Contenuti della formazione Clausole campione

Contenuti della formazione. Nei confronti dell’apprendista viene garantita l’erogazione della formazione di cui all’art. 44, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2015.
Contenuti della formazione. I. La formazione degli apprendisti ai sensi dei decreti attuativi dell’art. 16 della Legge 196/1997, riguarderà contenuti di carattere generale inerenti le principali aree di funzionamento aziendale e contenuti che consentano l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie per adibire proficuamente l’apprendista nell’area di attività aziendale di riferimento. II. Le attività formative, in relazione alla professionalità da acquisire, rientrano tra quelle di seguito riportate: a) competenze relazionali; b) organizzazione ed economia; c) disciplina del rapporto di lavoro;
Contenuti della formazione. La formazione professionale è articolata in un unico progetto che deve svolgersi all’esterno o all’interno dell’impresa sempre in coerenza con il Piano Formativo Individuale e con i profili professionali previsti dal presente CCNL. I datori di lavoro con sedi in più Regioni possono fare riferimento al percorso formativo della Regione in cui insiste la sede legale e possono accentrare le comunicazioni al centro per l’impiego, previste dai commi 1180 e seguenti, dell’art. 1 della legge n. 296/2006 nel servizio informatico ove è ubicata la sede legale. L’apprendista dovrà acquisire competenze di base e trasversali, competenze settoriali e competenze professionalizzanti relative al profilo di assunzione dell'apprendista. Le aree tematiche approfondite nel corso dell’iter formativo sono strettamente collegate alle conoscenze già in possesso dell’apprendista e sono così articolate:
Contenuti della formazione. Le parti si impegnano entro il 30 giugno 2006 a definire i contenuti formativi dei profili pro- fessionali per i quali è prevista l’assunzione con contratto di apprendistato professionalizzan- te.
Contenuti della formazione. I contenuti dell’attività formativa degli apprendisti, ai sensi del Decreto ministeriale 20 maggio 1999, attuativo dell’art. 16 della L. 196/97, andranno predisposti in modo da consen- tire l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie di base per adibire proficuamente l’apprendista nell’area di attività aziendale di riferimento. Le attività formative di cui all’art. 2 lett. A) del decreto del Ministro del lavoro 8 aprile 1998, dovranno perseguire gli obiettivi formativi definiti nel Decreto ministeriale 20 maggio 1999 ed articolati nelle seguenti quattro aree di contenuti: • competenze relazionaliorganizzazione ed economiadisciplina del rapporto di lavoro sicurezza sul lavoro. I contenuti di cui all’art.2 lett. B) del decreto del ministro del lavoro 8 aprile 1998 e le competenze da conseguire mediante esperienza di lavoro dovranno essere definiti sulla base dei seguenti obiettivi formativi, individuati nel Decreto ministeriale 20 maggio 1999: • conoscere i prodotti e servizi di settore e contesto azien- dale • conoscere e saper applicare le basi tecniche scientifiche della professionalità • conoscere e saper utilizzare tecniche e metodi di lavoro • conoscere e saper utilizzare strumenti e tecnologie di lavoro (attrezzature, macchinari e strumenti di lavoro) • conoscere ed utilizzare misure di sicurezza individuale e tutela ambientale
Contenuti della formazione. I percorsi formativi rivolti a gruppi-classe, composti da apprendisti con profili di qualifica preferibilmente ma non necessariamente omogenei, si articolano nelle seguenti aree di competenza: A. Competenze di base3 Competenza linguistica Competenza matematica e scientifico-tecnologica Competenza storica e socio-economica La formazione relativa alle competenze di base è gestita dal Soggetto attuatore in modalità di formazione d’aula e laboratoriale. B. Competenze professionali comuni4: Qualità, sicurezza5, igiene e salvaguardia ambientale La formazione relativa alle competenze professionali comuni è gestita dal Soggetto attuatore in modalità di formazione d’aula e laboratoriale.
