PREMESSA. L’ “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.
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PREMESSA. L’ Nel rispetto dello spirito del Protocollo del 23 Luglio 1993 sulla politica dei redditi e dell'occupazione e sugli assetti contrattuali del Protocollo 5 Aprile 1990 e dell'accordo 21 Dicembre 1998, le parti, con la definizione del presente contratto hanno inteso confermare la volontà per un rafforzamento delle relazioni sindacali e per lo sviluppo ad ogni livello di confronti corretti e costruttivi. Le parti quindi, auspicando che le future relazioni sindacali siano improntate alla comprensione delle rispettive esigenze, riconfermano l'intendimento di rimuovere ogni ostacolo che si frapponga al necessario sviluppo del settore attraverso una politica di conoscenza ed interventi anche congiunti. In tale prospettiva intendono evidenziare e riconfermare che per opera di vigilanza e custodia di proprietà mobiliari ed immobiliari di cui al Titolo IV del R.D. 1931 n. 773 ed al relativo Regolamento di Attuazione da svolgersi, in via esclusiva, dagli Istituti di Vigilanza Privata a mezzo di Guardie Particolari Giurate loro dipendenti ed in possesso del decreto di nomina a Guardia Particolare Giurata, si intende l’attività di vigilanza, controllo e custodia rivolta a prevenire reati ed evitare danni o pregiudizi alla libera fruizione dei beni di qualsiasi natura, che la legge non riservi, in via esclusiva, alla forza pubblica o a soggetti investiti di pubbliche funzioni. Del resto tale individuazione è ricompresa nel quadro già definito e fatto proprio dalle Circolari del Ministero dell’Interno n. 559/C.4713.10089.D (1) del 5 luglio 1996 e n. 559/C.314.10089 del 28 Settembre 1998 come pure del parere del Consiglio di Stato del 14 Luglio 2004, Sez. I, n. 7556/2004. La corretta individuazione del ruolo della vigilanza privata impone, infatti, il dovere di combattere il fenomeno emergente di indebite occupazioni di consistenti quote del mercato della vigilanza da parte di anomale tipologie di servizi e di figure imprenditoriali estranee al settore e, quindi, a forme di attività concorrenziali incentrate sul dato meramente economico anziché su quello legale tecnico e qualitativo. Le parti auspicano all'uopo l'intervento di una disciplina legale adeguata ed omogenea su tutto il territorio nazionale, nonché l'impegno da parte delle competenti autorità ad un controllo sempre più attento anche in ordine alle tariffe di legalità. Il vigente art. 257 R.D. 635/1940 considera la tariffa (“Accordo tabella delle mercedi”) all’interno degli obblighi sottesi alla licenza di programma provinciale per l’integrazione scolastica Pubblica Sicurezza, ne scaturisce, pertanto, che il livello di mercede relativo ad un servizio deve costituire un vincolo, in quanto questo deve necessariamente garantire, anche al fine di tutela dell’ordine e formativa sicurezza pubblica, la remunerazione dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto costi necessari al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione approntamento, oltre all’altrettanto irrinunciabile considerazione di indicare principiun margine di utile, (finalizzato all’autofinanziamento della struttura che resta di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannoprivatistica, anche in forma migliorativa, le esperienze funzione della tutela dell’investimento). Del resto la voce costi è caratterizzata prevalentemente dal costo del lavoro e dagli adempimenti conseguenti alle determinazioni dei Regolamenti dei Questori. L’evoluzione del settore richiede inoltre una valorizzazione professionale degli operatori a tutti i lavori degli Accordi territorialilivelli. Il testoGli stessi sono chiamati ad operare in servizi complessi, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche richiedono capacità e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è conoscenze sempre più apparso chiaro chequalificate, tra riforme (avvenuteper questo occorrerà coniugare la qualità del servizio all’utenza, in fieri con una più adeguata qualificazione e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere riqualificazione professionale della gestione aziendale e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”personale, che chiama tutti attraverso appropriate iniziative formative Le parti ribadiscono l’esigenza di pervenire ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità una tariffa ed ad un regolamento di servizio omogeneo su base nazionale, così come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.esplicitato nell’avviso comune allegato al presente C.C.N.L.
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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per I Dipendenti Da Istituti Di Vigilanza Privata, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro Per I Dipendenti Da Istituti Di Vigilanza Privata
PREMESSA. L’ “Accordo Il presente documento viene predisposto per i lavori oggetto dell’Appalto, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., dalla Determinazione (naz.) n°3 del 05/03/2008 e per il lavori di programma provinciale cui al Titolo IV del D.Lgs.81/08, nel caso in cui non sia prevista la presenza anche non contemporanea di più imprese esecutrici per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la realizzazione dell’opera, (attuativo della Legge 104/92per i quali, quindi, non è prevista la redazione del PSC), sottoscritto a integrazione del PSS. In particolare, il 12 giugno documento contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, affinché il Datore di Lavoro committente: • fornisca all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi, …, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività”. (art. 26 comma 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive integrazioni del D.Lgs. 106/09) • promuova la cooperazione ed il coordinamento, …, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è giunto possibile, ridurre al suo terzo rinnovominimo i rischi da interferenze. L’Accordo ha funzione Tale documento è allegato al contratto di indicare principiappalto o d’opera…”. (art. 26 comma 2 e comma 3, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive integrazioni del D.Lgs. 106/09) • “indichi i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di regolamentaresalute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni…”. (art. 26 comma 5, integrare D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e coordinare strumentisuccessive integrazioni del D.Lgs. 106/09) Si osservi che il DUVRI deve essere redatto solo nei casi in cui esistano interferenze. In esso, progetti dunque, non devono essere riportati i rischi propri dell’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, in quanto trattasi di rischi per i quali resta immutato l’obbligo dell’appaltatore di redigere apposito documento di valutazione dei rischi e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione provvedere all’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàmisure necessarie per eliminare o ridurre al minimo tali rischi. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroDeterminazione (naz. ) n°3 del 05/03/2008, sulla base “Sicurezza nell’esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture. Predisposizione del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze documento unico di valutazione dei rischi (DUVRI) e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo determinazione dei bambini e alunni disabilicosti della sicurezza”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.chiarito i seguenti aspetti:
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PREMESSA. L’ “Accordo L’abrogazione della legge L. 1369/60, degli artt. 1 – 11 della L. 24.6.1997, n. 196 e dell’art. 27 della L. 264/49, non consente una liberalizzazione assoluta dell’affitto di programma provinciale per l’integrazione scolastica manodopera, ma ha dato avvio ad una nuova fase di riorganizzazione del mercato del lavoro nell’ambito della quale sono state fissate nuove regole. L’appalto e formativa dei bambini e alunni disabili 2008la somministrazione di lavoro si inseriscono in questo nuovo sistema, ma rimangono comunque attività che presentano un alto rischio d’offesa sociale. Per tale ragione il 28 Va ricordato che a norma dell’art.7, comma 2, del Decreto-2013” (attuativo della Legge 104/92)legge n. 76/2013 convertito, sottoscritto il 12 giugno 2008con modificazioni, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testodalla legge n. 99/2013, che ha avuto come riferimento quello precedentemodificato la disciplina introdotta dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, qualora il distacco avvenga tra aziende che abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa, non occorre indagare su quale sia l’interesse del distaccante perché questo si presume, in forza dell’operare della rete, fatte salve le norme in materia di mobilità dei lavoratori.Per le stesse imprese è frutto ammessa la codatorialità dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto di rete stesso. legislatore ha previsto un percorso ampiamente partecipato ed sistema sanzionatorio rigido per le ipotesi in cui non si rispettino i requisiti stabiliti dalla legge per accedere a tali ipotesi di “affitto” di lavoratori. Il regime sanzionatorio per la somministrazione illecita prescelto dal legislatore delegato è stato predisposto complesso. L’esigenza di tutelare in maniera efficace l’eterogeneità di interessi potenzialmente coinvolti ha suggerito di riproporre un impianto normativo in sostanziale continuità con la legge n. 1369/1960, realizzando una vera e propria successione di leggi penali nel tempo29. Sanzioni civili, amministrative e penali ricorrono anche nel d. lgs. n.276/2003, talvolta sovrapponendosi, a seconda che le violazioni relative al contratto di somministrazione ledano interessi giuridici personali e patrimoniali dei lavoratori coinvolti oppure interessi pubblici dell’inderogabilità delle norme protettive legali e contrattuali. I normali rimedi civilistici, viceversa, intervengono per perseguire le irregolarità del contratto di lavoro sottoscritto dal lavoratore somministrato, con ripercussioni solo per l’Agenzia di somministrazione30. Le fattispecie in cui la somministrazione viene considerata irregolare sono individuate dall’art. 27, d.lgs. n. 276/2003. Si tratta delle ipotesi in cui la somministrazione di lavoro “avviene al di fuori dei limiti” oggettivi e soggettivi stabiliti dalla legge negli art. 20 e art. 21, comma 1°, lett. a) - e), d.lgs. n. 276/2003. In altri termini, l’irregolarità può dipendere dal fatto che la somministrazione avvenga al di fuori dei casi ammessi (anche se in violazione di limiti quantitativi individuati dalla contrattazione collettiva) ovvero in casi espressamente vietati oppure sia promossa da soggetti non autorizzati (art. 20, d.lgs. n. 276/2003); ovvero dal fatto che il contratto risulti privo di forma scritta o dell’indicazione di elementi essenziali (art. 21, comma 1°, lett. a – e), d.lgs. n. 276/2003)31. Come precisato dalla Circolare del Ministero del lavoro del 22.02.2005 n. 7, ove vi sia stata l’effettiva esecuzione del contratto di somministrazione, ricorre una fattispecie di somministrazione irregolare alla quale accede la sanzione civile dell’imputazione del rapporto in capo all'utilizzatore: - se il contratto di somministrazione è concluso da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx soggetto non autorizzato; 29Sull’applicabilità dell’art. 0, x. x. xx xxxxxxxx xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx è concorde. Il Gruppo TecnicoVedi per tutte in tal senso Cass. pen., coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute25 ottobre 2005, in fieri Dir. pen. e proc., 2006, p. 733. In dottrina cfr. X. XXXXXXXXX, Il fenomeno dell’interposizione nelle prestazioni di lavoro: linee evolutive e rinvio, in X. XXXXXXX (diretto da), Diritto del lavoro. Commentario, in X. XXXXXX (a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessacura di), non bisogna mai perdere Il rapporto di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordolavoro subordinato: costituzione e svolgimento, qui di seguito brevemente accennatiTorino, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”Utet, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento2007, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarep. 319.
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Samples: www.studiolegalevis.it, www.apindustria.vi.it
PREMESSA. LGli obblighi legislativi inerenti la tutela dei lavoratori nei casi di affidamento di lavori, servizi o forniture all'interno dell'azienda, a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi attribuiscono forte responsabilità al Datore di Lavoro, individuato, appunto, come il soggetto destinatario degli oneri di maggiore consistenza per la tutela dei lavoratori sia di propria dipendenza sia operanti per l’appaltatore. Con tale premessa e prendendo atto del fatto che le problematiche connesse alla corretta gestione degli appalti e servizi rivestono vitale importanza ai fini della sicurezza e dell’incolumità di tutto il personale presente nell’Ente (sia dipendenti che esterni, ditte, ecc…) si rende necessario dare una regolamentazione che affronti in maniera organica il tema degli appalti alla luce delle indicazioni normative in essere. Il presente elaborato costituisce il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenza Standard (d’ora in poi DVRI STANDARD) finalizzato all’ “Accordo affidamento dei servizi socio assistenziali, presidio sanitario ed infermieristico, trasporto navetta, guardiania esterna diurna, centralino e portineria h 24 presso la Casa Albergo di programma provinciale per l’integrazione scolastica Monte Xxxxxx Xxxxxx classificato come gara Europea a procedura aperta. Trattandosi di affidamento in cui il COMMITTENTE (cioè il soggetto che affida il contratto in quanto titolare del potere decisionale e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” di spesa relativo alla gestione del servizio medesimo) coincide con il DATORE DI LAVORO (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto cioè il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del soggetto presso il quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoesegue il contratto, che ha avuto come riferimento quello precedentela responsabilità dell’organizzazione dell’unità produttiva nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività), è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed il presente Documento Standard è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza redatto a cura del COMMITTENTE/DATORE DI LAVORO. Si richiamano in merito le disposizioni di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxcui agli artt.2 c.1 lettera b), 18 c.1 e 26 cc.3 e 3- ter del D.L.vo n°81/2008 e ss. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche mm. e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionaleii. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, d’ora in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarepoi D.L.vo n°81/2008).
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Samples: servizi2.inps.it, servizi2.inps.it
PREMESSA. L’ “Accordo La presente guida non intende sostituire né integrare la documentazione contrattuale sottoscritta fra le parti. Pertanto, le informazioni in essa contenute non possono costituire motivo di programma provinciale rivalsa da parte delle Amministrazioni contraenti nei confronti del Fornitore e/o di Consip né possono ritenersi prevalenti rispetto alla documentazione contrattuale. La presente guida ha l’obiettivo di illustrare le modalità operative per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la gestione della fase esecutiva della Convenzione per la Telefonia Fissa – Lotto unico (attuativo della Legge 104/92di seguito, per brevità, anche Convenzione), sottoscritto stipulata, ai sensi dell’art. 26 l. 23 dicembre 1999 n. 488 s.m.i., dell’art. 58 l. 23 dicembre 2000 n. 388, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001, dalla Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Fastweb S.p.A. (di seguito Fornitore) quale aggiudicatario della procedura di gara per il 12 giugno 2008suddetto lotto. La presente guida, unitamente a tutta la documentazione relativa alla Convenzione, è giunto disponibile sul sito internet xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nella sezione Iniziative > Convenzioni > Telefonia Fissa. Le Amministrazioni Contraenti provvederanno, al suo terzo rinnovomomento dell’emissione del singolo Ordinativo di Fornitura, alla nomina del Responsabile del Procedimento e all’indicazione sul medesimo Ordinativo di Fornitura del CIG (Codice Identificativo Gara) “derivato” rispetto a quello della Convenzione. L’Accordo ha funzione Per qualsiasi informazione sulla Convenzione (condizioni previste, modalità di indicare principiadesione, modalità di regolamentareinoltro e compilazione degli ordinativi, integrare etc.) e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri supporto alla navigazione del sito xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx è attivo il servizio di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, Call Center degli Acquisti in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore Rete della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareP.A. al numero verde 800 753 783.
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Samples: pti.regione.sicilia.it, consip.fastweb.it
PREMESSA. L’ “Accordo La cultura svolge oggi un ruolo di programma provinciale primaria importanza nella società ed appare quindi sempre più importante trovare strumenti che permettano l’acquisizione di nuove ed importanti risorse e ren- dano maggiormente efficace l’azione amministrativa nell’offerta dei servizi a vantaggio della collettività. Emerge pertanto negli ultimi decenni la necessità della in- troduzione di strumenti giuridici che permettano l’avvio di una politica di investimento volta al reperimento di risorse per l’integrazione scolastica il mantenimento e formativa la valorizzazione del patrimonio culturale. At- traverso lo strumento della sponsorizzazione, che vanta senza dubbio molteplici radici nella Costituzione73, le Pubbliche Am- 73 X.XXXXX, X.XXXXXXXX, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)beni culturali, sottoscritto il 12 giugno Milano, 2008, è giunto al suo terzo rinnovo213. L’Accordo ha funzione di indicare principiministrazioni, di regolamentareconcerto con i privati, integrare si sono poste la finalità di perseguire in regime di partenariato una migliore fruizione di be- ni culturali, ed allo stesso tempo la realizzazione, il restauro o la manutenzione di opere d’importante pregio artistico o architetto- xxxx. È noto che le Amministrazioni Pubbliche hanno sempre in- contrato molte difficoltà, soprattutto finanziarie per ciò che con- cerne la gestione del patrimonio culturale e coordinare strumentimaggiori ne incon- trano oggi a causa delle ridotte risorse a loro disposizione. Attraverso la sponsorizzazione, progetti si è ritenuto di potere dar vi- ta ad un rapporto-collaborazione che permette alle parti di ottene- re reciproci vantaggi. Essi, per la Pubblica Amministrazione con- sistono nella realizzazione di notevoli risparmi di spesa (non do- vendosi impiegare risorse che talvolta mancano e politiche talvolta grava- no troppo sul bilancio) pur potendo realizzare egualmente la rile- vante finalità di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative garantire la salvaguardia, la tutela e formative rivolte ai bambini la valorizza- zione dei beni culturali; mentre per lo sponsor, consistono in un notevole ritorno d’immagine e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialiimportanti sgravi fiscali. Il testo, legislatore ha quindi approntato una normativa speciale che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo disciplina le sponsorizzzazioni dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarebeni culturali.
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Samples: Università Di Pisa, Contratto Di Sponsorizzazione E Accordi Di Collaborazione. Restauro, Rifunzionamento E Gestione Dei Beni Culturali
PREMESSA. L’ La Provincia di Salerno ai sensi dell’art. 1 comma 85 lettera b) del D. Lgs. 56/2014 esercita funzioni nel campo della “Accordo gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente”. Inoltre quale ente proprietario della rete stradale provinciale e di programma provinciale per l’integrazione scolastica gestore delle strade regionali è assoggettato a quanto previsto dall’art. 14 del "Nuovo codice della strada", Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 - Poteri e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)compiti degli enti proprietari delle strade, sottoscritto il 12 giugno 2008tale articolo, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione tra l’altro prevede che: In relazione a tali funzioni la rete stradale assegnata alla Provincia consta di indicare principicirca 2.500,00 Km, di regolamentare, integrare cui circa 2.100 km di strade provinciali e coordinare strumenti, progetti e politiche circa 440 km di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni strade regionali in gestione con disabilitàconseguenti problematiche diversificate sia per tipologia che per localizzazione (zone montane – zone costiere – zone con forti agglomerati urbani). La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche Al fine di poter gestire in forma migliorativa, maniera più efficiente ed efficace le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto attività di un percorso ampiamente partecipato ed manutenzione straordinaria della rete stradale di competenza è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza stabilito, di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla procedere alla suddivisione della rete Stradale in gestione della Provincia di BolognaSalerno in due aree manutentive, era composto da rappresentanti di ComuniArea 1 – parte nord della Provincia ed Area 2, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza sud della Provincia. Ricordiamo qui Per l’esecuzione dei lavori è stato stabilito di seguito gli elementi avvalersi dello strumento dell’Accordo Quadro, prevedendo l’attivazione di due distinte procedure di appalto finalizzate ognuna alla stipula di un accordo quadro con un unico operatore economico per area relativamente alle attività di sostituzione, manutenzione e installazione di barriere di sicurezza. Ciò al fine di avere, a fronte di risorse limitate, uno strumento che definisce le condizioni generali di affidamento relativamente alle tipologie di intervento ed ai prezzi unitarie e consenta un più rapido soddisfacimento delle esigenze ed un più efficiente consumo delle risorse assegnate dal finanziamento. In merito alle modalità di realizzazione e di affidamento dei lavori, il testo ha inteso introdurre e valorizzare.codice dei contratti prevede la possibilità di utilizzo dell’accodo quadro. Ai sensi dell’articolo 3 lettera iii) del Dlgs 50/2016 l’accordo quadro viene definito come segue:
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Samples: Accordo Quadro Area N. 2 Interventi Di Sostituzione, Manutenzione Installazione Di Barriere Di Sicurezza, Accordo Quadro Area N. 1 Interventi Di Sostituzione, Manutenzione Installazione Di Barriere Di Sicurezza
PREMESSA. L’ Il presente elaborato costituisce il Documento di Valutazione Ricognitiva dei Rischi Standard (d’ora in poi DVRR STANDARD) finalizzato all’appalto dei lavori per la realizzazione della nuova recinzione dell’area esterna del Convitto “Accordo Principe di programma provinciale per l’integrazione scolastica Piemonte” – Anagni. Ciò in quanto, nel presente affidamento non è al momento prevista la presenza di un’unica impresa esecutrice (e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92non di più imprese esecutrici), sottoscritto pertanto, non si è proceduto alla designazione del coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell’opera e quindi alla redazione del piano di sicurezza e coordinamento (punto 4.1.2 All. XV D.L.vo n°81/2008). Il presente Documento Standard è stato redatto dal COMMITTENTE = DATORE DI LAVORO trattandosi di appalto in cui il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione COMMITTENTE (cioè il soggetto che affida il contratto in quanto titolare del potere decisionale e di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni spesa relativo alla gestione dell’appalto medesimo) coincide con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del il DATORE DI LAVORO (cioè il soggetto presso il quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoesegue il contratto, che ha avuto come riferimento quello precedentela responsabilità dell’organizzazione o dell’unità produttiva nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività),. Si richiamano in merito le disposizioni di cui agli artt.2 c.1 lettera b), è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx18 c.1 e 26 cc.3 e 3-ter del D.L.vo n°81/2008 e ss. mm. e ii. (d’ora in poi D.L.vo n°81/2008). Il Gruppo TecnicoDVRR STANDARD contiene l’indicazione dei rischi che potrebbero venirsi a creare nell’esecuzione dell’appalto in oggetto e stima i costi delle misure preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e salute dei lavoratori ad esclusione di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa. Il DVRR STANDARD costituisce specifica tecnica ai sensi dell’art.68 ed Allegato VIII del D.L.vo n°163/2006 e come tale deve essere messo a disposizione dei concorrenti ai fini dell’offerta. Nel DVRR STANDARD non sono indicati i rischi specifici propri dell’attività dell’Istituto e dell’Aggiudicataria. Pertanto, coordinato dalla Provincia per quanto non altrimenti specificato nel presente DVRR STANDARD, l’Istituto e l’Aggiudicataria si atterranno alla normativa di Bolognalegge vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo restando immutato l’obbligo per ciascun Datore di Lavoro Istituzionale Provincialedi elaborare la propria Valutazione dei Rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare, Consulta provinciale o quantomeno ridurre al minimo, i rischi specifici propri dell’attività svolta. Si richiamano in merito le disposizioni di cui all’art.26 del D.L.vo n°81/2008. Con specifico riferimento ai costi della sicurezza si precisa che sono quantificabili come costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna Impresa, definiti “costi della sicurezza ex-lege”, quelli riguardanti le misure per il superamento dell’handicapprevenire i rischi relativi all’attività dell’Impresa stessa (punto 2.2.3 All. XV D.L.vo n°81/2008), Centri mentre sono quantificabili come “costi della sicurezza contrattuali”, quelli riguardanti le misure preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e salute dei lavoratori (punto 4.1.2 All. XV D.L.vo n°81/2008). Per quanto riguarda i costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna Impresa, restano immutati gli obblighi in capo alle stesse. Per quanto riguarda i costi della sicurezza contrattuali, questi vanno evidenziati nel bando di Formazione Professionalegara tenendoli distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenuteSi richiamano, in fieri merito alla quantificazione di detti costi, le disposizioni di cui all’Allegato XV punto 4 del D.L.vo n°81/2008. In fase di verifica dell’anomalia detti costi non sono oggetto di alcuna verifica essendo stati quantificati e valutati a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessamonte dall’Amministrazione Aggiudicatrice. A richiesta, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo saranno messi a disposizione dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza Rappresentanti dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa Lavoratori per la comunitàSicurezza e delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. A dimostrazione dello sforzo Si richiamano in merito le disposizioni di integrazione anche delle politiche di interventocui all’art.26 cc.3 e 5 del D.L.vo n°81/2008 ed agli artt. 86 c.3-bis, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre 87 e valorizzare131 c.3 del D.L.vo n°163/2006.
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Samples: servizi2.inps.it
PREMESSA. L’ “Accordo La presente guida non intende sostituire né integrare la documentazione contrattuale sottoscritta fra le parti. Pertanto, le informazioni in essa contenute non possono costituire motivo di programma provinciale rivalsa da parte delle Amministrazioni contraenti nei confronti del Fornitore e/o di Consip né possono ritenersi prevalenti rispetto alla documentazione contrattuale. La presente guida ha l’obiettivo di illustrare le modalità operative per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la gestione della fase esecutiva della Convenzione per la Personal Computer Desktop 16 – Lotto 2 (attuativo della Legge 104/92di seguito, per brevità, anche Convenzione), sottoscritto stipulata, ai sensi dell’art. 26 l. 23 dicembre 1999 n. 488 s.m.i., dell’art. 58 l. 23 dicembre 2000 n. 388, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001, dalla Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Converge S.p.A. (di seguito Fornitore) quale aggiudicatario della procedura di gara per il 12 giugno 2008suddetto lotto. La presente guida, unitamente a tutta la documentazione relativa alla Convenzione, è giunto disponibile sul sito internet xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nella sezione Iniziative > Convenzioni > Personal Le Amministrazioni Contraenti provvederanno, al suo terzo rinnovomomento dell’emissione del singolo Ordinativo di Fornitura, alla nomina del Responsabile del Procedimento e all’indicazione sul medesimo Ordinativo di Fornitura del CIG (Codice Identificativo Gara) “derivato” rispetto a quello della Convenzione. L’Accordo ha funzione Per qualsiasi informazione sulla Convenzione (condizioni previste, modalità di indicare principiadesione, modalità di regolamentareinoltro e compilazione degli ordinativi, integrare etc.) e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri supporto alla navigazione del sito xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx è attivo il servizio di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, Call Center degli Acquisti in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore Rete della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareP.A. al numero verde 800 753 783.
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Samples: www.aobrotzu.it
PREMESSA. L’ “Accordo La Legge Regionale 27 luglio 2016, n. 17 ha modificato l'assetto istituzionale del Servizio sanitario regionale della Sardegna, istituendo l'Azienda per la Tutela della Salute. L'ATS nasce dalla fusione per incorporazione delle sette ASL nell'azienda incorporante di programma provinciale Sassari. Ci sono una Azienda e otto aree socio-sanitarie, corrispondenti ai territori delle vecchie ASL. Ci sarà anche l’Area Metropolitana di Cagliari, contestualmente all'attuazione della riforma degli Enti Locali. Con ATS e ASSL, avremo i Distretti, che verranno definiti per l’integrazione scolastica numero e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovoambiti territoriali. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroL'ATS, sulla base degli atti di indirizzo deliberati dalla Giunta regionale e delle direttive dell'Assessorato competente in materia di sanità, svolge le funzioni di: programmazione aziendale e gestione complessiva dell'erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari; omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale in coordinamento con l'attività delle altre aziende sanitarie; accentramento, per quanto di competenza di tutte le aziende sanitarie della Sardegna, dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento degli stessi; gestione accentrata, secondo gli indirizzi della Giunta regionale e nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 18, comma 1, della legge regionale n. 10 del 2006 per quanto attiene le aziende ospedaliero-universitarie, per tutte le aziende sanitarie della Sardegna, delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione dell'impatto delle stesse; gestione accentrata, secondo gli indirizzi della Giunta regionale, per tutte le aziende sanitarie della Sardegna, delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle stesse; definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 10 del 2006, in coerenza con la programmazione territoriale di cui all'articolo 4, comma 5, lettera a); accentramento delle procedure di organizzazione dei percorsi di formazione ECM. La Ats è impegnata in un profondo processo di riorganizzazione, razionalizzazione e centralizzazione: sono infatti in corso dei percorsi di riorganizzazione complessiva della Sanità regionale, di riorganizzazione e razionalizzazione dei presidi ospedalieri, di revisione dei processi di presa in carico dei pazienti, centralizzazione dei processi amministrativi e di acquisti e di quelli clinico-sanitari. Il tutto per raggiungere un importate obiettivo: rimettere il Paziente al centro dei processi assistenziali, di cura e prevenzione, con la certezza della sostenibilità finanziaria del sistema. R.T. I. Almaviva S.p.A/ Almawave S.r.l/ Indra Italia S.p.A/Pwc Public Sector S.r.l. Sistema Pubblico di Connettività LOTTO 3 Progetto dei Fabbisogni SPCL3-ATS_ESB-ProgettoFabbisogni v1.4 In questo contesto l’innovazione digitale è una leva strategica per l’Ats, che sta affrontando un cambiamento epocale e una profonda trasformazione dei processi di erogazione dei propri servizi sanitari. Una trasformazione che parte dall’oggi, con il progressivo miglioramento del supporto alla gestione dei servizi al cittadino-paziente, e che contemporaneamente guarda già al futuro. Nell’ambito del Piano Sanitario Triennale 2018-2020 l’ATS ha posto un particolare focus sui seguenti obiettivi: - migliorare l’efficienza organizzativa dell’assistenza ospedaliera; - definire e governare le reti di cura, - migliorare la continuità delle cure tra ospedale e territorio; In tale ambito, che vede da un lato una profonda riorganizzazione dei diversi servizi attraverso modelli che privilegiano la cooperazione e la multidisciplinarietà e dall’altro la necessità di portare a fattor comune le singole esperienze di eccellenza presenti nelle ex ASL, nel documento ‘Pianificazione dei servizi ICT dell’Azienda di Tutela della Salute della Regione Autonoma della Sardegna per il triennio 2018-2020’ è stato previsto, tra gli altri, il progetto strategico ‘Modello di interoperabilità’. Questo progetto prevede in particolare tre moduli, logicamente e strutturalmente connessi: - Enterprise Service Bus – middleware - Integrazioni ASSL - Integrazioni ASSL – SISaR La presente proposta progettuale è finalizzata a rispondere alle esigenze espresse nel Piano dei Fabbisogni e in particolare ai primi due moduli succitati. Lo sviluppo e la gestione dei servizi di interoperabilità basati sulla infrastruttura immateriale dell’ESB Aziendale prescelto da ATS risulta essere abilitante per i progetti di razionalizzazione dei sistemi informative sanitari aziendali, con particolare riferimento, ad esempio, al Sistema Informativo dei Laboratori e alla razionalizzazione dei processi di Prenotazione e Erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Il presente documento costituisce un aggiornamento del Progetto dei Fabbisogni 1.3 del 06/08/2020, il quale è parte integrante del Contratto Esecutivo CIG derivato 758704753F. Si ripercorre nel seguito le evoluzioni progettuali. La versione 1.1 del Progetto dei Fabbisogni conteneva unicamente la riallocazione dei termini temporali del contratto senza variazioni economiche, e tale versione del Progetto dei Fabbisogni è stata successivamente contrattualizzata con un Addendum al Contratto Esecutivo. A seguito delle note ATS, nella quale si articolerannoevidenzia il fabbisogno di riallocazione dei termini temporali della scadenza del contratto in oggetto e la necessità di inserire nel progetto stesso alcune varianti, anche veniva emessa in forma migliorativadata 03/04/2020 la versione 1.2 del Progetto dei Fabbisogni. R.T. I. Almaviva S.p.A/ Almawave S.r.l/ Indra Italia S.p.A/Pwc Public Sector S.r.l. Sistema Pubblico di Connettività LOTTO 3 Progetto dei Fabbisogni SPCL3-ATS_ESB-ProgettoFabbisogni v1.4 In tale versione 1.2 del Progetto dei Fabbisogni venivano definite le varianti introdotte rispetto alla versione 1.0, che conteneva i dettagli progettuali, e veniva aggiornato il cronoprogramma delle attività, lasciando invariato l’impegno economico, in quanto le esperienze varianti previste si compensavano e i lavori degli Accordi territorialinon comportavano variazioni in aumento o diminuzione dell’importo economico previsto inizialmente. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed Progetto dei Fabbisogni v 1.2 non è stato predisposto oggetto di contratto e la ATS Sardegna ha espresso l’esigenza di una ulteriore variante in aumento, ovvero l’integrazione del sistema regionale di diabetologia, e una variante in diminuzione, ovvero la installazione del Picasso Centrale, eseguito direttamente da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza ATS per ragioni di Programmazione che ha dato urgenza. Nella versione 1.3 del Progetto dei Fabbisogni venivano definite le varianti introdotte rispetto alle versioni precedenti, veniva aggiornato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxcronoprogramma delle attività e incrementato l’impegno finanziario. Il Gruppo Tecnicopresente documento costituisce il Progetto dei Fabbisogni per i servizi richiesti dall’Amministrazione ATS Sardegna, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto esso riporta la proposta tecnico ed economica da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante implementare presso l’Amministrazione sulla base delle richieste contenute nel Piano dei Fabbisogni secondo le modalità tecniche ed i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato listini previsti nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareContratto Quadro.
