Nomina della Commissione Giudicatrice Clausole campione

Nomina della Commissione Giudicatrice. La Commissione Giudicatrice è individuata secondo le disposizioni contenute nell’art. 11 del “Regolamento per il reclutamento e la disciplina dei Ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240” dell’Università degli Studi di Parma, citato in premessa. Del Decreto Rettorale di nomina della Commissione Giudicatrice sarà data pubblicizzazione sul sito Web istituzionale di Ateneo. Dal giorno successivo alla data di pubblicizzazione del Decreto Rettorale di nomina della Commissione decorre il temine di trenta giorni per la presentazione al Rettore, da parte dei candidati, di eventuali istanze di ricusazione dei Commissari. I lavori della Commissione non possono protrarsi per più di 60 giorni, decorrenti dalla data di nomina. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di 30 giorni, il termine per la conclusione dei lavori, per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della Commissione.
Nomina della Commissione Giudicatrice. 1. La Commissione giudicatrice è nominata dal Rettore, su proposta del Responsabile Scientifico.
Nomina della Commissione Giudicatrice. La nomina dei membri di commissione tecnica sarà effettuata a seguito dello spirare del termine per la presentazione delle offerte da parte dei concorrenti. La commissione tecnica sarà composta di n. 3 elementi, tra i quali, nella prima seduta, tramite sorteggio sarà individuato il presidente. I membri della commissione saranno individuati tra i dipendenti dell’Ente aventi maggior esperienza nella specifica materia di cui al bando. Non potranno far parte della commissione di gara:
Nomina della Commissione Giudicatrice. 1. La valutazione delle offerte e la formulazione della graduatoria sarà affidata ad una Commissione Giudicatrice, da nominarsi con determinazione del Direttore del Servizio affari generali ed istituzionali e sistema informativo dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Direzione Generale della Sanità atto della Stazione Appaltante, ai sensi e per gli effetti dell’art. 84 del D.Lgs. del 12.04.2006, n. 163 e s. m. i..
Nomina della Commissione Giudicatrice. Una Commissione giudicatrice prevista dall’art. 77 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i. sarà nominata dalla Stazione Unica Appaltante, secondo le modalità di cui al Regolamento approvato con determinazione n. 5063 del 18 maggio 2017, dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte, con il compito di effettuare la valutazione delle offerte dal punto di vista tecnico ed economico. La Commissione sarà composta da 3 membri e dovrà assicurare i necessari livelli di competenza in relazione all’oggetto della gara, avendo a riferimento l’ambito organizzativo di appartenenza dei commissari, ovvero il titolo di studio, ovvero la pregressa esperienza lavorativa, di cui uno con funzioni di presidente. I componenti della commissione non devono aver svolto, né possono svolgere, alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto da affidare e comunque nel rispetto di quanto previsto dall’art. 77, comma 4 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.. Per l’accettazione dell’incarico e per il conseguente perfezionamento della nomina i componenti non devono trovarsi in una delle condizioni previste dall’art. 77, commi 5 e 6, del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.
Nomina della Commissione Giudicatrice. La Commissione giudicatrice, nominata con Decreto Direttoriale, sarà formata da cinque Docenti designati dal Direttore del Dipartimento di Architettura e Design. La Commissione, al momento dell’insediamento, stabiliti i propri criteri di giudizio procederà a valutare i candidati mediante: • analisi della carriera scolastica, esame del curriculum vitae e di altri titoli presentati in sede di domanda di partecipazione alla selezione; • svolgimento di un colloquio conoscitivo, attitudinale e motivazionale; secondo quanto specificato all’Art. 3. Al termine dei lavori la Commissione giudicatrice redige una graduatoria di merito. A parità di punteggio è accordata precedenza in graduatoria al candidato/a di età anagrafica minore. Il giudizio della Commissione è insindacabile. Il Direttore, con proprio decreto, approva la graduatoria di merito, gli atti della selezione e nomina il vincitore/vincitrice.
Nomina della Commissione Giudicatrice. (Misura 24)
Nomina della Commissione Giudicatrice. 1. La commissione giudicatrice è nominata, ai sensi dell’art. 216, comma 12, del Codice, dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte ed è composta da un numero
Nomina della Commissione Giudicatrice. 1. La Commissione è nominata dal Rettore secondo le modalità di seguito indicate. Il relativo decreto è pubblicato all’Albo ufficiale dell’Ateneo nonché nel sito del Dipartimento interessato.

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  • Modalità di fatturazione 1. L’Erogatore trasmette alla ASL di competenza territoriale e all’Agenzia Sanitaria Regionale della Regione Abruzzo (ASR Abruzzo), la fattura relativa alla produzione del mese di riferimento posta a carico del S.S.R nel rispetto dei limiti previsti dal presente contratto e secondo le modalità di cui alla normativa vigente ed in conformità alle disposizioni regionali ed in particolare alla DGR 124/2020.

  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.