Contenuti della formazione. Il percorso formativo dovrà essere personalizzato in funzione del titolo di studio dell’Apprendista, della sua pregressa esperienza e della qualifica di destinazione. Le Parti, in via esemplificativa, individuano i seguenti ambiti formativi che dovranno essere sviluppati in funzione della realtà aziendale e delle mansioni per le quali l’Apprendista è in formazione: " conoscenza dei prodotti, dei servizi di settore e del contesto aziendale; " conoscenza dell’organizzazione aziendale e del lavoro; " conoscenza dello specifico ruolo dell’Apprendista all’interno dell’Azienda; " conoscenza e applicazione delle basi tecniche, degli aspetti pratici, teorici e legali delle mansioni richieste; " conoscenza e utilizzo delle procedure, degli strumenti, delle tecnologie e dei procedimenti di lavoro; " conoscenza e utilizzo delle misure adottate in materia di sicurezza sul lavoro e tutela ambientale; " competenze c.d. “trasversali”, quali:
Contenuti della formazione. La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN” a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico
Contenuti della formazione. La strategia di formazione impiegata al subentro e in corso d’opera mira a preparare le risorse lungo le quattro direttrici usate nel § 5 del capitolato per ottenere la conoscenza completa di una soluzione applicativa. • Competenze tematiche e funzionali riguardanti il contesto operativo, le normative, i processi gestionali e le procedure amministrative sottese al portafoglio applicativo, con tecniche di analisi e rappresentazione dei requisiti funzionali e di business, l’elaborazione di strategie e studi di fattibilità, il ridisegno di processi, le valutazioni funzionali e architetturali di soluzioni applicative, la stima e la misura delle dimensioni funzionali, dei costi e dei tempi, programmi di gestione del cam- biamento, iniziative specialistiche di formazione e l’analisi dell’impatto sulle applicazioni di modifiche normative, ammini- strative e/o organizzative. • Competenze tecnologiche necessarie per realizzare, manutenere, trasformare e gestire le soluzioni applicative e per rece- pire le innovazioni prospettate dal contesto di riferimento (impatti derivanti da nuove normative, novità tecnologiche, ecc.) con l’esperienza pluriennale d’impiego delle tecnologie citate nel § 5.4 del capitolato, un’ampia dotazione di certificazioni e la copertura completa delle architetture IT, dei sistemi operativi, di WEB/Application server, RDBMS, ERP, ECM, APPS cloud e mobile, ecc. • Competenze metodologiche concernenti linee guida, standard, buone prassi e processi usati dall’Amministrazione, dal Raggruppamento e/o scaturiti da indagini su temi innovativi, con l’impiego di un sistema di qualità conforme agli standard internazionali (ISO 9000 e CMMI), di metodologie agili (DevOps, SCRUMM), certificazioni per il project e il service manage- ment (PMI, COBIT, RUP, PRINCE2, IPMA e ITIL), cicli di vita standard e proprietari (AGILE, LEAN, ASAP, .NET framework, OA Framework) e metodi di stima e misura della dimensione funzionale del software (IFPUG, COSMIC). • Competenze applicative per indirizzare l’evoluzione dell’Amministrazione, la ridefinizione di processi e ruoli, l’ottimizza- zione dei procedimenti e la trasposizione coerente nei prodotti della fornitura, con esperienze di progettazione, implemen- tazione e gestione di ogni tipo di sistema ERP, ECM e custom e delle soluzioni funzionali descritte nel § 4 del capitolato, con la selezione delle soluzioni ottimali per le strategie dell’Amministrazione, la progettazione delle architetture, la padronanza di ogni tipo d...
Contenuti della formazione. La strategia di formazione impiegata al subentro e in corso d’opera mira a preparare le risorse lungo le quattro direttrici usate nel § 5 del capitolato per ottenere la conoscenza completa di una soluzione applicativa.  Competenze tematiche e funzionali riguardanti il contesto operativo, le normative, i processi gestionali e le procedure amministrative sottese al portafoglio applicativo, con tecniche di analisi e rappresentazione dei requisiti funzionali e di business, l’elaborazione di strategie e studi di fattibilità, il ridisegno di processi, le valutazioni funzionali e architetturali di soluzioni applicative, la stima e la misura delle dimensioni funzionali, dei costi e dei tempi, programmi di gestione del cam- biamento, iniziative specialistiche di formazione e l’analisi dell’impatto sulle applicazioni di modifiche normative, ammini- strative e/o organizzative.  Competenze tecnologiche necessarie per realizzare, manutenere, trasformare e gestire le soluzioni applicative e per rece- pire le innovazioni prospettate dal contesto di riferimento (impatti derivanti da nuove normative, novità tecnologiche, ecc.) con l’esperienza pluriennale d’impiego delle tecnologie citate nel § 5.4 del capitolato, un’ampia dotazione di certificazioni e la copertura completa delle architetture IT, dei sistemi operativi, di WEB/Application server, RDBMS, ERP, ECM, APPS cloud e mobile, ecc.  Competenze metodologiche concernenti linee guida, standard, buone prassi e processi usati dall’Amministrazione, dal Raggruppamento e/o scaturiti da indagini su temi innovativi, con l’impiego di un sistema di qualità conforme agli standard internazionali (ISO 9000 e CMMI), di metodologie agili (DevOps, SCRUMM), certificazioni per il project e il service manage- ment (PMI, COBIT, RUP, PRINCE2, IPMA e ITIL), cicli di vita standard e proprietari (AGILE, LEAN, ASAP, .NET framework, OA Framework) e metodi di stima e misura della dimensione funzionale del software (IFPUG, COSMIC).  Competenze applicative per indirizzare l’evoluzione dell’Amministrazione, la ridefinizione di processi e ruoli, l’ottimizza- zione dei procedimenti e la trasposizione coerente nei prodotti della fornitura, con esperienze di progettazione, implemen- tazione e gestione di ogni tipo di sistema ERP, ECM e custom e delle soluzioni funzionali descritte nel § 4 del capitolato, con la selezione delle soluzioni ottimali per le strategie dell’Amministrazione, la progettazione delle architetture, la padronanza di ogni tipo d...