Common use of PREMESSA Clause in Contracts

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.

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Samples: Sponsorship Agreement, Sponsorship Agreement

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Le Linee Guida triennali, predisposte in attuazione dell’art. 3 comma 1 della legge regionale 1° ottobre 2014, n. 26 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e dell’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna” definiscono i perimetri di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione azione per la promozione e l’attuazione degli interventi in materia di nuove ed importanti risorse sport e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi attività motorie, impiantistica sportiva e professioni degli sport della montagna. Le Linee Guida, a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione partire dalle caratteristiche attuali dello sport in Lombardia, dai risultati ottenuti nel precedente periodo di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento programmazione e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionedal quadro normativo, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73definiscono gli obiettivi, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXpriorità di intervento e le modalità generali di attuazione per una efficace politica per lo sport, X.XXXXXXXXda realizzarsi in attuazione della normativa regionale di settore e del Programma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura. Il presente documento da un lato ripropone l’impostazione complessiva adottata nella precedente programmazione, L’ordinamento dall’altro lato deve necessariamente tenere conto sia dell’impatto avuto della cultura. Manuale pandemia da COVID-19 sul mondo sportivo lombardo che delle prospettive aperte dai Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano – Cortina” 2026, ovvero dell’impegno di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, Regione Lombardia di concerto condividere con i privatiterritori lombardi, si sono poste la finalità in una visione globale e macroregionale, le opere infrastrutturali Milano – Cortina 2026 e di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di realizzare le opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, individuate nei tempi previsti per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione manifestazione. Lo stesso documento inoltre non può prescindere dal nuovo orientamento comunitario e nazionale verso il New Green Deal Europeo dal quale discendono i nuovi obiettivi FARO della Programmazione UE 2021/2027 ed i nuovi orientamenti dati dal Piano Nazionale di notevoli risparmi Ripresa e Resilienza. Viene pertanto confermata l’articolazione sui cinque Assi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano intervento, con accenti di maggiore attenzione e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela valorizzazione di: - pratica sportiva femminile; - attività motoria degli over 65 anni; - garanzia della più ampia partecipazione delle persone disabili alla pratica motoria e la valorizza- zione dei beni culturalisportiva; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali- un'impiantistica sportiva più sostenibile ed accessibile.

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Samples: Accreditation Agreement, Service Agreement

PREMESSA. L’ “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La cultura svolge oggi natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un ruolo percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di primaria importanza nella società ed appare quindi Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più importante trovare strumenti apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse chiama tutti ad operare per il mantenimento pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la valorizzazione del patrimonio culturaledisabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneA dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di legislazione dei beni culturali, Milano, Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008, 213. ministrazioni-2011, di concerto con i privati, si sono poste la finalità competenza della Provincia. Ricordiamo qui di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, seguito gli elementi che il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale testo ha inteso introdurre e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalivalorizzare.

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Samples: Accordo Di Programma Provinciale Per L’integrazione Scolastica E Formativa Dei Bambini E Alunni Disabili, Accordo Di Programma Provinciale Per L’integrazione Scolastica E Formativa Dei Bambini E Alunni Disabili

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Regione per finalità di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse programmazione e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni controllo e le Aziende Sanitarie, compresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) per finalità gestionali operative, hanno evidenziato la necessità di poter disporre di un sistema unitario per la Gestione informatizzata dell’Area Amministrativa Contabile (in seguito anche solo GAAC), escluso l’ambito Risorse Umane, delle Aziende Sanitarie della in- troduzione Regione Xxxxxx Xxxxxxx, in linea con l’aggiornamento normativo e gli standard che le nuove tecnologie raccomandano. Il sistema dovrà garantire le necessarie autonomie aziendali e, al tempo stesso, consentire la realizzazione di sinergie gestionali, a livello sovra aziendale, assicurando, a livello regionale, i necessari strumenti giuridici di controllo e programmazione. Inoltre, il sistema dovrà garantire la gestione dei processi amministrativi-contabili e supportare le Aziende nelle attività finalizzate alla certificabilità dei bilanci delle Aziende Sanitarie, compresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), così come previsto dal Percorso Attuativo della Certificabilità (PAC) approvato dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx con DGR 865/2013 e ss.mm.ii. Ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. 118/2011 le Regioni che permettano l’avvio esercitano la scelta di gestire direttamente una quota del finanziamento del proprio servizio sanitario individuano nella propria struttura organizzativa uno specifico centro di responsabilità, denominato “Gestione Sanitaria Accentrata - GSA”, deputato all’implementazione ed alla tenuta di una politica contabilità di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento tipo economico- patrimoniale atta a rilevare, in maniera sistematica e continuativa, i rapporti economici, patrimoniali e finanziari intercorrenti fra la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso singola regione e lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73Stato, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXaltre regioni, X.XXXXXXXXle aziende sanitarie, L’ordinamento gli altri enti pubblici ed i terzi vari, inerenti le operazioni finanziate con risorse destinate ai rispettivi servizi sanitari regionali. A tale fine la Regione Xxxxxx-Romagna con deliberazione della cultura. Manuale Giunta regionale n. 900/2012 ha individuato, in seno alla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali e per l’Integrazione uno specifico centro di legislazione dei beni culturaliresponsabilità nell’ambito del Servizio “Programmazione Economico- Finanziaria” ora “Amministrazione del Servizio Sanitario Regionale, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale Sociale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapportoSocio-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre Sanitario” per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisvolgimento della funzione denominata “Gestione Sanitaria Accentrata”(GSA).

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Samples: Acquisition Agreement

PREMESSA. Il presente documento costituisce il Progetto dei Fabbisogni per i servizi richiesti dall’Amministrazione ASL RIETI, esso riporta la proposta tecnico ed economica da implementare presso l’Amministrazione sulla base delle richieste contenute nel Piano dei Fabbisogni secondo le modalità tecniche ed i listini previsti nel Contratto Quadro. Il patrimonio informativo delle Pubbliche Amministrazioni, inteso come dati, informazioni e atti, risiede nei documenti lavorati e gestiti quotidianamente, fino a qualche anno fa solo e prettamente in forma cartacea. La cultura svolge oggi un ruolo valorizzazione di primaria importanza nella società ed appare quindi questo patrimonio informativo, possibile solo attraverso la digitalizzazione delle informazioni presenti nei documenti cartecei, è la sfida che si è posta negli ultimi anni la pubblica amministrazione, sempre più importante trovare strumenti orientata alla necessità di essere trasparente, al servizio delle esigenze del cittadino e al rendere tale patrimonio aperto e accessibile attraverso la creazione di canali telematici che permettano l’acquisizione consentano, in maniera agevole, di nuove accedere alle informazioni di proprio riguardo e interesse. Gli archivi ed importanti risorse i centri di documentazione dell’ASL di Rieti sono formati in prevalenza da documentazione amministrativa e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio da Cartelle Cliniche afferenti al Poliambulatorio di Poggio Mirteto, Casa della collettivitàSalute di Xxxxxxxx Xxxxxx, P.O di Rieti, ex OPP ASL Rieti blocco 6 e blocco 7 ed al poliambulatorio di viale Matteucci. Emerge pertanto negli ultimi decenni Il presente intervento ha lo scopo di informatizzare, classificare e rendere correttamente fruibile la necessità della in- troduzione documentazione prodotta dalla Direzione Generale e dalle varie strutture dell’ASL. L’obbiettivo ultimo dell’Amministrazione è quindi evitare situazioni di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per disordine e confusione mediante il mantenimento riordino, la classificazione, l’informatizzazione e la valorizzazione lo scarto del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalidocumentale presente.

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Samples: Project Agreement

PREMESSA. La cultura svolge oggi locazione finanziaria è un ruolo contratto di natura finanziaria riconducibile tra le attività di concessione di finanziamento che la legge (art. 106 del D.lgs. 385/1993-Testo Unico Bancario) riserva alle banche e agli intermediari finanziari iscritti nell’Albo Unico tenuto dalla Banca d’Italia; ciò fa delle società di leasing dei soggetti molto particolari ai quali si applicano non solo le disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici ma anche, e soprattutto, la normativa primaria importanza nella e secondaria che regola il settore bancario e finanziario (Testo Unico Bancario, Istruzioni di Vigilanza, d.lgs. 231/2007 in materia di Antiriciclaggio, Istruzioni in materia di Usura, disposizioni di trasparenza etc.). Ciò comporta alcune importanti limitazioni poste all’operato delle società di leasing che, ad esempio, in virtù del principio di esclusività sancito dal TUB, possono assumere solo ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione esclusivamente rischi di nuove ed importanti risorse natura finanziaria, per cui devono necessariamente poter ribaltare su terzi i rischi di natura diversa o essere manlevate da opportune coperture assicurative. LA LOCAZIONE FINANZIARIA NEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (nuovo Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioniforniture, di concerto con seguito Codice) contiene alcuni articoli che dettano – seppur in modo non esaustivo – la disciplina della locazione finanziaria nei contratti pubblici. Una prima definizione rilevante viene data dall’art. 3, in cui la locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità è il contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi finanziari e l'esecuzione di lavori. La locazione finanziaria rientra a pieno titolo tra i privaticontratti di partenariato pubblico privato a cui, peraltro, si sono poste applicano i contenuti delle decisioni Eurostat relative al trattamento contabile dei contratti sottoscritti dalla Pubblica Amministrazione e all’impatto degli stessi sul bilancio e sul debito pubblico. L’art. 187 del Codice prevede la finalità possibilità di perseguire in regime ricorrere al contratto di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo locazione finanziaria per la realizzazione, l’acquisizione e il restauro o la manutenzione completamento di opere d’importante pregio artistico pubbliche; lo stesso contratto costituisce appalto pubblico di lavori, salvo che questi ultimi abbiano un carattere meramente accessorio rispetto all'oggetto principale del contratto medesimo”. Il secondo comma rimette al bando di gara “la determinazione dei requisiti soggettivi, funzionali, economici, tecnico-realizzativi ed organizzativi di partecipazione, le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’opera, i costi, i tempi e le garanzie dell’operazione, nonché i parametri di valutazione tecnica ed economico-finanziaria dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Il terzo comma del medesimo articolo stabilisce che l'offerente può essere anche una associazione temporanea costituita dal soggetto finanziatore e dal soggetto realizzatore, responsabili, ciascuno, in relazione alla specifica obbligazione assunta, ovvero un contraente generale. In caso di fallimento, inadempimento o architetto- xxxxsopravvenienza di qualsiasi causa impeditiva all'adempimento dell'obbligazione da parte di uno dei due soggetti costituenti l'associazione temporanea di imprese, l'altro può sostituirlo, con l'assenso del committente, con altro soggetto avente medesimi requisiti e caratteristiche. È noto Il Codice prevede inoltre la possibilità dei soggetti privati di presentare proposte relative alla realizzazione di opere pubbliche non inserite negli strumenti di programmazione predisposti dalle PP.AA. anche attraverso la locazione finanziaria in luogo della concessione di lavori pubblici. La partecipazione del finanziatore sin dalle prime fasi rappresenta la maggiore garanzia sulla “bancabilità” del futuro bando di gara. Quanto alla rilevanza off-bilance delle operazioni di PPP, con particolare riferimento al leasing pubblico, si suggerisce di introdurre un inciso teso a chiarire definitivamente che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàprevisioni concernenti le modalità di contabilizzazione da parte degli enti locali del leasing immobiliare in costruendo alla stregua di un leasing finanziario (e quindi, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione sempre, come on-balance) attiene alle operazioni di leasing pubblico privo dei requisiti di classificazione come PPP. Viceversa, laddove sussista l’allocazione del patrimonio culturale rischio secondo le previsioni del d.lgs. 50/2016 e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionele indicazioni Eurostat, si è ritenuto al pari degli altri strumenti di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. EssiPPP, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiaanche il leasing pubblico potrà essere classificato come off- balance e, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorquindi, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalicontabilizzato come leasing operativo.

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Samples: Consultation Document

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Città Metropolitana di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione Milano ha sviluppato una rete Geografica Provinciale a Larga Banda con lo scopo di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio dotarsi di una politica propria rete di investimento volta telecomunicazione a tecnologia innovativa destinata alla realizzazione di una rete unitaria di tutta la Pa locale. Il progetto di infrastrutturazione è stato avviato a partire dal 2005 attraverso la realizzazione di un’infrastruttura a larga banda per collegare le varie sedi dell’ente (progetto Nautilus) arrivando a realizzare 250 chilometri di rete in fibra ottica, estesa a gran parte del territorio metropolitano, posata mediante l’utilizzo di condotte del sottosuolo e collettori fognari grazie anche all’utilizzo di due brevetti realizzati per tale scopo. Il 22 dicembre 2014 la conferenza metropolitana dei sindaci ha approvato, con deliberazione n.2/2014 repertorio generale, lo Statuto della Città metropolitana di Milano. All’art.3 dello Statuto è indicato che l’Ente persegue, tra gli altri, come obiettivo “la felicità e il benessere della popolazione, la cura e lo sviluppo strategico del territorio metropolitano, anche attraverso l'integrazione dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione”, e all’articolo 33 elenca tra le funzioni fondamentali dell’Ente la “promozione e coordinamento dei sistemi d’informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano”. Nel Piano Strategico triennale del territorio metropolitano (2016 – 2018) della Città metropolitana di Milano, approvato in via definitiva con deliberazione del Consiglio metropolitano Rep. Gen. 27/2016, in atti n. 94317/1.19/2016/7, è stata prevista, nell’ambito del progetto “Nautilus”, l’estensione della infrastruttura in fibra ottica diretta al reperimento completamento della dorsale telematica (WAN – Wide Area Network). Tale documento riporta a più riprese l’importanza della rete infrastrutturale per le telecomunicazioni riportando tra l’altro negli indirizzi e negli obiettivi progettuali: “Promuovere lo sviluppo delle reti di risorse per il mantenimento comunicazione e delle infrastrutture digitali adeguate a supportare i processi di digitalizzazione degli enti pubblici e fornire supporto all’insediamento di aziende “ITC consumer”. Tale sviluppo sarà realizzato in parte direttamente dalla Città metropolitana di Milano ed in parte con gli accordi di collaborazione in essere tra l'Ente e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso società pubblica CAP Holding SpA. Con riferimento alla parte di competenza diretta dell'Amministrazione lo strumento giuridico che risulta più appropriato per la sua natura flessibile, fra quelli previsti dall'attuale disciplina in materia di affidamenti di appalti pubblici, è quello dato dalla conclusione di un accordo quadro con un solo operatore economico, di cui all'art. 54, comma 3 del D.lgs. 50/2016. La stipula dell’Accordo Quadro, non costituendo fonte di immediata obbligazione tra l’Amministrazione e l’Aggiudicatario, consente sia di avere nel periodo di sua validità la disponibilità di un esecutore qualificato ed al contempo di poter procedere ad una realizzazione degli interventi in modo dinamico. L'affidamento dei singoli appalti da realizzare avverrà attraverso la stipula di singoli contratti attuativi, con l'operatore economico che ha sottoscritto l'Accordo Quadro. Con Determinazione Dirigenziale n. 4127/2018 del 8.6.2018 avente ad oggetto “Approvazione del quadro economico e dello schema relativo al Contratto Attuativo del valore di Euro 1.662.800,00 0(I.V.A. e oneri della sponsorizzazionesicurezza compresi) a favore dell’Impresa SIRTI S.p.A. aggiudicataria dell’Accordo Quadro per l’affidamento dei lavori di posa in opera di cavidotti e fibra ottica e relativa fornitura per l’estensione della infrastruttura telematica metropolitana, Cig padre 6920413976 Cig derivato 749762972D” è stato approvato il quadro economico per un un valore complessivo al netto di I.V.A. di € 1.490.909,09 comprensivo di: fornitura di cavidotti e fibra ottica, esecuzione di lavori di scavo e di posa in opera, fornitura di apparati attivi switch. La determinazione ha altresì approvato lo schema di contratto attuativo. L’intervento originario estende la rete al fine dir collegare oltre 40 nuovi siti (sedi comunali e centri scolastici di competenza della Città Metropolitana) con una estensione della rete a banda larga di circa 55 Km. Per la posa saranno utilizzate prioritariamente infrastrutture esistenti, quali condotti per l'illuminazione pubblica e della rete fognaria in modo da ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili. L'individuazione dei siti da collegare sarà effettuata sulla base delle richieste di manifestazione d'interesse già avanzate dai Comuni e dagli Istituti scolastici, della loro prossimità alla dorsale in fibra già posata e della disponibilità di idonei cavidotti in cui posare la fibra ottica (rete fognaria e/o di illuminazione) in modo da poter raggiungere il maggior numero possibile di siti. In fase attuativa si è riscontrato, per quanto concerne l’interconnessione degli Istituti scolastici di, Abbiategrasso Magenta Gorgonzola e Melzo, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73gli stessi sono risultati più remoti rispetto alla dorsale in fibra ottica esistente. Per il raggiungimento di tali Istituti , le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale nel seguito di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, perizie tecniche si è ritenuto riscontrata la mancanza di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione un’infrastruttura di rete (cavidotti illuminazione pubblica o di altro genere, compreso i collettori fognari che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essinon risultano, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione peculiarità tecniche di notevoli risparmi dimensioni e datazione del manufatto non risultano idoneo ad ospitare il cavo in fibra otica,) per tanto risulta necessario eseguire interventi di spesa i genio civile , che comportano, pur utilizzando tecniche di minor impatto ambientali (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancionano trincea) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità un maggiore oneri di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione costo a seguito della distanza dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono singoli Istituti dalla dorsale in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliFO già esistente.

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Samples: Accordo Quadro Per L’affidamento Di Lavori Di Posa in Opera Di Cavidotti E Fibra Ottica

PREMESSA. La cultura svolge oggi tematica dell’applicazione degli strumenti di ADR al sistema bancario è sempre stata assai dibattuta. Fin dall’emanazione del d.lgs. 385/93, infatti, fu istituito un ruolo sistema extragiudiziale di primaria importanza nella società soluzione delle controversie tra banca e cliente che inizia con un semplice reclamo del cliente presso gli uffici della banca e termina con il coinvolgimento dell’Ombudsman - Giurì bancario, un giudice alternativo, le cui decisioni sono vincolanti per l’intermediario e il cliente, cui possono rivolgersi i clienti per risolvere gratuitamente le controversie con le banche e gli intermediari finanziari. Il sistema composto articolato in reclamo e Ombudsman, che si articola fondamentalmente in due fasi, è sempre stato aperto ai consumatori e, a partire dal 2006, è stato esteso anche a imprese, commercianti, professionisti, artigiani e società. Nel febbraio 2007, poi, è nato il c.d. Conciliatore Bancario Finanziario, su iniziativa dei primi dieci gruppi bancari con il coordinamento dell’Associazione Bancaria Italiana. Il Conciliatore Bancario è un’associazione che mette a disposizione della clientela bancaria una serie di servizi finalizzati alla più rapida soluzione delle controversie sorte con gli intermediari, accomunati dall’estraneità all’autorità giudiziaria ordinaria. Esso raggruppa il previgente sistema costituito dal reclamo e dal ricorso al Giurì bancario e, in più, aggiunge gli ulteriori servizi di conciliazione e arbitrato. Venendo all’anno in corso, il panorama ADR in materia bancaria e finanziaria si è ampliato ulteriormente con l’istituzione, da parte della Banca d’Italia, dell’Arbitro Bancario Finanziario. Esso è un organismo di risoluzione delle controversie tra clienti, banche e altri intermediari finanziari di tipo stragiudiziale con l’obiettivo di offrire un’alternativa più semplice, rapido ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione economica rispetto alla giurisdizione ordinaria. Non bisogna, tuttavia, cadere nel facile equivoco di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni considerare questo nuovo istituto un nuovo tipo di arbitrato, perché, nonostante il nome deponga in tal senso, la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per struttura dell’ABF, il mantenimento procedimento e la valorizzazione decisione non sono assimilabili a quelli dell’arbitrato vero e proprio, che, in materia bancaria e finanziaria, è un diverso servizio offerto dal Conciliatore Bancario. Questa intensa proliferazione di organismi ADR in ambito bancario e finanziario trova principalmente la sua ragione nella volontà legislativa, in quelle fondamenta del patrimonio culturalesistema normativo bancario italiano che sono il d.lgs. At- traverso lo strumento 385/1993 (TUB) e successive modifiche, nel cui art. 128- bis si legge che le banche e gli altri intermediari creditizi devono aderire ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela. Le banche e gli intermediari sono quindi tenuti ad aderire agli organismi ADR creati e gestiti appositamente a favore della sponsorizzazioneclientela, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73esponendosi, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXin caso contrario, X.XXXXXXXXai controlli degli organismi di vigilanza. Naturalmente, L’ordinamento della cultura. Manuale l’istituzione di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazionitutti questi strumenti stragiudiziali, di concerto cui alcuni gratuiti come il reclamo, l’Ombudsman e l'ABF, non dipende esclusivamente dall’obbligo di adesione imposto dalla legge in quanto anche gli intermediari possono avere interesse a risolvere le questioni con i privatila clientela in tempi rapidi e “senza formalità”, attraverso il contatto diretto con il cliente che si sono poste sente insoddisfatto o danneggiato. In ogni caso, quale che sia la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiavera ragione, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorconformazione del sistema bancario stragiudiziale dimostra come l’ADR abbia un’infinità possibilità di espansione in qualunque settore economico, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisenza con ciò, nulla togliere al libero accesso alla giurisdizione ordinaria.

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Samples: Arbitrato Presso La Consob

PREMESSA. Il 29 gennaio 2009 il Provveditorato Regionale per la Lombardia, organo decentrato del Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per rafforzare la propria operatività in tema di promozione, ricerca e organizzazione delle attività lavorative in favore dei soggetti in esecuzione penale, ha costituito l'Agenzia Regionale per la Promozione del Lavoro Penitenziario “ArticoloVentisette” con lo scopo di ricercare opportunità, incrociarle con il bacino di detenuti lavoratori potenzialmente occupabili e cercare occasioni di lavoro intra ed extramurarie. Dare possibilità di lavoro a cittadini detenuti assume una notevole valenza sociale poiché la riabilitazione attraverso il lavoro è una delle forme più efficaci di prevenzione del crimine, come dimostrano le statistiche regionali e quelle di diversi Paesi europei in cui l’inclusione sociale è parte integrante delle politiche sociali. Il reinserimento sociale e lavorativo può permettere al singolo di realizzare percorsi di sviluppo individuale, crescita culturale e fornisce una serie di possibilità per consentire all’individuo di riprogettare il proprio futuro. La cultura svolge oggi un ruolo legge di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare riforma dell’ordinamento penitenziario 26 Luglio 1975 n. 354, dà attuazione concreta all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana indicando gli strumenti che permettano l’acquisizione utili ad avviare, già durante il periodo di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazionedetenzione, il restauro o la manutenzione percorso di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxxreinserimento sociale del detenuto con particolare riferimento all’inserimento lavorativo delle persone detenute (ex. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàArtt. 20, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione21, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi22, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliO.P.).

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Samples: Accordo Operativo

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Le Organizzazioni Sindacali Provinciali degli Inquilini, riunite in attuazione del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritengono necessario esprimere la più profonda preoccupazione per il grave stato in cui versa il mercato delle locazioni nella città di primaria importanza nella società ed appare quindi Roma a causa, soprattutto, della grande sproporzione esistente tra la domanda (sempre presente) e l’offerta di alloggi, sia pubblici che privati (sempre più importante trovare difficilmente reperibile). Le 00.XX. convengono che tale situazione è stata determinata da una serie di cause collegate tra loro, quali, ad esempio: il progressivo depauperamento dell’offerta in alloggi sia della E.R.P. che degli enti previdenziali pubblici, privati e privatizzati, oggetto in maniera, apparentemente, inarrestabile, di cartolarizzazioni, dismissioni, alienazioni; una incidenza fiscale pesante sul bene casa, formata da tributi statali e locali, che penalizza fortemente le rendite da affitto, anche nelle aree a forte tensione abitativa come Roma; la perdurante assenza di qualsiasi programma di costruzione di immobili, da destinare soltanto alla locazione, individuando, a tal fine, sia le aree utilizzabili da piano regolatore che quelle recuperabili, reperendo i finanziamenti corrispondenti e necessari; la divaricazione presente tra un mercato delle locazioni, sostanzialmente incontrollabile, e i redditi delle famiglie, soprattutto del ceto medio, contenuti al di sotto dei livelli di inflazione programmata; etc. etc.. Appare evidente come il ruolo dei sindacati di categoria, chiamati istituzionalmente, dalla legge 431/98, a definire le modalità con le quali determinare i canoni di locazione, ai sensi dell’art. 2 comma 3 della citata legge, in assenza di interventi diretti a modificare la situazione esistente, attraverso programmi di gestione della emergenza abitativa, contestuali a programmi di costruzione, recupero e reperimento di immobili per la locazione, onde riequilibrare (almeno parzialmente) la sproporzione tra domanda ed offerta, non possa che essere un ruolo, decisamente, minimale rispetto alla capacità d’incidenza sul mercato immobiliare di Roma, in misura corrispondente alle necessità ed alle attese, dei cittadini romani. Le XX.XX. degli inquilini hanno, comunque, convenuto di assolvere in pieno al loro compito di rinnovare la convenzione territoriale per la città di Roma, assumendosi, senza incertezze, la responsabilità di ricercare (e trovare) gli equilibri praticabili in un contesto così estremamente complesso e difficoltoso, da non consentire positive aspettative per nessuna delle parti sindacali. Con altrettanta convinzione e fermezza, rivendicano, a pieno titolo, che, almeno, altrettanto senso di responsabilità mostrino le istituzioni ad ogni livello territoriale, nel porre in essere, senza ulteriori, ingiustificabili, indugi, ciascuno per il proprio settore d’intervento, gli strumenti che permettano l’acquisizione fiscali (IRPEG, IRPEF,ICI) e programmatici in grado di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione dare prospettive reali alle migliaia di strumenti giuridici che permettano l’avvio famiglie romane alla affannosa (in alcuni casi, disperata) ricerca di una politica di investimento volta al reperimento di risorse abitazione dignitosa, ad un canone corretto e, innanzitutto, “possibile”. XXXX XXXXXXXXX SICET SUNIA UNIAT UNIONE INQUILINI Accordo per il mantenimento territorio del comune di Roma in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n° 431 e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, Trasporti di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale Ministero dell’Economia e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.Finanze

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Samples: Accordo Per Il Territorio Del Comune Di Roma

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il legislatore conferma, con il Decreto legislativo n. 219/2016, il ruolo delle Camere di commercio quali Enti regolatori degli interessi concorrenti di imprese e consumatori, prevedendo nell’ambito della regolazione del mercato la tutela del consumatore (art. 2, lettera c) e la promozione dei rapporti economici equilibrati e corretti tra gli operatori del mercato. Si consolida la competenza in materia della regolazione del mercato relativa alla redazione di contratti tipo concordati fra organizzazioni imprenditoriali ed associazioni dei consumatori. Si tratta di un’attribuzione decisamente di rilievo per un ruolo mercato efficiente ed equilibrato: la stesura di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione disposizioni negoziali standardizzate, condivise e applicate dalle parti, rappresenta uno strumento in grado di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi prevenire la conflittualità mediante pattuizioni eque, scoraggiando le pratiche commerciali ingannevoli o scorrette, a vantaggio dei consumatori ma anche della collettivitàimprese che operano nel rispetto delle regole. Emerge pertanto negli ultimi decenni Nel 2019 la necessità Camera di commercio di Milano Monza Xxxxxxx Xxxx ha rivolto la propria attenzione, su suggerimento di Rescasa Lombardia, verso il fenomeno della in- troduzione locazione di immobili da parte degli stessi proprietari, per periodi molto brevi a scopi turistici. Infatti il soggetto che gode dell’immobile per un periodo di pochi giorni, massimo 30, è prettamente il viaggiatore/turista. Questa tipologia di fruizione dell’immobile ha visto un rapido sviluppo grazie agli strumenti giuridici telematici e a nuovi operatori economici che permettano l’avvio si sono imposti sul mercato, agevolando l’incontro della domanda con l’offerta in modo rapido, veloce e semplice. Nonostante ciò il fenomeno è reso più complesso da un intreccio normativo articolato dovuto alla specificità della materia turistica di una politica competenza regionale, ma al tempo stesso sovrapposta da norme di investimento volta carattere civilistico, fiscali ed amministrative che rendono tortuoso il percorso per coloro che vogliono svolgere tale iniziativa nell’alveo della legalità. Queste difficoltà sono state palesate all’Ente camerale da più parti, affinché si attivasse per facilitare coloro che a vario titolo vogliono svolgere, nel pieno rispetto della legalità, tale attività. Il beneficio derivante dalla sottoscrizione dello schema contrattuale proposto sarà quella di ridurre le possibili controversie con risparmio di costi di assistenza specialistica e giudiziali. La formulazione del presente contratto tipo è stata concordata tra le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative e le Associazioni dei Consumatori, con il coordinamento della Camera di commercio di Milano Monza Xxxxxxx Xxxx, al reperimento fine di risorse per il mantenimento individuare uno schema standardizzato formulato secondo principi di legalità ed equilibrio e volto ad accrescere la competitività e la valorizzazione qualificazione del patrimonio culturalesistema ricettivo lombardo attraverso la tutela degli standards qualitativi ed il contrasto a prassi concorrenziali scorrette ed ingannevoli. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneIl testo proposto intende disciplinare i rapporti tra privati, che vanta locano il loro immobile o parte di esso per un breve periodo a scopo turistico. Esso vuole essere il primo tassello di un progetto più complesso che vedrà il suo prosieguo con un successivo contratto ove saranno presenti “due e più parti” che operano, anche professionalmente nel mercato della locazione breve a scopo turistico. Al presente contratto si accompagnano le Linee Guida che hanno lo scopo di esplicitare alle parti alcuni aspetti tecnici e dare loro dei suggerimenti per personalizzare il testo dell’accordo in base a specifiche necessità. tra [indicare nome, cognome, indirizzo di residenza/domicilio e codice fiscale del locatore – C.I.R., numero di polizza ai sensi della L.R. Lombardia n. 27/2015], (“HOST” o “LOCATORE”), come da documento identificativo allegato e [indicare nome, cognome, indirizzo di residenza/domicilio abituale e codice fiscale, se esistente, del conduttore], (“GUEST” o “CONDUTTORE”) il quale elegge domicilio presso l’ALLOGGIO (di seguito identificato) esclusivamente durante il periodo di utilizzo dell’ALLOGGIO - e senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73trasferirvi la residenza - ai fini e per gli effetti – inclusa la notifica degli atti – della locazione di cui al presente ACCORDO (di seguito, congiuntamente all’eventuale Regolamento di Utilizzo di cui infra, “ACCORDO”). (congiuntamente, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX“PARTI”) premesso che - l’HOST è titolare di diritti idonei a concedere in locazione l’unità immobiliare ammobiliata • sita in • composta da x. xxxx, X.XXXXXXXXpiù ; eventuale porzione esclusa • censita in catasto • certificazione energetica n. del classe energetica (“ALLOGGIO”) - il GUEST ha preso visione o delle immagini relative all’ALLOGGIO ricevute via mail o dell’ALLOGGIO direttamente e lo ritiene idoneo per le proprie esigenze e finalità, L’ordinamento della cultura. Manuale delegando inoltre, se di legislazione dei beni culturalinazionalità non italiana, Milanol’HOST alla richiesta del proprio codice fiscale qualora necessario od opportuno ciò premesso, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.PARTI concordano quanto segue:

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Samples: Locazione Breve Di Immobili Con Finalità Turistica

PREMESSA. La cultura svolge oggi Al fine di razionalizzare le procedure di affidamento di incarichi professionali, la cui pluralità di affidamenti, e la conseguente pluralità di soggetti diversi con i quali interagire, determinano una gestione estremamente difficoltosa sia dal punto di vista delle risorse necessarie per verificare l’operato dei professionisti esterni sia sotto il profilo di ottenere un ruolo livello omogeneo e soddisfacente delle prestazioni affidate all’esterno, il Comune di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre Ancona, ha deciso di selezionare più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione operatori economici (uno per ogni lotto) cui affidare quei servizi di ingegneria e architettura necessari per la realizzazione di nuove edificazioni, interventi di restauro e riuso, interventi di ristrutturazione e/o ammodernamento, interventi di adeguamento normativo, interventi di miglioramento sismico relativi sia ad interi edifici che a limitate porzioni degli stessi e connesse alla gestione del proprio Patrimonio Immobiliare. La scelta volge anche al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, riducendo notevolmente il numero di procedure di affidamento e le spese ad esse connesse, ottimizzando le attività del personale concentrandole su quelle a maggior valore aggiunto ed importanti risorse infine rendendo possibile un’adeguata programmazione della spesa e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio il perseguimento di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime risparmio. Il presente Capitolato Speciale d’Appalto si riferisce alla procedura per l’affidamento di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre Accordo Quadro con unico Contraente per lo sponsorsvolgimento di Servizi di ingegneria e Architettura: Lotto 5 – Verifica della Progettazione e attività accessori La presente gara è indetta dal Comune di Ancona mediante procedura negoziata telematica senza previa pubblicazione del bando di gara in applicazione dell’art. 2 comma 4 del D.L. 76 del 16 luglio 2020 converito in L. n. 120 del 11 settembre 2020, consistono integrato con il D.L. 77 del 31 maggio 2021 convertito in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliL. 108/2021 con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 95, comma 3, del medesimo D. Lgs. 50/2016. Il legislatore ha quindi approntato una normativa presente capitolato speciale che d’appalto disciplina gli incarichi professionali di natura tecnica, relativi alle prestazioni di servizi di ingegneria e architettura per Verifica della Progettazione ai sensi dell’art. 26 del Codice dei Contratti e altre prestazioni accessorie, in conformità a quanto previsto dal Codice dei Contratti e successive modificazioni ed integrazioni, nonché dal D.P.R. 207/2010 per quanto ancora applicabile e successivi Decreti Attuativi del Codice, dal D. Lgs. 81/2008, dalle norme e regolamenti tutti disciplinanti le sponsorizzzazioni dei beni culturalispecifiche prestazioni, dall’Accordo Quadro e dal presente Capitolato Speciale d’Appalto.