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Samples: Contratto Esecutivo Contratto Esecutivo Cig Derivato758704753f
PREMESSA. L’ “Accordo La legge 29 dicembre 1993, n. 580 sul riordinamento delle Camere di programma provinciale commercio ha attribuito alle stesse nuove e importanti funzioni e stabilito, tra l’altro (all’art. 2, 4 co.) che esse possano «predisporre e promuovere contratti tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti» e «promuovere forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti» anche attraverso l’azione inibitoria. Alla luce di queste disposizioni la Camera di commercio di Campobasso ha istituito una Commissione per l’integrazione scolastica e formativa la Regolazione del mercato che: intraprendesse un’attività di analisi dei bambini e alunni disabili 2008contratti depositati esprimendo pareri tecnico-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione giuridici sulla vessatorietà delle clausole inserite; avanzasse proposte di indicare principi, modifica delle clausole di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannocui tale vessatorietà venga accertata; proponesse l’esercizio dell’azione inibitoria; procedesse, anche in forma migliorativacollaborazione con le associazioni di categoria interessate, associazioni di tutela degli interessi di consumatori ed utenti e con l’Area, alla elaborazione di clausole tipo e alla redazione di schemi contrattuali - tipo da proporre alla Giunta per l’adozione definitiva; si esprimesse sulle eventuali proposte di modifica e/o integrazione agli schemi contrattuali elaborati dalle associazioni in fase di concertazione (v. Deliberazione del Consiglio n. 1 del 27 giugno 2007). Conseguentemente questa Commissione, nello svolgimento dei compiti che le esperienze sono stati assegnati, ha valutato l’importanza di rivolgere la propria indagine al settore del turismo e, in particolare, ai “contratti di locazione conclusi per finalità turistica” cioè a quei contratti che un inquilino stipula al fine di locare una casa durante un viaggio o una villeggiatura (per conoscere ambienti naturali, riposarsi, curarsi e i lavori degli Accordi territorialicosì via). Il testoLa scelta, che ha avuto come riferimento quello precedentepur in mancanza di formulari depositati presso la Camera di commercio, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecniconata dalla considerazione della grande diffusione, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel anche sul nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011territorio, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui contratti di seguito gli elementi locazione di alloggi a vocazione turistica, alloggi cioè che il testo ha inteso introdurre e valorizzarevengono locati per soggiorni di brevi periodi o per trascorrere le intere vacanze.
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Samples: www.molise.camcom.gov.it
PREMESSA. L’ “Accordo L’Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne (UCRE) del Dipartimento del Tesoro, nell’ambito delle competenze istituzionali assegnate, cura le acquisizioni di programma provinciale per l’integrazione scolastica beni e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale servizi per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale Comitato per la programmazione sociosanitaria 2008-2011e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria”, di competenza seguito denominato Comitato Edufin, istituito ai sensi dell’art 24 bis del decreto legge 23 dicembre 2016, n. 237. Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, per il conseguimento della Provinciamission istituzionale, necessita di una serie di servizi di comunicazione e promozione a supporto delle proprie attività per un periodo di n. 12 mesi. Ricordiamo qui Si ritiene, pertanto, di richiedere a società specializzate la migliore offerta per i servizi di seguito gli elementi specificati: - Supporto redazionale (contenuti per la comunicazione digitale e per le attività di media relation e creazione di testi per materiale di comunicazione) per il portale xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx. - Assistenza per la progettazione e realizzazione di materiali di comunicazione del Comitato Edufin ( infografiche, banner, template, prodotti editoriali, gadget, ecc.). - Servizio di supporto all’editing e impaginazione documenti anche su template forniti dal Committente. - Produzione di video finalizzati alla diffusione sui canali social e sul sito del Comitato Edufin. - Gestione degli account social del Comitato Edufin (diffusione di contenuti e interazione con utenti), nonché apertura e gestione di nuovi canali social. Realizzazione di analisi sulle performance social e monitoraggio del dibattito pubblico sui canali web e social per l’educazione finanziaria. - Acquisto e gestione di campagne di promozione tramite keywords (Search Engine Marketing). Il presente Disciplinare contiene le condizioni e le modalità di partecipazione alla procedura negoziata, ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera b), del D.Lgs. n. 50 del 2016 e s.m.i., per l’affidamento di servizi specificati nel paragrafo “ Oggetto e descrizione dei servizi”, tramite la piattaforma del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (XX.XX.), con Richiesta di Offerta (R.d.O.) agli operatori economici invitati che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte, siano in possesso dei requisiti di ordine generale, di idoneità professionale e di capacità economica e finanziaria previsti nella lex specialis e che il testo ha inteso introdurre alla suddetta data siano iscritti ed abilitati al Bando “Servizi” Mepa – categoria Merceologica “Servizi di informazione, comunicazione e valorizzaremarketing”.
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Samples: www.mef.gov.it
PREMESSA. L’ “Accordo La Legge Regionale 27 luglio 2016, n. 17 ha modificato l'assetto istituzionale del Servizio sanitario regionale della Sardegna, istituendo l'Azienda per la Tutela della Salute. L'ATS nasce dalla fusione per incorporazione delle sette ASL nell'azienda incorporante di programma provinciale Sassari. Ci sono una Azienda e otto aree socio-sanitarie, corrispondenti ai territori delle vecchie ASL. Ci sarà anche l’Area Metropolitana di Cagliari, contestualmente all'attuazione della riforma degli Enti Locali. Con ATS e ASSL, avremo i Distretti, che verranno definiti per l’integrazione scolastica numero e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovoambiti territoriali. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroL'ATS, sulla base degli atti di indirizzo deliberati dalla Giunta regionale e delle direttive dell'Assessorato competente in materia di sanità, svolge le funzioni di: ◼ programmazione aziendale e gestione complessiva dell'erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari; ◼ omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale in coordinamento con l'attività delle altre aziende sanitarie; ◼ accentramento, per quanto di competenza di tutte le aziende sanitarie della Sardegna, dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento degli stessi; ◼ gestione accentrata, secondo gli indirizzi della Giunta regionale e nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 18, comma 1, della legge regionale n. 10 del quale si articoleranno2006 per quanto attiene le aziende ospedaliero-universitarie, anche per tutte le aziende sanitarie della Sardegna, delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione dell'impatto delle stesse; ◼ gestione accentrata, secondo gli indirizzi della Giunta regionale, per tutte le aziende sanitarie della Sardegna, delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle stesse; ◼ definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 10 del 2006, in forma migliorativacoerenza con la programmazione territoriale di cui all'articolo 4, le esperienze comma 5, lettera a); ◼ accentramento delle procedure di organizzazione dei percorsi di formazione ECM. La Ats è impegnata in un profondo processo di riorganizzazione, razionalizzazione e i lavori degli Accordi centralizzazione: sono infatti in corso dei percorsi di riorganizzazione complessiva della Sanità regionale, di riorganizzazione e razionalizzazione dei presidi ospedalieri, di revisione dei processi di presa in carico dei pazienti, centralizzazione dei processi amministrativi e di acquisti e di quelli clinico-sanitari. Il tutto per raggiungere un importate R.T. I. Almaviva S.p.A/ Almawave S.r.l/ Indra Italia S.p.A/Pwc Public Sector S.r.l Sistema Pubblico di Connettività LOTTO 3 Progetto dei Fabbisogni SPCL3-ATS_XDS-ProgettoFabbisogni-1.1 obiettivo: rimettere il Paziente al centro dei processi assistenziali, di cura e prevenzione, con la certezza della sostenibilità finanziaria del sistema. In questa quadro ATS Sardegna intende valorizzare l’insieme dei Sistemi di Interoperabilità realizzati (e in fase di realizzazione) nel dominio della sanità regionale e quindi sul territorio della Regione Autonoma della Sardegna, intervenendo sull’orchestrazione e sulla cooperazione applicativa nell’ambito delle Cure Primarie e nella revisione e riorganizzazione del modello ospedale centrico, a favore dei servizi territoriali. Il testoprogetto si propone di realizzare un sistema di interoperabilità documentale – basato sul ESB della ATS Sardegna – con l’obiettivo di rendere disponibili ed indicizzati i documenti clinici che alimenteranno il CDR (Clinical Data Repository). Più in dettaglio il presente progetto si pone l’obiettivo di attuare e realizzare un sistema che renda disponibili tutti i documenti clinici accessibili dei Pazienti al sistema Cure Primarie, ossia la struttura di XDS Registry per ATS Sardegna che ha avuto come riferimento quello precedentegestisce le funzionalità di indicizzazione dei documenti clinici e ricerca degli stessi; l’orchestratore del Sistema Cure Primarie interrogherà il XDS Registry di ATS affinché possa disporre dei documenti clinici; attraverso i Gateway XCA (non oggetto del presente intervento) che potranno essere realizzati successivamente, è frutto le ricerche di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxdocumenti clinici dei pazienti potranno essere estese anche alle AO/AOU e/o agli altri soggetti privati accreditati del SSR. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia Registry potrà essere integrato con la futura eventuale piattaforma regionale di Bologna, era composto da rappresentanti gestione dei Consensi dei Cittadini; quest’ultima sarà a sua volta integrata con gli ulteriori applicativi che hanno necessità di Comuni, Nuovo Circondario interagire per la registrazione o il recupero dei documenti di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionaleconsenso. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatiIn sostanza, il primo Registry, ogni qualvolta venga richiamato dall’Orchestratore o da ricordare è l’ampliamento altra applicazione, dovrà verificare la presenza del concetto consenso riferito alla possibilità di integrazione inteso come “promozione fruizione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classedocumento richiesto. Il testo ha inteso assumere presente documento costituisce il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni Progetto dei Fabbisogni per i servizi richiesti dall’Amministrazione ATS Sardegna, esso riporta la proposta tecnico ed economica da implementare presso l’Amministrazione sulla base delle richieste contenute nel Piano dei Fabbisogni secondo le modalità tecniche ed i listini previsti nel Contratto Quadro. Il presente progetto, versione 1.1, costituisce un aggiornamento della precedente versione per quanto il piano temporale di erogazione dei servizi. Rimane immutata la descrizione delle attività e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarel’impegno economico.
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Samples: www.atssardegna.it
PREMESSA. L’ Il Gruppo Rhiag è un distributore di componenti per autovetture e veicoli industriali nel mercato dell’aftermarket ed in particolare nel segmento indipendente, definito “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013IAM” (attuativo della Legge 104/92independent aftermarket). Il mercato dell’aftermarket ricomprende inoltre il segmento definito OES (original equipment supplier), sottoscritto operato direttamente dalle case automobilistiche (e dai costruttori di veicoli industriali) e dagli operatori della filiera distributiva ad esse collegata. Il Gruppo Rhiag si posiziona tra i leader in Europa nel mercato dell’aftermarket indipendente, risultando primo29 distributore indipendente per vendite lorde in Italia, Repubblica Ceca e Slovacchia, terzo30 in Svizzera ed in Ungheria e quinto31 in Ucraina. Il Gruppo opera inoltre, con presenza più limitata, in Romania (per maggiori dettagli si rinvia al Paragrafo 6.2 del presente Capitolo). Il Gruppo Rhiag opera con l’obiettivo primario di incrementare le proprie quote di mercato mediante: (i) il 12 giugno 2008continuo miglioramento del livello di servizio nel mercato dell’aftermarket indipendente in termini di ampiezza della gamma di prodotti offerta e di frequenza e rapidità di consegna; e (ii) il continuo supporto della crescita professionale delle officine indipendenti che operano in tale mercato. A tale riguardo, il Gruppo ha promosso forme di collaborazione con officine di riparazione che contemplano iniziative di formazione e supporto tecnico volte al miglioramento della qualità del servizio prestato da tali officine ai loro clienti, rafforzando nel contempo la propria visibilità sul mercato (per maggiori dettagli si rinvia alla Sezione “Vendite” del presente Capitolo). A partire dall’introduzione nel 2003 del Regolamento CE n. 1400/2002 (c.d. “Monti” o “BER 2002”), successivamente sostituito dal Regolamento n. 461/2010 (c.d. “New BER”) (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione “Quadro Normativo” del presente Capitolo), è giunto al suo terzo rinnovoprevisto che la manutenzione e la riparazione di autoveicoli possa essere effettuata anche utilizzando ricambi di qualità corrispondente a quelli originali (ricambi cosiddetti “equivalenti”), senza che ciò comporti il venir meno della garanzia del costruttore sull’autovettura (o sul veicolo industriale). L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base Tali ricambi vengono distribuiti in prevalenza nell’ambito del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testomercato dell’aftermarket indipendente, che ha avuto come riferimento quello precedentequindi beneficiato della liberalizzazione introdotta da tale complesso normativo (per maggiori dettagli si rinvia alla Sezione “Prodotti” del presente Capitolo). Negli ultimi decenni, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto il Gruppo Rhiag ha sviluppato la propria attività organicamente e tramite acquisizioni, sia in Italia sia all’estero, con l’obiettivo, da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011lato, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui consolidare il proprio posizionamento nei mercati di seguito gli elementi riferimento esistenti e, dall’altro, di espandere progressivamente la propria attività nei mercati dell’Europa orientale che il testo ha inteso introdurre e valorizzarerisultano a più alto potenziale di sviluppo.
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Samples: Prospetto Informativo
PREMESSA. L’ “Come da richiesta del xxxx. Xxxxx Xxxx approvata dal Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali del 18/11/2022 si rende necessario acquisire, per le attività di ricerca del Dipartimento l’acquisto di un servizio di Next Generation Sequencing (NGS) riguardante servizi di metagenomica targeted per lo studio delle comunità microbiche tramite varie tipologie di analisi. L’affidamento avverrà mediante la conclusione di un Accordo quadro con un solo operatore economico, ai sensi dell’art. 54 co. 3 del D.Lgs. 50/2016, per la durata di programma provinciale anni 2 con eventuale rinnovo per l’integrazione scolastica ulteriori anni 2. Di tale accordo potranno usufruire tutti i gruppi di ricerca afferenti al Dipartimento, i quali potranno affidare l’esecuzione degli esami tramite specifici ordini. Mediante informale indagine di mercato su operatori economici specializzati nel settore è stata individuata la società BMR Genomics Srl - Xxx Xxxxxxxxxx, 00X, 00000 Xxxxxx XX P.IVA, C.F. e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo Reg. Imprese 03888370289, quale operatore economico in possesso delle caratteristiche tecniche necessarie per garantire efficacemente il servizio oggetto della Legge 104/92)richiesta di acquisto. Per cui con tale società è stata avviata una interazione rivolta a formalizzare un preventivo economico, sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione con relative condizioni di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrofornitura, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialiprocedere all’affidamento diretto. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, L'offerta così formalizzata dalla società BMR Genomics Srl è frutto stata attentamente vagliata dal prof. Viti insieme ai suoi collaboratori di un percorso ampiamente partecipato ricerca ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza risulta congrua e pienamente rispondente alle necessità tecniche delle ricerche condotte presso il DAGRI. Alla luce di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxquanto sopra, si richiede l'espletamento della procedura di acquisizione del servizio di Next Generation Sequencing (NGS) riguardante servizi di metagenomica targeted per lo studio delle comunità microbiche sulla base del preventivo allegato e ai sensi della normativa relativa ai contratti pubblici, aggiornata alla legge n. decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 tramite affidamento diretto alla società BMR Genomics Srl - Xxx Xxxxxxxxxx, 00X, 00000 Xxxxxx XX P.IVA, C.F. e Reg. Il Gruppo TecnicoImprese 03888370289, coordinato dalla Provincia di Bolognasocietà con cui stipulare l’accordo quadro ai sensi dell’art. 54 co. 3 del D.Lgs. 50/2016, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo durata di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale anni 2 con eventuale rinnovo per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareulteriori anni 2.
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Samples: www.unifi.it
PREMESSA. L’ “Accordo La SGDS MULTISERVIZI srl, società uninominale soggetta a coordinamento e controllo del Comune di programma provinciale Porto San Giorgio, esegue per l’integrazione scolastica conto dell’ente pubblico locale i seguenti servizi : - Igiene urbana (raccolta rifiuti e formativa dei bambini pulizia della città); - Assistenza scuolabus; - Pulizia uffici e alunni disabili 2008locali pubblici; - Cucina e somministrazioni pasti presso le scuole comunali; - Farmacia; - Gestione rete gas-2013” (attuativo della Legge 104/92)metano; - distribuzione sacchetti raccolta differenziata Trattandosi di servizi che in alcuni casi hanno una durata annuale legata alla stagionalità turistica e al calendario scolastico, sottoscritto il 12 giugno 2008la forza occupazionale è soggetta a forti oscillazioni che ne determinano un fabbisogno mirato alle effettive necessità. Inoltre per i servizi sopra elencati, è giunto tutti considerati essenziali e perciò senza possibilità di sospensione temporanea, in caso di assenze concentrate di personale preposto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito possibile sopperire con il personale a disposizione della società, e necessaria una volta tempestiva integrazione di personale esterno qualificato e formato. Pertanto si ritiene opportuno il ricorso ai servizi di un’agenzia interinale di fornitura del personale che possa essere chiamata all’occorrenza, per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali integrare la forza lavoro della società per periodi legati alla stagionalità del servizio e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenuteper sopperire alle assenze impreviste, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo modo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo poter garantire la continuità dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che servizi in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaregestione.
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Samples: www.sangiorgioservizi.it
PREMESSA. L’ “Accordo Le Parti, firmatarie del presente accordo, ritengono utile ed opportuno definire un quadro di programma provinciale regole di riferimento per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” quanti operano nel Comune di Ferrara (attuativo della Legge 104/92di seguito denominato Comune o committente) con un contratto di collaborazione coordinata continuativa (di seguito anche XX.XX.XX.), sottoscritto fermo restando che tali regole non modificano in alcun modo la natura del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, nel senso che tale rapporto non deve mai configurarsi come appalto di servizio, né come rapporto di lavoro subordinato. In particolare, il 12 giugno 2008Comune ritiene importante, anche in conseguenza delle complesse e mutevoli attività che è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principichiamato a svolgere, di regolamentareavvalersi, integrare nel rispetto della normativa vigente, oltre che del proprio personale, dell’apporto di forme di lavoro flessibile, utilizzando e coordinare strumentivalorizzando competenze professionali e potenzialità presenti sul proprio territorio. In questo ambito, progetti il Comune e politiche le Organizzazioni sindacali (di intervento fra seguito anche XX.XX.), firmatarie del presente accordo considerano necessario che venga definito un quadro normativo di tutela del lavoro atipico più ampio ed articolato, volto ad affermare il riconoscimento di tutte le forme di lavoro, che contempli il miglioramento delle condizioni generali di lavoro e la costruzione di una rete di protezione sociale per tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative lavori atipici a cominciare dai collaboratori coordinati e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàcontinuativi. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come Da questo punto di vista, le Parti convengono che, in attesa del predetto quadro normativo, sia comunque utile arrivare alla definizione, mediante il presente accordo quadro, sulla base di regole generali tali da consentire, all’interno del quale si articolerannoComune, anche in forma migliorativauna corretta e condivisa gestione dei rapporti di lavoro non riconducibili al lavoro dipendente, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto quali quelli di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011collaborazione coordinata continuativa, di competenza della Provinciacui all’art. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre 2222 e valorizzareseguenti del codice civile.
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Samples: Accordo Quadro Sui Contratti Di Collaborazione Coordinata Continuativa
PREMESSA. L’ “Accordo La Regione per finalità di programma provinciale programmazione e controllo e le Aziende Sanitarie, compresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” finalità gestionali operative, hanno evidenziato la necessità di poter disporre di un sistema unitario per la Gestione informatizzata dell’Area Amministrativa Contabile (attuativo della Legge 104/92in seguito anche solo GAAC), sottoscritto escluso l’ambito Risorse Umane, delle Aziende Sanitarie della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, in linea con l’aggiornamento normativo e gli standard che le nuove tecnologie raccomandano. Il sistema dovrà garantire le necessarie autonomie aziendali e, al tempo stesso, consentire la realizzazione di sinergie gestionali, a livello sovra aziendale, assicurando, a livello regionale, i necessari strumenti di controllo e programmazione. Inoltre, il 12 giugno 2008sistema dovrà garantire la gestione dei processi amministrativi-contabili e supportare le Aziende nelle attività finalizzate alla certificabilità dei bilanci delle Aziende Sanitarie, è giunto al suo terzo rinnovocompresa la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), così come previsto dal Percorso Attuativo della Certificabilità (PAC) approvato dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx con DGR 865/2013 e ss.mm.ii. L’Accordo ha funzione Ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. 118/2011 le Regioni che esercitano la scelta di indicare principigestire direttamente una quota del finanziamento del proprio servizio sanitario individuano nella propria struttura organizzativa uno specifico centro di responsabilità, denominato “Gestione Sanitaria Accentrata - GSA”, deputato all’implementazione ed alla tenuta di regolamentareuna contabilità di tipo economico- patrimoniale atta a rilevare, integrare in maniera sistematica e coordinare strumenticontinuativa, progetti i rapporti economici, patrimoniali e politiche di intervento finanziari intercorrenti fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative la singola regione e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativalo Stato, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoaltre regioni, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende le aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provincialegli altri enti pubblici ed i terzi vari, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionaleinerenti le operazioni finanziate con risorse destinate ai rispettivi servizi sanitari regionali. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi A tale fine la Regione Xxxxxx-Romagna con deliberazione della Giunta regionale n. 900/2012 ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenuteindividuato, in fieri seno alla Direzione Generale Sanità e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessaPolitiche Sociali e per l’Integrazione uno specifico centro di responsabilità nell’ambito del Servizio “Programmazione Economico- Finanziaria” ora “Amministrazione del Servizio Sanitario Regionale, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come Sociale e Socio-Sanitario” per lo svolgimento della funzione denominata “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareGestione Sanitaria Accentrata”(GSA).
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PREMESSA. L’ “Accordo La presente guida non intende sostituire né integrare la documentazione contrattuale sottoscritta fra le parti. Pertanto, le informazioni in essa contenute non possono costituire motivo di programma provinciale rivalsa da parte delle Amministrazioni contraenti nei confronti del Fornitore e/o di Consip né possono ritenersi prevalenti rispetto alla documentazione contrattuale. La presente guida ha l’obiettivo di illustrare le modalità operative per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la gestione della fase esecutiva della Convenzione per la fornitura in acquisto di Licenze di’uso Microsoft Government Open License – Lotto unico (attuativo della Legge 104/92di seguito, per brevità, anche Convenzione), sottoscritto stipulata, ai sensi dell’art. 26 l. 23 dicembre 1999 n. 488 s.m.i., dell’art. 58 l. 23 dicembre 2000 n. 388, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001, dalla Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Fujitsu Technology Solutions S.p.A. (di seguito Fornitore) quale aggiudicatario della procedura di gara per il 12 giugno 2008suddetto lotto. La presente guida, unitamente a tutta la documentazione relativa alla Convenzione, è giunto disponibile sul sito internet xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nella sezione Sei una Amministrazione? > Che strumento vuoi usare? > Microsoft GOL 3. Le Amministrazioni Contraenti provvederanno, al suo terzo rinnovomomento dell’emissione del singolo Ordinativo di Fornitura, alla nomina del Responsabile del Procedimento, ai sensi e per gli effetti dell’art. L’Accordo ha funzione 10 del D.Lgs. n. 163/2006 e del d.P.R. n.207/2010, e all’indicazione sul medesimo Ordinativo di indicare principiFornitura del CIG (Codice Identificativo Gara) “derivato” rispetto a quello della Convenzione. Per qualsiasi informazione sulla Convenzione (condizioni previste, modalità di regolamentareadesione, integrare modalità di inoltro e coordinare strumenticompilazione degli ordinativi, progetti etc.) e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri supporto alla navigazione del sito xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx è attivo il servizio di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, Call Center degli Acquisti in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore Rete della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008P.A. al numero verde 800-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare906227.
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Samples: www.provincia.como.it
PREMESSA. L’ “Accordo La presente guida non intende sostituire né integrare la documentazione contrattuale sottoscritta fra le parti. Pertanto, le informazioni in essa contenute non possono costituire motivo di programma provinciale rivalsa da parte delle Amministrazioni contraenti nei confronti del Fornitore e/o di Consip né possono ritenersi prevalenti rispetto alla documentazione contrattuale. La presente guida ha l’obiettivo di illustrare le modalità operative per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la gestione della fase esecutiva della Convenzione per la Servizi di Print & Copy Management 3 – Lotto 2 (attuativo della Legge 104/92di seguito, per brevità, anche Convenzione), sottoscritto stipulata, ai sensi dell’art. 26 l. 23 dicembre 1999 n. 488 s.m.i., dell’art. 58 l. 23 dicembre 2000 n. 388, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001, dalla Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con PROJECT INFORMATICA SRL (di seguito Fornitore) quale aggiudicatario della procedura di gara per il 12 giugno 2008lotto 2. La presente guida, unitamente a tutta la documentazione relativa alla Convenzione, è giunto disponibile sul sito internet xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nella sezione Acquista > Convenzioni > Servizi di Print & Copy Management 3. Le Amministrazioni Contraenti provvederanno, al suo terzo rinnovomomento dell’emissione del singolo Ordinativo di Fornitura, alla nomina del Responsabile del Procedimento e all’indicazione sul medesimo Ordinativo di Fornitura del CIG (Codice Identificativo Gara) “derivato” rispetto a quello della Convenzione. L’Accordo ha funzione Per qualsiasi informazione sulla Convenzione (condizioni previste, modalità di indicare principiadesione, modalità di regolamentareinoltro e compilazione degli ordinativi, integrare etc.) e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri supporto alla navigazione del sito xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx è attivo il servizio di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, Call Center degli Acquisti in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore Rete della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareP.A. al numero verde 800 753 783.
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Samples: convenzione.project.it
PREMESSA. L’ “Accordo L’Igea S.p.A. ha la necessità di programma provinciale individuare un soggetto ai quali affidare il servizio di noleggio con conducente di autobotti certificate per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” il trasporto di acqua potabile presso le sedi della Miniera Santu Miali (attuativo della Legge 104/92Furtei), sottoscritto Miniera Masua (Iglesias), poiché il 12 giugno servizio pubblico di Abbanoa non prevede la fornitura di acqua potabile nelle tre sedi. Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, è giunto n. 81 allegato IV al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione punto 1.13.1.1., impone al datore di indicare principilavoro di garantire il servizio idrico “nei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialitanto per uso potabile quanto per lavarsi”. Il testopresente servizio consiste nelle attività di prelievo di acqua potabile, che ha avuto come riferimento quello precedentedagli impianti di Abbanoa di San Xxxxxxxx Xxxxxxx e Sanluri, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed per i quali è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza attivato specifico contratto di Programmazione che ha dato fornitura per complessivi 900 mc d’acqua potabile e il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxrelativo trasporto ai serbatoi di accumulo e di distribuzione finali dislocati nelle sedi di Furtei e Masua. Il Gruppo TecnicoL’Igea ritiene obbligatoria, coordinato dalla Provincia quale elemento necessario della procedura di Bolognaaggiudicazione, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori l’effettuazione del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutesopralluogo presso le sedi oggetto del servizio intendendo con ciò dare ampia ed esaustiva informazione ai fini della migliore valutazione, in fieri merito all’ubicazione delle sedi e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolasticaalla predisposizione dei serbatoi. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo L’avvenuto sopralluogo sarà attestato con apposito verbale da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunitàallegare alla documentazione amministrativa. A dimostrazione dello sforzo tal fine le sedi di integrazione anche delle politiche di interventoMasua e Furtei sono disponibili, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale su appuntamento concordato con il Responsabile Unico del Procedimento per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarel’opportuno sopralluogo.
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PREMESSA. LFu la l. 24 maggio 1903, n. 197ad introdurre l’istituto del concordato preventivo, stabilendone l’obbligatorietà per tutti i creditori anteriori alla (allora) sentenza di omologazione. La norma lasciava però impregiudicati i diritti dei creditori nei confronti dei fideiussori e dei coobbligati, anche nel caso in cui questi fossero soci illimitatamente responsabili. Dal punto di vista pratico tale norma comportava che i soci illimitatamente responsabili che avevano prestato garanzie a favore della società in concordato fossero obbligati, in seguito alla chiusura della procedura, a pagare il residuo dei debiti sociali (Xxxxx, Il fallimento del socio illimitatamente responsabile, 1974, 482). Era, quindi, esclusa l’estensione degli effetti esdebitativi del concordato della società aisoci illimitatamente responsabili, la cui responsabilità era in pratica equiparata a quella dei terzi fideiussori e coobbligati non soci (Xxxxxxx, Ancora sulla esdebitazione del fideiussore socio illimitatamente responsabile in forza dell’omologazione di concordato preventivo di società di persone, in Fall. n. 4/1990, 367 ss.). Tale impostazione era fortemente criticata dalla dottrina, attesa la totale assenza di benefici per i soci, che correvano il concreto rischio di fallire per non essere riusciti a pagare il residuo. Si rilevava, in sostanza, l’inutilità del concordato preventivo per le società di persone e la mancata utilizzazione nella prassi della procedura (Formiggini, Obbligazioni della società e obbligazioni del socio nel concordato preventivo della società di persone, in Riv. dir. civ., 1972, II, 407). I rilievi della dottrinafurono recepiti grazie all’introduzione del secondo comma dell’ “Accordo art. 184 del R.D. n. 267 del 1942, attualmente in vigore, che estende invece l’effetto remissorio del concordato per i debiti di programma provinciale natura sociale anche ai soci illimitatamente responsabili, lasciando aperta la possibilità di derogarvi mediante patto contrario (Xxxxxxxxxx Xxxxx, Gli effetti del concordato preventivo per l’integrazione scolastica i creditori (art. 184 l. fall.) , in Il Fallimento, 9/2016, 1041 ss.). Tale norma, a carattere certamente eccezionale, circoscrive la responsabilità dei soci illimitatamente responsabili nei confronti dei creditori sociali alla sola percentuale concordataria (Xxxxxxxxxx Xxxxx, op. cit.,1041 ss.). Peraltro, a partire dal 2005, si sono succeduti vari interventi legislativi volti a modificare la disciplina del concordato preventivo per renderlo uno strumento duttile e formativa flessibile, nonché rispondente alle esigenze pubblicistiche di conservazione dell’impresa (D. L. n. 35/2005conv. in L. n. 80/2005 e successivo D. Lgs. n. 5/2006; D. Lgs. n. 169/2007; L. n. 122/2010; D. L. n. 83/2012conv. in L. n. 134/2012; D. L. n. 83/2015conv. in L. n. 132/2015). La finalitàoriginaria che caratterizzava l’intero impianto normativo del concordato preventivo, rappresentata dal soddisfacimento dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo creditori nel rispetto della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008par condicio, è giunto stata in parte superata e comunque integrata con la finalità di conservazione e di incremento del valore economico dell’impresa quale centro degli interessi coincidenti di debitore, creditori e più in generale dell’economia pubblica (Xxxxxxxxxx Xxxxx, Il concordato preventivo, in Panzani, Il Fallimento e le altre procedure concorsuali, 2014, 525). In tale nuovo contesto, la ratiodell’efficacia esdebitatoria del concordato prevista dal dell’art. 184, comma 2, l. fall., mai abrogato o modificato in ben più di mezzo secolo, non può essere ricondotta al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione voler semplicemente accordare all’imprenditore meritevole un beneficio, ma deve essere rinvenuta nell’obbiettivo di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannogarantire, anche in forma migliorativapresenza di crisi, le esperienze la conservazione dell’impresa e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoil rapido reinserimento del debitore nel contesto socio economico, che ha avuto come riferimento quello precedentea tutto vantaggio sia dei creditori sia dell’economia pubblica, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche con beneficio anche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo soprattutto dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarelavoratori.
