Educatori Clausole campione

Educatori. Nel caso di apertura standard, deve essere garantita la presenza di n. 2 educatori, di cui uno referente del Servizio, per 3 ore il lunedì, il giovedì e il sabato e 5 ore il martedì, il mercoledì e il venerdì per un totale di 24 ore frontali per 114 settimane (38 settimane per ciascuno dei 3 anni). Il personale educativo disporrà di un monte ore non frontale individuale di almeno 3 ore settimanali in media, da destinare a: incontri del gruppo di lavoro, finalizzati alla progettazione e programmazione delle attività, alla preparazione e predisposizione dei laboratori, alla realizzazione di eventi particolari (feste, incontri su tematiche specifiche, partecipazione a manifestazioni varie), riordino degli ambienti, verifica attività proposte, coordinamento con le attività svolte in gestione diretta.
Educatori. Gli Educatori professionali dovranno essere dipendenti dell’Aggiudicataria e possedere specifiche professionalità come da standard regionale ed in specifico dovranno avere: Titolo di Educatore Professionale (riconosciuto a livello regionale e/o universitario), ovvero Laurea in Scienze dell’Educazione o Scienze pedagogiche con specifiche competenze e comprovata esperienza professionale di almeno un anno in ambito socio-educativo.
Educatori per ricoprire il ruolo di educatore è necessario il possesso di uno dei seguenti titoli di studio: a) laurea o laurea magistrale conseguita in corsi afferenti alle classi pedagogiche o psicologiche; b) master di primo o secondo livello avente ad oggetto la prima infanzia per coloro che sono in possesso di laurea in discipline umanistiche o sociali e hanno sostenuto esami in materie psicologiche o pedagogiche; c) diploma di maturità rilasciato dal liceo socio-psico-pedagogico; d) diploma di liceo delle scienze umane ad indirizzo socio-psico-pedagogico; e) diploma di assistente comunità infantile; f) diploma di dirigente di comunità; g) titoli equipollenti riconosciuti dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. In base al nuovo regolamento regionale 41r/2013, dal 1 settembre 2018 sono ritenuti validi per l'esercizio della funzione di educatore i titoli di studio di cui alle lettere a) b) e g), nonché i titoli di cui alle lettere da c) a f) conseguiti entro il 31 agosto 2018, salve successive modifiche legislative. L’Educatore, deve possedere, inoltre, competenze attinenti la sfera affettiva, cognitiva e relazionale. Tale capacità può essere stata perfezionata attraverso una formazione personale o di gruppo. Deve possedere esperienza professionale almeno di un anno, anche non continuativo, documentata, in servizi educativi dell’infanzia nella fascia 0-6. L’AC, ai fini dell’avvio della sperimentazione 0/6 come previsto nello schema di contratto lotto 1), valuterà a titolo migliorativo, il possesso da parte di almeno due educatori del titolo necessario per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia documentato da curriculum. In sede di gara, l’APPALTATORE deve presentare, per ciascun educatore: - curriculum vitae in formato europeo redatto ai sensi del DPR 445/2000 e attestante tutti i requisiti sopra indicati.
Educatori. Gli educatori devono essere in possesso del Diploma di Laurea in Scienze dell’Educatore L18 e L19; Laurea in Educazione professionale L/SNT2 e titoli equipollenti con iscrizione/preiscrizione all’Albo professionale; qualifica di educatore socio-pedagogico come prevista dai commi 594-601 della Legge 205 del 29/12/2017 ed eventuali successive integrazioni del Diploma di Laurea breve in Scienze dell’Educazione. Per gli educatori dei Servizi educativi domiciliari e territoriali, in virtù della tipologia degli interventi, viene inoltre richiesta una comprovata esperienza nel lavoro con le famiglie, in particolare nell’osservazione delle dinamiche inerenti l’esercizio della responsabilità genitoriale e dei ruoli e delle funzioni svolte da ciascun componente. In ogni caso è richiesto il possesso della patente “B”. L’attività educativa deve tener conto dei progetti personalizzati, delle capacità/motivazioni del singolo minore e del gruppo dei minori nel suo complesso. Dovranno essere garantite le seguenti prestazioni: • l’osservazione del minore sotto l’aspetto cognitivo, emotivo e relazionale e contestuale impostazione del rapporto educativo; • l’osservazione delle dinamiche relazionali all’interno del nucleo familiare del minore qualora l’intervento si dovesse svolgere a domicilio o presso la sede del Servizio Sociale e contestuale impostazione del sostegno al ruolo genitoriale; • il sostegno per l’avvio all’autonomia ed alla cura della propria persona; • gli interventi educativi tesi ad accrescere l’autonomia personale del minore e a sviluppare le sue risorse/capacità nel rispetto delle sue attitudini, dei suoi interessi e della fase di crescita; • l’affiancamento dei ragazzi nello svolgimento dei compiti, nell’organizzazione dello studio, del materiale e delle consegne scolastiche, sia nei centri che a domicilio; • il sostegno per l’ampliamento delle competenze linguistiche dei minori extracomunitari; • la prevenzione del rischio di emarginazione; • l’incentivazione ed accompagnamento del minore ad attività di socializzazione nel territorio; • l’emersione delle potenzialità e capacità individuali su cui far leva per superare le frustrazioni derivanti dagli insuccessi; • gli incontri con le famiglie per la presentazione, la verifica dell’andamento e la conclusione del percorso del minore; • le attività di programmazione, preparazione ed allestimento degli ambienti precedenti l’avvio del servizio; • le attività ludico-ricreative come mezzo di espressione individ...