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Samples: Accordo Quadro

PREMESSA. Le funzioni amministrative in materia di beni culturali sono tradizionalmente ripartite fra attività di tutela ed attività di valorizzazione. La cultura svolge oggi un ruolo nozione di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione valorizzazione accolta dal d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”1, si caratterizza per la finalità di nuove ed importanti risorse promozione e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento sostegno alla conoscenza, fruizione e la valorizzazione conservazione del patrimonio culturale, sotto il profilo del miglioramento delle condizioni di utilizzazione e fruizione2. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneIl concetto di valorizzazione in senso stretto fa riferimento, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73dunque, a tutte quelle iniziative dirette a migliorare le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale modalità di legislazione attuazione dei servizi inerenti alla ordinaria attività di utilizzazione e fruizione dei beni culturali, Milanoal fine di conseguire un sempre più elevato grado di conoscenza e conservazione dei beni culturali. La valorizzazione è stata effettivamente posta al centro della disciplina codicistica e si presenta, 2008al pari della tutela, 213come una funzione fondamentale e una finalità generale che deve indirizzare l’azione dei pubblici poteri nel settore dei beni culturali, discostandosi, peraltro, dalla stessa in quanto la tutela è “diretta principalmente ad impedire che il bene possa degradarsi nella sua struttura fisica e quindi nel suo contenuto culturale”, mentre la valorizzazione “è diretta soprattutto alla fruizione del bene culturale, sicchè anche il miglioramento dello stato di conservazione attiene a quest’ultima nei luoghi in cui avviene la fruizione ed ai modi di questa”3. ministrazioniAssume particolare importanza, di concerto con i privatialtresì, si sono poste sul piano degli obiettivi assegnati alla valorizzazione, la finalità di perseguire in regime di partenariato una realizzazione delle condizioni per la migliore fruizione di be- ni culturalidel bene. 1 Emanato ai sensi dell’art. 10 della l. 6 luglio 2001, ed allo stesso tempo n. 137. 2 Art. 6, c. 1: “La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione conoscenza del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura”. 3 Cfr. Corte cost. 13 gennaio 2004, n. 9. dell’Europa. In base a causa delle ridotte risorse queste considerazioni, il contratto di sponsorizzazione − che è l’atto mediante il quale un soggetto, a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionefronte di un corrispettivo, si è ritenuto acquisisce il diritto, in varie forme, di potere dar vi- ta ad utilizzare a proprio vantaggio l’immagine o il nome di un rapporto-collaborazione che permette alle parti certo bene culturale, associandolo a quello di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione un prodotto o di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione un’operazione imprenditoriale − può considerarsi come strumento utile affinché i fondi necessari possano pervenire al settore dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni settore culturale è senza dubbio un terreno molto fertile per l’utilizzo di contratti di sponsorizzazione, a causa della visibilità di molti dei beni culturaliche possono essere oggetto delle relative operazioni. Essa consente, infatti, di soddisfare interessi differenti, ma confluenti verso una direzione condivisa: da un lato, quelli dello Stato che, non disponendo di mezzi sufficienti alla cura del patrimonio culturale, ha bisogno di fonti alternative di finanziamento; dall’altro, quelli di aziende private che, contribuendo a detta cura, ottengono il beneficio promozionale, anche in termini reputazionali, dell’abbinamento del proprio marchio alle iniziative supportate. Alla luce di quanto sopradetto, si comprende come il ricorso a forme innovative di finanziamento degli interventi sui beni culturali possa trovare, altresì, una rispondenza nell’utilizzo della finanza di progetto (project financing). Attraverso il project financing, infatti, le amministrazioni pubbliche potrebbero realizzare interventi di recupero funzionale di beni pubblici di interesse culturale e, dunque, assolvere alle funzioni di tutela e valorizzazione loro affidate dall’ordinamento, mediante il ricorso, in misura integrale o anche solo parziale, a capitali privati, potendo al contempo fruire delle competenze e delle capacità gestionali proprie del settore privato, non solo nella fase progettuale, ma anche nella fase di realizzazione dell’intervento e della successiva gestione.

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Samples: Deliberazione

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo I Decreti Legislativi N. 22 del 05/02/1997 Art. 21 e 267/2000 affidano ai Comuni il compito di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione effettuare la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabili ai rifiuti urbani. Il Comune di nuove ed importanti risorse Villanova intende disciplinare la gestione dei rifiuti urbani e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei rifiuti speciali assimilati con il presente REGOLAMENTO al fine di: a) Fissare le modalità del servizio di raccolta e di trasporto; b) Vigilare sui conferimenti della raccolta differenziata al fine di garantirne una distinta gestione e promuovere il recupero; c) Assicurare la tutela igienico sanitaria in tutte le fasi della gestione; d) Promuovere la sperimentazione di tutte le forme organizzative e di gestione dei servizi allo scopo di favorire la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti. Il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima vengono considerati preferibili rispetto alle altre forme di smaltimento; e) Impedire danneggiamenti al paesaggio ed ai siti di particolare interesse ambientalistico culturale e storico; f) Promuovere sistemi tendenti a vantaggio della collettivitàridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti. Emerge pertanto negli ultimi decenni Per il conseguimento delle finalità del presente Regolamento il comune di VILLANOVA MONDOVI’, nell’ambito delle proprie competenze e in conformità alle disposizioni di Xxxxx e a quelle in seguito indicate, adotta ogni opportuna azione avvalendosi, anche mediante accordi e contratti di programma, di soggetti pubblici e privati qualificati, nelle forme previste dal D.Lgs. n. 267/2000 e dall’articolo 23 del D.Lgs. n. 22/1997. Ciò potrà avvenire anche promuovendo una campagna di sensibilizzazione e di informazione cittadini utilizzando stampa locale, Notiziario Comunale, manifesti, opuscoli e riunioni, al fine di far conoscere: • Tipi, modalità e tecniche di attuazione delle raccolte differenziata; • Procedure per la necessità della in- troduzione segnalazione di strumenti giuridici che permettano l’avvio eventuali inconvenienti e di una politica di investimento volta al reperimento di risorse suggerimenti per il mantenimento miglioramento del servizio; • Ubicazione, orari di apertura e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale modalità di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.della

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Samples: Regolamento Sulla Gestione Dei Rifiuti

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il contratto ristorativo e gli altri contratti dell’area ristorativa quali il banqueting, il catering e il contratto di primaria importanza bar, sono ampiamente diffusi nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàrealtà commerciale. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneQuesti contratti, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privatiimportati dall’ordinamento statunitense, si sono poste diffusi in Europa a partire dagli anni Sessanta del Novecento. Nell’articolo si analizzerà il contratto di ristorazione, cercando di accertarne la finalità natura giuridica e si approfondiranno i rapporti contrattuali che sorgono a seguito della stipu- lazione del contratto stesso. Si affronterà il tema della responsabilità dell’imprenditore ristorativo con particolare riguardo alla tutela del cliente-consumatore, alla luce del d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, meglio conosciuto come Codice del consumo. L’attività ristorativa è l’attività diretta alla produzione del servizio di ristorazione che consiste, come indicato dalla legge 25 agosto 1991, n. 287, art. 5, nella “som- ministrazione di pasti e di bevande, comprese quelle aventi un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume, e di latte (svolto dai ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari)”. Il contratto di ristorazione e gli altri contratti afferenti all’area ristorativa sono nati per rispondere alle esigen- ze dei privati operatori economici. In linea generale per poter comprendere come possa funzionare uno schema contrattuale è necessario assumere, come affermato da- gli studiosi, un punto di “vista dinamico e non statico”1: gli operatori economici variano lo schema tipico per meglio adattarlo alle nuove esigenze e interessi che emergono nella realtà economica e nei traffici commer- ciali. L’autonomia privata, come è noto ammessa e ri- conosciuta nel nostro ordinamento (art. 1322 c.c.), consente di adattare o creare nuovi schemi al fine di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro specifici interessi e intenti. In tali casi lo scopo pratico o la manutenzione causa del contratto assume aspetti diversi in base alla ricchezza e alla variabilità dei fini perseguiti dai privati. Sorgono dunque nuovi schemi che non corrispondono ai tipi legali, ma che possiamo definire “tipi sociali” che assumono – quasi sempre negli ultimi anni – la denominazione straniera di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto origine (per esempio banqueting) e ciò “a riprova del fatto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (tipicità sociale non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliincontra barriere territoriali”2. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalicontratto di ristorazione è un contratto giudicato meritevole di tutela nel nostro ordinamento3.

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Samples: Contratto Di Ristorazione

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il contratto di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàassociazione in partecipazione e` regolato dal Titolo VII del Li- bro V del Codice civile. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di Con tale contratto si realizza una politica di investimento volta al reperimento di risorse collaborazione tra due o piu` persone per il mantenimento conseguimento di un risultato comune e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre l’apporto ha quindi carattere strumentale per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalisvolgimento dell’attivita` dalla quale il risultato ricercato ha origine. Il legislatore ha quindi approntato contratto di associazione in partecipazione produce obblighi per entrambe le parti posto che l’un contraente (associante) attribuisce all’altro (associa- to) una normativa speciale quota degli utili derivanti dalla gestione dell’impresa o da un singolo affare. L’apporto dell’associato puo` essere di qualunque natura ma, condizione ne- cessaria, e` che disciplina esso abbia carattere strumentale per l’esercizio dell’impresa o dell’affare. Non determinandosi, con cio`, ne´ la costituzione di un nuovo soggetto ne´ tantomeno un patrimonio autonomo. Il contenuto dell’apporto puo`, pertanto, consistere in una somma di denaro, nel conferimento in proprieta` o in godimento di beni mobili o immobili, in una prestazione lavorativa, in una causa mista di lavoro e capitale. Ai fini dell’analisi che ci si propone, interessa esclusivamente l’apporto di lavoro da parte dell’associato. La forma La stipulazione del contratto di associazione in partecipazione non e` sogget- ta a forme particolari e l’atto scritto non e` dunque necessario, potendosi ben prevedere anche l’accordo tacito fra le sponsorizzzazioni dei beni culturali.parti. E` pero`, sotto il profilo pra- tico, indubitabile che l’atto scritto rappresenta un fatto probatorio e sostan- ziale a fronte di qualunque contenzioso. Va, a tal proposito, ricordato che ai sensi dell’art. 1350 c.c. «Devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata, sotto pena di nullita`»:

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Samples: Contratto Di Associazione in Partecipazione

PREMESSA. La cultura svolge oggi Le parti stipulanti il presente Accordo Economico Collettivo, intendono realizzare una disci- plina normativa corrispondente alle peculiarità del rapporto di agenzia, nonché alle carat- teristiche delle imprese commerciali e dei servizi. Sotto questo profilo manifestano il comune interesse a sviluppare corrette relazioni sinda- cali e contrattuali, consapevoli dell’importanza del ruolo svolto dagli agenti e rappresen- tanti di commercio nell’economia del Paese e del ruolo svolto dagli agenti e rappresentanti di commercio, in un ruolo mercato distributivo reso ancora più complesso dalla difficile congiun- tura economica quali collaboratori indispensabili delle aziende mandanti per loro caratte- ristiche funzionali e professionali. Le parti si danno atto che il presente Accordo Economico Collettivo, che per tutto il periodo della sua validità deve essere considerato un complesso normativo unitario e inscindibile, nel realizzare maggiori benefici per gli agenti e rappresentanti di primaria importanza nella società commercio, è globalmen- te migliorativo e pertanto sostituisce ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione assorbe ad ogni effetto le norme di nuove ed importanti risorse tutti i preceden- ti Accordi Collettivi e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàaccordi speciali riferiti alle medesime parti stipulanti. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio L’eventuale nulli- tà o annullabilità di una politica qualunque delle clausole del presente Accordo Economico Colletti- vo, non comporterà la nullità o annullabilità dell’intero Accordo Economico Collettivo. Sono fatte salve le condizioni di investimento volta al reperimento miglior favore previste dalla Legge e dalla contrattazione integrativa. Per quanto non previsto dal presente Accordo valgono le disposizioni di risorse Legge vigenti in materia. Le Parti rappresentanti le aziende mandanti, nell’affermare la loro piena autonomia con- trattuale, accolgono la richiesta di parte sindacale per incontri annuali a livello Nazionale con le XX.XX. degli agenti stipulanti il mantenimento presente Accordo Economico Collettivo, intesi ad esami- nare lo stato del settore le sue prospettive nonché le situazioni di mercato anche per i rifles- si che possono determinarsi sulle condizioni economiche, sociali e la valorizzazione del patrimonio culturaleprofessionali degli agenti. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale Su richiesta di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie delle parti tali incontri potranno avvenire anche per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisingoli settori mer- ceologici.

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Samples: Accordo Economico Collettivo

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il presente capitolato ha per oggetto l’affidamento della fornitura annuale di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazionimateriale protesico, di concerto sintesi e dispositivi medici per l’attività della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxx xxxxx XXX Xxxxx suddivisa in n. 67 lotti. I quantitativi richiesti per ciascun lotto indicati nell’Allegato A “Elenco prodotti in gara” al Disciplinare di gara sono da considerarsi meramente presuntivi e calcolati su dati storici delle attività dell’A.S.L. Rieti sopra individuata e su fabbisogni presuntivi futuri. Le caratteristiche tecniche minime dei dispositivi oggetto della procedura sono elencate dettagliatamente nell’allegato A Elenco Prodotti in Gara al Disciplinare di gara. Il presente Capitolato descrive, inoltre, i servizi connessi alla fornitura dei dispositivi medici di cui all’oggetto che si intendono prestati dall’Aggiudicatario unitamente alla fornitura medesima pertanto l’A.S.L. Rieti non corrisponderà all’Appaltatore alcun ulteriore prezzo. Nel caso in cui la descrizione dei dispositivi oggetto dei Lotti identifichi un prodotto riconducibile in modo univoco ad un’Azienda produttrice, costituirà offerta valida ogni altro prodotto che presenti caratteristiche analoghe a quelle richieste ed equivalenza nell’uso. Se espressamente richiesto dall’A.S.L. Rieti, l’Aggiudicatario di ciascun Xxxxx dovrà erogare, per tutta la durata della fornitura, una sessione formativa di non meno di 2 ore entro 30 giorni consecutivi dalla sottoscrizione del relativo contratto, volte a garantire il corretto utilizzo del dispositivo acquistato da parte del personale sanitario. L’Aggiudicatario si impegna, comunque, ad erogare ulteriori sessioni formative nel corso di tutta la durata contrattuale. Ai sensi dell’art. 54, comma 4 lett, a) del D.Lgs n. 50/2016, l’aggiudicazione della presente procedura, è stabilita in favore di più operatori economici con i privatiquali verrà stipulato un Accordo Quadro secondo la seguente tabella: Percentuale massima di esecuzione dell’appalto per Fornitore Aggiudicatario Lotto n. I Classificato II Classificato III Classificato IV Classificato 100% 30% 30% 30% La scelta degli OE avverrà in base all’appropriatezza terapeutica-assistenziale, sicché sono consentiti affidamenti distribuiti anche in contemporanea a tutti gli OE aggiudicatari dell’AQ. Ciò rinviene la sua giustificazione: 1. nel fatto che potrà essere fornito il prodotto che meglio si sono poste la finalità adatta alle singole situazioni clinico/terapeutiche/gestionali, scegliendolo tra quelli di perseguire interesse offerti tra gli OE in regime graduatoria per ciascun oggetto (tutela del preminente interesse alla salute del paziente); 2. l’Unità Operativa utilizzatrice, sulla base delle specificità dei diversi casi clinici da trattare, potrà individuare di partenariato una migliore fruizione volta in volta l’offerta/prodotto che più risponde alle esigenze cliniche dei pazienti ed ai criteri di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione appropriatezza di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono impiego dei dispositivi medici (garanzia della discrezionalità tecnica nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliscelta).

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Samples: Accordo Quadro Per La Fornitura Di Materiale Protesico E Dispositivi Medici

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il quadrante nord-ovest di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione Milano è interessato da importanti trasformazioni di nuove ed scala urbana e territoriale, all’interno delle quali è prevista la localizzazione di funzioni pubbliche di rilievo e interesse generale, l’attuazione di importanti risorse scelte infrastrutturali e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio lo sviluppo di obiettivi strategici di disegno della collettivitàcittà e di riqualificazione del sistema ambientale e territoriale. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione In questo contesto di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privatirilevanza strategica, si sono poste inserisce l’area fieristica del Polo Urbano, anch’essa interessata da un processo di riqualificazione che si è avviato con il potenziamento della funzione congressuale attraverso la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazionerealizzazione del Nuovo Centro Congressi, il restauro o la manutenzione quale si configura tra i più grandi d’Europa. L’Amministrazione comunale che, con Fondazione Fiera e gli altri Enti Territoriali, ha accompagnato le varie fasi di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàsviluppo del sistema fieristico, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione a partire dall’A.d.P. del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione1994, si è posta l’obiettivo di individuare un percorso urbanistico e procedurale per dare a quest’ambito d’intervento un assetto definitivo, in relazione sia alle aree di riqualificazione adiacenti che al quadro complessivo delle trasformazioni. L’Area fieristica costituisce infatti un importante tassello di completamento nello scenario delle trasformazioni in corso e future, non ultima l’evento Expo 2015, che consentirà di potenziare il ruolo internazionale della città. Per dare un assetto complessivo definitivo alle aree del Polo Urbano introducendo, oltre alla funzione congressuale, altre funzioni compatibili e di interesse generale collegate sia alle nuove esigenze della Fiera che agli interventi adiacenti e ai bisogni della città, si rende necessario modificare la disciplina urbanistica delle aree, ridefinire gli impegni previsti all’interno dell'Accordo di Programma vigente e dei Protocolli d'Intesa tra Comune di Milano e Fondazione Fiera in data 2003 e 2008 nonché revisionare l’assetto complessivo delle previsioni, in particolare per quanto riguarda il sistema della mobilità e della sosta riferito appunto ad una realtà funzionale ed infrastrutturale oggi in via di modificazione. A tal fine il Comune di Milano, con deliberazione di Giunta Comunale del 30 dicembre 2008 , ha ritenuto opportuno avviare il percorso di potere dar vi- ta ad approvazione di un rapporto-collaborazione che permette alle parti nuovo Atto Integrativo e su richiesta del Sindaco di ottene- re reciproci vantaggiMilano del 6 marzo 2009, Regione Lombardia, con delibera di Giunta Regionale del 9 novembre 2009, ha promosso l’Atto Integrativo all’Accordo di Programma 1994, con effetti di Variante degli strumenti urbanistici vigenti del Comune di Milano e degli impegni dei soggetti nel Polo Urbano. Essi, E’ stata pertanto avviata la procedura per l'approvazione della presente Variante urbanistica e contestualmente quella relativa alla Valutazione Ambientale Strategica per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano verifica degli effetti indotti nell’ambito urbano interessato dalle modificazioni proposte, con particolare riferimento al sistema della mobilità, dell'accessibilità trasportistica e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalidella sosta. Il legislatore processo di riqualificazione complessiva del quadrante nord-ovest di Milano, in cui si è storicamente insediato il quartiere fieristico, ha quindi approntato avuto inizio, come già detto, con l'Accordo di Programma del 1994 sottoscritto da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Fondazione Fiera Milano, Comune di Rho, Comune di Pero e Comune di Milano, e prevedeva la riorganizzazione del sistema fieristico lombardo, della viabilità e del sistema dei parcheggi. Con l'A.d.P. del ’94 si definiscono infatti due poli fieristici integrati che assumono caratteristiche diverse: il polo esterno alla città, in località Rho-Pero, destinato a manifestazioni cosiddette pesanti e il Polo Urbano, destinato a manifestazioni più compatibili con il suo contesto. Nel 2000, in coerenza con l’A.d.P. ’94, viene sottoscritto l’Accordo di Programma Portello promosso dal Comune di Milano, che rappresenta un passo ulteriore per il processo di riqualificazione complessiva di questa parte di città oltre che per la riqualificazione delle ex aree industriali anche per la previsione di parcheggi pubblici, di cui parte destinati all’utenza Fiera, e per la riorganizzazione del sistema viabilistico. Nell’ambito del P.I.I. Portello viene data attuazione alla bretella di via Gattamelata, che raccoglierà il traffico proveniente dal sistema autostradale, contribuendo allo smistamento dei flussi di ingresso in città che costituiscono una normativa speciale criticità per l’intero quadrante urbano. La riduzione delle funzioni espositive del polo urbano, in seguito all’attivazione di quello esterno, ha dato luogo alla dismissione di una parte rilevante del quartiere fieristico corrispondente al recinto storico della Fiera, che disciplina le sponsorizzzazioni è stato disciplinato da una specifica Variante urbanistica approvata nel 2003. La Variante prevede una modifica del perimetro relativo all’’Area fieristica del Polo Urbano’, che passa da 130.000 mq. a 189.000 mq. circa, comprendendo i nuovi padiglioni del Portello e alcuni padiglioni adiacenti compreso il nuovo centro congressi MICO. Conferma invece, sia il mantenimento delle attività fieristiche e dei beni culturaliservizi connessi e compatibili con tale funzione prevalente, che i parametri urbanistici previsti dall’Accordo di Programma ’94.

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Samples: Program Agreement

PREMESSA. La cultura svolge Le parti, nel procedere al rinnovo del c.c.n.l. 5 maggio 2005, riconoscono la validità e la proficuità del a col aborazione sino ad oggi osservata, certificata dal 'unanime e costante apprezzamento che la farmacia territoriale ed i suoi addetti quotidianamente riscuotono. Autorevoli ricerche sul gradimento da parte del a popolazione dei servizi pubblici e privati, ef ettuate da qualificati soggetti esterni al mondo del a farmacia, quale è il CFMT (nato per iniziativa di Confcommercio e dei Sindacati del comparto turismo e servizi per la formazione dei dirigenti), attestano che, ormai da diversi anni e con indici di gradimento sempre estremamente elevati, la farmacia è considerata dai cittadini il servizio di maggiore af idabilità e funzionalità, distinguendosi per l'alta professionalità del personale, la capacità di rispondere al e esigenze dei cittadini e la molteplicità dei servizi aggiuntivi of erti ad integrazione di quel o istituzionale di assistenza farmaceutica. In tale considerazione, le parti confermano la propria volontà di dare ancor maggior vigore al 'attuale assetto che vede la contrattazione nazionale e quel a decentrata accomunate dal medesimo obiettivo di correlare lo sviluppo del settore al e prioritarie esigenze economico-finanziarie, occupazionali e di politica sanitaria del Paese. Tale obiettivo sarà perseguito dal e parti, a livel o nazionale e regionale, seguendo due direttrici: garantire la migliore gestione e corretta applicazione del contratto nazionale e porsi nei confronti del e Istituzioni come soggetto politico unitario, pur nel a diversità di identità e di ruolo. In questa ottica, il riassetto normativo del settore, volto a prefigurare una farmacia dei servizi, troverà nel contratto gli strumenti attuativi più idonei, riferiti anche a quanto concordato sul a flessibilità del lavoro, adattati al a specificità del settore caratterizzato da un servizio di pubblica utilità che aggrega i singoli esercizi farmaceutici pur nel a diversa dimensione e struttura del a connessa azienda. Nei confronti del e Istituzioni, le parti ribadiranno con chiara ed univoca determinazione la funzione primaria e imprescindibile del a farmacia, per il ruolo sanitario e sociale di primaria fondamentale importanza nella società ed appare quindi che la medesima ricopre nel 'ambito del Sistema sanitario nazionale. Coerentemente, dunque, le parti confermano la comune volontà di impegnarsi a svolgere azioni congiunte intese a ribadire il principio che la dispensazione del farmaco è prerogativa del farmacista in farmacia, il quale, nel pieno rispetto del e disposizioni volte al a tutela del a salute, è l'unica figura in grado di soddisfare pienamente ogni esigenza del cittadino e di dare in tal modo un valore aggiunto al a dispensazione del farmaco. A riguardo, le parti convengono sul a necessità di perseguire una sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione alta qualificazione del a farmacia, che, quale presidio sanitario del SSN, possa continuare a garantire, con uniformità di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei prestazioni su tutto il territorio nazionale, l'attuale elevato standard di assistenza farmaceutica, integrando tale primaria funzione con nuovi servizi a vantaggio della collettivitàdi alta valenza socio-sanitaria. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73Infine, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale parti assicurano il proprio impegno per valorizzare i rispettivi ruoli di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione rappresentanza degli interessi del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisettore.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo L’Offerta è promossa da Xxxxxxx Investimenti ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 1, del TUF e delle disposizioni di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione attuazione contenute nel Regolamento Emittenti. L’obbligo di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione promuovere l’Offerta consegue all’acquisto, da parte di strumenti giuridici che permettano l’avvio Xxxxxxx Investimenti, di una politica partecipazione pari a n. 83.469.504 azioni ordinarie Coin, corrispondenti al 62,916% del capitale sociale, ceduta da Finanziaria Coin in data 18 maggio 2005 per un corrispettivo unitario pari a Euro 2,17 per azione (la Partecipazione). Per ulteriori informazioni si veda Sezione E., Paragrafo E.1. Di seguito sono indicati i principali eventi che hanno caratterizzato l’acquisto della Partecipazione. In data 25 marzo 2005, Finanziaria Coin e Xxxxxxxxx Investimenti hanno stipulato un contratto di compravendita, la cui efficacia era sospensivamente condizionata al verificarsi di una serie di eventi, avente ad oggetto l’acquisto della Partecipazione da parte di Canaletto Investimenti (il Contratto di Compravendita). Il Contratto di Compravendita altresì prevede il diritto di Canaletto Investimenti di acquistare la Partecipazione per sé o per persona da nominare ai sensi dell’art. 1401 del cod. civ., stabilendo altresì che la facoltà di nomina possa essere esercitata a favore di una società di nuova costituzione non appena quest’ultima sia registrata presso il competente Registro delle Imprese. Contestualmente alla sottoscrizione del Contratto di Compravendita, è stato stipulato un accordo di investimento (l’Accordo di Investimento). L’Accordo di Investimento prevede che Finanziaria Coin reinvesta parte dei proventi della vendita della propria quota di partecipazione in Coin per un importo tale da permetterle di detenere una partecipazione in Financière Xxxxxxxxxx pari al 45%. Detto reinvestimento nasce anche dalla disponibilità degli azionisti fondatori di continuare a contribuire, con la loro esperienza, all’implementazione delle strategie future ed alla crescita della Società. E’ inoltre previsto che Finanziaria Coin, a determinate condizioni e/o al verificarsi di determinati eventi, possa incrementare la propria quota in Financière Tintoretto fino ad un massimo del 49%. Sempre in data 25 marzo 2005, PAI Partners S.A.S., società che gestisce i Fondi PAI, ha diffuso un comunicato in cui descriveva l’operazione, annunciava l’avvenuta sottoscrizione del Contratto di Compravendita e indicava che l’esecuzione dello stesso era sottoposta all’avveramento di varie condizioni, fra le quali l’ottenimento delle autorizzazioni antitrust richieste dalle leggi applicabili, l’ottenimento del consenso, da parte delle banche finanziatrici di Coin e di Finanziaria Coin, al rimborso dell’indebitamento esistente al closing ed alla cancellazione delle relative garanzie a seguito di tale rimborso. In data 2 maggio 2005, Financière Xxxxxxxxxx ha costituito la società Giorgione Investimenti, da essa interamente posseduta; Giorgione Investimenti ha costituito la società Carpaccio Investimenti, da essa interamente posseduta, e quest’ultima ha a sua volta costituito la società Bellini Investimenti, da essa interamente posseduta. In data 6 maggio 2005, Xxxxxxxxx Investimenti, esercitando la facoltà, ai sensi dell’art. 1401 del cod. civ., ad essa attribuita dal Contratto di Compravendita, ha nominato Xxxxxxx Investimenti - che ha contestualmente accettato - quale soggetto che deve acquistare i diritti ed assumere gli obblighi nascenti dal Contratto di Compravendita stesso. In data 18 maggio 2005, è stato diffuso al reperimento mercato un comunicato, ai sensi degli articoli 114 del TUF e 66 del Regolamento Emittenti, con cui veniva reso noto che in pari data, a seguito dell’avvenuto avveramento delle condizioni sospensive all’efficacia del Contratto di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privatiCompravendita, si sono poste la finalità era perfezionato l’acquisto della Partecipazione da parte di perseguire in regime Xxxxxxx Investimenti, nonché venivano descritti i termini dell’operazione che ha portato l’Offerente a detenere una quota del capitale sociale di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione Coin superiore alla soglia del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali30%.