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PREMESSA. L’ Come previsto dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, così come successivamente integrato e modificato (il “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92Regolamento”), sottoscritto la Pierrel s.p.a. (“Pierrel” o la “Società”), ha adottato una procedura inerente la disciplina delle operazioni con parti correlate (la “Procedura”), così come modificata ed approvata dal consiglio di amministrazione della Società nella riunione del 13 giugno 2012, nel corso della quale sono stati, altresì, nominati anche i componenti del comitato per parti correlate (il 12 giugno 2008“Comitato”) nelle persone dell’Avv. Xxxxx Xxxxxx (presidente), dell’Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxx e del Dr. Xxxxxxx Xxxxxx (componenti), attesa la sussistenza in capo a costoro dei requisiti necessari per il riconoscimento della qualifica di amministratori indipendenti (ex artt. 148, co. 3°, del TUF). In particolare, la Procedura prevede che, in conformità con quanto disposto dal Regolamento, nel caso in cui si intendano concludere operazioni (che, sulla scorta di un qualsiasi titolo giuridico ed a prescindere dalla previsione di un corrispettivo, comportino comunque un “trasferimento di risorse”) con parti correlate (“OPC”), il Comitato si esprima su tali operazioni attraverso un parere preventivo e motivato, che può essere vincolante (per le OPC di Maggiore Rilevanza); ovvero non vincolante (per le OPC di Minore Rilevanza). Il parere del Comitato dovrà avere ad oggetto l’interesse della Società al compimento dell’OPC, la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni, ma non potrà esprimere alcun giudizio in merito ad aspetti ulteriori e, in particolare, alle scelte di gestione attribuite esclusivamente al potere discrezionale degli amministratori esecutivi. L’OPERAZIONE DI RINEGOZIAZIONE DI ALCUNE CONDIZIONI CONTRATTUALI RIGUARDANTI I FINANZIAMENTI GIA’ CONCESSI DAL SOCIO FIN POSILLIPO La rinegoziazione di alcune condizioni contrattuali riguardanti i finanziamenti già concessi dal socio Xxx Xxxxxxxxx s.p.a. (“Fin Posillipo”) in data 21 luglio 2009, 2 novembre 2011, 11 gennaio 2012 e 5 aprile 2012, al fine di uniformare ed allineare tutti i contratti di finanziamento in essere alla medesima disciplina ed alle stesse condizioni, è giunto stata ipotizzata nel corso della riunione consiliare del 14 settembre 2012 ed ulteriormente discussa nel corso della successiva riunione consiliare del 28 settembre 2012, in considerazione della dichiarata disponibilità di detta società ad aderire a tale rinegoziazione. In particolare, gli aspetti che necessitano di essere rinegoziati in ragione del su dichiarato fine sono i seguenti: (i) proroga della data di scadenza (da fissarsi per tutti i finanziamenti al suo terzo rinnovo31 marzo 2013), (ii) applicazione di un unico tasso di interesse (da fissarsi per tutti i finanziamenti ad un tasso pari all’Euribor a tre mesi maggiorato di 800 bps); (iii) previsione dell’obbligo di rimborso anticipato da parte della Società in ipotesi di esecuzione di un aumento di capitale che dovesse intervenire prima della nuova data di scadenza fissata; (iv) previsione, anche per quanto concerne il finanziamento dell’11 gennaio 2012 (essendo ciò già previsto negli altri contratti di finanziamento), del diritto della Fin Posillipo di convertire in capitale il credito riveniente dal finanziamento eseguito, in ipotesi di aumento di capitale deliberato dalla Società. L’Accordo Il parere oggetto del presente documento è stato richiesto in considerazione del fatto che Fin Posillipo è parte correlata della Società in quanto il Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx è, sia consigliere non indipendente della Società, sia amministratore delegato di Fin Posillipo, società nella quale detiene una partecipazione che consente di esercitare un’influenza rilevante sulla stessa. E’ opportuno evidenziare che, in coerenza con quanto ipotizzato per i suddetti finanziamenti, analoga rinegoziazione è stata, negli stessi termini, prospettata (ricevendo, peraltro, identica disponibilità ad aderire alla proroga) anche a tutti gli altri soci che hanno in corso operazioni di finanziamento con la Società, ad eccezione del socio Xxxxxx Trust s.r.l.. In particolare, la proroga dei finanziamenti già concessi dal socio Bootes s.r.l., parte correlata della Società in quanto trattasi di società controllata dall’Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, amministratore indipendente della Società, sarà oggetto di separato parere. Con riferimento ai restanti finanziamenti dei soci, ad eccezione del finanziamento erogato dal socio Xxxxxx Trust s.r.l., che non sarà oggetto di rinegoziazione (in quanto già regolato sulla base delle condizioni sopra menzionate), i soggetti che li hanno erogati non sono qualificabili parti correlate della Società ai sensi del Regolamento e della Procedura, sicchè per essi non vi è necessità di rendere alcun parere da parte del Comitato. In effetti, la Società ha funzione un chiaro ed obiettivo interesse a conseguire la rinegoziazione oggetto dell’operazione qui in esame, diretta a rendere omogenea ed allineare la regolamentazione di indicare principitutti i contratti di finanziamento sottoscritti dalla Fin Posillipo e, più in generale, di regolamentarequelli sottoscritti (anche) dagli altri soci finanziatori, integrare tenuto conto – per un verso – della accertata ed obiettiva necessità di reperire ulteriori risorse finanziarie da destinare alle spese correnti e coordinare strumenti– dall’altro – del fatto che nella stessa riunione consiliare del 14 settembre 2012, progetti il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre alla convocanda assemblea dei soci di ridefinire l’operazione di aumento del capitale (in ragione della quale detti finanziamenti potranno essere eventualmente utilizzati per essere imputati, in tutto o in parte, a capitale) mediante fissazione di un maggiore importo massimo (€. 15.000.000,00) e politiche di intervento fra una nuovo termine per la sua esecuzione (31 marzo 2013). In tale ottica, le condizioni oggetto di rinegoziazione si manifestano come funzionali al conseguimento di entrambi detti obiettivi, rispondendo, tanto all’esigenza di evitare che le nuove risorse finanziarie, di cui si sta adeguatamente dotando la Società, vengano destinate alla restituzione dei finanziamenti ricevuti (e, quindi, possano essere sottratte alla destinazione delle spese correnti), quanto a quella di consentire l’eventuale uso dei finanziamenti concessi dai soci per sottoscrivere, mediante compensazione, il proponendo aumento di capitale, in tal modo rendendo definitivamente indisponibili (in quanto imputate a capitale sociale) le somme già versate a titolo di finanziamento. Deve, infatti, evidenziarsi che: (i) la proroga al 31 marzo 2013 della data di scadenza dei finanziamenti è all’evidenza funzionale a differirne il rimborso, così consentendo al socio finanziatore di mettere al servizio dell’ipotizzato aumento di capitale tutte le somme già versate; (ii) nella medesima prospettiva si muovono anche le modifiche attinenti alla previsione di rimborso anticipato dei finanziamenti in caso di aumento di capitale (in quanto, in tal modo, si consente al socio di disporre del credito necessario al fine di operare la compensazione con la quota di capitale sottoscritta) e quella relativa alla possibilità di dare luogo alla conversione (dei finanziamenti in capitale); (iii) quanto , poi, alla modifica del tasso di interesse poiché la medesima modifica sarà prevista per tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative contratti di finanziamento in essere con i soci finanziatori, si tratta di una previsione che consente di mettere tutti i soci finanziatori nella medesima posizione, onde così poter operare, in sede di aumento di capitale, scelte omogenee e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitànon speculative. La natura dell’Accordo Provinciale rinegoziazione, nei termini su delineati, delle condizioni contrattuali dei finanziamenti oggetto dell’operazione in esame si configura come accordo quadropropone, sulla base del quale peraltro, di determinare un allineamento che risponde ad una evidente logica di correttezza formale e sostanziale, atteso che con essa si articolerannomira a realizzare l’obiettivo di applicare trattamenti paritari a tutti i soci finanziatori, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto così da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore metterli nella medesima posizione nei confronti della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunitàSocietà. A dimostrazione dello sforzo ciò si aggiunga che gli altri termini contrattuali, esclusi dalla rinegoziazione di integrazione anche delle politiche cui all’operazione qui in esame (e, quindi, dalla stessa non toccati) sono già stati positivamente valutati dal Comitato, sotto il profilo della loro convenienza e correttezza sostanziale, quando i singoli finanziamenti sono stati posti in essere. In ragione di interventoquanto sopra, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto pertanto, gli scriventi ritengono di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che poter esprimere il testo ha inteso introdurre e valorizzareproprio parere favorevole con riguardo al compimento dell’OPC in oggetto.
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PREMESSA. L’ “Accordo Al fine di programma provinciale per l’integrazione scolastica regolare l’accesso all’offerta formativa pubblica e formativa dei bambini rendere omogeneo lo svolgimento della formazione finalizzata all’acquisizione di competenze di base e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)trasversali nell’ambito del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, sottoscritto ai sensi delle seguenti disposizioni: - art. 4 del D.lgs. n. 167 del 14.9.2011 - art. 50 del regolamento n. 47/R del 2003 e s.m.i., - Dgr n. 609 del 10.7.2012 si dettano le seguenti indicazioni riguardanti le procedure di ordine amministrativo, didattico e gestionale da osservare su tutto il 12 giugno 2008territorio regionale. L’Azienda, è giunto al suo terzo rinnovoche abbia assunto un apprendista con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere ai sensi del D.lgs. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro167/11, sulla base delle preferenze dell’apprendista e di quanto previsto dal Piano Formativo Individuale, entro 45 giorni dall’assunzione, trasmette all’Amministrazione Provinciale in cui l’azienda ha la sede operativa comunicazione riguardante lo svolgimento della formazione per l’acquisizione delle competenze di base e trasversali di cui all’art. 4, comma 2 del D. Lgs. n. 167 del 14.9.2011, in conformità con gli indirizzi per la regolamentazione dell’Apprendistato Professionalizzante di cui all’All. B della Dgr 609/12, compilando il modello 1/A allegato al presente documento. Per gli assunti dal 26.4.2012 alla data di approvazione del presente decreto il termine di trasmissione della comunicazione di cui sopra è il 31 ottobre 2013. Nel caso in cui, invece, l’Azienda decida di realizzare la formazione senza usufruire del catalogo regionale (e senza usufruire del finanziamento regionale) dovrà compilare il modello 1/B allegato. La trasmissione della comunicazione inerente la formazione di cui sopra attraverso i modelli 1/A o 1/B avviene in via telematica, attraverso la procedura informatica per la gestione dell’apprendistato professionalizzante alla quale si articolerannoaccede tramite il link delle Comunicazioni On-Line della provincia di riferimento, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialiprevia effettuazione dell’operazione di login. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico L’Amministrazione Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritariepresa visione della suddetta comunicazione, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.svolge le seguenti funzioni:
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PREMESSA. L’ Il presente documento descrive le specifiche tecniche dell’intervento denominato “Accordo Sistemi di programma provinciale base degli enti e delle agenzie regionali (SIBEAR)”, previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 43/11 del 11 ottobre 2006, con la quale sono state programmate le residue risorse comunitarie misura 6.3 POR 2000-2006. Nel febbraio del 2006, a seguito dell’espletamento di un appalto concorso, la Direzione generale degli affari generali, personale e riforma della Regione ha aggiudicato la realizzazione dei sistemi informativi di base dell’amministrazione regionale (SIBAR). Il SIBAR, inserito all’interno dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione, ha comportato l’introduzione di un sistema informativo integrato per l’integrazione scolastica la gestione della contabilità, delle risorse umane e formativa del sistema documentale, l’ammodernamento dell’apparato amministrativo e del suo funzionamento. Nello specifico, l’intervento SIBAR ha dotato l’amministrazione regionale (RAS) di: - sistemi per lo svolgimento delle funzioni operative dell’amministrazione regionale, ovvero protocollo informatico, firma digitale, gestione del flusso documentale in forma elettronica, sistemi per la reingegnerizzazione dei bambini processi, sistemi per l’erogazione per via telematica di servizi a cittadini/imprese/Enti Locali, sistema di front-office per l’accesso unificato al sistema da parte di tipologie differenti di utenti; - sistema contabile integrato, che ricomprende contabilità finanziaria, contabilità economico- patrimoniale, contabilità economico-analitica, controllo di gestione, gestione degli approvvigionamenti, gestione delle immobilizzazioni, ecc.; - gestione delle risorse umane, ovvero gestione della pianta organica e alunni disabili 2008-2013” dei concorsi, gestione giuridica, rilevazione delle presenze, gestione paghe e contributi, gestione missioni, gestione interventi formativi, gestione dei carichi di lavoro, gestione degli incentivi (attuativo della Legge 104/92obiettivi attribuiti, verifiche, etc.). Il completo rilascio di tutte le funzionalità e la messa a regime delle stesse sono stati ultimati nel 2007. Con la deliberazione n. 43/11 del 11 ottobre 2006 la Giunta Regionale ha inteso estendere agli enti ed agenzie regionali le funzionalità rilasciate nell’ambito del progetto SIBAR. Il presente intervento è volto, pertanto, alla realizzazione del sistema informativo di base degli enti ed agenzie regionali (SIBEAR), sottoscritto il 12 giugno 2008nell’ottica del massimo riutilizzo dei risultati prodotti durante la realizzazione del SIBAR (es: analisi, è giunto al suo terzo rinnovospecifiche funzionali relative alle personalizzazioni) e, ove possibile, delle sue componenti funzionali. L’Accordo ha funzione di indicare principiAll’interno del presente documento si descriveranno, di regolamentarepertanto, integrare l’architettura e coordinare strumenti, progetti le componenti hardware e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base software del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato Sistema adottato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareRAS.
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PREMESSA. L’ “Accordo Il presente documento costituisce il Progetto dei Fabbisogni per i servizi richiesti dall’Amministrazione ASL RIETI, esso riporta la proposta tecnico ed economica da implementare presso l’Amministrazione sulla base delle richieste contenute nel Piano dei Fabbisogni secondo le modalità tecniche ed i listini previsti nel Contratto Quadro. Il patrimonio informativo delle Pubbliche Amministrazioni, inteso come dati, informazioni e atti, risiede nei documenti lavorati e gestiti quotidianamente, fino a qualche anno fa solo e prettamente in forma cartacea. La valorizzazione di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)questo patrimonio informativo, sottoscritto il 12 giugno 2008possibile solo attraverso la digitalizzazione delle informazioni presenti nei documenti cartecei, è giunto la sfida che si è posta negli ultimi anni la pubblica amministrazione, sempre più orientata alla necessità di essere trasparente, al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione servizio delle esigenze del cittadino e al rendere tale patrimonio aperto e accessibile attraverso la creazione di indicare principicanali telematici che consentano, in maniera agevole, di regolamentareaccedere alle informazioni di proprio riguardo e interesse. Gli archivi ed i centri di documentazione dell’ASL di Rieti sono formati in prevalenza da documentazione amministrativa e da Cartelle Cliniche afferenti al Poliambulatorio di Poggio Mirteto, integrare Casa della Salute di Xxxxxxxx Xxxxxx, P.O di Rieti, ex OPP ASL Rieti blocco 6 e coordinare strumenti, progetti e politiche blocco 7 ed al poliambulatorio di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialiviale Matteucci. Il testopresente intervento ha lo scopo di informatizzare, che ha avuto come riferimento quello precedenteclassificare e rendere correttamente fruibile la documentazione prodotta dalla Direzione Generale e dalle varie strutture dell’ASL. L’obbiettivo ultimo dell’Amministrazione è quindi evitare situazioni di disordine e confusione mediante il riordino, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnicola classificazione, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche l’informatizzazione e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori lo scarto del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarepatrimonio documentale presente.
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PREMESSA. L’ “Accordo La locazione finanziaria è un contratto di programma provinciale natura finanziaria riconducibile tra le attività di concessione di finanziamento che la legge (art. 106 del D.lgs. 385/1993-Testo Unico Bancario) riserva alle banche e agli intermediari finanziari iscritti nell’Albo Unico tenuto dalla Banca d’Italia; ciò fa delle società di leasing dei soggetti molto particolari ai quali si applicano non solo le disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici ma anche, e soprattutto, la normativa primaria e secondaria che regola il settore bancario e finanziario (Testo Unico Bancario, Istruzioni di Vigilanza, d.lgs. 231/2007 in materia di Antiriciclaggio, Istruzioni in materia di Usura, disposizioni di trasparenza etc.). Ciò comporta alcune importanti limitazioni poste all’operato delle società di leasing che, ad esempio, in virtù del principio di esclusività sancito dal TUB, possono assumere solo ed esclusivamente rischi di natura finanziaria, per l’integrazione scolastica cui devono necessariamente poter ribaltare su terzi i rischi di natura diversa o essere manlevate da opportune coperture assicurative. LA LOCAZIONE FINANZIARIA NEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (nuovo Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principiforniture, di regolamentareseguito Codice) contiene alcuni articoli che dettano – seppur in modo non esaustivo – la disciplina della locazione finanziaria nei contratti pubblici. Una prima definizione rilevante viene data dall’art. 3, integrare in cui la locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità è il contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi finanziari e coordinare strumenti, progetti e politiche l'esecuzione di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàlavori. La natura dell’Accordo Provinciale locazione finanziaria rientra a pieno titolo tra i contratti di partenariato pubblico privato a cui, peraltro, si configura applicano i contenuti delle decisioni Eurostat relative al trattamento contabile dei contratti sottoscritti dalla Pubblica Amministrazione e all’impatto degli stessi sul bilancio e sul debito pubblico. L’art. 187 del Codice prevede la possibilità di ricorrere al contratto di locazione finanziaria per la realizzazione, l’acquisizione e il completamento di opere pubbliche; lo stesso contratto costituisce appalto pubblico di lavori, salvo che questi ultimi abbiano un carattere meramente accessorio rispetto all'oggetto principale del contratto medesimo”. Il secondo comma rimette al bando di gara “la determinazione dei requisiti soggettivi, funzionali, economici, tecnico-realizzativi ed organizzativi di partecipazione, le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’opera, i costi, i tempi e le garanzie dell’operazione, nonché i parametri di valutazione tecnica ed economico-finanziaria dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Il terzo comma del medesimo articolo stabilisce che l'offerente può essere anche una associazione temporanea costituita dal soggetto finanziatore e dal soggetto realizzatore, responsabili, ciascuno, in relazione alla specifica obbligazione assunta, ovvero un contraente generale. In caso di fallimento, inadempimento o sopravvenienza di qualsiasi causa impeditiva all'adempimento dell'obbligazione da parte di uno dei due soggetti costituenti l'associazione temporanea di imprese, l'altro può sostituirlo, con l'assenso del committente, con altro soggetto avente medesimi requisiti e caratteristiche. Il Codice prevede inoltre la possibilità dei soggetti privati di presentare proposte relative alla realizzazione di opere pubbliche non inserite negli strumenti di programmazione predisposti dalle PP.AA. anche attraverso la locazione finanziaria in luogo della concessione di lavori pubblici. La partecipazione del finanziatore sin dalle prime fasi rappresenta la maggiore garanzia sulla “bancabilità” del futuro bando di gara. Quanto alla rilevanza off-bilance delle operazioni di PPP, con particolare riferimento al leasing pubblico, si suggerisce di introdurre un inciso teso a chiarire definitivamente che le previsioni concernenti le modalità di contabilizzazione da parte degli enti locali del leasing immobiliare in costruendo alla stregua di un leasing finanziario (e quindi, sempre, come accordo quadroon-balance) attiene alle operazioni di leasing pubblico privo dei requisiti di classificazione come PPP. Viceversa, sulla base laddove sussista l’allocazione del quale si articolerannorischio secondo le previsioni del d.lgs. 50/2016 e le indicazioni Eurostat, al pari degli altri strumenti di PPP, anche in forma migliorativail leasing pubblico potrà essere classificato come off- balance e, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoquindi, che ha avuto contabilizzato come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareleasing operativo.
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PREMESSA. L’ Il presente “Accordo Documento Unico di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013Valutazione Dei Rischi Da Interferenza” (attuativo della Legge 104/92in seguito DUVRI), è redatto in attuazione del disposto dell’art. 26 del D.lgs. n 81/2008 e s.m.i. che trova applicazione nei casi di affidamento di lavori, servizi e forniture ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi. Questo DUVRI è elaborato nell’ambito della promozione della cooperazione e del coordinamento tra datori di lavoro per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro, al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi dovuti alle interferenze tra le attività esercitate nella sede di esecuzione dei lavori in appalto. Riveste, pertanto, un carattere di generalità finalizzato ad essere di ausilio per l’espletamento delle fasi di gara con cui si aggiudicano i contratti in argomento. Il documento, sottoscritto il 12 giugno 2008per accettazione dall’esecutore, è giunto allegato al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha contratto di appalto e dovrà essere aggiornato in funzione di indicare principiqualunque variazione significativa ai fini della salute e sicurezza nel lavoro, nell’andamento dei lavori d’appalto o nello svolgimento delle attività proprie della sede di regolamentareesecuzione del contratto sia a carattere tecnico, integrare sia organizzativo. Le prescrizioni presenti in questo documento sono il risultato dell’analisi effettuata dal Coordinamento Regionale per la Sicurezza e coordinare strumentil’Igiene Ambientale della Regione Piemonte sui processi di lavoro generalmente svolti nelle sedi, progetti sulle fonti di rischio specifiche e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni convenzionali presenti od immesse con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori appaltati e sulla configurazione del luogo di lavoro, rispetto sia alla disposizione degli Accordi territorialiambienti sia della presenza di misure di prevenzione e protezione. Il testo, I lavori appaltati presi in considerazione nel presento documento di valutazione sono i contratti di appalto/opera/somministrazione che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori interessano tutti gli uffici della Direzione Regionale del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutePiemonte, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.particolare:
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PREMESSA. L’ Il contratto di rete trova espresso riconoscimento legislativo nell’art. 3, D.L. n. 5/2009, ai sensi del quale “Accordo con il contratto di programma provinciale per l’integrazione scolastica rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e formativa dei bambini collettiva- mente, la propria capacità innovativa e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare la propria competitività sul mercato e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale a tal fine si configura come accordo quadroobbligano, sulla base del di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa” (comma 4-ter, parte prima). L’accordo in questione può avere soltanto lo scopo di assumere tra le imprese firmatarie delle obbligazioni ed impegni reciproci, si parla in questo caso di rete-contratto, oppure può costituire un ente giuridico autonomo rispetto al quale si articolerannoè di fronte alla figura più avanzata e complessa della rete-soggetto. Su questa distinzione si tornerà più avanti, dopo avere chiarito alcuni concetti fondamentali. In proposito, il predetto art. 3, comma 4-ter, seconda parte, prosegue prevedendo che “il contratto può anche prevedere l’istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un or- gano comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso”. Quindi, tanto il fondo comune, quanto la presenza di organo comune sono facoltativi. Per espressa previsione del comma 4-ter, n. 3, lett. e), l’organo comune agisce in rappresentanza della rete, quando essa acquista soggettività giuridica e, in assenza della soggettività, degli imprenditori, anche individuali, partecipanti al contratto salvo che sia diversamente disposto nello stesso, in forma migliorativaparticolare nelle procedure di programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni. Ai sensi del comma 4-ter, terza parte, ”il contratto di rete che prevede l’organo comune e il fondo patrimo- niale non è dotato di soggettività giuridica”; vi è però la possibilità di conseguire la soggettività giuridica ai sensi del comma 4-quater, secondo cui ”se è prevista la costituzione del fondo comune, la re- te può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede; con l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede la rete acquista soggettività giuridica”. Tuttavia, per ottenere la soggettività giuridica, ”il contratto deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del de- creto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”; quindi non è sufficiente la sottoscrizione dell’atto per scrittura priva- ta ma vi deve essere quanto meno l’autentica di firma. La rete dotata di soggettività giuridica diviene un nuovo soggetto di diritto (“rete-soggetto”) e un autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici. Nondimeno, il concetto di sogget- tività giuridica, che ad esempio appartiene anche alle società di persone, non va confuso con quel- lo di personalità giuridica, proprio, tipicamente, delle società di capitali, che comporta altresì la schermatura della responsabilità personale dei soci. Come pure confermato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 20/E/2013, la rete-soggetto – quella cioè che è dotata di organo comune e di fondo patrimoniale e che ha altresì deciso di iscriversi nella sezio- ne ordinaria del Registro delle imprese – acquista rilevanza anche dal punto di vista tributario, con tutti gli obblighi che ne conseguono ai fini delle II.DD. e IVA se la rete svolge attività commerciale. Deve pure rammentarsi che nel caso di rete-soggetto, quella ripetiamo dotata di soggettività giuridica, en- tro due mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale l’organo comune redige una situazione patrimoniale, osservando, in quanto compatibili, le esperienze disposizioni relative al bilancio di esercizio della società per azioni, e la deposita presso l’ufficio del Registro delle imprese del luogo ove ha sede (comma 4-ter, n. 3). Tornando al fondo comune, la sua previsione ed esistenza può risultare utilissima anche se la rete non acquistasse la soggettività giuridica, laddove l’art. 3, comma 4-ter, n. 2, D.L. n. 5/2009, prevede che ”in ogni caso, per le obbligazioni contratte dall’organo comune in relazione al programma di rete, i lavori degli Accordi territorialiterzi pos- sono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo comune”. La prima parte del comma 4-ter n. 2 che precisa come ”al fondo patrimoniale comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli articoli 2614 e 2615“ del codice civile. Il testorichiamato art. 2615 c.c. dispone che ”per le obbligazioni assunte in nome del consorzio dalle persone che ne hanno la rappresentanza, che ha avuto come riferimento quello precedentei terzi possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo” mentre la responsabilità delle singole imprese emerge, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnicoai sensi del comma 2, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale ”per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta le obbliga- zioni assunte dagli organi... per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo conto dei bambini e alunni disabilisingoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente col fon- do”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.
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Samples: Contratto Di Rete
PREMESSA. L’ “Accordo L’art. 33 D.L. 22 giugno 2012, n. 83 – c.d. Decreto Sviluppo – convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 183, ha introdotto nella legge fallimentare l’art. 169 bis (applicabile alle procedure iniziate dopo l’11 settembre 2012) avente ad oggetto la disciplina dei contratti in corso di programma provinciale per l’integrazione scolastica esecuzione nel concordato preventivo1. L’art. 169 bis l.f. consente al debitore concordatario di chiedere al Tribunale, o, successivamente al decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo, al giudice delegato, l’autorizzazione a sciogliere o sospendere i contratti in corso di esecuzione alla data di presentazione del ricorso. In caso di sospensione e formativa di scioglimento dei bambini e alunni disabili 2008-2013” contratti pendenti è dovuto un indennizzo equivalente al risarcimento del danno conseguente al mancato adempimento. Tale credito – essendo considerato anteriore ala concordato, non è soddisfatto in prededuzione, ma è soggetto alla falcidia concordataria (attuativo della Legge 104/92art. 169 bis, comma 2, l.f.), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base sospensione o lo scioglimento di concordato non trovano però applicazione per determinati contratti espressamente indicati al quarto comma del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e citato art. 169 bis: - i lavori degli Accordi territorialirapporti di lavoro subordinato; - i contratti preliminari di vendita di immobile ad uso abitativo destinato a costituire l’abitazione principale dell’acquirente o di suoi parenti ed affini entro il terzo grado che siano stati trascritti ai sensi dell’art. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed 2645 bis c.c. (se il concordato è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza richiesto dal promittente venditore); - i contratti preliminari di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia immobili ad uso non abitativo destinato a costituire la sede principale dell’attività di Bologna, era composto da rappresentanti impresa dell’acquirente; - i contratti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti finanziamento destinati ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.uno specifico affare;
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Samples: www.ilcaso.it
PREMESSA. L’ “Accordo Il Servizio di programma provinciale Tesoreria Unica, Mista e di Cassa, di cui all’art. 12 della L.R. 34/95, dell’Azienda Sanitaria di Potenza (in seguito indicata per l’integrazione scolastica brevità con la denominazione di Azienda) e formativa dei bambini l’esecuzione di ogni altro servizio bancario occorrente all’azienda, è affidato, mediante procedura negoziata e alunni disabili 2008-2013” con il criterio del prezzo più basso, per l’affidamento della gestione del servizio di tesoreria e cassa dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, ad un Istituto di Credito o a un Consorzio formato da più Istituti di Credito coordinati per la gestione del Servizio (attuativo di seguito denominato Istituto), autorizzato a svolgere l’attività di cui all’art. 10 del decreto legislativo 01 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) dotato di idonee strutture tecnico organizzative operanti sul territorio di competenza dell’azienda, previa valutazione delle offerte presentate dalle Aziende di Credito che dichiarino di aver preso visione del presente Capitolato Tecnico e, nell’accettarlo integralmente, precisino le condizioni che sono disposte a praticare all’Azienda: 1) (differenziale – “ spread “ – rispetto al parametro di seguito indicato, in misura di punto o di percentuale di punto che intende applicare sulle anticipazioni di cassa) riguardo al tasso di interesse passivo sulle anticipazioni eventualmente da contrarre da parte dell’Azienda medesima (a norma dell’art. 4 della L.R. 34/95 e dell’art. 2 lettera g) punto 1) del D.L.vo n. 502/92 e s.m.i.), espresso con riferimento all’EURIBOR 3 mesi /365, vigente tempo per tempo, senza applicazione di commissioni sul massimo scoperto, con la precisazione di seguirne automaticamente le variazioni. 2) Riguardo al prezzo per lo svolgimento del servizio. Il predetto servizio deve essere espletato in osservanza della normativa vigente, in particolare della disciplina relativa al servizio di Tesoreria/Cassa delle Aziende Sanitarie del SSN, incluse quelle a valenza regionale, delle norme contenute nel presente Capitolato Speciale d’Appalto, della Legge 104/9229 ottobre 1984 n. 720 istitutiva del sistema di Tesoreria Unica e dei relativi decreti attuativi e di ogni altra modificazione ed integrazione normativa, nonché dell’art. 77 quater del D.L. n. 112/2008 convertito con modificazione nella Legge 6 agosto 2008 n. 133 “ Modifiche della tesoreria unica ed eliminazione della rilevazione dei flussi trimestrali di cassa” e dell’art. 35, Decreto Legge 24/01/2012 n. 1. In vigenza del predetto art. 35 D.L. n. 1/2012, in considerazione della sospensione del regime di tesoreria unica previsto dall’art. 7 del D.L. 07/08/1997 n. 279, e del ripristino delle disposizioni di cui all’art. 1 della Legge 29/10/1984 n. 720, il Cassiere curerà i rapporti con la Tesoreria Provinciale dello Stato in riferimento alle disposizioni riguardanti la Tesoreria Unica. Secondo la normativa di legge per tempo vigente il servizio sarà regolato tramite conto corrente bancario fruttifero con liquidazione trimestrale degli interessi attivi. L’aggiudicazione verrà effettuata a chi avrà offerto il miglior risultato complessivo nel rapporto tra: il più basso tasso d’interesse passivo sulle anticipazioni eventualmente da contrarre da parte dell’Azienda, espresso in termini di differenziale (“spread”), sottoscritto in misura di punto o percentuale di punto, da applicare sull’EURIBOR a 3 mesi/365, vigente tempo per tempo, senza applicazione di commissioni sul massimo scoperto, con la precisazione di seguirne le variazioni; ‐il miglio prezzo su base annua per lo svolgimento del servizio; A tale fine il 12 giugno 2008miglior risultato complessivo corrisponderà al maggior punteggio attenuto da ciascun istituto di credito nella somma tra punteggio corrispondente allo spread offerto e il punteggio corrispondente al prezzo per lo svolgimento del servizio offerto, secondo la tabella riportata al punto 5 “criterio di aggiudicazione” dell’avviso di gara. Il tasso di interesse attivo sulle giacenze di conto produttive di interessi rimane fissato nella misura di 0,20 (zerovirgolaventi) punti in meno del tasso passivo offerto. Ai sensi dell’art. 4 della Legge 10/02/1992 n. 154 si specifica che oltre al tasso di interesse passivo sulle eventuali anticipazioni da contrarre da parte dell’Azienda (a norma dell’art. 4 della L.R. 34/95), tutti gli altri servizi sono inclusi nel prezzo offerto per lo svolgimento del servizio. La possibilità di variare in senso sfavorevole il tasso passivo di interesse resta limitata alle variazioni dell’EURIBOR 3 mesi/365, vigente tempo per tempo, il prezzo offerto per lo svolgimento del servizio resta fisso per tutta la durata contrattuale e l’istituto di credito è obbligato ad eseguire tutti i servizi previsti nel presente capitolato oltre quelli che dovessero rendersi necessari per obblighi di legge, regolamenti e circolari nazionali o regionali senza la possibilità di richiederne maggiorazioni. Esso comprende il servizio di tesoreria e cassa delle gestioni liquidatorie delle EX‐USL n. 1 di Venosa, N. 2 Potenza e n. 3 di Lagonegro affidate all’azienda. Il servizio riguarderà la gestione dell’Azienda con suoi presidi attuali nonché con quelli che dovessero, nel corso della convenzione, essere creati dall’azienda secondo l’articolazione di cui intende dotarsi, ovvero essere trasferiti o affidati all’Azienda medesima e quello delle gestioni liquidatorie delle EX‐USL n. 1 di Venosa, N. 2 Potenza e n. 3 di Lagonegro. L’Istituto di Credito aggiudicatario del servizio, è giunto esonerato dal prestare cauzione in quanto compreso tra le Aziende di credito di cui al suo terzo rinnovoD.L. n. 385/93. L’Accordo ha funzione Durante il periodo di indicare principivalidità del contratto, di regolamentarecomune accordo fra le parti e nel rispetto delle procedure di rito, integrare potranno essere apportati i perfezionamenti metodologici, ritenuti necessari dalle parti e coordinare strumentiprevio necessario concordamento, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base per un migliore svolgimento del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareservizio.
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Samples: Disciplinare Di Gara
PREMESSA. L’ “Accordo di programma provinciale Il Mercato elettronico della P.A. (MePA) è un mercato digitale in cui le Amministrazioni abilitate possono acquistare, per l’integrazione scolastica valori inferiori alla soglia comunitaria (134 mila euro per le P.A. centrali e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92207 mila euro per le altre), sottoscritto i beni e servizi offerti da fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema. In tale mercato le pubbliche amministrazioni registrate consultano cataloghi di beni e servizi resi disponibili da operatori economici abilitati dalla centrale di committenza (Consip), con la possibilità di interpellare una pluralità di fornitori per ottenere condizioni economiche diversificate. Il ricorso al MePA da parte delle Istituzioni scolastiche non forma oggetto di un obbligo normativamente sancito (differentemente da quanto accade per le Convenzioni Consip), restando ad oggi tuttora vigente l’art. 1, comma 450 della l. 296/ 2006 che espressamente le esclude da tale obbligo. Tuttavia, in un’ottica di accelerazione della spesa e semplificazione delle procedure di acquisto, con nota MIUR Prot. n. AOODGAI/ 5517 del 17 giugno 2014, sono stati sottolineati alcuni vantaggi propri dello strumento: ¡ non si rende necessario l’espletamento delle procedure per la costituzione di elenchi fornitori da invitare alla gara; ¡ si abbattono i tempi dell’aggiudicazione in quanto la gara viene espletata dalla piattaforma stessa secondo il 12 giugno 2008criterio stabilito dalla stazione appaltante (prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa); ¡ viene meno la necessità di rispettare il termine dilatorio di 35 giorni previsto dall’art. 11 comma 10 del D.Lgs. 163/ 2006 (Codice degli appalti); ¡ la Richiesta di Xxxxxxx (di seguito RdO) consente alla scuola di accedere ai cataloghi presentati da ditte operanti sull’intero territorio nazionale, è giunto al suo terzo rinnovoampliando le possibilità di scelta per la stazione appaltante, favorendo le pari opportunità ad un numero maggiore di aziende e conferendo trasparenza e tracciabilità all’intera procedura. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativaPer concludere le transazioni sul MePA, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche devono essere dotate di firma digitale. Se l’importo è inferiore a 2.000,00 €, ovvero al diverso limite di spesa stabilito dal Consiglio d’Istituto per gli affidamenti diretti (art. 34, c. 1 DI 44/ 2001), l’Istituzione scolastica può procedere ad affidamento diretto (v. oltre per le modalità tecniche con le quali in concreto si procede sul MePA ad affidamento diretto o mediante ordine diretto di acquisto o con richiesta di offerta ad unico fornitore). Di seguito il prospetto di sintesi contente i principali step e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionaletempistiche della procedura in oggetto. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.PER LA SCUOLA - COMPETENZEEAMBIENTI PERL’APPRENDIMENTO
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Samples: sad45045d25ee7a11.jimcontent.com
PREMESSA. L’ “Accordo L’Azienda Ospedaliero Universitaria di programma provinciale Bologna è storicamente centro di riferimento regionale per l’integrazione scolastica i trapianti d’organo solido e formativa di cellule staminali emopoietiche e recentemente è stata riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dell’Xxxxxx-Romagna per l’assistenza e ricerca nei trapianti e nel paziente critico e la gestione medica e chirurgica integrata delle patologie oncologiche. A supporto dell’attività trapiantologica del Policlinico e della Regione, la UOS di Immunogenetica e biologia dei bambini trapianti, collocata presso il Servizio di Immunoematologia e alunni disabili 2008-2013” Medicina Trasfusionale X.X.XX, è sede del Centro Donatori della provincia bolognese (attuativo BO01) e del Registro Regionale dei Donatori di Midollo Osseo (delibera regionale 942/2016). Essa inoltre è Centro Regionale di Riferimento per la tipizzazione del Sistema di Istocompatibilità ed è accreditata dalla Fondazione Europea di Immunogenetica (EFI) dal 1997. Negli anni il Registro Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx ha iscritto un numero progressivamente crescente di donatori di midollo osseo e, nonostante la flessione a causa della Legge 104/92pandemia COVID, il Registro Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx si colloca al primo posto tra i Registri Regionali per indice di reclutamento (doppio rispetto a quello nazionale), sottoscritto per numero di donatori inseriti in ricerca e tipizzati in alta risoluzione, tra le Regioni con il 12 giugno 2008maggior numero di donazioni e con la più elevata percentuale di giovani donatori. L’attività di immunogenetica rivolta ai pazienti riguarda sia la tipizzazione tissutale HLA (dei riceventi e dei donatori - familiari e non correlati), sia lo studio dell’assetto immunologico dei riceventi, eseguiti con tecniche diagnostiche innovative che garantiscano la massima sensibilità e specificità di risultato in tempi rapidi. Tali indagini si applicano sia allo studio pre-trapianto, per la valutazione della compatibilità ricevente/donatore e la stratificazione del rischio in presenza di paziente immunizzato, sia nel monitoraggio post-trapianto in presenza di anticorpi anti-HLA associati a segni clinico-laboratoristici di rigetto o organ failure, per guidare i clinici nella scelta terapeutica più appropriata per il successo del trapianto stesso. L’attività del Laboratorio è giunto al suo terzo rinnovostrettamente connessa con le attività di ricerca e didattica ed integrata con l’attività clinica di strutture di elevata specializzazione di questo Policlinico, del Policlinico di Modena e delle UOC di Ematologia della Regione. L’Accordo ha funzione Alla luce delle attività caratterizzanti sopra descritte e del Decreto del 19 settembre 2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ministeriale N. 266 del 26 ottobre 2020, in cui l’AOU di indicare principiBologna è stata riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) negli ambiti specifici di pazienti onco-ematologici e trapianti, l’”Immunogenetica e biologia dei trapianti” andrà quindi a costituire un Programma Dipartimentale di regolamentarerilevanza strategica per l’azienda per le tipologie di attività che presidia andate progressivamente a crescere per offerta e numero negli anni, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra per i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni legami che queste hanno con disabilitàgli ambiti propri del riconoscimento IRCCS. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadronuova configurazione organizzativa prevede lo spostamento di questo programma e di quello di “Banca sangue cordonale, sulla base tessuti cardiovascolari e paratiroideo, biobanca e banca gameti” all’interno del quale si articolerannoDipartimento Interaziendale di Anatomia Patologica, anche in forma migliorativagarantendo la possibilità di condividere tra loro risorse umane e strumentali e di creare sinergie con le strutture già presenti nel dipartimento a supporto sia dell’attività clinica che di ricerca. Questa riorganizzazione rimarrà esclusa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoanticipandola, da quella più complessiva del Servizio Trasfusionale Metropolitano, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto vedrà la cessione del ramo d’azienda da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, AOSP verso AUSL in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaredata 01/01/2022.
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PREMESSA. L’ “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica I prezzi riportati nei singoli capitoli sono ottenuti mediante analisi ricavate dalla composizione delle risorse elementari (mano d’opera e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92materiali), sottoscritto il 12 giugno 2008dei noli e dei semilavorati (ad esempio malte ed impasti di calcestruzzo) e comprendono l’uso di trabattelli, scale, etc. fino all’altezza del piano di lavoro necessaria all’esecuzione dell’opera, se non diversamente esplicitato nella descrizione della voce. Inoltre si intendono incluse nei prezzi tutte quelle dotazioni, attrezzature, opere provvisionali e di sicurezza che l’impresa specializzata nell’esecuzione della attività di lavoro deve necessariamente avere nella propria organizzazione di cantiere per l’esecuzione delle opere secondo gli elaborati di progetto, laddove non diversamente esplicitato e computato a parte. Le voci relative alle opere compiute, comprendono, se non diversamente specificato, la fornitura e la posa in opera dell’articolo descritto e di tutti gli eventuali accessori e complementi di montaggio necessari; allo stesso modo comprendono tutte le spese di trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d’opera fino alla posizione di installazione o utilizzo, nonché l’allontanamento fino alla consegna a discarica (inclusi gli oneri di discarica). Il costo della mano d’opera è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, calcolato sulla base del quale si articolerannodelle tabelle ministeriali vigenti emanate in attuazione di quanto disposto dall’art. 86 comma 0 xxx, anche xxx Xxxxxxx Legislativo 12 aprile 2006 n. 163; in forma migliorativa, alternativa sono utilizzati i costi orari della manodopera pubblicati dal Provveditorato Interregionale per le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa Opere Pubbliche per la comunitàLombardia e l’Xxxxxx Xxxxxxx. A dimostrazione dello sforzo I costi dei materiali utilizzati in analisi derivano dai valori di integrazione anche delle politiche mercato forniti dalle maggiori case produttrici. I costi dei noli includono tutti i costi di interventoconsumo, l’Accordo manutenzione, assicurazione e ammortamento del mezzo. I prezzi, quindi, si intendono informativi e medi per forniture e lavori normali di una certa consistenza. In caso di lavorazioni particolari non comprese nel presente Xxxxxxxxx è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareindispensabile effettuare nuove analisi prezzi così come stabilito dall’art 32 del DPR 207/10.
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PREMESSA. L’ “Accordo La Casa di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)Cura Pio XI, sottoscritto il 12 giugno 2008fondata nel 1969, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione gestita dall’Ordine delle Suore dell’Istituto di indicare principiSan Xxxxxxxx di Gerona, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàcongregazione fondata in Spagna da Xxxxx Xxx Xxxxx nel 1870. La natura dell’Accordo Provinciale congregazione da sempre lavora con impegno per realizzare, attraverso le opere, valori di fratellanza, solidarietà e speranza. La Casa di Cura Xxx XX si configura distingue nel panorama della sanità regionale per l’elevato grado di umanizzazione, la qualità delle prestazioni, la capacità professionale degli operatori, l’alto livello tecnologico delle apparecchiature e per il confort alberghiero offerto ai clienti. La Casa di Cura Xxx XX si propone come accordo quadroobiettivo l’eccellenza nella cura e riabilitazione dei pazienti attraverso l'utilizzo delle più recenti tecniche e tecnologie mediche e con il supporto di personale medico altamente specializzato. La Casa di Cura dispone in totale di 98 posti letto suddivisi in due raggruppamenti operativi: 1) Chirurgia, sulla base del quale dedicato alle Alte Specialità, dispone di 59 posti letto. Al suo interno si articolerannodistinguono: Chirurgia Generale e sue specialità, anche Cardiochirurgia con Emodinamica, Oculistica, Ortopedia, Urologia. È presente inoltre il servizio di Terapia Intensiva Postchirurgica con 4 posti letto. 2) Medicina, dedicato a tutte le branche specialistiche, dispone di 37 posti letto ed è suddiviso in forma migliorativa3 unità funzionali: Medicina Generale, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialiOncologia Medica, Cardiologia con Emodinamica, con due posti letto dedicati all’Assistenza Intensiva Cardiologica. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed presente Codice Etico è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza sulla base delle indicazioni contenute nello schema-tipo allegato al DCA 183/2013 avente ad oggetto “Approvazione schema tipo di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didatticocontratto/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa accordo per la comunità. A dimostrazione dello sforzo definizione dei rapporti giuridici ed economici tra le Aziende Sanitarie Locali e i soggetti erogatori di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareprestazioni sanitarie a carico del Servizio Sanitario Regionale”.
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PREMESSA. L’ “Accordo La Compagnia di programma provinciale Assicurazione Reale Mutua (di seguito denominata anche Società o Assicuratore) aggiudicataria della gara per l’integrazione scolastica la stipula di un contratto avente ad oggetto il servizio di copertura assicurativa in forma collettiva di assistenza sanitaria integrativa a favore dei Notai in esercizio, dei Titolari di pensione erogata a qualsiasi titolo dalla Cassa Nazionale del Notariato con eventuale estensione ai componenti il nucleo familiare di ciascuno dei soggetti sopra indicati e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la Cassa Sanitaria Previass II (attuativo della Legge 104/92)di seguito denominata anche Cassa di Assistenza) sulla base di specifici accordi tra loro intervenuti, sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroimpegnano, sulla base del quale si articolerannopresente contratto ad erogare a favore dei Notai in esercizio, anche dei Titolari di pensione erogata a qualsiasi titolo dalla Cassa Nazionale del Notariato e con eventuale estensione ai componenti il nucleo familiare di ciascuno dei soggetti sopra indicati (in forma migliorativaseguito denominati Assistiti) indennizzi, rimborsi di spesa per i casi di malattia, infortuni e parto secondo le esperienze e i lavori degli Accordi territorialinorme di seguito indicate. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale Dette prestazioni verranno rese per il superamento dell’handicap, Centri tramite della citata Previass II Cassa di Formazione ProfessionaleAssistenza iscritta all’Anagrafe dei Fondi Integrativi Sanitari di cui al decreto Min.Lav. La condivisione del 27/10/2009 la quale dichiara di un percorso complesso tra Istituzioni essere idonea ed abilitata a norma di Legge a ricevere i contributi e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori ad assumere la contraenza del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa programma sanitario per la comunitàcategoria assicurata di cui ai successivi artt. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento1.2 e 1.5 della Sezione 1 del presente contratto, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre ai fini degli aspetti fiscali e valorizzarecontributivi.
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Samples: Convenzione Rimborso Spese Mediche
PREMESSA. L’ ✓ Visto l’art. 15 della L. 241/90 e s.m.i. che ha previsto espressamente che le PP.AA. possano “Accordo concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di programma provinciale attività di interesse comune”; ✓ Visto l’art. 7 del D.P.R. 275/99, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche ai sensi dell’art.21 della L. 59/97, che prevede la facoltà, per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principile Istituzioni scolastiche, di regolamentarepromuovere o aderire ad accordi di Rete tra Scuole per il raggiungimento delle proprie attività istituzionali; ✓ Richiamati gli artt. 31 e 33 del D.M. 44/2001 che regolamentano l’adesione delle Istituzioni scolastiche alle reti; ✓ Tenuto conto che l’accordo di Rete, integrare secondo quanto sancito dal comma 2 del citato art. 7 del DPR 275/99, può avere per oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e coordinare strumentisviluppo, progetti di formazione e politiche aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l’istituzione di laboratori finalizzati, tra l’altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione in servizio del personale scolastico, all’orientamento scolastico e professionale ferma restando l’autonomia dei singoli bilanci, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali; ✓ Considerato che tale collaborazione è finalizzata alla promozione della sicurezza, alla miglior realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, al completamento e miglioramento dell’iter formativo degli allievi, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le parti coinvolte, a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accrescimento della qualità dei servizi offerti; nonché alla realizzazione di un sistema formativo integrato e al potenziamento del servizio scolastico sul territorio, evitando la frantumazione delle iniziative e la dispersione delle risorse; ✓ Acquisita la disponibilità dei dirigenti scolastici delle Istituzioni sopracitate a convenire di istituire una rete di scuole con l’individuazione dell’oggetto articolato in più attività, nonché il ruolo degli attori di tale accordo; ✓ Acquisite, altresì, le delibere degli XX.XX. delle Scuole interessate alla costituzione del presente accordo; ✓ le Istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a collaborare reciprocamente per il più efficace, efficiente ed economico acquisto, uso, manutenzione, aggiornamento dell’hardware; ✓ le stesse Istituzioni hanno interesse a collaborare reciprocamente per la condivisione del più efficace ed efficiente utilizzo didattico dei software dedicati; ✓ la diffusione costante di hardware di sempre nuova generazione impone un graduale e costante aggiornamento delle attrezzature informatiche; ✓ le dotazioni informatiche abbisognano di una accurata manutenzione pe mantenerne l’efficienza e rallentarne l’obsolescenza; ✓ le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado non dispongono di personale specializzato per le succitate manutenzioni e hanno la necessità di concordare strategie di intervento fra nonché di elaborare azioni concrete che consentano di affrontare l’emergenza quotidiana; ✓ le scuole hanno la necessità di sperimentare nuovi modelli didattici ed organizzativi, Il presente accordo ha per oggetto il superamento del gap tecnologico/attuativo che caratterizza i soggetti coinvolti nell’attuazione 38 Istituti Comprensivi della Provincia di Mantova rispetto agli Istituti della Secondaria di II° grado. A supporto di quanto esposto si indicano due ambiti per cui tutte le scuole statali hanno gli stessi obblighi, indipendentemente dal loro ordine: l’ambito amministrativo, in cui si prevede l’abolizione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni procedure cartacee, l’uso della posta elettronica certificata, la firma elettronica, la gestione del personale on-line, il sito web della scuola etc., l’ambito didattico, con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrola diffusione delle Lim, sulla base del quale si articolerannol’obbligo delle pagelle elettroniche, anche in forma migliorativail registro elettronico, le esperienze piattaforme di e-learning, la formazione personale on-line, etc. Ma a tutto questo non corrisponde assolutamente la dotazione economica (leggasi Generazione WEB etc. per le Superiori) e i lavori la dotazione di personale preposto (leggasi assistenti tecnici, docenti/tecnico pratici, magazzinieri, uffici tecnici etc, per le Superiori ) per le Scuole degli Accordi territorialiIstituti Comprensivi. Il testoai sensi dell’art. 7 del D P R n 275 dell’08 marzo 1999, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto il presente Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo. L’istituzione della rete assume il nome di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza “ XXXXXXXXXXX.XXX” lasciando impregiudicata l’autonomia di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, ciascuna delle Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro interessate che, tra riforme (avvenutein ogni modo, rimane soggetto giuridico a se stante. E’ fatta comunque salva la possibilità, per altre istituzioni scolastiche non appartenenti al citato elenco di aderire a pieno titolo alla Rete in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere presenza di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, un’omogeneità territoriale che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareconsenta un’agevole partecipazione alle attività.
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Samples: Accordo Di Rete
PREMESSA. L’ “Accordo Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di programma provinciale competenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perchè le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l’integrazione scolastica l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e formativa ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del ruolo delle relazioni sindacali, convengono di realizzare un sistema di relazioni sindacali e di informazioni coerente con le esigenze delle aziende e dei bambini lavoratori del settore e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. A tal fine, sottoscritto il 12 giugno 2008le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del settore e la pratica realizzazione di indicare principi, un più avanzato sistema di regolamentare, integrare relazioni sindacali e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannostrumenti di gestione degli accordi, anche al fine di garantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a conoscere preventivamente le occasioni di sviluppo, realizzare le condizioni per favorirlo, individuare eventuali punti di debolezza per verificarne le possibilità di superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinchè vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in forma migliorativatema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, le esperienze infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al fine di realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e i lavori degli Accordi territorialiin particolare per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro Le parti si danno atto che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessaper la coerenza complessiva del nuovo sistema di relazioni sindacali, non bisogna mai perdere potranno essere ripetute le materie previste ai vari livelli di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli contrattazione e non potranno richiedersi altre materie oltre trent’anni quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e le modalità di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareconfronto previste nei vari capitoli.
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Samples: www.certificazione.unimore.it
PREMESSA. L’ “Accordo Le parti, nel procedere al rinnovo del c.c.n.l. 5 maggio 2005, riconoscono la validità e la proficuità del a col aborazione sino ad oggi osservata, certificata dal 'unanime e costante apprezzamento che la farmacia territoriale ed i suoi addetti quotidianamente riscuotono. Autorevoli ricerche sul gradimento da parte del a popolazione dei servizi pubblici e privati, ef ettuate da qualificati soggetti esterni al mondo del a farmacia, quale è il CFMT (nato per iniziativa di programma provinciale Confcommercio e dei Sindacati del comparto turismo e servizi per l’integrazione scolastica e formativa la formazione dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92dirigenti), sottoscritto attestano che, ormai da diversi anni e con indici di gradimento sempre estremamente elevati, la farmacia è considerata dai cittadini il 12 giugno 2008servizio di maggiore af idabilità e funzionalità, distinguendosi per l'alta professionalità del personale, la capacità di rispondere al e esigenze dei cittadini e la molteplicità dei servizi aggiuntivi of erti ad integrazione di quel o istituzionale di assistenza farmaceutica. In tale considerazione, le parti confermano la propria volontà di dare ancor maggior vigore al 'attuale assetto che vede la contrattazione nazionale e quel a decentrata accomunate dal medesimo obiettivo di correlare lo sviluppo del settore al e prioritarie esigenze economico-finanziarie, occupazionali e di politica sanitaria del Paese. Tale obiettivo sarà perseguito dal e parti, a livel o nazionale e regionale, seguendo due direttrici: garantire la migliore gestione e corretta applicazione del contratto nazionale e porsi nei confronti del e Istituzioni come soggetto politico unitario, pur nel a diversità di identità e di ruolo. In questa ottica, il riassetto normativo del settore, volto a prefigurare una farmacia dei servizi, troverà nel contratto gli strumenti attuativi più idonei, riferiti anche a quanto concordato sul a flessibilità del lavoro, adattati al a specificità del settore caratterizzato da un servizio di pubblica utilità che aggrega i singoli esercizi farmaceutici pur nel a diversa dimensione e struttura del a connessa azienda. Nei confronti del e Istituzioni, le parti ribadiranno con chiara ed univoca determinazione la funzione primaria e imprescindibile del a farmacia, per il ruolo sanitario e sociale di fondamentale importanza che la medesima ricopre nel 'ambito del Sistema sanitario nazionale. Coerentemente, dunque, le parti confermano la comune volontà di impegnarsi a svolgere azioni congiunte intese a ribadire il principio che la dispensazione del farmaco è prerogativa del farmacista in farmacia, il quale, nel pieno rispetto del e disposizioni volte al a tutela del a salute, è giunto l'unica figura in grado di soddisfare pienamente ogni esigenza del cittadino e di dare in tal modo un valore aggiunto al suo terzo rinnovoa dispensazione del farmaco. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativaA riguardo, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto parti convengono sul a necessità di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da perseguire una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro alta qualificazione del a farmacia, che, tra riforme (avvenutequale presidio sanitario del SSN, in fieri e possa continuare a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessagarantire, non bisogna mai perdere con uniformità di vista quanto si è conquistato nel nostro prestazioni su tutto il territorio nel corso nazionale, l'attuale elevato standard di assistenza farmaceutica, integrando tale primaria funzione con nuovi servizi di alta valenza socio-sanitaria. Infine, le parti assicurano il proprio impegno per valorizzare i rispettivi ruoli di rappresentanza degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento interessi del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresettore.
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PREMESSA. L(art. 1, comma 01) “Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro”. Si tratta della riproposizione, nella normativa italiana, della medesima considerazione formulata dalle parti sociali nel preambolo dell’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato, recepito ed attuato con direttiva europea n. 99/70/CE del 28 giugno 1999. L’apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro a tempo determinato è consentita a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro. L’apposizione del termine è priva di effetto se non risulta da un atto CAUSALE e FORMA SCRITTA (art. 1, commi 1-4) scritto nel quale, salvi i casi di acausalità sotto descritti, devono essere specificate le ragioni che determinano l’apposizione del termine (causale). Il datore di lavoro deve consegnare al lavoratore una copia dell’atto scritto entro cinque giorni lavorativi dall’inizio della prestazione lavorativa. L’atto scritto non è necessario se la durata del rapporto di lavoro non è superiore a dodici giorni. La causale di assunzione a tempo determinato (come anche la causale di somministrazione a tempo determinato di cui al D.Lgs. n. 276/2003, art. 20, comma 4) non deve essere indicata nel primo rapporto di lavoro a tempo determinato tra datore di lavoro o utilizzatore e lavoratore, per lo svolgimento di qualunque tipo di ACAUSALITA’ “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principimansione, di regolamentaredurata non superiore a 12 mesi, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche comprensiva di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto primo rapporto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareeventuale proroga.
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Samples: Accordo Stato Regioni
PREMESSA. L’ La disciplina delle operazioni con parti correlate contenuta nel Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d’Italia 263 del 2006 (di seguito anche “Accordo Disposizioni”) mira a presidiare il rischio che la vicinanza di programma provinciale taluni soggetti ai centri decisionali di una banca possa compromettere l’imparzialità e l’oggettività delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei loro confronti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per l’integrazione scolastica depositanti e formativa azionisti. A tal fine, l’Autorità di Xxxxxxxxx dispone con le citate Disposizioni che le banche si dotino di un sistema di presidi per la gestione di tali fattispecie. In tale ambito, la Sezione III della normativa in argomento stabilisce sia l’iter di definizione delle procedure deliberative, sia un insieme di regole minimali alla base delle procedure per il compimento delle operazioni con Soggetti Collegati. Obiettivo del presente documento è quello di disciplinare le procedure deliberative ‐ in termini di soggetti coinvolti nel processo deliberativo e attività attribuite ai medesimi ‐di cui la Banca si dota al fine di preservare l’integrità dei bambini processi decisionali nelle operazioni con parti correlate e alunni disabili 2008-2013” soggetti connessi (attuativo di seguito, collettivamente, Soggetti Collegati). Le principali definizioni rilevanti ai fini del presente documento sono di seguito riportate: • Esponenti aziendali: i componenti gli organi di amministrazione e controllo della Legge 104/92)Banca e il Direttore Generale e chi ne svolge funzioni in qualità di Condirettore e Vice Direttore ovvero, sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principiove non nominato, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresostituto.
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Samples: www.bancater.it
PREMESSA. L’ “Accordo Il presente c.c.n.l., nell'assumere come proprio lo spirito del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23 luglio 1993, ne realizza, per quanto di programma provinciale competenza del c.c.n.l., le finalità e gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificamente indicati dal presente contratto. Le parti, inoltre, s'impegnano ad intervenire perché le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate. Le parti s'impegnano ad intervenire congiuntamente per l’integrazione scolastica l'emanazione di un apposito provvedimento legislativo che applichi il particolare trattamento contributivo-previdenziale, così come previsto per le erogazioni della contrattazione aziendale dal Protocollo 23 luglio 1993. Le parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e formativa ferme restando le rispettive distinte responsabilità delle organizzazioni Imprenditoriali e delle XX.XX., consapevoli dell'importanza del ruolo delle relazioni sindacali, convengono di realizzare un sistema di relazioni sindacali e di informazioni coerente con le esigenze delle aziende e dei bambini lavoratori del settore e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)funzionale all'individuazione e all'esaltazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali ed aziendali anche con riferimento ai riflessi sull'organizzazione del lavoro. A tal fine, sottoscritto il 12 giugno 2008le organizzazioni firmatarie esprimono l'intenzione di favorire corretti e proficui rapporti, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione attraverso l'approfondimento delle conoscenze dei problemi del settore e la pratica realizzazione di indicare principi, un più avanzato sistema di regolamentare, integrare relazioni sindacali e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannostrumenti di gestione degli accordi, anche al fine di garantire il rispetto delle intese e, quindi, prevenire l'eventuale conflittualità tra le parti. Tale funzione è svolta anche attraverso la raccolta e lo studio di dati e informazioni utili a conoscere preventivamente le occasioni di sviluppo, realizzare le condizioni per favorirlo, individuare eventuali punti di debolezza per verificarne le possibilità di superamento. Le parti, tenuto conto delle imminenti scadenze a livello comunitario, concordano sull'esigenza di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinché vengano analizzati ed approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in forma migliorativatema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, le esperienze infine, convengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi interessati al fine di realizzare un quadro di riferimento economico ed istituzionale funzionale allo sviluppo delle imprese e i lavori degli Accordi territorialiin particolare per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro Le parti si danno atto che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessaper la coerenza complessiva del nuovo sistema di relazioni sindacali, non bisogna mai perdere potranno essere ripetute le materie previste ai vari livelli di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli contrattazione e non potranno richiedersi altre materie oltre trent’anni quelle previste per ciascun livello rispettando le procedure e le modalità di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareconfronto previste nei vari capitoli.
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PREMESSA. L’ “Le OO. SS. e le Associazioni degli Enti della Formazione Professionale, firmatari dl CCNL per la Formazione Professionale 2007-2010, al fine di fronteggiare crisi momentanee, ovvero temporanee eccedenze di personale, comunque determinatesi individuano nel Contratto di Solidarietà Difensivo (CdS) un valido strumento di tutela, da adottarsi, a seguito del presente Accordo nazionale, con successivi accordi territoriali, fermo restando quanto previsto dal CCNL FP in materia di programma provinciale per l’integrazione scolastica mobilità e formativa dei bambini tutela occupazionale (art. 34 e alunni disabili 2008-2013” allegato n. 10) e dagli Accordi Nazionali, Regionali e Territoriali e dalle Contrattazioni di secondo livello di estensione ed applicazione delle tutele sociali al comparto della Formazione Professionale, Il Contratto di Solidarietà difensivo è applicabile esclusivamente a seguito del preventivo esame congiunto delle situazioni aziendali in atto (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione a livello regionale o provinciale) e dell’eventuale esito non positivo delle procedure di indicare principi, di regolamentare, integrare ricollocazione e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannoreinserimento, anche esterno al settore, del personale dipendente in forma migliorativaesubero posto in mobilità contrattuale. Le parti infine, concordano di estendere le esperienze procedure e i lavori degli Accordi territorialicontenuti della presente intesa anche agli Enti con meno di 15 dipendenti nel rispetto dei vincoli previsti dalla L. n. 863/84, in tal caso le riduzioni di orario, concordate in sede sindacale, richiedono il consenso unanime di tutti i lavoratori. Il testopresente accordo, che ha avuto come riferimento quello precedenteparte integrante del CCNL 2007 – 2010, è frutto si compone di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che4 parti, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.loro inscindibili:
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Samples: Accordo Tra Forma E Cenfop E
PREMESSA. L’ “Accordo Gli accordi interconfederali inerenti gli assetti contrattuali, le politiche del lavoro e di programma provinciale sostegno al sistema produttivo costituiscono il quadro di riferimento sulle cui linee le Parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità d'organizzazioni del movimento cooperativo e delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, consapevoli dell'importanza del ruolo delle relazioni sindacali, convengono di realizzare un sistema relazionale e partecipativo basato su informazione, confronto e contrattazione, coerentemente con le esigenze delle cooperative e dei lavoratori, funzionale all'individuazione degli aspetti innovativi espressi nelle diverse tipologie settoriali, anche con riferimento all'organizzazione del lavoro nel settore. Al fine di garantire il rispetto delle intese e prevenire la conflittualità, le parti firmatarie si impegnano a corretti e proficui rapporti, favorendo l'approfondimento dei problemi del settore, la realizzazione di un avanzato sistema di relazioni sindacali e di strumenti di gestione degli accordi. A tal fine è istituita una Commissione paritetica nazionale composta da 6 membri di volta in volta nominati dalle parti firmatarie del presente c.c.n.l., la quale a richiesta di una delle parti, assolverà compiti inerenti la conciliazione per l’integrazione scolastica le controversie vertenti sulle materie del presente contratto. Con la stipula del presente c.c.n.l. le parti hanno inteso definire un unico riferimento contrattuale con regole certe ed omogenee per l'intero settore per salvaguardare l'esercizio di una concorrenza leale, rispettare le esigenze delle cooperative e formativa la tutela dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)diritti dei lavoratori. Per quanto non previsto dal presente c.c.n.l. valgono le vigenti disposizioni di legge. Il presente c.c.n.l., sottoscritto il 12 giugno 2008da A.G.C.I. Culturalia - FederCultura Confcooperative - Legacoop settore Cultura e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative della categoria a livello nazionale: SLC-CGIL - FISTEL-CISL - UILCOM-UIL, è giunto un complesso unitario e inscindibile e costituisce, in ogni sua norma e nel suo insieme il trattamento minimo e inderogabile per i lavoratori delle imprese di cui al suo terzo rinnovoprimo comma della presente premessa ed è condizione necessaria per il godimento dei benefici normativi e contributivi previsti dalle vigenti disposizioni regionali, nazionali e comunitarie nonché per l'accesso alla formazione continua erogata dai fondi interprofessionali. L’Accordo ha funzione Relativamente alla salvaguardia delle condizioni di indicare principimiglior favore, il presente contratto sostituisce ed assorbe ad ogni effetto le norme di regolamentaretutti i precedenti contratti collettivi nazionali riguardanti le imprese cooperative di cui al primo comma della presente premessa, integrare nonché le norme e coordinare strumentile consuetudini locali, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàin quanto da esso disciplinate. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato premessa costituisce parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaredel presente c.c.n.l.
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PREMESSA. L’ “Accordo La Unical S.p.A. fornisce il cantiere di programma provinciale calcestruzzo con autobetoniere, autobetonpompe e pompe proprie e/o per l’integrazione scolastica mezzo di appaltatori del servizio di trasporto e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàpompaggio. La Unical S.p.A. considera la sicurezza del lavoro un valore irrinunciabile e prioritario; la politica Aziendale pone la tutela dell’integrità fisica e della salute dei lavoratori come obiettivo prioritario. Ai fini di tale obiettivo la società ha predisposto ed attuate le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori nel rispetto della normativa vigente. Nelle more delle considerazioni sopra espresse e nell’ottica della cooperazione ai fini dell’individuazione dei rischi e per l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione, così come previsto dal D.Lgs. 81/2008, la scrivente intende fornire notizie utili all’individuazione degli eventuali rischi che possono essere indotti al cantiere del Cliente dalla presenza saltuaria e non continuativa delle autobetoniere che trasportano a piè d’opera il calcestruzzo da richiesta per l’esecuzione delle opere. La tipologia di rapporto giuridico esistente tra Unical S.p.A. ed il cantiere / cliente è riconducibile non già al contratto di appalto o di prestazione d’opera ma, invece, al contratto di VENDITA; il fornitore di calcestruzzo Unical S.p.A. non è pertanto qualificabile né come appaltatore, né come subappaltatore, né come impresa esecutrice dei lavori. In ogni caso, a prescindere dalla natura dell’Accordo Provinciale giuridica del rapporto tra il cliente / cantiere ed il fornitore / Unical S.p.A. è indubbio che la consegna del prodotto sul cantiere sia un’operazione delicata e meritevole della massima attenzione; è per questa ragione che il fornitore Unical S.p.A. si configura come accordo quadrofa carico di informare il cliente dei rischi collegati alla propria attività, sulla base del quale si articolerannodirettamente od indirettamente svolta, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialipresso il cantiere. Il testoServizio Centrale di Prevenzione e Protezione dell’Azienda ha elaborato infatti, per tutti i casi di fornitura in cantiere, un documento informativo sui rischi. Stralcio di tale documento è stato consegnato agli appaltatori del servizio di trasporto del calcestruzzo che, controfirmandolo, lo hanno fatto proprio diventando così parte integrante del loro Documento di Valutazione dei rischi D.Lgs. 81/2008. Ai sensi di quanto previsto dal X.Xxx. 81/2008 Titolo IV, rimaniamo in attesa delle informazioni sui rischi della fase del lavoro in corso, che ha avuto come riferimento quello precedentevorrete fornirci prima del nostro accesso in cantiere, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnicodebitamente compilato, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come nonché della “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarescheda informazioni richieste all’impresa esecutrice” allegata al presente documento.
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PREMESSA. L’ “Accordo L’Azienda U.S.L. di Imola eroga prestazioni di ortodonzia a favore di soggetti minori tramite rapporto convenzionale con il Centro Medico Specialistico Bolognese alle condizioni di cui al presente Regolamento e nel rispetto di quanto stabilito con le deliberazioni di Giunta Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. Delibera 2678/2004 e n. 374 del/2008 e con le relative circolari applicative. In particolare sono destinatari del programma provinciale per l’integrazione scolastica di assistenza ortodontica i minori con indice di necessità di trattamento ortodontico (IOTN) superiore a 3,5., che siano in condizione di vulnerabilità sanitaria o che appartengano a nucleo familiare con reddito ISEE inferiore a 22.500 Euro. Per i minori che richiedono il trattamento di ortodonzia, la 1^ visita sarà effettuata negli ambulatori gestiti dal Centro Medico Specialistico Bolognese (siti presso il Polo Sanitario di Medicina e formativa dei bambini presso lo stabilimento Ospedaliero di Castel San Xxxxxx). L’esito della visita e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto le eventuali prescrizioni saranno illustrate dal medico al genitore che accompagna il 12 giugno 2008, è giunto minore. Qualora il minore necessiti di cure ortodontiche verrà richiesta ai famigliari la dichiarazione ISEE aggiornata al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione fine di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàstabilire se la presa in cura sia o meno a carico del SSR. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrofamiglia dovrà essere informata in ogni caso del costo della cura. Per i pazienti in condizioni di vulnerabilità sanitaria, sulla base prima dell’effettiva presa in carico, la Direzione del quale si articolerannoDipartimento Cure Primarie, anche in forma migliorativaacquisite le documentazioni sanitarie necessarie, le esperienze attesta la specifica condizione di vulnerabilità ai sensi delle Circolari n.13/2005 e i lavori degli Accordi territorialin. 2/2008. Il testoLe rate trimestrali relative agli apparecchi ortodontici, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario definite con apposito atto deliberativo dell’Azienda Usl di Imola, Aziende sanitarienonché la quota sanitaria annua relativa al trattamento ortodontico, Ufficio Scolastico Provincialedifferenziata per scaglioni di reddito, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche verranno versate direttamente al Centro Medico Specialistico Bolognese. Qualora si inizi il trattamento, la diagnosi verrà annotata in cartella clinica, unitamente al modulo di accettazione della cura, copia del modello ISEE o attestazione di vulnerabilità sanitaria, nonché all’ulteriore modulo di consenso e paritarieinformazione firmati dal genitore o da chi esercita la potestà genitoriale. Qualora, Gruppo durante il periodo di Lavoro Istituzionale Provincialepresa in carico, Consulta provinciale cambino le situazioni reddittuali, il paziente avrà diritto alla prosecuzione del trattamento alle tariffe previste e correlate alla nuova condizione. I pazienti che non rientrano nel programma di assistenza ortodontica per mancanza dei requisiti già precisati in premessa, potranno essere comunque presi in carico dal Centro Medico Specialistico Bolognese privatamente. In tal caso i rapporti privati intercorrenti con il Centro non sono regolati dall’Azienda Usl di Imola. Le tariffe calmierate praticate, in regime privato, dal Centro Medico Specialistico Bolognese ed i relativi aggiornamenti sono comunque comunicati, per conoscenza, all’Azienda Usl di Imola. Il versamento della prima rata trimestrale e della quota sanitaria annua verrà effettuato nel mese (entro il decimo giorno) in cui il minore inizia la cura. Tale data costituisce riferimento per il superamento dell’handicap, Centri pagamento di Formazione Professionaletutte le rate trimestrali successive. Coloro che entrano in terapia a trimestre già in corso verseranno la differenza (uno o due mesi) per arrivare alla scadenza periodica comune. L’ultima rata o frazione mensile di essa è quella riferita al mese in cui il medico responsabile del trattamento dichiara finita o cessata la cura. Il genitore o colui che esercita la potestà genitoriale sul minore può in qualsiasi momento cessare ogni rapporto con la struttura che eroga le prestazioni. La condivisione cessazione avviene con la firma dell’apposito modulo inserito nella scheda clinica intestata al minore o con lettera datata e spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori ritorno. In questo caso, l’ultima rata (o frazione di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione essa), da versare con le stesse modalità di cui all’art. 3, è quella relativa al mese in cui viene comunicata la disdetta. La disdetta non è un dato acquisito una volta può essere fatta verbalmente o per tuttetelefono. Di ogni utente viene redatta apposita scheda clinica contenente oltre ai dati generali del minore, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatil’eventuali anamnesi, il piano terapeutico proposto e le successive modifiche, gli esiti di ogni visita e le eventuali istruzioni impartite. La scheda contiene anche i moduli di accettazione datati e firmati, la copia della dichiarazione ISEE e dei relativi aggiornamenti nonché le comunicazioni di disdetta o la dichiarazione di fine cura. Fotocopia della scheda clinica è rilasciata a cura del Centro Medico Specialistico Bolognese, a richiesta dell’interessato, alla fine del trattamento. A fine trattamento verranno consegnati al genitore i modelli di studio da conservare da parte dell’utente. I controlli sanitari hanno una scadenza fissata dal medico responsabile del trattamento e di norma sono mensili e su appuntamento, comunicato verbalmente e su apposito modulo al termine della visita precedente. Di norma nel mese di agosto non verranno effettuate visite. La mancata presentazione a due visite di controllo senza preventiva comunicazione fa scattare la cancellazione d’ufficio del minore dalle prestazioni; in questo caso le rate sono comunque da pagare sino al mese in cui scatta la cancellazione d’ufficio. Nel caso che nel periodo intercorrente fra una visita di controllo e la successiva si dovessero verificare imprevisti o rotture dell’apparecchio ortodontico, il genitore può chiedere e deve ottenere un appuntamento anticipato rispetto alla visita di controllo già programmata, possibilmente nella prima seduta utile successiva alla richiesta. Nel caso in cui il bambino sia impossibilitato a mantenere l’appuntamento fissato dovrà darne tempestiva comunicazione per recuperare nel mese stesso o al massimo nel mese successivo l’appuntamento mancante. Il responsabile medico può disporre la sospensione temporanea della cura. Il periodo di sospensione inizia il primo da ricordare giorno del mese successivo alla visita medica di controllo in cui si determina la sospensione. Il paziente è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come considerato in questo caso in “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabilicontrollo periodico”, che chiama tutti ad operare per pertanto corrisponderà il pieno sviluppo delle capacità solo costo della visita, se dovuto, pari a €.13,00 al Centro Medico Specialistico Bolognese. Nessuna somma è dovuta dall’utente al di fuori di quanto previsto dalla Convenzione in essere con l’Azienda U.S.L. di Imola e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per dal presente Regolamento. In caso di smarrimento o di rottura non riparabile degli apparecchi ortodontici mobili, il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere Centro Medico Specialistico Bolognese addebita al paziente una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo ulteriore rata a titolo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarerimborso costi.
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PREMESSA. L’ “Accordo L’acquisizione dei biglietti necessari all’esazione pedaggi si correla ad un elevato standard tecnico che, nel mondo autostradale, assume due distinte caratteristiche: il materiale di programma provinciale per l’integrazione scolastica cui si compone, fisicamente, il biglietto (tipologia di carta, supporto e formativa dei bambini grammatura) e alunni disabili 2008l’organizzazione degli elementi grafici e delle parti magnetiche che permettono al biglietto un puntuale funzionamento sulle stazioni autostradali cos= come descritto all’Allegato A – Specifiche Tecniche. A questo scopo, giova ricordare che il biglietto autostradale è un titolo di viaggio avente lo scopo di permettere il calcolo del pedaggio. Esso è composto da un supporto di cartoncino di forma rettangolare, prestampato in offset, a due colori e riportante i dati relativi alla stazione di emissione, due tracce magnetiche depositate in senso parallelo rispetto al lato lungo del biglietto e due bande termo-2013” sensibili appaiate alle bande magnetiche. L’emissione del biglietto in pista è resa possibile dalle tacche quadrate, il cui posizionamento (attuativo della Legge 104/92all’incirca al centro del biglietto, nella parte bassa), sottoscritto il 12 giugno 2008anch’esso definito nell’allegato tecnico, è giunto al suo terzo rinnovonecessario per consentire l’esatta distanza di taglio fra il biglietto emesso e il successivo. L’Accordo ha funzione Il fabbisogno stimato per il biennio 2015-2016, desunto dai volumi di indicare principi, di regolamentare, integrare traffico correnti e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, dai consumi stimati – anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedenterelazione allo sfrido derivante dai cambio/rotolo – , è frutto pari a 60.000.000 di biglietti. [ Il fronte di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza biglietto autostradale emesso sulle stazioni di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia Autobrennero ] I biglietti oggetto della fornitura sono realizzati secondo le caratteristiche di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche seguito descritte e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutedevono essere stampati, in fieri perfetto accordo al facsimile, in bicromia sia in bianca, sia in volta e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessacon testi italiano/tedesco su entrambe le facce del biglietto. Per la corretta gestione della grafica e dei testi di ciascuna facciata del biglietto, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come la Società rilascia al fornitore un “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabilifacsimile”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa da utilizzare quale campione, per la comunità. A dimostrazione dello sforzo realizzazione dei biglietti/stazione necessari all’intera rete di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareAutobrennero.
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PREMESSA. L’ “Accordo L’Azienda U.S.L. di Imola eroga prestazioni di ortodonzia a favore di soggetti minori tramite rapporto convenzionale con il Centro Medico Specialistico Bolognese alle condizioni di cui al presente Regolamento e nel rispetto di quanto stabilito con le deliberazioni di Giunta Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. Delibera 2678/2004 e n. 374 del/2008 e con le relative circolari applicative. In particolare sono destinatari del programma provinciale per l’integrazione scolastica di assistenza ortodontica i minori con indice di necessità di trattamento ortodontico (IOTN) superiore a 3,5., che siano in condizione di vulnerabilità sanitaria o che appartengano a nucleo familiare con reddito ISEE inferiore a 22.500 Euro. Per i minori che richiedono il trattamento di ortodonzia, la 1^ visita sarà effettuata negli ambulatori gestiti dal Centro Medico Specialistico Bolognese (siti presso il Polo Sanitario di Medicina e formativa dei bambini presso lo stabilimento Ospedaliero di Castel San Xxxxxx). L’esito della visita e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto le eventuali prescrizioni saranno illustrate dal medico al genitore che accompagna il 12 giugno 2008, è giunto minore. Qualora il minore necessiti di cure ortodontiche verrà richiesta ai famigliari la dichiarazione ISEE aggiornata al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione fine di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàstabilire se la presa in cura sia o meno a carico del SSR. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrofamiglia dovrà essere informata in ogni caso del costo della cura. Per i pazienti in condizioni di vulnerabilità sanitaria, sulla base prima dell’effettiva presa in carico, la Direzione del quale si articolerannoDipartimento Cure Primarie, anche in forma migliorativaacquisite le documentazioni sanitarie necessarie, le esperienze attesta la specifica condizione di vulnerabilità ai sensi delle Circolari n.13/2005 e i lavori degli Accordi territorialin. 2/2008. Il testoLe rate trimestrali relative agli apparecchi ortodontici, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario definite con apposito atto deliberativo dell’Azienda Usl di Imola, Aziende sanitarienonché la quota sanitaria annua relativa al trattamento ortodontico, Ufficio Scolastico Provincialedifferenziata per scaglioni di reddito, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche verranno versate direttamente al Centro Medico Specialistico Bolognese. Qualora si inizi il trattamento, la diagnosi verrà annotata in cartella clinica, unitamente al modulo di accettazione della cura, copia del modello ISEE o attestazione di vulnerabilità sanitaria, nonché all’ulteriore modulo di consenso e paritarieinformazione firmati dal genitore o da chi esercita la potestà genitoriale. Qualora, Gruppo durante il periodo di Lavoro Istituzionale Provincialepresa in carico, Consulta provinciale cambino le situazioni reddittuali, il paziente avrà diritto alla prosecuzione del trattamento alle tariffe previste e correlate alla nuova condizione. I pazienti che non rientrano nel programma di assistenza ortodontica per mancanza dei requisiti già precisati in premessa, potranno essere comunque presi in carico dal Centro Medico Specialistico Bolognese privatamente. In tal caso i rapporti privati intercorrenti con il Centro non sono regolati dall’Azienda Usl di Imola. Le tariffe calmierate praticate, in regime privato, dal Centro Medico Specialistico Bolognese ed i relativi aggiornamenti sono comunque comunicati, per conoscenza, all’Azienda Usl di Imola. Il versamento della prima rata trimestrale e della quota sanitaria annua verrà effettuato nel mese (entro il decimo giorno) in cui il minore inizia la cura. Tale data costituisce riferimento per il superamento dell’handicap, Centri pagamento di Formazione Professionaletutte le rate trimestrali successive. Coloro che entrano in terapia a trimestre già in corso verseranno la differenza (uno o due mesi) per arrivare alla scadenza periodica comune. L’ultima rata o frazione mensile di essa è quella riferita al mese in cui il medico responsabile del trattamento dichiara finita o cessata la cura. Il genitore o colui che esercita la potestà genitoriale sul minore può in qualsiasi momento cessare ogni rapporto con la struttura che eroga le prestazioni. La condivisione cessazione avviene con la firma dell’apposito modulo inserito nella scheda clinica intestata al minore o con lettera datata e spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori ritorno. In questo caso, l’ultima rata (o frazione di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione essa), da versare con le stesse modalità di cui all’art. 2, è quella relativa al mese in cui viene comunicata la disdetta. La disdetta non è un dato acquisito una volta può essere fatta verbalmente o per tuttetelefono. Di ogni utente viene redatta apposita scheda clinica contenente oltre ai dati generali del minore, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatil’eventuali anamnesi, il piano terapeutico proposto e le successive modifiche, gli esiti di ogni visita e le eventuali istruzioni impartite. La scheda contiene anche i moduli di accettazione datati e firmati, la copia della dichiarazione ISEE e dei relativi aggiornamenti nonché le comunicazioni di disdetta o la dichiarazione di fine cura. Fotocopia della scheda clinica è rilasciata a cura del Centro Medico Specialistico Bolognese, a richiesta dell’interessato, alla fine del trattamento. A fine trattamento verranno consegnati al genitore i modelli di studio da conservare da parte dell’utente. I controlli sanitari hanno una scadenza fissata dal medico responsabile del trattamento e di norma sono mensili e su appuntamento, comunicato verbalmente e su apposito modulo al termine della visita precedente. Di norma nel mese di agosto non verranno effettuate visite. La mancata presentazione a due visite di controllo senza preventiva comunicazione fa scattare la cancellazione d’ufficio del minore dalle prestazioni; in questo caso le rate sono comunque da pagare sino al mese in cui scatta la cancellazione d’ufficio. Nel caso che nel periodo intercorrente fra una visita di controllo e la successiva si dovessero verificare imprevisti o rotture dell’apparecchio ortodontico, il genitore può chiedere e deve ottenere un appuntamento anticipato rispetto alla visita di controllo già programmata, possibilmente nella prima seduta utile successiva alla richiesta. Nel caso in cui il bambino sia impossibilitato a mantenere l’appuntamento fissato dovrà darne tempestiva comunicazione per recuperare nel mese stesso o al massimo nel mese successivo l’appuntamento mancante. Il responsabile medico può disporre la sospensione temporanea della cura. Il periodo di sospensione inizia il primo da ricordare giorno del mese successivo alla visita medica di controllo in cui si determina la sospensione. Il paziente è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come considerato in questo caso in “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabilicontrollo periodico”, che chiama tutti ad operare per pertanto corrisponderà il pieno sviluppo delle capacità solo costo della visita, se dovuto, pari a €.13,00 al Centro Medico Specialistico Bolognese. Nessuna somma è dovuta dall’utente al di fuori di quanto previsto dalla Convenzione in essere con l’Azienda U.S.L. di Imola e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per dal presente Regolamento. In caso di smarrimento o di rottura non riparabile degli apparecchi ortodontici mobili, il gruppo classeCentro Medico Specialistico Bolognese addebita al paziente una ulteriore rata a titolo di rimborso costi. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che Centro Medico Specialistico Bolognese si impegna ad affiggere copia integrale del presente regolamento in questi anni luogo ben visibile ai pazienti in cura e ai loro familiari presso le proprie sedi ambulatoriali; si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunitàimpegna altresì, al momento della presa in cura, a consegnare ad ogni utente estratto del presente regolamento corredato dal modulo di dimissione. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della ProvinciaALL. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.2
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PREMESSA. L’ “Accordo Il presente documento viene predisposto per i lavori oggetto dell’Appalto, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., dalla Determinazione (naz.) n°3 del 05/03/2008 e per il lavori di programma provinciale cui al Titolo IV del D.Lgs.81/08, nel caso in cui non sia prevista la presenza anche non contemporanea di più imprese esecutrici per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la realizzazione dell’opera, (attuativo della Legge 104/92per i quali, quindi, non è prevista la redazione del PSC), sottoscritto a integrazione del PSS. In particolare, il 12 giugno documento contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, affinché il Datore di Lavoro committente: • fornisca all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi, …, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività”. (art. 26 comma 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive integrazioni del D.Lgs. 106/09) • promuova la cooperazione ed il coordinamento, …, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è giunto possibile, ridurre al suo terzo rinnovominimo i rischi da interferenze. L’Accordo ha funzione Tale documento è allegato al contratto di indicare principiappalto o d’opera…”. (art. 26 comma 2 e comma 3, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive integrazioni del D.Lgs. 106/09) • “indichi i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di regolamentaresalute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni…”. (art. 26 comma 5, integrare D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e coordinare strumentisuccessive integrazioni del D.Lgs. 106/09) Si osservi che il DUVRI deve essere redatto solo nei casi in cui esistano interferenze. In esso, progetti dunque, non devono essere riportati i rischi propri dell’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, in quanto trattasi di rischi per i quali resta immutato l’obbligo dell’appaltatore di redigere apposito documento di valutazione dei rischi e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione provvedere all’attuazione delle azioni educative e formative rivolte misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo tali rischi. Pertanto, le disposizioni sopra richiamate non si applicano ai bambini e alunni con disabilitàrischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroDeterminazione (naz. ) n°3 del 05/03/2008, sulla base “Sicurezza nell’esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture. Predisposizione del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze documento unico di valutazione dei rischi (DUVRI) e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo determinazione dei bambini e alunni disabilicosti della sicurezza”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.chiarito i seguenti aspetti:
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PREMESSA. L’ “Accordo Il Comune di programma provinciale per l’integrazione scolastica Viadana possiede vaste aree a verde costituite da giardini pubblici, giardini scolastici, giardini di edifici comunali e formativa dei bambini un elevato chilometraggio di strade extraurbane. Al fine di garantire la funzionalità, la sicurezza, l'igiene e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008la fruibilità delle strade e degli altri spazi pubblici comunali, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione necessario programmare il servizio di indicare principimanutenzione degli spazi verdi pubblici (sfalcio dell'erba, irrigazione manuale, potatura, abbattimento di piante, potature siepi, sboscamenti straordinari, estirpazione ceppaie e sfalcio delle banchine stradali); l'Amministrazione comunale intende avvalersi dello strumento dell'accordo quadro, di regolamentarecui all'art. 54 del d.lgs. 50/2016, integrare la cui utilizzazione consente di supportare la programmazione dei bisogni non determinabili esattamente a priori, stante l'incidenza delle condizioni metereologiche e coordinare strumenti, progetti e politiche delle possibilità economiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàXxxxxxxx; In esecuzione della determinazione Dirigenziale n. del . La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che 2017 l'Amministrazione comunale ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto indetto procedura negoziata telematica per la conclusione di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto accordo quadro con un solo operatore, da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato aggiudicarsi mediante il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxcriterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, per l'affidamento del servizio in premessa. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione Pertanto con la stipulazione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori accordo quadro si disciplinano le modalità di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori affidamento del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenuteservizio, in fieri particolare per quanto riguarda i prezzi e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessala natura delle prestazioni richieste, non bisogna mai perdere di vista quanto si mentre l'esecuzione dello stesso è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo determinato da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che vari ordini provenienti dall'ufficio competente in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaremateria.
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Samples: Accordo Quadro
PREMESSA. L’ “Accordo È sensazione comune, da parte di programma provinciale quanti sono impegnati in attività di ricerca o di progettazione nel campo del consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati, che l‟Italia stia assumendo una posizione particolare in ambito internazionale, sia per l’integrazione scolastica il valore dei contributi di conoscenza forniti, sia per la presenza di un patrimonio edilizio particolarmente vario ed importante. Ne fanno parte, infatti, costruzioni di rilevante importanza storica ed architettonica, oltre che realizzazioni più re- centi di muratura, di c.a., di c.a.p. e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” di acciaio. La maggior parte di queste ultime ha superato ab- bondantemente i trent‟anni di vita, per cui molte di esse necessitano di interventi più o meno urgenti di riabilitazione strutturale. Sono a tutti ben note le fondamentali iniziative in campo internazionale per individuare linee guida che rispondano alle esigenze delineate. Si ricordano le istruzioni giapponesi (attuativo della Legge 104/92JSCE - 1997), sottoscritto quelle americane (ACI 440 - 2000) ed infine quelle europee (FIP-CEB - 2001). Ad esse va aggiunto, per completezza, il 12 giugno 2008documento di studio approvato dal CNR nel gennaio „99 dal titolo “Impiego delle armature non metalliche nel c.a.”. Tutti i documenti suddetti si riferiscono ad organismi strutturali con ossatura di conglomerato ce- mentizio armato. L‟interesse scientifico verso le applicazioni innovative degli FRP per la riabilitazione strutturale, da un lato, e la peculiarità del patrimonio edilizio italiano, ampiamente variegato, dall'altro, hanno atti- rato negli ultimi anni l‟interesse di numerosi ricercatori operanti nei settori della Meccanica delle Strutture, delle Costruzioni, della Riabilitazione Strutturale e dell'Ingegneria Sismica. Essi hanno dato vita ad una serie di programmi scientifici che hanno meritato il finanziamento dei più impor- tanti enti di ricerca italiani ed in particolare del MIUR e del CNR. In coda al paragrafo è giunto riportato un elenco di rilevanti programmi di ricerca sull‟argomento, finanziati negli ultimi cinque anni, ai quali hanno partecipato la maggior parte degli autori del presente documento, sia in qualità di coor- dinatori nazionali che di coordinatori locali di singole unità di ricerca. Un contributo significativo agli argomenti consegnati nel documento è stato reso possibile proprio grazie al suo terzo rinnovosupporto economico dei suddetti finanziamenti, cui si dà ampio riconoscimento. L’Accordo ha funzione Appare evidente come la redazione di indicare principiun documento italiano di Istruzioni per la progettazione, l‟esecuzione ed il controllo di regolamentareinterventi di consolidamento statico mediante l‟utilizzo di compositi fibrorinforzati (FRP), integrare non fosse più rinviabile: soprattutto, quella di un documento di respiro ampio utilizzabile per le diverse tipologie presenti nel patrimonio edilizio nazionale, dalle costruzioni di c.a. e coordinare strumentidi c.a.p. a quelle murarie, progetti e politiche dalle costruzioni di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialilegno a quelle metalliche. Il testoCNR, che per il tramite della propria Commissione incaricata di formulare pareri in materia di Nor- mativa tecnica relativa alle costruzioni, ha avuto come riferimento quello precedente, avvertito tempestivamente tale esigenza e si è frutto adoperata per soddisfarla. A tal fine essa ha promosso nel mondo accademico ed industriale una specifica ini- ziativa attraverso l‟azione catalizzatrice di un percorso ampiamente partecipato gruppo di docenti di Scienza e di Tecnica delle co- struzioni, da tempo impegnati in ricerche sugli FRP, tra i quali alcuni componenti della stessa Commissione. I docenti sono: Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxxxx, Xxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx. All‟iniziativa hanno aderito quasi tutti i docenti e ricercatori italiani impegnati in questo settore e- mergente e promettente delle costruzioni, i responsabili tecnici delle maggiori ditte produttrici e in- stallatrici di rinforzi di materiale composito, nonché rappresentanti di enti e di società che utilizzano i materiali fibrorinforzati per il consolidamento di manufatti e opere d'arte. I loro nominativi e le relative affiliazioni sono riportati in coda al testo. A partire dal 15 gennaio 2004, essi sono stati impegnati nella redazione di un documento rispon- dente ai requisiti sopra delineati ed articolato nelle seguenti parti: - Materiali - Concetti basilari del rinforzo con FRP e problematiche speciali - Rinforzo di strutture di c.a. e di c.a.p. - Rinforzo di strutture murarie - Rinforzo di strutture metalliche - Rinforzo di strutture di legno - Nuove costruzioni con l‟impiego di FRP. Il documento è stato predisposto da inoltre concepito con un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnicointento informativo ed esplicativo, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale indispensabile per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutela diffusione, in fieri ambito professionale, delle conoscenze meccaniche e a venire) tecnologiche basilari per l‟utilizzo dei nuovi materiali. Dopo sei mesi di intensa ed evoluzione dell’integrazione stessaappassionata attività di lavoro, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa sono pronte per la comunitàpubblicazione le pri- me quattro parti; la pubblicazione delle rimanenti altre è invece prevista entro il prossimo anno 2005. A dimostrazione dello sforzo -1998-2000: Ricerca PRIN dal titolo: "I materiali compositi nelle costruzioni civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2000-2002: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo strutturale del costruito con materiali compositi: individuazione di integrazione anche linee guida progettuali per l'affidabilità e la durabilità", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2004: Ricerca PRIN dal titolo: "Rinforzo attivi e passivi con l‟utilizzo di materiali compositi nel costruito e per l‟innovazione tecnologica nelle costruzioni civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx; - 2002-2003: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego dei compositi nel rinforzo sismico di strutture in cemento armato", Coordinatore Nazionale: Xxxx. X. Xxxxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "L‟impiego di materiali con microstruttura per l‟innovazione tecnologica delle politiche strutture civili", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx; - 2003-2005: Ricerca PRIN dal titolo: "Comportamento e criteri di interventoprogetto nell‟adeguamento con compositi di strutture in c.a.", l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx; - 2003-2005: Ricerca dal titolo "Modellazione di Indirizzo triennale materiali innovativi per la programmazione sociosanitaria 2008salvaguardia struttura- le", (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx), nell‟ambito del Progetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Diagnosi e salvaguardia di manufatti architettonici con particolare riferimento agli effetti derivanti da eventi sismici ed altre calamità naturali", Coordinatore Nazionale: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx; - 2003-20112005: Ricerca dal titolo "Effetti delle proprietà reologiche dei materiali compositi negli in- terventi strutturali per l‟ingegneria civile" (Coordinatore: Xxxx. Xxxxx Xxxxxx) nell‟ambito del Pro- getto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazioni strutturali di rilevante interesse industriale", Coordinatore Nazionale: Prof. Sesto Viticoli; - 2003-2005 Ricerca dal titolo "Strutture in materiale composito" (Coordinatore: xxxx. Xxxxxx Xx- xxxx) nell‟ambito del Progetto Strategico MIUR (legge 449/97) dal titolo "Materiali compositi per applicazione strutturali di competenza della Provinciarilevante interesse industriale", Coordinatore nazionale prof. Ricordiamo qui Sesto Vitico- li; - 2003: Centro di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareEccellenza su "Compositi strutturali per applicazioni innovative nell‟ingegneria civile", con sede presso l‟Università di Napoli, Responsabile: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx.