Educatori. Per la figura dell’educatore è richiesta la qualifica di educatore professionale socio- pedagogico, attribuita con laurea L19 e ai sensi delle disposizioni del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. La formazione universitaria dell'educatore professionale socio-pedagogico è funzionale al raggiungimento di idonee conoscenze, abilità e competenze educative rispettivamente del livello 6 e del livello 7 del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, di cui alla raccomandazione 2017/C 189/03 del Consiglio, del 22 maggio 2017; - in via transitoria, acquisiscono la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico, previo superamento di un corso intensivo di formazione per complessivi 60 crediti formativi universitari nelle discipline di cui al comma 593 della L. n. 205 dd. 27/12/2017, organizzato dai dipartimenti e dalle facoltà di scienze dell'educazione e della formazione delle università anche tramite attività di formazione a distanza, le cui spese sono poste integralmente a carico dei frequentanti con le modalità stabilite dalle medesime università, da intraprendere entro tre anni dalla data di entrata in vigore della L. n. 205 dd. 27/12/2017, coloro che, alla medesima data di entrata in vigore, sono in possesso di uno dei seguenti requisiti:
Educatori. I diritti doveri degli educatori sono definiti dalle finalità del progetto educativo, dalla gestione sociale e dalla normativa contrattuale. In particolare gli educatori hanno i compiti di: 1. Realizzare tutte le attività con i bambini necessarie all’attuazione del progetto educativo, curando tal fine anche l’organizzazione dei tempi della giornata e degli spazi del Nido; rispetto dei suoi ritmi e bisogni biologici e fisiologici individuali;
Educatori. Il personale educatore dovrà adottare una metodologia di lavoro in équipe ed essere disponibile ad un continuo scambio di informazioni ed alla collaborazione reciproca. Il personale educatore parteciperà a riunioni periodiche organizzate anche con la presenza del coordinatore pedagogico, con finalità di programmazione, progettazione e verifica. Ogni educatore dovrà avere a disposizione un monte ore per le attività non frontali con i bambini. Nel corso dell’anno educativo il concessionario del servizio dovrà garantire al personale educatore un’attività di aggiornamento da lui stesso organizzata e la partecipazione ai corsi, seminari, incontri eventualmente organizzati da Roma Capitale.
Educatori. Il soggetto gestore garantisce la presenza di un educatore professionale che garantisce la copertura di quattro ore giornaliere dal Lunedì alla Venerdì . La figura dell’operatore addetto all’accoglienza garantisce lo svolgimento delle seguenti mansioni: a) partecipa ai colloqui di ingresso, per conoscere l’ospite e contribuire a creare un clima di accoglienza e collaborazione con il resto degli operatori addetti all’inclusione sociale; b) raccoglie le informazioni anagrafiche, e predispone un apposito modello informatico per l’invio alla Direzione Sicurezza Sociale; c) raccoglie i documenti relativi al regolamento e patto/contratto firmati dagli ospiti, e ne dà copia ad ognuno di loro al momento dell’accoglienza in struttura; d) cura la sistemazione logistica degli ospiti all’interno della struttura, attraverso l’assegnazione dei posti letto e delle camere;
Educatori. Il personale educativo dovrà osservare i seguenti obblighi: ⮚ attuare i progetti di intervento per ciascun utente; ⮚ collaborare con i servizi coinvolti nel progetto al fine di promuovere la continuità educativa tra contesto scolastico, sociale e familiare; ⮚ partecipare agli incontri di programmazione e verifica sull’andamento del progetto individuale predisposto; ⮚ riferire tempestivamente al Responsabile del Progetto ogni informazione attinente l’utente e la sua famiglia; ⮚ garantire professionalità negli interventi ed il rispetto scrupoloso del segreto professionale e della riservatezza; ⮚ predisporre, semestralmente, una relazione dettagliata sull’intervento svolto.
Educatori. Il personale educativo è assegnato al Servizio nel rispetto delle normative legislative e contrattuali vigenti, del rapporto numerico previsto dalla D.G.R. n. 7/20943 tenendo conto del complessivo orario di apertura e dell'articolazione dei turni. I compiti specifici degli educatori sono definiti dalle finalità del progetto educativo e dalla normativa contrattuale. In particolare gli educatori hanno la funzione di: • realizzare tutte le attività con i bambini e le bambine necessarie all’attuazione del progetto pedagogico curando a tal fine anche l’organizzazione dei tempi della giornata e degli spazi del nido. Le attività educative sono organizzate privilegiando situazioni di piccolo gruppo e sono tese alla valorizzazione delle specificità individuali; • curare l’igiene personale, l’alimentazione e il riposo di ogni bambino nel rispetto dei suoi ritmi e bisogni psicologici e fisiologici naturali; • vigilare sulla sicurezza dei bambini/e; • realizzare momenti di scambio con i genitori, attraverso colloqui individuali e incontri di gruppo, per condividere informazioni relative al percorso evolutivo dei bambini e delle bambine e per confrontarsi sulle tematiche dell’infanzia e dell’educazione. Agli educatori è affidato il compito di elaborare collegialmente la programmazione educativa in linea con il progetto pedagogico. Tutto il personale è tenuto a confrontarsi collegialmente rispetto ai problemi del Servizio in cui opera e a concorrere al raggiungimento di obiettivi comuni.