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Samples: Offerta Pubblica Di Acquisto Obbligatoria

PREMESSA. L’Emittente è a capo di un gruppo di società attivo, sin dal 1931, data di fondazione dell’azienda, nel settore del turismo e dei viaggi organizzati. Il Gruppo opera essenzialmente nei seguenti tre settori di attività: (i) gestione e commercializzazione di villaggi di proprietà; (ii) gestione e commercializzazione di villaggi non di proprietà (c.d. villaggi commercializzati); (iii) attività di tour operator. Nell’ambito dei villaggi turistici non di proprietà commercializzati e gestiti dal Gruppo, si distinguono (i) i villaggi in commercializzazione esclusiva e (iii) i villaggi in semplice commercializzazione (non esclusiva). L’attività di tour operator del Gruppo consiste essenzialmente nella realizzazione e commercializzazione di “pacchetti turistici” (tour e crociere) in tutto il mondo che combinano diversi servizi forniti da terzi (trasporti, servizi alberghieri e attività correlate). Per tutti e tre i settori di business il Gruppo commercializza direttamente con propri marchi i propri prodotti alla clientela, che risulta essere composta quasi esclusivamente da persone residenti in Italia, principalmente attraverso l’intermediazione di agenzie di viaggio distribuite sull’intero territorio nazionale. La cultura svolge oggi un ruolo Società si avvale delle prestazioni di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti promotori monomandatari, suddivisi per area geografica, che permettano l’acquisizione si occupano di nuove ed importanti risorse mantenere il rapporto con le agenzie di viaggio, fornendo assistenza e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta consulenza per la vendita dei prodotti del Gruppo. L’offerta dei servizi avviene sia online sia a vantaggio mezzo cataloghi che vengono inviati alle agenzie di viaggio con cui il Gruppo intrattiene rapporti commerciali. Alla Data del Prospetto informativo il Gruppo, facente capo all’Emittente è costituito, oltre che dall’Emittente, da altre 7 società controllate direttamente o indirettamente. Al 31 gennaio 2015 le società del Gruppo impiegavano complessivamente n. 414 dipendenti. Inoltre, in virtù della collettivitàcaratteristica stagionalità del settore di attività in cui opera il Gruppo, quest’ultimo ha impiegato nell’esercizio 2014 in media n. 539 dipendenti. Emerge pertanto negli ultimi decenni La tabella che segue illustra la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione composizione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionefatturato, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essilivello consolidato, per area di business generato dal Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 ottobre 2014 e nel trimestre chiuso al 31 gennaio 2015. Area di business 31 gennaio 2015 (Euro/migliaia) 31 ottobre 2014 (Euro/migliaia) Villaggi di proprietà 4.979 47.661 Villaggi commercializzati 4.383 13.338 Tour operator 934 8.176 Non allocato 12 65 La tabella che segue illustra la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica del Gruppo per area geografica realizzati dal Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 ottobre 2014 e nel trimestre chiuso al 31 gennaio 2015. Area geografica 31 gennaio 2015 31 ottobre 2014 Italia 1.025 10% 31.266 45% Europa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano esclusa Italia) 24 0% 1.363 2% Asia 3.777 37% 10.610 15% Africa 4.440 43% 18.716 27% America e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.Oceania 1.030 10% 7.220 10% Non allocato 12 0% 65 0% Totale 10.308 100% 69.240 100%

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Samples: Prospetto Informativo

PREMESSA. La cultura svolge oggi Le OO.PP. e le XX.XX firmatarie del presente Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle Imprese edili da valere nella Provincia di Ferrara attribuiscono notevole importanza ai rinnovi contrattuali nel settore delle costruzioni, perché inserendosi in un ruolo quadro settoriale ancora pesantemente segnato dalla crisi consente alle parti sociali stesse di primaria importanza affrontare univocamente la difficile situazione. Le parti sociali, confermano la validità degli accordi nazionali e si impegnano in tempi rapidi ad adeguare le specifiche norme della contrattazione territoriale a quanto eventualmente sancito nei CCNL. Il rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle Imprese edili da valere nella società Provincia di Ferrara intende valorizzare il secondo livello contrattuale al fine di renderlo esigibile all’intera platea dei lavoratori edili che operano nella provincia di Ferrara. Occorre in questa fase, non fermarsi solo all’aspetto salariale, che é pure importante, ma questo quadro richiede alle Parti Sociali più incisività e costanza per promuovere politiche attive per un rilancio qualitativo del comparto edile, che solo attraverso accordi tra le parti si potranno avere. In un quadro dove indistintamente la crisi ha duramente colpito lavoratori ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti imprese, una buona riuscita della contrattazione territoriale diventa strumento fondamentale per la tenuta della coesione sociale . Bisogna pertanto, attivare politiche anticicliche tra Federazioni Sindacali di settore, Associazioni Imprenditoriali e Pubbliche Istituzioni per sostenere il settore ma soprattutto per rilanciare e sostenere lo sviluppo ed il completamento delle opere e delle infrastrutture pubbliche nel nostro territorio. Il Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro unico delle Imprese edili da valere nella Provincia di Ferrara deve essere uno strumento quadro, utile ad intervenire oltre che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse su questioni salariali e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse norme contrattuali anche su linee guida sulle quali sviluppare relazioni tra le parti e consolidare le politiche concertative per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisettore.

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Samples: Contratto Integrativo Provinciale Di Lavoro

PREMESSA. La cultura svolge situazione di grave crisi economica ed occupazionale in cui versa il sistema produttivo di alcune aree del nostro Paese, in particolare del Mezzogiorno, cui sono collegati anche fenomeni di irregolarità che riguardano l'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti, impone una svolta nella gestione delle relazioni sindacali nel territorio per agevolare una nuova fase di sviluppo e salvaguardia dei livelli occupazionali. L'attuale delicata fase della crescita e dell'azione di sviluppo che, ai diversi livelli interessa numerose aree del Paese, richiede oggi una nuova attenzione e un ruolo forte impegno delle parti sociali. In particolare, lo sviluppo del Mezzogiorno necessita di primaria importanza nella società un supplemento di iniziative che le parti sociali stesse possono svolgere anche attraverso l'avvio di azioni che agevolino la crescita nell'ambito delle regole da parte di tutto il sistema economico dei settori di interesse delle parti ed appare quindi sempre attraverso il rilancio di un sistema di relazioni sindacali capace di svilupparsi nell'ottica delle difficoltà esistenti e dei problemi da risolvere. Le parti ritengono di rilevante interesse generale e compito delle parti stipulanti, per contribuire a superare situazioni anomale, promuovere nei modi e nei tempi adeguati una più importante trovare strumenti generalizzata applicazione in particolari aree del Paese del contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende di panificazione. Il presente accordo recepisce ed è conforme a quanto previsto dall’art. 5 del D.L. 1/10/96 n. 510 convertito con modificazioni dalla legge 28/11/96 n. 608, dall’art. 23 della legge 196/97, dall’art. 75 della legge 448/98, e successive modifiche. TUTTO CIO’ PREMESSO, LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE: • Le Associazioni imprenditoriali e le XX.XX. aderenti rispettivamente alla Federpanificatori e alla Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil potranno realizzare accordi nei territori di cui all’art. 92 , par. 3, let. a), del Trattato istitutivo della Comunità europea per le aziende della panificazione, finalizzati a realizzare gradualmente il riallineamento retributivo rispetto ai trattamenti economici previsti dal vigente CCNL sottoscritto dalla Federpanificatori e dalla Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil. • Possono accedere all’accordo provinciale tutte le aziende della panificazione che, alla data di entrata in vigore degli accordi provinciali, siano nelle condizioni di mancata applicazione dell’attuale CCNL con particolare riferimento agli aspetti retributivi e contributivi. Le aziende interessate possono avvalersene, attraverso espressa comunicazione all’Associazione provinciale aderente alla Federpanificatori ed alle Organizzazioni sindacali stipulanti. • Gli accordi provinciali di riallineamento retributivo, diventeranno operativi attraverso la sottoscrizione da parte delle imprese di verbali di recepimento con le stesse parti che permettano l’acquisizione hanno stipulato l’accordo provinciale. Con la sottoscrizione del predetto verbale le imprese si impegnano all’applicazione integrale del vigente CCNL per i dipendenti da aziende di nuove panificazione e suoi successivi rinnovi ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàintegrazioni. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione • Il verbale di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionerecepimento, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73dovrà essere sottoscritto dalle imprese che intendono aderire, farà parte integrante dell’accordo provinciale • La sottoscrizione del verbale di recepimento avverrà dopo un esame congiunto tra le parti, previa consultazione dei lavoratori interessati in quel momento in forza all’azienda ed adesione degli stessi che ne danno espressa delega alle XX.XX. firmatarie del presente accordo. • Gli accordi provinciali intervengono per modulare la parte salariale (percentuali e durate) del CCNL di riferimento, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXaltre disposizioni contrattuali entreranno invece in vigore immediatamente all’atto dell’adesione, X.XXXXXXXXda parte delle singole aziende, L’ordinamento all’accordo provinciale di riallineamento. • Le parti concordano che la percentuale minima da cui avviare il riallineamento retributivo sia pari al 60% del trattamento retributivo previsto dal CCNL per le aziende di panificazione, composto da paga base nazionale, contingenza, EDR. • Le articolazioni degli aumenti retributivi saranno definite nell’accordo provinciale. • A decorrere dal giorno successivo alla scadenza del contratto di riallineamento provinciale, saranno applicati integralmente (100%) i trattamenti retributivi previsti dal vigente CCNL per le aziende di panificazione stipulato tra Federpanificatori e Flai-Cgil, Fat-Cisl, Uila-Uil. Le percentuali sopra indicate saranno applicate al trattamento retributivo, composto da paga base nazionale, contingenza, EDR. • Gli accordi provinciali ed i relativi verbali di recepimento aziendali dovranno essere depositati presso le sedi provinciali competenti dell’INPS e dell’UPLMO entro 30 giorni dalla stipula ai sensi dell’art. 5, comma 2, della culturaL. 608/96 e successive modifiche ed inviati in copia all’Osservatorio nazionale che svolgerà azione di monitoraggio rispetto alla diffusione dei verbali di recepimento. Manuale • Nel caso di legislazione dei beni culturaliassunzioni durante il periodo di riallineamento, Milanoaccertata l’adesione del lavoratore stesso, 2008, 213ai lavoratori interessati verrà applicato l’accordo alla fascia retributiva in vigore alla data di assunzione. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.ALLEGATO n. 1

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Samples: Contratto Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. Il Comune di Urgnano deve concorrere, per legge, alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati (provenienti da attività non domestica ma assimilati per qualità e quantità a quelli di provenienza domestica); nella gestione sono comprese le fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti1. La cultura svolge oggi un ruolo gestione dei rifiuti urbani è definita dalla normativa2 come servizio; attraverso tale servizio è possibile desumere quanto e come la Pubblica Amministrazione sia in grado di primaria importanza nella società ed appare quindi soddisfare le attese del cittadino in termini di “qualità della vita” e, grazie alla sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione diffusa ed elevata attenzione ai valori dell’ambiente, esso assume via via maggiore importanza. Secondo la normativa statale è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico economica di nuove ed importanti risorse raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano. In conformità all’articolo 198 del D.Lgs. 152/2006 il Comune effettua la gestione dei rifiuti urbani e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire assimilati in regime di partenariato una migliore fruizione privativa, nelle forme di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazionecui all’articolo 113 comma 5 del D.Lgs. 267/2000. Secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 50/2016 e delle norme speciali vigenti in materia, il restauro o la manutenzione Comune di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto Urgnano indice una gara a evidenza pubblica, che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàsarà aggiudicata mediante procedura aperta in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la al fine di ottenere, ove possibile, una superiore economicità nella gestione del patrimonio culturale servizio di gestione integrata dei rifiuti, dovuta a un congruo ribasso sul costo globale del servizio, conseguente anche alla durata del periodo di affidamento e maggiori ne incon- trano oggi a causa un’elevata qualità dei servizi erogati all’utenza. E’ pertanto di basilare importanza per i concorrenti interessati a partecipare alla gara, non solo la perfetta conoscenza dello stato dei luoghi3, dello stato di fatto attuale del servizio (inteso come modalità di svolgimento del servizio), delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionespecifiche e delle modalità minime alle quali l’Impresa appaltatrice dovrà attenersi per l'esecuzione dei vari servizi, si è ritenuto indicati nelle prescrizioni tecniche e modalità di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione effettuazione dei servizi e negli allegati al presente Capitolato, ma anche delle misure che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, il Comune ha già stabilito per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani, compreso il conferimento degli stessi al servizio da parte dell’utenza, al fine di assicurare una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuoverne la valorizza- zione riduzione e il recupero, le modalità di raccolta differenziata nonché assimilazione dei beni culturali; mentre per lo sponsorrifiuti speciali agli urbani. In particolare nell’articolo 1.8 sono delineate le “linee guida” che i concorrenti dovranno assumere come base di riferimento nella stesura dei loro progetti migliorativi: si tratta di scelte dalle quali 1 ai sensi dell’articolo 13 comma 1 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e dell’articolo 198 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”. 2 articolo 1 comma 2 legge regionale 12 dicembre 2003, consistono n. 26 "Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in un notevole ritorno d’immagine materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.di risorse idriche”

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Samples: Capitolato Speciale d'Appalto

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo L’ Ente Foreste della Sardegna intende dare attuazione alla realizzazione della infrastruttura tecnologica su sistemi in propria dotazione, sottesa alla gestione di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione una serie di nuove ed importanti risorse procedure critiche connesse ad ambienti eterogenei. In questo quadro l’ obiettivo della presente procedura è l’ acquisizione di una adeguata soluzione alla Gestione Documentale, alla Gestione Giuridica del Personale, alla Gestione Concessioni beni e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta Pascoli e alla Gestione di Richieste di Xxxxx. Il sistema in oggetto verrà di seguito denominato Document Management System (DMS) dell’ Ente Foreste della Sardegna. Il presente capitolato illustra dunque le specifiche necessarie ai concorrenti per permettere la presentazione delle soluzioni da fornire. Il concorrente, pertanto, dovrà descrivere le modalità e le caratteristiche della soluzione proposta capace di supportare la gestione delle procedure e dei servizi richiesti. Con riferimento alla normativa vigente si ricorda che: Nel sistema giuridico italiano, nel giugno 2002, con il documento ufficiale dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie intitolato “Linee guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione nella legislatura” è stata introdotta la definizione nominale di “open source”, in particolare, al capitolo 1.2 si riporta la seguente considerazione: “Si diffonderanno gli standard aperti e i software open source, cioè i software liberi, la cui proprietà non sia di un singolo fornitore ma governati da una licenza d’uso che ne garantisce la possibilità di libero utilizzo, scambio, studio e modificabilità.”. In data 19 dicembre 2003 il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha emanato una Direttiva “Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni.” il cui contenuto è stato, poi, posto a vantaggio fondamento di alcune disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”. In tale Direttiva il Ministro per l’Innovazione espressamente prevedeva, all’art.3 che “1. Le pubbliche amministrazioni, nel rispetto della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio legge 7 agosto 1990, n. 241 e del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, acquisiscono programmi informatici a seguito di una politica valutazione comparativa tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato. 2. In particolare, valutano la rispondenza alle proprie esigenze di investimento volta al reperimento ciascuna delle seguenti soluzioni tecniche: a) sviluppo di risorse programmi informatici ad hoc, sulla scorta dei requisiti indicati dalla stessa amministrazione committente; b) riuso di programmi informatici sviluppati ad hoc per il mantenimento altre amministrazioni; c) acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso; d) acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto; e) acquisizione mediante combinazione delle modalità' di cui alle lettere precedenti.”. All’art. 4 la Direttiva prevede, inoltre, che “Le pubbliche amministrazioni, nella predisposizione o nell'acquisizione dei programmi informatici, privilegiano le soluzioni che presentino le seguenti caratteristiche: a) soluzioni informatiche che, basandosi su formati dei dati e interfacce aperte e standard, assicurino l'interoperabilità e la valorizzazione cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della pubblica amministrazione, salvo che ricorrano peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e segreto; b) soluzioni informatiche che, in assenza di specifiche ragioni contrarie, rendano i sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da un'unica tecnologia proprietaria; la dipendenza è' valutata tenendo conto dell'intera soluzione; c) soluzioni informatiche che, con il preventivo assenso del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneC.N.I.P.A. ed in assenza di specifiche ragioni contrarie, garantiscano la disponibilità del codice sorgente per ispezione e tracciabilità da parte delle pubbliche amministrazioni, ferma la non modificabilità' del codice, fatti salvi i diritti di proprietà intellettuale del fornitore e fermo l'obbligo dell'amministrazione di garantire segretezza o riservatezza; d) programmi informatici che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioniesportino dati e documenti in più formati, di concerto con i privati, si sono poste la finalità cui almeno uno di perseguire tipo aperto.”. Il Decreto Legislativo 30 dicembre 2010 n.235 entrato in regime di partenariato vigore il 25/01/2011 non fa che rinforzare tale disciplina privilegiando le soluzioni siano open source che chiuse che consentano all’Amministrazione un risparmio ed una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazioneefficienza superiore. Con riferimento all’oggetto del servizio richiesto, il restauro o la manutenzione concorrente dovrà mettere in evidenza l’ aspetto “documentale” in ogni procedura proposta, essendo questo l’ obiettivo che l’ EFS vuole perseguire. Si tratta quindi di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto fornire e mettere in sevizio non tanto una mera piattaforma RDBMS che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne permetta la gestione dei dati e delle funzionalità relative ad ogni procedura richiesta, ma soprattutto una adeguata piattaforma documentale che permetta una efficiente gestione dei documenti correlati. Attualmente l’ EFS dispone di una proprio sistema informativo distribuito sul territorio. Più precisamente l’ Ente è dotato di un CED CENTRALE dislocato nella sede di Cagliari dove sono collocati le seguenti procedure: Gestione delle paghe: procedura Zucchetti con DataBase MS-SQL 2008 64bit Gestione presenze: procedura Zucchetti con Database MS-SQL 2008 64bit Gestione contabile : procedura Civilia con Database Oracle Rel . 10.2 Gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizioneprotocollo : procedura CSE con Database Lotus Domino Rel. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi8.x Gestione dei BackUp: procedura Legato Networker Rel. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.6.2

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Samples: Software Supply Agreement

PREMESSA. Il rapporto contrattuale, approvato dal Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (D.I.C.A.) del Politecnico di Milano, impegnava l’Ateneo a redigere la valutazione degli elaborati sui flussi di traffico prodotti per l’area lucchese e la compatibilità degli stessi sotto il profilo normativo. Il Contraente - richiedeva al Politecnico di Milano – D.I.C.A. di esprimere una valutazione tecnico- scientifica in merito alla metodologia adottata e le analisi svolte per la modellizzazione dei flussi di traffico ed un parere formale sul pieno rispetto della Normativa. Il Contraente segnalava che, all’occorrenza, il parere sarebbe stato prodotto anche in sede pubblica o legale. 1) Per ogni opera infrastrutturale deve essere effettuato uno studio di fattibilità volto a determinare l’utilità della eventuale realizzazione e cantierabilità di un’opera. Nel caso lucchese questo studio è assente. 2) Per ogni progetto infrastrutturale devono essere analizzati preventivamente i flussi di traffico: soltanto da questi studi preliminari si potrà determinare se l’opera è necessaria (analisi costi/benefici) e utile per le finalità dichiarate. Nel Disciplinare del Concorso infatti si cita “L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo ponte sul Fiume Serchio nel territorio del Comune di Lucca, con i relativi collegamenti alla viabilità esistente. Il nuovo collegamento in sponda destra si dovrà innestare sulla S.P. 1 “Francigena” in prossimità del ponte esistente sul Torrente Freddana mentre in sponda sinistra l’innesto avverrà sulla S.S. 12 “dell’Abetone e del Brennero”. La cultura svolge oggi nuova infrastruttura, che sarà localizzata a circa 1000 metri a monte del ponte esistente denominato “Ponte di Monte San Quirico”, ha come obiettivo quello di ridurre i flussi viari, composti anche da una rilevante percentuale di mezzi pesanti, che investono i quartieri attorno al ponte esistente ed i viali di circonvallazione posti a ridosso delle mura seicentesche della città di Lucca” ) 3) Per ogni progetto infrastrutturale devono essere simulati gli scenari, scenari che devono necessariamente contemplare sia il mantenimento dello status quo (non procedere quindi con la realizzazione del ponte) sia tutte le alternative scenariali che includeranno quindi anche precise valutazioni in merito alla precisa ubicazione geografica del nuovo collegamento. Nel Disciplinare l’ubicazione è predeterminata. 4) Ogni progetto infrastrutturale volto ad una diversa ripartizione dei flussi relativi ai veicoli pesanti deve essere simulato con un ruolo grafo di primaria importanza nella società ed appare rete che includa le origini / destinazioni prevalenti. I rilievi di traffico vengono solitamente classificati (per poi trasformarli in veicoli equivalenti) e distinti per senso di marcia. Nulla di tutto questo è stato fatto e quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione le finalità oggetto del Bando di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàConcorso sono aleatorie. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione Il rischio (vedi l’etimo di strumenti giuridici che permettano l’avvio “aleatorio” dato dalla casualità del risultato di una politica un lancio di investimento volta al reperimento dadi) è quello relativo allo spreco di risorse per pubbliche senza alcun ritorno rispetto alle finalità dichiarate. 5) Sono state rilevate (e già denunciate alle Forze dell’Ordine) molteplici irregolarità a livello Normativo e procedurale: - la data di creazione del Bando risulta essere il mantenimento e 13/06/2013 ovvero la valorizzazione Stazione Appaltante ha comunicato il CIG [Codice che DEVE essere richiesto prima dell’avvio della procedura di Gara] soltanto dopo l’avviso (dichiarato) della pubblicazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, bando di gara nel mese di aprile 2013 6) considerato che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi un nuovo ponte sul fiume Serchio possa presentare sicure ricadute sull’assetto dei flussi di spesa (traffico sono stati analizzati tutti i documenti relativi agli Assi Viari e sono sono state evidenziate numerose incongruenze: - progetto non do- vendosi impiegare risorse presente nel Piano il Piano XXXX 0000-0000 [ alle pagine 48 – 49, 73 e 94 nessuna opera in Toscana è riconducibile all’area di Lucca.). 7) L’insieme delle analisi condotte porta ad escludere che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliil progetto Xxxx Xxxxx sia veramente riferibile ad ANAS.

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Samples: Contratto Di Consulenza

PREMESSA. La cultura Il Consorzio di Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento gestisce la Zona Industriale del Ponte Rosso e la Zona Artigianale 'Ex Eridania' in Comune di San Xxxx al Tagliamento e la Zona Industriale Nord in Comune di Spilimbergo, fornendo e sviluppando servizi a favore delle aziende ivi insediate. Il Consorzio ha, tra gli altri, lo scopo di promuovere lo sviluppo socio-economico delle Zone Industriali e Artigianali di competenza nonché delle ulteriori aree produttive eventualmente 1 convenzionate prioritariamente nel settore dell’industria e dell’artigianato, favorendo e promuovendo le condizioni atte a far sorgere nuove attività ed iniziative produttive, economiche ed imprenditoriali e fornendo servizi connessi alle attività degli agglomerati industriali e delle aree economiche di competenza. A tal fine, nell’ambito degli agglomerati industriali e delle zone di competenza, oltre a promuovere le condizioni di sistemazione e attrezzamento delle opere di urbanizzazione per l’impianto e la costruzione di stabilimenti e di attrezzature industriali e artigianali, gestisce servizi rivolti alle imprese e collabora con la Regione nell’attuazione delle misure per l’attrattività imprenditoriale individuate dalle leggi di settore ed in particolare dalla Legge Regionale 3/2015 e s.m.i. Nello specifico, svolge oggi un ruolo anche funzioni di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano promozione di servizi riguardanti la ricerca tecnologica, la progettazione, la sperimentazione, l’acquisizione di nuove ed importanti risorse conoscenze e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta la prestazione di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato connessa al progresso e al rinnovamento tecnologico, nonché la consulenza e l’assistenza alla diversificazione di idonee gamme di prodotti e delle loro prospettive di mercato. A dimostrazione di ciò, all’interno dello Zona Industriale del Ponte Rosso è già presente un centro di formazione nato da un progetto del 2005 ”Ricercare per innovare nella meccanica”, co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia (L.R. 11/2003 – art. 13 Azioni di trasferimento tecnologico e diffusione dell’innovazione), volto a sviluppare una Scuola di Ricerca per la meccanica di precisione, finalizzata alla formazione di ricercatori e tecnici specializzati in tecnologia meccanica, nei processi produttivi e nella prototipazione. L’attività didattica di tale centro prevede una forte interazione tra le attività di formazione e di ricerca, favorendo un apprendimento diretto sui macchinari ad alta tecnologia, secondo i principi dell’apprendimento attraverso l’esperienza (learning by doing), per supportare le imprese nell’evoluzione verso modelli organizzativi e produttivi snelli. La missione di tale modello formativo è contribuire all’aumento di produttività del territorio, mediante una formazione scientifica e rigorosa di un elevato numero di imprenditori, manager, dipendenti e studenti e promuovere la ricerca sul Lean, rendendo il Nord-Est un centro di attrazione per tutto il territorio nazionale. L’attività svolta si è inoltre evoluta introducendo ulteriori moduli formativi e consulenziali quali: Lean Office (ovvero l’applicazione dei concetti Lean nell’ambito ufficio, in particolare sia per le aziende del settore manifatturiero ma anche per le aziende di servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni bancari e assicurativi e per la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse pubblica amministrazione), Tear Down (scomposizione) dei prodotti per il mantenimento miglioramento della progettazione dello stesso, Digital Model Factory. 2 Naturale sbocco di tale evoluzione è il concetto di “Fabbrica 4.0”, avviando la digitalizzazione della fabbrica modello (device innovativi come sensoristica, stampanti 3D, tracciabilità dei pezzi, strumenti di manutenzione predittiva e performance board interattiva consentono, in parallelo alla produzione, la valorizzazione del patrimonio culturaleraccolta e l’elaborazione automatica di dati real time che vengono in questo modo utilizzati per l’aggiornamento delle performance, per il decision making e per tracciare l’andamento della produzione rispetto ai target operativi e strategici fissati) ma sempre mantenendo un approccio formativo esperienziale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneAvendo poi, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73nel periodo di attività dell’offerta formativa, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire riscontrato un continuo e crescente interesse delle aziende verso il sito in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazioneoggetto, si è ritenuto palesata la necessità e l’opportunità di potere dar vi- ta ad aumentare e diversificare l’offerta formativa e quindi l’esigenza di programmare un rapporto-collaborazione intervento di ampliamento per ospitare un centro formativo che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano trasferisca conoscenze e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela competenze nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono dell’evoluzione delle modalità produttive in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliottica 4.0. Il legislatore Consorzio di Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalipromosso un progetto di ampliamento dell'edificio di proprietà consortile per attività di formazione di Lean Management, con lo scopo di promuovere nuove metodologie e tecnologie, relative soprattutto alla trasformazione digitale, e con l’ambizione di diventare un centro di riferimento regionale e nazionale nel trasferimento di competenze dalla ricerca a tutti i settori interessati dalla trasformazione digitale, con l’obiettivo di costruire uno stabilimento 4.0 dotato di attrezzature evolute e standard tecnologici innovativi. Questo si è concretizzato nel progetto definitivo-esecutivo dell’ampliamento dell'edificio di proprietà consortile per attività di formazione di Lean Management, approvato dal Consorzio di Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso - Tagliamento con Delibera del Consiglio di Amministrazione consortile in data 12.11.2018.

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Samples: Concession Agreement

PREMESSA. La cultura svolge oggi L’adozione di principi etici costituisce un ruolo elemento essenziale del sistema di primaria controllo preventivo interno, nell’ambito del più generale onere fissato dall’art. 6 del Decreto per dotare un ente di un Modello idoneo alla minimizzazione del rischio di commettere Reati. Abbanoa, anche in qualità di gestore affidatario diretto del servizio idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale Sardegna, si prefigge di creare valore per i Clienti, per il proprio personale e per tutti gli interlocutori attraverso l’adozione di comportamenti sempre conformi ai principi di legalità, trasparenza, correttezza, lealtà ed efficienza. In questo senso, adotta il presente Xxxxxx ed avvia un cammino verso l’implementazione del Modello. L’osservanza del Codice è di importanza nella società fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione di Abbanoa, tanto più per evitare qualsiasi coinvolgimento della stessa nell’eventuale realizzazione di condotte penalmente rilevanti da parte Dipendenti dei Destinatari. Il presente documento nasce infatti dall’esigenza di ribadire, oltre al basilare rispetto delle normative, l’importanza di una gestione etica delle attività che consenta la realizzazione della mission aziendale e la necessaria tutela ai cittadini ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti utenti. Tutti coloro che permettano l’acquisizione lavorano in Abbanoa, senza distinzioni ed eccezioni, si impegnano ad osservare e a far osservare i principi sanciti nel Codice nell’ambito delle proprie mansioni e responsabilità. In nessun modo la convinzione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi agire nell’interesse e/o a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio Abbanoa può giustificare l’adozione di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto condotte in contrasto con i privatisuddetti principi o norme etiche di seguito esposte nonché con le esistenti procedure che disciplinano tutte le attività aziendali. Il presente Codice aderisce, si sono poste la finalità inoltre, ai principi del “Codice di perseguire in regime comportamento dei dipendenti pubblici” di partenariato una migliore fruizione cui al D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, definito dal Governo “al fine di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazioneassicurare, il restauro o la manutenzione rispetto dei doveri costituzionali di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxxdiligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico”. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàInoltre i destinatari di tale documento, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale devono seguire i principi previsti e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto disciplinati dal piano di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliprevenzione della corruzione.

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Samples: Codice Di Condotta

PREMESSA. Il presente testo rinnova l'Accordo di programma per l'inclusione scolastica nella provincia di Pistoia, scaduto a marzo 2018, adeguandolo allo sviluppo della normativa nel frattempo intervenuta. Con questo Accordo le istituzioni coinvolte nella formazione, nell'assistenza e nella tutela della salute si sono coordinate per promuovere azioni condivise al fine di permettere un'effettiva inclusione scolastica e un'efficace occasione di formazione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità, in modo da garantire la piena realizzazione di un loro progetto di vita autonomo, in relazione anche alla vita al di fuori dalla scuola. La cultura svolge oggi un ruolo dizione “delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti” riprende fedelmente quella del D.Lgs n. 66 del 13.4.2017; per non appesantire il testo che segue sono stati utilizzati singolarmente i diversi termini a seconda dell’ordine scolastico di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione competenza o genericamente a seconda dei casi. Gli impegni e le decisioni contenuti in questo Accordo si applicano a partire dall'asilo nido fino al termine della scuola media superiore, con la possibilità di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionestabilire utili collegamenti, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73ai fini dell'inserimento, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale percorsi universitari e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalilavorativi. Il legislatore presente Accordo di programma rappresenta un importante momento di riflessione e di revisione che ha quindi approntato una coinvolto tutti i soggetti firmatari e che ha permesso di stabilire linee di accoglienza e di intervento rispettose delle specificità delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità. L'Accordo impegna le istituzioni e le associazioni aderenti e tutta la comunità ad adottare e ricercare percorsi condivisi, ai quali ciascuno partecipa nell'ambito della propria competenza e nel rispetto della normativa speciale vigente, ma sempre con lo scopo di valorizzare le capacità e soddisfare i bisogni della persona. L'inclusione scolastica e sociale è infatti un processo complesso che disciplina si realizza solo se tutte le sponsorizzzazioni dei beni culturalirealtà (famiglia, scuola, autonomie locali, associazionismo, privato sociale) che interagiscono con la persona con disabilità, collaborano in modo responsabile e condiviso.

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Samples: Accordo Di Programma Provinciale

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di competenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perché le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del ruolo delle relazioni sindacali, convengono di primaria importanza nella società realizzare un sistema di relazioni sindacali e di informazioni coerente con le esigenze delle aziende e dei lavoratori del settore e funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed appare quindi sempre aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. A tal fine, le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del settore e la pratica realizzazione di un più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione avanzato sistema di nuove ed importanti risorse relazioni sindacali e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica gestione degli accordi, anche al fine di investimento volta garantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a conoscere preventivamente le occasioni di sviluppo, realizzare le condizioni per favorirlo, individuare eventuali punti di debolezza per verificarne le possibilità di superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinché vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al reperimento fine di risorse realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e in particolare per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturaleporre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, Le parti si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essidanno atto che, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione coerenza complessiva del nuovo sistema di notevoli risparmi relazioni sindacali, non potranno essere ripetute le materie previste ai vari livelli di spesa (contrattazione e non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano potranno richiedersi altre materie oltre quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità le modalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliconfronto previste nei vari capitoli.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. La cultura svolge oggi Unical S.p.A. fornisce il cantiere di calcestruzzo con autobetoniere, autobetonpompe e pompe proprie e/o per mezzo di appaltatori del servizio di trasporto e di pompaggio. La Unical S.p.A. considera la sicurezza del lavoro un ruolo valore irrinunciabile e prioritario; la politica Aziendale pone la tutela dell’integrità fisica e della salute dei lavoratori come obiettivo prioritario. Ai fini di primaria importanza nella tale obiettivo la società ha predisposto ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni attuate le misure necessarie per la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento sicurezza e la valorizzazione salute dei lavoratori nel rispetto della normativa vigente. Nelle more delle considerazioni sopra espresse e nell’ottica della cooperazione ai fini dell’individuazione dei rischi e per l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione, così come previsto dal D.Lgs. 81/2008, la scrivente intende fornire notizie utili all’individuazione degli eventuali rischi che possono essere indotti al cantiere del patrimonio culturaleCliente dalla presenza saltuaria e non continuativa delle autobetoniere che trasportano a piè d’opera il calcestruzzo da richiesta per l’esecuzione delle opere. At- traverso La tipologia di rapporto giuridico esistente tra Unical S.p.A. ed il cantiere / cliente è riconducibile non già al contratto di appalto o di prestazione d’opera ma, invece, al contratto di VENDITA; il fornitore di calcestruzzo Unical S.p.A. non è pertanto qualificabile né come appaltatore, né come subappaltatore, né come impresa esecutrice dei lavori. In ogni caso, a prescindere dalla natura giuridica del rapporto tra il cliente / cantiere ed il fornitore / Unical S.p.A. è indubbio che la consegna del prodotto sul cantiere sia un’operazione delicata e meritevole della massima attenzione; è per questa ragione che il fornitore Unical S.p.A. si fa carico di informare il cliente dei rischi collegati alla propria attività, direttamente od indirettamente svolta, presso il cantiere. Il Servizio Centrale di Prevenzione e Protezione dell’Azienda ha elaborato infatti, per tutti i casi di fornitura in cantiere, un documento informativo sui rischi. Stralcio di tale documento è stato consegnato agli appaltatori del servizio di trasporto del calcestruzzo che, controfirmandolo, lo strumento hanno fatto proprio diventando così parte integrante del loro Documento di Valutazione dei rischi D.Lgs. 81/2008. Ai sensi di quanto previsto dal X.Xxx. 81/2008 Titolo IV, rimaniamo in attesa delle informazioni sui rischi della sponsorizzazionefase del lavoro in corso, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73vorrete fornirci prima del nostro accesso in cantiere, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXdebitamente compilato, X.XXXXXXXX, L’ordinamento nonché della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali“scheda informazioni richieste all’impresa esecutrice” allegata al presente documento.

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Samples: Informazioni Sui Rischi

PREMESSA. Le ripetute esondazioni dei corsi d’acqua nei territori dell’area metropolitana milanese hanno portato a sviluppare, a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, una serie di azioni per la messa in sicurezza del territorio a difesa della popolazione e delle infrastrutture. Il sistema di difesa idraulica messo in atto, risultato di molteplici interventi promossi e finanziati nel tempo sia dallo Stato che dalla Regione e dagli enti locali, a seguito dell’estesa urbanizzazione che ha interessato negli decenni successivi il territorio della città e quello a monte della stessa si è mostrato ancora insufficiente, con pesanti ricadute sia economiche che sociali (interruzione di servizi essenziali con blocco di strade e linee metropolitane, disagi alla popolazione, gravi danni ad immobili e attività produttive). La cultura svolge oggi necessità di sviluppare soluzioni efficaci attraverso un ruolo approccio unitario di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione intervento ha portato alla sottoscrizione, nel 1999, dell’Accordo di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio Programma per la salvaguardia idraulica della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione città di strumenti giuridici che permettano l’avvio Milano tra Regione Lombardia, Provincia di una politica Milano, Comune di investimento volta al reperimento Milano, Autorità di risorse Bacino per il mantenimento fiume Po e la valorizzazione del patrimonio culturaleMinistero LL.PP. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione- Magistrato per il Po (ora AIPo). Tale Accordo ha consentito una proficua sinergia degli enti coinvolti, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono sia nella realizzazione di notevoli risparmi importanti interventi (lavori sul CSNO, Deviatore Olona e Lambro meridionale, opere per la laminazione delle piene del fiume Olona), sia nella gestione e manutenzione delle opere idrauliche principali a difesa di spesa (Milano e del suo hinterland. Per affrontare con rinnovata consapevolezza le numerose criticità ancora in atto, i medesimi soggetti, anche a seguito delle trasformazioni territoriali nel frattempo intervenute e del quadro delle conoscenze aggiornato, nel 2009 hanno optato per la chiusura dell’Accordo del 1999 e per la proposizione del nuovo “Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese”, volto ad affrontare le complesse problematiche non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità solo della sicurezza idraulica, ma anche della riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese in un’ottica di garantire la salvaguardiabacino idrografico. A 10 anni dalla sottoscrizione di tale Accordo di Programma, nonostante molto sia stato fatto, la tutela situazione dell’area metropolitana milanese, che nel frattempo è confluita nell’Area a Rischio Potenziale Significativo - APSFR Milano nel PGRA, richiede complessi interventi di mitigazione del rischio con effetti alla scala di bacino idrografico o di ampi settori del reticolo idrografico principale, per attuare i quali è ancora necessario il coordinamento delle politiche di più soggetti istituzionali. Gli ingenti investimenti disponibili e da reperire, la necessità di coordinamento tra più soggetti, l’esistenza di più misure di diversa tipologia da applicare su più corpi idrici tra loro interconnessi e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre gestione coordinata di quanto sin qui realizzato, hanno portato alla definizione di un nuovo Accordo tra Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Autorità di Bacino distrettuale per lo sponsoril fiume Po, consistono in un notevole ritorno d’immagine Agenzia interregionale per il fiume Po, ai quali si sono aggiunti il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi e in il Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana. L’Accordo è finalizzato a favorire la collaborazione e il coordinamento degli enti coinvolti, sia nella programmazione e realizzazione di importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliinterventi, sia nella gestione e manutenzione delle opere idrauliche principali a difesa dell’area metropolitana milanese, integrando gli obiettivi di difesa idraulica con quelli di riqualificazione ambientale.

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Samples: Accordo Per La Salvaguardia Idraulica E La Riqualificazione Dei Corsi D’acqua

PREMESSA. La cultura svolge oggi Gli ospedali moderni stanno vivendo un ruolo momento di primaria importanza profondo cambiamento nell’ambiente in cui operano, con spinte esogene ed endogene che producono nuovi fabbisogni organizzativi rispetto al passato. L’insieme delle sfide poste da tali cambiamenti porta gli ospedali a confrontarsi con tre grandi priorità: − aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse a disposizione; − rispondere a bisogni di cura ed assistenza di un paziente più complesso, complicato e spesso fragile, con soluzioni assistenziali coerenti alla differenziazione nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti complessità; − integrare saperi e processi clinici, soprattutto laddove esistono specializzazioni con possibilità di sovrapposizione nelle attività terapeutiche e diagnostiche. Per affrontare queste sfide si è sviluppata una riflessione complessiva sull’organizzazione dell’ospedale, che permettano l’acquisizione parte dal riconoscimento dell’inadeguatezza del modello tradizionale fondato sul reparto-unità operativa. Tale riflessione ha portato a sviluppare alcune linee di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàinnovazione tra cui si evidenziano: 1. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio l’emergere di una politica funzione di investimento volta gestione operativa, cioè di una responsabilità ed insieme di compiti sul funzionamento ottimale dei processi organizzativi che sottostanno le attività di cura ed assistenza; 2. l’innovazione dei setting assistenziali. Riguardo al reperimento primo punto, si prevede lo sviluppo di risorse competenze nuove di logistica, di project management, di gestione per processi, di lean management, con modifiche di ruolo dei professionisti sanitari o nascita di nuovi ruoli, come il mantenimento bed manager, il flow manager di pronto soccorso, il process-owner dei processi organizzativi, l’operations manager per la gestione delle regole di uso delle piattaforme condivise (Lega F. Oltre i pregiudizi e la valorizzazione del patrimonio culturalele mode: natura e sostanza dell’innovazione organizzativa dell’ospedale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneIn: Rapporto OASI 2012. Cergas Milano. 2012). Riguardo al secondo punto, sono state sviluppate alcune soluzioni innovative, tra cui emerge quella dell’“ospedale per intensità di cure”, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73peraltro la Regione Toscana ha adottato come riferimento dell’organizzazione ospedaliera (Regione Toscana. Legge Regionale 40/ 05 “Disciplina del servizio sanitario regionale”; Regione Toscana. Piano sanitario regionale 2008-2010; Regione Toscana DGR 1235/12) e che è basata su un modello organizzativo e assistenziale strutturato per aree, per pazienti con un fabbisogno assistenziale omogeneo secondo un ordine di complessità che viene di norma classificato in tre tipologie: alta, media e bassa complessità/intensità assistenziale. Stiamo quindi parlando di un processo di ripensamento dell’organizzazione e allocazione dei setting e piattaforme produttive che prevede, tra le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXaltre cose, X.XXXXXXXXla centralizzazione dell’alta intensità in un’unica area in cui diviene flessibile il numero dei letti di intensiva e sub-intensiva e l’individuazione di reparti dedicati a categorie di pazienti non inquadrabili come «ordinari medi», L’ordinamento ad esempio i pazienti fragili, i chirurgici ad alta necessità di stabilizzazione internistica, i post acuti, quelli con instabilità clinica elevata ma non tale da richiedere una terapia intensiva o sub-intensiva. In tale ambito, una recente innovazione riguarda la distinzione tra reparti high care, usual care (ordinario) e low care. L’introduzione di reparti high care- multi specialistici è una delle innovazioni più interessanti, che intercetta il paziente chirurgico o medico ad alta instabilità clinica, tale da non poter essere adeguatamente assistito nel reparto ordinario, ma non tale da necessitare terapie intensive. Si tratta quindi di un reparto intermedio tra le terapie intensive o sub-intensive ed il reparto ordinario. Numerosi sono gli esempi di ospedali che hanno sperimentato esperienze di questo tipo, dalla sezione di Medicina ad Alta Intensità Diagnostica Assistenziale del Gemelli di Roma, all’High care del blocco chirurgico del Niguarda di Milano, all’organizzazione complessiva dell’ospedale di Porretta Terme, alle aree di alta intensità della culturaASL di Reggio Xxxxxx, all’Ospedale Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx di Foligno (Lega F. Oltre i pregiudizi e le mode: natura e sostanza dell’innovazione organizzativa dell’ospedale. Manuale In: Rapporto OASI 2012. Cergas Milano. 2012; Osservatorio Regionale Ospedale per intensità di legislazione cure. Percorso medico ospedale per intensità di cure. Toscana Medica, 2013; 1: 32-36). Tale soluzione innovativa sembra essere particolarmente agevolata dalle dimensioni medie dell’ospedale, che permettono di ideare e sperimentare soluzioni organizzative in presenza di un numero di variabili non così elevato da rendere inapplicabile il modello. Dalla letteratura emerge che, a conclusione della sperimentazione di tale innovazione organizzativa in ospedali di medie dimensioni, a fronte delle inevitabili criticità proprie di una fase di transizione, sembrano riscontrarsi risultati positivi, che rappresentano validi presupposti per un effettivo impatto del cambiamento sulle performance cliniche ed economiche dell’ospedale. Riguardo alle succitate criticità, dalla letteratura emerge, in particolare, come la definizione dei beni culturalicriteri di accesso e dimissione ai vari setting assistenziali ed in particolare all’area dell’high care sia elemento fondamentale per la buona riuscita di tale modello. Appare necessario, quindi, la formalizzazione, da parte delle strutture ospedaliere, di tali criteri di accesso e di dimissione/trasferimento. Inoltre, in linea con quanto detto sopra a proposito delle nuove funzioni gestionali, occorre individuare e formalizzare le responsabilità di gestione dei processi sia dal punto di vista clinico che organizzativo (Alesani D., Xxxxxxxx M., Lega F., Villa S. Gli impatti delle innovazioni dei modelli logistico-organizzativi in ospedale: spunti da tre esperienze aziendali pilota. In: Rapporto OASI 2006. Cergas, Milano. 2006; Osservatorio Regionale Ospedale per intensità di cure. Percorso medico ospedale per intensità di cure. Toscana Medica, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto2013; 1: 32-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali36).

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Samples: Deliberazione

PREMESSA. Il Fondo Pensione Aperto CNP è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. Il Fondo è stato istituito da CNP Vita Assicurazione S.p.a., impresa di assicurazione iscritta all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 115. CNP Vita Assicurazione S.p.A. esercita l’attività di gestione del Fondo dal 31/12/2019 (di seguito “la Società”). Il Fondo Pensione Aperto CNP è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare. Possono aderire i soggetti destinatari delle Forme pensionistiche complementari, come individuati dall’art. 2 comma 1 del Dlgs 252/2005. La cultura svolge oggi un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio partecipazione non è legata ad una determinata occupazione o all’esercizio di una libera professione. L’adesione al Fondo è consentita in forma individuale ed in forma collettiva. L’adesione su base collettiva è disposta riguardo ai soggetti nei cui confronti trovano applicazione contratti, regolamenti di enti o aziende, accordi collettivi aziendali o fra soli lavoratori, che prevedono l’adesione al Fondo. Il Fondo Pensione Aperto CNP è una forma pensionistica operante in regime di contribuzione definita: l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti. Il Fondo Pensione Aperto CNP è costituito in forma di patrimonio separato e autonomo nell’ambito della Società. Il presente Documento ha lo scopo di definire il processo di attuazione della politica di investimento volta che la Società intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse gestite afferenti al reperimento Fondo Pensione Aperto CNP, l’obiettivo finale di risorse perseguire combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale, coerenti con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare. Esso è sottoposto a revisione periodica ogni tre anni. I fattori considerati ai fini dell’eventuale modifica sono riportati in apposita deliberazione. Il Documento è trasmesso, in sede di prima definizione e, in seguito, in occasione di ogni sua modificazione: – agli organi di controllo della forma pensionistica e al responsabile della stessa; – ai soggetti incaricati della gestione finanziaria e alla banca depositaria; – alla COVIP, entro venti giorni dalla sua formalizzazione. Il Documento non costituisce documentazione contrattuale e di conseguenza alcuna azione, lamentela o richiesta potrà essere formulata sulla base delle informazioni in esso contenute, se non riportate nella Nota Informativa che, oltre al Regolamento, rappresenta l’unico documento contrattuale che lega l’aderente a CNP Vita Assicurazione S.p.A. in relazione al Fondo Pensione Aperto CNP. Il Documento è a disposizione degli aderenti che ne facciano richiesta per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneiscritto, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73a mezzo posta elettronica o posta ordinaria, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXai seguenti indirizzi: PEC: xxxxxxx_xxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx Xxx Xxxxxxxxxxx, X.XXXXXXXX00 - 00000 Xxxxxx Il Fondo Pensione Aperto CNP ha l’obiettivo, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioniin particolare, di concerto con i privaticonsentire agli aderenti di disporre, si sono poste la finalità all’atto del pensionamento, di perseguire prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tal fine, esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in regime materia di partenariato una migliore fruizione previdenza complementare. L’obiettivo finale della politica d’investimento del Fondo è di be- ni culturalimassimizzare le risorse destinate alle prestazioni fornendo agli aderenti opzioni d’investimento diversificate in funzione di diverse aspettative di rendimento e di tolleranza ai rischi finanziari, ed allo stesso tempo la realizzazioneperseguendo combinazioni di rischio-rendimento efficienti in termini di rapporto tra rendimenti e volatilità dei risultati, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliqualsiasi arco temporale considerato.

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Samples: Documento Sulla Politica Di Investimento

PREMESSA. Il patrimonio archeologico, storico-artistico e monumentale veneto ha potenzialità notevolissime anche perché strettamente connesso con una ricca e variegata realtà ambientale e paesaggistica. Con il Lazio e la Toscana, il Veneto è la regione, che, in Italia, conserva il maggior numero di testimonianze culturali, diffuse uniformemente sul territorio con una densità spesso eccezionale e senza soluzione di continuità dall’antichità al Novecento, e che ha espresso artisti di fama assoluta come Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx. Nel Veneto operano anche Istituzioni culturali, nazionali ed internazionali, di prima grandezza: musei statali e di enti locali importanti e luoghi di cultura teatrale, operistica e musicale noti nel mondo. La consapevolezza di tale patrimonio di eccellenza può diventare uno degli elementi forti di una nuova identità condivisa del “Terzo Veneto”, che affonda le proprie radici in una tradizione che fu protagonista per secoli della cultura svolge nazionale e internazionale. E’ un nesso che va ribadito perché il Veneto di oggi un può ritrovare le matrici antiche di quel ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione guida culturale, come valore aggiunto di nuove ed importanti risorse una capacità produttiva frutto, oggi come allora, di creatività, determinazione e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta capacità progettuale. La consistente concentrazione dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni beni comporta la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio definire le scelte di intervento regionali secondo principi e criteri informatori di politica e di attività culturali già esplicitati nel testo dell’APQ per la Tutela e la Valorizzazione di Risorse Culturali e Paesaggistiche sottoscritto lo scorso anno. Si tratta di una politica serie di investimento volta al reperimento intenti che configurano una stretta collaborazione tra i diversi Enti pubblici operanti sul territorio, in grado anche di risorse per consentire una valutazione congiunta della compatibilità delle iniziative proposte con il mantenimento rispetto del contesto storico e paesaggistico. A tal fine indispensabili sono il confronto ed il raccordo preventivi tra la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneprogrammazione degli interventi nazionale e quella regionale, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, in modo da integrare le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale esigenze di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, conoscenza e di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione salvaguardia del patrimonio culturale con quelle della valorizzazione, sviluppandone appieno mediante la crescita delle opere di manutenzione straordinaria e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizionedi restauro conservativo, le potenzialità economiche. Attraverso la sponsorizzazioneQuesto significa da un lato cogliere le crescenti opportunità di investimenti e lavoro nel terzo settore, dall’altro tarare ogni progetto economico, industriale, viabilistico, residenziale, commerciale di vasta portata sulla irrinunciabile esigenza di tutela del patrimonio che si è ritenuto sedimentato in specifici scenari naturali e paesaggistici., incentivando innanzitutto i requisiti di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono qualità nella realizzazione degli interventi. Nel Veneto questo obiettivo strategico assume poi una rilevanza primaria se rapportato all’economia turistica e al peso che il turismo ha nel sistema economico regionale. L’azione regionale mira a valorizzare il bene culturale come fattore di notevoli risparmi ricchezza, capace cioè di spesa (non do- vendosi impiegare risorse produrre crescita economica diretta, con l’utilizzo ottimale del suo valore in forme di gestione che talvolta mancano vedano musei, siti archeologici, chiese e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente abbazie, ville e palazzi, biblioteche e archivi, attività culturali e spettacolo e quant’altro assumere il ruolo di imprese culturali, capaci di rapportarsi e sostenersi tra loro in sistemi articolati di offerta dei servizi culturali. L’impegno della Regione è diretto al ripensamento dei modelli tradizionali d’investimento e al sostegno di nuove politiche di sviluppo coerenti con la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela storia e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalii valori dell’identità veneta.

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Samples: Intesa Istituzionale Di Programma

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Città di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione Moncalieri fa parte della Città Metropolitana di nuove ed importanti risorse Torino, e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi si sviluppa a vantaggio della collettivitàsud del Comune di Torino. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione Si estende per una superficie territoriale di strumenti giuridici che permettano l’avvio 47,53 Kmq e al 31/8/2016 ospitava 57.512 abitanti, per una densità abitativa di 1.210,01 ab/km2, indice di una politica elevata antropizzazione. Confina con i comuni di investimento volta Cambiano, Carignano, La loggia, Nichelino, Pecetto Torinese, Trofarello, Villastellone e Vinovo. Le frazioni e borgate sono molto numerose. Le principali frazioni sono Barauda, Bauducchi, Revigliasco, Tagliaferro, Tetti Piatti, Tetti Rolle. Altri insediamenti sono ormai completamente saldati al reperimento tessuto cittadino, come ad esempio Borgo Aje, Borgo Mercato e Borgo Navile. L'area su cui si sviluppa la Città di Moncalieri si localizza su di un territorio caratterizzato da colline, pianure e una fitta rete idrica che sono il fulcro di molti punti di interesse naturalistico presenti. La Città attenta alla richiesta e alle tendenze dell’uso degli spazi pubblici in continua evoluzione, richiede una particolare attenzione nello studio e nella progettazione della manutenzione del verde, soddisfacendo le diverse esigenze secondo i requisiti della sicurezza, della valorizzazione e del mantenimento del proprio patrimonio, della sostenibilità economica e ambientale, in armonia con gli standard qualitativi europei. Il Comune di Moncalieri vanta un totale di 475.000 mq di arre verdi territoriali e 104.000 mq di aree verdi pertinenziali agli edifici pubblici per un totale di 579.000 mq. Le aree verdi pertinenziali sono suddivise in categorie specifiche a seconda delle destinazioni d’uso e della tipologia delle attrezzature ludiche e di arredo urbano presenti al loro interno (vedi elenco allegato). All'interno di queste aree insistono 5.807 esemplari arborei, svariati m lineari di siepi e cespugli arbustivi. La Città di Moncalieri ha il compito istituzionale di effettuare il servizio di manutenzione ordinaria in tutte le aree verdi di propria competenza secondo criteri più funzionali e più consoni alle nuove esigenze dell’utenza e a quelle di una manutenzione ordinaria più efficace. Il Settore Gestione Infrastrutture, provvede all’esecuzione delle attività di manutenzione rivolte a garantire la fruizione in sicurezza delle aree verdi di propria competenza. In relazione a considerazioni tecniche sui livelli di servizio a cui adeguare, nelle stagioni di maggior fruizione, il complesso delle aree verdi comunali, ed a considerazioni in merito all’allocazione di risorse per il mantenimento umane e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionestrumentali affidate al Settore Gestione Infrastrutture, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essiavvalersi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione le stagioni 2020/2023, della modalità di notevoli risparmi gestione dei servizi del tipo “a misura” che prevede il noleggio da appaltatori esterni degli automezzi e delle attrezzature ritenute necessarie per mantenere a livelli di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano efficienza, fruibilità e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità sicurezza tutto il patrimonio verde della Città, per un periodo complessivo di quattro anni. Allo scopo di garantire la salvaguardiauna più rapida ed efficace esecuzione del servizio, la tutela si è altresì stabilito di suddividere il territorio, avente peculiarità e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorcaratteristiche eterogenee, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali3 lotti da assegnare a 3 operatori differenti.

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Samples: Accordo Quadro Per La Gestione Del Verde

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il presente capitolato rappresenta il risultato di un ruolo progetto di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità denominato “Satu po Imparai” promosso dall’Agenzia LAORE della Regione Sardegna dall’anno scolastico 2009/2010 nel territorio della provincia del medio Campidano. L’esperienza positiva delle comunità xxxxxx x xxxxx xxxxxx xxx Xxxxx Xxxxxxxxx ha portato l’Agenzia Laore ad intraprendere un lavoro di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio trasmissione di una politica cultura del “fare rete” nel territorio al fine di investimento volta al reperimento consolidare azioni concrete sulla ristorazione scolastica e l'educazione alimentare, anche nella provincia del Sud Sardegna dove si è costituito un tavolo sulle mense scolastiche che ha elaborato un capitolato d’appalto tipo per la ristorazione scolastica, già adottato da qualche Comune. Il tavolo di risorse per lavoro, iniziato nell’anno 2016 e portato avanti nell’anno 2017, sull’azione “mense scolastiche” dell’area della Provincia del Sud Sardegna, ha visto coinvolti l’agenzia LAORE Sardegna, il mantenimento Servizio Igiene degli Alimenti e la valorizzazione del patrimonio culturaledella Nutrizione della ASL di Carbonia-Iglesias, Comuni, scuole, organizzazioni di categoria dei produttori agricoli, fattorie didattiche, gestori di servizi di mense scolastiche che operano nel territorio. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneIl capitolato d’appalto tipo, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73raccoglie le esperienze più innovative poste in essere a livello regionale e nazionale, ed in particolare quella positiva maturata nel Medio campidano con l’azione tavolo mense del progetto “satu po imparai”, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, rappresenta un supporto per i comuni del territorio nell’appalto del servizio di ristorazione scolastica puntando sulla qualità e non sul prezzo. L’obiettivo centrale è quello di formare dei consumatori consapevoli, capaci di riconoscere non solo le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXqualità organolettiche, X.XXXXXXXXsalutistiche e nutrizionali dei prodotti agroalimentari tipici del territorio, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni ma anche attenti agli aspetti culturali, Milanoetici, 2008, 213. ministrazioni, sociali e ambientali e quindi di concerto con i privati, si sono poste sostenibilità che accompagnano la finalità loro produzione e tutto il loro ciclo di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalivita. Il legislatore Comune di Teulada ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.partecipato attivamente agli incontri del tavolo al fine di condividere i seguenti obiettivi e perseguirli nel prossimo appalto del servizio di ristorazione scolastica:

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Samples: Capitolato Speciale d'Appalto

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Nel mese di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionenovembre 2019, si è ritenuto verificato uno smottamento di potere dar vi- ta terreno a monte del costone retrostante gli uffici amministrativi e i servizi della società PTC Porto Turistico di Capri, in località Marina Grande, che interessa il fondo contraddistinto catastalmente come particella 435 del foglio 2 del Comune di Capri, di proprietà di privati. L’evento ha causato pericolo alla incolumità pubblica e privata, che permane ancora oggi, pertanto è necessario operare con urgenza, anche in ragione dell’Ordinanza Sindacale n. 9 del 26/02/2020, emessa ai fini dell’eliminazione del pericolo. Considerata la costanza di pericolo e l’impossibilità del Porto di Capri di attendere al proprio scopo societario, inerente anche un servizio di interesse pubblico, si verificano le condizioni che legittimano l’applicazione della procedura di affidamento regolata dall’art. 63 comma 2 c) del Codice dei Contratti Pubblici. Si ritiene opportuno evidenziare, che essendo chiamata ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essioperare, su richiesta e per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiaconto dei proprietari del fondo su cui si è verificato lo smottamento, la tutela PTC S.p.A. non aveva alcuna possibilità di prevenire l’evento che ha comportato pericolo alla pubblica incolumità, e quindi si è potuta attivare per eseguire la valorizza- zione messa in sicurezza solo dopo che questa era stata pregiudicata dall’evento ed in surroga dei beni culturali; mentre proprietari, su loro richiesta e per lo sponsorspecifico accordo. La PTC S.p.A. è una società di diritto privato, consistono il cui Socio unico è il Comune di Capri, che ha deciso (mediante puntuale delibera del CdA), già dal 2017, di adottare le procedure relative all’obbligo di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dandosi un regolamento per gli acquisti, che prevede precise disposizioni per l’ applicazione del D.lgs. 50/2016. Le opere da eseguire saranno unicamente finalizzate a conseguire la sicurezza pubblica e privata dei luoghi, nei tempi compatibili ad ottenere il più veloce ripristino della piena operatività del Porto Turistico, e saranno realizzate nell’ambito dell’area individuata catastalmente nel mappale 435 del foglio 2 del Comune di Capri. Le stesse saranno definite anche in un notevole ritorno d’immagine linea con le indicazioni dell’ANAC, che fissano il limite di importo di tali opere in duecentomila euro, senza mai superare le soglie di rilevanza comunitaria, di cui all’art. 35 del D.Lgs50/2016. Lo scrivente è stato incaricato di redigere la perizia e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalitutti gli allegati tecnici necessari ad esperire la gara, con delibera del CdA della PTC S.p.A. del 24 febbraio 2020, ratificata dall’Assemblea il 12 marzo u.s..

