Futures Clausole campione

Futures. L’effetto leva
Futures. I Futures costituiscono particolare tipologia di contratti a termine. Un contratto a termine è un accordo tra due soggetti per la consegna di una determinata quantità di un certo sottostante (attività finanziarie o merci) ad un prezzo (prezzo di consegna) e ad una data (data di scadenza o maturity date) prefissati. Le variazioni del valore del sottostante determinano il profilo di rischio/rendimento di un contratto a termine, che può essere così riassunto: • per l'acquirente del contratto, cioè colui che deve comprare un certo bene ad una certa data e ad un prezzo già fissato nel contratto, il rischio è rappresentato dal deprezzamento del bene. In questo caso, infatti, egli sarebbe comunque costretto a pagare il prezzo già fissato nel contratto per un bene il cui valore di mercato è minore del prezzo da pagare; • per il venditore del contratto, al contrario, il rischio è rappresentato dall'apprezzamento del bene. Le principali tipologie di contratti a termine sono i contratti: • forward, che si caratterizzano per il fatto fuori dai mercati regolamentati; • futures, negoziati sui mercati regolamentati e, proprio per questo, standardizzati per oggetto, dimensione, scadenza e regole di negoziazione. Alle parti, pertanto, è rimessa solamente la possibilità di definire il prezzo a cui vogliono acquistare o vendere.
Futures e) Altri
Futures g) Altri
Futures g) Altri organizzati centrali Mercati Controparti di compen- 14.969 3.106 57.566 10.354 7.392 1.881 69.058 335 120.809 7.786 446 Bilancio consolidato 2019 • Nota integrativa consolidata Xxxxxxxxx non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d’interesse - valore nozionale X 40.000 - fair value positivo X 14.969 - fair value negativo X
Futures g) Altri 451 Relazione Finanziaria Annuale 2019 - valore nozionale X - fair value positivo X - fair value negativo X - valore nozionale X - fair value positivo X - fair value negativo X - valore nozionale X - fair value positivo X - fair value negativo X - valore nozionale X - fair value positivo X - fair value negativo X - valore nozionale X - fair value positivo X - fair value negativo X - valore nozionale 38.156.654 2.826.051 - fair value positivo 347.290 16.352 - fair value negativo 2.437.563 238.125 - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - valore nozionale 1.038.533 594.619 - fair value positivo 6.267 11.437 - fair value negativo 6.867 - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 452 Bilancio consolidato 2019 • Nota integrativa consolidata
Futures. Si è già avuto modo di chiarire che il future sarebbe xx xxxxxx xx xxxxxxxxx derivato più risalente nel tempo134; e ciò, verosimilmente, anche in ragione della sua semplicità strutturale135. preclusi da disposizioni di diritto interno o da circoscritte deleghe di poteri». X. XXXXXXXXXXX, I prodotti “derivati”, cit., p. 365. 131 X. XXXXX, Contratti derivati, cit., p. 2225. 132 Ex multis, X. XXXXXXX, Garanzia xxxx x xxxxxxxxx di rischio, cit., p. 282. 133 Cfr. X. XXXXXXX, Contratti derivati e tutela dell’acquirente, Torino, 2013, p. 79: «xxxx’universo delle varie tipologie di derivati e delle numerose combinazioni che in questi ultimi anni sono state create dagli analisti finanziari attraverso tecniche di ingegneria finanziaria, è comunque possibile individuare alcuni modelli, dei cosiddetti archetipi di contratti derivati, i quali costituiscono la base di ogni successiva elaborazione». 134 V., supra, in questo Cap., § 1.2. Secondo l’opinione più accreditata, il future consiste in un contratto a termine con il xxxxx le parti si obbligano, rispettivamente, a comprare e a vendere un certo quantitativo di beni ad una scadenza determinata e ad un prezzo predefinito136. Per comprendere appieno la struttura del future e i relativi meccanismi negoziali giova muovere da un esempio137. Si consideri la seguente ipotesi: A vuole comprare il titolo x, che attualmente vale 100, sulla personale convinzione che, trascorso un termine di tre mesi, il titolo xxxxx 120; al contrario, B, possessore di un titolo x del valore attuale pari a 100, vuole venderlo, in quanto teme che fra tre mesi quello stesso titolo xxxxx 90. I due soggetti si incontrato e convengono di stipulare una compravendita a termine, in cui A assume la posizione di acquirente x X xxxxxx di venditore, avente ad oggetto il titolo x e fissando convenzionalmente un prezzo pari a 105138. Orbene, alla scadenza del termine di tre mesi, possono verificarsi tre eventualità:
Futures. 5.2.1) L’effetto “leva” Le operazioni su futures comportano un elevato grado di rischio. L’ammontare del margine iniziale è ridotto (pochi punti percentuali) rispetto al valore dei contratti e ciò produce il così detto “effetto leva”. Questo significa che un movimento dei prezzi di mercato relativamente piccolo avrà un impatto proporzionalmente più elevato sui fondi depositati presso l’intermediario: tale effetto potrà risultare a sfavore o a favore dell’Investitore. Il margine versato inizialmente, nonché gli ulteriori versamenti effettuati per mantenere la posizione, potranno di conseguenza andare perduti completamente. Nel caso i movimenti di mercato siano a sfavore dell’Investitore, egli può essere chiamato a versare fondi ulteriori con breve preavviso al fine di mantenere aperta la propria posizione in futures. Se l’Investitore non provvede ad effettuare i versamenti addizionali richiesti entro il termine comunicato, la posizione può essere liquidata in perdita e l’Investitore è debitore di ogni altra passività prodottasi.
Futures. Limite massimo pari a 16 lotti per posizioni corte. Limite massimo pari a 16 lotti per posizioni lunghe. Per determinare l’eventuale superamento dei limiti, le posizioni corte e le posizioni lunghe su strumenti finanziari derivati aventi lo stesso sottostante saranno considerate separatamente, senza effettuare compensazioni tra le stesse.