Intervento. Ritorno sulla prima domanda. Il problema di allineamento delle normative nazionali, è un problema ancora oggi oppure, come lei diceva, il processo di armonizzazione è già concluso? Ritengo che questo argomento sia talmente importante e interessante che forse è il caso di affrontarlo più tardi. Questa iniziativa è molto importante: perché informare e formare non è che il punto di partenza, dopodiché si deve intervenire e rispondere alle richieste che siamo tenuti a dare all’utenza. Quindi direi che su questo argomento, su cui poi confrontarci, si debba parlare e non poco, certamente. Se mi permettete, faccio un passo indietro, perché credo sia importante capire come vengono emanate le direttive e quale significato hanno. Partiamo da Adamo ed Eva. In Italia le leggi sono emanate dal Parlamento e dal Governo se ha una delega dal Parlamento. In Europa invece è il contrario, cioè chi legifera è il Consiglio dei Ministri, non è il Parlamento. E allora vediamo innanzitutto quali sono i documenti che il Consiglio dei Ministri europeo può emanare, che valore hanno, secondo quale iter. Innanzitutto vorrei chiarire che il simbolo CE non si chiama marchio, ma marcatura. La differenza è sostanziale, poiché la parola marchio indica la corrispondenza ad una norma, mentre qui stiamo parlando di corrispondenza alle leggi. Marchio è, per esempio, il marchio di qualità IMQ: IMQ accerta la corrispondenza di un prodotto ad una norma tecnica ed il marchio lo mette il produttore portando il suo prodotto in un Istituto che fa le prove e garantisce che quel prodotto è conforme a quella norma tecnica. La marcatura invece è un obbligo di legge, non è volontaria, e dimostra che un certo prodotto rispetta la legge. Torniamo ai documenti legislativi che possono essere emessi dall'Unione Europea. Il più importante documento legislativo che può essere emesso dall'Unione Europea è il regolamento. Nella legislazione italiana un regolamento è un atto di spiegazione di una legge, non può cambiarla ma soltanto spiegare come si applica. In Europa invece la vera legge sovranazionale è il regolamento. Un regolamento quando è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea supera tutte le legislazioni nazionali, non ha bisogno di recepimenti, ed entra immediatamente in vigore, il giorno dopo la pubblicazione, o alla data scritta sul regolamento. Per esempio, sull’argomento che ci interessa, nel febbraio del '93 è uscito un regolamento su come devono comportarsi le dogane sul problema della marcatura ...
Intervento chirurgico Qualsiasi atto cruento, manuale o strumentale, eseguito a fini terapeutici che richieda l’uso della sala operatoria.
Intervento. L’accordo (questa volta individuale, tra datore di lavoro e lavoratore, in “sede protetta”) è uno dei requisiti indefettibili per fruire dell’esenzione contributiva e fiscale sulla somma erogata dal datore di lavoro in seno alla procedura di conciliazione disciplinata all’art. 6, quale corrispettivo della rinunzia all’impugnazione del licenziamento. La convergenza degli interessi delle parti del rapporto è evidente, laddove il datore di lavoro si “libera” del rischio causa, mentre il lavoratore viene incentivato ad accettare una somma (certa) netta, in cambio di un somma (incerta) lorda (il cui teorico netto potrebbe molto avvicinarsi alla somma accet- tata dal lavoratore). • L a disciplina dei rapporti di lavoro deve sempre più fare i conti con la necessità di garantire ai lavoratori forme di flessibilità e misure tali da consentire il bilanciamento tra l’interesse allo svolgimento dell’attività lavorativa e le esigenze di cura personale e familiare. In questo scenario si collocano gli interventi del legislatore delegato che, in attuazione del Jobs Act (L. 183/2014), hanno implementato misure di conciliazione vita-lavoro. di Xxxxxxx Xxxxxxxxx Senior Associate Carnelutti Studio Legale Associato Da un lato, il legislatore è intervenuto per rinnovare un quadro norma- tivo di tutela della genitorialità già esistente (D.Lgs. 151/2001), ma ormai, sotto più profili, obsoleto. Si collocano in questo contesto le misure che introducono la possibilità di fruire del congedo parentale ad ore, di convertire a tempo parziale il rapporto di lavoro (in alternativa all’astensione dal ser- vizio) durante il periodo di congedo paren- tale, nonché la possibilità per i lavoratori dipendenti di cedere a titolo gratuito ferie e permessi – eccedenti il minimo garanti- to dalla legge – ad altri colleghi, al fine di consentire loro di assistere figli minori che necessitano di cure costanti. Da un altro lato, sono state introdotte misure di conciliazione vita-lavoro non necessariamente connesse alla genitoria- lità: tra queste misure, la promozione del telelavoro e il riconoscimento di congedi retribuiti per le lavoratrici vittime di vio- lenza di genere. In questo ambito gioca un ruolo da protagonista la contrattazione collettiva, soprattutto quella aziendale. Se, infatti, il legislatore ha gettato le basi per la individuazione di forme di work-life balance, è la contrattazione collettiva che ha il compito di far convergere verso un unico punto di arrivo (l’accordo collettivo) le i...