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Samples: Technical Report for Urgent Works

PREMESSA. Lo strumento della coprogettazione si presta, per la sua natura volta a sviluppare progettualità condivise, a promuovere la qualità dei servizi e quindi la risposta ai bisogni delle persone, integrando risorse economiche, letture e visioni della realtà, competenze professionali e responsabilità. La cultura svolge oggi un ruolo stessa Regione Lombardia ha recepito la coprogettazione come forma possibile di primaria importanza collaborazione sussidiaria tra ente pubblico e privato sociale, inserendola nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione D.G.R. del 25.02.2011 – n. IX/1353. All’interno del modello, l’innovatività non passa tanto dalla costruzione di nuovi servizi, ma piuttosto dalla creazione di nuove ed importanti risorse connessioni tra i servizi e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàcon il territorio, nella consapevolezza che la sostenibilità del welfare locale stia nella capacità di innovare le connessioni. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione All’esito del bando pubblico indetto dalla Comunità Montana e aggiudicato in xxx xxxxxxxxxxx, xxxxxxxxxxxxxx x.00 xxx 30.03.2015 al Consorzio Consolida Società Cooperativa Sociale di strumenti giuridici che permettano l’avvio Lecco costituita in A.t.i. con Mestieri Lombardia Consorzio di una politica cooperative sociali s.c.s. di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste avviati i lavori per la finalità definizione condivisa dei progetti relativi a ciascuna area e per la stesura del presente accordo di perseguire collaborazione. Nella presente coprogettazione il Consorzio assume l’impegno ad essere raccordo e capofila di una pluralità di soggetti che vanno oltre la compagine associativa. Detti lavori si sono conclusi in regime data 30 aprile 2015 con l’esito progettuale sintetizzato nel documento di partenariato una migliore fruizione coprogettazione. Per la parte economica e per le modalità di be- ni culturalirapporto, ed allo stesso tempo la realizzazioneconfronto, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la presidio strategico e il controllo della coprogettazione e della gestione del patrimonio culturale degli interventi e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionedei servizi, si è ritenuto rimanda agli specifici allegati. Per il progetto nel suo complesso si rileva la positività, sul piano professionale, del poter contare sull’elevata esperienza delle cooperative aderenti al Consorzio e sugli strumenti elaborati negli anni dalle stesse; si condivide l’importanza della formazione continua degli operatori che verranno impiegati nei diversi servizi e interventi, quale garanzia di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti servizio di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano qualità e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità infine l’importanza di garantire la salvaguardiasupervisione al personale quale strumento a supporto della trattazione della casistica complessa ma anche a sostegno delle fatiche emotivo-relazionali degli operatori. Sul piano metodologico si condivide l’importanza della centralità del lavoro d’equipe. La complessità e la molteplicità degli interventi di cui alla presente coprogettazione, richiedono infatti una condivisione costante per la presa di decisione e il confronto sui problemi, la tutela definizione e rimodulazione degli interventi. Il lavoro di equipe garantisce un approccio multidisciplinare e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre circolazione delle informazioni utili per un aggiornamento costante sulla situazione del minore, del nucleo familiare, dell’adulto, dell’anziano e del contesto di riferimento. Infine la centralità del lavoro di rete è individuata quale modalità privilegiata per lo sponsorsviluppo delle risorse presenti nel contesto territoriale, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina valorizzando quanto esiste ed ottimizzando le sponsorizzzazioni dei beni culturalipossibilità di intervento.

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Samples: Coprogettazione

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Con delibera n. 58 del 03/11/2021 (pubblicata nella GURI del 17 dicembre 2021, n. 299), il CIPESS ha approvato il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero del turismo, avente una dotazione finanziaria pari a 46,84 milioni di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi euro a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse valere sul Fondo per il mantenimento lo Sviluppo e la valorizzazione Coesione (FSC). Nell’ambito del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionepredetto PSC, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73Area tematica “Competitività imprese” – Settore di intervento “Turismo e ospitalità”, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXè presente la misura denominata “Montagna Italia” per un importo complessivo di € 26.700.000,00, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste avente la finalità di perseguire sostenere programmi di investimento per il rilancio del turismo montano italiano, attraverso adeguamenti infrastrutturali, pianificazione e promozione dei prodotti turistici in regime ottica di partenariato una migliore fruizione sostenibilità, anche in linea con le raccomandazioni del piano “Transition Pathway for Tourism” presentato dalla Commissione europea, con gli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie industriali e digitale dell’UE. La necessità di be- ni culturaliun progetto specifico per la montagna nasce dall’esigenza di sostenere, ed allo stesso tempo specie nel meridione, le attività imprenditoriali in rete per la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione valorizzazione turistica del patrimonio culturale montano e maggiori ne incon- trano oggi a causa per il potenziamento delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, infrastrutture esistenti per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione fruizione sostenibile, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto. Sostenere la crescita sostenibile del turismo in montagna vuole dire, anche e soprattutto, sostenere e presidiare l’economia montana di notevoli risparmi intere vallate, garantire il presidio idro-geologico dei territori ed evitare lo spopolamento dei piccoli centri. Appare necessario prestare particolare attenzione alle specifiche esigenze di spesa (non do- vendosi impiegare risorse valorizzazione che talvolta mancano caratterizzano le diverse aree montane del Paese, anche sotto il profilo dell’accessibilità e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente delle infrastrutture disponibili, al fine di favorire in generale la rile- vante finalità fruizione della montagna per tutto l’arco dell’anno. Il presente intervento punta, quindi, a sostenere progetti finalizzati alla promozione di garantire processi di integrazione all’interno della filiera turistica montana, attraverso la salvaguardiacostituzione di forme di aggregazione di impresa, con l’obiettivo di migliorare la tutela specializzazione e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre qualificazione del comparto e incoraggiare gli investimenti per lo sponsoraccrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità̀ turistica del settore, consistono in un notevole ritorno d’immagine particolare sui mercati esteri. L’intervento si pone anche, ove ne ricorrano le condizioni, nell’ambito degli aiuti di Stato a finalità regionale di cui -da ultimo- alla Comunicazione della Commissione Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale (2021/C 153/01), del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (c.d. Regolamento di esenzione GBER), e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliconnessa disciplina.

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Samples: Public Notice for Expression of Interest

PREMESSA. La cultura svolge oggi presenza sul proprio territorio di un ruolo consistente patrimonio artistico, architettonico e archeologico ha portato l’Italia in una posizione di primaria rilievo nel campo delle tecnologie innovative per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Da un lato si è sviluppato un sistema economico e produttivo costituito prevalentemente da professionisti (chimici, geologi-petrografi, biologi, fisici, archeologi, archeometri, architetti, ecc.) e da piccole e medie imprese che operano nei diversi ambiti collegati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico: dalla diagnostica, alla progettazione di interventi di restauro, alla digitalizzazione di documenti, alle tecniche di fruizione museale. Parallelamente, è in crescita lo sviluppo di un settore produttivo legato ai beni architettonici all’interno di imprese di medio-grandi dimensioni che operano nei settori dei materiali e delle tecnologie per l’edilizia. Dall’altro lato diverse Università hanno attivato corsi di laurea e Laboratori in Diagnostica per i beni culturali e in Scienze per la conservazione, con l’obiettivo di formare degli esperti riconosciuti a livello internazionale come “Conservation Scientist”, figura che sta acquisendo grande importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio non solo nell’ambito della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità ricerca, ma anche della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso In questo contesto, la città di Venezia vanta un patrimonio storico, artistico, architettonico e archeologico di immenso valore, diffuso su tutto il territorio urbano e lagunare, divenuto richiamo per milioni di turisti ogni anno e grande risorsa economica locale e nazionale. La numerosità dei siti d’interesse culturale, la rete di musei e collezioni, la particolarità dell’ambiente lagunare e l’entità dei flussi turistici propongono quotidianamente il tema della conservazione di questo patrimonio e della sua valorizzazione. Il Patto per lo strumento sviluppo della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, città di Venezia recepisce questa esigenza e indica tra le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale linee di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste intervento anche la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il sostegno alla ricerca di base nel settore e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, tecnologie per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione conservazione e il restauro, sotto la regia del Comune di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano Venezia, in collaborazione con le università, e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela con il supporto degli enti culturali e la valorizza- zione delle realtà produttive della città. Le tematiche relative alla conservazione dei beni culturali; mentre culturali sono da tempo parte centrale dell’azione di Ca’ Foscari, nella ricerca, nella formazione così come nei rapporti con la rete di enti e aziende sul territorio. Analogamente l’Università IUAV di Venezia sin dalla sua costituzione sviluppa e promuove temi di ricerca ed attività nell’ambito della conservazione e del restauro architettonico e archeologico, abbinando capacità progettuale, di documentazione-rilievo e di caratterizzazione scientifica dei materiali del costruito storico mediante l’attività di laboratori istituiti ad hoc. Queste premesse sono alla base della proposta di istituzione del “Centro di ricerca per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine sviluppo di nuove tecnologie per la conservazione e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni il restauro dei beni culturaliculturali veneziani”, occasione unica per mettere a sistema e condividere le esperienze maturate in questo ambito nelle Università Ca' Foscari e IUAV di Venezia con le istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali (Soprintendenze, Comune, Musei). L’effetto moltiplicatore generato da tale condivisione costituirà un esempio unico e virtuoso a livello nazionale e internazionale, contribuendo attivamente alla salvaguardia del patrimonio culturale veneziano e favorendo nuova occupazione e formazione di qualità per i professionisti e gli operatori in questo ambito, grazie allo scambio di know-how con le aziende presenti sul territorio.

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Samples: Schema Accordo Di Programma

PREMESSA. La cultura svolge oggi federazione di Categoria “Federazione Nazionale del Commercio, Servizi e Terziario “CEPA-COMMERCIO”assistita dalle Confederazioni C.E.P.A. (Confederazione Europea Professionale e Aziendale), A.P.A.M., C.I.L.A. e A.L.M. nella loro reciproca sfera d’interesse e autonomia hanno promosso il presente contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti delle micro, piccole e medie aziende del settore del Commercio, Servizi e Terziario, per i lavoratori della comunità europea e per i lavoratori extracomunitari, considerandolo momento qualificante della propria azione politica, tesa a individuare aree di azione condivisa e di promozione sociale in vantaggio dei rispettivi associati. Le parti intendono sottolineare che ill presente CCNL è integralmente ricettivo dell’accordo quadro, tra governo e parti sociali, su tutti i contenuti del nuovo modello contrattuale sottoscritto il 22 gennaio 2009. In questo momento di confronto le parti vedono nell’attuale fase di crisi globale dell’economia l’importanza strategica di focalizzare l’attenzione degli interventi pubblici nel sostegno dell’occupazione e della competitività delle Micro e Piccole e Medie Imprese, in altre parole del tessuto portante del sistema produttivo ed economico nazionale. Le Organizzazioni sottoscrittrici del presente CCNL, credono che la fase della globalizzazione dell’economia, così come intesa dagli anni novanta a oggi, sia conclusa e che si sia aperto un nuovo scenario in cui, pur alla presenza di mercati aperti alla competizione, vi sia una maggiore attenzione degli organi regolatori per le esigenze di tutela della coesione sociale dei diversi Paesi e delle regole della competizione. La crisi di gran parte dei paesi industrializzati è molto profonda ma le parti reputano che emerga prepotentemente l’esigenza di arrivare nel minor tempo possibile a un nuovo ordinamento dei mercati finanziari mondiali, giacché l’attuale sistema di Xxxxxxx- Xxxxx ha dimostrato la sua incapacità di governare una realtà finanziaria radicalmente mutata rispetto a quella in essere negli anni quaranta dello scorso secolo. Il presente Contratto collettivo, è sottoscritto con la volontà delle Parti ad un confronto permanente tra le esigenze dell’impresa e i bisogni dei lavoratori. La formazione, i nuovi strumenti contrattuali, la maggiore flessibilità nel dialogo quale filo conduttore dell’Ente Bilaterale, il EBAC, le carte blu dell’unione europea e la sicurezza negli ambienti di lavoro potrà assolvere il ruolo di primaria tutela per i lavoratori che, nell’attuale ambiente, molto spesso non vedono concretarsi le possibilità altrimenti previste in analoghi contratti di settore. In considerazione dell’importanza che gli enti bilaterali rivestono per la strategia di creazione e di consolidamento dell’occupazione nel settore , le Parti, inoltre, ai sensi del comma 28 dell’Art. 1 della legge 247/2007, che attua la sottoscrizione del presente contratto collettivo nazionale di lavoro e prevede la riforma degli ammortizzatori sociali, ritengono di fondamentale importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneruolo dell’Ente Bilaterale delle imprese operanti nell’area del commercio, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73servizi e terziario, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXanche al fine dell’individuazione di eventuali prestazioni aggiuntive rispetto a quelle assicurate dal sistema generale, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.così come specificatamente indicato alla lettera

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale

PREMESSA. Il quartiere Lorenteggio si trova nella zona Sud Ovest della città di Milano, nasce negli anni del dopoguerra fra il 1938 e il 1944 come quartiere IFACP e diventa il simbolo dell’accoglienza e della solidarietà. A partire dagli anni ‘80 la progressiva scomparsa delle attività industriali insieme con il depotenziamento del ruolo dei centri di aggregazione e alla concentrazione dei ceti sociali con basso reddito nei quartieri periferici della città hanno contribuito a creare in questo ambito una forte situazione di isolamento sociale e disagio abitativo. Fra gli interventi di edilizia popolare, che hanno come obiettivo il massimo risparmio, quello del Lorenteggio è stato uno dei maggiori esempi a Milano e come accade spesso in contesti densamente popolati è facile comprendere la varietà di etnie che attualmente si trovino ad abitare questo spazio cittadino. La cultura svolge oggi diversità dei gruppi di popolazione ed il fattore multietnico che caratterizzano il quartiere sono però considerati dall’Amministrazione non con accezione negativa, bensì come potenzialità di sviluppo sociale. Il quartiere è formato da sei comparti interni che si uniscono a comporre un ruolo quadrilatero delimitato da Via Lorenteggio a Nord, dalle Vie Odazio e Inganni a Est ed Ovest e da Via Giambellino a Sud. Sul lato Est del quadrilatero sorge il lotto che ospiterà la Nuova Biblioteca oggetto del Concorso di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti progettazione. L’Amministrazione comunale ritiene che permettano l’acquisizione l’intervento di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio realizzazione di una politica Nuova Biblioteca pubblica intesa non solo come spazio per la lettura, lo studio e il prestito di investimento volta al reperimento libri bensì come luogo di risorse per il mantenimento e la valorizzazione promozione della cultura nel senso più ampio del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazionitermine, di concerto con i privatiaggregazione, coesione e inclusione sociale, insieme alla riqualificazione del verde pubblico, sia un’azione strategicamente rilevante ai fini dell’intero programma di riqualificazione del quartiere di cui al vigente Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto Di Sviluppo Urbano Sostenibile del quartiere Lorenteggio, sottoscritto il 03/05/2016. Per meglio comprendere il progetto complessivo di rigenerazione urbana intrapreso dall’Amministrazione si sono poste la finalità rimanda alla lettura dei principali elaborati allegati al presente documento preliminare, tra cui: Masterplan-Programma di perseguire in regime Sviluppo Urbano e Sostenibile, Quartiere Lorenteggio e La Nuova Biblioteca rionale del quartiere Lorenteggio Giambellino - Linee di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliindirizzo funzionali.

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Samples: Accordo Di Programma

PREMESSA. Il presente Capitolato Speciale d’Appalto regolamenta il contratto di servizio tra l’Impresa Aggiudicataria (di seguito I.A.) ed il Comune di Levanto. La cultura svolge oggi un ruolo sottoscrizione del capitolato e dei suoi allegati da parte dell’I.A. equivale a dichiarazione di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione perfetta conoscenza delle leggi e disposizioni nazionali e regionali in materia di nuove ed importanti risorse rifiuti, del regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani del territorio del Comune di Levanto, nonché delle altre leggi in materia di appalti di servizi e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi di opere pubbliche, in quanto applicabili. In particolare l’I.A., all’atto della firma del contratto dichiara, a vantaggio norma degli articoli 1341 e 1342 del C.C. l’accettazione delle clausole, tutte, contenute nelle suddette disposizioni di legge, nei regolamenti e nel presente Capitolato. Il presente Capitolato Speciale d’appalto della collettivitàgara indetta dal Comune di Levanto, stabilisce i requisiti minimi obbligatori per l’esecuzione del servizio di raccolta “porta a porta” nel territorio del Comune di Levanto. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione Su tali requisiti non sono ammesse varianti metodologiche rispetto al sistema domiciliare “porta a porta” di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto raccolta previsto nel territorio comunale coerentemente con i privati, si sono poste la finalità requisiti minimi indicati nel presente Capitolato. Le Imprese potranno quindi proporre varianti rispetto a: - eventuali variazioni all’organizzazione logistica del servizio (esempio giorni ed orari di perseguire in regime raccolta); - servizi aggiuntivi di partenariato una migliore fruizione raccolta differenziata volti a diversificare ulteriormente i flussi di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione rifiuti; - incremento di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale frequenze delle varie raccolte; - sistemi di controllo e maggiori ne incon- trano oggi a causa interazione con l’Amministrazione comunale; - tipologia delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliattrezzature. Il legislatore ha quindi approntato presente Capitolato è stato redatto in base ai dati riguardanti le caratteristiche socio- demografiche, urbanistiche, morfologiche e produttive del Comune di Levanto integrati da dati reperiti presso banche dati ISTAT, ISPRA, regionali o comunali. Tutti i dati riportati nel presente documento e negli altri documenti di gara, pur se sufficientemente analitici, devono essere considerati dalle Imprese partecipanti come puramente indicativi e non esimono le Imprese stesse dalla verifica e dall’approfondimento sul campo preliminarmente alla stesura dell’Offerta economica. Pertanto non potranno essere richieste integrazioni contrattuali o maggiori costi a carico del Comune e/o degli utenti per errate valutazioni dell’I.A. rispetto alla dimensione ed alle caratteristiche del territorio da servire. Rimane a carico delle Imprese concorrenti provvedere ad una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliverifica delle modalità operative della gestione attuale.

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Samples: Capitolato d'Appalto

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il progetto coinvolge tre territori comunali della Venezia Orientale. Si tratta dei Comuni di Ceggia e di Meolo, mentre, il presente studio, inserisce nel progetto anche il Comune di Teglio Veneto integrando finalità e contenuti del progetto 54.4 del DpA dell’IPA. L’obiettivo è quello del recupero degli ex siti militari presenti nei tre comuni attraverso inserimento di un ruolo polo di primaria importanza ricerca per le nuove tecnologie applicate all'agricoltura, l’individuazione di fattorie sociali atte al reintegro di persone disagiate, la creazione di spazio per la ricerca, fattorie didattiche, locali per vitto e servizi. I siti sono le ex basi missilistiche di Ceggia e Meolo e nella società caserma Castor di Teglio Veneto. Si tratta di un progetto ambizioso che congiunga sviluppo dell’economia agricola con ricerca e innovazione, attenzione alle tematiche sociali ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàofferta turistica alternativa. Emerge pertanto negli ultimi decenni Da qui la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici avere un centro di ricerca che permettano l’avvio unisca tutti i soggetti che possano avere interesse ad avere prodotti agricoli competitivi sui mercati. Vi è inoltre la necessità di una politica avere tecnologia che permetta di adeguare la produzione alle nuove richieste, dispositivi che consentano il trattamento, la raccolta, la gestione dei prodotti con metodi efficienti ed innovativi che garantiscano la qualità e che abbattano i costi. Da questo la necessità di dotare le aziende di know how e tecnologia che attualmente pochi possiedono o che possono permettersi di affrontare come rischio di impresa dal punto di vista di investimento volta al reperimento in ricerca e sviluppo. Un centro di risorse ricerca, può consentire di avere risultati migliori per quanto riguarda ricerche su prodotti agroalimentari, su nuove tecniche di coltivazione, su nuove tecnologie e dispositivi che potranno essere sviluppati per il mantenimento trattamento, la cura o il confezionamento dei prodotti. Un’analisi del territorio del Veneto Orientale porta ad evidenziare immediatamente la caratteristica prettamente agricola della zona, dove almeno il 50% del suolo è coltivato. Vi sono vaste zone a vigneto caratterizzate da prodotti di qualità con un distretto nella zona tra San Donà di Piave e Portogruaro che può vantare di avere una produzione biologica che sicuramente va mantenuta e valorizzata, sia in termini di produzione sia in termini di marketing. In questo territorio buona parte delle aree rurali sono state occupate progressivamente dalle monoculture. A partire da questo dato, la creazione di isole di biodiversità nelle quale sviluppare progetti orientati a prodotti agricoli meno commerciali ha l’obiettivo di produrre ricadute positive sull’economia locale, sull’occupazione ma anche sulla valorizzazione dell’ambiente e la valorizzazione ricomposizione del patrimonio culturalepaesaggio rurale. At- traverso lo strumento soggetti socialmente deboli e svantaggiati. Si tratta della sponsorizzazionecreazione di servizi e attività in grado di promuove inclusione, educazione, terapia, riabilitazione anche attraverso forme diversificate di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate. Il terzo aspetto riguarda il turismo. I tre siti messi in rete possono diventare meta di visitatori, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73oltre ai cittadini residenti, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazionipossono essere anche turisti interessati all’agricoltura, di concerto con i privatiqualità, si sono poste la finalità di perseguire all’enogastronomia, alla natura e in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta genere ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti modo alternativo di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalifruire il territorio del veneto orientale.

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Samples: Partnership Agreements

PREMESSA. La cultura Fondazione Xxxxxx Xxxx 1. Il centro istruzione e formazione, nel settore agricolo, forestale e ambientale, a diversi livelli, comprensivo di un corso universitario in viticoltura ed enologia; 2. Il centro ricerca e innovazione, che svolge oggi un ruolo attività di primaria importanza nella società ricerca nell'ambito del miglioramento dei prodotti agricoli e forestali e della qualità e del valore nutritivo degli alimenti. La ricerca si rivolge inoltre al sostegno delle risorse ambientali, con lo sviluppo di pratiche agricole a basso impatto ambientale, alla conservazione della biodiversità e alla caratterizzazione degli ecosistemi alpini e sub-alpini. Il centro offre borse di studio per progetti e corsi di dottorato nei settori dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente, anche in collaborazione con altri istituti ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti enti di ricerca sia italiani che permettano internazionali. 3. Il centro trasferimento tecnologico che si occupa di fornire consulenza tecnica ed economica alle aziende agricole e alle imprese cooperative nell'ambito dell'agricoltura trentina, e in particolare per i settori frutticolo, viticolo ed enologico, della coltivazione della fragola e dei frutti di bosco, orticolo, floricolo, zootecnico e ittico. Per l’acquisizione di nuove ed importanti risorse servizi, forniture e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardialavori, la tutela Fondazione Xxxxxx Xxxx opera quale organismo di diritto pubblico. La Fondazione Xxxxxx Xxxx esternalizza la pulizia degli spazi in sua dotazione con l’aspettativa di ottenere elevati standard qualitativi di servizio da parte dell’appaltatore, garantendo ai propri dipendenti un ambiente di lavoro salubre e la valorizza- zione confortevole mirando altresì ad una razionalizzazione e contenimento dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine costi del contratto mediante il rafforzamento dell’attività di monitoraggio e in importanti sgravi fiscaliverifica delle prestazioni contrattuali. Il legislatore ha quindi approntato contratto è finanziato con fondi propri della Stazione appaltante ed è prevista una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni suddivisione dei beni culturalicosti sui budget delle singole strutture della Fondazione interessate dal servizio. Le spese saranno così imputate ai centri di costo stabiliti.

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Samples: Service Agreement

PREMESSA. I decreti legge n. 18/2020 (c.d. “Cura Italia”) e n. 34/2020 (c.d. “Rilancio”)1 (di seguito, anche “Decreti”) hanno introdotto nell’ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d’imposta o di detrazioni d’imposta (trasformabili su opzione in crediti d’imposta). Per l’eco e il sisma- bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell’incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, al quale verrà riconosciuto un credito d’imposta. La cultura svolge oggi un ruolo maggior parte dei crediti d’imposta oggetto delle misure d’incentivo sono cedibili a terzi acquirenti, che li utilizzeranno secondo la specifica disciplina prevista. Si tratta, infatti, di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti crediti d’imposta di natura agevolativa, per i quali, diversamente da quelli derivanti da pagamenti d’imposta eccedenti, le relative modalità di utilizzo vengono di volta in volta definite dalle disposizioni che permettano l’acquisizione li introducono. Nello specifico, i detentori di nuove ed importanti risorse questi crediti possono utilizzarli in compensazione di imposte e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse contributi, secondo le medesime regole previste per il mantenimento e beneficiario originario, oppure possono ulteriormente cederli (in tutto o in parte) a terzi. Nessuno dei crediti in esame è rimborsabile (in tutto o in parte) direttamente dallo Stato. Inoltre, a seconda della fattispecie, i crediti possono essere utilizzati in compensazione (ad esempio, entro un anno oppure in 5 o 10 quote annuali), senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la valorizzazione del patrimonio culturalequota parte non compensata nell’anno di riferimento per motivi di incapienza. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneTali misure hanno di fatto ampliato il perimetro dei crediti d’imposta acquistabili dagli operatori, per i quali sono attualmente previste differenti modalità di utilizzo, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73vanno dalla compensazione, alla cedibilità e in alcuni casi anche alla possibilità di richiedere il rimborso all’Erario. 1 Convertiti in legge, con modificazioni, rispettivamente dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020. In considerazione delle peculiarità dei crediti d’imposta introdotti dai Decreti, nonché di un crescente interesse per le misure in esame da parte dei destinatari diretti e degli eventuali acquirenti, il presente documento è volto a richiamare l’attenzione degli operatori, in particolare dei componenti gli organi di amministrazione e di controllo e dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili, sulla necessità di assicurare che il trattamento contabile applicato ai crediti d’imposta introdotti dai Decreti oggetto di acquisizione sia definito nel rispetto delle disposizioni dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. Ciò con particolare riferimento ai seguenti profili: i) principi contabili IAS/IFRS potenzialmente rilevanti per il trattamento contabile dei crediti d’imposta in esame (di seguito paragrafo 2); ii) possibile approccio al trattamento contabile dei crediti di imposta acquistati da parte di un terzo cessionario che redige il bilancio ai sensi dei principi contabili IAS/IFRS (di seguito paragrafo 3); iii) presentazione in bilancio e informativa da fornire nelle rendicontazioni contabili periodiche (di seguito paragrafo 4). Si osserva che i contenuti di questo documento sono estendibili anche ad altri crediti d’imposta acquistabili che abbiano, sul piano sostanziale, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale medesime caratteristiche di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliquelli introdotti dai Decreti.

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Samples: Coordinamento E Trattamento Contabile

PREMESSA. La cultura svolge oggi Gli inventari forestali sono tra i più importanti strumenti conoscitivi per le decisioni di politica forestale e ambientale sia a livello regionale, che nazionale, che internazionale in quanto registrano lo stato delle risorse forestali in un determinato luogo e le sue variazioni nel tempo. A questo scopo gli inventari debbono essere periodicamente aggiornati per costituire una importante rete di monitoraggio permanente in grado di fornire risultati con validità statistica. Storicamente gli inventari forestali sono nati per la stima dell’entità e del valore delle risorse legnose di un Paese, ma attualmente ricoprono una valenza diversa poiché sono utili strumenti di conoscenza di molteplici servizi ecosistemici forniti dai soprassuoli forestali anche in una ottica di lotta ai cambiamenti climatici. Infatti, la conoscenza di variabili forestali strutturali è di fondamentale importanza anche per la conservazione della flora della fauna, inoltre i sistemi forestali ricoprono un ruolo fondamentale nello stoccaggio del carbonio in quanto fissano l’anidride carbonica contribuendo al riequilibrio del ciclo del carbonio, fortemente alterato dalle attività umane, e la trasformano in una risorsa straordinaria: il legno. Per questo a livello regionale è fondamentale costituire una rete di monitoraggio inventariale che sia in grado di fornire informazioni differenti sui sistemi forestali concentrandosi sulla stima di variabili forestali quali: il volume legnoso, la biomassa e la struttura delle formazioni forestali. Le informazioni sulla foresta vengono raccolte generalmente a scale differenti e per molteplici scopi. In genere, gli inventari forestali si basano su un disegno campionario che individua delle aree a terra che devono essere misurate e sulla base delle quali vengono eseguite le stima aggregate delle variabili di interesse a scale differenti (e.g. provincia, regione, nazione) a seconda della costruzione del disegno campionario (ad es.Tomppo et al.2010; Xxxxxx et al.2011; Xxxxxxx et al.2014). Queste statistiche sono utili nel contesto di monitoraggio delle funzioni dei sistemi forestali sia a livello regionale, nazionale ed internazionali. Infatti, gli IF consentono di effettuare valutazioni sulla sostenibilità e strumenti utili alla pianificazione strategica territoriale. Storicamente, gli IF si sono concentrati sulle risorse legnose, oggi, invece gli IF forniscono informazioni su diversi importanti servizi ecosistemici (vedere Xxxxxx e Malmaeus 2016; Mononen et al.2016), come la fornitura di materiale all'industria, la bioenergia, la biodiversità e i cambiamenti nello stoccaggio di carbonio (vedere ad esempio Chirici et al.2012; Xxxxxxx et al.2012). Negli ultimi dieci anni, gli IF tradizionali, si sono modificati in moltissimi paesi, passando dalla produzione di statistiche aggregate alla produzione di mappe delle risorse forestali costruite utilizzando modelli che legano i dati a terra con i dati da telerilevamento come immagini satellitari, scansioni Laser Scanner Aeree, o dati tridimensionali fotogrammetrici. Questi nuovi inventari forniscono stime sullo stato delle risorse forestali attraverso due possibili approcci: stima basata sul disegno, stima assistita da modello. In entrambi i casi l’utilizzo di variabili predittive ausiliarie derivanti da dati di telerilevamento consente di aumentare la precisione di stima rispetto agli IF tradizionali riducendo anche il numero di acquisizione di aree campionarie a terra. Sono diversi i metodi che possono essere utilizzati per produrre mappe delle variabili della foresta integrando osservazioni campionarie (plot) e dati telerilevati (Corona et al., 2014). Tali metodi si basano sul presupposto che sia possibile costruire un modello della relazione tra le variabili forestali da prevedere (provvigione legnosa e biomassa) e le variabili predittive disponibili per l'intera area forestale (dati satellitari, dati LiDAR, variabili cartografiche). Questi metodi includono sia tecniche parametriche (ovvero regressione lineare multipla, regressione ponderata geograficamente) che non parametriche (ovvero k-NN, RandomForests, reti neurali, ecc.) (Xxxxxxx et al., 2016; Xxxxxxxxx et al., 2014; Xxxxxxx et al. al., 2016; Xxxxx et al., 2017) e sono già stati testati in diversi tipi di foreste e regioni (Chirici et al., 2016). Tutti questi metodi sono stati ampiamente applicati con l’utilizzo di variabili predittive telerilevate basate su dati 3D (LiDAR, radar o fotogrammetria) (ad es. XxXxxxxxx et al., 2010a, b; Xxxxxx, 0000; Xxxxxxx et al., 2017; Xxxx-Xxxxxx e Xxxxxxxxxx, 2012; Xxxxxxx et al. al., 2017; Waser et al., 2017, 2015; Xxxx e Xxxxxxx, 2012; Xxxxxxx e Xxxx, 2015; Breidenbach e Xxxxxx, 2012; Xxxxx et al., 2014) o immagini multispettrali acquisite da aereo o da piattaforme satellitari (ad esempio Xxxxxxxxx et al., 2014; Xxxxxxxxx-Xxxxx et al., 2018; Matasci et al., 2018; Xxxxx et al., 2002). Tutti questi approcci sono già diventati operativi in molti paesi europei (Xxxxxx et al., 2018), mentre nelle aree mediterranee le esperienze sono ancora limitate (Chirici et al., 2020). Tuttavia, l’approccio inventariale di tipo nuovo è fondamentale nelle aree mediterranee, come la Regione Puglia dove si riscontra una crescente necessità conoscenza del patrimonio foreste che risulta essere più vulnerabili agli scenari di cambiamento climatico e ai disturbi naturali e antropici come gli incendi boschivi e l'espansione urbana (FAO, 2013; Scarascia -Mugnozza et al., 2000). Per questo l’istituzione di un inventario regionale forestale della Regione Puglia (IRFP) è fondamentale per le attività di controllo e pianificazione nell'ambito della programmazione forestale regionale. Infatti, si riscontra la necessità di disporre di un moderno strumento di tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell'economia forestale, in conformità anche con i contenuti del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (D.L. 3 aprile 2018, n. 34). La disponibilità di informazioni dettagliate a livello locale sullo stato e sulle caratteristiche del patrimonio forestale è di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti al fine non solo della conoscenza del territorio, ma soprattutto come base informativa e propositiva per una gestione sostenibile delle risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalinaturali.

