MOBILITA’. L’Azienda, sensibile alle problematiche annesse alla mobilità sostenibile, si rende disponibile ad anticipare il costo dell’abbonamento annuale trasporto urbano-extraurbano rateizzando l’importo in busta paga in 11 mensilità (sempre nel limite del quinto dello stipendio). L’Azienda si rende disponibile a stipulare convenzioni con le società di trasporto urbano di tutto il territorio nazionale attraverso il proprio Mobility Manager che ha l’incarico istituzionale di ottimizzare gli spostamenti sistematici dei dipendenti con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata. Nel caso di acquisto diretto da parte del dipendente, la Società provvederà a rimborsare l’importo sostenuto trattenendo lo stesso in busta paga in 11 mensilità.
MOBILITA’. 1. In attuazione dell’art. 30, comma 2, del D. lgs. n.165/2001 e successive modificazioni e integrazioni, gli Enti, in sede di programmazione del fabbisogno di personale, sono tenuti ad individuare, previa contrattazione integrativa, i profili, i livelli ed il numero dei posti da rendere disponibili per le procedure di mobilità volontaria ed obbligatoria.
2. Il titolo di studio di cui al 1° comma dell’art. 52 del CCNL 21.02.02 (mobilità tra profili) va valutato, salva l’esigenza dello specifico titolo, in relazione alle equipollenze previste dalla vigente normativa.
MOBILITA’. Allo scopo di realizzare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, i Consorzi possono disporre la mobilità del personale addetto all’esercizio e alla manutenzione ordinaria delle opere nell’ambito dei singoli comprensori consortili informandone le RSA/RSU.
MOBILITA’. La mobilità nell'area contrattuale è disciplinata con provvedimento dell'Assessore dei personale secondo le prescrizioni di cui in appresso, sulla base di criteri definiti formalmente previo confronto con le organizzazioni sindacali e sentito il Comitato per l'organizzazione ed il personale. Resta inteso che, comunque, ai trasferimenti di compiti e strutture, segue il trasferimento del personale addetto. La mobilità deve comunque rispondere ad esigenze di servizio ed è finalizzata ai seguenti obiettivi: - nazionalizzazione dell'impiego del personale; - accelerazione delle, procedure per la copertura dei posti vacanti; - convergenza di interessi, per quanto possibile, tra l'ente di appartenenza, l'ente di destinazione ed il dipendente. Secondo quanto previsto dall'articolo 6, comma settimo, dei D.P.R. l febbraio 1986, n.13, il ricorso alla mobilità non è ammesso nei confronti del personale nominato coordinatore con responsabilità di struttura organica secondo la normativa vigente. Alla mobilità è data esecuzione anche d'ufficio con provvedimento dell'Assessore del personale. adottando nell'ordine i seguenti criteri:
a) la nazionalizzazione ed accelerazione delle procedure per la copertura dei posti vacanti;
b) istituzione, riorganizzazione e trasferimento di uffici;
c) l'avvicinamento del dipendente alla propria residenza anagrafica e/o la ricongiunzione con il nucleo familiare. A tale processo di mobilità, possono partecipare prioritariamente i dipendenti della stessa Amministrazione, purché appartenenti allo stesso profilo professionale necessario per la copertura dei posti vacanti. Esaurita tale fase, che è contenuta comunque nell'arco temporale di 60 giorni, la mobilità può avvenire tra dipendenti delle Amministrazioni dell'area contrattuale, purché in possesso dello stesso profilo professionale. Può essere altresì valutata l'opportunità di promuovere un programma di riconversione delle professionalità eventualmente esuberanti previo confronto con le organizzazioni sindacali, sentite le quali, può essere altresì presa in considerazione l'ipotesi di rivedere la dotazione organica definita nella tabella allegata alla L.R. 15 gennaio 1986, n.6.
MOBILITA’. Il sostanziale blocco delle assunzioni pone in maggiore evidenza il fenomeno della mobilità, sulla quale occorre introdurre criteri uniformi di valutazione delle richieste, per garantire una corretta mobilità di transito e disinnescare elementi di possibile conflittualità. A tale riguardo si rende necessaria anche una rivisitazione delle tabelle, concordata con le XX.XX., che pongono a confronto l’equiparazione del livello professionale, dei requisiti culturali e del trattamento economico, per il passaggio tra le varie amministrazioni del pubblico impiego.
MOBILITA’. 1. L’Amministrazione e le XX.XX. convengono che il personale delle aree funzionali comandato e fuori ruolo, ove immesso nei ruoli del Ministero, segua appositi corsi di formazione e qualificazione predisposti dall’Istituto Diplomatico in relazione ai profili professionali nei quali sarà stato immesso, compatibilmente con le ordinarie dotazioni di bilancio dei competenti capitoli, come integrate dalle disponibilità finanziarie recate dall'art. 3 della legge n° 266/99.
2. L’Amministrazione, a partire dalla data dell’entrata in vigore del presente contratto integrativo, utilizzerà, nel rispetto della normativa vigente, l’istituto del comando ai sensi del D.P.R. n. 1077/70 e della legge n. 49/87 unicamente in via temporanea e per particolari esigenze di servizio, ferma restando l'informazione alle XX.XX. prevista dal CCNL 1999-2001. E’ fatta salva la normativa speciale vigente per il personale fuori ruolo ai sensi dei Testi Unici n. 740/40 e n. 297/94.
MOBILITA’. 1. In caso di cambiamento di sede, il ricercatore a tempo determinato che sia responsabile di progetto di ricerca finanziato da soggetti diversi dall’università di appartenenza conserva la titolarità dei progetti e dei relativi finanziamenti ove scientificamente possibile e con l’accordo del committente di ricerca.
MOBILITA’. L’azienda afferma la propria volontà di favorire gli spostamenti dei lavoratori in unità produttive sempre più vicine alla propria residenza, in particolare con le finalità di migliorare la pianificazione dei tragitti casa-lavoro.
MOBILITA’. Il contesto territoriale in esame è situato all’estremo Ovest del capoluogo tra le direttrici che conducono da Varese a Laveno Mombello, Gavirate lungo la nuova S.P. 1 e Luino seguendo il tracciato della S.S. 394. Si tratta di un’area densamente urbanizzata nella quale i centri principali sono Laveno Mombello (9098 abitanti), l’agglomerato Cittiglio (3965 ab.) – Brenta (1774 ab.) e l’agglomerato costituito dai comuni di Gavirate (9416 ab.), Cocquio Trevisago (4749 ab.) e Gemonio (2869 ab.)1. A Laveno Mombello è presente l’unico porto attrezzato per il trasbordo automobilistico del Lago Maggiore che congiunge la sponda lombarda con quella piemontese a Verbania-Intra. Le arterie viabilistiche principali, che si intersecano a Cittiglio con una rotatoria, sono le seguenti: - SS 394 che da Varese conduce al valico di Zenna passando per i centri urbani di Gavirate, Cocquio Trevisago, Gemonio, proseguendo poi per la Valcuvia e Luino; - SP 1Var che collega i medesimi centri ma seguendo un percorso extraurbano di recente realizzazione; - SP 394Dir che da Xxxxxxxxx conduce a Laveno Mombello Altre arterie che interessano questo territorio sono: - SS 629 che dall’uscita autostradale di Vergiate – Sesto Calende si attesta a Gemonio sulla SS 394 dopo aver intersecato la XX 0Xxx - Xx XX 00Xxx che costituisce il tracciato storico tra Cittiglio e Luino, parallelo alla SS 394 e destinato al solo traffico locale - SP 69 che costeggia la sponda orientale del Lago Maggiore da Sesto Calende a Xxxxx - XX 0 che rappresenta un percorso turistico verso la zona montana ma con volumi di traffico assai poco significativi La SS 394 congiunge Varese a Luino seguendo il percorso della Valcuvia. Il tracciato è completamente urbano fino a Gemonio ed extraurbano nella restante parte fino a Luino, anche se sono presenti alcuni centri abitati di un certo rilievo quali Cuveglio o Mesenzana. La classificazione secondo il Codice della Strada è quella di strada di tipo “C – extraurbana secondaria”, mentre secondo la classificazione funzionale della Regione Lombardia2 è un tracciato di tipo P1. La parte Varese – Cittiglio (circa 16 km) si presenta quindi meno scorrevole del tronco Cittiglio – Luino, anche se il traffico pesante e buona parte di quello leggero può oggi fruire dell’alternativa rappresentata dalla SP 1 e dalla sua nuova variante. La SP 1 rappresenta il collegamento tra l’autostrada A8 “dei laghi” e il centro urbano di Gavirate; di fatto si può definire questa arteria come una sorta d...
MOBILITA’. Per comprovate ragioni tecnico-organizzative la Terme di Galzignano SpA potrà impiegare i lavoratori, con le stesse mansioni per le quali sono stati assunti, nelle varie unità produttive all'interno del territorio di Galzignano. Più specificamente, la mobilità potrà essere utilizzata per seguire i flussi della clientela all'interno dei quattro alberghi. Tale mobilità verrà effettuata attraverso la rotazione dei lavoratori dipendenti, con utilizzo di ogni singolo addetto per periodi non superiori a due settimane continuative per il reparto cure, e con rotazione giornaliera, per i reparti albergo e mensa. In relazione alle esigenze determinate dai flussi della clientela, si concorda che l'istituto della mobilità non potrà essere causa di effettuazione di lavoro straordinario. La mobilità potrà inoltre essere utilizzata per far fronte a carenze della forza lavoro causate da malattia, maternità, servizio militare, permessi, ferie ed altre assenze che danno diritto alla conservazione del posto di lavoro. Anche per queste esigenze la mobilità verrà effettuata attraverso la rotazione dei lavoratori dipendenti, con utilizzo di ogni singolo addetto per periodi non superiori a due settimane continuative per il reparto cure, e con rotazione giornaliera, per i reparti albergo e mensa. In tali ipotesi la mobilità non potrà essere causa di effettuazione di lavoro straordinario se non per brevi periodi. Per esigenze non copribili con la "mobilità orizzontale" sopra descritta, legate a brevi malattie e/o a cali di clientela, in alternativa alla sospensione (ma indipendentemente dal fatto che questa sia praticabile in relazione al godimento di ferie e permessi), l'azienda potrà adibire i lavoratori a mansioni diverse a quelle per cui sono stati assunti per brevi periodi, attuando la rotazione degli addetti; si intende che le mansioni diverse debbano essere svolte all'interno dei seguenti settori di appartenenza: albergo, ristorazione, reparti esterni, stabilimento termale. Le piscine si intendono all'interno dello stabilimento termale , fatto salvo quanto previsto dalle Leggi in materia. Nell'ipotesi in cui si tratti di completamento dell'orario di lavoro, possono trovare applicazione casi particolari di promiscuità di mansioni. Con riferimento a quanto sopra, le parti contrattuali individueranno nuove figure professionali, sulla scorta delle esperienze e delle esigenze riscontrate nell'azienda e stabiliranno la relativa retribuzione e inquadramento. In ogni caso si precis...