Intervento. Interventi di sostegno alla domiciliarità; l’intensità del sostegno viene definita in sede progettuale e concordata con l’interessato. L’intervento dell’operatore è finalizzato a supportare la persona nelle attività di vita quotidiana (cura di sé, cura del proprio ambiente e dei propri spazi di vita) ed è finalizzato al mantenimento delle abilità acquisite nello svolgere le attività di vita quotidiana per permetterle di condurre una vita dignitosa e autonoma.
Intervento. Interventi di sostegno alla socialità, attraverso l’affiancamento delle persone in attività ludico ricreative e di aggregazione con finalità risocializzanti. Le buone relazioni permettono una migliore qualità della vita sociale pertanto l’intervento ha l’obiettivo di creare una rete amicale/affettiva, di ridare una identità sociale alla persona e permettergli di pensarsi come “individuo nel mondo”. Gli operatori coinvolti nei PTRI con Budget di Salute elaborano, realizzano, monitorano e verificano il percorso congiuntamente agli operatori dei servizi invianti al massimo ogni quattro mesi.
Intervento chirurgico: Provvedimento terapeutico cruento attuato da medico/specialista con necessità di almeno un pernottamento in Istituto di cura.
Intervento. Nulla vieta, tuttavia, che le misure introdotte (o implementate) con il contratto aziendale siano entrambe appartenenti alla medesima area, per esempio, l’estensione del congedo di paternità e la possibilità di fruire di spazi ludico-ricreativi aziendali o interaziendali. Ciò che rileva, ai fini della maturazione del diritto allo sgravio contributivo, è che le misure di promozione della conciliazione vita-lavoro interessino almeno il 70% della media dei dipendenti occupati dall’impresa nell’anno civile precedente. Gli ambiti di manovra sono arricchiti dalla recentissima disciplina sul lavoro agile (L. 81/2017), anch’essa funzionale alla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. Gli accordi aziendali potranno intervenire al fine di promuovere la stipula di intese individuali con i lavoratori che favoriscano lo smartworking. •
Intervento. Nestlé investe per realizzare un sistema di welfare aziendale avanzato e innovativo, che permetta alle persone di approcciare il lavoro non solo per ottenere una realizzazione professionale, ma anche per ottenere una soddisfazione personale, lasciandoli liberi di poter esprimere le proprie migliori potenzialità. Il modello di welfare aziendale è uno strumento a supporto della sostenibilità sociale delle attività di Nestlé, per questo la realizzazione del nuovo modello di welfare aziendale ci vedrà impegnati nel lungo periodo. Agiamo secondo una duplice direttrice: da un lato avviando politiche a livello nazionale capaci di intervenire sul cambiamento culturale e dall’al- tro ascoltando le esigenze specifiche delle nostre persone che operano sul territorio e quin- di rispondendo in modo mirato ai loro bisogni. Le nostre prospet- tive di sviluppo pog- giano sulla traietto- ria del ciclo di vita delle persone e sull’attenzione alla convivenza tra le diverse generazioni che si affiancano all’interno dell’organizzazione aziendale. Infatti, giovani e figure senior devono poter partecipare alla vita aziendale nel diverso con- tributo, di indiscusso valore, che possono offri- re alla crescita aziendale e di conseguenza al sistema Paese. Per noi welfare aziendale si traduce in welfare inclusivo, generativo e BenEssere della persona perché crea valore condiviso per l’impresa e il territorio attraverso relazioni pubblico-privato. Solo per citare alcuni dei progetti innovativi messi a punto, riprendiamo di seguito alcuni esempi concreti: · Il congedo di paternità: tra i primi nel 2012 ad aver introdotto in Italia i 15 giorni di con- gedo di paternità pagato al 100% (in più ri- spetto ai 3 che già riconoscevamo ai nostri lavoratori). Facendo volontariamente pro- prie le indicazioni del Parlamento Europeo, Nestlé vuole contribuire all’affermarsi di un nuovo modello culturale che non escluda il padre dalle emozioni e dalle responsabilità che sorgono alla nascita di un figlio e che contribuisca a ridurre gli ostacoli che, spes- so, la madre si trova a dover superare per poter riprendere proficuamente la propria attività lavorativa e professionale. Nestlé vuole dare il proprio contributo ad un “ri- baltamento” dell’approccio alle Pari Oppor- tunità. Un approccio che, grazie ad una più equilibrata condivisione delle responsabilità genitoriali all’interno della famiglia, favori- sca la valorizzazione della maternità e della paternità come elementi centrali del benes- sere e ...
Intervento. La garanzia non è la stessa? No, assolutamente, il livello di sicurezza deve essere lo stesso, quindi le modalità di recepimento sono le stesse. La differenziazione che esiste è semplicemente operativa nel senso che l'Italia opera mediante le Camere di Commercio ad esempio, strutture locali comparabili a strutture federali, come quelle che ci sono a livello comunitario. La modalità di svolgimento dei controlli è diversa, però il fine ultimo nell'ottica del nuovo approccio è assolutamente unitario cioè lo stesso livello di sicurezza. Prima si poteva esportare prodotti non conformi al di fuori dell'Unione Europea, con la nuova direttiva c'è questo specifico divieto perché come il consumatore europeo che deve essere tutelato, anche qualsiasi altro consumatore del mondo, deve vedersi garantito lo stesso livello di sicurezza. C'era un'altra domanda, mi sembra.
Intervento. Io volevo capire un attimo ... il consumatore segnala ... Non necessariamente, può farlo anche al Ministero, ad un’ Associazione di consumatori, il consumatore ha per sé diverse possibilità, si rivolge all'Associazione, si rivolge alla Camera di Commercio, all'Ufficio preposto, si rivolge direttamente al Ministero, si rivolge insomma al soggetto che è a lui più vicino, che gli è più comodo da contattare. Cosa fa la Camera di Commercio? Questo è il problema, diciamo che l'azione della Camera di Commercio consiste nell’acquisire il prodotto presso il luogo dove è stato individuato, secondo modalità ben precise. Inoltre si deve avere la certezza che il prodotto sia esattamente lo stesso. Più dati si hanno relativamente ad un prodotto e meglio si opera: dove è stato comperato, il nome del prodotto, la confezione del prodotto, ecc.. La Camera acquisisce il prodotto e poi lo invia con gli esemplari necessari per le prove al laboratorio. Lei dice “la Camera si può muovere da sola oppure deve aspettare, deve comunicarlo al Ministero?”. E’ questo che intende dire? Sì, inoltre mi rivolgo a Treviso per i prodotti acquistati a Treviso o per qualunque prodotto fabbricato in Italia? Certo, la logica vuole che se io compro il prodotto a Treviso io mi rivolga alla Camera di Treviso, perché a me più comoda. Se però il prodotto l'hanno fabbricato, che ne so, in Campania o in Cina? Ma il controllo lo fa la Camera di Commercio competente per territorio. Competente per territorio, per forza. Il primo esame del prodotto lo fa la Camera di Commercio che è stata contattata, che è stata investita della problematica. Poi si valutano le altre informazioni a disposizione. Se il prodotto è Made in Cina è difficile: si cerca di capire qual è la via di ingresso, si esamina il carteggio, e da lì ci si rivolge all'altra Camera di Commercio. Ricordiamoci che è necessario che le Camere comunichino tra di loro, ciò sarà più facile usando strumenti informatici per avere una comunicazione in tempo reale.