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Samples: www.cnr.it
PREMESSA. L’ La Provincia Autonoma di Trento intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. La Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 recante “Accordo Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” istituisce al Capo IV il “Distretto per la famiglia”, “…inteso quale circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di programma provinciale per l’integrazione scolastica attività e formativa dei bambini finalità operano con l’obiettivo di promuovere e alunni disabili 2008-2013” (attuativo valorizzare la famiglia con figli…”. Obiettivi primari di questa politica sono l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni della Legge 104/92), sottoscritto politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai punti di forza del sistema Trentino. Si vuole rafforzare il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti rapporto tra politiche familiari e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrosviluppo economico, sulla base del quale si articolerannoevidenziando che le politiche familiari non sono politiche improduttive, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoma sono “investimenti sociali” strategici, che ha avuto sostengono lo sviluppo del sistema economico locale, creando una rete di servizi tra le diverse realtà presenti sul territorio. Considerato che ai fini della promozione della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura della famiglia, si sono rivelati particolarmente utili quegli strumenti che consentono di rendere i datori di lavoro più attenti alle esigenze familiari dei dipendenti, come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche dimostrato dai risultati dell’attuazione delle politiche di interventoconciliazione attivate nel tempo sia a livello nazionale che a livello locale. Considerato inoltre che le Organizzazioni Proponenti del presente accordo si distinguono per aver ufficialmente avviato l’iter di certificazione o per aver già conseguito il Certificato Family Audit, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto quale strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni che consente alle stesse di Indirizzo triennale adottare delle politiche di gestione delle risorse umane orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie, nonché per la programmazione sociosanitaria 2008-volontà di creare una rete per poter dare vita ad un progetto di condivisione di alta qualità dei servizi sul tema della conciliazione famiglia lavoro e sul tema del benessere della vita lavorativa. La Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 recante “Interventi della Provincia per il sostegno dell'economia e della nuova imprenditorialità locale, femminile e giovanile. Aiuti per i servizi alle imprese, alle reti d'impresa, all'innovazione e all'internazionalizzazione” vede all’articolo 24 undecies la promozione da parte della Provincia di misure volte alla conciliazione famiglia lavoro anche attraverso la concessione di aiuti alle imprese per la realizzazione di iniziative o progetti di servizi innovativi diretti all’istituzione, al mantenimento e alla diffusione di servizi di prossimità interaziendale previsti dall’art. 12 della legge provinciale sul benessere familiare. Inoltre la stessa Legge provinciale 13 dicembre 1999, n.6 con l’articolo 24 quater decies prevede che la Provincia possa riconoscere e promuovere l’aggregazione delle imprese in distretti, finalizzati a sviluppare una progettualità strategica volta a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la crescita del tessuto economico, anche sul piano occupazionale, attraverso lo sviluppo di interazioni rivolte alla condivisione di risorse e conoscenze. La citata Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 prevede all’articolo 12, per ottimizzare la conciliazione tra famiglia e lavoro, il ruolo della Provincia come promotrice della messa a disposizione, da parte dei datori di competenza lavoro nei confronti dei propri dipendenti o delle persone che comunque prestano servizio a favore degli stessi, di servizi di prossimità o di facilitazioni logistiche per l’acquisizione di questi servizi da soggetti terzi. Inoltre la stessa Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 prevede all’articolo 32 la promozione da parte della Provincia, all’interno delle tematiche della formazione, ricerca e innovazione, di percorsi di formazione sulle politiche familiari strutturali orientate al benessere e alla natalità, favorendo, dove richiesto, il trasferimento in altri territori delle competenze relative alle politiche familiari implementate a livello locale. Ricordiamo qui Con deliberazione n. 2082 data 24 novembre 2016 la Giunta provinciale ha approvato le Linee guida dello standard Family Audit finalizzate a promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di seguito gli elementi conciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private. Lo standard Family Audit, all’interno del Distretto, rappresenta uno strumento per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti; il Family Audit è uno standard registrato il cui marchio, depositato presso la Camera di Commercio di Trento, appartiene alla Provincia Autonoma di Trento e rappresenta un modello originale sviluppato localmente a partire da analoghe esperienze europee. Preso atto che il testo ha inteso introdurre Family Audit costituisce uno strumento di management per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e valorizzare.private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. Preso atto che le seguenti Organizzazioni Proponenti:
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PREMESSA. L’ “Accordo L'Automobile Club Rimini , con sede a Rimini in via Roma 66 , sito internet xxx.xxxxxx.xxx.xx, pec xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxx.xx, tel. 0000000000 , intende acquisire manifestazioni di programma provinciale interesse di collaborazione nell'organizzazione e sponsorizzazione di progetti ed eventi a carattere istituzionale. Il presente avviso è da intendersi finalizzato esclusivamente alla ricezione di manifestazione di interesse per l’integrazione scolastica favorire la partecipazione e formativa dei bambini consultazione del maggior numero di operatori economici potenzialmente interessati e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)non è in alcun modo vincolante per L'Automobile Club Rimini. Con il presente avviso non è indetta alcuna procedura di affidamento e, sottoscritto il 12 giugno 2008pertanto, non sono previste graduatorie, attribuzioni di punteggi o altre classificazioni di merito. Il presente avviso, in alcun modo vincolante per l’Amministrazione, è giunto da intendersi finalizzato a verificare la disponibilità esistente da parte di soggetti pubblici e privati al suo terzo rinnovofinanziamento a titolo di Sponsor dei progetti posti in essere dall'Ente secondo fini istituzionali e quindi ad esempio in materia di educazione e sicurezza stradale., eventi e manifestazioni sportive, convegni ecc..ecc.. L’Automobile Club Rimini si riserva di individuare in un secondo momento i candidati con i quali eventualmente stipulare il contratto di sponsorizzazione. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte Il presente avviso non costituisce un invito a presentare offerta al pubblico ai bambini e alunni con disabilitàsensi dell’art. 1336 c.c. o promessa al pubblico ai sensi dell’art. 1989 c.c. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, scelta dello sponsor avverrà sulla base del quale di principi di trasparenza, concorrenza, pubblicità, imparzialità, efficacia, economicità e proporzionalità. L'Automobile Club Rimini si articolerannoriserva di sospendere, anche in forma migliorativamodificare, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: annullare la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareprocedura relativa al presente avviso esplorativo.
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Samples: rimini.aci.it
PREMESSA. L’ Al fine di dare pratica applicazione alle intese raggiunte nella Convenzione tra Rete Ferroviaria Italiana - Società per Azioni - Gruppo Ferrovie dello Stato (d’ora in avanti “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica RFI”) e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” Azienda USL Toscana Centro (attuativo della Legge 104/92d’ora in avanti "AZIENDA”), sottoscritto per un sistema integrato di primo soccorso e per la minimizzazione dell’accresciuta domanda di servizi nel settore sanitario durante la fase di realizzazione del passante AV e della stazione AV di Firenze (nel seguito “Opera”), relativamente all'emergenza sanitaria, si concorda di adottare il 12 giugno 2008seguente piano volto ad assicurare il soccorso sanitario nei cantieri in concomitanza con il calendario mensile delle lavorazioni, è giunto al suo terzo rinnovocosì come comunicato da RFI e/o per essa dalla Direzione Lavori (in tal caso RFI fornirà all’Azienda i riferimenti specifici delle persone della DL che si occuperanno del processo), ai: - lavoratori presenti in forma continuativa od occasionale presso i campi base e i cantieri per la realizzazione del Passante AV e della Stazione AV di Firenze. L’Accordo ha funzione di indicare principiA titolo esemplificativo, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannoma non esaustivo, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto alle seguenti categorie di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può - visitatori dei campi base e deve essere una risorsa dei cantieri; - fornitori di materiali di servizio; - tecnici, collaboratori e consulenti occasionali. Sarà cura dell’appaltatore individuato da RFI per la comunità. A dimostrazione dello sforzo realizzazione dell’Opera (nel seguito “Appaltatore”), informare tutte le persone presenti in cantiere delle modalità di integrazione anche delle politiche soccorso descritte nel presente piano e nei protocolli di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresoccorso specifici.
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Samples: www.uslcentro.toscana.it
PREMESSA. L’ “Accordo Il presente documento (d’ora in poi Regolamento) disciplina l’istituzione, l’implementazione e il funzionamento dell’Albo dei Professionisti relativamente ai Legali e Notai (di programma provinciale seguito, anche Professionisti) di ACI Informatica S.p.A. (di seguito anche Società). Il Regolamento trova applicazione, in armonia e compatibilmente con le esigenze di efficienza, tempestività e fluidità dell’attività aziendale, nonché di più efficace conseguimento degli obiettivi e degli interessi della Società, in ragionevole attuazione dei principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione. Nell’Albo sono iscritti i Professionisti, singoli o associati, che ne facciano richiesta, secondo le modalità e con le forme indicate nel presente Regolamento, e che, ad insindacabile giudizio di ACI Informatica ed a seguito della verifica di sussistenza dei requisiti dichiarati nella richiesta medesima, nonché sulla base delle risultanze della documentazione ad essa allegata, siano idonei ad essere selezionati per l’integrazione scolastica il conferimento di incarichi di servizi di assistenza legale e formativa dei bambini notarili in favore di ACI Informatica. In ogni caso, contestualmente alla sottoscrizione dell’incarico, si provvede alla iscrizione del Professionista stesso qualora già non iscritto all’Albo. La formazione e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)la gestione dell’Albo, sottoscritto il 12 giugno 2008disciplinata dal presente Regolamento, è giunto al suo terzo rinnovodettagliatamente illustrata sul Portale di ACI Informatica, all’indirizzo https:// portaleacquisti@aci.it– sezione “Elenco Operatori”, ove è possibile scaricare tutta la documentazione (incluso il presente Regolamento e modelli di domanda) richiesta a corredo della domanda di iscrizione ed acquisire altre notizie utili per agevolare l’iscrizione da parte dei Professionisti interessati. L’Accordo ha funzione Il Regolamento è disponibile sul sito di indicare principi, di regolamentare, integrare ACI Informatica www.informatica.aci.it e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàsul Portale Acquisti portaleacquisti@aci.it. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, gestione dell’Albo è frutto garantita dal Portale Acquisti di un percorso ampiamente partecipato ACI Informatica ed è stato predisposto da effettuata mediante un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaretelematico totalmente dematerializzato.
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Samples: portaleacquisti.aci.it
PREMESSA. L’ L’istituto scolastico “Accordo Xxxxxx Xxxxx” di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)Mantova, sottoscritto il 12 giugno 2008ha attualmente una popolazione scolastica, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi15 marzo 2010, di regolamentare1187 alunni, integrare n°128 unità di personale docente e coordinare strumentin°49 unità di personale non docente. Gli spazi (intesi come locali e relative pertinenze) del bar e della sala mensa sono di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Mantova (di seguito più brevemente denominata “A.P.M.”). Saranno a carico del futuro Gestore, progetti l’allacciamento idraulico interno, l’impiantistica elettrica e politiche l’acquisizione della relativa certificazione prevista dal D.Lgs 81/2008. E’ a carico del Gestore la procedura per ottenere l’autorizzazione sanitaria, nonché l’onere di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative richiedere ed ottenere ogni licenza/autorizzazione prevista dalle leggi e formative rivolte ai bambini dai regolamenti per l’espletamento del servizio di cui al presente bando, compresa la valutazione HACCP. Sono inoltre a carico del Gestore tutte le attrezzature mobili e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrogli elettrodomestici, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze nonché l’installazione di lavandini e i lavori degli Accordi territorialil’impianto di estrazione aria forzata. Il testoGestore dovrà sottoscrivere un atto di concessione con l’Amministrazione Provinciale di Mantova per l’utilizzo dei locali e di conseguenza pagare un canone che, che ha avuto come riferimento quello precedenteper l’anno 2009/2010, è frutto ammontava a € 11.074,94 oltre al rimborso degli oneri di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxgestione pari a € 3.138,50. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia Gestore dovrà inoltre versare un contributo a favore di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale Istituto “X.Xxxxx” non inferiore a € 7.000,00 per il superamento dell’handicapprimo anno ed eventualmente soggetto a revisione negli anni successivi di validità del contratto. Tutte le spese di gestione (acqua, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni gas, luce, riscaldamento e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e utenze varie) saranno a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classecarico dell’aggiudicatario. Il testo ha inteso assumere servizio di bar non può comportare nessun tipo di onere e responsabilità per l’Istituto “Xxxxxx Xxxxx”. Qualora ne ravvisasse la necessità, l’Istituto potrà pretendere l’installazione di macchinette distributrici di bevande/snack, alla quale dovrà provvedere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di interventovincitore della presente gara, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che gestendo direttamente il testo ha inteso introdurre e valorizzareservizio.
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PREMESSA. L’ Il Fondo Pensione Aperto CNP è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. Il Fondo è stato istituito da CNP Vita Assicurazione S.p.a., impresa di assicurazione iscritta all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 115. CNP Vita Assicurazione S.p.A. esercita l’attività di gestione del Fondo dal 31/12/2019 (di seguito “Accordo la Società”). Il Fondo Pensione Aperto CNP è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di programma provinciale previdenza complementare. Possono aderire i soggetti destinatari delle Forme pensionistiche complementari, come individuati dall’art. 2 comma 1 del Dlgs 252/2005. La partecipazione non è legata ad una determinata occupazione o all’esercizio di una libera professione. L’adesione al Fondo è consentita in forma individuale ed in forma collettiva. L’adesione su base collettiva è disposta riguardo ai soggetti nei cui confronti trovano applicazione contratti, regolamenti di enti o aziende, accordi collettivi aziendali o fra soli lavoratori, che prevedono l’adesione al Fondo. Il Fondo Pensione Aperto CNP è una forma pensionistica operante in regime di contribuzione definita: l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti. Il Fondo Pensione Aperto CNP è costituito in forma di patrimonio separato e autonomo nell’ambito della Società. Il presente Documento ha lo scopo di definire il processo di attuazione della politica di investimento che la Società intende attuare per l’integrazione scolastica ottenere, dall’impiego delle risorse gestite afferenti al Fondo Pensione Aperto CNP, l’obiettivo finale di perseguire combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale, coerenti con i bisogni previdenziali degli aderenti e formativa con le prestazioni da erogare. Esso è sottoposto a revisione periodica ogni tre anni. I fattori considerati ai fini dell’eventuale modifica sono riportati in apposita deliberazione. Il Documento è trasmesso, in sede di prima definizione e, in seguito, in occasione di ogni sua modificazione: – agli organi di controllo della forma pensionistica e al responsabile della stessa; – ai soggetti incaricati della gestione finanziaria e alla banca depositaria; – alla COVIP, entro venti giorni dalla sua formalizzazione. Il Documento non costituisce documentazione contrattuale e di conseguenza alcuna azione, lamentela o richiesta potrà essere formulata sulla base delle informazioni in esso contenute, se non riportate nella Nota Informativa che, oltre al Regolamento, rappresenta l’unico documento contrattuale che lega l’aderente a CNP Vita Assicurazione S.p.A. in relazione al Fondo Pensione Aperto CNP. Il Documento è a disposizione degli aderenti che ne facciano richiesta per iscritto, a mezzo posta elettronica o posta ordinaria, ai seguenti indirizzi: PEC: xxxxxxx_xxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx Xxx Xxxxxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxxxx Il Fondo Pensione Aperto CNP ha l’obiettivo, in particolare, di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tal fine, esso provvede alla raccolta dei bambini contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e alunni disabili 2008-2013” (attuativo all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. L’obiettivo finale della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, politica d’investimento del Fondo è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni fornendo agli aderenti opzioni d’investimento diversificate in funzione di indicare principidiverse aspettative di rendimento e di tolleranza ai rischi finanziari, perseguendo combinazioni di regolamentare, integrare rischio-rendimento efficienti in termini di rapporto tra rendimenti e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutevolatilità dei risultati, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarequalsiasi arco temporale considerato.
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PREMESSA. LIl presente Capitolato fissa le norme che regolano l’Appalto per la fornitura di un: SISTEMA DI SEQUENZIAMENTO DI ACIDI NUCLEICI, nell’ambito del Progetto Europeo BIOWYSE: Biocontamination Integrated cOntrol of Wet sYstems for Space Exploration (GRANT AGREEMENT NUMBER 687447). Gli Elaborati richiamati nel presente Capitolato e messi a disposizione delle Ditte concorrenti definiscono i requisiti minimi prestazionali per la formulazione dell’Offerta da parte delle medesime Ditte. Nel seguito del presente Capitolato, l’Istituto di Ricerca sulle Acque, con sede in Xxx Xxxxxxx xx 00.000, Xxxxxxxxxxxx Xxxxx (XX) verrà indicato per brevità con “IRSA”, mentre la Ditta concorrente/appaltatrice verrà indicata con “aggiudicatario”. Nel prezzo contrattuale d’appalto, oltre la fornitura delle attrezzature sono comprese anche l’imballaggio, il trasporto, l’assicurazione del trasporto, il carico e lo scarico dai mezzi, il conferimento e la dislocazione nei locali di destinazione, le opere di sollevamento e di trasporto interno ove i locali non siano ubicati a piano terreno, la manodopera, il montaggio, l’installazione, la messa in funzione, gli oneri previsti dal presente Capitolato, ogni altro onere per consegnare le attrezzature installate a perfetta regola d'arte e rispondenti alle vigenti normative in materia, le spese generali e l'utile dell’aggiudicatario. E’ “Accordo onere dell’Aggiudicatario provvedere alla verifica di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principitutti i dati indicati, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didatticorilevare ogni elemento ritenuto necessario e/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa o opportuno per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di interventoformulazione dell’Offerta, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareo proporre eventuale attrezzatura con caratteristiche superiori a quelle indicate nel predetto Capitolato Tecnico.
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PREMESSA. L’ “Accordo La Compagnia di programma provinciale Assicurazione Reale Mutua (di seguito denominata anche Società o Assicuratore) aggiudicataria della gara per l’integrazione scolastica la stipula di un contratto avente ad oggetto il servizio di copertura assicurativa in forma collettiva di assistenza sanitaria integrativa a favore dei Notai in esercizio, dei Titolari di pensione erogata a qualsiasi titolo dalla Cassa Nazionale del Notariato con eventuale estensione ai componenti il nucleo familiare di ciascuno dei soggetti sopra indicati e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la Cassa Sanitaria Prevint (attuativo della Legge 104/92)di seguito denominata anche Cassa di Assistenza) sulla base di specifici accordi tra loro intervenuti, sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroimpegnano, sulla base del quale si articolerannopresente contratto ad erogare a favore dei Notai in esercizio, anche dei Titolari di pensione erogata a qualsiasi titolo dalla Cassa Nazionale del Notariato e con eventuale estensione ai componenti il nucleo familiare di ciascuno dei soggetti sopra indicati (in forma migliorativaseguito denominati Assistiti) indennizzi, rimborsi di spesa per i casi di malattia, infortuni e parto secondo le esperienze e i lavori degli Accordi territorialinorme di seguito indicate. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale Dette prestazioni verranno rese per il superamento dell’handicap, Centri tramite della citata Prevint Cassa di Formazione ProfessionaleAssistenza iscritta all’Anagrafe dei Fondi Integrativi Sanitari di cui al decreto Min.Lav. La condivisione del 27/10/2009 la quale dichiara di un percorso complesso tra Istituzioni essere idonea ed abilitata a norma di Legge a ricevere i contributi e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori ad assumere la contraenza del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa programma sanitario per la comunitàcategoria assicurata di cui ai successivi artt. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento1.2 e 1.5 della Sezione 1 della presente Convenzione, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre ai fini degli aspetti fiscali e valorizzarecontributivi.
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Samples: Convenzione Rimborso Spese Mediche
PREMESSA. L’ “Accordo I Comuni dell’Ambito Territoriale di programma provinciale Treviglio, nello specifico ovvero i comuni di: ARCENE ARZAGO D’XXXX XXXXXXXX GERA D’ADDA CALVENZANO CANONICA D’ADDA CARAVAGGIO CASIRATE D’ADDA CASTEL ROZZONE FARA GERA D’ADDA FORNOVO SAN XXXXXXXX LURANO MISANO DI GERA D’ADDA MOZZANICA PAGAZZANO POGNANO PONTIROLO NUOVO SPIRANO TREVIGLIO, attraverso RISORSA SOCIALE GERA D’ADDA A.S.C., azienda territoriale per l’integrazione scolastica i Servizi Sociali che svolge una funzione di gestione e formativa di regolazione del sistema dei bambini servizi alla persona in nome e alunni disabili 2008-2013” (attuativo per conto dei Comuni indicati ed è individuata dall’Accordo di Programma quale Ente capofila del Piano di Zona, intendono erogare ai propri cittadini il Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori [ADM] utilizzando il modello gestionale di accreditamento di ditte altamente qualificate e specializzate ed attraverso erogazione di voucher sociali, al fine di assicurare ai minori in difficoltà ed ai loro nuclei familiari un intervento educativo atto a sostenere la fragilità del contesto familiare. In Lombardia la risposta ai bisogni di assistenza delle persone e delle famiglie, nel rispetto del principio della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008libertà di scelta, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione fornita da un sistema integrato di indicare principiservizi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articolerannoprestazioni, anche di sostegno economico, e di strutture territoriali, domiciliari, diurne e residenziali, disciplinato dalla Legge Regionale n. 3/2008 denominata: “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in forma migliorativaambito sociale e socio sanitario”. L'accreditamento, le esperienze quale strumento di gestione, permette di costituire un Albo di enti gestori altamente qualificati e i lavori degli Accordi territorialispecializzati nell’erogazione delle prestazioni ai cittadini. * * * Il testoServizio di Assistenza Domiciliare Minori, che ha avuto come riferimento quello precedentedi seguito anche denominato ADM, è frutto di consiste in un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato educativo di accompagnamento temporaneo svolto da una specifica Conferenza équipe multidisciplinare nei confronti di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere minori e del successo formativo dei bambini loro nucleo familiare. L’affiancamento avviene nel contesto naturale di vita del nucleo familiare, ovvero all’interno della casa dove abita e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per nel contesto territoriale in cui il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareminore vive.
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Samples: www.risorsasociale.it
PREMESSA. L’ “Accordo Il committente ESTAR, previo affidamento del servizio oggetto del contratto d’appalto, opera o somministrazione, ha provveduto all’effettuazione della verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa secondo le modalità previste dall’art. 26 comma 1 lett. a) del D.Lgs 81/08 s.m.i.; La suddetta documentazione è custodita agli atti dell’U.O.C. Servizio di programma provinciale Prevenzione e Protezione e dell’Area Tecnica dell’Ente. - Il committente ESTAR, previa attivazione dei lavori e servizi oggetto del contratto d’appalto, opera o somministrazione, ha promosso la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi contenente le misure adottate per l’integrazione scolastica eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze, in accordo con quanto previsto l’art. 26 comma 2 e formativa comma 3 del D.Lgs n. 81/08 s.m.i.: - Il committente ESTAR ha promosso lo scambio reciproco delle informazioni relative ai ruoli e responsabilità in materia di sicurezza, come meglio riportato al Capitolo 11 e 12 del sopracitato documento (DUVRI) allegato al contratto di appalto o di opera; - Il committente ESTAR, previa attivazione dei bambini lavori e alunni disabili 2008servizi oggetto del contratto d’appalto, opera o somministrazione, ha fornito agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate dal Committente in relazione alla propria attività, in accordo con l’art. 26 comma 1 lett. b) del D.Lgs 81/08 s.m.i.; La documentazione di riferimento è stata trasmessa all’appaltatore o lavoratore autonomo, per mezzo e-2013” mail dal RES/RUP del contratto, ovvero, dal Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale (attuativo della Legge 104/92xxxx@xxxxx.xxxxxxx.xx), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base in occasione del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori perfezionamento del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaredocumento DUVRI integrato rev.1.
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PREMESSA. L’ Il PNRR, nella Missione 1 - Componente 1 - Asse 1 - Misura 1.7.2 “Accordo Rete di programma provinciale per l’integrazione scolastica servizi di facilitazione digitale” del valore complessivo di 135.000.000,00 di euro, destina 132.000.000,00 di euro all’attivazione o potenziamento dei presìdi/nodi di facilitazione digitale da attivare attraverso specifici accordi con le Regioni che individueranno le PA locali preposte allo sviluppo di tali attività in collaborazione con altri soggetti (biblioteche, associazioni, scuole). La citata Misura 1.7.2. del PNRR punta a rafforzare la Rete dei punti di facilitazione digitale, con l’obiettivo di disporre di una rete organica di luoghi di facilitazione digitale attivi sul territorio e formativa dei bambini di supportare il miglioramento delle competenze digitali nelle fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide. Con il Decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, recante “Governance del Piano Nazionale di Ripresa e alunni disabili 2008-2013Resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, sono stati identificati quali “Amministrazioni centrali titolari di interventi previsti nel PNRR” (attuativo di seguito “Amministrazioni titolari”) i Ministeri e le strutture della Legge 104/92Presidenza del Consiglio dei ministri responsabili dell'attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel PNRR (art. 1, comma 4, lett. l), sottoscritto . Inoltre con il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra medesimo decreto sono stati definiti come “Soggetti attuatori” i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative pubblici o privati che provvedono alla realizzazione degli interventi previsti dal PNRR (art. 1, comma 4, lett. o). Alla realizzazione operativa degli interventi previsti dal PNRR provvedono le Amministrazioni centrali, le Regioni, le province autonome di Trento e formative rivolte ai bambini di Bolzano e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadrogli enti locali, sulla base di specifiche competenze istituzionali, ovvero della diversa titolarità degli interventi definita nel PNRR, attraverso le proprie strutture, ovvero avvalendosi di soggetti attuatori esterni individuati nel PNRR, ovvero con le modalità previste dalla normativa nazionale ed europea vigente” (art. 9, comma 1). Al fine di attivare le risorse dedicate alla sopra citata misura del quale si articolerannoPNRR, anche è prevista la stipula di Accordi tra Amministrazione titolare dell’intervento e ciascuna Regione e Provincia autonoma, da sottoporre all’esame degli organi di controllo. Con DGR n.1149/2022 la Giunta Regionale ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione Marche e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale – DTD – della Presidenza del Consiglio, per la realizzazione della predetta Misura 1.7.2 “Rete di servizi di facilitazione digitale” della Missione 1 - Componente 1 - Asse 1 del PNRR. L’obiettivo generale dell’intervento “Rete dei servizi di facilitazione digitale” è legato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti e per incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle Amministrazioni Pubbliche, semplificando il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. L’iniziativa prevede attività finalizzate ad accrescere il livello di preparazione e sviluppare maggiori competenze digitali da parte dei cittadini, in forma migliorativamodo che possano raggiungere il livello di base definito secondo il modello europeo DigComp, che definisce le esperienze competenze digitali minime richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva e che, pertanto, tutti i lavori degli Accordi territorialicittadini dovrebbero possedere. Il testofine ultimo è quello di consentire loro un approccio consapevole alla realtà digitale e alla equa fruizione dei servizi online offerti dalle amministrazioni pubbliche. I compiti della Regione nella sua qualità di soggetto attuatore sono indicati all’art.6 dello schema di convenzione, che ha avuto come riferimento tra cui quello precedentedi “curare la predisposizione e l’attuazione delle procedure implementative del Piano Operativo allegato sia attraverso avvisi rivolti alle amministrazioni locali per la selezione dei relativi progetti sia attraverso forme di collaborazione con soggetti terzi, è frutto nel rispetto del D.Lgs. 50/2016 e dei principi di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza imparzialità, buon andamento, trasparenza e pubblicità di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxcui alla L. 241/90”. Il Gruppo TecnicoDipartimento per la trasformazione digitale curerà inoltre la formazione e la certificazione delle competenze dei facilitatori al livello 5 dello standard di riferimento europeo DigComp. Il progetto ha l’obiettivo di creare 3.000 punti di facilitazione su tutto il territorio nazionale per accrescere le competenze (74 per le Marche) e l’inclusione digitale di 2 milioni di cittadini (59.000 per le Marche). Relativamente alle risorse finanziarie necessarie all’attuazione dell’intervento, coordinato dalla Provincia va rilevato che la Tavola di Bolognaripartizione delle risorse finanziarie, era composto da rappresentanti nella seduta del 21/06/2022 della Conferenza Stato- Regioni, ha previsto l’assegnazione alla Regione Marche di Comunirisorse pari a euro 3.259.217,00 per l’attuazione della Misura 1.7.2 del PNRR. Con Decreto n. 65 del 24/06/2022 del Capo del Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD). di ripartizione delle risorse finanziarie, Nuovo Circondario dei punti di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere facilitazione digitale e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didatticotarget di cittadini tra le Regioni/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa Province autonome per la comunità. A dimostrazione dello sforzo realizzazione della Misura 1.7.2 - intervento “Rete di integrazione anche delle politiche servizi di interventofacilitazione digitale” della missione M1 - componente C1 del PNRR, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011ammesso alla registrazione della Corte dei Conti il 02/09/2022 al n. 2242, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresono state assegnate formalmente alla Regione Marche le risorse sopra indicate.
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PREMESSA. L’ “Accordo La presente guida non intende sostituire né integrare la documentazione contrattuale sottoscritta fra le parti. Pertanto, le informazioni in essa contenute non possono costituire motivo di programma provinciale rivalsa da parte delle Amministrazioni contraenti nei confronti del Fornitore e/o di Consip né possono ritenersi prevalenti rispetto alla documentazione contrattuale. La presente guida ha l’obiettivo di illustrare le modalità operative per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” la gestione della fase esecutiva della Convenzione per la Personal Computer Desktop 16 – Lotto 3 (attuativo della Legge 104/92di seguito, per brevità, anche Convenzione), sottoscritto stipulata, ai sensi dell’art. 26 l. 23 dicembre 1999 n. 488 s.m.i., dell’art. 58 l. 23 dicembre 2000 n. 388, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001, dalla Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Italware S.r.l. (di seguito Fornitore) quale aggiudicatario della procedura di gara per il 12 giugno 2008suddetto lotto. La presente guida, unitamente a tutta la documentazione relativa alla Convenzione, è giunto disponibile sul sito internet xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, nella sezione Iniziative > Convenzioni > Personal Le Amministrazioni Contraenti provvederanno, al suo terzo rinnovomomento dell’emissione del singolo Ordinativo di Fornitura, alla nomina del Responsabile del Procedimento e all’indicazione sul medesimo Ordinativo di Fornitura del CIG (Codice Identificativo Gara) “derivato” rispetto a quello della Convenzione. L’Accordo ha funzione Per qualsiasi informazione sulla Convenzione (condizioni previste, modalità di indicare principiadesione, modalità di regolamentareinoltro e compilazione degli ordinativi, integrare etc.) e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri supporto alla navigazione del sito xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx è attivo il servizio di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, Call Center degli Acquisti in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore Rete della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareP.A. al numero verde 800 753 783.
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PREMESSA. L’ “Accordo Nel nostro ordinamento rimane ardua la costruzione di programma provinciale una categoria unitaria e scien- tificamente valida di contratto di lavoro speciale. Le ipotesi legali possono essere unifi- cate soltanto sotto il profilo della deviazione dal regime giuridico generale dettato per l’integrazione scolastica il lavoro nell’impresa commerciale o agricola, in dipendenza di elementi estrinseci alla fat- tispecie negoziale, com’e` del resto per il carattere della non inerenza del lavoro ad una impresa, ovvero, quanto all’apprendistato, in ragione di una vera e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” propria modificazio- ne dello schema causale del contratto che diviene complesso rispetto al tipo legale. La qualifica di contratti di lavoro speciali deve essere riservata, oltre che al contrat- to di tirocinio, ai contratti di lavoro relativi ad un’impresa di navigazione (attuativo della Legge 104/92v. infra, ‘‘Il lavoro nautico’’), sottoscritto il 12 giugno 2008ai contratti di lavoro non inerenti un’impresa, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra tra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da quali sono sog- getti ad una specifica Conferenza disciplina legislativa, il lavoro domestico (v. infra, ‘‘Il lavoro do- mestico’’) ed il portierato (v. infra, ‘‘Il rapporto di Programmazione portierato’’) ed infine il contratto di lavoro a domicilio (v. infra, ‘‘Il lavoro a domicilio’’) che non comporta l’inserimento del lavoratore nell’organizzazione interna dell’impresa. Muovendo sulla linea tracciata dal legislatore, la dottrina ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxpoi esteso l’ambito di operativita` della categoria dei contratti speciali di lavoro anche a figure di lavoro nel- l’impresa, nelle quali si riscontra una accentuata deviazione dalla disciplina generale degli istituti di diritto comune del lavoro. Il Gruppo TecnicoSeguendo tale impostazione, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutesono stati classificati in questo ambito, in fieri e a venirerelazione alla particolare posizione del soggetto lavoratore, il lavoro artistico (v. infra, ‘‘Il lavoro nello spettacolo’’), il lavoro giornalistico (v. infra, ‘‘Il lavoro giornalistico’’) ed evoluzione dell’integrazione stessail lavoro sportivo (v. infra, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati‘‘Il lavoro sportivo’’); ed in relazione all’incidenza dello scambio, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo lavoro degli autoferrotranvieri (v. infra, ‘‘Il lavoro degli autoferrotranvieri’’), il lavoro dei bambini e alunni disabili”detenuti (v. infra, che chiama tutti ad operare per ‘‘Il lavoro dei detenuti’’) ed il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza lavoro dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. religiosi (v. infra, ‘‘Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarelavoro dei religiosi’’).
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PREMESSA. L’ “Accordo Le parti convengono che la realizzazione della missione aziendale può essere conseguita soltanto con un più efficace ed appropriato utilizzo di programma provinciale tutte le risorse e, in modo particolare, della risorsa umana. Considerano, pertanto, prioritario valorizzare il fattore lavoro per l’integrazione scolastica la sua natura di servizio pubblico e formativa rafforzare il legame fra il concreto svolgimento di una attività e l'utilità sociale cui essa concorre, con il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la valorizzazione professionale dei bambini lavoratori. Le parti ritengono che a tale scopo occorra: - realizzare modelli organizzativi che prevedano il coinvolgimento dei dipendenti - improntare la contrattazione integrativa in modo da coniugare la qualità dei servizi con l'arricchimento professionale e alunni disabili 2008-2013” (attuativo la valorizzazione del lavoro; - qualificare le funzioni di programmazione, indirizzo e controllo dell'azienda e, nello stesso tempo, consolidare quelle direttamente gestionali portando ad un livello più alto il rapporto costi benefici; - favorire il metodo del confronto con le Organizzazioni Sindacali in modo da formare un sistema di relazioni che - fermo restando il principio della Legge 104/92)distinzione dei ruoli e responsabilità - possa sviluppare capacità propositive e sia un veicolo essenziale per la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Sulla base di questi presupposti, sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra confermato che i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativasindacali di riferimento sono quelli espressamente indicati dal CCNL, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoparti definiscono, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto ad integrazione di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatiprevisto dal CCNL, il primo da ricordare è l’ampliamento presente Contratto Collettivo Integrativo Aziendale (CCIA). Campo di applicazione e durata art. 1 Principi art. 2 Composizione delegazione art. 3 Contrattazione integrativa art. 4 Concertazione art. 5 Consultazione art. 6 Informazione art. 7 Clausole di raffreddamento art. 8 Regolamentazione relazioni ed agibilità sindacali art. 9 Assemblee sindacali del concetto personale art. 10 Forme di integrazione inteso come “promozione del benessere partecipazione art. 11 Disciplina di riferimento art. 12 Ripartizione risorse tra i fondi art. 13 Formazione e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classeaggiornamento professionale art. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità14 Diritto allo studio art. A dimostrazione dello sforzo 15 Progressione economica orizzontale art. 16 Posizioni organizzative art. 17 Sistema di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provinciavalutazione permanente art. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.18
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PREMESSA. L’ Con la presente, desideriamo richiamare la Vostra attenzione sull’introduzione e sulla definitiva operatività, a partire dal corrente anno, della nuova tassa meglio conosciuta col nome di “Accordo cedolare secca sugli affitti”, (ovvero dell’imposta sostitutiva, dell’Irpef, delle addizionali comunali e regionali, nonché delle imposte di programma provinciale registro e di bollo sui contratti di locazione) che si applicherà, in via discrezionale, a scelta del locatore, rispetto all’ordinaria tassazione Irpef, nella misura del 21% per l’integrazione scolastica i contratti a canone libero e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità19% per quelli a canone concordato. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadronuova tassazione potrà essere scelta dalle persone fisiche proprietarie, sulla base del quale si articolerannoo titolari di un diritto reale di godimento, che locano immobili ad uso abitativo (ed eventualmente, a determinate condizioni, anche in forma migliorativa, le esperienze pertinenze. Restano esclusi i lavoratori autonomi e le imprese (ART. 3 Dlgs 23/2011): cfr TAB 1 . Sono compresi i lavori contratti conclusi con enti pubblici o privati non commerciali (purchè dal contratto risulti la destinazione abitativa dell’immobile). La recente Circolare n. 26/E del 1 giugno 2011 dell’Agenzia delle Entrate ha emanato gli attesi chiarimenti su tale nuova imposta sostitutiva sulla locazione degli Accordi territorialiimmobili abitativi. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed Nulla è stato predisposto ancora chiarito in merito la fattispecie particolare rappresentata dalle locazioni di abitazioni effettuate da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato società semplici, soggetti Irpef non esercenti attività commerciale. In tal caso, infatti, pur non essendo una persona fisica, la società semplice ne ha le medesime caratteristiche (soggetto Irpef) ed il reddito percepito è giuridicamente qualificato come “reddito da una specifica Conferenza fabbricati” imputato direttamente ai soci, in base alle quote di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxpartecipazione alla società. Il Gruppo TecnicoIn sostanza, coordinato dalla Provincia l’Amministrazione Finanziaria potrebbe consentire l’applicazione della “cedolare secca” anche con riferimento alle locazioni di Bologna, era composto abitazioni effettuate da rappresentanti tali soggetti ma nulla di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionalespecifico è stato detto a riguardo. La condivisione cedolare secca, quindi, praticamente, sostituisce: Ł l’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) e le relative addizionali; Ł l’imposta di un percorso complesso tra Istituzioni registro; Ł l’imposta di bollo; Ł l’imposta di registro sulle risoluzioni e soggetti portatori proroghe del contratto di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tuttelocazione; Ł l’imposta di bollo, ma genera continuamente cambiamenti umanise dovuta, personali sulle risoluzioni e professionali. Durante i lavori proroghe del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarecontratto.
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Samples: Contratto a Canone
PREMESSA. LL’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (di seguito anche “Autorità” o “AGCM”) ha la necessità di affidare la realizzazione dei lavori di sostituzione degli infissi della stanza 811 – Ufficio di Presidenza dell’edificio in cui ha sede l’Autorità, in xxxxxx X.Xxxxx 0/a Roma. A tal fine, l’Autorità indice una procedura negoziata con invito agli operatori economici, in possesso dei requisiti richiesti, che hanno dato riscontro all’avviso per manifestazione d’interesse all’uopo pubblicato sul sito AGCM – SEZIONE AUTORITA’ TRASPARENTE - ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. b) del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. (di seguito anche “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92Codice”), sottoscritto il 12 giugno 2008nonché degli artt. 59, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione 60 e 63, comma 2 del Regolamento di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testocontabilità dell’Autorità, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto si svolgerà attraverso l’utilizzazione di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme Sistema telematico (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatiper brevità anche solo “Sistema” o “Piattaforma”), il primo da ricordare è l’ampliamento conforme all’art. 40 del concetto Codice e nel rispetto delle disposizioni di integrazione inteso cui al D. Lgs. n. 82/2005, secondo quanto previsto dalle norme e condizioni contenute nella documentazione di gara ivi caricata e nel rispetto delle norme tecniche di utilizzo dello stesso. In particolare, la procedura si svolgerà sulla piattaforma telematica “TUTTOGARE” disponibile sul portale xxxxx://xxxxxxxx.xxxxxxxxx.xx nell’ambito della quale verranno gestite le fasi di pubblicazione della procedura, presentazione delle offerte, analisi delle offerte stesse e aggiudicazione, oltre che le comunicazioni e gli scambi di informazioni, tutto come “promozione meglio specificato nel presente Disciplinare di gara. L’Autorità si avvarrà di tale Sistema secondo le regole rilasciate dal Gestore del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”Sistema (Studio Amica soc. coop, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di interventosede a Xxx Xxxxxx- XX-, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011xxx Xxx Xxxxxxxx, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare56.
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PREMESSA. L’ L’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) obbliga il Datore di Lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola Unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo, a promuovere la cooperazione nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto ed il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenza. Nella Determinazione 5 marzo 2008, n. 3 l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (ora X.X.XX.) individua l’“interferenza” nella circostanza in cui si verifichi “Accordo un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di programma provinciale imprese diverse che operano nello stesso luogo di lavoro/ ambiente/territorio con contratti differenti”. A titolo esemplificativo si possono considerare interferenti i seguenti rischi: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi; immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore; esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore; derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata). Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) deve essere allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai costi delle misure adottate per l’integrazione scolastica eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e formativa dei bambini sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. Tali costi non sono soggetti a ribasso. Il D.Lgs. 106/2009 (Disposizioni integrative e alunni disabili 2008correttive del D.Lgs. 81/2008) ha modificato il suddetto articolo 26 del D.Lgs. 81/2008 introducendo al comma 3-2013” (attuativo della Legge 104/92ter la previsione per cui nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, lett. i), sottoscritto del decreto legislativo 50/2016, o in tutti i casi in cui il 12 giugno 2008datore di lavoro non coincide con il committente, è giunto il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. Viene inoltre specificato al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione comma 3-bis che l’obbligo della redazione del DUVRI non si applica ai servizi di indicare principinatura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di regolamentarecui al d.P.R. 14 settembre 2011, integrare e coordinare strumentin. 177, progetti e politiche o dalla presenza di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadroagenti cancerogeni, sulla base del quale si articolerannomutageni o biologici, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza amianto o di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato atmosfere esplosive o dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classerischi particolari di cui all'allegato XI del predetto decreto. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.Considerato che:
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PREMESSA. L’ “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” La presente gara viene espletata in modalità telematica sul Portale Acquisti RFI (attuativo della Legge 104/92xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx), sottoscritto ove è possibile trovare il 12 giugno 2008“Regolamento per l’accesso al Portale delle gare online di RFI S.p.A.”, è giunto al suo terzo rinnovononché il presente disciplinare, il bando di gara, lo schema di contrat- to, i relativi allegati e ogni altro modello di dichiarazione da presentare in gara, ivi compreso il DGUE. L’Accordo ha funzione Il disciplinare e i relativi allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del bando di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàgara. La natura dell’Accordo Provinciale stazione appaltante per l’affidamento e l’esecuzione delle prestazioni oggetto della presente gara procede ai sensi dell’art. 2, comma 4, del D.L. 16 luglio 2020 n. 76, come convertito, con modificazioni, in Legge 11 settembre 2020 n. 120. Le previsioni di del d.lgs. n. 50/16 e di altri atti normativi comunque richiamate nella documentazione a base di gara devono intendersi applica- bili. Le prestazioni oggetto del contratto fanno parte di un’unica tipologia e sono funzionalmente connesse da un punto di vista tecnico. Di conseguenza un'eventuale suddivisione in lotti potreb- be compromettere l'economicità e l'efficienza del servizio oggetto del contratto. Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà/certificazione richieste nel disciplinare devono es- sere prodotte con riferimento alla presente procedura e devono essere rese esclusivamente uti- lizzando i modelli indicati e pubblicati nell’area riservata individuata tramite il numero di gara all’interno del suddetto Portale Acquisti e sottoscritte con valido dispositivo di firma digitale. Al riguardo, per quanto compatibili, si configura come accordo quadroapplicano le disposizioni contenute nel D.Lgs. 82/2005 s.m.i. recante il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). I dati raccolti saranno trattati, sulla base ai sensi dell’art. 13 e dell’art. 14 del quale si articolerannoRegolamento Europeo n. 679/2016, esclusivamente nell’ambito della presente gara. Le comunicazioni di cui ai commi 2, e 5 dell’art. 76 D.Lgs. 50/2016 (es. aggiudicazione definiti- va, etc.) verranno effettuate con la funzione Messaggistica del Portale Acquisti di RFI. In caso di raggruppamenti temporanei, GEIE, aggregazioni di imprese di rete o consorzi ordinari, anche se non ancora costituiti formalmente, la comunicazione recapitata al mandatario si intende vali- damente resa a tutti gli operatori economici raggruppati, aggregati o consorziati. In caso di avva- limento, la comunicazione recapitata all’offerente si intende validamente resa a tutti gli operato- ri economici ausiliari. In caso di consorzi di cui all’art. 45, comma 2, lett. b e c del Codice, la comunicazione recapitata al consorzio si intende validamente resa a tutte le consorziate. Gli operatori economici, con la partecipazione alla presente gara, si obbligano a porre in forma migliorativaessere tutte le condotte necessarie a evitare turbative nel corretto svolgimento della procedura di gara con particolare riferimento a condotte quali, le esperienze a titolo esemplificativo e i lavori degli Accordi territorialinon esaustivo, la turbativa d’asta e gli accordi di cartello. Il testoIn caso di inosservanza rispetto a quanto sopra, che ha avuto come riferimento quello precedenteRFI S.p.A. segnalerà il fatto all’autorità giudizia- ria, all’X.X.XX., all’Antitrust, all’Osservatorio sui contratti pubblici di lavori, forniture e servizi per gli opportuni provvedimenti di competenza. La partecipazione alla procedura di gara in modalità telematica è frutto aperta, previa identificazione, agli operatori in possesso della dotazione informatica indicata nel documento presente sul Por- tale Acquisti (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx), denominato: “Requisiti minimi HW e SW”, nonché di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). È altresì obbligatorio il possesso da parte del legale rappresentante o di eventuali procuratori di un certificato di firma digitale, in corso di validità, rilasciato da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato organismo incluso nell’elenco pubblico dei certificatori tenuto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), generato mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura, ai sensi di quanto previsto dall’art. 38, co. 2, del d.P.R. 445/2000. Sono ammessi certificati di firma digitale rilasciati da certificatori operanti in base ad una specifica Conferenza licenza o autorizzazione rilasciata da uno Stato membro dell’Unione Europea ed in possesso dei requisiti previsti dalla Direttiva 1999/93/CE. Si precisa che i soli formati di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxfirme digitali accettati saranno quelli di CADES e PADES. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennatiPer ciascun documento sottoscritto digitalmente, il primo da ricordare certificato di firma digitale dovrà essere vali- do, a pena di esclusione, alla data di inserimento del documento stesso nel Portale Acquisti. Non è l’ampliamento del concetto consentito firmare digitalmente una cartella compressa (es.: .zip) contenente uno o più documenti privi di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzarefirma digitale (laddove richiesta).
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Samples: Disciplinare Di Gara
PREMESSA. L’ “Accordo Il presente documento costituisce un invito a presentare offerta per l’affidamento di programma provinciale un Appalto Specifico basato sull’Accordo Quadro per l’integrazione scolastica e formativa la fornitura dei bambini e alunni disabili 2008-2013” servizi di gestione integrata delle trasferte di lavoro del personale dell’AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE (attuativo della Legge 104/92nel prosieguo per brevità AgID), sottoscritto stipulato dalla Consip S.p.A. ai sensi dell’art. 59, comma 8, del D.Lgs. n. 163/2006. In particolare, la presente procedura costituisce un rilancio del confronto competitivo tra i Fornitori aggiudicatari del predetto Accordo Quadro e segnatamente tra: - Xxxxxxx Wagonlit Italia S.r.l. - Xxxxxxx S.p.A. (subentrata il 12 giugno 20086 Agosto 2015 alla Seneca S.p.A.) - Cisalpina Tours S.p.A. - Uvet American Express Corporate Travel S.p.A.. per l’aggiudicazione di un Appalto Specifico da parte dell’AgID, avente ad oggetto quanto di seguito indicato. La presente procedura si svolgerà, ove non diversamente espressamente previsto, attraverso l’utilizzazione di un sistema telematico (di seguito per brevità anche solo “Sistema”), conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) e nel rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale), come dettagliatamente descritto al successivo paragrafo 3 mediante il quale verranno gestite le fasi di pubblicazione della procedura e presentazione dell’offerta, d’analisi, valutazione e aggiudicazione, oltre che le comunicazioni e gli scambi di informazioni, tutto come meglio specificato nella presente Richiesta di Offerta. Ai fini della partecipazione è giunto al suo terzo rinnovoindispensabile: • il possesso e l’utilizzo della firma digitale di cui all’art. L’Accordo 1, comma 1, lett. s) del D. Lgs. n. 82/2005; • la seguente dotazione tecnica minima: un personal computer collegato ad internet e dotato di un browser Microsoft Internet Explorer 6.0 o superiore, oppure Mozilla Firefox 0.8 o superiore e un programma software per la conversione in formato .pdf dei file che compongono l’offerta. Per il presente Appalto Specifico è designato quale Responsabile del Procedimento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006, la Dott.ssa Xxxx Xxxxxxx. Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 2, comma 2, della L. 241/1990, e dell’art. 11, comma 6, del D.Lgs. n. 163/2006 il termine del procedimento per la conclusione dell’Appalto Specifico è fissato in 180 giorni naturali e consecutivi dalla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte. In riferimento all’iniziativa in questione, si comunica che con la Determina n. 10 del 22/12/2010 l’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici (ora X.X.XX.) ha funzione stabilito che “Tutti i contratti attuativi, posti in essere dalle Amministrazioni in adesione all’accordo quadro, necessiteranno dell’emissione di indicare principiun nuovo CIG (“CIG derivato”) che identificherà lo specifico contratto” senza prevedere alcun contributo in capo all’Operatore economico nonché in capo alla Stazione Appaltante; a tal fine si rappresenta che il predetto CIG derivato è il seguente: 6861635055. Si evidenzia che gli operatori economici aggiudicatari dell’Accordo Quadro sopra menzionati, avendo già provveduto ad effettuare il versamento del contributo dovuto all’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici (ora X.X.XX.) in sede di partecipazione all’Accordo Quadro e in ragione del relativo importo, non sono tenuti ad ulteriori adempimenti ai sensi della predetta normativa. L’avviso della Richiesta di Offerta e, quindi, di regolamentareavvio del confronto competitivo per l’aggiudicazione dell’Appalto Specifico è comunicato nell’apposito spazio delle comunicazioni a Sistema, integrare e coordinare strumentinonché, progetti e politiche comunque, presso la casella di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàposta elettronica del Fornitore indicata nella dichiarazione necessaria per l’ammissione alla gara per l’affidamento dell’Accordo Quadro (cfr.: paragrafo 4.3.2 del Capitolato d’Oneri), o nella diversa casella di posta elettronica o al diverso numero di fax comunicato alla Consip S.p.A. a cura del medesimo Fornitore. La natura dell’Accordo Provinciale richiesta di offerta può essere consultata dal Fornitore invitato mediante l’accesso all’area del Sistema “Dettagli dell’iniziativa”. In particolare, l’offerta per il presente Appalto Specifico deve essere presentata mediante l’utenza per l’accesso al Sistema ottenuta in sede di registrazione al Sistema medesimo, quindi dal legale rappresentante, ovvero da un procuratore (generale o speciale), in possesso degli idonei poteri di presentare offerta nelle gare ad evidenza pubblica, di impegnarsi e di stipulare contratti con la P.A.. Il Fornitore, con la presentazione dell’offerta per l’Appalto Specifico, dà per rato e valido e riconosce senza contestazione alcuna quanto posto in essere all’interno del Sistema dall’account riconducibile all’operatore economico medesimo; ogni azione inerente l’account all’interno del Sistema si configura come accordo quadrointenderà, sulla base pertanto, direttamente e incontrovertibilmente imputabile al Fornitore registrato. L’accesso, l’utilizzo del quale si articolerannoSistema e la partecipazione alla procedura comportano l’accettazione incondizionata di tutti i termini, le condizioni di utilizzo e le avvertenze contenute nella presente Richiesta di Offerta, nel Capitolato d’Oneri, nei relativi allegati – tra cui in particolare le Regole del Sistema di e-Procurement della Pubblica Amministrazione (di seguito, per brevità, anche in forma migliorativaRegole), allegato 2, e le esperienze istruzioni presenti nel sito, nonché di quanto portato a conoscenza degli utenti tramite la pubblicazione nel Sito o le comunicazioni attraverso il Sistema. In caso di violazione delle Regole tale da comportare la cancellazione della Registrazione dell’operatore economico, l’operatore economico medesimo non potrà partecipare alla presente procedura. La presentazione dell’offerta e i lavori degli Accordi territorialila serietà della medesima sono garantite dalla cauzione rilasciata per la stipula dell’Accordo Quadro. Il testoFornitore manleva e tiene indenne l’AgID, il MEF, la Consip S.p.A. ed il Gestore del Sistema, risarcendo qualunque pregiudizio, danno, costo e onere di qualsiasi natura, ivi comprese le eventuali spese legali, che ha avuto come riferimento quello precedentedovessero essere sofferte da questi ultimi e/o da terzi, è frutto a causa di violazioni delle regole contenute nella presente Richiesta di Offerta e nel Capitolato d’Oneri, nei relativi allegati, di un percorso ampiamente partecipato utilizzo scorretto od improprio del Sistema o dalla violazione della normativa vigente. A fronte di violazioni di cui sopra, di disposizioni di legge o regolamentari e di irregolarità nell’utilizzo del Sistema da parte dei concorrenti, oltre a quanto previsto nelle altre parti della presente Richiesta di Offerta, l’AgID, il MEF, la Consip S.p.A. ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza il Gestore del Sistema, ciascuno per quanto di Programmazione che ha dato rispettiva competenza, si riservano il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia diritto di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale agire per il superamento dell’handicaprisarcimento dei danni, Centri diretti e indiretti, patrimoniali e di Formazione Professionaleimmagine, eventualmente subiti. La condivisione Ai fini della ammissione delle offerte, la Consip S.p.A. pone a disposizione dell’AgID, per la presente procedura, la documentazione amministrativa presentata da ciascun Fornitore aggiudicatario dell’Accordo Quadro per la partecipazione alla relativa procedura e per la stipula di un percorso complesso tra Istituzioni detto atto, nonché l’eventuale ulteriore documentazione presentata ai sensi e soggetti portatori per gli effetti di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tuttequanto disposto nell’articolo 8 dell’Accordo Quadro; tutta la predetta documentazione, ma genera continuamente cambiamenti umaniivi inclusi i dati e le informazioni ivi contenute, personali e professionalisarà utilizzata dall’AgID nella fase di aggiudicazione del presente Appalto Specifico. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro chePertanto, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio qualora nel corso degli oltre trent’anni della presente procedura sia accertata la non validità o l’inefficacia della predetta documentazione, ovvero la non veridicità del contenuto della medesima, l’AgID procederà alla esclusione del concorrente dal presente Appalto Specifico e all’escussione della cauzione di integrazione scolasticacui all’articolo 11 dell’Accordo Quadro, ferme restando le ulteriori conseguenze previste nel medesimo Accordo Quadro. Tra gli elementi innovativi dell’AccordoQualora si desideri ausilio nel superamento di problemi tecnici riscontrati nel corso della procedura di Registrazione e/o presentazione dell’offerta, qui si consiglia di seguito brevemente accennati, contattare il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011Call Center dedicato presso i recapiti indicati nel sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, di competenza lasciare i dati identificativi dell’impresa e di specificare le problematiche riscontrate, fermo restando il rispetto di tutti i termini perentori previsti nella documentazione di gara. Tutti gli importi della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaredocumentazione si intendono IVA esclusa.
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Samples: Richiesta Di Offerta
PREMESSA. L’ “Accordo Il ramo di programma provinciale azienda oggetto della presente stima è costituito: - dai beni di proprietà della società fallita presenti all’interno dei locali di Xxx Xxxxxxx 00/X ed elencati nell’inventario redatto successivamente alla dichiarazione di fallimento; - dalla licenza commerciale rilasciata dal Comune di Torino per l’integrazione scolastica la somministrazione di alimenti e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92)bevande nei locali di Xxx Xxxxxxx x. 00/X. La valutazione si riferisce esclusivamente al ramo d’azienda di Xxx Xxxxxxx x. 00/X, sottoscritto il 12 giugno 2008, in quanto all’altro ramo d’azienda sito in Via delle Rosine n.1/bis/F non può essere attribuito alcun valore poiché l’autorizzazione n. EP/2013/00000498/S rilasciata in data 19 settembre 2013 dal Comune di Torino per lo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti in tale locale è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura decaduta come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche da provvedimento notificato in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialidata 28 maggio 2016. Il testosottoscritto ha effettuato accesso nei locali di Torino Via Baretti n. 15/C in data 18 luglio 2016 alla presenza del curatore del fallimento e ha successivamente presenziato alle operazioni di inventario redatte in data 20 settembre 2016. Le attrezzature, che ha avuto i mobili, gli arredi e gli impianti ancora di proprietà della società fallita risultano dall’inventario allegato alla presente e sono attualmente in uso al soggetto affittuario dell’azienda (Allegato 1). Come risulta dall’inventario nei locali dove viene svolta l’attività, parte delle attrezzature, dell’arredo e in particolare il bancone bar risultano di proprietà dell’affittuario di azienda e come riferimento quello precedentetali vengono esclusi dalla presente valutazione. Si allega alla presente la fattura da cui risulta in data 4 giugno 2015 l’acquisto da parte della del bancone acciaio colore – nero grigio di circa metri 7,50 – 8,00 con acquario, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxfrigo per lavastoviglie, n. 32 tavolini legno colorato e metallo, n. 128 sedie metallo e legno. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareAllegato 2).
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PREMESSA. L’ “Accordo Oggetto della procedura è la gestione del patrimonio immobiliare dell’INPS di programma provinciale seguito specificato. I servizi che l’Appaltatore dovrà erogare rientrano nelle seguenti macro-attività: Gestione amministrativa (Property management) – gestione dei rapporti contrattuali con gli attuali locatari, recupero delle morosità pregresse, gestione dei rapporti condominiali, gestione assicurativa dei fabbricati, supporto per l’integrazione scolastica gli adempimenti fiscali e formativa nella tutela del patrimonio, costituzione e gestione di un archivio unico (elettronico e cartaceo) di atti e documenti relativi agli immobili affidati in gestione, monitoraggio degli immobili liberi; Servizi di gestione e conduzione tecnica (Facility management) – gestione dei bambini servizi tecnici mediante la fornitura di beni, servizi e alunni disabili 2008-2013” lavori necessari per la conduzione degli immobili, predisposizione di piani di manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione utenze, etc. In particolare, il Patrimonio Immobiliare è costituito dai seguenti cespiti, in ragione della diversificazione tipologica delle singole Unità Immobiliari: − circa n. 13.000 Unità Immobiliari, delle quali circa l’80% del totale ad Uso Residenziale ed il residuo 20% circa ad Uso Ufficio e Commerciale. Tali Unità Immobiliari sono localizzate per il 70% circa nelle regioni del Centro Italia (attuativo della Legge 104/92principalmente Lazio e Toscana), sottoscritto e per la residua parte al Nord (24% circa) e al Sud e Isole (6% circa); − circa n. 1.200 Particelle Immobiliari di Terreni (comprensive di particelle costituenti aziende e tenute agricole), localizzate principalmente nelle xxxxxxx xxx Xxxxxx x xxx Xxx Xxxxxx. Attualmente, la gestione tecnico-amministrativa del Patrimonio Immobiliare è svolta da società esterne, ed in particolare: − il 12 giugno 2008patrimonio nell’originaria titolarità dell’INPS è gestito dalla INPS Gestione Immobiliare - I.GE.I. S.p.A., società di capitali partecipata al 51% dall’Istituto, e posta in liquidazione ex lege ai sensi per gli effetti dell’art. 14 del D.Lgs. 104/96; − il patrimonio acquisito dall’INPS ex lege dal soppresso INPDAI è suddiviso in tre lotti territoriali, affidati in gestione ad altrettanti operatori economici privati, incaricati anche delle attività di supporto alla vendita; − i servizi di supporto alla vendita delle Unità Immobiliari già cartolarizzate gestite dall’I.GE.I. S.p.A. sono affidati ad un operatore terzo. Tutte le attività di gestione delle Unità Immobiliari, che l’Appaltatore si impegna a svolgere, hanno l’obiettivo di conseguire la più razionale utilizzazione dei beni stessi, attraverso la salvaguardia e la valorizzazione del Patrimonio nel suo complesso che, si precisa, è giunto al suo terzo rinnovodestinato alla vendita secondo le modalità definite dalla normativa di riferimento, ed in particolare dalla l. 410/01 e successive modificazioni, integrazioni e disposizioni attuative, come richiamato dell’art. L’Accordo ha funzione 43-bis del d.l. n. 207/2008, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14. Ai fini della valorizzazione del Patrimonio Immobiliare, l’Istituto intende avviare un percorso volto alla costituzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base un Fondo Immobiliare ad apporto privato ed il successivo conferimento del quale si articolerannoPatrimonio in tale Fondo, anche in forma migliorativavia graduale e per l’effetto di plurimi apporti. Entro 10 giorni dalla stipula del Contratto, l’Appaltatore dovrà avviare un’adeguata campagna informativa in favore degli Inquilini in merito al proprio avvicendamento rispetto al Gestore Uscente, conducendola sia con strumenti di notificazione di massa che con mezzi di informativa individuale, secondo quanto previsto nella propria Offerta Tecnica. Al fine di organizzare compiutamente le esperienze prestazioni necessarie all’espletamento a regime del Servizio, l’Appaltatore disporrà di un periodo di avvio non superiore a 3 (tre) mesi, nel corso del quale acquisirà presso l’Istituto o presso i Gestori Uscenti tutte le informazioni di dettaglio necessarie all’espletamento del Servizio, e sarà tenuto ad effettuare tutte le operazioni preliminari all’attivazione del medesimo. Il periodo di avvio potrà essere prorogato di 1 (un) mese, su richiesta dell’Appaltatore e previa autorizzazione dell’Istituto, in ragione di gravi e giustificati motivi non imputabili all’Appaltatore. Con anticipo di 20 (venti) giorni solari rispetto alla scadenza del periodo di avvio, l’Appaltatore dovrà comunicare all’Istituto, mediante raccomandata a/r, che le proprie strutture organizzative sono pronte per l’immediato avvio a regime del Servizio. Entro 10 (dieci) giorni solari successivi rispetto alla scadenza del periodo di avvio, l’Istituto e l’Appaltatore sottoscriveranno un apposito verbale di immissione nel Servizio e di consegna del Patrimonio Immobiliare, nel quale saranno esplicitate, anche attraverso l’allegazione di tutti gli atti più opportuni, la consistenza quantitativa e qualitativa delle Unità Immobiliari, ed ogni altra circostanza utile o necessaria a qualificarne lo stato di fatto o di diritto. Nel corso del periodo di avvio l’Appaltatore non sarà remunerato, fatta eccezione per la “bollettazione” (salvo conguaglio) e i lavori degli Accordi territoriali. Il testoservizi di emergenza che l’Appaltatore stesso si sia impegnato a prestare con la propria Offerta Tecnica, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche secondo le modalità e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaretempistiche ivi previste.
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PREMESSA. L’ “Accordo Il presente Capitolato detta le norme regolanti l’Accordo Quadro ai sensi art. 54 del D.Lgs. 50/2016 e relativi contratti attuativi, per le opere di programma provinciale pronto intervento, interventi manutenzione straordinaria immobili comunali, in proprietà uso o gestione del Comune di Partinico L’Accordo Quadro prevede l’affidamento ad un unico operatore economico che provvederà a intervenire su n. 4 Istituti comprensivi. Tutte le lavorazioni previste nel presente appalto devono essere eseguite senza determinare impedimenti o disservizi alle attività presenti nei fabbricati oggetto dei lavori e senza richiesta di oneri aggiuntivi rispetto ai prezzi offerti in sede di gara. Tali opere sono da eseguirsi per l’integrazione scolastica e formativa conto del Comune di Partinico (che per brevità, nel testo, sarà indicata Comune). Questo Capitolato si intende, ed è, parte integrante dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principicontratti, di regolamentareaccordo quadro e contratti attuativi, integrare e coordinare strumentiche verranno stipulati con l’impresa appaltatrice (che per brevità, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadronel testo, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialisarà indicata Impresa). Il Comune appaltante, per quanto concerne l’esecuzione delle opere appaltate e per ogni conseguente effetto, sarà rappresentata nei rapporti con l’Impresa appaltatrice dalla propria Direzione dei Lavori (che per brevità, nel testo, che ha avuto come riferimento quello precedentesarà indicata D.L.) e dal Responsabile del Procedimento, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresecondo le rispettive competenze.
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PREMESSA. L’ “Accordo L'ASSTRA (Associazione Trasporti) è l'Associazione Nazionale delle Imprese, loro consorzi e/o loro raggruppamenti, di programma provinciale proprietà degli enti locali, delle regioni e di imprese private, che eserciscono servizi di trasporto pubblico locale ovvero servizi strumentali, complementari e/o collaterali alla produzione dello stesso, con qualsiasi modalità effettuati ed in qualsiasi forma affidati. Inoltre, coerentemente con il perseguimento degli scopi statutari, possono associarsi all’Associazione in qualità di Soci Aggregati, le associazioni ambientaliste, i rappresentanti dei consumatori e dei fornitori. In qualità di associazione sindacale stipula il contratto collettivo nazionale di lavoro per l’integrazione scolastica la categoria degli autoferrotranvieri. Tra i compiti istituzionali dell'Associazione vi è quello di difendere gli interessi dei propri soci presso tutte le sedi istituzionali nazionali ed internazionali, di rappresentare le esigenze e formativa gli interessi degli operatori pubblici e privati, nonché svolgere a livello internazionale, nazionale, regionale e locale azioni di sostegno a favore della mobilità collettiva. I servizi gestiti dalle aziende associate ad ASSTRA comprendono, oltre ai servizi urbani ed extraurbani con autobus, filobus, tram, metropolitane, ferrovie, imbarcazioni, funivie, anche servizi di trasporto turistico, scolastico, parcheggi, rimozione autoveicoli, ecc. Le aziende associate ad ASSTRA, che dispongono di circa 100.000 addetti, hanno in dotazione circa 35.000 mezzi pubblici di trasporto che percorrono oltre 1.600 milioni di Km all'anno su una rete di esercizio di 210.000 Km e trasportano circa 5 miliardi di viaggiatori (circa 13,7 milioni di viaggiatori al giorno) servono oltre 5.000 comuni italiani con una popolazione complessiva di circa 53 milioni di abitanti. Tutte le attività di Asstra (e delle Aziende Associate) devono essere svolte, nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto degli interessi legittimi dei bambini soci, dipendenti, azionisti, partner commerciali e alunni disabili 2008-2013” finanziari e delle collettività in cui l’Asstra (attuativo della Legge 104/92e le Aziende Associate) sono presenti con le proprie attività. Tutti coloro che lavorano in Asstra (e nelle Aziende Associate), sottoscritto il 12 giugno 2008senza distinzioni o eccezioni, sono impegnati ad osservare e a fare osservare tali principi nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità. In nessun modo la convinzione di agire a vantaggio dell’Associazione (o delle Aziende Associate) può giustificare l'adozione di comportamenti in contrasto con questi principi. Per la complessità e la varietà delle situazioni in cui l’Associazione (e le Aziende Associate) si trovano ad operare, è giunto al suo terzo rinnovoimportante definire con chiarezza l'insieme dei valori che l'Associazione (e le Aziende Associate) riconoscono, accettano e condividono e l'insieme delle responsabilità che l’Associazione (e le Aziende Associate) assumono verso l'interno e verso l'esterno. L’Accordo ha funzione di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed Per questa ragione è stato predisposto il Codice di Comportamento (di seguito definito come "Codice"), la cui osservanza da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza parte dei dipendenti, amministratori, collaboratori (di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia seguito definiti come “Destinatari”) dell’Associazione (e delle Aziende Associate) è di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale importanza fondamentale per il superamento dell’handicapbuon funzionamento, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di l'affidabilità e la reputazione dell’Associazione (e delle Aziende Associate), fattori che costituiscono un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare patrimonio decisivo per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresuccesso dell'impresa.
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PREMESSA. L’ “Accordo Con il presente atto si propone, ai sensi dell’art.2, 7° comma, del Regolamento delle strutture scientifiche dell’Università di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008Siena (D.R. n.1306/2001-2013” (attuativo della Legge 104/922002 del 29.10.2002 come modificato dal D.R. n.174 del 4.2.2011), sottoscritto l’istituzione di un nuovo Dipartimento, il 12 giugno 2008quale nasce, è giunto in parte, da un processo di aggregazione fra l’attuale Dipartimento di Scienze Giuridiche, Economiche e di Governo (DISGEG) e l’attuale Dipartimento di Scienze Storiche, Giuridiche, Politiche e Sociali (DIGIPS). Inoltre il nuovo Dipartimento ha già ottenuto l’adesione di alcuni docenti provenienti dalle Facoltà di Economia e Giurisprudenza. Peraltro il nuovo Dipartimento auspica nel prossimo futuro di incrementare ulteriormente le proprie risorse umane e materiali, mediante l’eventuale aggregazione di altri Dipartimenti o di singoli docenti che intendano afferire, nell’ottica di un consolidamento ed un arricchimento dei propri obiettivi scientifici e didattici e delle proprie competenze. Esso ha lo scopo di potenziare l’organizzazione della ricerca e della didattica, in attesa dell’approvazione del Nuovo Statuto di Ateneo ed in coerenza con la L.240/2010, per quanto attiene ai requisiti richiesti per la composizione dei Dipartimenti (art.2, 2° comma, lett.b) della L.240/2010). Il nuovo Dipartimento infatti permetterà di creare ed utilizzare in maniera più efficiente una serie di sinergie e di competenze di natura complementare fra i componenti dei Dipartimenti ed i docenti che intendono aggregarsi, sia con riferimento alla ricerca, sia in relazione alla didattica ed alle attività formative più in generale. Pertanto la proposta nasce dalla esigenza di razionalizzare e coordinare al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione di indicare principimeglio le competenze scientifiche e didattiche, e le risorse materiali, le attrezzature ed i finanziamenti, di regolamentareun gruppo di docenti, integrare appartenenti alle discipline giuridiche, economiche, storiche e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testopolitico-sociali, che ha avuto come riferimento quello precedentehanno già da tempo una consuetudine di reciproca cooperazione e collaborazione, è frutto sia nell’attività scientifica e di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto ricerca, sia nell’attività didattica. Si tratta quindi, con la costituzione del nuovo Dipartimento di adeguare alla nuova legislazione universitaria una situazione di cooperazione, già creatasi da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato molti anni. Inoltre il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenutenuovo Dipartimento, in fieri virtù della sua autonomia amministrativa, consente di unificare e a venirefavorire le interazioni con le realtà sociali esterne, con le Istituzioni pubbliche, nazionali ed internazionali, con le imprese e le associazioni private e con il contesto territoriale di riferimento. Più in particolare, con riferimento all’offerta didattica e formativa, si deve notare che i Dipartimenti ed i docenti che si aggregano sono in grado di mantenere (eccetto forse il corso di Scienze del Servizio Sociale in regime di co-titolarità) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere e probabilmente anche di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni incrementare l’offerta didattica attuale della Facoltà di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”Scienze Politiche, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità allo stato comprende due corsi di laurea di primo livello (L-36: Scienze Politiche; L-39: Scienze del servizio sociale), due corsi di laurea magistrale (LM-52: Scienze Internazionali; LM-63: Pubbliche amministrazioni e del valore della presenza dei bambini organizzazioni complesse), corsi di Master, numerose partecipazioni a dottorati di ricerca, e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classecorsi di formazione (vedi infra, par.3.3.). Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e Tale patrimonio di formazione didattica deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di interventoconservato e auspicabilmente potenziato, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011tramite le sinergie, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre competenze e valorizzareafferenze sopraindicate.
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PREMESSA. L’ “Accordo Il presente CCNL, per riconoscimento delle Parti, assume gli indirizzi e i contenuti del Protocollo 5.7.02 "Patto per l'Italia" e quindi implicitamente anche i contenuti e gli indirizzi del "Protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo" del 23.7.93. Il CCNL dà attuazione nel settore dell'autonoleggio alla semplificazione e razionalizzazione del sistema contrattuale del settore dell'autonoleggio. Le Organizzazioni sindacali dei datori di programma provinciale lavoro e dei lavoratori firmatarie in qualità di Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative ritengono di aver dato con il contratto una prima importante risposta alle esigenze, da più parti rappresentate, per l’integrazione scolastica un cambiamento della contrattualistica nazionale in un'ottica di rilancio reale dell'occupazione, fattore indispensabile per una espansione strutturale dell'economia e formativa della produttività del Paese e ribadiscono che il CCNL deve essere considerato un complesso unitario e inscindibile. Le Parti ritengono anche che per il rilancio dell'occupazione, in una ottica di mercato sociale del lavoro stabilizzato tendente alla piena occupazione, avrà un ruolo centrale l'affiancamento all'azienda di tipo tradizionale della cooperativa caratterizzata dalla figura del socio co- imprenditore, cioè del lavoratore imprenditore di se stesso. Tale centralità riservata al socio co-imprenditore, infatti, garantirà un adeguamento dell'azione produttiva ai cicli dell'economia, superando gli influssi negativi che i periodi di stagnazione economica producono sulla occupazione. Nel presente contratto si reputa opportuno tenere presente quanto previsto dalla legge 3.4.01 n. 142 e successive modifiche e, in particolare, l'art. 3 che disciplina il trattamento economico del socio lavoratore e l'art. 6 che prevede per le cooperative la definizione di un regolamento in cui siano contenuti il richiamo ai CCNL applicati e le modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative da parte dei bambini soci lavoratori e alunni disabili 2008-2013” dalla legge 14.2.03 n. 30 e dal D.lgs. n. 276/03 e dal D.lgs. n. 251 del 6.10.04. In detto Regolamento dovrà inoltre essere precisato che per i soci lavoratori con contratto diverso da quello subordinato (attuativo della Legge 104/92così come previsto dalla predetta legge n. 142/01 e successive modifiche), sottoscritto il 12 giugno 2008compenso sarà parametrato al trattamento minimo economico previsto dal presente CCNL. Le Parti ritengono che i rapporti di lavoro pertinenti le forme tipiche e atipiche ammissibili in base all'art. 1, è giunto legge n. 142/01 e successive modifiche sono da considerarsi fattispecie ricomprese nella disciplina regolamentata dal presente articolato. Il contratto si muove nelle logiche dettate dalla Unione Europea finalizzate al suo terzo rinnovomiglioramento dei rapporti collettivi di lavoro, alla crescita dei livelli occupazionali, alla protezione e sicurezza sociale, per concorrere a formulare e rafforzare le regole di garanzia e di tutela dei processi lavorativi. L’Accordo Infatti, con il Protocollo aggiuntivo al trattato di Maastricht del 1991, relativo alla politica sociale, i Governi UE hanno indicato le materie su cui inciderà la politica sociale comunitaria per il conseguimento degli obiettivi delle loro azioni comuni: la sicurezza e la salute del lavoratore, le migliori condizioni di lavoro, l'informazione e la consultazione dei lavoratori, le pari opportunità, la rappresentanza e la difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro ivi compresa la cogestione, gli aiuti finanziari alla promozione della occupazione e alla creazione dei posti di lavoro, la contrattazione collettiva europea. Per questi obiettivi, le Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori svolgono una specifica funzione che esercitano nei confronti del legislatore comunitario, nonché una essenziale funzione negoziale nell'ambito del dialogo sociale. Le Parti concordano, altresì, sulla necessità di affermare la paritaria funzione delle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori sul piano del diritto al lavoro e all'esercizio dell'impresa privata in un contesto di riconosciute libertà associative. Sulla base di tali principi le Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori firmatarie affermano il loro ruolo di stimolo e di controllo sulle politiche sociali e del lavoro, nonché la loro essenziale funzione negoziale nell'ambito del confronto con gli Organismi istituzionali, governativi e legislativi del nostro Paese e della Comunità Europea. Le Parti riconoscono che le imprese cooperative hanno caratteristiche peculiari rispetto al restante mondo imprenditoriale. Le Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori firmatarie si impegnano a porre in essere iniziative politiche affinché le disposizioni legislative consentano la più ampia valorizzazione dell'impresa cooperativa in Italia. Con spirito improntato alla massima solidarietà tra lavoro e capitale, la stipula di questo contratto, tra le ulteriori e originali soluzioni introdotte, ha funzione opportunamente esplicitato innovazioni anche sulla metodologia contrattuale, prevedendo in modo consapevole un duplice livello di indicare principicontrattazione: -il primo, di regolamentarelivello nazionale, integrare mirato a realizzare un quadro normativo generale, e coordinare strumentiuno standard retributivo a garanzia dell'equità distributiva dei salari che dovendo necessariamente avere come riferimento l'intero territorio nazionale, progetti nel farsi carico delle situazioni di particolare sofferenza e politiche disagio riscontrabili nel Mezzogiorno e nelle aree a più bassa produttività e redditività del lavoro, garantisca comunque un trattamento economico dignitoso e proporzionato alla qualità e quantità del lavoro svolto; -il secondo, di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione livello territoriale o aziendale, destinato ad introdurre o consolidare impianti retributivi più avanzati, che permettono di muovere la trattativa in ragione del contesto socio-economico, della produttività e delle azioni educative diverse situazioni aziendali; una contrattazione locale, quindi, mirata ad adeguare e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale proporzionare le retribuzioni alle diverse situazioni in cui le aziende si configura come accordo quadrotrovano ad operare dove è possibile misurare effettivamente la produttività, sulla base la competitività, la dinamica del quale si articoleranno, anche in forma migliorativarapporto di lavoro, le esperienze esigenze di flessibilità e i lavori degli Accordi territorialiinterpretare al meglio le esigenze di sviluppo locale soprattutto in una realtà come quella italiana caratterizzata da fortissimi squilibri. Il testoLe parti stipulanti, oltre a dare valenza al duplice livello di contrattazione, che ha avuto come riferimento quello precedenteprodurrà positivi risultati, è frutto hanno ritenuto opportuno inserire nel contratto un impianto normativo rivolto a migliorare il rapporto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto lavoro. Sono previsti, infatti, istituti di garanzia contrattuale, una più efficace azione di tutela dei lavoratori e di salvaguardia dei loro diritti, ferma restando la facoltà delle aziende di esercitare liberamente e con profitto il diritto di impresa e di associazione. Nel rispetto della coerenza dichiarata, gli istituti contrattuali di contenuto economico saranno periodicamente e sistematicamente sottoposti a verifica da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato parte delle Organizzazioni stipulanti, essendo strettamente correlati alla dinamica del costo del lavoro, formando comunque uno degli elementi capaci di creare meccanismi di bilanciamento sulla evoluzione del costo della vita. Le Parti ribadiscono, per concludere, che particolare cura sarà dedicata alla valutazione delle politiche aziendali e degli obiettivi da conseguire. in tutti gli ambiti territoriali, perché una specifica Conferenza parte non trascurabile degli utili aziendali venga destinata al miglioramento delle condizioni ambientali e della sicurezza nei luoghi di Programmazione che ha dato lavoro, nonché a retribuire i risultati conseguiti in ragione dell'impegno partecipativo della componente lavoro. Le Parti, infine si impegnano ad esercitare, con il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnicomassimo scrupolo, coordinato dalla Provincia una azione di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri controllo e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessadenunciare eventuali posizioni e/o gestioni irregolari, non bisogna mai perdere specie in ordine al "lavoro nero" e allo sfruttamento del lavoro minorile che degradano il rapporto di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere lavoro e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: disonorano la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzaresocietà civile.
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PREMESSA. L’ “Accordo Nel quadro della normativa legislativa in materia di programma provinciale per l’integrazione scolastica apprendistato (Decreto 8 aprile 1998 e formativa dei bambini provvedimenti legislativi successivi) ed in relazione a quanto previsto dalla disciplina legislativa dell’apprendistato professionalizzante (art. 49 e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92segg. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276), sottoscritto il contratto collettivo nazionale di lavoro del 12 giugno 2008febbraio 2005 per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali, stipulato tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le Organizzazioni sindacali di settore ha disciplinato l’istituto dell’apprendistato professionalizzante. In particolare l’articolo 12 del suddetto ccnl prevede – tra l’altro – che: • “L’apprendistato professionalizzante è giunto finalizzato al suo terzo rinnovoconseguimento di una qualificazione corrispondente ai profili professionali rientranti nella 3ª area professionale di cui all’art. L’Accordo ha funzione 78 del contratto ed alle corrispondenti norme dei contratti integrativi aziendali. • “Nel rispetto delle competenze delle Regioni stabilite dall’art. 49, 5° comma, del d.lgs. − competenze relazionali; − organizzazione ed economia; − disciplina del rapporto di indicare principilavoro; − sicurezza sul lavoro. − conoscere i prodotti e servizi di settore e il contesto aziendale; − conoscere e saper applicare le basi tecniche e scientifiche della professionalità; − conoscere e saper utilizzare le tecniche e i metodi di lavoro; − conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro; − conoscere e utilizzare misure di sicurezza individuale e di tutela ambientale; − conoscere le innovazioni di prodotto, di regolamentare, integrare processo e coordinare strumenti, progetti di contesto. − Il recupero eventuale di conoscenze linguistico/matematiche viene effettuato all’interno dei moduli trasversali e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.professionalizzanti predisposti dall’azienda;
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Samples: Verbale Di Accordo
PREMESSA. L’ Le presenti premesse formano parte integrante dell’accordo contrattuale e vincolano ambedue le parti contraenti. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli – Ufficio dei monopoli per la Campania (di seguito: “Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92stazione appaltante”), sottoscritto con sede in Napoli, xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx n. 168, intende procedere, tramite RDO sul XX.XX. (Mercato elettronico per la Pubblica Amministrazione, gestito da Consip s.p.a.), all’affidamento di un contratto di fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI) e giacche antifreddo per il 12 giugno 2008proprio personale incaricato di svolgere attività lavorativa presso il Deposito reperti di contrabbando di Benevento, è giunto al suo terzo rinnovosito in Xxxxxxxxx (XX) xxx XXX Xxxxxx x. 0/00, e presso il presidio fiscale operante all’interno della Manifattura tabacchi di Cava de’ Tirreni, sita in Cava de’ Xxxxxxx (XX), xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx, 68. L’Accordo ha funzione Gli ambienti lavorativi presso il Deposito reperti di indicare principicontrabbando di Benevento e presso la Manifattura tabacchi di Cava de’ Tirreni sono quelli tipici dei capannoni industriali. In particolare, presso il Deposito reperti di contrabbando di Benevento le attività lavorative svolte consistono nella custodia, movimentazione, apertura, chiusura, di regolamentarecolli (scatoloni di cartone) contenenti tabacchi lavorati sequestrati per fatti di contrabbando o vendita illecita o cartelle bingo, integrare stoccati in capannoni di tipo industriale di non recente costruzione, privi di condizionamento dell’aria, nonché in attività di supporto al concentramento e coordinare strumential rilascio di apparecchi da intrattenimento e veicoli, progetti svolte in aree interne all’aperto. Le lavorazioni si svolgono senza utilizzo di macchinari da parte del personale dell’ufficio. Presso la Manifattura di Cava de’ Tirreni le attività lavorative svolte consistono nella ispezione di aree dedicate allo stoccaggio di tabacchi lavorati e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilitàlinee di produzione movimentate da terzi, all’interno di capannoni di tipo industriale, senza utilizzo di macchinari da parte del personale dell’ufficio. La natura dell’Accordo Provinciale Nel prosieguo, si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territoriali. Il testo, che ha avuto come riferimento quello precedente, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzare.intende:
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PREMESSA. L’ “Accordo Il presente Capitolato Tecnico ha per oggetto la fornitura di programma provinciale dispositivi medici per l’integrazione scolastica la fornitura di dispositivi per anestesia e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013” (attuativo della Legge 104/92), sottoscritto il 12 giugno 2008, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione rianimazione per le Aziende Sanitarie aderenti all’Unione di indicare principiacquisto comprese nell’ambito dell’Area di Aggregazione 2 ai sensi del D.C.A. U00369/2015, di regolamentare, integrare seguito indicate: − ASL Roma 1 − ASL Roma 2 − ASL Roma 3 − I.F.O. − I.N.M.I. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx − Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata − A.O. San Xxxxxxx Xxxxxxxxx − A.O. Sant’Xxxxxx − A.O. Universitaria Policlinico Xxxxxxx X − A.O. San Xxxxxxxx Addolorata Le caratteristiche tecniche minime dei dispositivi oggetto della procedura sono elencati dettagliatamente nel prosieguo del presente Capitolato Tecnico e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativa, le esperienze e i lavori degli Accordi territorialinell’Allegato 1A “Dettaglio della Fornitura”. Il testopresente Capitolato descrive, inoltre, i servizi connessi alla fornitura dei dispositivi di cui all’oggetto che ha avuto come riferimento quello precedentesi intendono prestati dall’Aggiudicatario unitamente alla fornitura medesima pertanto le Aziende Sanitarie non corrisponderanno all’Appaltatore alcun ulteriore prezzo. Nel caso in cui la descrizione dei dispositivi oggetto dei Lotti identifichi un prodotto riconducibile in modo univoco ad un’Azienda produttrice, è frutto di un percorso ampiamente partecipato costituirà offerta valida ogni altro prodotto che presenti caratteristiche analoghe a quelle richieste ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxx. Il Gruppo Tecnico, coordinato dalla Provincia di Bologna, era composto da rappresentanti di Comuni, Nuovo Circondario di Imola, Aziende sanitarie, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarie, Gruppo di Lavoro Istituzionale Provinciale, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione non è un dato acquisito una volta per tutte, ma genera continuamente cambiamenti umani, personali e professionali. Durante i lavori del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro che, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordo, qui di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareequivalenza nell’uso.
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Samples: www.aslroma1.it
PREMESSA. L’ Nell'ambito del Programma di Razionalizzazione degli Acquisti della Pubblica Amministrazione Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha il compito di stipulare Convenzioni ai sensi dell’art. 26 Legge n. 488/99 e s.m.i., dell’art. 58 Legge n. 388/2000, del D.M. 24 febbraio 2000 e del D.M. 2 maggio 2001 al duplice fine di supportare gli obiettivi di finanza pubblica favorendo l'utilizzo di strumenti informatici nella P.A. e promuovere la semplificazione, l'innovazione e il cambiamento. La consultazione in oggetto è relativa alla fornitura di licenze e di manutenzione Microsoft relativamente ad un contratto di tipo Enterprise per le Pubbliche Amministrazioni, nonché dei servizi connessi. Il presente documento di consultazione del mercato ha l’obiettivo di: garantire la massima pubblicità alle iniziative per assicurare la più ampia diffusione delle informazioni; ottenere la più proficua partecipazione da parte dei soggetti interessati; pubblicizzare al meglio le caratteristiche qualitative e tecniche dei beni e servizi oggetto di analisi; ricevere, da parte dei soggetti interessati, osservazioni e suggerimenti per una più compiuta conoscenza del mercato di rivendita di prodotti e servizi Microsoft. Vi preghiamo di fornire il Vostro contributo - previa presa visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali sotto riportata - compilando il presente questionario e inviandolo entro quindici giorni dalla data odierna all’indirizzo e-mail xxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxx.xx. (indicare nell’oggetto: “Accordo Consultazione di programma provinciale per l’integrazione scolastica Mercato Microsoft Enterprise Agreement”) Consip S.p.A., in ragione di quanto di seguito previsto in materia di trattamento dei dati personali, si impegna a non divulgare a terzi le informazioni raccolte con il presente documento. L’invio del documento al nostro recapito implica il consenso al trattamento dei dati forniti. Azienda Indirizzo Nome e formativa cognome del referente Ruolo in azienda Telefono Fax Indirizzo e-mail Data compilazione del questionario Ai sensi dell'art. 13 del Regolamento europeo 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei bambini e alunni disabili 2008-2013” dati personali (attuativo della Legge 104/92nel seguito anche “Regolamento UE”), sottoscritto Vi informiamo che la raccolta ed il 12 giugno 2008trattamento dei dati personali (d’ora in poi anche solo “Dati”) da Voi forniti sono effettuati al fine di consentire la Vostra partecipazione all’ attività di consultazione del mercato sopradetta, è giunto al suo terzo rinnovo. L’Accordo ha funzione nell’ambito della quale, a titolo esemplificativo, rientrano la definizione della strategia di indicare principi, di regolamentare, integrare e coordinare strumenti, progetti e politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nell’attuazione delle azioni educative e formative rivolte ai bambini e alunni con disabilità. La natura dell’Accordo Provinciale si configura come accordo quadro, sulla base del quale si articoleranno, anche in forma migliorativaacquisto della merceologia, le esperienze ricerche di mercato nello specifico settore merceologico, le analisi economiche e i lavori degli Accordi territorialistatistiche. Il testotrattamento dei Dati per la predetta finalità, che ha avuto come riferimento quello precedenteimprontato alla massima riservatezza e sicurezza nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria vigente in materia di protezione dei dati personali, è frutto di un percorso ampiamente partecipato ed è stato predisposto da un Gruppo Tecnico interistituzionale nominato da una specifica Conferenza di Programmazione che ha dato il xxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxavrà luogo con modalità sia informatiche, sia cartacee. Il Gruppo Tecnicoconferimento di Dati alla Consip S.p.A. è facoltativo; l'eventuale rifiuto di fornire gli stessi comporta l'impossibilità di acquisire, coordinato dalla Provincia da parte Vostra, le informazioni per una più compiuta conoscenza del mercato relativamente alla Vostra azienda. I Dati saranno conservati in archivi informatici e cartacei per un periodo di Bolognatempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali sono stati raccolti o successivamente trattati, era composto conformemente a quanto previsto dagli obblighi di legge. All’interessato vengono riconosciuti i diritti di cui agli artt. da rappresentanti 15 a 23 del Regolamento UE. In particolare, l’interessato ha il diritto di: i) revocare, in qualsiasi momento, il consenso; ii) ottenere la conferma che sia o meno in corso un trattamento di Comunidati personali che lo riguardano, Nuovo Circondario nonché l’accesso ai propri dati personali per conoscere la finalità del trattamento, la categoria di Imoladati trattati, Aziende sanitariei destinatari o le categorie di destinatari cui i dati sono o saranno comunicati, Ufficio Scolastico Provincialeil periodo di conservazione degli stessi o i criteri utilizzati per determinare tale periodo; iii) il diritto di chiedere, Istituzioni Scolastiche Autonome pubbliche e paritarienel caso ottenere, Gruppo la rettifica e, ove possibile, la cancellazione o, ancora, la limitazione del trattamento e, infine, può opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento; iv) il diritto alla portabilità dei dati che sarà applicabile nei limiti di Lavoro Istituzionale Provincialecui all’art. 20 del regolamento UE. Se in caso di esercizio del diritto di accesso e dei diritti connessi previsti dagli artt. da 15 a 22 del Regolamento UE, Consulta provinciale per il superamento dell’handicap, Centri di Formazione Professionale. La condivisione di un percorso complesso tra Istituzioni e soggetti portatori di interessi diversi ha consolidato l’idea che l’integrazione la risposta all'istanza non perviene nei tempi indicati e/o non è un dato acquisito una volta soddisfacente, l'interessato potrà far valere i propri diritti innanzi all'autorità giudiziaria o rivolgendosi al Garante per tuttela protezione dei dati personali mediante apposito ricorso, ma genera continuamente cambiamenti umanireclamo o segnalazione. L’invio a Consip S.p.A. del Documento di Consultazione del mercato implica il consenso al trattamento dei Dati personali forniti. Titolare del trattamento dei dati è Consip S.p.A., personali e professionalicon sede in Xxxx, Xxx Xxxxxx 00 D/E. Le richieste per l’esercizio dei diritti riconosciuti dall'art. Durante i lavori 7 del Gruppo Tecnico è sempre più apparso chiaro cheD.Lgs. 30 giugno 2003, tra riforme (avvenute, in fieri e a venire) ed evoluzione dell’integrazione stessa, non bisogna mai perdere di vista quanto si è conquistato nel nostro territorio nel corso degli oltre trent’anni di integrazione scolastica. Tra gli elementi innovativi dell’Accordon. 196, qui sotto integralmente riportato, potranno essere avanzate anche al seguente indirizzo di seguito brevemente accennati, il primo da ricordare è l’ampliamento del concetto di integrazione inteso come “promozione del benessere e del successo formativo dei bambini e alunni disabili”, che chiama tutti ad operare per il pieno sviluppo delle capacità e del valore della presenza dei bambini e alunni con disabilità come risorsa didattico/formativa anche per il gruppo classe. Il testo ha inteso assumere il processo culturale che in questi anni si è sviluppato nelle Istituzioni e nella consapevolezza delle persone: la disabilità può e deve essere una risorsa per la comunità. A dimostrazione dello sforzo di integrazione anche delle politiche di intervento, l’Accordo è diventato parte integrante dell’Atto di Indirizzo triennale per la programmazione sociosanitaria 2008-2011, di competenza della Provincia. Ricordiamo qui di seguito gli elementi che il testo ha inteso introdurre e valorizzareposta elettronica xxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xx.
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