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Samples: Accordo Tra Regione Puglia, Arif E Università Di Firenze

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo 1. Le Parti concordano di primaria importanza nella società prevedere che la contrattazione di II° livello può essere alternativamente di tipo territoriale, aziendale ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione anche di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta filiera o particolari contesti individuati concordemente dalle Parti sociali. 2. Nell’ormai consolidata elasticità dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni mercati, le Parti riconoscono la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici contrattuali flessibili che permettano l’avvio si adattino alle singole realtà disciplinate dal presente c.c.n.l.. e, allo scopo, le Parti auspicano lo sviluppo della contrattazione aziendale in tutte le realtà ove essa è possibile. 3. A livello regionale/provinciale od aziendale, su richiesta di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73delle Parti, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale Associazioni imprenditoriali territoriali e dei Lavoratori espressione delle XX.XX: Nazionali firmatarie del presente contratto s’incontreranno al fine di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta procedere ad un rapporto-collaborazione esame congiunto territoriale articolato per comparto merceologico e settore omogeneo, orientato al raggiungimento d’intese aziendali, sulle dinamiche strutturali, sulle prospettive di sviluppo, sui più rilevanti processi di ristrutturazione, riorganizzazione, terziarizzazione, affiliazione, concentrazione, internazionalizzazione, esternalizzazione, appalti, "franchising", utilizzo di contratti di lavoro cosiddetti “atipici”, contrattazione di secondo livello, eventuali deroghe previste dalla Legge, formazione e sicurezza sul lavoro, innovazione tecnologica e sviluppo in atto e sui loro effetti sulla professionalità, nonché sullo stato e sulla dinamica quantitativa e qualitativa dell'occupazione, con particolare riferimento all'occupazione giovanile e femminile. 4. La previsione collettiva ha comunque carattere sussidiario rispetto alla contrattazione aziendale e, pertanto, sarà da essa sostituita nelle singole disposizioni definite. Le Parti riconoscono la fondamentale importanza della gestione locale di una parte degli aspetti contrattuali e concordano sulla possibilità che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essila contrattazione aziendale, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano tra fonti collettive dello stesso livello e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiasecondo il criterio della successione temporale possa, la tutela e la valorizza- zione fatti salvi i diritti quesiti dei beni culturali; mentre per lo sponsorlavoratori, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.portare anche a deroghe peggiorative rispetto a particolari istituti definiti dal presente c.c.n.l..

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Samples: c.c.n.l. Per I Dipendenti Del Terziario: Commercio, Distribuzione E Servizi

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il contratto di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre rete trova espresso riconoscimento legislativo nell’art. 3, D.L. n. 5/2009, ai sensi del quale “con il contratto di rete più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione imprenditori perseguono lo scopo di nuove ed importanti risorse accrescere, individualmente e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni collettiva- mente, la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento propria capacità innovativa e la valorizzazione propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa” (comma 4-ter, parte prima). L’accordo in questione può avere soltanto lo scopo di assumere tra le imprese firmatarie delle obbligazioni ed impegni reciproci, si parla in questo caso di rete-contratto, oppure può costituire un ente giuridico autonomo rispetto al quale si è di fronte alla figura più avanzata e complessa della rete-soggetto. Su questa distinzione si tornerà più avanti, dopo avere chiarito alcuni concetti fondamentali. In proposito, il predetto art. 3, comma 4-ter, seconda parte, prosegue prevedendo che “il contratto può anche prevedere l’istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un or- gano comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione del patrimonio culturalecontratto o di singole parti o fasi dello stesso”. At- traverso lo strumento Quindi, tanto il fondo comune, quanto la presenza di organo comune sono facoltativi. Per espressa previsione del comma 4-ter, n. 3, lett. e), l’organo comune agisce in rappresentanza della sponsorizzazionerete, quando essa acquista soggettività giuridica e, in assenza della soggettività, degli imprenditori, anche individuali, partecipanti al contratto salvo che sia diversamente disposto nello stesso, in particolare nelle procedure di programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni. Ai sensi del comma 4-ter, terza parte, ”il contratto di rete che prevede l’organo comune e il fondo patrimo- niale non è dotato di soggettività giuridica”; vi è però la possibilità di conseguire la soggettività giuridica ai sensi del comma 4-quater, secondo cui ”se è prevista la costituzione del fondo comune, la re- te può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede; con l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede la rete acquista soggettività giuridica”. Tuttavia, per ottenere la soggettività giuridica, ”il contratto deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del de- creto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”; quindi non è sufficiente la sottoscrizione dell’atto per scrittura priva- ta ma vi deve essere quanto meno l’autentica di firma. La rete dotata di soggettività giuridica diviene un nuovo soggetto di diritto (“rete-soggetto”) e un autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici. Nondimeno, il concetto di sogget- tività giuridica, che vanta senza dubbio molteplici radici ad esempio appartiene anche alle società di persone, non va confuso con quel- lo di personalità giuridica, proprio, tipicamente, delle società di capitali, che comporta altresì la schermatura della responsabilità personale dei soci. Come pure confermato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 20/E/2013, la rete-soggetto – quella cioè che è dotata di organo comune e di fondo patrimoniale e che ha altresì deciso di iscriversi nella Costituzione73sezio- ne ordinaria del Registro delle imprese – acquista rilevanza anche dal punto di vista tributario, con tutti gli obblighi che ne conseguono ai fini delle II.DD. e IVA se la rete svolge attività commerciale. Deve pure rammentarsi che nel caso di rete-soggetto, quella ripetiamo dotata di soggettività giuridica, en- tro due mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale l’organo comune redige una situazione patrimoniale, osservando, in quanto compatibili, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXdisposizioni relative al bilancio di esercizio della società per azioni, X.XXXXXXXXe la deposita presso l’ufficio del Registro delle imprese del luogo ove ha sede (comma 4-ter, L’ordinamento della culturan. 3). Manuale di legislazione dei beni culturaliTornando al fondo comune, Milanola sua previsione ed esistenza può risultare utilissima anche se la rete non acquistasse la soggettività giuridica, 2008laddove l’art. 3, 213. ministrazionicomma 4-ter, di concerto con i privatin. 2, si sono poste la finalità di perseguire D.L. n. 5/2009, prevede che ”in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essiogni caso, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione le obbligazioni contratte dall’organo comune in relazione al programma di notevoli risparmi rete, i terzi pos- sono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo comune”. La prima parte del comma 4-ter n. 2 che precisa come ”al fondo patrimoniale comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano cui agli articoli 2614 e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali2615“ del codice civile. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale richiamato art. 2615 c.c. dispone che disciplina ”per le sponsorizzzazioni obbligazioni assunte in nome del consorzio dalle persone che ne hanno la rappresentanza, i terzi possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo” mentre la responsabilità delle singole imprese emerge, ai sensi del comma 2, ”per le obbliga- zioni assunte dagli organi... per conto dei beni culturalisingoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente col fon- do”.

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Samples: Contratto Di Rete

PREMESSA. La cultura svolge oggi mobilità dei giovani per l’apprendimento è promossa ed incoraggiata sia a livello nazionale che europeo. La Commissione Europea nel “Libro verde - Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento”, pubblicato nel 2009, individua nella mobilità transazionale studentesca un ruolo mezzo con cui i giovani possono acquisire nuove conoscenze e competenze (mobilità per l'apprendimento) e incrementare il proprio sviluppo personale. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con propria Nota (Prot. 843/13), riconosce il valore della mobilità studentesca individuale, “considerato il significativo valore educativo delle esperienze compiute all’estero”, e fornisce le Linee di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale, sollecitando “le istituzioni scolastiche sono invitate a facilitare tali esperienze […]” ribadendo altresì che permettano l’acquisizione dette esperienze non vengano considerate e “computate come periodi di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta assenza dalla frequenza scolastica”. A livello ordinamentale, nelle Indicazioni Nazionali dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73Licei, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXesperienze di studio e formazione all’estero degli studenti vengono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, X.XXXXXXXXsia da parte dello studente e della sua famiglia, L’ordinamento della culturasia da parte del Consiglio di Classe e dell’Istituto scolastico di provenienza e di frequenza nel periodo di studio all’estero. Manuale In tale ottica, le esperienze di legislazione dei beni culturalistudio o formazione compiute all’estero dagli alunni italiani appartenenti al sistema di istruzione e formazione, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta periodi non superiori ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essianno scolastico e da concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, sono valide per la Pubblica Amministrazione con- sistono riammissione nell’istituto di provenienza e sono valutate ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dalle Indicazioni Nazionali dei Licei (art. 192, c. 3 D.Lgs.vo 297/1994 e nota MIUR prot. n. 2787/2011). L’IIS Alessandrini-Mainardi riconosce la valenza di un periodo di studi all’estero come importante esperienza di formazione interculturale, nella realizzazione quale vengono messe in campo risorse cognitive, affettive e relazionali in grado di notevoli risparmi promuovere apprendimenti e sviluppare competenze trasversali, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline. Gli studenti in mobilità internazionale frequentano le lezioni, inseriti nelle classi del paese ospitante, seguendo un percorso personalizzato, in sintonia con le richieste personali ed il loro corso di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano studi e, al termine dell’esperienza, una volta tornati nel paese d’origine potranno essere facilitati nella scelta della loro carriera futura, universitaria e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità non. L’obiettivo degli studenti in mobilità internazionale è quello di garantire la salvaguardiaconoscere culture diverse dalla propria, la tutela usando una lingua diversa dalla propria, condividendo abitudini e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorstili di vita, consistono in un notevole ritorno d’immagine processo continuo di reciprocità, non solo con gli altri studenti, ma anche con il personale scolastico e in importanti sgravi fiscalicon le famiglie con cui vengono a contatto; con il tempo sviluppano competenze di alto profilo che li rendono più sensibili alle tematiche universali e imparano ad interagire con consapevolezza riguardo alla propria identità culturale, apprezzando il valore dell’altro e potenziando la propria personale coscienza critica. Il legislatore ha quindi approntato Per quanto sopra premesso, al fine di agevolare la progettazione condivisa di un piano di apprendimento basato sulla centralità degli studenti e delle studentesse, è fondamentale definire e formalizzare un protocollo che definisca una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.linea di comportamento unitaria alla quale i diversi attori coinvolti (studenti, famiglie, scuola) possano fare riferimento. Nello specifico, risultano utili:

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Samples: Protocollo Di Mobilità Studentesca

PREMESSA. La cultura svolge oggi corretta alimentazione di un bambino è fondamentale non solo per l’ottimale sviluppo psicofisico, ma anche per la sua salute futura, in quanto le abitudini alimentari apprese nell'infanzia spesso durano tutta la vita. È importante, quindi, favorire l'adozione di sani comportamenti alimentari in età precoce, quando il bambino è più recettivo. La famiglia in questo ha un ruolo fondamentale, ma anche l’asilo nido rappresenta un momento importante nel percorso educativo. E' indubbio, infatti, che mangiare in un contesto sociale più ampio di primaria importanza nella società ed appare quello familiare è un'esperienza che favorisce il consumo, o almeno l’assaggio, di cibi che altrimenti non verrebbero accettati (cibi nuovi e a volte accettati con difficoltà, ma importanti per la salute, come il pesce e le verdure). La refezione al nido assume quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse particolare significato per migliorare progressivamente le scelte alimentari del bambino e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta offrire un orientamento per le famiglie. La presente tabella dietetica viene proposta per garantire ai bambini degli asili nido un’alimentazione sana, attraverso l’equilibrio dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento principi nutritivi e la valorizzazione del patrimonio culturalepromozione di alimenti protettivi. At- traverso lo strumento La tabella è stata formulata secondo le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la Popolazione Italiana)1 e delle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana dell’Istituto Nazionale della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, Nutrizione2. Tra le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento indicazioni delle Linee Guida troviamo un invito a: I menù proposti si ispirano al modello della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essidieta mediterranea, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione cui viene valorizzato il consumo di notevoli risparmi cereali, legumi, verdura, frutta, pesce ed olio di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano oliva, integrato con le giuste quantità di carne, uova e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiaformaggi. La tabella prevede menù stagionali, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre più alcuni menù alternativi, assicurando un'ampia variabilità alimentare, considerata elemento fondamentale per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisana alimentazione.

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Samples: Capitolato Speciale Per l'Affidamento Del Servizio Di Refezione

PREMESSA. La cultura svolge oggi Le parti stipulanti il presente Accordo Economico Collettivo, intendono realizzare una disciplina normativa corrispondente alle peculiarità del rapporto di agenzia, nonché alle caratteristiche delle imprese commerciali e dei servizi. Sotto questo profilo manifestano il comune interesse a sviluppare corrette relazioni sindacali e contrattuali, consapevoli dell’importanza del ruolo svolto dagli agenti e rappresentanti di commercio nell’economia del Paese e del ruolo svolto dagli agenti e rappresentanti di commercio, in un ruolo mercato distributivo reso ancora più complesso dalla difficile congiuntura economica quali collaboratori indispensabili delle aziende mandanti per loro caratteristiche funzionali e professionali. Le parti si danno atto che il presente Accordo Economico Collettivo, che per tutto il periodo della sua validità deve essere considerato un complesso normativo unitario e inscindibile, nel realizzare maggiori benefici per gli agenti e rappresentanti di primaria importanza nella società commercio, è globalmente migliorativo e pertanto sostituisce ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione assorbe ad ogni effetto le norme di nuove ed importanti risorse tutti i precedenti Accordi Collettivi e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàaccordi speciali riferiti alle medesime parti stipulanti. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio L’eventuale nullità o annullabilità di una politica qualunque delle clausole del presente Accordo Economico Collettivo, non comporterà la nullità o annullabilità dell’intero Accordo Economico Collettivo. Sono fatte salve le condizioni di investimento volta al reperimento miglior favore previste dalla Legge e dalla contrattazione integrativa. Per quanto non previsto dal presente Accordo valgono le disposizioni di risorse Legge vigenti in materia. La Parti rappresentanti le aziende mandanti, nell’affermare la loro piena autonomia contrattuale, accolgono la richiesta di parte sindacale per incontri annuali a livello Nazionale con le XX.XX. degli agenti stipulanti il mantenimento presente Accordo Economico Collettivo, intesi ad esaminare lo stato del settore le sue prospettive nonché le situazioni di mercato anche per i riflessi che possono determinarsi sulle condizioni economiche, sociali e la valorizzazione del patrimonio culturaleprofessionali degli agenti. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale Su richiesta di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie delle parti tali incontri potranno avvenire anche per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalisingoli settori merceologici.

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Samples: Accordo Economico Collettivo

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il sistema finanziario italiano e` tradizionalmen- te orientato agli intermediari (1). Questo si spie- ga attraverso molteplici ragioni, principalmente riconducibili al fatto che il tessuto industriale nazionale e` per la stragrande maggioranza com- posto di Piccole Medie Imprese (PMI). E` stato, quindi, in primo luogo l’imprenditore a predili- xxxx come partner quello bancario, rispetto a forme tradizionalmente piu` invasive quali pos- sono essere da un ruolo lato il mercato (rappresentato dalla quotazione in borsa) e dall’altro il private equity. Da qui lo sviluppo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse un sistema orientato agli intermediari soprattutto per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò cio` che con- cerne la gestione il capitale di credito, con l’intermedia- rio banca in posizione nettamente preponde- rante. Alla vigilia della crisi finanziaria del patrimonio culturale 2008- 2009 lo scenario dei mercati globali evidenzia- va una enorme liquidita`, tassi di interesse as- sai bassi e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizioneun eccessivo utilizzo della leva fi- nanziaria. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto Cio` in quanto era diffusa l’idea fra le banche che le continue operazioni di potere dar vi- ta carto- larizzazione avrebbero permesso di smobiliz- zare l’enorme credito erogato. La crisi dei mercati finanziari ha invece portato ad un rapporto-collaborazione ra- zionamento del credito, accentuato anche dai nuovi standard prudenziali stabiliti dal Comi- tato di Basilea, che permette alle parti hanno richiesto in capo al- le banche un monitoraggio molto piu` stringen- te del rating delle imprese affidate. In questo contesto il legislatore nazionale e` intervenuto con l’obiettivo di ottene- re reciproci vantaggifacilitare il passaggio del si- stema finanziario verso un paradigma di mer- cato. EssiIn particolare, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione cio` che concerne il ca- pitale di notevoli risparmi credito, sono stati introdotti nuovi strumenti finanziari, quali i minibond, le (*) Dottori commercialisti, Studio GDC Corporate & Tax, Milano. (1) I sistemi finanziari si distinguono fra quelli orientati al mercato, di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano matrice piu` tipicamente anglosassone e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità quelli orientati agli intermediari, di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalimatrice piu` tipicamente conti- nentale. Il legislatore ha quindi approntato Per una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.migliore comprensione del fenomeno si veda

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Samples: Obbligazioni Subordinate Partecipative

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Assicoop Romagna S.p.A. e la Rappresentanza Sindacale Aziendale, nel sottoscrivere il presente CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE in ottemperanza di primaria quanto previsto dal CCNL, riaffermano la reciproca volontà di consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione, partecipazione e ricerca del consenso che da sempre caratterizza le relazioni fra Assicoop Romagna ed i propri dipendenti. Le parti, in questo contesto, convengono che la partecipazione al Capitale Sociale di Assicoop Romagna S.p.A. di Società appartenenti al Gruppo Unipol e delle principali Organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, unitamente ad una organizzazione aziendale pensata per meglio valorizzare la centralità del cliente, sono aspetti di rilevante importanza nella società ed appare quindi che hanno concorso a caratterizzare positivamente l’immagine e l’operare di Assicoop Romagna S.p.A. nel suo territorio di competenza. Le parti convengono altresì che stante l’integrazione ormai totale del mercato assicurativo con quello finanziario, la scelta di dare risposte, in modo sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse mirato, alle esigenze dei propri assicurati, non solo in campo assicurativo ma anche in quello bancario e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni del risparmio gestito, rappresenta per Assicoop Romagna S.p.A. una straordinaria opportunità per valorizzare sia la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento qualità del servizio e la valorizzazione fidelizzazione del patrimonio culturalecliente, sia la esperienza e la professionalità dei propri dipendenti. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneA tale proposito, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73per affrontare le nuove sfide del mercato, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale parti condividono sulla necessità di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, operare in concerto per accelerare i necessari processi di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio evoluzione culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa professionale dei lavoratori unitamente al miglioramento delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazioneefficienza nella gestione dei processi, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano ricercando e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.definendo assieme i necessari adeguamenti

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Samples: Contratto Integrativo Aziendale

PREMESSA. UniCredit Banca d’Impresa (UBI) è nata a seguito di S3, la riorganizzazione delle sette ex banche federate, ed ha rappresentato un momento fondamentale nella storia del Gruppo. L'accordo che ne regola i contenuti sindacali è stato stipulato il 18/06/02. Con S3 il modello divisionale, che caratterizza tuttora la generalità del sistema bancario italiano, è stato organizzato nella sua forma più spinta con la creazione di tre banche: UniCredit Banca, UniCredit Banca d'Impresa, UniCredit Private Banking. La cultura svolge oggi specializzazione di UBI ha oggettivamente caratteri originali e unici all’interno del panorama bancario italiano. Tra queste originalità c’è la forte presenza di alti livelli profes- sionali e una struttura organizzativa poco onerosa. Il cost income (rapporto costi-ricavi) è dimezzato rispetto alla media del sistema, ed è uno dei più bassi anche rispetto al Gruppo. La Banca ha prodotto, nei suoi quattro anni di vita, bilanci che segnalano la continua espansione delle basi patrimoniali e un ruolo andamento reddituale brillante. Le politiche commerciali sono state parzialmente ridisegnate in alcune loro componenti inizialmente troppo accentuate ed enfatiz- zate quali i derivati. Le lavoratrici e i lavoratori di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione UBI hanno contribuito in maniera assolutamente determi- nante alla realizzazione dei risultati fin qui conseguiti. Parliamo di nuove ed importanti risorse competenza e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio spessore professionale, ma anche di una politica diffusa capacità di investimento volta al reperimento far fronte a problemi di risorse organizzazione come dimostra in particolare la storia dei primi mesi di vita della Banca. La gestione del personale da parte aziendale si è però sviluppata in questi anni con ampi spazi di discrezionalità unilaterale. Uno dei casi più evidenti s’iscrive nel fenomeno del sistema incentivante che, rispetto ad un equilibrio con il salario contrattato, ha raggiunto dimensioni patologiche. Le continue sollecitazioni che il Sindacato ha presentato non sono ancora state recepite, da parte aziendale, in una forma di ragionamento organico. In ogni caso non possiamo accettare nessuna deriva su un argomento così importante per la vita delle persone. La pervasività che gli incentivi hanno assunto nel rapporto di lavoro ne fanno uno dei banchi di prova della capacità di sostanziare in UBI quanto contenuto nel “Protocollo sullo sviluppo sostenibile e compatibile del sistema bancario”, recepito dal vigente CCNL 12/02/05. Sugli inquadramenti l’Azienda ha ampiamente sfruttato gli spazi di manovra dovuti ad una situazione contingente non regolamentata, utilizzandoli come potente leva gestionale e rendendosi contestualmente indisponibile ad un confronto sulle novità. Arriviamo all’appunta- mento del C.I.A., il primo nella storia di UBI, con un carico di questioni latenti per le quali si attende una definizione. L’esito che si determinerà su questo capitolo assumerà una valenza fondamentale per il mantenimento giudizio finale sul negoziato. Questa Ipotesi di Piattaforma C.I.A. che, insieme agli argomenti che saranno presentati con lettere a parte, sottoponiamo al giudizio delle lavoratrici e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionedei lavoratori, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73costituirà un momento generale di discussione sulle problematiche aziendali con un valore particolare: tutte le proposte s’inquadrano in una logica più generale e in una necessità non più rinviabile di definire regole precise, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale chiare e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, trasparenti per la Pubblica Amministrazione con- sistono vita organizzata di questa azienda. Per il Sindacato aziendale questa importante fase di discussione non può essere quindi un passaggio burocratico, ma un momento per risolvere problemi reali. DIRCREDITO, FABI, XXXXXX, FIBA, FISAC, SINFUB, UGL, UILCA di UBI, nella realizzazione pienezza dei poteri e della autonomia contrattuale, sono pronte a fare la propria parte assumendosi la responsabilità di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano trovare soluzioni adeguate alla realtà della Banca. Alla parte aziendale chiediamo analogo impegno e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiavolontà. Verona, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.13 dicembre 2006

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Samples: Contratto Integrativo Aziendale

PREMESSA. La cultura svolge oggi Le Residenze Turistico Alberghiere costituiscono una species del più ampio genus delle strutture ricettive e si caratterizzano quali “esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina” (art. 6 della legge quadro sul turismo n. 217 del 1983). A seguito della tipizzazione normativa delle RTA si è assistito da un ruolo lato alla diffusa trasformazione di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione alberghi tradizionali in RTA e, dall’altro, alla realizzazione di nuove ed importanti risorse strutture ricettive inquadrate sin dall’origine secondo le caratteristiche che individuano le RTA. Nell’ambito di questo fenomeno si è assistito, anche nella nostra Regione, alla proliferazione di iniziative che prevedono il frazionamento del complesso immobiliare destinato a RTA e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi la alienazione a vantaggio terzi delle singole unità abitative che lo compongono. Lo scopo della collettivitàpresente relazione è l’esame - sotto il profilo civilistico - della prassi negoziale che connota questo tipo di iniziative imprenditoriali e della sua coerenza con la disciplina di settore. Emerge pertanto negli ultimi decenni Le questioni che occorre affrontare nell’ambito del fenomeno considerato sono oggettivamente complesse e delicate: esse riguardano non soltanto il profilo della liceità o meno del frazionamento della proprietà del complesso immobiliare con destinazione a residenza turistica alberghiera, ma anche gli strumenti di diritto privato che possono essere utilizzati per assicurare la necessità permanenza della in- troduzione destinazione turistico-ricettiva a fronte della parcellizzazione dell’assetto proprietario. * Docente nell’Università di strumenti giuridici che permettano l’avvio Genova – Avvocato in Genova La rilevanza del fenomeno, d’altra parte, induce a riflettere sulla emersione di una politica (nuova) tendenza del mercato verso un investimento immobiliare di investimento volta al reperimento natura non tradizionale, indirizzato non più ad esaurirsi con il godimento esclusivo dell’immobile ma per converso attento all’aspetto reddituale connesso alla fruibilità da parte di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliterzi.

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Samples: Residenze Turistico Alberghiere

PREMESSA. La cultura svolge oggi Nel xxxxx xxxxx xxxxxx xxxx, xx Xxxxxxx Xxxxxxxx ha varato diversi interventi finalizzati a favorire l’occupazione giovanile e il reinserimento professionale di disoccupati anche di lunga durata, impegnando cospicue risorse europee, nazionali e regionali, allo scopo di favorire l’occupabilità di chi aspirava ad accedere o a reinserirsi nel mercato del lavoro, nonché di rafforzare le prospettive occupazionali di chi risultava titolare di precarie condizioni lavorative. Tali interventi non paiono aver inciso in maniera significativa su un ruolo complessivo quadro socio - economico che presenta ancora diffusi elementi di primaria importanza debolezza, anche in ragione di permanenti criticità congiunturali di livello internazionale e nazionale. L’avviso si inserisce nella società programmazione avviata dalla Regione Sardegna con la DGR 36/57 del 12.09.2019 “TVB Sardegna LavORO” che intraprende un percorso di sistematizzazione, concentrazione e specializzazione degli interventi, per poter consentire una più agevole programmazione da parte dei datori di lavoro interessati ed appare quindi sempre un più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta agevole accesso alle medesime misure da parte dei servizi a vantaggio della collettivitàsingoli cittadini. Emerge pertanto negli ultimi decenni Con il Programma T.V.B. (Tirocini – Voucher – Bonus) la necessità della in- troduzione Regione Sardegna intende favorire la ripresa del mondo del lavoro attraverso una strategia integrata, fondata su un’articolata serie di strumenti giuridici quali il tirocinio, il sostegno alla formazione mirata e l’incentivo occupazionale per le imprese. Si vogliono creare le condizioni per l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani, disoccupati e inoccupati, operando sui diversi fronti: sul fronte dell’offerta, attraverso percorsi di qualificazione degli aspiranti lavoratori coerenti col fabbisogno delle aziende; sul fronte della domanda, incentivando nuovi inserimenti e trasformazioni dei rapporti attraverso una riduzione dei costi del lavoro che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per gravano sulle imprese. Nell’ambito del Programma T.V.B., con il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privatipresente Xxxxxx, si sono poste la finalità intendono sostenere le imprese, attraverso l’erogazione di perseguire un incentivo monetario in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturaliaiuto, ed allo stesso tempo la realizzazioneche assumano giovani under 35, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàdisoccupati over 35, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale donne over 35 e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalidisabili.

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Samples: Incentive Agreement

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il Comune di primaria importanza nella società Cervarese Santa Croce lascia in capo alla ditta appaltante le funzioni di gestione e organizzazione del servizio di raccolta rifiuti con il sistema porta a porta, trasporto dei rifiuti urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione altri servizi di nuove igiene pubblica, gestione del centro di raccolta, servizio di spazzamento e la riscossione della tariffa. I servizi attinenti la gestione dei rifiuti devono essere erogati secondo le finalità e criteri previsti da dagli artt. 178, 181, 181 bis del Dlgs. 152/2006 e s.m.i. nell’ottica: ➢ Del miglior servizio erogabile ➢ Della massima riduzione dei costi ➢ Della minor produzione di rifiuti ➢ Dell’avvio a recupero della maggior parte dei rifiuti ➢ Della formazione culturale collettiva del rispetto dell’ambiente. L’erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra gli utenti e servizi pubblici e l’accesso ai servizi pubblici devono essere uguali per tutti.. Nessuna distinzione nell’erogazione del servizio puo essere compiuta per motivi riguardanti razza, lingua, religione ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta opinioni politiche. Va garantita la parità di trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia tra le diverse aree geografiche d’utenza anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie o fasce d’utenti. L’ eguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione. L’erogazione dei servizi pubblici, nell’ambito delle modalità stabilite dalla normativa regolatrice di settore, deve essere continua, regolare e senza interruzione, i casi di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio devono essere espressamente regolati dalla normativa del settore. In tali casi la ditta appaltante deve adottare misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile. In caso di attivazione o di potenziamento di servizi od attività non previsti dal bando che possono determinare aumenti delle tariffe applicate agli utenti, fatte salve le attività che hanno carattere di urgenza e inderogabilità, è necessario il preventivo assenso da parte del Comune. La ditta appaltante provvederà a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto stipulare con i privatiConsorzi di Filiera di cui all’art. 223 comma I del D.Lgs 152/2006 e s.m.i, si sono poste la finalità gli accordi per gli eventuali contributi derivanti dal conferimento delle frazioni riciclabili ed a stipulare contratti od ottenere accreditamenti presso le principali piattaforrne di perseguire conferimento e recupero organizzate a livello nazionale o regionale in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalimodo da percepire i contributi eventualmente spettanti. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliseguenti servizi devono essere svolti secondo i principi di equità e trasparenza.

