Common use of Variazione dei lavori Clause in Contracts

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli articoli 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.Contratti D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii..

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contrattiD. Lgs 50/2016.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. 05 ottobre 2010, n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l'impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d'appalto, dagli articoli 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo ciò l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiD.Lgs. 163/2006 e dagli articoli 161, 162 e 43 comma 8 del D.P.R. n. 207/2010.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli dall’articolo 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento generale e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 del Regolamento Generale e 162 dall'art.106 del d.P.R. D.Lgs 18 aprile 2016, n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti50.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo ciò l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43161, 162 e 43 comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti207/2010.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che si renda necessaria una nuova procedura e senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli dall'articolo 43, comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contrattiD. Lgs. 50/2016.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento Generale e dall'articolo 132 106 del Codice dei contrattiContratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti stabiliti, dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre introdurre, nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto, tutte quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l'impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti eseguiti, in più o in meno meno, con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli di cui agli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo nuovo regolamento nonché all'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore il realizzatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. dal DPR n. 207 del 2010 554/99 (Nuovo Reg. n. 207/2010) e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 10 e 162 11 del capitolato generale d’appalto e dall'articolo 106 del d.P.R. n. 207 Lgs. n° 50 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti19.04.2016.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4345, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo dall'art. 132 del Codice dei contratti.D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i..

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 10 e 162 11 del d.P.R. n. 207 del 2010 capitolato generale d’appalto e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d'appalto, dagli articoli 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, 43 comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 dagli articoli 106 e 149 del Codice dei contrattidegli Appalti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga dovessero risultare opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l'impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti previste dall'art. 106 del D.Lgs. n° 50/2016 e dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti207/2010.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile insin- dacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.contratti e ss.mm.ii. (art. 70 del D.Lgs 19 aprile 2017, n. 56)

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l'impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 10 e 11 del capitolato generale d'appalto, dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento di attuazione e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 10,11 e 162 12 del d.P.R. n. 207 del 2010 Capitolato Generale d’appalto D.M. 145/2000 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiD. lgs. 163/06.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d’appalto, comma 8, dagli articoli 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 106 del Codice dei contrattidegli Appalti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l'appaltatore possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti eseguiti, in più o in meno meno, con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli artt. 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento di esecuzione e dall'articolo dall'art. 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 D.P.R. 207/2010 e dall'articolo dell’art. 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere pre- tendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 13 e 162 14 del d.P.R. n. 207 del 2010 capitolato generale d’appalto e dall'articolo 132 25 della legge n. 109 del Codice dei contratti1994.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto dell'appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l'appaltatore possa pretendere compensi all’infuori all'infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza l'osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 del Regolamento Generale e 162 dall'art.106 del d.P.R. D.Lgs 18 aprile 2016, n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti50.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 Regolamento e dagli articoli 132 e 205 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiCodice.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. n. 207 del 2010 D.P.R. 207/2010 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appalta- trice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 13 e 162 14 del d.P.R. n. 207 del 2010 ca- pitolato generale d’appalto e dall'articolo 132 25 della legge n. 109 del Codice dei contratti1994.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, 43 comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 D.P.R. n.207/2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiD.Lgs.n.163/2006.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 10 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti2010.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43artt. 10 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli artt. 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contrattidall'art. 25 della Legge 109/1994.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo ciò l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall’art. 106 del D. Lgs 50/2016 e dagli articoli 43161, 162 e 43 comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contratti207/2010.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d’appalto, comma 8, dagli articoli 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiD.Lgs. n. 163 del 2006.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga dovessero risultare opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall'art. 132 del DLgs. 163/06, dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiRegolamento.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga dovessero risultare opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli dall’art. 132 del DLgs 163/2006,dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiNuovo Regolamento.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 Regolamento generale e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiDLgs 163/2006.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 8 del d.P.R. DM n. 207 del 2010 49/2018 e dall'articolo 132 106 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 43, comma 8, 161 e 162 del d.P.R. D.P.R. n. 207 del 2010 207/2010 e s.m.i. e dall'articolo 132 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli dall'articolo 106 del nuovo Codice dei contratti e dall’articolo 43, comma 8, 161 del Regolamento generale e 162 degli artt. 10 e 11 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiCapitolato Generale (DM 145/2000).

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli articoli 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 regolamento generale e dall'articolo dagli articoli 132 e 205 del Codice dei contratti.

Variazione dei lavori. 1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’appaltatore perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall'articolo 132 del D.Lgs. 163/2006 e dagli articoli 4310 e 11 del capitolato generale d’appalto e dagli articoli 45, comma 8, 161 134 e 162 135 del d.P.R. n. 207 del 2010 e dall'articolo 132 del Codice dei contrattiregolamento generale.