Misure organizzative Clausole campione

Misure organizzative. Tutti gli Addetti sono stati autorizzati al Trattamento del Responsabile ricevendo le istruzioni di cui al presente accordo? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. Tutti gli Addetti effettuano dei corsi di formazione annuale in merito agli obblighi previsti dal Regolamento Europeo? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. Esiste un registro delle attività relative ai Trattamenti dei Dati Personali? In caso di risposta positiva, viene continuamente aggiornato? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. È stato nominato un Responsabile della Protezione dei Dati? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. Vengono adottate delle misure organizzative interne volte ad evitare un Trattamento dei Dati Personali in violazione degli obblighi dell’Accordo e possibili Violazioni di Dati Personali? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. Prima di procedere alla nomina dei Subappaltatori, è stata richiesta l’autorizzazione scritta al Titolare? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. È stata verificata (ed è verificata almeno con cadenza annuale) l’adeguatezza delle misure tecniche e organizzative di ogni sub-appaltatore tramite la compilazione della presente Scheda di Conformità al momento dell’attribuzione dell’incarico e con cadenza annuale? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. Ogni Subappaltatore è stato nominato Responsabile del trattamento sulla base di un accordo i cui contenuti sono sostanzialmente analoghi al presente accordo? …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..……….. …………………………………………………………………………………...……………………………………………………………… …………………..………..
Misure organizzative. Prevedere un’analisi dell’organizzazione del lavoro atta a verificare la capacità di contenere il rischio attraverso – se necessario - rimodulazione degli spazi e postazioni di lavoro, , e dei processi lavorativi. La eventuale rimodulazione degli spazi di lavoro devono avere come obiettivo il distanziamento sociale, compatibilmente con la natura dei processi lavorativi, prevedendo il riposizionamento delle postazioni di lavoro e/o l’eventuale l’introduzione di barriere separatorie. Per gli spazi comuni deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti, prevedendo altresì una turnazione nella fruizione nonché un tempo ridotto di permanenza all’interno degli stessi, naturalmente con adeguato distanziamento. Nella gestione dell’entrata e dell’uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati e laddove possibile, prevedere una porta di entrata ed una di uscita dedicate. Devono essere limitati al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno dell’azienda. Non sono consentite le riunioni in presenza, favorendo il collegamento a distanza o, se le stesse sono necessarie, possono avvenire garantendo un adeguato distanziamento e riducendo al minimo il numero di partecipanti. L’accesso di fornitori esterni potrà avvenire secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda; per le attività di carico/scarico si dovrà rispettare il previsto distanziamento. Al fine anche di ridurre il contatto sociale nell’ambiente di lavoro potranno essere condivise soluzioni organizzative innovative riguardanti sia l’articolazione dell’orario di lavoro sia i processi produttivi.. L’articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari, secondo le previsioni di agibilità previste dalla contrattazione di primo e di secondo livello. Tra le misure organizzative già ampiamente utilizzate nella prima fase, si richiamano le diverse forme di lavoro a distanza, ove compatibili, soprattutto per le attività di supporto gestionale/amministrativo e, laddove possibile, anche della vendita. Anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro costituirà un utile e modulabile strumento di prevenzione in molte attività. L’utilizzo di tali forme di lavoro a distanza necessita tuttavia di rafforzare le misure di supporto per la prevenzione dei rischi co...
