Sanità. Le indicazioni settoriali sui dati di cassa al 30 aprile 2023 della Sanità sono elaborate sulla base dei dati SIOPE riferiti al 30 aprile 2023 delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliero-universitarie, dei policlinici universitari, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e della spesa sanitaria direttamente gestita dalle Regioni. Dalla rilevazione SIOPE emerge un fabbisogno di 423 milioni, con un peggioramento di 156 milioni rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2022. I pagamenti per rimborso prestiti agli Istituti di credito sono stati pari a 3.815 milioni, di cui 3.796 costituiti dalla restituzione delle anticipazioni di cassa. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi dal sistema bancario per 4.238 milioni, interamente costituiti dalle anticipazioni di cassa. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, ammontano a 691 milioni, con un aumento del 11,1% rispetto al dato rilevato nello stesso periodo dell’anno 2022.
Sanità. È prioritario preservare l’attuale modello di gestione del servizio sanitario a finanziamento prevalentemente pubblico e tutelare il principio universalistico su cui si fonda la legge n. 833 del 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Tutelare il servizio sanitario nazionale significa salvaguardare lo stato di salute del Paese, garantire equità nell’accesso alle cure e uniformità dei livelli essenziali di assistenza. In tale ottica si ritiene che siano e saranno utili diverse azioni di tipo strutturale, partendo da un intervento incisivo sulla dirigenza sanitaria, ovvero sui gestori della sanità, che dovranno essere adeguatamente e preventivamente formati per garantire la sostenibilità e la qualità del sistema salute e scelti secondo la competenza e il merito, non sulla base di logiche politiche o partitiche. Bisogna rescindere il rapporto dannoso e arcaico fra politica e sanità prevedendo nuovi e diversi criteri di nomina sia dei medesimi direttori generali, sia dei direttori sanitari e amministrativi, così anche dei dirigenti di strutture complesse. È necessario garantire anche la trasparenza e la valutazione dell’operato dei direttori generali in termini di raggiungimento degli obiettivi di salute e di bilancio nella gestione delle aziende. La sanità dovrà essere finanziata prevalentemente dal sistema fiscale e, dunque, dovrà essere ridotta al minimo la compartecipazione dei singoli cittadini. È necessario recuperare integralmente tutte le risorse economiche sottratte in questi anni con le diverse misure di finanza pubblica, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale, così da risolvere alcuni dei problemi strutturali. Il recupero delle risorse avverrà grazie ad una efficace lotta agli sprechi e alle inefficienze, e grazie alla revisione della governance farmaceutica e sanitaria, all’attuazione della centralizzazione degli acquisti, all’informatizzazione e digitalizzazione del SSN, alla revisione delle procedure di convenzionamento e accreditamento, alla lotta alla corruzione e alla promozione della trasparenza. È necessario realizzare l’informatizzazione del SSN con particolare riferimento al Fascicolo Sanitario Elettronico, alle ricette digitali, alla dematerializzazione dei referti e cartelle cliniche e alle prenotazioni e pagamenti online, così da consentire una reale trasparenza e un efficace controllo in termini di verifica immediata e pu...
Sanità. Per quanto riguarda la sanità gli indicatori rilevati evidenziano diverse criticità. Tali criticità rappresentano le vere emergenze dell’area progetto. E’ comunque da sottolineare, anche alla luce degli incontri effettuati con i settori competente della Regione Toscana, che il dato presente sugli open data aree interne non risulta aggiornato (dato 2013) e che i recenti interventi ri-organizzativi della sanità regionale hanno notevolmente attenuato tali criticità. Dagli open data aree interne si evidenziano significativi elementi critici nel settore e nell’erogazione dei servizi nell’area ben dettagliate nella tabella 5 . Riguardo al tempo allarme/target per i Comuni dell’area progetto la recente riorganizzazione del servizio attuata dalla Regione Toscana ha notevolmente migliorato i tempi delle prestazioni di soccorso, attestandosi a valori prossimi alle medie regionali. Si segnala comunque che per l’area rimangono delle criticità nei tempi tra di ospedalizzazione dopo il raggiungimento del target, come evidenziato nei recenti incontri con i responsabili del servizio nell’area.
Sanità. È prioritario preservare l’attuale modello di gestione del servizio sanitario a finanziamento prevalentemente pubblico e tutelare il principio universalistico su cui si fonda la riforma della legge n.833 del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale. Tutelare il SSN significa salvaguardare lo stato di salute del paese, garantire equità nell’accesso alle cure e uniformità dei livelli essenziali di assistenza. In tale ottica si ritiene che siano e saranno utili diverse azioni di tipo strutturale, partendo da un intervento incisivo sulla dirigenza sanitaria ovvero sui gestori della sanità che dovranno essere adeguatamente e preventivamente formati per garantire la sostenibilità e la qualità del sistema salute e scelti secondo la competenza e il merito, non sulla base di logiche politiche o partitiche.
Sanità. (artt. 93-97) È doveroso rilevare che la manovra di bilancio non mette in salvaguardia il Servizio Sanitario Nazionale. Si parla di innalzamento del Fondo Sanitario Nazionale ma è evidente che per il 2023 lo stanziamento si utilizzerà per pagare il caro bollette delle aziende sanitarie che da mesi reclamano aumenti. Per una sanità che produce più dell’11% di PIL si considera solo il 6% di spesa quando gli Stati più produttivi in Europa sono all’8%. Si concepisce ad esempio un’indennità di pronto soccorso – che peraltro partirà fra 12 mesi - mentre tutte le specialità mediche sono coinvolte nell’urgenza. A chi spetterà concretamente la prevista indennità? Sono a tutti chiare le gravi carenze di personale di tutte le categorie impegnate nel Servizio Sanitario Nazionale. Le criticità organizzative, la giungla di tipologie di rapporti di lavoro in Sanità, le condizioni di lavoro insostenibili nella quotidiana necessità di dare risposte ai cittadini, sono tra i fattori che stanno determinando la non competitività del servizio sanitario nazionale rispetto al privato. Un’altra delle ragioni è l’assenza di una progressione di carriera, come dimostrano le inadempienze contrattuali sugli incarichi a dispetto di quanto stabilito dall’ultimo CCNL della dirigenza medica e sanitaria. Nonostante gli sforzi fatti in pandemia e il sovraccarico da affrontare per fronteggiare le emergenze, non sono riconosciuti corrispettivi economici. Le Regioni lamentano buchi di bilancio nelle loro sanità, ma di fatto le Aziende Sanitarie, per venire incontro alle carenze di medici, pagano “a gettoni” medici turnisti, quando costerebbe meno assumerli. La Flat Tax ipotizzata favorirà ulteriormente l’abbandono del Servizio Sanitario Pubblico in favore del passaggio di medici formati dalle nostre Università a vantaggio del sistema privato. A tanto si aggiungano le discrepanze territoriali visibili in tutte le statistiche: più medici che lasciano la sanità pubblica al Sud; più contenzioni giudiziari al Sud; deserti concorsi soprattutto al Sud. Di contro si discute su una proposta di maggiori autonomie regionali per la sanità. Riguardo al rinnovo del prossimo CCNL 2019/2021 – già scaduto dal 2021 a discussione ancora non iniziata - gli stanziamenti previsti dal precedente Governo erano pari ad un aumento del 4% con un’inflazione che naviga attualmente oltre il 10%. Come si può pensare di attrarre nuovi medici ad entrare nel sistema pubblico senza risorse economiche in queste condizioni general...
Sanità. Le Aziende U.S.L. di Bologna e di Imola, nell’ambito del presente, sono le Istituzioni garanti del percorso integrato per la somministrazione dei farmaci a scuola o attività a supporto di alcune funzioni vitali: • individuano il Servizio/Articolazione aziendale autorizzato per il rilascio della prescrizione alla somministrazione di farmaci a scuola o attività a supporto di alcune funzioni vitali e per il rilascio della certificazione alla somministrazione dei farmaci e/o le procedure per eventuali attività di supporto ad alcune funzioni vitali • costituiscono riferimento per la famiglia e l'alunno maggiorenne e per il responsabile servizi educativi/dirigente scolastico/direttore di ente di formazione professionale • forniscono al responsabile servizi educativi/dirigente scolastico/direttore di ente di formazione professionale le informazioni sulle modalità di comportamento contenute nella procedura specifica per ogni singolo caso, predisponendo anche la formazione/addestramento specifici • rispondono alle esigenze di formazione generale del personale scolastico riguardo il contenuto e le modalità di attuazione del presente Protocollo, in collaborazione con altri servizi sanitari, Istituzioni e Associazioni, anche predisponendo materiale informativo omogeneo a livello metropolitano (come indicato al capitolo 4, formazione del personale) • collaborano alla ricerca di soluzioni alternative congiuntamente alla famiglia o all'alunno maggiorenne, alla scuola e al Comune di riferimento, qualora non si reperisca all’interno
Sanità. B. Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco SN.1 - Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis
Sanità. Tribunale di Bari: 6 aprile 2010
Sanità. Tickets sanitari (art.1, comma 48).
Sanità. 20 potenziamento dei fondi per il servizio sanitario pubblico; tutela autonomia regionale nell’organizzazione dei servizi sanitari; rescindere il rapporto fra politica e sanità; lotta a sprechi, corruzione e inefficienze; revisione della governance farmaceutica; Informatizzazione del SSN e investimenti per la prevenzione; riduzione dei tempi sulle liste d’attesa.