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Samples: Concession Agreement

PREMESSA. La cultura svolge oggi Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di competenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perchè le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del ruolo delle relazioni sindacali, convengono di primaria importanza nella società realizzare un sistema di relazioni sindacali e di informazioni coerente con le esigenze delle aziende e dei lavoratori del settore e funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed appare quindi sempre aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. A tal fine, le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del settore e la pratica realizzazione di un più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione avanzato sistema di nuove ed importanti risorse relazioni sindacali e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica gestione degli accordi, anche al fine di investimento volta garantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a conoscere preventivamente le occasioni di sviluppo, realizzare le condizioni per favorirlo, individuare eventuali punti di debolezza per verificarne le possibilità di superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinchè vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al reperimento fine di risorse realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e in particolare per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturaleporre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, Le parti si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essidanno atto che, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione coerenza complessiva del nuovo sistema di notevoli risparmi relazioni sindacali, non potranno essere ripetute le materie previste ai vari livelli di spesa (contrattazione e non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano potranno richiedersi altre materie oltre quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità le modalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliconfronto previste nei vari capitoli.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. Le Parti firmatarie del presente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, di seguito nominato anche CCNL, intendono promuovere ogni utile iniziativa per favorire processi di semplificazione della rappresentanza con l‟obiettivo di garantire una maggiore capacità di rappresentare gli interessi reali delle imprese e dei lavoratori. A tal fine, in particolare, le Parti datoriali hanno convenuto di attivare azioni ed interventi delle rispettive organizzazioni nell‟ottica di una maggiore efficacia nel rispondere alle reali esigenze del mondo del lavoro e di tutti gli attori che ne fanno parte. Questo, a livello operativo, ha portato alla nascita di una sede permanente di confronto fra le organizzazioni F.AGR.I., A.I.C., Sistema Industria Lazio, Sistema Industria Campania, Api Calabria, Sicilia Impresa - IMPRENDITORI & IMPRESE, e ASSO.TEC. F.AGR.I. che, condividendo questa impostazione, hanno dato vita al “Forum delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese e degli imprenditori Italiani” in sigla “FOR.ITALY” con compiti di analisi, studio e proposta di iniziative di sostegno al sistema imprenditoriale. Le organizzazioni aderenti al contratto di rete FOR.ITALY e FAMAR ritenendo di fondamentale importanza ai fini di una contrattazione nazionale di categoria efficace e capace di rispondere concretamente alle esigenze del mondo imprenditoriale e dei lavoratori rappresentati, hanno sottoscritto i seguenti accordi interconfederali rispettivamente in materia di modello di relazioni industriali e salute e sicurezza ex D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. La cornice data da tali accordi e intese, insieme alla costituzione dell‟Organismo Paritetico in materia di salute e sicurezza OPAN rappresenta il punto di riferimento per il presente contratto per dare risposte efficaci alle problematiche dei lavoratori e delle imprese. In questo quadro i predetti accordi e intese vengono integralmente recepiti nel presente CCNL costituendone parte integrante e sostanziale. Il presente CCNL è disciplinato secondo i principi civilistici in materia contrattuale e nell‟ambito degli assetti contrattuali previsti dall‟Accordo Quadro di riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009. Il CCNL è di durata triennale tanto per la parte economica che normativa ed avrà la funzione di garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore ovunque impiegati sul territorio nazionale e per la dinamica degli effetti economici si individuerà un indicatore della crescita dei prezzi al consumo assumendo per il triennio – in sostituzione del tasso di inflazione programmata l‟indice previsionale costruito sulla base dell‟IPCA. In questo contesto il presente CCNL deve essere considerato un complesso unitario ed inscindibile. Esso, infatti, affronta le problematiche del lavoro nelle sue diverse espressioni sia quello classico del lavoro dipendente, sia quello ormai consolidato del lavoro autonomo nonché dell‟apporto lavorativo dei datori di lavoro e dei suoi collaboratori anche famigliari. In tal senso le parti stipulanti il presente CCNL ribadiscono l‟importanza di una contrattazione articolata su due livelli:  il I° livello nazionale e di categoria  il II° livello alternativamente aziendale, territoriale, di rete, di filiera o di altra natura quale strumento necessario per rinforzare il sistema delle relazioni industriali e per ridurre quella notevole conflittualità che ha determinato storicamente una costante difficoltà nei rinnovi contrattuali generando situazioni di difficoltà e incertezza sia per le aziende che per i lavoratori. Inoltre è impegno comune delle Parti sostenere l‟aggregazione tra imprese anche attraverso l‟introduzione nella contrattazione di II° livello di ogni utile strumento teso a favorire la costituzione di reti di impresa e forme associate di impresa sia in ambito territoriale che in termini di filiera produttiva. In linea con gli indirizzi provenienti dall‟Unione Europea e anche di concerto con le istituzioni, le Parti intendono sostenere gli interventi tesi a:  Migliorare la qualità dei servizi attraverso la liberalizzazione dei mercati;  Garantire la riduzione del costo del lavoro a favore delle aree deboli e del Mezzogiorno;  Sviluppare le aree a forte vocazione industriale;  Sperimentare nuovi modelli condivisi di politiche attive nel mercato del lavoro;  Potenziare la cultura svolge oggi d‟impresa unitamente alla diffusione della cultura della responsabilità sociale dell‟impresa. Le parti, con la presente regolazione contrattuale, riconoscono che, di norma, il rapporto lavorativo si affianca al rapporto sociale, e pertanto ribadiscono l‟importanza per le imprese di definire ulteriori strumenti di regolazione del rapporto fra i soci imprenditori. Attraverso il rapporto associativo, i soci concorrono in maniera diretta e secondo le norme statutarie e del regolamento interno alla gestione dell‟impresa, anche alla luce degli articoli 45 e 46 della Costituzione. Pertanto per i lavoratori che siano anche soci dell‟impresa, le norme del presente contratto sono integrate da quelle dei regolamenti interni o dei patti sociali adottati fra i soci stessi. Le Parti, pertanto, con il presente CCNL si impegnano ad offrire una regolazione anche alle prestazioni dei soci coimprenditori che instaurino con l'azienda un rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma o in qualsiasi altra forma, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata non occasionale, con cui contribuiscono comunque al raggiungimento degli scopi sociali. In modo particolare negli ultimi anni l‟aumento più che proporzionale del lavoro autonomo, spinto dall‟emergere delle cosiddette professioni non regolamentate, ha reso non sempre praticabili strumenti di regolazione di questi rapporti, facendo emergere nuovi problemi legati al rischio di contenziosi e nuove prospettive di tutela. La negoziazione, in tale prospettiva, rappresenta una prima concreta risposta a queste nuove problematiche, oltre che un deterrente alla concorrenza sleale fra datori di lavoro nell‟ottica di offrire alcune tutele minimali compatibili con la natura della prestazione svolta ed il contesto all‟interno della quale viene essa viene resa. Pertanto la platea dei destinatari della presente normativa contrattuale è composita riguardando oltre i lavoratori dipendenti anche:  I collaboratori coordinati e continuativi  I lavoratori autonomi tout court. Tale regolazione appare ancora più indispensabile a maggior ragione dopo le restrizioni alla stipula di collaborazioni operata dalla legge n. 92/2012, prima, e dalla legge n. 183/2014, dopo, oltre all‟incremento significativo del numero dei prestatori d‟opera. In tale ambito, un campo di sicuro interesse sia per le imprese che per i lavoratori autonomi - soci e non soci - è rappresentato dall‟accesso dei contraenti alla bilateralità in tutte le sue declinazioni (procedure di certificazione, strumenti di conciliazione, salute e sicurezza sul lavoro) ed in particolare con riguardo al tema del welfare contrattuale ed al sostegno al reddito. Per quanto attiene i settori di riferimento, questo è risultato fondamentale in questi anni nel dare un contributo per la creazione di ricchezza nazionale e per l‟incremento dell‟occupazione. Proprio per questo, ai fini della ripresa di tali settori regolamentati dal presente CCNL si rendono indispensabili adeguate politiche incentrate sulla competitività rivolte sia al sistema paese in generale che al sistema delle imprese. Le Parti firmatarie il presente CCNL a fronte della situazione di difficoltà che sta attraversando il Paese, animate da senso di responsabilità, hanno convenuto, con il presente CCNL, sull‟obiettivo di promuovere strumenti e misure utili ad affrontare e superare la congiuntura sfavorevole in atto. A tal proposito le parti ribadiscono la volontà di promuovere ogni utile iniziativa, anche congiuntamente, nei confronti delle istituzioni pubbliche finalizzate alla ricerca di soluzioni da perseguire mediante politiche settoriali e di sistema in modo tale da consolidare il ruolo dei settori rappresentati quale fattore di primaria importanza del sistema produttivo nazionale, al quale destinare risorse congrue all‟apporto che il settore stesso dedica al paese in termini di creazione di ricchezza e di posti di lavoro. L‟adozione di tali politiche passa necessariamente attraverso la costituzione di tavoli di concertazione ai vari livelli incentrati sulle materie che attengono ai rapporti tra le imprese e i lavoratori oltre che le politiche di sviluppo del settore di riferimento. In particolare le parti chiedono al Governo e alle altre istituzioni competenti di concentrare la loro attenzione sui seguenti temi di primaria importanza per il mondo delle imprese e dei lavoratori:  Riqualificazione degli ammortizzatori sociali ed integrazione con il sistema della bilateralità. Al fine di dotare il settore di un adeguato sistema di protezione sociale, le parti richiedono che la disciplina degli ammortizzatori sociali riconosca pari dignità ed adeguate tutele alle diverse forme di lavoro previste dalla contrattazione oltre che dalla legislazione vigente. Nello specifico le parti richiedono che si realizzi una copertura effettiva del rischio di disoccupazione relativa a tutte le forme di impiego e a tutti i casi di disoccupazione non derivante da dimissioni, collegando le forme di integrazione del reddito a politiche attive del lavoro e alla partecipazione a percorsi formativi. Tali misure sarebbero funzionali ai fini del riconoscimento della indennità di disoccupazione anche nei casi in cui, in costanza di rapporto di lavoro, la prestazione lavorativa si svolga solo in alcuni periodi. Le parti, nel riconoscere il ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare che il sistema della bilateralità riveste sia per il mondo delle imprese che dei lavoratori, richiedono concordemente che, in caso di sospensione del rapporto di lavoro, le misure di sostegno al reddito restino assicurate anche nei casi in cui il sistema della bilateralità non disponga di tutte le risorse necessarie per assicurare la relativa integrazione.  Enti bilaterali. Rilevato che il ruolo degli strumenti che permettano l’acquisizione bilaterali è di nuove ed importanti risorse fondamentale importanza ai fini della creazione e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio del consolidamento dell‟occupazione nel settore, le parti congiuntamente richiedono l‟adozione di una politica norma di investimento volta interpretazione autentica al reperimento fine di chiarire che ai versamenti effettuati dalle aziende e dai lavoratori in favore di tali organismi si applica un regime tributario agevolato che tenga conto della finalità di tali versamenti. Per le stesse considerazioni di cui sopra, le parti congiuntamente richiedono la modifica della vigente normativa al fine di escludere dalla retribuzione imponibile ai fini fiscali e contributivi la contribuzione versata sia dalle imprese che dai lavoratori agli enti bilaterali.  Semplificazione amministrativa. Le procedure relative alla trasparenza del mercato del lavoro e alla normalizzazione delle condizioni di concorrenza tra le imprese richiedono necessariamente l‟adozione da parte del Ministero del Lavoro di provvedimenti che consentano alle imprese dei settori di adempiere agli obblighi amministrativi di ogni natura concernenti i rapporti di lavoro in forma semplificata eliminando i vincoli ingiustificati e riducendo i costi amministrativi che frenano la capacità di sviluppo del sistema.  Decontribuzione e detassazione. Le parti nel considerare la straordinaria importanza che entrambi gli strumenti rivestono soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale, richiedono che vengano destinate maggiori risorse per fare scattare in via strutturale una fiscalità premiale attraverso gli istituti della decontribuzione / detassazione.  Corrette relazioni industriali. Le parti stipulanti convengono sulla necessità di contrastare fenomeni di dumping contrattuale e a tal fine convengono che qualsiasi riduzione di oneri o qualsiasi trattamento di miglior favore che una delle parti stipulanti il mantenimento e la valorizzazione presente contratto dovesse concedere posteriormente alla stipula del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionepresente contratto ad una qualsiasi altra organizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette automaticamente esteso anche alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalistipulanti il presente CCNL.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Provincia autonoma di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse Trento ha approvato in data 10 luglio 2009 il Libro Bianco sulle politiche familiari e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni per la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di natalità, documento tramite il quale si intende perseguire una politica di investimento volta valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. La legge provinciale 2 marzo 2011, n.1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” ribadisce il concetto di “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli…”. Il Trentino si vuole pertanto qualificare sempre più come territorio accogliente e attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscano con esse, capace di offrire servizi e opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, un territorio all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere il benessere familiare. La famiglia che vive con consapevolezza la propria dimensione diventa protagonista del contesto sociale in cui vive, in quanto può esercitare le proprie fondamentali funzioni, creando in forma diretta benessere familiare e in forma indiretta coesione e capitale sociale. Obiettivo primario di questa politica è l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e al reperimento contempo capace di dare valore e significato ai punti di forza del sistema trentino. Si vuole rafforzare il rapporto tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, evidenziando che le politiche familiari sono “investimenti sociali” strategici e creano benessere dei singoli e della comunità nella misura in cui concorrono a prevenire situazioni di disagio, a costruire reti tra le diverse realtà presenti sul territorio e a generare coesione e sicurezza sociale. La legge provinciale n. 1/2011 stabilisce, all’articolo 34, che per la realizzazione del sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità possono essere utilizzati come strumenti di raccordo e di coordinamento organizzativo gli Accordi volontari di area o di obiettivo. La Provincia autonoma di Trento, secondo quanto disposto dalla sopra citata legge provinciale, promuove l'adozione da parte di tutte le organizzazioni pubbliche e private di “modalità di gestione delle risorse umane” attente ai bisogni di conciliazione famiglia e lavoro. Alle organizzazioni che adottano tali modalità gestionali, risultanti ad esempio dalla certificazione Family Audit, possono essere riconosciuti sistemi di premialità consistenti nella concessione di una maggiorazione di contributi o, secondo quanto previsto dalla legge provinciale 9 marzo 2016 n. 2 in materia di appalti, nell'attribuzione di punteggi aggiuntivi nell'ambito dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Con il combinato disposto dalle due leggi provinciali, la n. 1 del 2011 e la n. 2 del 2016 Comunità e Comuni nei propri atti amministrativi in tema di appalti possono introdurre strumenti di premialità che consistono nella concessione di una maggiorazione di contributi e in punteggi aggiuntivi per quelle Organizzazioni certificate Family Audit che si impegnano ad applicare misure che favoriscano la conciliazione dei tempi della vita lavorativa con i tempi della vita familiare. In questo quadro appare evidente come le politiche rivolte alle famiglie diventano direttamente collegate ai lavoratori e alle aziende in cui questi operano. Le tematiche della conciliazione vita lavoro ben si collegano al benessere lavorativo e alla maggiore produttività che ne può derivare. La Legge di Stabilità 2016 e i collegati Decreto sulla Produttività del 25 marzo 2016 e Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 15 giugno 2016 introducono nel contesto legislativo nazionale e provinciale la possibilità di un articolato sviluppo delle tematiche relative alla conciliazione tra le esigenze di produttività e innovazione organizzativa delle aziende, di benessere e conciliazione dei lavoratori e di welfare territoriale del sistema trentino. Queste opportunità sono state ampliate a livello nazionale con la Legge di Bilancio statale per il mantenimento 2017 e, a livello locale, ulteriormente promosse attraverso incentivi fiscali (Legge di Stabilità provinciale per il 2017). In questa triangolazione è possibile quindi immaginare un accordo tra le rappresentanze dei diversi attori del territorio. Si evidenzia che alcune organizzazioni coinvolte nel presente accordo stanno adottando da alcuni anni a questa parte lo standard Family Audit. In particolare l’Associazione Artigiani e piccole Imprese della provincia di Trento-Confartigianato, la Federazione Trentina della Cooperazione e la valorizzazione Provincia autonoma di Trento, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, hanno mantenuto per un altro triennio le proprie misure di conciliazione vita e lavoro, esprimendo al contempo la volontà di proseguire questo percorso con l’ottica di consolidare cultura e prassi sensibili ai temi del patrimonio culturalebenessere lavorativo e delle performance aziendali. At- traverso lo strumento Anche tsm- Trentino School of Management, dopo aver conseguito il certificato Family Audit Executive, è impegnata a mantenere, e a sviluppare ulteriormente, il proprio Piano aziendale di conciliazione vita e lavoro. Si rileva inoltre che Confindustria Trento e Uil del Trentino per la Camera Sindacale Regionale CSR, il Centro Servizi UIL del Trentino e per l'ENFAP Ente di formazione professionale della sponsorizzazioneUIL, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73aderendo alla sperimentazione nazionale promossa dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno pure compiuto un percorso significativo di coinvolgimento dei lavoratori e di realizzazione di misure attente ai bisogni di conciliazione con conseguente acquisizione della certificazione Family Audit. Tutto ciò considerato, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.seguenti organizzazioni proponenti:

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Samples: Accordo Volontario Per Favorire Lo Sviluppo Delle Politiche Di Conciliazione Vita E Lavoro

PREMESSA. La cultura svolge oggi Regione Autonoma della Sardegna punta sulle Tecnologie della Società dell’Informazione per promuovere pari opportunità di sviluppo economico, sociale, culturale e tecnologico per tutte le aree del territorio regionale. Una particolare attenzione è riservata alle aree emarginate per dislocazione e dimensione geografica, oltre che per scarsa capacità produttiva. Si punta a favorire l’integrazione tra i vari enti locali che operano a livello regionale: Province, Comuni, Comunità Montane, soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione. La Regione riveste un ruolo centrale di primaria importanza nella coordinamento, attraverso la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica adatta alle esigenze della Pubblica Amministrazione. La Società dell’informazione rappresenta una grande opportunità per la Regione Autonoma della Sardegna, perché diventare cittadini della Società dell’informazione non significa solo accedere ai servizi di una Pubblica Amministrazione più efficiente, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti, ma significa poter partecipare in modo nuovo alla vita delle istituzioni politiche. Condizione indispensabile perché la società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti dell’informazione possa crescere è che permettano l’acquisizione ci siano “cittadini qualificati”. Ciò significa incentivare l’alfabetizzazione informatica in modo capillare e in tutte le fasce d’età e rendere accessibili nozioni, prodotti, servizi delle Tecnologie della Società dell’Informazione che riducano gli squilibri esistenti tra aree e individui. I nuovi orientamenti strategici regionali hanno come obbiettivo principale quello di far diventare la Sardegna un modello di eccellenza nazionale in materia di nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni applicate alla Pubblica Amministrazione. Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione Giudiziaria ha cercato di individuare le soluzioni organizzative e tecnologiche per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario. È indispensabile restituire al sistema giudiziario nella sua interezza il ruolo di strumento al servizio dei cittadini e della democrazia, raggiungibile attraverso una visione strategica ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettivitàun intervento di riforma complessivo che sia in grado di arginare la frammentazione in cui è costretto il sistema giudiziario. Emerge pertanto negli ultimi decenni È necessario migliorare la necessità della in- troduzione capacità di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse gestione degli uffici, sia per il mantenimento ridurne i costi, sia per accrescere l’efficacia e la valorizzazione del patrimonio culturaletrasparenza della loro azione e corrispondere meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese in materia di amministrazione della giustizia. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, A supporto di tutto ciò non può essere trascurato il contributo che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della culturatecnologie digitali possono offrire in termini di efficienza dell’azione giudiziaria per i consistenti risparmi che il processo di dematerializzazione e razionalizzazione è in grado di porre in essere. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazioneNell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica, il restauro o contesto normativo, tecnologico ed organizzativo dell’Amministrazione della Giustizia richiede la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi progetti finalizzati al perseguimento di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità obiettivi di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliefficienza ed efficacia dell’azione giudiziaria ed amministrativa correlata.

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Samples: Accordo Di Programma Quadro

PREMESSA. Il presente Contratto Collettivo Integrativo del C.C.N.L. trova attuazione in una fase evolutiva della riforma dell’edilizia residenziale pubblica. Infatti, sono state ridefinite le competenze dei Soggetti Gestori, con la legge regionale di riforma 77/98, ma resta da attuare un’ulteriore fase di revisione della legge regionale 96/96 riguardante le politiche dei canoni di affitto, delle vendite e dei requisiti di assegnazione per gli alloggi . Il compimento della riforma è decisivo per una spa come Casalp, che deve rispettare il pareggio nella chiusura dei bilanci, con entrate amministrate e con spese correnti a valori di mercato. Il comparto delle aziende Erp sorte con la legge regionale 77/98 si attende che altri nodi siano sciolti a livello normativo regionale, sia per lo snellimento delle procedure che per quanto concerne i limiti dei massimali di costo negli appalti pubblici, mentre a livello nazionale è atteso un rilancio complessivo dell’edilizia sociale nel quadro di una rinnovata attenzione alle politiche abitative che deve coinvolgere tutte le istituzioni dal Governo, alla Regione, ai singoli Comuni. Nel contesto richiamato Casalp ha intrapreso, con forza, la strada della modernizzazione dell’azienda e delle sue procedure, con il concorso decisivo di tutti i lavoratori che vi operano. Il percorso dell’innovazione è stato avviato nel 2005 con la stipula di un Protocollo d’intesa per lo sviluppo delle relazioni sindacali e, nel giugno 2007, l’azienda ha conseguito la Certificazione di Qualità Iso 9001; un risultato che riconosce l’impegno del personale e dell’Azienda nel suo complesso. Il contratto integrativo aziendale, che si richiama ai principi ispiratori del Protocollo per lo sviluppo delle relazioni Sindacali firmato il 20 gennaio 2005, disciplina, nella maniera più articolata e compiuta possibili, i rapporti tra la Società ed i suoi lavoratori. Con la stesura congiunta di questo documento, la Direzione aziendale e le Organizzazioni sindacali, vogliono consolidare il percorso che punta alla valorizzazione delle professionalità interne esistenti, già avviata con l’introduzione della categoria dei Quadri. La cultura svolge oggi formazione, già oggetto di uno specifico protocollo d’Intesa del 06 aprile 2005 rimane il volano decisivo per la crescita professionale e assicura a tutto il personale la possibilità di sviluppo della propria carriera all’interno di Casalp. Il contratto integrativo risponde anche ad un ruolo deficit di primaria importanza nella società comunicazione che Casalp sta cercando di colmare. Già, con la Carta dei Servizi (ancora in attesa di una ratifica ufficiale da parte del LODE, ndr) ed appare quindi sempre più importante trovare il Bilancio sociale, sono stati introdotti strumenti che permettano l’acquisizione fondono gli obiettivi aziendali con il senso di nuove ed importanti partecipazione, di motivazione e responsabilizzazione dei dipendenti tutti. La comunicazione interna si propone di migliorare il senso di appartenenza aziendale. Le risorse economiche messe in campo dall’azienda, nel confronto con le Organizzazioni sindacali, sono definite dal contratto integrativo e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni supportano: il salario incentivante da erogare sulla base di un piano annuale degli obiettivi, la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse formazione, l’assicurazione per il mantenimento personale tecnico impegnato nelle nuove costruzioni e nei cantieri di manutenzione straordinaria. Il comune obiettivo di un miglior servizio all’utenza ha permesso di delineare l’innovativo progetto per la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneReperibilità, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, da formulare ed attuare nel 2008, 213. ministrazioninonché la modifica dell’orario di lavoro, conseguente ad una proposta sottoscritta da tutti i dipendenti di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliCasalp. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni nuovo orario pone al centro dei beni culturalirapporti con l’Utenza il ruolo dell’Urp, allargandone i tempi di ricevimento del pubblico, e contemporaneamente favorisce il lavoro di back-office che, nella riduzione dei tempi di apertura al pubblico, troverà la possibilità di ridurre i tempi d’attesa nel rispondere alle istanze presentate dagli Utenti.

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Samples: Contratto Integrativo Aziendale

PREMESSA. È sensazione comune, da parte di quanti sono impegnati in attività di ricerca o di progettazione nel campo del consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati, che l‟Italia stia assumendo una posizione particolare in ambito internazionale, sia per il valore dei contributi di conoscenza forniti, sia per la presenza di un patrimonio edilizio particolarmente vario ed importante. Ne fanno parte, infatti, costruzioni di rilevante importanza storica ed architettonica, oltre che realizzazioni più re- centi di muratura, di c.a., di c.a.p. e di acciaio. La cultura svolge oggi maggior parte di queste ultime ha superato ab- bondantemente i trent‟anni di vita, per cui molte di esse necessitano di interventi più o meno urgenti di riabilitazione strutturale. Sono a tutti ben note le fondamentali iniziative in campo internazionale per individuare linee guida che rispondano alle esigenze delineate. Si ricordano le istruzioni giapponesi (JSCE - 1997), quelle americane (ACI 440 - 2000) ed infine quelle europee (FIP-CEB - 2001). Ad esse va aggiunto, per completezza, il documento di studio approvato dal CNR nel gennaio „99 dal titolo “Impiego delle armature non metalliche nel c.a.”. Tutti i documenti suddetti si riferiscono ad organismi strutturali con ossatura di conglomerato ce- mentizio armato. L‟interesse scientifico verso le applicazioni innovative degli FRP per la riabilitazione strutturale, da un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse lato, e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto la peculiarità del patrimonio edilizio italiano, ampiamente variegato, dall'altro, hanno atti- rato negli ultimi decenni anni l‟interesse di numerosi ricercatori operanti nei settori della Meccanica delle Strutture, delle Costruzioni, della Riabilitazione Strutturale e dell'Ingegneria Sismica. Essi hanno dato vita ad una serie di programmi scientifici che hanno meritato il finanziamento dei più impor- tanti enti di ricerca italiani ed in particolare del MIUR e del CNR. In coda al paragrafo è riportato un elenco di rilevanti programmi di ricerca sull‟argomento, finanziati negli ultimi cinque anni, ai quali hanno partecipato la necessità della in- troduzione maggior parte degli autori del presente documento, sia in qualità di strumenti giuridici coor- dinatori nazionali che permettano l’avvio di una politica coordinatori locali di investimento volta singole unità di ricerca. Un contributo significativo agli argomenti consegnati nel documento è stato reso possibile proprio grazie al reperimento supporto economico dei suddetti finanziamenti, cui si dà ampio riconoscimento. Appare evidente come la redazione di risorse un documento italiano di Istruzioni per la progettazione, l‟esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l‟utilizzo di compositi fibrorinforzati (FRP), non fosse più rinviabile: soprattutto, quella di un documento di respiro ampio utilizzabile per le diverse tipologie presenti nel patrimonio edilizio nazionale, dalle costruzioni di c.a. e di c.a.p. a quelle murarie, dalle costruzioni di legno a quelle metalliche. Il CNR, per il mantenimento tramite della propria Commissione incaricata di formulare pareri in materia di Nor- mativa tecnica relativa alle costruzioni, ha avvertito tempestivamente tale esigenza e si è adoperata per soddisfarla. A tal fine essa ha promosso nel mondo accademico ed industriale una specifica ini- ziativa attraverso l‟azione catalizzatrice di un gruppo di docenti di Scienza e di Tecnica delle co- struzioni, da tempo impegnati in ricerche sugli FRP, tra i quali alcuni componenti della stessa Commissione. I docenti sono: Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxxxx, Xxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx. All‟iniziativa hanno aderito quasi tutti i docenti e ricercatori italiani impegnati in questo settore e- mergente e promettente delle costruzioni, i responsabili tecnici delle maggiori ditte produttrici e in- stallatrici di rinforzi di materiale composito, nonché rappresentanti di enti e di società che utilizzano i materiali fibrorinforzati per il consolidamento di manufatti e opere d'arte. I loro nominativi e le relative affiliazioni sono riportati in coda al testo. A partire dal 15 gennaio 2004, essi sono stati impegnati nella redazione di un documento rispon- dente ai requisiti sopra delineati ed articolato nelle seguenti parti: - Materiali - Concetti basilari del rinforzo con FRP e problematiche speciali - Rinforzo di strutture di c.a. e di c.a.p. - Rinforzo di strutture murarie - Rinforzo di strutture metalliche - Rinforzo di strutture di legno - Nuove costruzioni con l‟impiego di FRP. Il documento è stato inoltre concepito con un intento informativo ed esplicativo, indispensabile per la diffusione, in ambito professionale, delle conoscenze meccaniche e tecnologiche basilari per l‟utilizzo dei nuovi materiali. Dopo sei mesi di intensa ed appassionata attività di lavoro, sono pronte per la pubblicazione le pri- me quattro parti; la pubblicazione delle rimanenti altre è invece prevista entro il prossimo anno 2005. -1998-2000: Ricerca PRIN dal titolo: "I materiali compositi nelle costruzioni civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2000-2002: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo strutturale del costruito con materiali compositi: individuazione di linee guida progettuali per l'affidabilità e la valorizzazione durabilità", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2004: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo attivi e passivi con l‟utilizzo di materiali compositi nel costruito e per l‟innovazione tecnologica nelle costruzioni civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2003: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego dei compositi nel rinforzo sismico di strutture in cemento armato", Coordinatore Nazionale: Xxxx. X. Xxxxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego di materiali con microstruttura per l‟innovazione tecnologica delle strutture civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "Comportamento e criteri di progetto nell‟adeguamento con compositi di strutture in c.a.", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx; - 2003-2005: Ricerca dal titolo "Modellazione di materiali innovativi per la salvaguardia struttura- le", (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx), nell‟ambito del patrimonio culturaleProgetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Diagnosi e salvaguardia di manufatti architettonici con particolare riferimento agli effetti derivanti da eventi sismici ed altre calamità naturali", Coordinatore Nazionale: Xxxx. At- traverso lo strumento della sponsorizzazioneXxxxxx Xxxxxx; - 2003-2005: Ricerca dal titolo "Effetti delle proprietà reologiche dei materiali compositi negli in- terventi strutturali per l‟ingegneria civile" (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxx) nell‟ambito del Pro- getto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazioni strutturali di rilevante interesse industriale", che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire Coordinatore Nazionale: Prof. Sesto Viticoli; - 2003-2005 Ricerca dal titolo "Strutture in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- materiale composito" (Coordinatore: xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàXxxxxx Xx- xxxx) nell‟ambito del Progetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazione strutturali di rilevante interesse industriale", soprattutto finanziarie Coordinatore nazionale prof. Sesto Vitico- li; - 2003: Centro di Eccellenza su "Compositi strutturali per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizioneapplicazioni innovative nell‟ingegneria civile", con sede presso l‟Università di Napoli, Responsabile: Xxxx. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliXxxxxxx Xxxxxxx.