Misure organizzative. Nell’ottica di promuovere il benessere e l’utilizzo della modalità del lavoro agile in modo da salvaguardare le esigenze di conciliazione vita e lavoro dei dipendenti, vengono individuate alcune misure organizzative da applicare da parte di responsabili e dipendenti, per assicurare, fuori dalle normali fasce lavorative, la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro, quali a titolo esemplificativo: − Pianificazione delle attività della giornata lavorativa (videoconference, call, ecc.) nell’arco del normale orario di lavoro di riferimento − Rispetto della pausa pranzo evitando le riunioni tra le 12:30 e le 14:30 − Invio delle mail durante la normale giornata lavorativa, evitando la fascia serale/notturna e il weekend e giorni festivi; può essere utile a tal fine l’utilizzo dell’opzione di invio «Ritarda Recapito» − alternare i momenti di sedentarietà con momenti dedicati a piccole attività motorie e/o di rilassamento;
Misure organizzative. 17 Distribuzione e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, laddove necessario (6)
Misure organizzative. Il dirigente, senza incidere sull'esercizio del diritto di sciopero, può adottare tutte le misure organizzative utili per garantire l’erogazione del servizio, nel rispetto della legge e dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Misure organizzative. [R.259] Il Fornitore dovrà garantire che su tutte le infrastrutture utilizzate per l’erogazione dei servizi oggetto del presente Capitolato siano adottate le seguenti misure organizzative: ▪ analisi dei rischi su base sistematica, almeno con cadenza annuale. Tale analisi dovrà inoltre essere ripetuta a seguito di attacchi o incidenti gravi di sicurezza o per variazioni significative dell’architettura; ▪ schedulazione di attività periodiche di revisione delle utenze e delle autorità di sicurezza ed immediata cancellazione delle utenze relative al personale che risolve il rapporto di lavoro; ▪ separazione delle responsabilità interne relative alla gestione della sicurezza ed alle verifiche; ▪ attivazione di un’organizzazione per la gestione dell’emergenza e dei problemi di sicurezza, volta ad assicurare la continuità del servizio nel caso di eventi eccezionali imprevedibili attraverso la stesura e la gestione dei piani per l’emergenza.
Misure organizzative. 17 Distribuzione e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, laddove necessario (6) 18 % di dipendenti potenzialmente esposti alla silice cristallina respirabile 19 % protetta tramite la valutazione di rischio 20 % coperta dal monitoraggio dell'esposizione 21 % per i quali la valutazione di rischio suggerisce la necessità di avviare il protocollo di sorveglianza sanitaria per la silicosi 22 % coperta da protocollo generico di sorveglianza sanitaria 23 % coperta dal Protocollo di Sorveglianza Sanitaria per la silicosi 24 % coperta dalle informazioni, istruzioni e formazione contenute nei Principi Generali 25 % coperta dalle informazioni, istruzioni e formazione contenute nelle schede 26 % di misure tecniche per ridurre la creazione/dispersione di silice cristallina respirabile 27 % di misure organizzative 28 % di distribuzione e di utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale, laddove necessario Inserire qualsiasi commento pertinente sull'implementazione dell'Accordo a livello di settore (per es. sottolineare i risultati positivi o non soddisfacenti, annunciare programmi di miglioramento futuro, descrivere le nuove buone pratiche adottate …….) (1) La procedura di valutazione di rischio è descritta nell' Allegato I - Buone Pratiche dell'Accordo (Guida alle Buone Pratiche, Parte I, Capitolo 4) (2) Vedi l'Allegato 2 - Protocollo di monitoraggio della polvere dell'Accordo (3) Vedi l' Allegato 8 - Protocollo di controllo della salute per silicosidell'Accordo (4) I principi generali di prevenzione sono descritti nell' Allegato 1 - Buone Pratiche dell'Accordo (Guida alle Buone Pratiche, Parte I, Principi fondamentali sulla silice cristallina respirabile) (5) Le Buone Pratiche sono descritte nell' Allegato 1 - Buone Pratiche dell'Accordo (Guida alle Buone Pratiche, Parte II, Schede Generali e Specifiche) (6) Una scheda specifica sul DPI è disponibile nell' Allegato 1 - Buone Pratiche dell'Accordo (Guida alle Buone Pratiche, Parte II, Scheda specifica 2.1.15) L'opinione scientifica sugli effetti sulla salute della silice cristallina respirabile, resoconto dell'IOM, 1996. Il caso del quarzo: un'entità variabile, X Xxxxxxxxx & XXX Xxxx, Xxxx. X. Xxxxx. Igien. 42 (5), 287- 294, 1998. Valutazione & confronto dell'esposizione individuale alla polvere e al quarzo, misurazioni a cura dell'industria di produttori di silice inglese e tedesca, resoconto al cliente dell'IOM, 1998. Evidenza epidemiologica della cancerogenità della silice: fattori nei commenti sci...
