Il modello organizzativo Clausole campione

Il modello organizzativo. I servizi di information and communication technology per il supporto all’attività amministrativa e per le esigenze della didattica e della ricerca dell’Ateneo sono curati dall’Area Sistemi Informativi. Nell’ambito della gestione documentale, l’Ateneo ha acquisito - secondo il modello in house providing - dal Consorzio Cineca l’applicativo Titulus con una soluzione di tipo Software as a Service (SaaS): le funzionalità del programma sono rese disponibili attraverso un sito web, il cui accesso è subordinato a un processo di autenticazione informatica. La documentazione tecnica ed operativa del software Titulus è accessibile al seguente link: xxxx://xxxx.xxxxxxx.xx/xxxx.xxx La conduzione operativa del sistema è curata direttamente al Consorzio Cineca, a cui, in virtù di un’apposita convenzione, sono demandati gli oneri di installazione, manutenzione, gestione, aggiornamento, monitoraggio di tutte le componenti fisiche e logiche infrastrutturali, di verifica della correttezza delle funzioni applicative e dell’integrità delle basi di dati in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza e di protezione dei dati e di continuità operativa.
Il modello organizzativo. Il Consorzio avrà a capo della struttura operativa un Direttore Generale, cui vengono collegati i processi delle aree per servizi di. (i) Internal Audit, qualità e Sicurezza; (ii) Affari Legali; (iii) Affari Generali. Si prevedono 4 ulteriori figure di coordinamento per le rispettive aree per servizi di: (i) Amministrazione Finanza e Controllo; (ii) Personale ed Organizzazione; (iii) Approvvigionamenti; (iv) Sistemi Informativi. Il Consorzio non può assumere personale o utilizzare personale che non sia quello derivante dalla valorizzazione del personale già in essere presso le società. Al riguardo la Giunta provinciale si riserva di definire ulteriori criteri, termini e modalità attuative mediante l'adozione di eventuali direttive ai sensi dell'articolo 18 della legge provinciale 2005, n. 1, e per gli effetti dell'articolo 7, comma 3bis, della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27. Il personale operante presso il Consorzio andrà scelto anche tenendo conto del “team” specialistico che per ogni area o servizio attivati sarà individuato presso le società. Al riguardo, anche al fine di incentivare e responsabilizzare le società nella selezione del personale operante presso il Consorzio, la ripartizione degli oneri dovrà tenere conto dei seguenti fattori: 1. media fra totale attivo, fatturato e patrimonio netto; 2. organico dato dal numero di dipendenti; 3. operatività, costituita dalla media fra protocolli in ingresso/uscita, totale delle fatture passive e attive, numero delle disposizioni di pagamento e numero degli ordini di acquisto; 4. messa a disposizione di personale a favore del Consorzio. Una volta completato il consolidamento del “Centro servizi Condivisi”, potrà essere valutato che gli oneri del Servizio possano essere differenziati; 1. per i servizi transazionali /ripetitivi la valorizzazione potrà includere costi diretti e una quota di costi indiretti (di cui una parte fissa e una parte in funzione di “driver” di allocazione per singola transazione); 2. per i servizi specifici la valorizzazione potrà essere a tariffa oraria (che incorpora parte dei costi indiretti). La struttura dei “Service Level Agreement” sarà per processo e/o servizio, omogenei per le diverse società. La gestione delle priorità è informata ai seguenti criteri: • si stabiliscono livelli di servizio differenziati secondo un numero predeterminato di casistiche (ad esempio: richiesta standard vs urgente); • a parità di tipologia le richieste vengono processate in logica FIFO (“...
Il modello organizzativo. I servizi di Information and Communication Technology (ICT) per il supporto all’attività istitu- zionale e amministrativa sono curati dal Servizio per la Gestione del Centro Unico dei Ser- vizi (SGCUS), struttura appartenente alla Direzione Generale dei Sistemi Informativi Au- tomatizzati (DGSIA). Il SGCUS si occupa della gestione dei sistemi e cura il supporto per l'erogazione dei servizi IT presso tutte le sedi centrali e regionali della Cdc. Svolge azioni di coordinamento e promozione nell'ambito dei referenti informatici. Il Servizio è responsabile della progettazione, realizzazione, implementazione e gestione dell'infrastruttura IT e della sua connessione al Sistema Pubblico di Connettività (SPC). Propone e realizza accordi di cooperazione infrastrutturale con altre Amministrazioni con particolare attenzione alla creazione di specifiche soluzioni di tipo Cloud. Definisce e cura l'implementazione delle politiche di sicurezza sui sistemi informativi della Cdc e garantisce la collaborazione istituzionale con le altre PP.AA. e in particolare con l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID). Assicura altresì la condivisione delle esperienze matu- rate in medesimi ambiti con le strutture tecniche di SOGEI, nell'ambito della specifica Convezione in essere. Nel dettaglio il Servizio svolge i seguenti compiti: • cura l'organizzazione e il corretto funzionamento dei data center della Cdc; • gestisce gli strumenti tecnologici e l'infrastruttura, rendendo disponibili i vari am- bienti (sviluppo, test, collaudo, pre-produzione, produzione, manutenzione, forma- zione) su cui poggiano e di cui necessitano i singoli sistemi applicativi, assicura la condivisione di tali strumenti e delle risorse strumentali ad essi afferenti, promuove e favorisce le attività di interconnessione e integrazione architetturale e tecnologica tra i vari sistemi applicativi, fornendo le strutture di competenza organizzativa e tecnica a supporto; • provvede all’esame e alla selezione dei servizi offerti dai diversi Cloud Service Pro- vider; • provvede alla progettazione, implementazione e gestione delle architetture dei si- stemi applicativi e delle infrastrutture IT, adottando il paradigma “Cloud first, Mo- bile first”; • redige studi di fattibilità, analizza, progetta e implementa progetti ITC di natura in- novativa e/o progetti che introducano tecnologie innovative all'interno del contesto infrastrutturale e tecnologico della Cdc; • elabora, di concerto con il Servizio per la gestione e il coor...
Il modello organizzativo. L’inventario nazionale, articolato su base regionale, deve contenere almeno le seguenti informazioni: a) le superfici vitate impiantate con varietà classificate per la produzione di vino; b) le varietà di uve da vino coltivate; c) il totale dei diritti di impianto esistenti; d) le disposizioni nazionali o regionali emanate per l’applicazione delle misure strutturali. Per raggiungere gli obiettivi indicati è necessario mettere a punto un modello organizzativo che ottimizzi l’integrazione e la fruibilità delle informazioni attualmente disponibili presso l’AIMA e presso gli Organismi regionali, secondo quanto previsto dal Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), art. 14 della D. Lgs. 173/98. Tutto ciò richiede uno sforzo organizzativo concertato tra le Amministrazioni centrali e regionali che garantisca di: - facilitare la dichiarazione delle aziende mettendo a disposizione, in apposite sedi locali le informazioni grafiche ed alfanumeriche già in possesso delle Amministrazioni; - comunicazione e verifica da parte delle Regioni diritti di impianto; - offrire una rapida disponibilità delle informazioni ai soggetti impegnati nella rilevazione dei dati; - consentire un efficace monitoraggio delle attività.
Il modello organizzativo. Condizione alla base del modello è la condivisione degli obiettivi e un opportuno ed adeguato strumento di governance che consenta di attuare le azioni previste per il raggiungimento di quegli obiettivi. Sebbene la condivisione di obiettivi preveda la partecipazione dei soggetti nella definizione degli stessi, è fisiologico che esista sempre un nucleo promotore che si faccia carico di proporre, di coinvolgere, di sviluppare tutto quanto sarà poi il gruppo a sostenere e a delineare in maniera definitiva. In tal senso la progettualità parte da un nucleo promotore, di cui fanno parte alcuni operatori di Agricoltura Sociale e organismi di rappresentanza che, rilevando le aspettative e necessità della compagine imprenditoriale, ha sviluppato una proposta condivisa e concordata durante i vari step progettuali. Quindi i “beneficiari”, ovvero gli operatori di settore, sono stati coinvolti e partecipi nella progettazione, sebbene questa sia gravata su un gruppo di lavoro ristretto. Questo si concretizza in un consenso acquisito in partenza, sia relativo al modello che agli obiettivi, oltre che alle linee guida per il loro perseguimento. Ancora di più il metodo di lavoro ha fornito ai singoli la consapevolezza di essere attori del processo e quindi che i singoli bisogni e necessità siano adeguatamente rappresentati. In fase operativa, di esecuzione, invece, occorre garantire una partecipazione più attiva degli operatori senza però far gravare su essi i carichi di lavoro. La governance deve garantire il giusto equilibrio dei processi decisionali, consentendo di sviluppare progettualità finalizzate all’obbiettivo comune e che questo rappresenti quelli di tutte le imprese associate, senza perdere di vista, però, una visione di insieme, di sistema, che consenta di generare opportunità. L’aggregazione deve essere “formalizzata” in modo da impegnare i singoli soggetti nella realizzazione di un progetto comune. Le cooperative sociali non sono nuove ad esperienze aggregative, in quanto esse si affiliano in associazioni ed enti, si iscrivono ad organi di rappresentanza si aggregano in consorzi, contratti di rete e ATS. A meno di organi di rappresentanza e di consorzi che erogano servizi, la consuetudine è aggregarsi al livello territoriale per ottenere vantaggi competitivi nelle attività che esse svolgono. Il modello in oggetto, invece, prevede l’aggregazione, a livello nazionale, per realizzare progetti condivisi. La scelta dell’estensione territoriale al livello nazionale ...

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  • Struttura organizzativa Nell’Organigramma sopra rappresentato sono raffigurate tutte le figure che prendono parte al Servizio, le gerarchie tra esse stabilite e le interazioni che si generano, ovvero i rapporti istituzionali, informativi e di supporto dall’esterno. Tale struttura, che utilizza razionalmente le risorse umane tecniche e i mezzi disponibili, è ripartita su due livelli perfettamente integrati tra loro, la Struttura di Governo e la Struttura Operativa. Frutto di un progetto unitario, i due livelli sono stati concepiti per lavorare in modo strettamente coordinato e sinergico, tramite l’applicazione di un sistema di procedure di controllo e di qualità, definite secondo le norme UNI EN ISO 9001. Figura cardine di tutto il processo è il Supervisore della Convenzione che opererà quale supervisore del servizio e referente nei confronti di Città Metropolitana, nonché quale coordinatore delle attività dei singoli Gestori di Servizio; tale figura sarà la cerniera di congiunzione tra la Struttura di Governo e la Struttura Operativa nella fase di erogazione dei servizi attraverso il coordinamento delle attività del Gestore del Servizio. Sarà, inoltre, in stretto rapporto con un Comitato Tecnico di Coordinamento, costituito dai referenti del RTI, che lo supporterà a livello decisionale in tutte le scelte strategiche necessarie a un corretto svolgimento della convenzione. Lo Staff di Supporto, suddiviso in aree composte da professionalità con competenze e ruoli differenti, ha, invece, il compito di supportare i Gestori del Servizio nella gestione del servizio, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, garantendo il completo soddisfacimento delle richieste del Capitolato Tecnico. Ha la funzione di indicare le linee guida e fornire il necessario supporto e coordinamento di ogni area per il suo ambito di competenza, in modo tale da garantire uniformità e coesione in tutti gli aspetti e in tutte le fasi di erogazione. Lo Staff di Supporto è diviso in cinque aree come di seguito descritte: Area Amministrazione e Contabilità | ha il compito di verificare gli OPF ricevuti dalle Amministrazioni Contraenti. Una volta ricevuto l’OPF, si occupa, poi, della predisposizione della documentazione amministrativa. Cura, inoltre, i rapporti con le Amministrazioni Contraenti, si occupa della fatturazione degli ordinativi di fornitura e gestisce i rapporti amministrativi tra i vari componenti. Area Sistemi Informativi/IT | è responsabile della corretta funzionalità di tutti i sistemi informativi adottati, di cui ai paragrafi dedicati della presente Offerta Tecnica. Tale struttura sarà coordinata da un Responsabile IT che avrà anche il compito di garantire la massima efficienza, la trasparenza del servizio reso e la rapidità dello scambio di informazioni e delle comunicazioni, di standardizzare i modi di operare del personale, assicurare il funzionamento delle infrastrutture a servizio della Centrale Operativa e delle GPG.

  • NOME E INDIRIZZO DELL’OPERATORE ECONOMICO AGGIUDICATARIO A.Menarini Diagnostics, Xxx Xxxxx Xxxxx 0, X-00000 Xxxxxxx.

  • INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) CONDIZIONI RELATIVE ALL'APPALTO III.1.1) Xxxxxxxx e garanzie richieste: III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni applicabili in materia: III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di operatori economici aggiudicatario dell'appalto: III.1.4) Altre condizioni particolari cui è soggetta la realizzazione dell'appalto:

  • Disposizioni particolari riguardanti l’appalto 1. La sottoscrizione del contratto da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione anche dei suoi allegati, della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione. 2. L’appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e ogni altra circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col RUP, consentono l’immediata esecuzione dei lavori.

  • Contrattazione di secondo livello Le parti, con il presente rinnovo contrattuale, hanno condiviso un modello di contrattazione di secondo livello finalizzato a far crescere il settore anche nell'ambito del confronto e delle relazioni sindacali. La titolarità della contrattazione di secondo livello viene esercitata dalle strutture territoriali delle XX.XX. nazionali stipulanti il c.c.n.l. Le aziende sono assistite e rappresentate dalle Associazioni territorialmente competenti delle Organizzazioni datoriali stipulanti cui sono iscritte o conferiscono mandato. La contrattazione di secondo livello ha la funzione di negoziare erogazioni economiche variabili correlate a risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti. Tali programmi avranno come obiettivo incrementi di produttività, di qualità, di redditività, di efficacia, di innovazione, di efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività aziendale, nonché ai risultati legati all'andamento economico della singola impresa. Il premio di risultato deve avere caratteristiche tali da consentire l'applicazione dei particolari trattamenti contributivi e fiscali previsti dalla normativa di legge. La contrattazione di secondo livello si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal presente c.c.n.l., come tassativamente indicate nel presente comma o dalla legge; deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione, secondo il principio del "ne bis in idem", salvo quanto espressamente previsto nel presente c.c.n.l.: - azioni a favore del personale femminile, in attuazione della raccomandazione CEE n. 635/1984 e della legge n. 125/1991, in coerenza con quanto convenuto in materia a livello nazionale; - azioni positive per la flessibilità di cui all'art. 9 della legge n. 53/2000; - accordi in materia di sviluppo della bilateralità, in coerenza ed entro il quadro convenuto in materia a livello nazionale; - differenti impegni formativi e specifiche modalità di svolgimento della formazione interna ed esterna degli apprendisti, ai sensi dell'art. 12 del presente c.c.n.l.; - monitoraggio del ricorso alle ore supplementari in coerenza con quanto previsto all'art. 33 del presente c.c.n.l.; - accordi specifici in materia di articolazione turni/orari anche per specifiche tipologie di appalto presenti sul territorio, nell'ottica di una migliore organizzazione del lavoro; - modalità esplicative di applicazione di regimi di flessibilità già previsti dal presente c.c.n.l. e/o definizione di nuovi meccanismi per tipologie particolari di appalto presenti nel territorio; - individuazione di soluzioni finalizzate ad un maggiore utilizzo della mobilità aziendale, anche al di fuori dell'ambito comunale; - individuazione di misure atte a migliorare le condizioni di lavoro anche al fine di contrastare eventuali forme anomale di assenteismo. Gli accordi di secondo livello hanno durata triennale.

  • METODO DI ATTRIBUZIONE DEL COEFFICIENTE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA ECONOMICA Quanto all’offerta economica, è attribuito all’elemento economico un coefficiente, variabile da zero ad uno, calcolato tramite la seguente formula: Ci = (Ra/Rmax)α Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo; Ra = ribasso dell’offerta del concorrente i-esimo; Rmax = ribasso dell’offerta più conveniente.

  • METODO DI ATTRIBUZIONE DEL COEFFICIENTE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA TECNICA L’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura qualitativa avverrà, da parte di ciascun commissario di gara, facendo ricorso al sistema del confronto a coppie tra le offerte presentate. Il confronto avviene sulla base delle preferenze accordate da ciascun commissario a ciascuna offerta in confronto con tutti le altre. Ciascun commissario confronta l’offerta di ciascun concorrente indicando quale offerta preferisce e il relativo grado di preferenza, variabile da 1 a 6 e precisamente: 1=nessuna preferenza; 2= preferenza minima; 3=preferenza piccola; 4= preferenza media; 5= preferenza grande; 6= preferenza massima; Viene costruita una matrice con un numero di righe e un numero di colonne pari al numero dei concorrenti meno uno nel quale le lettere individuano i singoli concorrenti: in ciascuna casella viene collocata la lettera corrispondente all’elemento che è stato preferito con il relativo grado di preferenza e, in caso di parità, vengono collocate nella casella le lettere dei due elementi in confronto, assegnando un punto ad entrambe. Al termine del confronto a coppie, per ogni subcriterio, si procederà alla somma dei coefficienti attribuiti dai singoli commissari; tale somma verrà riparametrata, attribuendo uno al concorrente che ha ottenuto il valore più alto e agli altri concorrenti un valore conseguentemente proporzionale al maggiore. Qualora nessuno dei partecipanti ottenga il massimo dei punteggi previsti dai singoli criteri di valutazione (Criterio A max punti 25 – Criterio B max punti 50) saranno riparametrati anche quest’ultimi. Il totale del punteggio afferente l’offerta qualitativa verrà arrotondato alla seconda cifra decimale, seguendo lo schema di arrotondamento per difetto se la terza cifra decimale dopo la virgola è minore o uguale a 4, per eccesso se la terza cifra decimale dopo la virgola è maggiore o uguale a 5. All’interno del portale SATER sarà attribuito solamente il punteggio totale dell’offerta qualitativa. I punteggi relativi ai criteri e subcriteri saranno riportati dettagliatamente nel verbale della commissione giudicatrice. Il metodo del confronto a coppie verrà utilizzato solo in presenza di almeno tre offerte da valutare. Nel caso in cui non si raggiungesse tale numero l’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura quantitativa da parte di ogni singolo commissario avverrà attraverso il calcolo della media dei coefficienti variabili tra zero e uno attribuito discrezionalmente dai singoli commissari. Si precisa che i coefficienti attraverso i quali si procederà all’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa sono i seguenti: Giudizio sintetico Valutazione coefficiente Descrizione Ottimo 1,00 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura pienamente esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde pienamente a quanto richiesto. Buono 0,75 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde in maniera soddisfacente a quanto richiesto.

  • Organizzazione del lavoro 1. Gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti collaborano nel rispetto delle specifiche competenze ed attività con le altre figure professionali e secondo le esigenze funzionali valutate dall’azienda, alle attività e ai progetti da realizzarsi nelle articolazioni organizzative per l’assistenza primaria, come definite dalla programmazione regionale ed aziendale. Per determinati servizi, l'attività degli specialisti ambulatoriali o degli altri professionisti può essere svolta anche in ore notturne e/o festive. 2. Per ciascun servizio specialistico, di branca o multidisciplinare, al quale sia addetta una pluralità di specialisti ambulatoriali convenzionati ai sensi del presente Accordo, è individuato, tra gli specialisti titolari di incarico in ciascuna branca, in servizio presso l'azienda e previo assenso dell'interessato, un responsabile di branca. 3. Al fine di garantire un adeguato livello di qualità delle attività svolte e delle prestazioni erogate, le aziende devono garantire nei poliambulatori pubblici, i requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi necessari allo svolgimento delle attività, quali ad esempio la presenza di personale tecnico ed infermieristico, le misure idonee alla tutela della salute psico-fisica degli specialisti ambulatoriali e dei professionisti sul luogo di lavoro, secondo le norme vigenti. I sindacati di cui all’art. 34 comma 13 cooperano con gli organismi competenti per la corretta applicazione della normativa vigente riguardante i problemi della salubrità dei luoghi di lavoro. 4. E' consentito l’accesso negli ambulatori pubblici da parte dell'assistito, senza richiesta del medico curante, alle seguenti specialità: ostetricia e ginecologia, odontoiatra, pediatria (limitatamente agli assistiti che non hanno potuto scegliere il pediatra di libera scelta), oculistica (limitatamente alle prestazioni optometriche), psichiatria, neuropsichiatria infantile e psicologia. Nei casi di urgenza e per le attività consultoriali e quelle di prevenzione legate a progetti obiettivo distrettuali e per quanto previsto al successivo comma 7, l'accesso diretto è consentito anche alle altre branche specialistiche. 5. Ai fini organizzativi l'accesso ai servizi specialistici e delle altre aree professionali avviene con il sistema di prenotazione. 6. E’ demandata alla trattativa regionale la definizione dei contenuti e delle modalità di attuazione dei commi successivi, secondo quanto disposto dall’art.14 del presente Accordo. 7. La prenotazione relativa alle visite successive è effettuata secondo modalità di programmazione predisposte dal sanitario convenzionato e protocolli concordati in sede aziendale. 8. Il numero di prestazioni erogabili per ciascuna ora di attività' è determinato sulla base della tipologia e della complessità della prestazione. 9. Relativamente alle prestazioni erogabili dagli specialisti ambulatoriali per ogni ora di attività, fermo restando che il loro numero e' demandato alla scienza e coscienza dello specialista, esso non puo' di norma essere superiore a quattro.

  • Categorie di servizi ai sensi dell'articolo 21 e dell'allegato II B della direttiva 2004/18/CE. 8 Esclusi i contratti di lavoro 9 Ad esclusione dei contratti aventi per oggetto l'acquisto, lo sviluppo, la produzione o la coproduzione di programmi televisivi da parte di emittenti, e dei contratti concernenti il tempo di trasmissione.

  • Informazioni sulla situazione patrimoniale dell’impresa I dati di seguito riportati si riferiscono all’ultimo bilancio approvato relativo all’esercizio 2014: • il Patrimonio netto ammonta a 45,35 milioni di Euro, di cui 25,00 milioni di Euro di Capitale Sociale e 20,35 milioni di Euro di Riserve patrimoniali; • l’indice di solvibilità risulta essere pari a 3,46. L’indice di solvibilità rappresenta il rapporto tra l’ammontare del margine di solvibilità disponibile pari a 35,41 milioni di Euro e l’ammontare del margine di solvibilità richiesto dalla normativa vigente pari a 10,23 milioni di Euro. Per la consultazione degli aggiornamenti dei dati patrimoniali dell’Impresa si rinvia al sito internet dell’Impre- sa: xxx.xxxxx-xxxxxxxx.xx.