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Samples: CNR Dt 200/2004

PREMESSA. La cultura svolge oggi Con la DGR n. 63-13648 del 22/03/2010 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Regionale dei Servizi di bassa soglia e di riduzione del danno e nel contempo ha definito le linee strategiche orien- tate al potenziamento dei suddetti servizi all’interno della rete regionale delle AA.SS.SS.LL. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12/01/2017 sono stati definiti e aggiornati i livelli essenziali di assistenza (LEA) di cui all’art. 1 comma 7 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. In particolare all’art. 28 relativo all’assistenza sociosanitaria alle persone con dipen- denze patologiche, è stato introdotto al punto k) gli interventi di riduzione del danno. Quest’ASL intende procedere all’individuazione di un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse soggetto economico per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale servi- zio di riduzione del danno “a bassa soglia” denominato DROP – IN rivolto a quella popolazione di consumatori di sostanze psicoattive illegali o legali o di altri oggetti potenzialmente additivi (dipen- denze sine substantia), laddove dall’uso siano o non siano ancora derivati disturbi significativi per la salute globalmente intesa, nell’ottica di attenuare il processo di problematizzazione somatica, psico- logica, familiare, sociale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionenormativa, si è ritenuto e favorire l’invio precoce ai servizi di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essicura per le Dipendenze (SER.D) Il soggetto individuato dovrà gestire il servizio, così come previsto dalla normativa nazionale e re- gionale, per erogare le prestazioni specificate nel presente capitolato. Per Servizi “a bassa soglia” si intendono Servizi di facile accesso, sburocratizzati, ispirati ai principi della sanità pubblica e della riduzione del danno, dove l’obiettivo primario è quello di riduzione dei danni conseguenti al consumo o ai comportamenti additivi e il miglioramento delle condizioni di vita. I Servizi a bassa soglia sono luoghi dove è possibile confrontarsi e mettersi in discussione, utilizzando dinamiche informali e libere da patti terapeutici. Il lavoro delle équipe è diretto a promuovere auto- nomia e partecipazione delle persone direttamente interessate, e tutte le diverse esperienze e compe- tenze vengono rivalutate: vi si sviluppa un rapporto quanto più possibile orizzontale e paritario. La dimensione temporale della bassa soglia è “breve”, nel senso che i frequentatori presentano pro- getti di vita che puntano su obiettivi concreti, circoscritti e possibilmente fruibili subito. Gli utenti che frequentano i Servizi di bassa soglia tendono a raggiungere beni concreti e questa mo- tivazione è sufficiente a legittimarne l’accesso, non viene infatti richiesta una motivazione più com- plessa e consapevole. Il rapporto è dunque prevalentemente diretto, transitorio e/o intermittente. A differenza di quanto accade nei Servizi formali, l’operatore non si aspetta una richiesta ma propone e stimola una relazione che funga da area intermedia, non invasiva, alla quale la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardiapersona può fare riferimento, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsoresempio nel momento del bisogno, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.processo di cambiamento ecc..

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Samples: Service Agreement

PREMESSA. Il Decreto legislativo 18 agosto 2014 n 142 disegna il modello di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati (MSNA) definendo un percorso che si sviluppa tra prima e seconda accoglienza. La cultura svolge oggi un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse norma richiama il principio del superiore interesse del minore e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità assicurare condizioni di vita adeguate alla minore età, con riguardo alla protezione, al benessere ed allo sviluppo anche sociale, conformemente a quanto previsto dall'articolo 3 della in- troduzione Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata dalla legge 27 maggio 1991, n. 176. E’ competenza dei Comuni predisporre le misure di accoglienza dei minori e in essa, anche se in forme non esclusive, dei MSNA per accedere ai contributi disposti dal Ministero dell'Interno a valere sul Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (articolo 1, comma 181, della legge 23 dicembre 2014, n. 190). A fronte delle risorse messe a disposizione dal citato fondo, il Ministero ha definito un contributo pro-die di € 45 per ogni minore accolto e, pertanto, si rende necessario individuare linee di indirizzo e requisiti minimi per garantire servizi di accoglienza in grado di coniugare qualità ed appropriatezza degli interventi e disponibilità finanziarie. Questo documento si pone, a tale scopo, come prima sperimentazione condivisa da porre in verifica periodicamente e comunque dopo un anno di funzionamento. Sono fatte salve le esperienze e le sperimentazioni in atto sui territori. Resta inteso che l’accoglienza dei MSNA deve essere realizzata, come per tutti i minori, mettendo in campo tutti gli strumenti giuridici e gli interventi necessari per rispondere ai bisogni rilevati e per assicurare percorsi di sostegno e accompagnamento all’autonomia. Tra gli interventi possibili, in relazione alle caratteristiche ed esigenze dei minori, si può prevedere l’accoglienza in strutture a diverse intensità assistenziali o in affidamento familiare. La scelta dell’intervento più appropriato è influenzata dal profilo del singolo minore, (età, caratteristiche, percorso migratorio ecc…) e dalle eventuali informazioni provenienti dal centro di prima accoglienza. Le presenti linee di indirizzo si rivolgono a minori ultrasedicenni che permettano l’avvio non presentino profili di una politica vulnerabilità ( vittime di investimento volta al reperimento di risorse tratta, disagi psicofisici etc) . I riferimenti normativi per le strutture per minori sono la L. 328/2000 e il mantenimento DM 308/2000 e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliregionale vigente.

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Samples: Accordo Sui Requisiti Minimi Per La Seconda Accoglienza Dei Minori Stranieri Non Accompagnati

PREMESSA. Il complesso monumentale composto da Villa Reale e Parco di Monza è un sistema vasto, complesso e articolato che è già stato oggetto nei decenni scorsi di importanti azioni regionali per la sua manutenzione e valorizzazione. La cultura svolge oggi un ruolo di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio comune volontà di una politica sua gestione unitaria e valorizzazione organica è alla base anche della costituzione nel 2009 del Consorzio Villa Reale e Parco di investimento volta al reperimento Monza. L’avvio di un programma di interventi per la riqualificazione e valorizzazione nel medio lungo periodo dell’intero compendio è però un’azione complessa e impegnativa, sia in termini di risorse finanziarie sia di scelte strategiche, che difficilmente può essere risolta e definita in modo efficace in un unico passaggio tramite un disegno predefinito. Appare più opportuno procedere per il mantenimento successivi step di affinamento dei programmi e la delle indicazioni progettuali, partendo dalle oggettive prioritarie e urgenti esigenze di messa in sicurezza e di contenimento dei rischi di compromissione del patrimonio botanico e architettonico nonché di presidio e dotazione di servizi propri di un parco pubblico, per poi procedere ad una migliore precisazione degli stessi sulla base della definizione e condivisione di strategie organiche di valorizzazione sostenibile a medio lungo termine. Il Masterplan è lo strumento che deve definire le strategie, i progetti e le azioni volte alla valorizzazione sostenibile del compendio immobiliare Villa Reale e Parco di Monza. La sostenibilità deve far convivere i tre aspetti: - ambientale (conservazione del patrimonio naturalistico, paesistico e culturale) - storico-culturale (promozione culturale e valorizzazione del patrimonio culturalestorico- artistico) - economico (individuazione di modalità di gestione delle strutture che ne garantiscano la sostenibilità economica, ivi comprese tutte le iniziative funzionali alla fruizione sociale) Il lavoro può innanzitutto partire dall’assunzione degli studi e degli scenari di riqualificazione elaborati in attuazione della l.r. At- traverso lo 40/95 e del correlato Programma Organico Triennale e successivamente nell’ambito dell’Accordo di Programma per il “recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza” (approvato con DPGR n. 11053 del 12 giugno 2002) e/o sviluppati in anni più recenti dagli enti proprietari e dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Scenari e studi che divengono gli elementi base del costituendo quadro di riferimento del Masterplan in quanto restituiscono un ricco quadro di conoscenze e di indirizzi generali che, debitamente aggiornato e integrato, potrà guidare una definizione più puntuale di obiettivi e strategie in un’ottica di preservazione dei valori storico-culturali e ambientali dell’intero compendio, ma anche di valorizzazione dello stesso in un’ottica di sostenibilità ambientale, storico-culturale ed economica. Il quadro di riferimento aggiornato e integrato diverrà componente attività del Masterplan e strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della culturaoperativo per la sua attuazione ed efficace gestione. Manuale I suddetti scenari e studi costituiscono inoltre un utile e consolidato riferimento per una prima impostazione di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, un programma investimenti volto all’ avvio degli imprescindibili interventi di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire messa in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione sicurezza e recupero del patrimonio culturale storico-architettonico e maggiori ne incon- trano oggi a causa paesaggistico- ambientale del Parco e di miglioramento del suo funzionamento, tenendo anche conto delle ridotte risorse a loro disposizioneconnessioni funzionali con la Villa Reale e i gli annessi Giardini. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto L’art. 17 delle NTA del Parco della Valle del Lambro fornisce inoltre le coordinate normative generali per il Parco di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti Monza (inteso come compendio Villa e Parco di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione Monza) evidenziando i principali ambiti delle azioni di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorriqualificazione ambientale: - conservazione e manutenzione del patrimonio botanico - recupero del patrimonio edilizio - riqualificazione del sistema di irrigazione La riqualificazione ambientale è, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscaliinoltre, affiancata nella norma al miglioramento delle condizioni di fruibilità pubblica. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni tema del recupero dei beni culturalimanufatti è correlato a quello delle strategie di promozione e all’offerta di fruizione.

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Samples: Linee Guida Per La Definizione Del Masterplan

PREMESSA. Il Comune di Città Sant’Angelo detiene il 100% del capitale della società F.C.CSA s.r.l., che gestisce, mediante affidamento in house, il servizio di trasporto scolastico, a fronte di un corrispettivo annuale, previsto per contratto, pari ad € 433.799,96 oltre IVA. Alla società è altresì riconosciuto il diritto ad incassare direttamente la contribuzione prevista a carico dell’utenza ed annualmente stabilita con specifica deliberazione di giunta comunale: nel 2019, ultimo anno senza sospensioni del servizio causa COVID e senza conseguenti rimborsi parziali delle quote versate, i ricavi si attestavano ad € 74.682,01. Nel 2020, i ricavi da utenza privata si attestavano ad € 44.491,18. Nel 2021, i ricavi da utenza privata ammontavano ad € 56.304,78. Nel 2020 e nel 2021, conseguentemente alle sospensioni del servizio causa COVID, la percorrenza chilometrica media annua era inferiore a 126.000,00. La cultura svolge oggi un ruolo società F.C. CSA s.r.l., però, non raggiungendo più il fatturato minimo previsto dalla legge, in particolare dall’articolo 20 del Testo Unico in materia di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione Società Partecipate, con deliberazione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione consiglio comunale n. 49 del 20 dicembre 2021, veniva fatta oggetto di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo razionalizzazione, mediante ricorso allo strumento della sponsorizzazionefusione per incorporazione con altra società partecipata dell’ente (AMBIENTE S.p.A), che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73anch’essa caratterizzata per la sussistenza in capo all’ente di poteri di “controllo analogo”: il relativo procedimento veniva solo avviato e mancano ancora diversi passaggi per la sua definizione (es. predisposizione del progetto di fusione e sua approvazione con deliberazione di consiglio comunale). È intenzione dell’ente, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXprima di proseguire e concludere il procedimento di fusione, X.XXXXXXXXavere contezza, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturaliin maniera concreta e oggettiva, Milanose il ricorso al mercato, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione massima concorrenza, possa assicurare condizioni economiche migliori rispetto alla gestione con società in house, nell’ambito dell’ottimale impiego delle risorse pubbliche, così come richiesto dall’articolo 192 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Come chiarito da ANAC (con delibera 29 novembre 2017, n. 1234, rif. AG 17/17/AP), dalla Corte dei Conti (sezione controllo di be- ni culturalilegittimità atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato, ed allo stesso tempo la realizzazionedeliberazione 21 marzo 2018, n. SCCLEG/2/2018/PREV), dalla giurisprudenza amministrativa (TAR Toscana, sezione I, 10 giugno 2019, n. 844) e dalla dottrina (X. Xxxxxxx in l’affidamento in house su xxx.xxxxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx.xx , R. De Nictolis, il restauro nuovo codice dei contratti pubblici, in Urbanistica e appalti 2016, n. 5 sulla motivazione dell’affidamento in house), la natura di società in house non è sufficiente per considerare legittimo il singolo affidamento, dovendosi svolgere una verifica in concreto sulle condizioni di affidamento. Nello stesso senso la delibera della Corte dei Conti Abruzzo, sezione regionale di controllo, n. 281/2021, in base alla quale la valutazione in ordine alla scelta del modello societario in house va condotta non solo con riferimento al raggiungimento della soglia di fatturato prevista dalla norma, bensì in relazione alla dimostrazione che lo strumento societario, sia il più adeguato ad assicurare, considerando anche i relativi costi di struttura societari, l’ottimale impiego delle risorse pubbliche. Alla luce di quanto sopra esposto, la presente gara, strutturata non come una semplice indagine di mercato, bensì come una vera procedura ad evidenza pubblica improntata alla massima trasparenza e concorrenza, costituisce strumento serio, oggettivo e concreto, per fornire i dati sulla convenienza o la manutenzione meno della gestione mediante società in house. Se l’offerta che verrà rimessa come proposta di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàaggiudicazione sarà migliorativa, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale dal punto di vista economico e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazionetecnico, rispetto agli attuali costi e livelli di efficienza, si è ritenuto procederà all’aggiudicazione e conseguente stipula dei contratti, nonché alla revoca della deliberazione di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione autorizzazione alla fusione per incorporazione. Se, viceversa, la proposta di aggiudicazione non riguarderà un’offerta migliorativa rispetto alla situazione attuale, sotto il profilo tecnico ed economico, non si procederà all’aggiudicazione e si proseguirà il procedimento di fusione per incorporazione verso la sua conclusione. Nei confronti della ditta che permette alle parti avrà presentato comunque la migliore offerta tra i partecipanti, proposta come aggiudicataria, verrà riconosciuto, come rimborso spese, una somma forfettaria di ottene- re reciproci vantaggi€ 500,00, oltre ovviamente all’esonero dell’obbligo di rimborso alla stazione appaltante delle spese di pubblicazione/pubblicità del bando. EssiOggetto di comparazione saranno non solamente le condizioni tecniche ed economiche della gestione in house rispetto a quelle della gestione mediante ricorso al mercato, bensì anche i vantaggi economici conseguibili con il ricorso al mercato per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione vendita delle quote rispetto ai costi anche indiretti di notevoli risparmi un’operazione di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente fusione per incorporazione. Sulla legittimità di un arresto procedimentale dopo la rile- vante finalità trasmissione della proposta di garantire la salvaguardiaaggiudicazione, la tutela giurisprudenza si esprimeva in senso favorevole: la proposta di aggiudicazione è un atto endoprocedimentale, che fa sorgere in capo all’interessato solo una mera aspettativa alla definizione positiva del procedimento stesso, avendo per sua natura un’efficacia destinata ad essere superata all’esito dell’aggiudicazione definitiva (Consiglio di Stato, sezione V, 25 settembre 2019, n. 6432); persino dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto, la valorizza- zione revoca è sempre possibile, salvo un particolare e più aggravato onere motivazionale, in considerazione del legittimo affidamento dell’aggiudicatario (TAR Lazio, Roma, sezione II-ter, 14 settembre 2016, n. 9729 – Consiglio di Stato, sezione III, 29 novembre 2016, n. 5026). Qualora non si proceda all’accettazione della proposta di aggiudicazione, stante la finalità conoscitiva e solo eventualmente anche dispositiva/costitutiva della procedura, avendo la stazione appaltante, preventivamente, fin dall’inizio, messo a conoscenza l’operatore economico dell’eventualità di non aggiudicazione definitiva, nel rispetto dei beni culturali; mentre principi di correttezza, lealtà e diligenza, non ricorrerà alcuna violazione della buona fede del contraente nelle trattative e del suo affidamento/aspettativa/fiducia verso la formazione del contratto: non potrà invocarsi, di conseguenza, l’esistenza dei presupposti per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalil’esercizio dell’azione di responsabilità precontrattuale ex art. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali1337 del codice civile.

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Samples: Disciplinary Regulations for Public Tender

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Provincia Autonoma di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di Trento intende perseguire una politica di investimento volta valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. La Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 recante “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” istituisce al reperimento Capo IV il “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di risorse per attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia con figli…”. Obiettivi primari di questa politica sono l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai punti di forza del sistema Trentino. Si vuole rafforzare il mantenimento rapporto tra politiche familiari e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazionepolitiche di sviluppo economico, evidenziando che le politiche familiari non sono politiche improduttive, ma sono “investimenti sociali” strategici, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73sostengono lo sviluppo del sistema economico locale, creando una rete di servizi tra le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento diverse realtà presenti sul territorio. Considerato che ai fini della cultura. Manuale promozione della conciliazione tra tempi di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, lavoro e tempi di concerto con i privaticura della famiglia, si sono poste rivelati particolarmente utili quegli strumenti che consentono di rendere i datori di lavoro più attenti alle esigenze familiari dei dipendenti, come dimostrato dai risultati dell’attuazione delle politiche di conciliazione attivate nel tempo sia a livello nazionale che a livello locale. Considerato inoltre che le Organizzazioni Proponenti del presente accordo si distinguono per aver ufficialmente avviato l’iter di certificazione o per aver già conseguito il Certificato Family Audit, quale strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni che consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione delle risorse umane orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie, nonché per la finalità volontà di perseguire creare una rete per poter dare vita ad un progetto di condivisione di alta qualità dei servizi sul tema della conciliazione famiglia lavoro e sul tema del benessere della vita lavorativa. La Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 recante “Interventi della Provincia per il sostegno dell'economia e della nuova imprenditorialità locale, femminile e giovanile. Aiuti per i servizi alle imprese, alle reti d'impresa, all'innovazione e all'internazionalizzazione” vede all’articolo 24 undecies la promozione da parte della Provincia di misure volte alla conciliazione famiglia lavoro anche attraverso la concessione di aiuti alle imprese per la realizzazione di iniziative o progetti di servizi innovativi diretti all’istituzione, al mantenimento e alla diffusione di servizi di prossimità interaziendale previsti dall’art. 12 della legge provinciale sul benessere familiare. Inoltre la stessa Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 con l’articolo 24 quater decies prevede che la Provincia possa riconoscere e promuovere l’aggregazione delle imprese in regime distretti, finalizzati a sviluppare una progettualità strategica volta a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la crescita del tessuto economico, anche sul piano occupazionale, attraverso lo sviluppo di partenariato una migliore fruizione interazioni rivolte alla condivisione di be- ni culturalirisorse e conoscenze. La citata Legge provinciale 2 marzo 2011, ed allo stesso tempo n. 1 prevede all’articolo 12, per ottimizzare la realizzazioneconciliazione tra famiglia e lavoro, il restauro ruolo della Provincia come promotrice della messa a disposizione, da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti o delle persone che comunque prestano servizio a favore degli stessi, di servizi di prossimità o di facilitazioni logistiche per l’acquisizione di questi servizi da soggetti terzi. Inoltre la manutenzione stessa Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 prevede all’articolo 32 la promozione da parte della Provincia, all’interno delle tematiche della formazione, ricerca e innovazione, di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxxpercorsi di formazione sulle politiche familiari strutturali orientate al benessere e alla natalità, favorendo, dove richiesto, il trasferimento in altri territori delle competenze relative alle politiche familiari implementate a livello locale. È noto Con deliberazione n. 2082 data 24 novembre 2016 la Giunta provinciale ha approvato le Linee guida dello standard Family Audit finalizzate a promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di conciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private. Lo standard Family Audit, all’interno del Distretto, rappresenta uno strumento per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti; il Family Audit è uno standard registrato il cui marchio, depositato presso la Camera di Commercio di Trento, appartiene alla Provincia Autonoma di Trento e rappresenta un modello originale sviluppato localmente a partire da analoghe esperienze europee. Preso atto che il Family Audit costituisce uno strumento di management per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. Preso atto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.seguenti Organizzazioni Proponenti:

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Samples: Accordo Volontario

PREMESSA. La cultura svolge oggi Regione Sardegna, in linea con altre iniziative a livello comunitario e nazionale, intende realizzare una rete wireless per favorire l’accesso a Internet mediante dispositivi mobili e portatili. In particolare con la delibera n. 56/29 del 29 dicembre 2009 la giunta regionale ha adottato le direttive per l’attuazione dell’intervento, denominato SurfInSardinia, di realizzazione sul territorio di aree adibite alla connettività wireless (hotspot) nei porti, aeroporti e comuni a vocazione turistica. L’intervento ricade nell’ambito del POR XXXX 0000-0000 Asse I “Società dell’informazione” obiettivo operativo 1.1.1 linea di attività 1.1.1 c. Realizzazione di hotspot nei Comuni a vocazione turistica. L’intervento si inserisce in un ruolo contesto caratterizzato da una pluralità di primaria importanza nella azioni volte a garantire il completamento dell’infrastrutturazione in banda larga nel territorio regionale, favorendo la creazione e la disponibilità di accesso ai servizi internet con tecnologia in fibra ottica, wireless o satellitare, nonché a realizzare sul territorio dei centri pubblici di accesso. Le infrastrutture costituiscono, infatti, elemento fondante per lo sviluppo economico, culturale e turistico e per la piena realizzazione della società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione dell’informazione. Negli anni la Regione ha, inoltre, realizzato numerosi portali tematici, veicolo per l’erogazione di nuove ed importanti risorse servizi on line, raccoglitori di preziose informazioni e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta di contenuti digitali di pregio, interconnessi tra loro e integrati nel portale istituzionale. Pertanto, la Regione Sardegna intende operare al fine di: potenziare i sistemi informativi e telematici; promuovere la diffusione dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione online ed aumentarne l’offerta, con erogazione multicanale; aumentare l’efficacia di strumenti giuridici che permettano l’avvio comunicazione dei portali istituzionali, con possibilità di una politica di investimento volta accesso ai servizi informativi connessi alla mobilità, al reperimento di risorse per il mantenimento turismo e la alla valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa ambientale, erogati on line e fruibili attraverso l’uso di dispositivi portatili e postazioni dedicate; operare in sinergia con altri interventi analoghi per finalità; stimolare la domanda con conseguenti riflessi positivi sull’offerta di esercizi commerciali anche connessa all’uso delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, nuove tecnologie per la Pubblica Amministrazione con- sistono promozione. All’interno del contesto di riferimento sopra delineato. l’intervento SurfInSardinia è volto a consentire l’accesso tramite tecnologia wireless a Internet e ai servizi on line erogati dalla pubblica amministrazione, tramite la creazione di una rete di centri di accesso, “hotspot”, diffusa sul territorio regionale. La localizzazione degli hotspot risponde all’esigenza di rafforzare l’attrattività del territorio, aumentando l’efficacia di comunicazione dei portali istituzionali, con possibilità di accesso ai servizi informativi connessi alla mobilità, al turismo e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, erogati on line e fruibili attraverso l’uso di dispositivi portatili e postazioni dedicate. Ai fini enunciati, oltre a porti ed aereoporti, l’individuazione delle sedi di localizzazione degli hotspot avverrà in ragione dell’affluenza turistica e previa valutazione delle candidature dei comuni a vocazione turistica. Il presente appalto ha come oggetto le forniture e i servizi necessari all’allestimento delle aree dedicate ad ospitare gli hotspot e relativi servizi di interconnessione. Sono comprese le attività di installazione e manutenzione, la realizzazione del sistema di gestione e controllo degli apparati e le attività di affiancamento (training on the job) per il subentro nella realizzazione conduzione del sistema da parte dell’Amministrazione regionale. L’impossibilità di notevoli risparmi definire con precisione il numero totale degli hotspot che dovranno essere realizzati e le relative sedi di spesa (installazione ha determinato la scelta di un meccanismo di acquisizione basato, almeno per gli apparati non do- vendosi impiegare risorse centralizzati, su prezzi unitari da esprimersi sull’elenco prezzi a base di gara. Ai fini dell’esecuzione del contratto l’aggiudicatario dovrà porre in essere tutti gli adempimenti normativamente previsti ai fini dell’attivazione degli hotspot e dell’erogazione dei servizi di interconnessione in modalità wireless, nonché per la autenticazione degli utenti e il tracciamento degli accessi. Gli apparati forniti dovranno, inoltre, rispettare gli standard comunitari di riferimento dettagliati nel seguito. Si rinvia alla lettura del cronoprogramma per l’articolazione dell’intervento in fasi, specificandosi fin d’ora che talvolta mancano oltre alla fase di avvio, sono state individuate due ulteriori e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità distinte fasi di realizzazione. Afine di garantire la salvaguardiamassima fruibilità del servizio, l’accesso ad internet sarà limitato unicamente in termini di tempo di collegamento e quantità di dati scaricati, senza differenziazioni o priorità di accesso connesse alla tipologia di servizi richiesti. L’accesso avverrà tramite un portale d’accesso che consentirà la tutela navigazione, senza necessità di registrazione, all’interno dei portali istituzionali e tematici dell’Amministrazione regionale e dei soggetti ospitanti l’hotspot. L’accesso a seguito di autenticazione permetterà la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsorlibera navigazione su Internet, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscalifatte salve le limitazioni esplicitate nel seguito. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale servizio si rivolge principalmente a tutti i turisti e business traveller in transito sul territorio sardo. Nella formulazione dell’offerta ed ai fini del suo corretto dimensionamento, il concorrente dovrà considerare la presenza di differenti tipologie di utenti e di differenti scenari di utilizzo, che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliincidono sia sul tempo di collegamento che sul tipo di servizio richiesto in ragione del tipo di navigazione. Si chiarisce ulteriormente che il servizio di connettività a internet dovrà essere fruibile da tutti i dispositivi equipaggiati con un interfaccia wireless in standard IEEE802.11 b/g ed un browser HTML.

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Samples: Technical Specifications for Ict Contracts

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il percorso municipale, che porterà alla Conferenza Urbanistica Cittadina, prevede la raccolta dei materiali progettuali, riguardanti tutta l’area municipale, da acquisire nel corso delle riunioni dei Laboratori. L’obiettivo è quello di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti costruire la Carta dei valori municipali, consistente in una parte generale, che permettano l’acquisizione contiene gli elementi puntuali e di nuove ed importanti risorse sistema, ai quali si riconoscono specifiche qualità territoriali e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta la cui conservazione e valorizzazione è considerata irrinunciabile per l'identità del territorio, e gli obiettivi pubblici che si intendono perseguire suddivisi secondo i sistemi del PRG. Alla Carta dei servizi a vantaggio della collettivitàvalori municipali sono allegate le schede progetto, scaturite dalla conoscenza e dalla progettualità diffusa dei partecipanti ai Laboratori, riguardanti i servizi, le attrezzature, la viabilità, le piste ciclabili, i parchi e i giardini e simili. Emerge pertanto negli ultimi decenni Si sostiene la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio realizzazione in viale delle Belle Arti di una politica nuova stazione della ferrovia Roma‐Viterbo, interposta tra Piazza Euclide e Piazzale Flaminio. Tale fermata servirebbe la facoltà di investimento volta al reperimento architettura di risorse per il mantenimento e via Gramsci, la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73Galleria Nazionale di Arte Moderna, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazioneaccademie straniere, il restauro o Museo Etrusco di Villa Giulia e Villa Borghese. Inoltre porterebbe beneficio anche al quartiere Parioli. Si ritiene che la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltàlocalizzazione in viale Belle Arti, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa della quota inferiore del piano stradale, risulti meno dispendiosa dell’alternativa localizzativa in Piazza Xxx Xxxxxxx (più aderente ai bisogni della popolazione residente), rendendo l’opera più facilmente finanziabile. La nuova stazione rientra in una logica di efficientamento a basso costo delle ridotte risorse a loro disposizionereti esistenti, ottimizzandole rispetto ai grandi attrattori presenti sul territorio. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturali.CONFERENZA URBANISTICA MUNICIPALE SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

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Samples: Project Proposal

PREMESSA. La cultura svolge oggi E’ del tutto evidente che, negli anni trascorsi dall’approvazione del D. Lgs. n. 29/93 e dall’emanazione del D. Lgs. n° 165/2001, la pubblica amministrazione ha completamente metabolizzato i dettami innovativi in esso contenuti ed ora deve realizzare il principio di massima valorizzazione delle risorse umane, indispensabile nella sfida verso l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del sistema sanitario pubblico. Nel perseguire questo obiettivo, che si allarga al più vasto concetto di “sostenibilità” del Servizio Pubblico nel nostro paese, un ruolo assolutamente determinante spetta alla capacità che il Sistema Sanitario Nazionale avrà di primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione favorire lo sviluppo di nuove ed valide “relazioni sindacali” a livello locale. Non c’è alcun dubbio che, con questo contratto del comparto sanità, da quando sono state istituite le Aziende USL oggi ASP, sono stati individuati nei Direttori Generali - i nuovi soggetti forti e dotati di forti spazi d’autonomia gestionale - ogni azienda sanitaria dovrà attrezzarsi puntualmente per dar seguito ad alcune importanti risorse innovazioni. Non si tratta, perciò, di pensare ad una sorta di “cogestione” fra aziende e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi XX.XX., sarebbe inaccettabile, ma di riuscire a vantaggio della collettivitàsviluppare un rapporto centrato sulla trasparenza. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio D’altro canto, le scelte strategiche di una politica Azienda Sanitaria Provinciale come quella di investimento volta Caltanissetta, in piena coerenza con la programmazione regionale (PSR) e locale (PSA), dovranno essere portate avanti e concretizzate, a livello di servizi resi all’utenza, impiegando al reperimento meglio tutte le risorse disponibili (ed il personale rappresenta la risorsa determinante). In tale direzione serve assolutamente un “contratto collettivo integrativo” di risorse per il mantenimento livello locale-aziendale in cui possano convergere, attraverso l’opportuna informazione, la concertazione e la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73consultazione, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXXvisioni reciproche dei due soggetti, X.XXXXXXXXnel rispetto del ruolo gestionale autonomo dell’amministrazione, L’ordinamento della culturama anche degli interessi legittimi dei dipendenti, adeguatamente rappresentati dalle RSU aziendali e dalle XX.XX. Manuale di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturalicategoria.

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Samples: Contratto Collettivo Integrativo Aziendale

PREMESSA. La cultura svolge oggi un ruolo Il presente contratto collettivo nazionale di primaria importanza nella società lavoro nell'assumere lo spirito e l'indirizzo del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio '93 ne realizza per quanto di competenza del contratto nazionale di categoria le finalità in tema di relazioni sindacali. In tale ambito il contratto collettivo nazionale di lavoro vuole essere una occasione importante per determinare la capacità di tutti i soggetti che operano nel mercato delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica, a qualificare le scelte necessarie sul piano produttivo ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta operativo dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di e, su quello finanziario delle imprese, per una politica di investimento volta al reperimento di risorse per il mantenimento migliore efficienza delle aziende, nella tutela e la valorizzazione del patrimonio culturalelavoro e delle professionalità presenti nel settore. At- traverso lo strumento Ciò rende attuale una visione del settore delle autoscuole e studi di consulenza automobilistica, nonché di scuola nautica e agenzia nautica, più conforme alla necessità di piena attuazione della sponsorizzazionelegge 264/91, della legge 4.1.1994 n.11, del Codice della Strada e dei decreti in esso previsti e di conformità alle direttive UE, altresì salvaguardando l'importante ruolo svolto dalle autoscuole e scuole nautiche relativamente alla formazione dei conducenti. Le parti quindi convengono sulla opportunità che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale l'attività delle autoscuole e degli studi di legislazione dei beni culturali, Milano, 2008, 213. ministrazioni, di concerto con i privati, si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato consulenza automobilistica trovi una migliore fruizione di be- ni culturaliefficienza anche attraverso una revisione del regime giuridico del veicolo e dei conducenti in conformità a quanto già attuato nei paesi della CEE. Ciò anche al fine del miglioramento della sicurezza stradale alla quale già oggi le autoscuole contribuiscono in maniera rilevante. A tal fine le parti, ed allo stesso tempo la realizzazionefermo restando l'autonomia dell'attività imprenditoriale e le rispettive distinte responsabilità degli imprenditori e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e maggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di garantire la salvaguardia, la tutela e la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e in importanti sgravi fiscali. Il legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che disciplina le sponsorizzzazioni dei beni culturaliconvengono quanto segue.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro