1. Il dipendente ispira il proprio comportamento a cortesia, correttezza, disponibilità e spirito di servizio sia nei rapporti diretti con il pubblico sia nel rispondere alla corri- spondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica. Opera nella ma- niera più completa e accurata possibile, con la diligenza del buon padre di famiglia; usa un linguaggio comunicativo e comprensibile all’interlocutore e, in nessun caso, assume atteggiamenti intimidatori nei confronti del contribuente volti a influenzare le sue Codice di comportamento del personale dell’Agenzia delle Entrate scelte. Al fine di perseguire la massima trasparenza, tracciabilità, economicità e ridu- zione dei tempi di lavorazione nell’attività di servizio, privilegia, ove possibile e in base agli indirizzi dell’Agenzia, l’uso delle nuove tecnologie e la più ampia erogazione dei servizi attraverso il canale telematico.
2. Qualora il dipendente non sia competente per posizione rivestita o per materia, si fa comunque parte attiva nella risoluzione del problema indirizzando l’interessato al fun- zionario o ufficio competente, senza assumere atteggiamenti passivi, nel rispetto del contribuente. Il dipendente, fatte salve le norme sul segreto d’ufficio e gli obblighi di riservatezza, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell’ufficio dei quali ha la responsabilità o il coordinamento.
3. Il dipendente, nei rapporti con il pubblico, si fa riconoscere esponendo in modo visibile il proprio cartellino identificativo in uso presso l’Agenzia, salvo diverse disposizioni di servizio. Nel corso dell’attività istruttoria esterna, il dipendente si identifica con l’ap- posita tessera di riconoscimento e mantiene un comportamento che non leda in alcun modo l’immagine dell’Agenzia.
4. Nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall’Agenzia, l’ordine cro- nologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche. Il dipendente rispetta gli appuntamenti con i cittadini e risponde senza ritardo ai loro reclami.
5. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti e delle prerogative sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’Agenzia.
6. Il dipendente cura il rispetto degli standard di quali...
Comportamento in servizio. Art. 39 – Ritardi e assenze
Comportamento in servizio. La lavoratrice ed il lavoratore, in relazione alle caratteristiche del campo di intervento, deve impostare il proprio contegno al rispetto ed alla comprensione dell'utenza, agendo con criteri di responsabilità, attenendosi alle disposizioni impartite dalla direzione dell'Istituto ed alle regole dello stesso, osservando in modo scrupoloso i propri doveri. Il Regolamento interno predisposto dall'Istituzione, ove esista, deve essere portato a conoscenza delle dipendenti e dei dipendenti all'atto dell'assunzione o al momento della successiva compilazione e affisso in luogo pubblico per la consultazione. Esso non può contenere norme in contrasto con il presente CCNL e con la vigente legislazione. Ciò vale anche per eventuali successive modifiche.
Comportamento in servizio. 1. Il dipendente svolge le attività di competenza con diligenza e imparzialità, perseguendo l’interesse pubblico e il benessere della collettività e, in particolare:
a) salvaguarda l’immagine e la credibilità dell’Agenzia e delle funzioni istituzionali a questa demandate, evitando ogni possibile condizionamento nello svolgimento delle attività;
b) segnala al proprio responsabile i casi in cui abbia ricevuto attività da svolgere, com- piti, istruzioni, da parte di un soggetto, interno o esterno all’Agenzia, non autorizzato a impartirle;
c) consulta soltanto gli atti e i fascicoli direttamente collegati alla propria attività, con- sentendone l’accesso esclusivamente a coloro che ne abbiano titolo ed in conformità alle prescrizioni impartite dal proprio Responsabile;
d) non utilizza le informazioni di cui sia venuto a conoscenza nell’esercizio dell’attività lavorativa per fini ed interessi personali o per qualsiasi altro scopo che non sia uni- camente quello dell’espletamento delle mansioni lavorative assegnate;
e) rispetta i termini per la conclusione dei procedimenti amministrativi e, salvo giusti- ficato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri di- pendenti il compimento di attività o l’adozione di decisioni di propria spettanza. Il Responsabile dell’ufficio ha l’obbligo di rilevare e tenere conto dei comportamenti negligenti del dipendente;
f) nella gestione delle risorse finanziarie, procede ai pagamenti relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture seguendo, di norma, l’ordine cronologico di accettazione delle fatture, rispettando le tempistiche prescritte dalle normative vigenti;
g) in caso di avvicendamento, malattia o altro motivo, fornisce al funzionario suben- trante e al responsabile dell’Ufficio ogni informazione utile a garantire la continuità del servizio.
2. Il dipendente osserva scrupolosamente le disposizioni che regolano l’ingresso alle sedi dell’Agenzia, utilizzando ogniqualvolta accede o lascia l’ufficio, la tessera di servizio/badge appositamente rilasciatagli, al fine di consentire la registrazione e la ri- levazione automatica della propria presenza sul luogo di lavoro. Il dipendente garanti- sce la puntuale rilevazione dell’orario di lavoro anche nello svolgimento di attività di servizio esterna. Costituisce falsa attestazione della presenza in servizio qualunque mo- dalità fraudolenta posta in essere, anche avvalendosi di terzi, per far risultare il soggetto in servizio o trarre in inganno l’amm...
Comportamento in servizio. Il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né affida ad altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza.
Comportamento in servizio. 1. Il dirigente conforma la sua condotta ai principi di diligenza e fedeltà di cui agli artt. 2104 e 2105 del Codice Civile e contribuisce alla gestione della cosa pubblica con impegno e responsabilità.
2. Il comportamento del dirigente è improntato al perseguimento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi istituzionali nella primaria considerazione delle esigenze dei cittadini utenti, operando costantemente nel pieno rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, allegato al CCNL del 3.11.2005, di cui si impegna a osservare tutte le disposizioni nonché dei codici di comportamento adottati dalle Aziende ai sensi dell’art. 54, comma 5 del d.lgs. 165/2001 e di quanto stabilito nelle Carte dei Servizi.
3. I codici di comportamento aziendali e le carte dei servizi, ove emanati, sono affissi in luogo accessibile a tutti i dipendenti.