Misure organizzative. 1. Al fine di realizzare gli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione, il Comune, adeguando i propri hardware e software al progresso tecnologico, utilizza, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 bis del D. Lgs. 7 marzo 2005 n.82, l’uso della telematica sia nei rapporti interni sia con le altre amministrazioni pubbliche e con i soggetti privati anche per ciò che attiene alla gestione dei flussi documentali. 2. I procedimenti amministrativi definiti dal Comune prendono avvio, si sviluppano e si concludono avvalendosi, prevalentemente, ove possibile, delle modalità operative informatiche e telematiche rese progressivamente disponibili dall’evoluzione tecnologica. 3. Tutte le comunicazioni con i soggetti privati che si rendono necessarie od opportune nello svolgimento del procedimento amministrativo, possono avvenire, previa richiesta o consenso dell’interessato, tramite posta elettronica certificata, posta vocale, messaggistica telefonica, videoconferenza ed altre modalità di comunicazione rese disponibili dall’evoluzione tecnologica. 4. Al soggetto privato interessato è comunque rimessa la facoltà di richiedere motivatamente al Comune che le comunicazioni inerenti al procedimento amministrativo avvengano anche nella maniera tradizionale, ossia senza l’utilizzo di strumentazioni informatiche. Le comunicazioni rese secondo questa modalità tradizionale (cartacea) si affiancano, quindi, a quelle elettroniche delle quali costituiscono riproduzione. 5. Il Comune incentiva la stipulazione di convenzioni con altre amministrazioni pubbliche e concessionari di pubblici servizi finalizzate alla reciproca fruibilità informatica delle banche-dati di cui siano titolari ed assicura la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale. 6. Per le stesse finalità di cui al comma 1, i Dirigenti adottano ogni determinazione organizzativa necessaria per razionalizzare e semplificare i procedimenti amministrativi, le attività gestionali, i documenti, la modulistica, le modalità di accesso ai documenti amministrativi nonché di partecipazione e di presentazione delle istanze da parte degli interessati, degli enti e delle imprese. 7. Sul sito web istituzionale del Comune devono essere disponibili per ciascun procedimento amministrativo, pena l’impossibilità di chiedere l’integrazione di atti o documenti ovvero di rigettare l’istanza dell’inter...
Misure organizzative. Focal point incidenti di sicurezza 45 Il Contraente deve individuare un Focal Point con cui il Committente possa dialogare in caso di incidente sui sistemi del Contraente. In particolare, il Contraente deve rendere disponibile il contatto di tale Focal Point al Committente. Misure organizzative Autorizzazione accessi 46 Il Contraente deve autorizzare gli accessi agli ambienti contenenti dati del Committente al proprio personale secondo i principi del "need to know" e del "least privilege", assegnando in modo univoco i diritti di accesso ad ogni user account. Il Contraente deve, dunque, definire criteri e politiche di assegnazione dei privilegi d’accesso che garantiscano l’adozione del criterio della separazione dei compiti. Per gli accessi logici il Contraente definisce una procedura interna per la gestione del ciclo di vita delle utenze che comprende, tra le altre, le fasi di creazione, disabilitazione temporanea, disabilitazione definitiva, modifica del profilo di autorizzazione dell’utenza e revisione periodica. I profili di autorizzazione sono definiti in funzione delle mansioni assegnate in modo da consentire l'accesso ai soli dati necessari per espletare le mansioni oggetto del contratto. Tali profili sono oggetto di controlli periodici. Quando l'accordo è risolto per qualsiasi ragione o è scaduto, tutti gli accessi ai dati del Committente devono essere immediatamente revocati. Tutte le informazioni e i dati del Committente in possesso del Contraente devono essere restituiti al Committente, se richiesto, e poi, salvo eventuali obblighi di legge, essere rimossi e cancellati in modo sicuro (p.e. wiping) dai dispositivi del Contraente. Misure organizzative IAM 47 Il Contraente, nel caso di erogazione di servizi applicativi che prevedono l'utilizzo di credenziali di accesso ai sistemi del Committente, deve garantire l'integrazione con il sistema di Identity e Access Management del Committente in modo tale da permettere al Committente di gestire l'autenticazione e i profili di accesso degli utenti.
Misure organizzative. A meno che non risultino disponibili al momento della F2 specifici test sierologici che consentano di individuare personale con un’immunità duratura al virus e tenuto conto che la misurazione della temperatura corporea non consente di individuare il personale contagioso ancorché asintomatico o paucisintomatico, si appalesa necessario mantenere dei livelli di occupazione degli stabili (dipendenti interni e delle ditte esterne, visitatori) non quantificabili in misura fissa, ma ritenuti compatibili da ogni parte datoriale, d’intesa con il medico competente, rispetto al distanziamento interpersonale, attraverso il proseguimento e l’ulteriore implementazione di modalità organizzative basate sulla presenza di presidi per ciascuna Struttura, caratterizzati dalle seguenti prescrizioni: