Ambiti di collaborazione Clausole campione

Ambiti di collaborazione. Gli ambiti su cui le Parti concentrano la reciproca collaborazione sono così individuati:
Ambiti di collaborazione. Con il presente Protocollo d’intesa sono definiti gli ambiti e le modalità di realizzazione delle attività finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza che le parti intendono realizzare congiuntamente, quali, in particolare, quelle di seguito elencate: - attivazione di programmi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro; - iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; - ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza del lavoro; - studio ed analisi dei modelli di prevenzione e gestione del rischio; - studio e analisi dei fattori di rischio correlati al mutato contesto lavorativo/sociale post pandemico finalizzato anche all’aggiornamento della metodologia di valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato. La realizzazione delle iniziative di cui ai punti sopra indicati potrà avvenire individuando la modalità ritenuta più adeguata rispetto sia alle finalità di ciascuna iniziativa, sia alle condizioni di fattibilità che caratterizzano di volta in volta il contesto. Nella realizzazione delle attività programmate, le parti convengono circa l’opportunità del coinvolgimento, laddove necessario, dei competenti soggetti istituzionali, che insieme a Inail fanno parte del sistema di promozione della salute e sicurezza, sia per le fasi di progettazione, che per quelle relative alla validazione dei prodotti realizzati.
Ambiti di collaborazione. 1. L’ANAC e la D.I.A. si scambiano, nei limiti consentiti dalla legge, dati e notizie rilevanti per il perseguimento dei propri fini istituzionali, allo scopo di prevenire fatti illeciti e infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dell’evidenza pubblica.
Ambiti di collaborazione. 1. L’ANAC e la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato si scambiano, nei limiti consentiti dalla legge e ove occorra previo nulla osta dell’Autorità giudiziaria, dati e notizie rilevanti per il perseguimento dei propri fini istituzionali, allo scopo di prevenire e contrastare fatti illeciti e di infiltrazioni della criminalità nel settore pubblico.
Ambiti di collaborazione. 1. Gli accordi attuativi hanno ad oggetto l'esercizio di funzioni amministrative, l'erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere nei seguenti ambiti di materia a rilevanza metropolitana.
Ambiti di collaborazione. 1. Nell'ambito della pianificazione in materia di mobilità dell'area metropolitana bolognese, sono oggetto della presente collaborazione strutturata le attività connesse all’elaborazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile metropolitana e, quali piani di approfondimento settoriali del PUMS stesso, del Piano Urbano della Logistica sostenibile metropolitana (PULS) e del piano urbano e metropolitano della mobilità ciclistica (Biciplan), nonché all'elaborazione del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) di Bologna. Sono fatte salve le competenze dei rispettivi enti previste dalla legge relativamente all'adozione e all'approvazione degli strumenti di pianificazione sopra indicati nonché per l'attuazione dei relativi interventi.
Ambiti di collaborazione. Articolo 6 - Ambiti di responsabilità Articolo 7 – Patto di collaborazione Articolo 8 –Durata della collaborazione
Ambiti di collaborazione. Le proposte di collaborazione possono svilupparsi negli ambiti seguenti (elenco esemplificativo e non esaustivo): • educazione, istruzione e formazione, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, prevenzione della dispersione scolastica e sostegno al successo scolastico e formativo, prevenzione del bullismo e contrasto della povertà educativa, promozione dell’inclusione, dell’integrazione culturale e della coesione sociale; • salvaguardia e miglioramento delle condizioni dell’ambiente, promozione della protezione degli animali, utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, promozione del contrasto allo spreco alimentare, cultura dello sport e del benessere; • tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio con attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale; riqualificazione e rivitalizzazione dell’ambiente urbano; • promozione partecipazione politica e civica, della corretta informazione, del pieno accesso agli atti della pubblica amministrazione, della gestione e valorizzazione dei “dati aperti”; • inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori disoccupati, sotto occupati e delle persone svantaggiate; • promozione della cultura della sharing economy, del mecenatismo finalizzato all’interesse pubblico; promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche del tempo di cui all’articolo 27 della legge 8 marzo 2000, n. 53; • promozione della cultura della legalità.
Ambiti di collaborazione. Gli ambiti su cui le Parti concentrano la reciproca collaborazione sono così individuati: - per il Comune di Milano, la messa a disposizione di risorse umane, economiche, ovvero soluzioni applicative ed infrastrutture IT al fine del raggiungimento dei target prefissati di diretta titolarità, relativamente all’Asse 1 – Agenda Digitale, di cui sopra; - per la Città Metropolitana di Milano, il coordinamento istituzionale e la promozione nei riguardi di terze amministrazioni comunali, con particolare riguardo alla dimensione delle zone omogenee e al raccordo con gli interventi regionali in tema di agenda digitale o di politiche settoriali. Le Parti prevedono, inoltre, di sviluppare attività di cooperazione con AFOL Metropolitana - un’azienda speciale consortile partecipata, ad oggi, dalla Città Metropolitana di Milano e da 67 Comuni, compreso il capoluogo – con lo scopo di integrare i dati riguardanti la formazione e il lavoro nelle piattaforme digitali condivise dalle amministrazioni locali, appartenenti al territorio della Città Metropolitana di Milano, da formalizzare con altri atti.
Ambiti di collaborazione. Il servizio all’interno del PS verrà svolto da un operatore CRI, salvo la presenza di volontari in formazione, di norma tutti i giorni dell’anno secondo i seguenti turni: dalle 17 alle 20 e dalle 20 alle 23 (estendibile alle 24 se richiesto con due giorni di anticipo). In caso di difficoltà, dovrà essere garantita la fascia oraria 20 – 23. Gli operatori della CRI svolgono presso il Pronto Soccorso le seguenti attività: - presidiano principalmente l’area dell’attesa osservata (OBINO) fornendo accoglienza e supporto alle famiglie e ai bambini presenti, supervisionando il rispetto delle regole di comportamento degli utenti, facendo anche da tramite tra le famiglie e le infermiere. - Svolgono attività di intrattenimento del bambino anche in OBI, quando il genitore si deve allontanare temporaneamente dal reparto. - L’operatore della CRI, può, senza obbligo e in autonomia: