Disabilità. Si intende tutelare e valorizzare la persona, quale valore aggiunto dell’impresa, considerandola fondamentale nelle sue diversità nell’ottica di favorire la ricchezza aziendale e organizzativa. L’inclusione delle diversità contribuisce all’innovazione e al cambiamento positivo perché consente di sfruttare punti di vista differenti. Per favorirne una tutela concreta e proattiva, oltre ai necessari investimenti organizzativi e di innovazione a supporto. Occorre: •istituire figure di referenti aziendali delle disabilità (Disability Manager), del contrasto alle discriminazioni delle pari opportunità che abbiano stretto raccordo con le commissioni bilaterali aziendali; •introdurre uno stretto raccordo tra i referenti aziendali e la Commissione bilaterale aziendale considerandola sede di indirizzo, monitoraggio e verifica sia dei percorsi di garanzia e di tutela, sia dello sviluppo e del consolidamento delle buone prassi; •favorire ulteriormente l’integrazione delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità, anche con riguardo alle differenze di genere, a partire dalle norme sulla salute e sicurezza; •rendere l’organizzazione aziendale “disability friendly”, anche eliminando ostacoli e barriere architettoniche; •favorire la fruizione dei corsi di formazione da parte di lavoratrici e dei lavoratori con disabilità; •garantire la piena tutela per le assunzioni e per i percorsi professionali dei disabili e relativa adeguata e specifica dotazione di postazioni e di presidi a supporto.
Disabilità. Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 Legge-quadro per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone handicappate DPR n. 24 febbraio 1994 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap DPR n. 323 del 23 luglio 1998 Regolamento recante Disciplina degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore a norma dell'art. 1 della legge 10 dicembre 1997 n. 425 Nota MIUR n. 4798 del 27 luglio 2005 Attività di programmazione dell’inclusione scolastica degli alunni disabili da parte delle Istituzioni scolastiche - Anno scolastico 2005-2006 O.M. n. 90 del 21 maggio 2001 Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore - Anno scolastico 2000-2001, in part. l’art. 15 C.M. n. 125 del 20 luglio 2001 Certificazione per gli alunni in situazione di handicap DPCM n. 185 del 23 febbraio 2006 Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 Nota MIUR prot. 4274 del 4 agosto 2009 Trasmissione delle “Linee guida per l’inclusione scolastica degli alunni con la disabilità” Nota MIUR n. 4099/A4 del 5 ottobre 2004 Iniziative relative alla dislessia Nota MIUR n. 26/A4 del 5 gennaio 2005 Iniziative relative alla dislessia Nota MIUR n. 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento: indicazioni operative Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico DM n. 5669 del 12 luglio 2011 Decreto attuativo della Legge n. 170/2010. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento Accordo Governo-Regioni del 24 luglio 2012 Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA) DPR n. 394 del 31 agosto 1999 Regolamento recante norme di attuazione del TU delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, c. 6, del D.lg.vo 25/07/1998, n. 286 Nota MIUR n. 5535 del 9 settembre 2015 Nota MIUR n. 6013 del 4 dicembre 2009 Nota MIUR n. 4089 del 15 giugno 2010 Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 Trasmissione del documento “Diversi da chi? Raccomandazioni per l'inclusione degli alunni stranieri e per l'intercultura” ...
Disabilità. La disabilità Allowance è una paghetta settimanale per le persone con disabilità di età compresa tra i 16 ei 66. È necessario passare un esame medico e essere residenti abituali in Irlanda per ottenere l'indennità. DISOCCUPAZIONE Soggetto che cerca lavoro: fino a 188 € a settimana. Viene pagato per un massimo di 312 giorni con almeno 260 contributi (fino a sei mesi se di età inferiore ai 18 anni, fino a 234 giorni con meno di 260 contributi). A daily rate is paid to a person employed part-time (at least three days a week) after losing a full-time position. Una tariffa giornaliera è pagata ad un lavoratore subordinato a tempo parziale (almeno tre giorni alla settimana), dopo aver perso una posizione a tempo pieno. Dependent's supplement: Up to €124.80 a week is paid for a qualified adult (a dependent spouse, cohabitating partner, divorced spouse, or person older than age 16 who cares for the insured's dependent child) and €29.80 a week is paid for a dependent child younger than age 18 (age 22 if a full-time). Soggetto dipendente: fino a € 124,80 a settimana. È pagato per un adulto qualificato (il coniuge a carico, il partner convivente, coniuge divorziato, o di una persona di età superiore a 16 anni che si preoccupa per il figlio a carico dell'assicurato) e € 29,80 a settimana è pagato per un dipendente bambino di età inferiore ai 18 anni (22 anni se a tempo pieno). INFORTUNIO Xxxxxx Xxxxxxx è un sussidio per coloro che: hanno avuto un incidente sul lavoro; hanno avuto un incidente durante il tragitto che li portava al lavoro; si sono ammalati per motivi professionali (es. contatto con agenti fisici o chimici) Il Dipartimento della Protozoon Sociale ha una liste delle malattie professionali riconosciute. Per ottenere Xxxxxx Xxxxxxx è necessario assentarsi dal lavoro per più di 6 giorni a causa di dell'infortunio o della malattia (escluso la domenica o ferie pagate). However, even if you are not unfit for work for more than 6 days you are entitled to a declaration that an occupational accident occurred. Tuttavia, anche se non ci si è assentati per più di 6 giorni si ha diritto a una dichiarazione scritta che indichi l’infortunio.This safeguards your future rights to benefits under the Occupational Injuries Benefit Scheme (as not all work accidents and diseases result immediately in illness or disablement). Questo per protegge i lavoratori poiché non tutti gli infortuni sul lavoro e le malattie provocano subito invalidità.
Disabilità. Sportiva, Ricreativa e del Turismo sociale In fase di valutazione dei progetti, questi saranno i principali criteri di premialità: ⏵il coefficiente di innovatività; ⏵la quantità e la qualità delle relazioni di rete; ⏵la coerenza interna del progetto; ⏵la completezza della descrizione di contesto e delle condizionalità ex ante; ⏵il livello di sostenibilità ex post delle iniziative; ⏵la misura dei cofinanziamenti sia in termini pecuniari che di investimenti in beni, servizi e risorse umane; ⏵la qualità del dispositivo di valutazione di processo, di esiti e d’impatto. La terza azione prevista dal progetto è la gestione della Cabina di regia istituita nell’ambito del piano operativo 2017, coerentemente integrata nei tavoli interistituzionali del Piano di zona regionale, che ha il compito di coordinare le attività dei soggetti coinvolti, nell’attuazione della riforma del Terzo settore nei tre ambiti di intervento (volontariato, impresa sociale e servizio civile universale) e più in generale rispetto alla collaborazione tra enti pubblici e Terzo settore. L’istituzione della suddetta Cabina di regia ha garantito una sede di confronto stabile e coordinata tra l’Amministrazione regionale e il Terzo settore, individuando un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del CSV, del Forum del Terzo settore, delle Fondazioni operanti in ambito sociale, del Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta – CELVA, degli Assessorati regionali competenti in materia di politiche sociali, istruzione e cooperazione. La Cabina di regia svolge i seguenti compiti: - orienta l’attuazione dei diversi provvedimenti necessari per l’attuazione della riforma del Terzo settore, esprimendo pareri non vincolanti su atti normativi, linee guida, rapporti tra enti di Terzo settore ed enti pubblici, assicurandone efficacia e coerenza; - promuove le attività di raccordo con le amministrazioni pubbliche interessate, nonché la definizione di accordi, protocolli d’intesa o convenzioni, anche con enti privati, finalizzati a valorizzare le attività degli enti del Terzo settore e a sviluppare azioni di sistema; monitora lo stato di attuazione dei provvedimenti adottati, anche al fine di identificare eventuali criticità applicative, soluzioni correttive e/o azioni di miglioramento. Dal punto di vista finanziario, si intende assegnare alla prima azione una quota pari al 30% del contributo, alla seconda azione una quota pari al 70% mentre per la Cabina di regia non è previsto alcun onere di finanziamen...
Disabilità. La riflessione progettuale ha delineato la strategia di focalizzare ed investire le eventuali quote premiali nel: ▪ processo di network analysis e rilettura della filiera dei servizi con la finalità ultima di sperimentare nuovi modelli di governance ed innovare le reti territoriali nelle tre dimensioni di policy individuate; ▪ processo di codifica e lettura dei nuovi bisogni emergenti con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e competenze in campo; ▪ processo di ottimizzazione e razionalizzazione degli interventi in essere con uno sguardo sovra zonale; ▪ costruzione di prassi e strumenti operativi che dotino i due Uffici di Piano di strumenti di programmazione funzionali alle sfide che le tre policy determinano per i territori. Le schede progettuali specifiche sono parte integranti del documento a cui sono allegati (Allegato 4). TITOLO OBIETTIVO Aumentare il numero degli attori territoriali coinvolti nei processi di coprogettazione DESCRIZIONE OBIETTIVO Coinvolgere un numero maggiore di attori provenienti da una diversità di contesti e di mondi sociali TARGET Enti, istituzionali e non istituzionali Persone e gruppi informali L’OBIETTIVO È TRASVERSALE ED INTEGRATO CON ALTRE AREE DI POLICY? Sì PRESENTA ASPETTI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA? Sì È IN CONTINUITÀ CON LA PROGRAMMAZIONE PRECEDENTE (2018-2020)? Sì L’INTERVENTO È CO-PROGETTATO CON ALTRI ATTORI DELLA RETE? Sì Gli Enti con i quali sono stati sottoscritti protocolli e accordi di collaborazione QUESTO INTERVENTO A QUALE/I BISOGNO/I RISPONDE? Numero di Enti del territorio QUALI MODALITÀ ORGANIZZATIVE, OPERATIVE E DI EROGAZIONE SONO ADOTTATE? (INDICATORI DI PROCESSO) Percorsi di consultazione e di coprogettazione Tavoli di lavoro QUALI RISULTATI VUOLE RAGGIUNGERE? Protocolli stipulati Interventi in coprogettazione QUALE IMPATTO HA AVUTO L’INTERVENTO? Numero di nuovi Enti coinvolti TITOLO OBIETTIVO Aumentare la partecipazione ai processi di governance degli attori territoriali DESCRIZIONE OBIETTIVO Coinvolgere un numero maggiore di attori provenienti da una diversità di contesti e di mondi sociali nei processi decisionali, organizzativi e realizzativi TARGET Enti, istituzionali e non istituzionali Persone e gruppi informali L’OBIETTIVO È TRASVERSALE ED INTEGRATO CON ALTRE AREE DI POLICY? Sì Con tutte le aree di policy perché è un obiettivo trasversale
Disabilità. 1. Le Scuole dell’Infanzia assumeranno idonee iniziative per favorire l'inserimento degli alunni con disabilità, con riferimento alle leggi vigenti in materia e all’accordo di programma in materia di integrazione di alunni in situazione di handicap sottoscritto nel 1997 da Provveditorato agli Studi, ULSS, Provincia e Comune;
2. Il Comune si impegna ad erogare un contributo specifico straordinario nella misura al massimo del 50% del costo lordo del personale di sostegno pagato dalle singole scuole a favore dei bambini con disabilità certificati che abbiano frequentato le scuole dell’infanzia, nel limite complessivo per tutte le tre scuole di € 10.000,00 per ogni anno scolastico. L’eventuale differenza fra quanto stanziato annualmente (€ 10.000,00) e quanto spettante alle scuole frequentate dai suddetti bambini disabili certificati, sarà ripartito fra tutte le scuole proporzionalmente a quanto attribuito come contributo ordinario per l’a.s. di riferimento;
3. Il contributo sarà calcolato a consuntivo e sarà erogato alle singole scuole proporzionalmente alle ore di assistenza prestate a bambini con disabilità certificati durante l’anno scolastico. Entro il 15/07 di ogni anno, quindi, dovranno essere trasmessi da parte delle scuole all’ufficio istruzione del Comune: − l’elenco dei bambini con disabilità certificati assistiti nel corso dell’a.s. appena concluso; − per ogni bambino con disabilità: o copia di certificazione che individua la tipologia e il grado di disabilità e che indichi la necessità di personale aggiunto di sostegno, non a carico di altre istituzioni, e la relativa data di decorrenza; o copia del PEI (piano educativo individualizzato); − il riepilogo delle ore di assistenza prestate da parte del personale di sostegno ed il relativo costo lordo complessivo sostenuto.
4. Entro il 31/08 di ogni anno e comunque entro 30 giorni dal ricevimento della succitata documentazione completa da parte di tutte le scuole interessate, sarà determinato l’ammontare del contributo straordinario, che verrà liquidato previa presentazione di documentazione fiscalmente regolare.
Disabilità. Permessi legge 104 • Lavoratori che convivono con persone gravemente disabili • Lavoro Agile
Disabilità. Si deinisce persona disabile colui che presenta una minorazione isica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di dificoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da deter- minare un processo di svantaggio sociale e di emarginazione. La liquidazione della maggiorazione prevista in tale circostanza presuppone la presenza del requisito previsto dalla legge 104 - art.3 comma 3 - in favore del iglio dell’Assicurato. Tale requisito deve essere stato riconosciuto prima dell’accadimento del sinistro.
Disabilità. Nella Regione Friuli Venezia Giulia i servizi e gli interventi rivolti alla disabilità, benché rappresentino una componente ricca ed articolata dell’attuale sistema di welfare regionale, evidenziano alcune criticità. Da un lato, il sistema di presa in carico risulta ancora troppo frammentato, non uniforme e definito nella attribuzione delle responsabilità, nelle modalità operative e negli strumenti organizzativi e professionali; dall’altro, l'impostazione dei servizi e degli interventi appare ancora troppo rigida e standardizzata, connotata da logiche prevalentemente assistenziali e non sempre capace di dare risposte adeguate alla complessità dei bisogni – anche sanitari - delle persone con disabilità. A questo riguardo è necessario avviare un percorso di maggior responsabilizzazione dei servizi sanitari nella presa in carico delle persone accolte nei servizi residenziali e semiresidenziali e in particolare è necessaria una maggior attenzione al problema delle comorbidità psichiatriche per quanto riguarda la disabilità intellettiva. Inoltre, le potenzialità e le risorse della persona con disabilità, della famiglia e della comunità di appartenenza non sono sempre presenti nelle prassi operative di molti servizi. Infine, l’assetto istituzionale risulta non essere più coerente con i nuovi riferimenti normativi (disposizioni ministeriali in materia di livelli essenziali di assistenza DPCM 12 gennaio 2017). A fronte di questo scenario, l’amministrazione regionale intende definire una strategia d'insieme in grado di ri- orientare, in modo efficace e efficiente, le scelte strategiche di programmazione dei servizi e degli interventi e pertanto di porre le basi per un processo di riforma nel settore della disabilità, in linea con i più recenti orientamenti scientifici e culturali e con gli indirizzi normativi nazionali (LEA) e internazionali (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità). Al fine di supportare il processo di riforma del settore della disabilità, si rende indispensabile: - completare l’attività di valutazione delle condizioni di vita (in particolare per le problematiche di tipo sanitario) già avviata nel 2017 per gli utenti in carico ai servizi residenziali e semiresidenziali di cui all’art.6 comma 1 della LR 41/96; - sperimentare in alcuni setting residenziali specifici le disposizioni ministeriali succitate in materia di finanziamento e compartecipazione alla spesa; - sostenere un maggior coinvolgimento dei DSM e dei servizi territoria...
Disabilità ampliamento della conoscenza del sistema attuale tramite approfondimento e aggiornamento dei dati relativi all’offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità e alle loro condizioni di vita; - analisi finalizzata allo sviluppo dei sistemi informativi per la raccolta dei dati relativi all’offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità e alle loro condizioni di vita; - supporto alla Direzione centrale salute nella definizione di nuovi criteri di autorizzazione e accreditamento per le strutture residenziali e semiresidenziali; - supporto alla Direzione centrale salute per sviluppare una proposta relativa al nuovo sistema di finanziamento, valutazione degli impatti e applicazione sperimentale in alcuni contesti circoscritti; - supporto alla Direzione centrale salute per l’attuazione del Piano di interventi regionali per il “Dopo di Noi”; - supporto alla Direzione centrale salute per la promozione e lo sviluppo dei temi dell’accessibilità e della domotica. Inoltre, in continuità con quanto realizzato negli anni precedenti, l’Area Welfare provvederà al: - supporto della Direzione nell’applicazione del “Fondo finalizzato al sostegno a domicilio di persone in situazioni di bisogno assistenziale a elevatissima intensità” (DPR 247/09); - applicazione del “Regolamento per il trasferimento e l’utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle azioni 2 e 3 del programma di attuazione degli interventi della regione Friuli Venezia Giulia a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA)”( DGR 1692/2012), secondo quanto previsto in convenzione sottoscritta in data 30 ottobre 2012 e successivamente integrata in data 24 aprile 2015.